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Proposte di Educazione Alimentare e Orientamento dei Consumi per le Scuole
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Anno scolastico 2010/2011
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Per informazioni:
PROVINCIA DI BOLOGNA
Servizio Agricoltura
Ufficio promozione e valorizzazione territoriale
Viale Silvani, 6 – 40122 Bologna
Grafica e stampa
PH5
Stampato su carta riciclata Freelife Satin nel mese di giugno 2010
Diffusione gratuita
FRANCA MARULLI
tel. 051.6598602
[email protected]
SOFIA CEI
tel. 051.6598564
[email protected]
ELENA SCARCELLA
tel. 051.6598549
[email protected]
fax 051.6598670
www.provincia.bologna.it/agricoltura
Supplemento a “Il Divulgatore” Anno XXXIII
Iscrizione Tribunale di Bologna n. 4779 dell’11-2-1980
Redazione e amministrazione:
Centro Divulgazione Agricola, Viale Silvani, 6 - 40122 Bologna
Direttore responsabile
GUIDO TAMPIERI
Si ringraziano i Comuni e gli Insegnanti che con le loro preziose osservazioni
ci hanno permesso di aggiornare e arricchire la nostra proposta.
Iniziative realizzate con le risorse previste dalla LR 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi
e l’educazione alimentare e per la qualificazione della ristorazione collettiva”.
Redattore Capo
MARIA TERESA TURCHI
In redazione
ANTONELLA COLOMBARINI
MARIA ROSA CONTARINI
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avorire la sana alimentazione e l’orientamento verso consumi consapevoli appartiene alla sfera delle responsabilità delle
istituzioni. Lo stabilisce la Commissione
europea nel Libro verde sulla promozione di un’alimentazione sana e nel Libro Bianco sull’alimentazione e l’obesità, individuando nella scuola e negli
spazi di aggregazione dei giovani i luoghi privilegiati di iniziativa formativa sui ragazzi e le loro famiglie.
Le politiche di educazione alimentare ultimamente
sono state potenziate sia da parte dell’Unione
Europea, sia a livello nazionale come testimoniano
alcuni progetti ministeriali (“Guadagnare salute”,
“Scuola e cibo”, “Cultura che nutre”…). Oggi c’è più
consapevolezza che la scelta dei cibi è spesso legata ad aspetti culturali, piuttosto che di conoscenza
dei propri bisogni. Tale assunto è stato ripreso e confermato nelle più recenti conferenze di esperti sulla
sicurezza alimentare e sulla tutela dei consumatori.
In Emilia Romagna l’esperienza maturata e consolidata da oltre dieci anni di lavoro ci ha permesso di
affinare una metodologia efficace e innovativa ed in
provincia di Bologna abbiamo coinvolto più di
167.000 studenti e oltre 5.000 insegnati con i nostri
progetti di educazione alimentare.
Le attività educative sviluppate sono state caratterizzate da tre aspetti fondamentali e tra di loro complementari: il contenuto, il contesto ed il metodo. Il
modello educativo "aperto" adottato non si è fermato all'aspetto concettuale, ma ha toccato la sfera
emotiva, facilitando nei bambini/e un apprendimen-
to attivo e profondamente significativo. I bambini
hanno agito in prima persona, sono stati chiamati
"a fare per scoprire" e costruire una conoscenza
propria, che ha dato il giusto spazio ai vissuti personali, ai propri canali ricettivi, alle pre-conoscenze,
stimolando i processi "Meta": meta-apprendimento, meta-conoscenza.
È stata una ... situazione stimolante ed effervescente, lo si è letto negli occhi dei bambini quando chiedevano di ripetere le esperienze… vissute.
Questo ci ha scritto una docente di scuola primaria, che ringraziamo per i lusinghieri apprezzamenti, e che ci conferma la validità del metodo adottato: apprendere dall’esperienza pratica è la matrice
comune a tutti i percorsi educativi che proponiamo; filtrare i messaggi educativi attraverso i cinque
sensi e l’emozionalità rappresenta l’approccio dei
nostri operatori e animatori nell’interazione con
studenti, insegnanti e genitori.
Anche quest’anno abbiamo apportato alcune innovazioni alla nostra proposta seguendo suggerimenti, consigli ed esigenze espressi dalle istituzioni che
collaborano o che fruiscono del nostro progetto, perciò si ampliano le proposte per le scuole secondarie
di II grado, con un nuovo percorso dedicato all’appennino bolognese, per suggerire momenti di svago
alla scoperta di un territorio ricco di storia, di affascinanti ambienti naturali e di appetitosi cibi di qualità. Nei nidi e nelle scuole dell’infanzia i nostri animatori coinvolgeranno maggiormente i genitori con
laboratori pomeridiani interattivi per tutta la famiglia.
Infine troverete una descrizione del progetto Frutta
snack, che stiamo realizzando negli istituti secondari superiori per aiutare i nostri ragazzi a scegliere
snack e fuori pasto più salutari, ma comunque
gustosi per una pausa all’insegna del benessere.
Gli operatori delle Fattorie didattiche bolognesi,
coinvolti in tutte le proposte che troverete in questa guida, continuano ad essere protagonisti di
Merenda in festa e dei laboratori per gli studenti
delle scuole secondarie di I grado che aderiranno al
progetto Un Giro al Mercato, realizzato in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna, Caab e Acmo
presso il Centro Agrolimentare di Bologna.
Anche quest’anno abbiamo inserito nella guida le
proposte del Museo della Civiltà
Contadina di San Marino di
Bentivoglio, per approfondire le
tradizioni agricole e alimentari
del nostro territorio, e della
Fattoria Urbana di Bologna,
per dare la possibilità di
conoscere la realtà rurale
degli animali, i cicli della
natura e l’attività dell’orto,
senza allontanarsi dal contesto cittadino.
GABRIELLA MONTERA
Assessore all’Agricoltura
e sviluppo del territorio rurale
Provincia di Bologna
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Sommario
La normativa regionale
Piatto piange piatto ride
La pentolallegra...
Nell’allegra fattoria
L’albero della maionese
Il cesto della frutta buona
È arrivato un bastimento carico di…
Seguire i sentieri del cibo
leggendo le etichette
L’equilibrio tra gli alimenti per una sana
e consapevole alimentazione
Filiere alimentari tra biologico, tipico
e sicurezza alimentare
Cibo, territorio, tipicità
e turismo enogastronomico
Scheda d’iscrizione
Merenda in festa
Un giro al mercato
Fattorie didattiche
La Fattoria urbana di Bologna
Un giorno al Museo
Frutta Snack
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La normativa regionale
N
utrirsi bene è fondamentale per la salute e la
qualità della vita. Ecco perchè la Pubblica
Amministrazione ha fra le proprie funzioni anche
quella dell’orientamento dei consumi e dell’educazione alimentare. Si vuole, in altri termini, stimolare
la formazione di una coscienza critica, svelando i possibili condizionamenti che intervengono nelle scelte di acquisto e di consumo, proponendo al contempo comportamenti alimentari corretti.
L’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna è
impegnato da oltre un decennio in progetti di educazione
alimentare in collaborazione con enti e istituzioni nazionali
e locali.
Il settore è stato regolamentato dalla legge regionale n. 29
del 4/11/2002 "Norme per l’orientamento dei consumi, per
l’educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi
di ristorazione collettiva", che individua le finalità da raggiungere e definisce le competenze di Regione e Province.
Gli obiettivi più specifici, gli interventi da attuare e le metodologie di verifica sono definiti dal "Programma per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare".
L’attività è diretta ai cittadini, con particolare attenzione al
mondo della scuola.
Le finalità della legge sono:
- promuovere l’educazione al consumo consapevole,
attraverso la comprensione del rapporto esistente tra
sistemi produttivi, consumi alimentari e salvaguardia
dell’ambiente;
- favorire l’adozione di corretti comportamenti alimentari e nutrizionali, attraverso la conoscenza e il consumo
di prodotti agroalimentari ottenuti nel rispetto della
salute e dell’ambiente o legati alla tradizione e alla cultura del mondo rurale;
- promuovere la diffusione delle informazioni sugli aspetti storici, culturali, antropologici legati alle produzioni
alimentari e al loro territorio d’origine.
Per saperne di più
Norme per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione
collettiva (Legge regionale 4 novembre 2002 n. 29).
Programma per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimentare per il triennio 2009-2011 (Delibera
dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
n. 260 del 27 ottobre 2009).
La versione integrale della normativa regionale è consultabile sul sito:
www.provincia.bologna.it/agricoltura
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Piatto piange
piatto ride
D
opo anni di esperienza nella realizzazione di iniziative di educazione alimentare e
orientamento dei consumi riproponiamo la versione di Piatto piange piatto ride, formulata tenendo conto dei suggerimenti espressi dagli insegnanti nelle schede adottate per verificarne l’efficacia. In particolare abbiamo colto le indicazioni di rafforzare
la collaborazione fra i docenti e i nostri esperti e di favorire la comunicazione fra scuola e famiglia su un tema – l’alimentazione – che le vede entrambe protagoniste. L’offerta didattica comprende 9 percorsi articolati in più azioni che spaziano fra numerosi argomenti; ogni proposta
è destinata ad uno specifico grado di scolarizzazione, dai nidi d’infazia alla scuola secondaria di I e II grado.
Condizioni di realizzazione
Ciascun percorso per essere realizzato dovrà coinvolgere almeno 4 classi di una stessa scuola
o di uno stesso istituto comprensivo o circolo didattico e dovrà essere inserito nel POF - piano
dell’offerta formativa dell’anno scolastico 2010/2011 se si realizzerà entro giugno 2011, o in quello dell’anno scolastico 2011/2012 se verrà programmato fra settembre e dicembre 2011.
Struttura dei percorsi
È prevista una fase preliminare di programmazione e approfondimento fra i docenti, gli educatori esperti e i genitori che insieme stabiliranno la scansione temporale e organizzativa dell’intervento in funzione del contesto formativo e territoriale.
Proposte per l’anno scolastico 2010/2011
1. La pentolallegra...
colori, suoni e fantasia per gustare il cibo
2. Nell'allegra fattoria
pane, salame e formaggio giocando in allegria
3. L'albero della maionese
come si produce il cibo che mangiamo
4. Il cesto della frutta buona
consumare frutta e verdura biologica e di stagione
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5. È arrivato un bastimento carico di...
storia e geografia dei cibi che consumiamo
6. Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette
riflessioni ad occhi “ben aperti” tra le corsie dei
supermercati
7. L'equilibrio tra gli alimenti per una sana e
consapevole alimentazione
elementi nutrizionali nel giusto equilibrio leggendo
l’etichetta alimentare
g
Le attività d’aula consistono in più incontri di ripresa e approfondimento così da integrare gli
apporti degli esperti con l’attività degli insegnanti. Gli incontri sono progettati come veri e
propri momenti di didattica attiva in cui, oltre ai contenuti, diventa fondamentale la modalità
di svolgimento degli stessi.
L’educatore, armato di tutto ciò che gli è necessario, coinvolge la classe con esperienze pratiche e, per gli allievi più giovani, con animazioni ludiche (giochi di movimento e abilità, quiz,
lavori di gruppo), funzionali allo sviluppo del percorso prescelto in un clima ricco di entusiasmo, passione e dinamismo.
Stimolando l’interesse e la curiosità dei ragazzi attraverso il gioco e l’animazione, diventa possibile parlare di lotta biologica e integrata, di tracciabilità, dei processi produttivi dei più comuni alimenti (pane, formaggio, vino, olio), trasmettere nozioni ed emozioni al contempo, rendendo piacevole e appassionante il tempo trascorso a scuola.
Ogni percorso prevede una visita guidata a una fattoria didattica o a un laboratorio di produzione e/o trasformazione di alimenti, per toccare con mano quanto appreso in aula e meglio
comprendere il legame tra mondo della produzione e alimentazione. La scelta della fattoria
didattica va fatta all’inizio di ciascun percorso per permettere all’operatore della fattoria di presentarsi in classe e di collaborare nelle attività.
Un evento conclusivo di comunicazione e condivisione dell’esperienza vedrà insieme tutti i
suoi protagonisti - ragazzi, docenti, esperti e genitori - e si potrà svolgere anche durante la
visita in fattoria didattica.
Nelle pagine seguenti gli insegnanti troveranno una
descrizione esaustiva di ogni percorso e alla pag. 17 la
scheda d’iscrizione. Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità, sarà effettuata una selezione sulla
base delle seguenti priorità:
- tipologia di scuola nel seguente ordine: 1) scuole
secondarie di I e II grado, 2) nidi e scuole d’infanzia, scuole primarie;
- progetti didattici di educazione alimentare nell’anno
scolastico 2010-2011;
- ordine di arrivo delle domande.
Realizzazione dei percorsi a cura di:
LORENZO BONAZZI
Centro Agricoltura Ambiente
DANIELE DE LEO
8. Filiere alimentari tra biologico,
tipico e sicurezza alimentare
un percorso a zig zag per riconoscere il cibo di qualità
9. Cibo, territorio, tipicità e turismo enogastronomico
alla scoperta dei prodotti tipici
e della montagna bolognese
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pesso i bambini mostrano un certo rifiuto nei confronti di quegli alimenti che, pur essendo
molto importanti per una sana alimentazione, non sono molto graditi: frutta e verdura, uova,
latte. Le buone abitudini alimentari si apprendono già nella primissima infanzia, in particolare se
l’approccio al cibo è giocoso, divertente e di tipo sensoriale. Aiutiamo i genitori a rendere più
appetitosi i cibi più sani. Per il secondo anno proponiamo una versione speciale di questo modulo anche per i bambini grandi dei nidi d’infanzia (2-3 anni). Il coinvolgimento dei genitori in questo percorso è particolarmente richiesto, per cui un incontro sarà realizzato alla loro presenza.
La Pentolallegra… S
colori, suoni e fantasia
per gustare il cibo
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) • Per i nidi di infanzia (durata 45-60 minuti) e
per le scuole dell’infanzia (durata 75-90 minuti)
1° incontro: Chiccolone, come nasce e cresce
una spiga di grano e come si trasforma in
pane
2° incontro: il Leone Gedeone vuole mangiare
il minestrone, prepariamolo insieme!
3° incontro: dal latte al formaggio con la
Mucca Carolina.
• Per le scuole d’infanzia (durata 75-90
minuti)
1° incontro: le strane ricette del personaggio
misterioso Gambadisedano per preparare il
minestrone
2° incontro: i sapori della frutta per giocare
tutti insieme
3° incontro: gli animali della fattoria e i loro
prodotti
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria didattica
Uno dei tre incontri sarà realizzato alla presenza
dei genitori durante un evento dedicato
d
scuola dell’infanzia e nidi d’infanzia (sezioni
grandi) dello stesso circolo didattico o coordinamento pedagogico o istituto comprensivo.
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Nell’allegra
fattoria
pane, salame e formaggio
giocando in allegria
uanti misteri si nascondono dietro agli alimenti, quante domande non trovano risposta e
soprattutto “come si fa” a produrre il cibo di tutti i giorni? Come hanno imparato i nostri
nonni a fare il formaggio, il pane, il salame? È poi così difficile o bastano pochi ingredienti e
tanta passione? Scopriremo insieme la provenienza dei cibi, le trasformazioni alimentari, gli elementi semplici che si trasformano in cibi molto conosciuti, l’aula diventerà un laboratorio e si
toccherà con mano ma non solo, si annuserà, si guarderà, si ascolterà e…
Q
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: grano, farina pane, colori e
casacche
2° incontro: latte, formaggio, caglio, sale,
colori e casacche
3° incontro: il suino, carne rossa, pancetta,
sale, pepe, colori e casacche
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola dell’infanzia
e 1° ciclo scuola primaria
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L’albero
della maionese
come si produce il cibo
che mangiamo
Il
rapporto conflittuale con il cibo che i bambini spesso manifestano ha, tra le diverse
motivazioni, quella della scarsa conoscenza dei processi produttivi del cibo stesso.
I bambini cresciuti in una civiltà contadina avevano tantissime occasioni per conoscere tali
processi: assistevano alla lavorazione dei campi o all’allevamento degli animali, seguivano
poi tutti i passaggi di trasformazione - basti pensare all’investitura del maiale, alla pigiatura
del vino, alla macina della farina, alla produzione di conserve e marmellate – assistevano
infine alla preparazione dei pasti essendo, a quell’epoca, la cucina l’ambiente principale, il
cuore della casa e della vita familiare. Non solo: i bambini non assistevano passivamente a
tutto quello avveniva sotto i loro occhi ma ne erano parte attiva.
Attualmente, oltre alla mancanza di un contatto diretto con i campi coltivati e con gli allevamenti, i condizionamenti dei messaggi pubblicitari, l’utilizzo di cibi preconfezionati difficilmente riconoscibili dentro a barattoli e scatole, determinano lo smarrimento di quei fondamentali punti di riferimento che possono aiutare il bambino a capire la provenienza di un cibo.
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa con giochi di
movimento e memoria per tre incontri
Facciamo in classe la maionese ed il formaggio,
il pane e il sale odoroso:
1° incontro: strani utensili utilizzati nella preparazione dei cibi
2° incontro: confronto tra cibi freschi e preconfezionati; esempi di cicli produttivi
3° incontro: le piante aromatiche in cucina
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola primaria
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Il cesto della
frutta buona
consumare frutta e verdura
biologica e di stagione
a natura “prepara” i frutti non in modo casuale ma con una certa “puntualità” rispetto alle
esigenze del nostro organismo: cibi ricchi di acqua per l’estate, ad alto contenuto calorico per
l’inverno. Questo concetto, fin troppo banale se espresso alla metà del secolo scorso quando la
società era ancora caratterizzata da una forte presenza del mondo contadino, non è oggi così
scontato. Con la totale perdita di riferimenti temporali, i bambini non riescono più a pensare che
un frutto è l’insieme di tanti fattori e di pratiche agronomiche faticose e pazienti che si sviluppano nell’arco di diversi mesi; imparare a consumare frutta di stagione vuole invece dire riscoprire
i ritmi perduti, i sapori e gli aromi collegati a un particolare periodo dell’anno - l’arrivo della primavera, l’inizio delle vacanze scolastiche e così via. Mangiare frutta fa bene, ancor meglio se si
tratta di frutta biologica. Il passaggio culturale sia di chi produce che di chi consuma è ancora in
atto e l’acquisto di prodotti biologici non è certo un fatto scontato. Se da una parte il consumatore è più attento a ciò che compra, dall’altro lamenta una certa difficoltà nel riconoscere, tra marchi, sigle, etichette e slogan, i prodotti veramente biologici, quelli da mangiare con tranquillità,
buccia compresa.
L
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa con giochi di
movimento e abilità per tre incontri:
1° incontro: importanza della frutta e della verdura nell’alimentazione, la piramide alimentare.
2° incontro: le stagioni di frutta e verdura e i
prodotti ortofrutticoli tipici della nostra provincia.
3° incontro: definizione di agricoltura biologica;
esempi di lotta biologica contro gli insetti
dannosi.
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d 2° ciclo scuola primaria
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È arrivato
un bastimento
carico di…
storia e geografia dei cibi
che consumiamo
oi italiani ci consideriamo grandi cuochi e buongustai; tantissimi cibi che ci rendono famosi in tutto il mondo non sono però nati nel nostro paese ma vengono da altre parti del
pianeta. Questo naturalmente non toglie nulla alla nostra fama, ma scoprire l’origine dei cibi è
come compiere un viaggio nella storia e nella geografia, seguendo spostamenti di grandi avventurieri o di interi popoli, rileggendo pagine di invasioni, colonizzazioni, guerre, ma anche cambiamenti climatici, invenzioni e scoperte: la storia dell’uomo rivisitata in punta di forchetta.
N
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri,
con giochi d’abilità per il riconoscimento delle
spezie, giochi di movimento, quiz e musiche
dal mondo
1° incontro: il cibo dell’uomo preistorico, la
nascita dell’agricoltura; la cucina degli antichi romani.
2° incontro: arrivano nuovi cibi con i barbari e
gli arabi. Giochi con le spezie.
3° incontro: la scoperta dell’America: la frutta
e verdura dal Nuovo Mondo; giochi con
musiche e cibi da tutti i continenti
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d 2° ciclo scuola primaria
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archi, loghi, etichette nutrizionali, ma non solo; stesso prodotto presente in differenti tipologie, parole che ricordano qualcosa ma non riusciamo proprio ad associarle, liste di ingredienti che passano le due dozzine di “protagonisti”.
Percorrere il sentiero che il cibo ha fatto per arrivare nel negozio partendo dall’azienda agricola o dalla stalla è un viaggio a ritroso molto suggestivo. Purtroppo però non è facile districarsi fra strani simboli e tabelle nutrizionali ma una volta compreso il loro alfabeto sarà naturale
capire i vari messaggi.
Seguire
i sentieri del
cibo leggendo
le etichette
M
riflessioni ad occhi
“ben aperti” tra le corsie
dei supermercati
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: lettura dell’etichetta attenta e
ponderata
2° incontro: filiere dei principali prodotti alimentari
3° incontro: zig zag tra loghi e marchi, simulazione di un percorso tra gli scaffali del
supermercato
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola primaria e secondaria di I grado
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L’equilibrio
tra gli alimenti
per una sana
e consapevole
alimentazione
elementi nutrizionali
nel giusto equilibrio
leggendo l’etichetta
alimentare
gni ricetta ha i propri ingredienti, ogni confezione alimentare ha i propri segreti che spesso e volentieri rimangono tali.
Ci sono alcune domande che cercano risposte: Esiste un corretto equilibrio tra gli alimenti?
Come dobbiamo comportarci nel corso della giornata per assumere il giusto quantitativo di elementi essenziali per la nostra vita? Quali sono gli elementi che ci mantengono in salute? E se
facciamo attività fisica come dobbiamo comportarci? Quanti e quali pasti sono necessari durante il giorno? Meglio una vita sedentaria limitando l’assunzione del cibo o una vita attiva con
apporti nutrizionali regolari? Se mangio solo cibi biologici dimagrisco?
O
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: la piramide alimentare, gli elementi nutrizionali, i gruppi di alimenti
2° incontro: l’energia fornita dal cibo, l’unità di
misura, le entrate e le uscite
3° incontro: cibi plastici, energetici, protettivi,
nervini, riconosciamoli a vista
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola secondaria di I e II grado
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Filiere alimentari
tra biologico,
tipico e sicurezza
alimentare
un percorso
a zig zag per
riconoscere
il cibo di
qualità
ome si è evoluta l’agricoltura in Italia e in Europa dal dopoguerra a oggi, l’agricoltura sostenibile, l’agricoltura convenzionale, Integrata (QC qualità controllata), Biologica e Biodinamica.
La tipicità in provincia di Bologna, prodotti a marchio europeo DOP (denominazione di origine
protetta) e IGP (indicazione geografica protetta), i prodotti agroalimentari a marchio nazionale, i
prodotti tradizionali, le prossime sfide ai mercati esteri, il rapporto che i prodotti ortofrutticoli
hanno con le stagioni, perché certi cibi sono collocati in primavera, estate, autunno o inverno.
Le manipolazioni alimentari, gli organismi geneticamente modificati, i prodotti biodinamici, biologici, integrati e convenzionali, le trappole sessuali a feromoni.
Si propone un percorso che rappresenta un vero e proprio viaggio tra le trasformazioni e le evoluzioni che l’agricoltura ha affrontato in questi anni, in modo da orientare le scelte degli studenti nel panorama di proposte e di marchi commerciali.
C
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: l’agricoltura biologica e biodinamica, come riconoscere e scegliere i prodotti
2° incontro: prodotti integrati e prodotti convenzionali, l’avvento degli OGM
3° incontro: prodotto tipico, isole di gusto tra
tanta globalizzazione
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola secondaria di II grado
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Cibo, territorio,
tipicità e turismo
enogastronomico
alla scoperta dei prodotti tipici
e della montagna bolognese
agricoltura e le produzioni di qualità già da qualche anno sono sottoposte a svariati tentativi di imitazione, pensiamo per esempio ai FALSI che in tutto il mondo tentano di imitare il nostro Parmigiano Reggiano originale tra i quali possiamo ricordare il parmesan, il parmesao, il regianito e tanti altri ancora.
Allo stesso tempo la globalizzazione dei consumi e delle produzioni ha reso i consumatori più
attenti alla provenienza dei cibi acquistati, sia per questioni di sicurezza alimentare, sia per
una maggiore sensibilità nei confronti delle sollecitazioni culturali legate al rapporto del cibo
con la propria terra d’origine. L’impegno che a tutti noi è richiesto in questo momento consiste nella difesa delle produzioni che rappresentano il nostro territorio e che nel corso dei secoli si sono conservate intatte grazie all’uomo e alle caratteristiche dell’ambiente. Difendere il
prodotto tipico e ridare luce e colore ai territori creando anche circuiti di interesse, di turismo
eno-gastronomico alla scoperta di cibi e di vini specifici e particolari. Quest’anno proponiamo
approfondimenti sui prodotti e sui percorsi dell’Appennino Bolognese.
L’
Programma
A) Incontro di programmazione e approfondimento con insegnanti
B) Attività d’aula di due ore circa per tre incontri:
1° incontro: marchi DOP e IGP, prodotti tradizionali, marchio DegustiBo
2° incontro: principali prodotti tipici dell’Appennino bolognese, storie e tradizioni
3° incontro: prodotti tipici e turismo, percorsi
e itinerari
C) Visita in fattoria didattica, che va scelta all’inizio del percorso (costi a carico della scuola)
D) Evento conclusivo per genitori e figli, attuabile
anche durante la visita in fattoria
d scuola secondaria di II grado
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Scheda di
iscrizione
da inviare entro il 29 ottobre 2010 a:
Provincia di Bologna
Servizio Agricoltura
Viale Silvani, 6
40122 Bologna
c.a. Franca Marulli
fax 051.6598670
Attenzione!
Ciascun percorso per essere
realizzato dovrà coinvolgere almeno
4 classi di una stessa scuola o
di uno stesso circolo didattico o
coordinamento pedagogico.
Il modulo deve essere compilato in
ogni sua parte pena l'esclusione.
Nel caso in cui le richieste superino
la disponibilità sarà effettuata una
selezione sulla base delle priorità
indicate a pag. 7 per “Piatto
piange piatto ride” e a pag. 19 per
“Merenda in festa”
L’insegnante referente
della scuola
via
tel
fax
nido
infanzia
comune di
e-mail
primaria
secondaria I grado
secondaria II grado
circolo/istituto comprensivo
CHIEDE
di iscrivere le classi:
di n° alunni
di n° alunni
Piatto piange piatto ride
La pentolallegra.....
Nell'allegra fattoria
L'albero della maionese
Il cesto della frutta buona
È arrivato un bastimento carico di......
Seguire i sentieri del cibo leggendo le etichette
di n° alunni
di n° alunni
al percorso:
L'equilibrio tra gli alimenti per una sana
e consapevole alimentazione
Filiere alimentari tra biologico,
tipico e sicurezza alimentare
Cibo, territorio, tipicità e turismo
enogastronomico
Merenda in festa
Progetto di educazione alimentare in corso nell’a.s. 2010/2011 dal titolo:
La scuola si impegna ad inserire il percorso richiesto nel Piano dell’Offerta Formativa (requisito obbligatorio).
TIMBRO e FIRMA
del Dirigente Scolastico
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Merenda
in Festa
la Fattoria va in aula:
frutta e verdura a volontà
Il
progetto, riproposto per il terzo anno dopo il gradimento che ha riscontrato nelle
precedenti edizioni, prevede la preparazione in aula di merende genuine a base
di frutta e verdura insieme all’operatore di una Fattoria didattica. Gli obiettivi del
percorso didattico sono molteplici: favorire il gradimento dei prodotti ortofrutticoli, scoprire e valorizzare i prodotti del territorio, rispettare la stagionalità, gustare il piacere del fare e del mangiare insieme, orientare verso merende adeguate dal punto di vista
nutrizionale, in alternativa a quelle industriali. Preparare, manipolare, sbucciare, assaggiare, sentire, riflettere e capire sono processi carichi di emozioni, capaci di stimolare curiosità
ed imprimere nella memoria gustativa sapori, odori e consistenze di frutta e ortaggi. Al termine dei laboratori in aula è prevista la visita nella Fattoria didattica che realizza l’esperienza, per osservare da vicino la provenienza degli ingredienti delle merende preparate in
classe, la cura dell’agricoltore per ottenere prodotti di qualità e il valore di ogni prodotto.
Per dare continuità all’esperienza e per rendere il consumo di frutta e verdura una piacevole abitudine è previsto anche il coinvolgimento delle famiglie con una presentazione del
progetto all’inizio del percorso e un evento finale, che consigliamo di svolgere direttamente nella Fattoria didattica.
Le Fattorie didattiche che hanno aderito al progetto sono elencate nel box sottostante.
Le Fattorie didattiche partecipanti
Aia Cavicchio Cooperativa LACME,
Medicina
Ca' Galeazzo di Maria Teresa Librio,
Savigno
Ca' de Torri di Riccardo Ragionieri,
Sasso Marconi
Fattoria Quercia di Federica Branchini,
Castello di Serravalle
Ca' del Buco di Paola Guidi,
Monte San Pietro
Fattoria Rio Maggiore di Luisa Seppi,
Sasso Marconi
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Programma
A) 1 incontro di programmazione e approfondimento presso la Provincia di Bologna per insegnanti e referenti delle fattorie che realizzano il
progetto. Gli operatori delle fattorie scelte
potranno recarsi presso la scuola per definire il
calendario dei laboratori in aula. Le insegnanti
informeranno i genitori dei bambini coinvolti
nel progetto con un incontro di presentazione
all’inizio del percorso (es. assemblea di classe).
B) 3 incontri in aula di un'ora e mezza circa per
classe con gli operatori della Fattoria didattica.
L’attività prevede laboratori ludici per la preparazione di merende a base di frutta e verdura.
C) Visita nella Fattoria didattica coinvolta nel progetto (costo a carico dei partecipanti).
D) Incontro finale con i genitori per preparare una
merenda sana e genuina insieme all’operatore
della fattoria. È possibile che l’incontro si svolga presso la Fattoria didattica.
d scuola primaria
c tutto l'anno
g
Condizioni di realizzazione
Ciascun percorso per essere realizzato dovrà coinvolgere 4 classi di una stessa scuola o di
uno stesso circolo didattico e dovrà essere inserito nel Piano dell'Offerta Formativa (POF)
dell'anno scolastico 2010/2011, se si realizzerà entro giugno 2010, o in quello dell'anno scolastico 2011/2012 se verrà programmato fra settembre e dicembre 2011.
Per la richiesta compilare la scheda di iscrizione
di pag. 17, barrando la casella “Merenda in
festa” e spedirla entro il 29 ottobre 2010 all’indirizzo indicato nella scheda.
Nel caso in cui le richieste superino la disponibilità sarà effettuata una selezione sulla base delle
seguenti priorità:
- progetti didattici di educazione alimentare in
corso nell'anno scolastico 2010-2011;
- ordine di arrivo delle domande.
Si ricorda che le scuole che non rientreranno
nella graduatoria possono realizzare comunque
il progetto, con costi a carico della scuola, concordando l’iniziativa direttamente con gli operatori delle Fattorie in elenco.
Fondo Fiorina di Sandra Piazzi,
Molinella
Il Casetto di Teresa Scarcasale,
Imola
Podere Santa Croce di Andrea Cenacchi,
Argelato
I Vigneti del sole di Marino Zuffa,
Imola
Il Fienile di Silvia Lodi,
San Pietro in Casale
Rio Verde Natura e Cultura di Luisa Teresa Acquaderni,
Sasso Marconi
Il Biancospino di Serena Alessandrini,
Gaggio Montano
L’Allegroturismo di Beatrice ed Emma Bignardi,
Marzabotto
Strega Comanda Sapor di Raffaella Zanni,
Castel d’Aiano
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Un giro
al mercato
due passi tra frutta
e verdura
Attenzione!
Per prenotazioni, entro il 29 ottobre 2010 inviare
un fax allo 051.6598670 indicando chiaramente:
nome dell’insegnante, scuola di appartenenza,
recapito telefonico e fax, classe e numero di allievi.
C
on la collaborazione della Provincia di Bologna Servizio Agricoltura, del Mercato
ortofrutticolo di Bologna (CAAB Scpa), dell’AUSL di Bologna (Unità operativa Igiene
Alimenti e Nutrizione) e di Fedagromercati-ACMO nella primavera del 2000 è stata
ideata e realizzata la prima edizione di Un giro al mercato, una vera e propria visita guidata - ricca di contenuti ma non per questo priva di sorprese - all’interno del CAAB.
Cresciuto in termini di impegno (da circa 300 ragazzi a più di mille) ma sostanzialmente mai
modificato nell’azzeccata formula iniziale che tanti consensi ha raccolto, Un giro al mercato
viene riproposto con le consuete modalità di seguito riportate.
• Visita guidata alle postazioni dei concessionari che operano al Mercato. Personale qualificato conduce i ragazzi alla scoperta dei prodotti ortofrutticoli; varietà, stagionalità, commercializzazione sono solo alcuni degli argomenti affrontati.
• Incontro con la Responsabile dei controlli sanitari dell’AUSL di Bologna, che opera quotidianamente su frutta e verdura per garantire ai consumatori la massima salubrità dei prodotti che arrivano sulle loro tavole.
• Laboratori pratici al fine di illustrare, in maniera originale e briosa, l’importanza di una dieta
quotidiana equilibrata comprensiva anche di un giusto apporto di frutta e verdura.
Le ultime edizioni di Un giro al mercato sono state inoltre arricchite da un concorso a premi
a cui hanno partecipato numerose classi. Visto il successo ottenuto, il concorso sarà riproposto anche quest’anno.
Realizzazione a cura di:
Provincia di Bologna - Assessorato Agricoltura
e sviluppo del territorio rurale
CAAB Scpa
Fedagromercati-ACMO
AUSL di Bologna - Unità operativa Igiene Alimenti
e Nutrizione
d scuola secondaria di I grado
r una mattinata (ore 9-13) presso il Centro
Agroalimentare di Bologna
Via Paolo Canali, 1 (spostamenti
a carico della scuola - raggiungibile con
l’autobus di linea n. 55)
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Fattorie
didattiche
viaggio alla scoperta
del legame tra agricoltura
e alimentazione
Per informazioni più dettagliate consultare la Guida delle fattorie didattiche bolognesi. Nella guida troverete,
per ogni singola azienda, produzioni,
specificità, moduli didattici, attività
laboratoriali, costi, come arrivare, ecc.
La guida è consultabile sul sito web
www.provincia.bologna.it/agricoltura/ e può essere richiesta alla
Provincia di Bologna,
Viale Silvani, 6 - Bologna
(tel. 051.6598549 – e mail: [email protected])
Q
uale luogo migliore dell’azienda agricola per avvicinare i bambini alla terra e ai prodotti, per far loro comprendere lo stretto legame tra mondo della produzione e alimentazione? Le Fattorie didattiche sono divenute sede privilegiata per lo svolgimento
di percorsi di educazione alimentare e l’interazione con il mondo della scuola è diventata sempre più forte. Nell’ultimo anno scolastico sono state frequentate da quasi 900 classi di
ogni ordine e grado. Attualmente, in Provincia di Bologna, vi sono 70 Fattorie didattiche dislocate sull’intero territorio ed estremamente diversificate tra loro per tipologia aziendale e colturale. A livello educativo le fattorie didattiche propongono molteplici attività che implicano un
approccio concreto al mondo della produzione: dalla cura degli animali, alla realizzazione di un orto, dai laboratori del cibo, ai percorsi creativi, dal recupero delle tradizioni,
alla scoperta della biodiversità. I percorsi possono essere sviluppati nell’arco di mezza
giornata o di una giornata intera, a seconda del tempo a disposizione e del modulo
prescelto. Nel caso di permanenza in azienda per l’intera giornata, le fattorie didattiche
sono attrezzate per la fornitura di pasti o per la consumazione di un pranzo al sacco.
La visita in fattoria deve essere prenotata direttamente dall’insegnante, che potrà così
concordare tempi e modalità di svolgimento dell’attività didattica, nell’ambito dei
moduli previsti dall’azienda ovvero in funzione della specificità aziendale e della
stagionalità. I percorsi didattici possono essere di tipo alimentare, naturalistico,
storico, artistico, ma sempre legati alla produzione agricola e alle vocazioni del
territorio. La visita in Fattoria è sicuramente l’aspetto rilevante del percorso
didattico offerto dalle aziende agricole, ma molti operatori di Fattoria didattica possono recarsi a scuola e organizzare laboratori del gusto e
di educazione alimentare direttamente in classe e partecipare attivamente alle feste scolastiche, luogo di incontro anche con i genitori degli alunni. I costi, interamente a
carico della scuola, variano da fattoria a fattoria e in funzione dei
tempi di permanenza e dell’attività proposta.
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La Fattoria
urbana
di Bologna
la campagna va in città
L
a Fattoria urbana del circolo La Fattoria si trova nel quartiere San Donato a Bologna ed
è la prima esperienza rurale inserita in un contesto urbano in Emilia-Romagna. Conoscere
gli animali ed imparare a rispettarli, comprendere i cicli della natura e seguire da vicino
il lavoro nell’orto sono gli obiettivi del progetto. Destinatari dell'intero progetto sono:
bambini, anziani, famiglie, con particolare attenzione ai diversamente abili.
Proposte didattiche per le scuole
Animali straordinari (Durata: 2-3 ore, dalle 9 alle 12)
d
Nidi d’infanzia
Obiettivi: introdurre in modo giocoso e creativo il mondo animale, contribuire alla formazione globale
del bambino agendo sull’immaginario, sulla conoscenza corporea, sulle capacità comunicative, espressive e creative.
Svolgimento: presentazione dell’operatore, teatrino con presentazione di tutti gli animali, vestiamoci in
maschera, cantiamo una canzone con tutti i versi degli animali, andiamo a vedere gli animali, salutiamoci
con una favola.
Animali maestri in fattoria (Durata: 3 ore, dalle 9 alle 12)
d
Scuole dell’infanzia
Obiettivi: migliorare le capacità dei ragazzi di approcciare la realtà esterna attraverso i cinque sensi, educare i bambini attraverso la relazione con l’animale, contribuire alla formazione globale del bambino agendo sull’autostima, sull’immaginario, sulla conoscenza corporea, sulle capacità comunicative, espressive e
creative.
Svolgimento: presentazione dell’operatore, teatrino con presentazione di tutti gli animali, quali sono le basi
della loro alimentazione e cosa producono, vestiamoci in maschera, andiamo a vedere tutti gli animali e
diamo da mangiare, percorso tattile e olfattivo (tocco, sento ma non vedo) e lavori su carta da colorare.
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Il valore della diversità (Durata: 3 ore, dalle 9 alle 12)
d
Scuole primarie
Obiettivi: migliorare la relazione con gli altri attraverso la conoscenza, l’accettazione e la valorizzazione della
loro diversità, aumentare le capacità empatiche e di cura favorendo il “decentramento” (mettersi al posto
dell'altro), affrontare la diversità degli animali come stimolo di arricchimento, sviluppare le capacità di osservazione e ascolto.
Svolgimento: presentazione dell’operatore, percorso tattile e olfattivo (tocco, sento ma non vedo) e lavori
su carta da colorare, andiamo a vedere tutti gli animali, portiamo da mangiare, facciamo attività di relazione, gioco di riconoscimento degli animali, registrazione su apposite schede.
La giornata nell’orto (Durata: 2-3 ore, dalle 9 alle 12)
d
Nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia e scuole primarie
Obiettivi: rendere partecipi i bambini della realizzazione di un orto biologico, in tutte le sue fasi.
Svolgimento: preparazione del terreno alla semina di vari ortaggi, messa a dimora di piantine, controllo della crescita e manutenzione del terreno, raccolta.
AnimArte in Fattoria (Durata: 3 ore, dalle 9 alle 12)
d
Scuole secondarie di I grado
Obiettivi: il progetto, pensato per i ragazzi della prima adolescenza, si propone di incentivare e stimolare l’espressione del proprio sé attraverso la conoscenza e il contatto con la diversità animale.
Svolgimento: presentazione della struttura e degli operatori. Percorso guidato alla scoperta degli animali
della fattoria e del loro comportamento. Attività creativa. Conclusione e breve discussione.
Pet therapy
d
La Fattoria urbana offre alle strutture che operano nel settore socio-sanitario la possibilità, prenotando,
di effettuare visite guidate e specifici percorsi di pet therapy.
Per prenotare
Telefonare al Circolo La Fattoria 051 505117
dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.
Ad ogni attività possono partecipare al massimo
20-25 alunni.
Costo: a partire da € 5,00 ad alunno
per ogni percorso scelto.
Per arrivare
In macchina: Tangenziale di Bologna,
all’uscita n. 9 prendere la direzione Granarolo
(2° semaforo a destra).
In autobus: linee 20, 35, 55, 14C, 93.
Circolo La Fattoria
Via Pirandello, 5 - 40127 Bologna
Tel. 051 505117 - Fax 051 6333781
[email protected]
www.circolofattoria.it
Aperta al pubblico tutti i giorni dalle ore 10 alle
12, dalle 15 alle 18.30
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Un giorno
al Museo
proposte didattiche
del Museo
della Civiltà Contadina
C
ome erano le case dei nostri bisnonni contadini, artigiani e lavoratori di campagna?
Come si svolgeva una giornata tipo? Come si procuravano il necessario per mangiare,
vestire e scaldarsi?
Queste le domande principali alle quali le esposizioni del Museo offrono la possibilità di
rispondere, assieme ad altre più specifiche, relative alla terra, agli alberi, alle piante e agli animali oggetto delle cure quotidiane dei contadini e degli agricoltori. Domande che riguardano non solo
il passato ma anche il presente della nostra economia e della nostra società: che cos’è una fibra
tessile? Pastorizzare deriva da pastore? Come si fa il formaggio? Le mele hanno tutte lo stesso
sapore? I cereali sono solo quelli che si mangiano nel latte per colazione?
L’apertura al pubblico nel 2009 delle nuove sezioni dell’esposizione permanente del museo dedicate al territorio, al podere, alla corte colonica, al frumento e alla piantata, ha portato a un notevole ampliamento delle proposte didattiche.
Proposte didattiche
Ecco alcuni dei percorsi che si possono effettuare al Museo. È possibile concordare attività di laboratorio e
dimostrazioni pratiche nei settori legati all’alimentazione.
L’orto racconta (Durata: 1 h)
d
Scuola dell’infanzia (solo bambini di 4-5 anni)
Attività di laboratorio volta a far riconoscere ai bambini, attraverso l’ascolto di una favola e un’esperienza
sensoriale, i principali ortaggi: carota, cetriolo, peperone.
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La casa contadina (Durata: 1,30 h)
d
La canapa, il filo, la tela (Durata: 1,45 h)
d
Scuola primaria (classi IV e V) e secondaria di I grado
Visita alla mostra dedicata alle pratiche tradizionali di coltivazione e lavorazione della canapa e dimostrazione di filatura e tessitura domestica.
Caccia al mestiere (Durata: 1,45 h)
d
Scuola primaria (classi IV e V) e secondaria di I grado
Un gioco di squadra che permette di esplorare, a partire da un oggetto, la sezione espositiva dedicata agli
artigiani del ferro, del legno e ambulanti.
A “tavola” nel podere (Durata: 1,30 h)
d
Scuola primaria (classi IV e V) e secondaria di I grado
Visita alle sezioni dell’esposizione dedicate alle più importanti colture dei poderi e alle principali fonti dell’alimentazione contadina: frumento, mais, alberi da frutto, vite, latticini, pollame, carni bovine e suine.
Due pesi e due misure… No, anzi, tre, quattro o più (Durata: 1,30 h)
d
Scuola secondaria di I e di II grado
Visita alla sezione dell’esposizione dedicata agli antichi strumenti e unità di misura e di peso del bolognese. Alla scoperta della loro storia e del passaggio al sistema metrico decimale.
g
Scuola primaria e secondaria di I grado
Visita alla cucina e alla camera da letto di una famiglia contadina, alla scoperta degli aspetti della vita quotidiana dei primi del ‘900.
Per prenotare
Telefonare alla segreteria del Museo 051 891050
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.
Dopo la prenotazione telefonica si richiede
conferma scritta da inviare al numero
di fax 051 898377 oppure tramite e-mail all’indirizzo [email protected].
Ad ogni attività possono partecipare al massimo
25 alunni.
Il costo è di € 2,00 ad alunno per ogni percorso
scelto.
Indirizzo del Museo della Civiltà contadina:
Istituzione Villa Smeraldi, Via Sammarina, 35
San Marino di Bentivoglio (BO)
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Frutta Snack
progetto di educazione al gusto,
alla salute e al benessere
rivolto agli studenti delle
scuole secondarie
di secondo grado
F
rutta e ortaggi sono alimenti fondamentali per la conservazione della salute e la prevenzione di numerose malattie. Tuttavia, in Italia, il loro consumo è in diminuzione e
ben lontano dalle 5 porzioni giornaliere raccomandate. In particolare, tra i giovani è in
aumento l’obesità, dovuta prevalentemente ad una cattiva alimentazione (troppo cibo,
troppi grassi, poca ortofrutta) e allo scarso movimento. I giovani, infatti, sempre più spesso
prediligono alimenti industriali confezionati, ricchi di zuccheri e grassi, e ben promossi da sofisticate strategie pubblicitarie a discapito di una corretta alimentazione.
La Provincia di Bologna ha perciò “adottato” il progetto Frutta Snack, nato nel 2007 e ideato
da Alimos - Cesena come progetto pilota interministeriale. Partner di progetto sono l’Ufficio
Scolastico Regionale - Ambito territoriale della Provincia di Bologna, l’Azienda USL di Bologna
e le associazioni di consumatori CODICI e ACU.
Frutta Snack prevede l’inserimento nei distributori automatici presenti nelle scuole
superiori di prodotti a base di frutta fresca e snack privi di aromi o coloranti artificiali, edulcoranti, esaltatori di sapidità, oli e grassi idrogenati, olio di palma o
di cocco, e bevande senza zuccheri aggiunti.
Vengono realizzate inoltre azioni formative nei confronti dei docenti - dove
affrontare argomenti quali consumo consapevole, qualità del prodotto alimentare, promozione del benessere - e il coinvolgimento degli studenti con
il metodo della “educazione fra pari” (peer education).
Al progetto hanno aderito una quindicina di scuole secondarie di
secondo grado.
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Pagina 3
Per informazioni:
PROVINCIA DI BOLOGNA
Servizio Agricoltura
Ufficio promozione e valorizzazione territoriale
Viale Silvani, 6 – 40122 Bologna
Grafica e stampa
PH5
Stampato su carta riciclata Freelife Satin nel mese di giugno 2010
Diffusione gratuita
FRANCA MARULLI
tel. 051.6598602
[email protected]
SOFIA CEI
tel. 051.6598564
[email protected]
ELENA SCARCELLA
tel. 051.6598549
[email protected]
fax 051.6598670
www.provincia.bologna.it/agricoltura
Supplemento a “Il Divulgatore” Anno XXXIII
Iscrizione Tribunale di Bologna n. 4779 dell’11-2-1980
Redazione e amministrazione:
Centro Divulgazione Agricola, Viale Silvani, 6 - 40122 Bologna
Direttore responsabile
GUIDO TAMPIERI
Si ringraziano i Comuni e gli Insegnanti che con le loro preziose osservazioni
ci hanno permesso di aggiornare e arricchire la nostra proposta.
Iniziative realizzate con le risorse previste dalla LR 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi
e l’educazione alimentare e per la qualificazione della ristorazione collettiva”.
Redattore Capo
MARIA TERESA TURCHI
In redazione
ANTONELLA COLOMBARINI
MARIA ROSA CONTARINI
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Proposte di Educazione Alimentare e Orientamento dei Consumi per le Scuole
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Anno scolastico 2010/2011
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p - Città metropolitana di Bologna