14:57 Pagina 1 O t P Q uq +t n T Ro q+ a p k n n q tO T u Proposte di Educazione Alimentare e Orientamento dei Consumi per le Scuole r o k + a p n r vR P +t ! o t s u g n o c a l u a n I Q 15-07-2010 Anno scolastico 2010/2011 Cop'09-24x16,5.qxd Cop'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:57 Pagina 3 Per informazioni: PROVINCIA DI BOLOGNA Servizio Agricoltura Ufficio promozione e valorizzazione territoriale Viale Silvani, 6 – 40122 Bologna Grafica e stampa PH5 Stampato su carta riciclata Freelife Satin nel mese di giugno 2010 Diffusione gratuita FRANCA MARULLI tel. 051.6598602 [email protected] SOFIA CEI tel. 051.6598564 [email protected] ELENA SCARCELLA tel. 051.6598549 [email protected] fax 051.6598670 www.provincia.bologna.it/agricoltura Supplemento a “Il Divulgatore” Anno XXXIII Iscrizione Tribunale di Bologna n. 4779 dell’11-2-1980 Redazione e amministrazione: Centro Divulgazione Agricola, Viale Silvani, 6 - 40122 Bologna Direttore responsabile GUIDO TAMPIERI Si ringraziano i Comuni e gli Insegnanti che con le loro preziose osservazioni ci hanno permesso di aggiornare e arricchire la nostra proposta. Iniziative realizzate con le risorse previste dalla LR 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare e per la qualificazione della ristorazione collettiva”. Redattore Capo MARIA TERESA TURCHI In redazione ANTONELLA COLOMBARINI MARIA ROSA CONTARINI Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:43 Pagina 3 3 F avorire la sana alimentazione e l’orientamento verso consumi consapevoli appartiene alla sfera delle responsabilità delle istituzioni. Lo stabilisce la Commissione europea nel Libro verde sulla promozione di un’alimentazione sana e nel Libro Bianco sull’alimentazione e l’obesità, individuando nella scuola e negli spazi di aggregazione dei giovani i luoghi privilegiati di iniziativa formativa sui ragazzi e le loro famiglie. Le politiche di educazione alimentare ultimamente sono state potenziate sia da parte dell’Unione Europea, sia a livello nazionale come testimoniano alcuni progetti ministeriali (“Guadagnare salute”, “Scuola e cibo”, “Cultura che nutre”…). Oggi c’è più consapevolezza che la scelta dei cibi è spesso legata ad aspetti culturali, piuttosto che di conoscenza dei propri bisogni. Tale assunto è stato ripreso e confermato nelle più recenti conferenze di esperti sulla sicurezza alimentare e sulla tutela dei consumatori. In Emilia Romagna l’esperienza maturata e consolidata da oltre dieci anni di lavoro ci ha permesso di affinare una metodologia efficace e innovativa ed in provincia di Bologna abbiamo coinvolto più di 167.000 studenti e oltre 5.000 insegnati con i nostri progetti di educazione alimentare. Le attività educative sviluppate sono state caratterizzate da tre aspetti fondamentali e tra di loro complementari: il contenuto, il contesto ed il metodo. Il modello educativo "aperto" adottato non si è fermato all'aspetto concettuale, ma ha toccato la sfera emotiva, facilitando nei bambini/e un apprendimen- to attivo e profondamente significativo. I bambini hanno agito in prima persona, sono stati chiamati "a fare per scoprire" e costruire una conoscenza propria, che ha dato il giusto spazio ai vissuti personali, ai propri canali ricettivi, alle pre-conoscenze, stimolando i processi "Meta": meta-apprendimento, meta-conoscenza. È stata una ... situazione stimolante ed effervescente, lo si è letto negli occhi dei bambini quando chiedevano di ripetere le esperienze… vissute. Questo ci ha scritto una docente di scuola primaria, che ringraziamo per i lusinghieri apprezzamenti, e che ci conferma la validità del metodo adottato: apprendere dall’esperienza pratica è la matrice comune a tutti i percorsi educativi che proponiamo; filtrare i messaggi educativi attraverso i cinque sensi e l’emozionalità rappresenta l’approccio dei nostri operatori e animatori nell’interazione con studenti, insegnanti e genitori. Anche quest’anno abbiamo apportato alcune innovazioni alla nostra proposta seguendo suggerimenti, consigli ed esigenze espressi dalle istituzioni che collaborano o che fruiscono del nostro progetto, perciò si ampliano le proposte per le scuole secondarie di II grado, con un nuovo percorso dedicato all’appennino bolognese, per suggerire momenti di svago alla scoperta di un territorio ricco di storia, di affascinanti ambienti naturali e di appetitosi cibi di qualità. Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia i nostri animatori coinvolgeranno maggiormente i genitori con laboratori pomeridiani interattivi per tutta la famiglia. Infine troverete una descrizione del progetto Frutta snack, che stiamo realizzando negli istituti secondari superiori per aiutare i nostri ragazzi a scegliere snack e fuori pasto più salutari, ma comunque gustosi per una pausa all’insegna del benessere. Gli operatori delle Fattorie didattiche bolognesi, coinvolti in tutte le proposte che troverete in questa guida, continuano ad essere protagonisti di Merenda in festa e dei laboratori per gli studenti delle scuole secondarie di I grado che aderiranno al progetto Un Giro al Mercato, realizzato in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna, Caab e Acmo presso il Centro Agrolimentare di Bologna. Anche quest’anno abbiamo inserito nella guida le proposte del Museo della Civiltà Contadina di San Marino di Bentivoglio, per approfondire le tradizioni agricole e alimentari del nostro territorio, e della Fattoria Urbana di Bologna, per dare la possibilità di conoscere la realtà rurale degli animali, i cicli della natura e l’attività dell’orto, senza allontanarsi dal contesto cittadino. GABRIELLA MONTERA Assessore all’Agricoltura e sviluppo del territorio rurale Provincia di Bologna Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 4 4 Sommario La normativa regionale Piatto piange piatto ride La pentolallegra... Nell’allegra fattoria L’albero della maionese Il cesto della frutta buona È arrivato un bastimento carico di… Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette L’equilibrio tra gli alimenti per una sana e consapevole alimentazione Filiere alimentari tra biologico, tipico e sicurezza alimentare Cibo, territorio, tipicità e turismo enogastronomico Scheda d’iscrizione Merenda in festa Un giro al mercato Fattorie didattiche La Fattoria urbana di Bologna Un giorno al Museo Frutta Snack pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 5 6 8 9 10 11 12 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 pag. 18 pag. 20 pag. 21 pag. 22 pag. 24 pag. 26 Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 5 5 La normativa regionale N utrirsi bene è fondamentale per la salute e la qualità della vita. Ecco perchè la Pubblica Amministrazione ha fra le proprie funzioni anche quella dell’orientamento dei consumi e dell’educazione alimentare. Si vuole, in altri termini, stimolare la formazione di una coscienza critica, svelando i possibili condizionamenti che intervengono nelle scelte di acquisto e di consumo, proponendo al contempo comportamenti alimentari corretti. L’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna è impegnato da oltre un decennio in progetti di educazione alimentare in collaborazione con enti e istituzioni nazionali e locali. Il settore è stato regolamentato dalla legge regionale n. 29 del 4/11/2002 "Norme per l’orientamento dei consumi, per l’educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva", che individua le finalità da raggiungere e definisce le competenze di Regione e Province. Gli obiettivi più specifici, gli interventi da attuare e le metodologie di verifica sono definiti dal "Programma per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare". L’attività è diretta ai cittadini, con particolare attenzione al mondo della scuola. Le finalità della legge sono: - promuovere l’educazione al consumo consapevole, attraverso la comprensione del rapporto esistente tra sistemi produttivi, consumi alimentari e salvaguardia dell’ambiente; - favorire l’adozione di corretti comportamenti alimentari e nutrizionali, attraverso la conoscenza e il consumo di prodotti agroalimentari ottenuti nel rispetto della salute e dell’ambiente o legati alla tradizione e alla cultura del mondo rurale; - promuovere la diffusione delle informazioni sugli aspetti storici, culturali, antropologici legati alle produzioni alimentari e al loro territorio d’origine. Per saperne di più Norme per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva (Legge regionale 4 novembre 2002 n. 29). Programma per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare per il triennio 2009-2011 (Delibera dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 260 del 27 ottobre 2009). La versione integrale della normativa regionale è consultabile sul sito: www.provincia.bologna.it/agricoltura Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 6 ▼ 6 Piatto piange piatto ride D opo anni di esperienza nella realizzazione di iniziative di educazione alimentare e orientamento dei consumi riproponiamo la versione di Piatto piange piatto ride, formulata tenendo conto dei suggerimenti espressi dagli insegnanti nelle schede adottate per verificarne l’efficacia. In particolare abbiamo colto le indicazioni di rafforzare la collaborazione fra i docenti e i nostri esperti e di favorire la comunicazione fra scuola e famiglia su un tema – l’alimentazione – che le vede entrambe protagoniste. L’offerta didattica comprende 9 percorsi articolati in più azioni che spaziano fra numerosi argomenti; ogni proposta è destinata ad uno specifico grado di scolarizzazione, dai nidi d’infazia alla scuola secondaria di I e II grado. Condizioni di realizzazione Ciascun percorso per essere realizzato dovrà coinvolgere almeno 4 classi di una stessa scuola o di uno stesso istituto comprensivo o circolo didattico e dovrà essere inserito nel POF - piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico 2010/2011 se si realizzerà entro giugno 2011, o in quello dell’anno scolastico 2011/2012 se verrà programmato fra settembre e dicembre 2011. Struttura dei percorsi È prevista una fase preliminare di programmazione e approfondimento fra i docenti, gli educatori esperti e i genitori che insieme stabiliranno la scansione temporale e organizzativa dell’intervento in funzione del contesto formativo e territoriale. Proposte per l’anno scolastico 2010/2011 1. La pentolallegra... colori, suoni e fantasia per gustare il cibo 2. Nell'allegra fattoria pane, salame e formaggio giocando in allegria 3. L'albero della maionese come si produce il cibo che mangiamo 4. Il cesto della frutta buona consumare frutta e verdura biologica e di stagione Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 7 7 5. È arrivato un bastimento carico di... storia e geografia dei cibi che consumiamo 6. Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette riflessioni ad occhi “ben aperti” tra le corsie dei supermercati 7. L'equilibrio tra gli alimenti per una sana e consapevole alimentazione elementi nutrizionali nel giusto equilibrio leggendo l’etichetta alimentare g Le attività d’aula consistono in più incontri di ripresa e approfondimento così da integrare gli apporti degli esperti con l’attività degli insegnanti. Gli incontri sono progettati come veri e propri momenti di didattica attiva in cui, oltre ai contenuti, diventa fondamentale la modalità di svolgimento degli stessi. L’educatore, armato di tutto ciò che gli è necessario, coinvolge la classe con esperienze pratiche e, per gli allievi più giovani, con animazioni ludiche (giochi di movimento e abilità, quiz, lavori di gruppo), funzionali allo sviluppo del percorso prescelto in un clima ricco di entusiasmo, passione e dinamismo. Stimolando l’interesse e la curiosità dei ragazzi attraverso il gioco e l’animazione, diventa possibile parlare di lotta biologica e integrata, di tracciabilità, dei processi produttivi dei più comuni alimenti (pane, formaggio, vino, olio), trasmettere nozioni ed emozioni al contempo, rendendo piacevole e appassionante il tempo trascorso a scuola. Ogni percorso prevede una visita guidata a una fattoria didattica o a un laboratorio di produzione e/o trasformazione di alimenti, per toccare con mano quanto appreso in aula e meglio comprendere il legame tra mondo della produzione e alimentazione. La scelta della fattoria didattica va fatta all’inizio di ciascun percorso per permettere all’operatore della fattoria di presentarsi in classe e di collaborare nelle attività. Un evento conclusivo di comunicazione e condivisione dell’esperienza vedrà insieme tutti i suoi protagonisti - ragazzi, docenti, esperti e genitori - e si potrà svolgere anche durante la visita in fattoria didattica. Nelle pagine seguenti gli insegnanti troveranno una descrizione esaustiva di ogni percorso e alla pag. 17 la scheda d’iscrizione. Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità, sarà effettuata una selezione sulla base delle seguenti priorità: - tipologia di scuola nel seguente ordine: 1) scuole secondarie di I e II grado, 2) nidi e scuole d’infanzia, scuole primarie; - progetti didattici di educazione alimentare nell’anno scolastico 2010-2011; - ordine di arrivo delle domande. Realizzazione dei percorsi a cura di: LORENZO BONAZZI Centro Agricoltura Ambiente DANIELE DE LEO 8. Filiere alimentari tra biologico, tipico e sicurezza alimentare un percorso a zig zag per riconoscere il cibo di qualità 9. Cibo, territorio, tipicità e turismo enogastronomico alla scoperta dei prodotti tipici e della montagna bolognese Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 8 ▼ 8 pesso i bambini mostrano un certo rifiuto nei confronti di quegli alimenti che, pur essendo molto importanti per una sana alimentazione, non sono molto graditi: frutta e verdura, uova, latte. Le buone abitudini alimentari si apprendono già nella primissima infanzia, in particolare se l’approccio al cibo è giocoso, divertente e di tipo sensoriale. Aiutiamo i genitori a rendere più appetitosi i cibi più sani. Per il secondo anno proponiamo una versione speciale di questo modulo anche per i bambini grandi dei nidi d’infanzia (2-3 anni). Il coinvolgimento dei genitori in questo percorso è particolarmente richiesto, per cui un incontro sarà realizzato alla loro presenza. La Pentolallegra… S colori, suoni e fantasia per gustare il cibo Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) • Per i nidi di infanzia (durata 45-60 minuti) e per le scuole dell’infanzia (durata 75-90 minuti) 1° incontro: Chiccolone, come nasce e cresce una spiga di grano e come si trasforma in pane 2° incontro: il Leone Gedeone vuole mangiare il minestrone, prepariamolo insieme! 3° incontro: dal latte al formaggio con la Mucca Carolina. • Per le scuole d’infanzia (durata 75-90 minuti) 1° incontro: le strane ricette del personaggio misterioso Gambadisedano per preparare il minestrone 2° incontro: i sapori della frutta per giocare tutti insieme 3° incontro: gli animali della fattoria e i loro prodotti C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria didattica Uno dei tre incontri sarà realizzato alla presenza dei genitori durante un evento dedicato d scuola dell’infanzia e nidi d’infanzia (sezioni grandi) dello stesso circolo didattico o coordinamento pedagogico o istituto comprensivo. Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 9 ▼ 9 Nell’allegra fattoria pane, salame e formaggio giocando in allegria uanti misteri si nascondono dietro agli alimenti, quante domande non trovano risposta e soprattutto “come si fa” a produrre il cibo di tutti i giorni? Come hanno imparato i nostri nonni a fare il formaggio, il pane, il salame? È poi così difficile o bastano pochi ingredienti e tanta passione? Scopriremo insieme la provenienza dei cibi, le trasformazioni alimentari, gli elementi semplici che si trasformano in cibi molto conosciuti, l’aula diventerà un laboratorio e si toccherà con mano ma non solo, si annuserà, si guarderà, si ascolterà e… Q Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri: 1° incontro: grano, farina pane, colori e casacche 2° incontro: latte, formaggio, caglio, sale, colori e casacche 3° incontro: il suino, carne rossa, pancetta, sale, pepe, colori e casacche C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d scuola dell’infanzia e 1° ciclo scuola primaria Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 10 ▼ 10 L’albero della maionese come si produce il cibo che mangiamo Il rapporto conflittuale con il cibo che i bambini spesso manifestano ha, tra le diverse motivazioni, quella della scarsa conoscenza dei processi produttivi del cibo stesso. I bambini cresciuti in una civiltà contadina avevano tantissime occasioni per conoscere tali processi: assistevano alla lavorazione dei campi o all’allevamento degli animali, seguivano poi tutti i passaggi di trasformazione - basti pensare all’investitura del maiale, alla pigiatura del vino, alla macina della farina, alla produzione di conserve e marmellate – assistevano infine alla preparazione dei pasti essendo, a quell’epoca, la cucina l’ambiente principale, il cuore della casa e della vita familiare. Non solo: i bambini non assistevano passivamente a tutto quello avveniva sotto i loro occhi ma ne erano parte attiva. Attualmente, oltre alla mancanza di un contatto diretto con i campi coltivati e con gli allevamenti, i condizionamenti dei messaggi pubblicitari, l’utilizzo di cibi preconfezionati difficilmente riconoscibili dentro a barattoli e scatole, determinano lo smarrimento di quei fondamentali punti di riferimento che possono aiutare il bambino a capire la provenienza di un cibo. Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa con giochi di movimento e memoria per tre incontri Facciamo in classe la maionese ed il formaggio, il pane e il sale odoroso: 1° incontro: strani utensili utilizzati nella preparazione dei cibi 2° incontro: confronto tra cibi freschi e preconfezionati; esempi di cicli produttivi 3° incontro: le piante aromatiche in cucina C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d scuola primaria Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 11 ▼ 11 Il cesto della frutta buona consumare frutta e verdura biologica e di stagione a natura “prepara” i frutti non in modo casuale ma con una certa “puntualità” rispetto alle esigenze del nostro organismo: cibi ricchi di acqua per l’estate, ad alto contenuto calorico per l’inverno. Questo concetto, fin troppo banale se espresso alla metà del secolo scorso quando la società era ancora caratterizzata da una forte presenza del mondo contadino, non è oggi così scontato. Con la totale perdita di riferimenti temporali, i bambini non riescono più a pensare che un frutto è l’insieme di tanti fattori e di pratiche agronomiche faticose e pazienti che si sviluppano nell’arco di diversi mesi; imparare a consumare frutta di stagione vuole invece dire riscoprire i ritmi perduti, i sapori e gli aromi collegati a un particolare periodo dell’anno - l’arrivo della primavera, l’inizio delle vacanze scolastiche e così via. Mangiare frutta fa bene, ancor meglio se si tratta di frutta biologica. Il passaggio culturale sia di chi produce che di chi consuma è ancora in atto e l’acquisto di prodotti biologici non è certo un fatto scontato. Se da una parte il consumatore è più attento a ciò che compra, dall’altro lamenta una certa difficoltà nel riconoscere, tra marchi, sigle, etichette e slogan, i prodotti veramente biologici, quelli da mangiare con tranquillità, buccia compresa. L Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa con giochi di movimento e abilità per tre incontri: 1° incontro: importanza della frutta e della verdura nell’alimentazione, la piramide alimentare. 2° incontro: le stagioni di frutta e verdura e i prodotti ortofrutticoli tipici della nostra provincia. 3° incontro: definizione di agricoltura biologica; esempi di lotta biologica contro gli insetti dannosi. C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d 2° ciclo scuola primaria Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 12 ▼ 12 È arrivato un bastimento carico di… storia e geografia dei cibi che consumiamo oi italiani ci consideriamo grandi cuochi e buongustai; tantissimi cibi che ci rendono famosi in tutto il mondo non sono però nati nel nostro paese ma vengono da altre parti del pianeta. Questo naturalmente non toglie nulla alla nostra fama, ma scoprire l’origine dei cibi è come compiere un viaggio nella storia e nella geografia, seguendo spostamenti di grandi avventurieri o di interi popoli, rileggendo pagine di invasioni, colonizzazioni, guerre, ma anche cambiamenti climatici, invenzioni e scoperte: la storia dell’uomo rivisitata in punta di forchetta. N Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri, con giochi d’abilità per il riconoscimento delle spezie, giochi di movimento, quiz e musiche dal mondo 1° incontro: il cibo dell’uomo preistorico, la nascita dell’agricoltura; la cucina degli antichi romani. 2° incontro: arrivano nuovi cibi con i barbari e gli arabi. Giochi con le spezie. 3° incontro: la scoperta dell’America: la frutta e verdura dal Nuovo Mondo; giochi con musiche e cibi da tutti i continenti C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d 2° ciclo scuola primaria Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 13 ▼ 13 archi, loghi, etichette nutrizionali, ma non solo; stesso prodotto presente in differenti tipologie, parole che ricordano qualcosa ma non riusciamo proprio ad associarle, liste di ingredienti che passano le due dozzine di “protagonisti”. Percorrere il sentiero che il cibo ha fatto per arrivare nel negozio partendo dall’azienda agricola o dalla stalla è un viaggio a ritroso molto suggestivo. Purtroppo però non è facile districarsi fra strani simboli e tabelle nutrizionali ma una volta compreso il loro alfabeto sarà naturale capire i vari messaggi. Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette M riflessioni ad occhi “ben aperti” tra le corsie dei supermercati Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri: 1° incontro: lettura dell’etichetta attenta e ponderata 2° incontro: filiere dei principali prodotti alimentari 3° incontro: zig zag tra loghi e marchi, simulazione di un percorso tra gli scaffali del supermercato C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d scuola primaria e secondaria di I grado Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 14 ▼ 14 L’equilibrio tra gli alimenti per una sana e consapevole alimentazione elementi nutrizionali nel giusto equilibrio leggendo l’etichetta alimentare gni ricetta ha i propri ingredienti, ogni confezione alimentare ha i propri segreti che spesso e volentieri rimangono tali. Ci sono alcune domande che cercano risposte: Esiste un corretto equilibrio tra gli alimenti? Come dobbiamo comportarci nel corso della giornata per assumere il giusto quantitativo di elementi essenziali per la nostra vita? Quali sono gli elementi che ci mantengono in salute? E se facciamo attività fisica come dobbiamo comportarci? Quanti e quali pasti sono necessari durante il giorno? Meglio una vita sedentaria limitando l’assunzione del cibo o una vita attiva con apporti nutrizionali regolari? Se mangio solo cibi biologici dimagrisco? O Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri: 1° incontro: la piramide alimentare, gli elementi nutrizionali, i gruppi di alimenti 2° incontro: l’energia fornita dal cibo, l’unità di misura, le entrate e le uscite 3° incontro: cibi plastici, energetici, protettivi, nervini, riconosciamoli a vista C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d scuola secondaria di I e II grado Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 15 ▼ 15 Filiere alimentari tra biologico, tipico e sicurezza alimentare un percorso a zig zag per riconoscere il cibo di qualità ome si è evoluta l’agricoltura in Italia e in Europa dal dopoguerra a oggi, l’agricoltura sostenibile, l’agricoltura convenzionale, Integrata (QC qualità controllata), Biologica e Biodinamica. La tipicità in provincia di Bologna, prodotti a marchio europeo DOP (denominazione di origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta), i prodotti agroalimentari a marchio nazionale, i prodotti tradizionali, le prossime sfide ai mercati esteri, il rapporto che i prodotti ortofrutticoli hanno con le stagioni, perché certi cibi sono collocati in primavera, estate, autunno o inverno. Le manipolazioni alimentari, gli organismi geneticamente modificati, i prodotti biodinamici, biologici, integrati e convenzionali, le trappole sessuali a feromoni. Si propone un percorso che rappresenta un vero e proprio viaggio tra le trasformazioni e le evoluzioni che l’agricoltura ha affrontato in questi anni, in modo da orientare le scelte degli studenti nel panorama di proposte e di marchi commerciali. C Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri: 1° incontro: l’agricoltura biologica e biodinamica, come riconoscere e scegliere i prodotti 2° incontro: prodotti integrati e prodotti convenzionali, l’avvento degli OGM 3° incontro: prodotto tipico, isole di gusto tra tanta globalizzazione C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d scuola secondaria di II grado Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 16 ▼ 16 Cibo, territorio, tipicità e turismo enogastronomico alla scoperta dei prodotti tipici e della montagna bolognese agricoltura e le produzioni di qualità già da qualche anno sono sottoposte a svariati tentativi di imitazione, pensiamo per esempio ai FALSI che in tutto il mondo tentano di imitare il nostro Parmigiano Reggiano originale tra i quali possiamo ricordare il parmesan, il parmesao, il regianito e tanti altri ancora. Allo stesso tempo la globalizzazione dei consumi e delle produzioni ha reso i consumatori più attenti alla provenienza dei cibi acquistati, sia per questioni di sicurezza alimentare, sia per una maggiore sensibilità nei confronti delle sollecitazioni culturali legate al rapporto del cibo con la propria terra d’origine. L’impegno che a tutti noi è richiesto in questo momento consiste nella difesa delle produzioni che rappresentano il nostro territorio e che nel corso dei secoli si sono conservate intatte grazie all’uomo e alle caratteristiche dell’ambiente. Difendere il prodotto tipico e ridare luce e colore ai territori creando anche circuiti di interesse, di turismo eno-gastronomico alla scoperta di cibi e di vini specifici e particolari. Quest’anno proponiamo approfondimenti sui prodotti e sui percorsi dell’Appennino Bolognese. L’ Programma A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri: 1° incontro: marchi DOP e IGP, prodotti tradizionali, marchio DegustiBo 2° incontro: principali prodotti tipici dell’Appennino bolognese, storie e tradizioni 3° incontro: prodotti tipici e turismo, percorsi e itinerari C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola) D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile anche durante la visita in fattoria d scuola secondaria di II grado Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 17 ▼ 17 Scheda di iscrizione da inviare entro il 29 ottobre 2010 a: Provincia di Bologna Servizio Agricoltura Viale Silvani, 6 40122 Bologna c.a. Franca Marulli fax 051.6598670 Attenzione! Ciascun percorso per essere realizzato dovrà coinvolgere almeno 4 classi di una stessa scuola o di uno stesso circolo didattico o coordinamento pedagogico. Il modulo deve essere compilato in ogni sua parte pena l'esclusione. Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità sarà effettuata una selezione sulla base delle priorità indicate a pag. 7 per “Piatto piange piatto ride” e a pag. 19 per “Merenda in festa” L’insegnante referente della scuola via tel fax nido infanzia comune di e-mail primaria secondaria I grado secondaria II grado circolo/istituto comprensivo CHIEDE di iscrivere le classi: di n° alunni di n° alunni Piatto piange piatto ride La pentolallegra..... Nell'allegra fattoria L'albero della maionese Il cesto della frutta buona È arrivato un bastimento carico di...... Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette di n° alunni di n° alunni al percorso: L'equilibrio tra gli alimenti per una sana e consapevole alimentazione Filiere alimentari tra biologico, tipico e sicurezza alimentare Cibo, territorio, tipicità e turismo enogastronomico Merenda in festa Progetto di educazione alimentare in corso nell’a.s. 2010/2011 dal titolo: La scuola si impegna ad inserire il percorso richiesto nel Piano dell’Offerta Formativa (requisito obbligatorio). TIMBRO e FIRMA del Dirigente Scolastico Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 18 ▼ 18 Merenda in Festa la Fattoria va in aula: frutta e verdura a volontà Il progetto, riproposto per il terzo anno dopo il gradimento che ha riscontrato nelle precedenti edizioni, prevede la preparazione in aula di merende genuine a base di frutta e verdura insieme all’operatore di una Fattoria didattica. Gli obiettivi del percorso didattico sono molteplici: favorire il gradimento dei prodotti ortofrutticoli, scoprire e valorizzare i prodotti del territorio, rispettare la stagionalità, gustare il piacere del fare e del mangiare insieme, orientare verso merende adeguate dal punto di vista nutrizionale, in alternativa a quelle industriali. Preparare, manipolare, sbucciare, assaggiare, sentire, riflettere e capire sono processi carichi di emozioni, capaci di stimolare curiosità ed imprimere nella memoria gustativa sapori, odori e consistenze di frutta e ortaggi. Al termine dei laboratori in aula è prevista la visita nella Fattoria didattica che realizza l’esperienza, per osservare da vicino la provenienza degli ingredienti delle merende preparate in classe, la cura dell’agricoltore per ottenere prodotti di qualità e il valore di ogni prodotto. Per dare continuità all’esperienza e per rendere il consumo di frutta e verdura una piacevole abitudine è previsto anche il coinvolgimento delle famiglie con una presentazione del progetto all’inizio del percorso e un evento finale, che consigliamo di svolgere direttamente nella Fattoria didattica. Le Fattorie didattiche che hanno aderito al progetto sono elencate nel box sottostante. Le Fattorie didattiche partecipanti Aia Cavicchio Cooperativa LACME, Medicina Ca' Galeazzo di Maria Teresa Librio, Savigno Ca' de Torri di Riccardo Ragionieri, Sasso Marconi Fattoria Quercia di Federica Branchini, Castello di Serravalle Ca' del Buco di Paola Guidi, Monte San Pietro Fattoria Rio Maggiore di Luisa Seppi, Sasso Marconi Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 19 19 Programma A) 1 incontro di programmazione e approfondimento presso la Provincia di Bologna per insegnanti e referenti delle fattorie che realizzano il progetto. Gli operatori delle fattorie scelte potranno recarsi presso la scuola per definire il calendario dei laboratori in aula. Le insegnanti informeranno i genitori dei bambini coinvolti nel progetto con un incontro di presentazione all’inizio del percorso (es. assemblea di classe). B) 3 incontri in aula di un'ora e mezza circa per classe con gli operatori della Fattoria didattica. L’attività prevede laboratori ludici per la preparazione di merende a base di frutta e verdura. C) Visita nella Fattoria didattica coinvolta nel progetto (costo a carico dei partecipanti). D) Incontro finale con i genitori per preparare una merenda sana e genuina insieme all’operatore della fattoria. È possibile che l’incontro si svolga presso la Fattoria didattica. d scuola primaria c tutto l'anno g Condizioni di realizzazione Ciascun percorso per essere realizzato dovrà coinvolgere 4 classi di una stessa scuola o di uno stesso circolo didattico e dovrà essere inserito nel Piano dell'Offerta Formativa (POF) dell'anno scolastico 2010/2011, se si realizzerà entro giugno 2010, o in quello dell'anno scolastico 2011/2012 se verrà programmato fra settembre e dicembre 2011. Per la richiesta compilare la scheda di iscrizione di pag. 17, barrando la casella “Merenda in festa” e spedirla entro il 29 ottobre 2010 all’indirizzo indicato nella scheda. Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità sarà effettuata una selezione sulla base delle seguenti priorità: - progetti didattici di educazione alimentare in corso nell'anno scolastico 2010-2011; - ordine di arrivo delle domande. Si ricorda che le scuole che non rientreranno nella graduatoria possono realizzare comunque il progetto, con costi a carico della scuola, concordando l’iniziativa direttamente con gli operatori delle Fattorie in elenco. Fondo Fiorina di Sandra Piazzi, Molinella Il Casetto di Teresa Scarcasale, Imola Podere Santa Croce di Andrea Cenacchi, Argelato I Vigneti del sole di Marino Zuffa, Imola Il Fienile di Silvia Lodi, San Pietro in Casale Rio Verde Natura e Cultura di Luisa Teresa Acquaderni, Sasso Marconi Il Biancospino di Serena Alessandrini, Gaggio Montano L’Allegroturismo di Beatrice ed Emma Bignardi, Marzabotto Strega Comanda Sapor di Raffaella Zanni, Castel d’Aiano Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 20 ▼ 20 Un giro al mercato due passi tra frutta e verdura Attenzione! Per prenotazioni, entro il 29 ottobre 2010 inviare un fax allo 051.6598670 indicando chiaramente: nome dell’insegnante, scuola di appartenenza, recapito telefonico e fax, classe e numero di allievi. C on la collaborazione della Provincia di Bologna Servizio Agricoltura, del Mercato ortofrutticolo di Bologna (CAAB Scpa), dell’AUSL di Bologna (Unità operativa Igiene Alimenti e Nutrizione) e di Fedagromercati-ACMO nella primavera del 2000 è stata ideata e realizzata la prima edizione di Un giro al mercato, una vera e propria visita guidata - ricca di contenuti ma non per questo priva di sorprese - all’interno del CAAB. Cresciuto in termini di impegno (da circa 300 ragazzi a più di mille) ma sostanzialmente mai modificato nell’azzeccata formula iniziale che tanti consensi ha raccolto, Un giro al mercato viene riproposto con le consuete modalità di seguito riportate. • Visita guidata alle postazioni dei concessionari che operano al Mercato. Personale qualificato conduce i ragazzi alla scoperta dei prodotti ortofrutticoli; varietà, stagionalità, commercializzazione sono solo alcuni degli argomenti affrontati. • Incontro con la Responsabile dei controlli sanitari dell’AUSL di Bologna, che opera quotidianamente su frutta e verdura per garantire ai consumatori la massima salubrità dei prodotti che arrivano sulle loro tavole. • Laboratori pratici al fine di illustrare, in maniera originale e briosa, l’importanza di una dieta quotidiana equilibrata comprensiva anche di un giusto apporto di frutta e verdura. Le ultime edizioni di Un giro al mercato sono state inoltre arricchite da un concorso a premi a cui hanno partecipato numerose classi. Visto il successo ottenuto, il concorso sarà riproposto anche quest’anno. Realizzazione a cura di: Provincia di Bologna - Assessorato Agricoltura e sviluppo del territorio rurale CAAB Scpa Fedagromercati-ACMO AUSL di Bologna - Unità operativa Igiene Alimenti e Nutrizione d scuola secondaria di I grado r una mattinata (ore 9-13) presso il Centro Agroalimentare di Bologna Via Paolo Canali, 1 (spostamenti a carico della scuola - raggiungibile con l’autobus di linea n. 55) Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 21 ▼ 21 Fattorie didattiche viaggio alla scoperta del legame tra agricoltura e alimentazione Per informazioni più dettagliate consultare la Guida delle fattorie didattiche bolognesi. Nella guida troverete, per ogni singola azienda, produzioni, specificità, moduli didattici, attività laboratoriali, costi, come arrivare, ecc. La guida è consultabile sul sito web www.provincia.bologna.it/agricoltura/ e può essere richiesta alla Provincia di Bologna, Viale Silvani, 6 - Bologna (tel. 051.6598549 – e mail: [email protected]) Q uale luogo migliore dell’azienda agricola per avvicinare i bambini alla terra e ai prodotti, per far loro comprendere lo stretto legame tra mondo della produzione e alimentazione? Le Fattorie didattiche sono divenute sede privilegiata per lo svolgimento di percorsi di educazione alimentare e l’interazione con il mondo della scuola è diventata sempre più forte. Nell’ultimo anno scolastico sono state frequentate da quasi 900 classi di ogni ordine e grado. Attualmente, in Provincia di Bologna, vi sono 70 Fattorie didattiche dislocate sull’intero territorio ed estremamente diversificate tra loro per tipologia aziendale e colturale. A livello educativo le fattorie didattiche propongono molteplici attività che implicano un approccio concreto al mondo della produzione: dalla cura degli animali, alla realizzazione di un orto, dai laboratori del cibo, ai percorsi creativi, dal recupero delle tradizioni, alla scoperta della biodiversità. I percorsi possono essere sviluppati nell’arco di mezza giornata o di una giornata intera, a seconda del tempo a disposizione e del modulo prescelto. Nel caso di permanenza in azienda per l’intera giornata, le fattorie didattiche sono attrezzate per la fornitura di pasti o per la consumazione di un pranzo al sacco. La visita in fattoria deve essere prenotata direttamente dall’insegnante, che potrà così concordare tempi e modalità di svolgimento dell’attività didattica, nell’ambito dei moduli previsti dall’azienda ovvero in funzione della specificità aziendale e della stagionalità. I percorsi didattici possono essere di tipo alimentare, naturalistico, storico, artistico, ma sempre legati alla produzione agricola e alle vocazioni del territorio. La visita in Fattoria è sicuramente l’aspetto rilevante del percorso didattico offerto dalle aziende agricole, ma molti operatori di Fattoria didattica possono recarsi a scuola e organizzare laboratori del gusto e di educazione alimentare direttamente in classe e partecipare attivamente alle feste scolastiche, luogo di incontro anche con i genitori degli alunni. I costi, interamente a carico della scuola, variano da fattoria a fattoria e in funzione dei tempi di permanenza e dell’attività proposta. Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 22 ▼ 22 La Fattoria urbana di Bologna la campagna va in città L a Fattoria urbana del circolo La Fattoria si trova nel quartiere San Donato a Bologna ed è la prima esperienza rurale inserita in un contesto urbano in Emilia-Romagna. Conoscere gli animali ed imparare a rispettarli, comprendere i cicli della natura e seguire da vicino il lavoro nell’orto sono gli obiettivi del progetto. Destinatari dell'intero progetto sono: bambini, anziani, famiglie, con particolare attenzione ai diversamente abili. Proposte didattiche per le scuole Animali straordinari (Durata: 2-3 ore, dalle 9 alle 12) d Nidi d’infanzia Obiettivi: introdurre in modo giocoso e creativo il mondo animale, contribuire alla formazione globale del bambino agendo sull’immaginario, sulla conoscenza corporea, sulle capacità comunicative, espressive e creative. Svolgimento: presentazione dell’operatore, teatrino con presentazione di tutti gli animali, vestiamoci in maschera, cantiamo una canzone con tutti i versi degli animali, andiamo a vedere gli animali, salutiamoci con una favola. Animali maestri in fattoria (Durata: 3 ore, dalle 9 alle 12) d Scuole dell’infanzia Obiettivi: migliorare le capacità dei ragazzi di approcciare la realtà esterna attraverso i cinque sensi, educare i bambini attraverso la relazione con l’animale, contribuire alla formazione globale del bambino agendo sull’autostima, sull’immaginario, sulla conoscenza corporea, sulle capacità comunicative, espressive e creative. Svolgimento: presentazione dell’operatore, teatrino con presentazione di tutti gli animali, quali sono le basi della loro alimentazione e cosa producono, vestiamoci in maschera, andiamo a vedere tutti gli animali e diamo da mangiare, percorso tattile e olfattivo (tocco, sento ma non vedo) e lavori su carta da colorare. Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 23 23 Il valore della diversità (Durata: 3 ore, dalle 9 alle 12) d Scuole primarie Obiettivi: migliorare la relazione con gli altri attraverso la conoscenza, l’accettazione e la valorizzazione della loro diversità, aumentare le capacità empatiche e di cura favorendo il “decentramento” (mettersi al posto dell'altro), affrontare la diversità degli animali come stimolo di arricchimento, sviluppare le capacità di osservazione e ascolto. Svolgimento: presentazione dell’operatore, percorso tattile e olfattivo (tocco, sento ma non vedo) e lavori su carta da colorare, andiamo a vedere tutti gli animali, portiamo da mangiare, facciamo attività di relazione, gioco di riconoscimento degli animali, registrazione su apposite schede. La giornata nell’orto (Durata: 2-3 ore, dalle 9 alle 12) d Nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia e scuole primarie Obiettivi: rendere partecipi i bambini della realizzazione di un orto biologico, in tutte le sue fasi. Svolgimento: preparazione del terreno alla semina di vari ortaggi, messa a dimora di piantine, controllo della crescita e manutenzione del terreno, raccolta. AnimArte in Fattoria (Durata: 3 ore, dalle 9 alle 12) d Scuole secondarie di I grado Obiettivi: il progetto, pensato per i ragazzi della prima adolescenza, si propone di incentivare e stimolare l’espressione del proprio sé attraverso la conoscenza e il contatto con la diversità animale. Svolgimento: presentazione della struttura e degli operatori. Percorso guidato alla scoperta degli animali della fattoria e del loro comportamento. Attività creativa. Conclusione e breve discussione. Pet therapy d La Fattoria urbana offre alle strutture che operano nel settore socio-sanitario la possibilità, prenotando, di effettuare visite guidate e specifici percorsi di pet therapy. Per prenotare Telefonare al Circolo La Fattoria 051 505117 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12. Ad ogni attività possono partecipare al massimo 20-25 alunni. Costo: a partire da € 5,00 ad alunno per ogni percorso scelto. Per arrivare In macchina: Tangenziale di Bologna, all’uscita n. 9 prendere la direzione Granarolo (2° semaforo a destra). In autobus: linee 20, 35, 55, 14C, 93. Circolo La Fattoria Via Pirandello, 5 - 40127 Bologna Tel. 051 505117 - Fax 051 6333781 [email protected] www.circolofattoria.it Aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10 alle 12, dalle 15 alle 18.30 Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 24 ▼ 24 Un giorno al Museo proposte didattiche del Museo della Civiltà Contadina C ome erano le case dei nostri bisnonni contadini, artigiani e lavoratori di campagna? Come si svolgeva una giornata tipo? Come si procuravano il necessario per mangiare, vestire e scaldarsi? Queste le domande principali alle quali le esposizioni del Museo offrono la possibilità di rispondere, assieme ad altre più specifiche, relative alla terra, agli alberi, alle piante e agli animali oggetto delle cure quotidiane dei contadini e degli agricoltori. Domande che riguardano non solo il passato ma anche il presente della nostra economia e della nostra società: che cos’è una fibra tessile? Pastorizzare deriva da pastore? Come si fa il formaggio? Le mele hanno tutte lo stesso sapore? I cereali sono solo quelli che si mangiano nel latte per colazione? L’apertura al pubblico nel 2009 delle nuove sezioni dell’esposizione permanente del museo dedicate al territorio, al podere, alla corte colonica, al frumento e alla piantata, ha portato a un notevole ampliamento delle proposte didattiche. Proposte didattiche Ecco alcuni dei percorsi che si possono effettuare al Museo. È possibile concordare attività di laboratorio e dimostrazioni pratiche nei settori legati all’alimentazione. L’orto racconta (Durata: 1 h) d Scuola dell’infanzia (solo bambini di 4-5 anni) Attività di laboratorio volta a far riconoscere ai bambini, attraverso l’ascolto di una favola e un’esperienza sensoriale, i principali ortaggi: carota, cetriolo, peperone. Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 25 25 La casa contadina (Durata: 1,30 h) d La canapa, il filo, la tela (Durata: 1,45 h) d Scuola primaria (classi IV e V) e secondaria di I grado Visita alla mostra dedicata alle pratiche tradizionali di coltivazione e lavorazione della canapa e dimostrazione di filatura e tessitura domestica. Caccia al mestiere (Durata: 1,45 h) d Scuola primaria (classi IV e V) e secondaria di I grado Un gioco di squadra che permette di esplorare, a partire da un oggetto, la sezione espositiva dedicata agli artigiani del ferro, del legno e ambulanti. A “tavola” nel podere (Durata: 1,30 h) d Scuola primaria (classi IV e V) e secondaria di I grado Visita alle sezioni dell’esposizione dedicate alle più importanti colture dei poderi e alle principali fonti dell’alimentazione contadina: frumento, mais, alberi da frutto, vite, latticini, pollame, carni bovine e suine. Due pesi e due misure… No, anzi, tre, quattro o più (Durata: 1,30 h) d Scuola secondaria di I e di II grado Visita alla sezione dell’esposizione dedicata agli antichi strumenti e unità di misura e di peso del bolognese. Alla scoperta della loro storia e del passaggio al sistema metrico decimale. g Scuola primaria e secondaria di I grado Visita alla cucina e alla camera da letto di una famiglia contadina, alla scoperta degli aspetti della vita quotidiana dei primi del ‘900. Per prenotare Telefonare alla segreteria del Museo 051 891050 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Dopo la prenotazione telefonica si richiede conferma scritta da inviare al numero di fax 051 898377 oppure tramite e-mail all’indirizzo [email protected]. Ad ogni attività possono partecipare al massimo 25 alunni. Il costo è di € 2,00 ad alunno per ogni percorso scelto. Indirizzo del Museo della Civiltà contadina: Istituzione Villa Smeraldi, Via Sammarina, 35 San Marino di Bentivoglio (BO) Opuscolo'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:44 Pagina 26 ▼ 26 Frutta Snack progetto di educazione al gusto, alla salute e al benessere rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado F rutta e ortaggi sono alimenti fondamentali per la conservazione della salute e la prevenzione di numerose malattie. Tuttavia, in Italia, il loro consumo è in diminuzione e ben lontano dalle 5 porzioni giornaliere raccomandate. In particolare, tra i giovani è in aumento l’obesità, dovuta prevalentemente ad una cattiva alimentazione (troppo cibo, troppi grassi, poca ortofrutta) e allo scarso movimento. I giovani, infatti, sempre più spesso prediligono alimenti industriali confezionati, ricchi di zuccheri e grassi, e ben promossi da sofisticate strategie pubblicitarie a discapito di una corretta alimentazione. La Provincia di Bologna ha perciò “adottato” il progetto Frutta Snack, nato nel 2007 e ideato da Alimos - Cesena come progetto pilota interministeriale. Partner di progetto sono l’Ufficio Scolastico Regionale - Ambito territoriale della Provincia di Bologna, l’Azienda USL di Bologna e le associazioni di consumatori CODICI e ACU. Frutta Snack prevede l’inserimento nei distributori automatici presenti nelle scuole superiori di prodotti a base di frutta fresca e snack privi di aromi o coloranti artificiali, edulcoranti, esaltatori di sapidità, oli e grassi idrogenati, olio di palma o di cocco, e bevande senza zuccheri aggiunti. Vengono realizzate inoltre azioni formative nei confronti dei docenti - dove affrontare argomenti quali consumo consapevole, qualità del prodotto alimentare, promozione del benessere - e il coinvolgimento degli studenti con il metodo della “educazione fra pari” (peer education). Al progetto hanno aderito una quindicina di scuole secondarie di secondo grado. Cop'09-24x16,5.qxd 15-07-2010 14:57 Pagina 3 Per informazioni: PROVINCIA DI BOLOGNA Servizio Agricoltura Ufficio promozione e valorizzazione territoriale Viale Silvani, 6 – 40122 Bologna Grafica e stampa PH5 Stampato su carta riciclata Freelife Satin nel mese di giugno 2010 Diffusione gratuita FRANCA MARULLI tel. 051.6598602 [email protected] SOFIA CEI tel. 051.6598564 [email protected] ELENA SCARCELLA tel. 051.6598549 [email protected] fax 051.6598670 www.provincia.bologna.it/agricoltura Supplemento a “Il Divulgatore” Anno XXXIII Iscrizione Tribunale di Bologna n. 4779 dell’11-2-1980 Redazione e amministrazione: Centro Divulgazione Agricola, Viale Silvani, 6 - 40122 Bologna Direttore responsabile GUIDO TAMPIERI Si ringraziano i Comuni e gli Insegnanti che con le loro preziose osservazioni ci hanno permesso di aggiornare e arricchire la nostra proposta. Iniziative realizzate con le risorse previste dalla LR 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare e per la qualificazione della ristorazione collettiva”. Redattore Capo MARIA TERESA TURCHI In redazione ANTONELLA COLOMBARINI MARIA ROSA CONTARINI 14:57 Pagina 1 O t P Q uq +t n T Ro q+ a p k n n q tO T u Proposte di Educazione Alimentare e Orientamento dei Consumi per le Scuole r o k + a p n r vR P +t ! o t s u g n o c a l u a n I Q 15-07-2010 Anno scolastico 2010/2011 Cop'09-24x16,5.qxd