I N T E R V I S TA AT T U A L I TÀ U LT I M A P A G I N A Collaborazione impegnativa per definire le zone per gli impianti di superficie Pagina 2 Pubblicato il rapporto sulla sicurezza degli impianti di superficie e sulla protezione delle acque sotterranee Pagina 3 Ci ha lasciati Pankraz Freitag, consigliere agli Stati e presidente del Consiglio di amministrazione Pagina 4 info Nagra informa: attualità sul confinamento nucleare N. 41 Dicembre 2013 AT T U A L I TÀ Quattro regioni hanno presentato le loro prese di posizione sull’ubicazione degli impianti di superficie Da due anni le Conferenze regionali delle sei regioni di ubicazione si sono occupate a fondo del posizionamento delle zone di ubicazione per gli impianti di superficie di un deposito in strati geologici profondi. Quattro regioni hanno presentato le loro prese di posizione in materia. Le due regioni Lägern nord e Zurigo nord-est lo faranno probabilmente nelle prossime settimane. Nel gennaio 2012 l’Ufficio federale dell’energia aveva messo in discussione nelle sei regioni di ubicazione in totale 20 proposte di zone di ubicazione per impianti di superficie di depositi in strati geologici profondi. Queste proposte erano state in precedenza elaborate dalla Nagra. Nel frattempo i gruppi tecnici e le Conferenze regionali si sono occupate intensamente di queste proposte, e in parte sono state elaborate anche varianti aggiuntive o alcune proposte sono state adattate. Ad oggi quattro delle sei regioni (Südranden, Giura est, Giura sud e Wellenberg) hanno approvato e pubblicato le loro prese di posizione. Approcci diversi per lo stesso obiettivo In tutte le regioni la discussione e i processi di valutazione delle proposte sono stati impegnativi per i partecipanti. A volte si è anche andati sul campo. Ogni regione ha elaborato dei criteri propri e su questa base ha fatto una ponderazione per rispondere alla domanda: «Dove un impianto disturberebbe il meno possibile oppure genererebbe eventualmente delle sinergie?». I Cantoni sono intervenuti in particolar modo apportando il loro punto di vista nella ponderazione dei criteri. Ne è risultato che la discussione sulla protezione delle acque sotterranee è la questione di primaria importanza. Di questa questione si è tenuto conto in un rapporto tecnico della Nagra pubblicato nell’agosto 2013 (cfr. articolo a pagina 3). Sulla base delle intense discussioni con i gruppi tecnici delle regioni e con i Cantoni, la Nagra è stata incaricata di elaborare ulteriori proposte e varianti adattate nelle regioni di ubicazione Giura est, Lägern nord, Südranden e Zurigo nord-est, da cui sono risultate ulteriori 14 proposte di posizionamento. è stato parzialmente raggiunto un importante obiettivo della tappa 2 del piano settoriale. Oltre a denominare le zone, negli studi di progettazione si sono indicati anche una possibile disposizione dei fabbricati degli impianti di superficie e i possibili allacciamenti. Questi studi costituiscono una base per gli studi d’impatto socioeconomico-ecologico (Studi d’impatto socioeconomico-ecologico, parte 2, specifici per il sito) che saranno elaborati in ogni regione entro l’estate/autunno 2014 nonché per gli esami preliminari sull’impatto ambientale. L’anno prossimo, al centro dei lavori della Nagra saranno posti il confronto dal punto di vista della sicurezza tecnica delle regioni geologiche di ubicazione per i depositi in strati geologici profondi e l’analisi di rischio della tecnica della costruzione per i fabbricati d’accesso agli impianti in profondità. Su questa base seguirà la riduzione delle zone di ubicazione ad almeno due siti per categoria di scorie. Una volta esaminate le proposte e dopo un’ampia audizione, tra tre anni circa il Consiglio federale deciderà sulla riduzione delle regioni di ubicazione e sulle ubicazioni degli impianti di superficie, e avvierà così la tappa 3 del piano settoriale. Importante pietra miliare della tappa 2 del piano settoriale Sulla base del piano settoriale e delle prese di posizione delle regioni, la Nagra ha nel frattempo indicato con studi di progettazione le zone di ubicazione degli impianti di superficie nelle prima quattro regioni. In questo modo Possibile disposizione degli impianti di superficie per la zona di ubicazione JO-3+ (regione di ubicazione Giura est, in un’animazione fotorealistica). I N T E R V I S TA 2 Collaborazione impegnativa per definire le zone per gli impianti di superficie Regione di ubicazione Südranden – immagine del Klettgau da ovest. In primo piano le strutture forestali tondeggianti della Napberg; in primo piano a sinistra Osterfingen e Wilchingen; sulla sinistra al centro si riconosce chiaramente Neunkirch, sullo sfondo appare la città di Sciaffusa. Regula Widmer, presidente del gruppo tecnico Impianti di superficie della Conferenza regionale Südranden, in occasione di una riunione della Conferenza regionale Südranden. Le Conferenze regionali delle regioni di ubicazione per depositi in strati geologici profondi sono state incaricate negli scorsi mesi di prendere posizione sulle zone di ubicazione degli impianti di superficie. Abbiamo intervistato, in rappresentanza di tutte le regioni, Regula Widmer, che presiede il gruppo tecnico Impianti di superficie della Conferenza regionale Südranden. Negli scorsi mesi l’incarico ricevuto l’ha occupata non poco. Nel corso dell’intervista abbiamo raccolto le sue convinzioni e il suo parere. Signora Widmer, come è nata la presa disposizione sul posizionamento degli impianti di superficie nella sua regione? Prima di tutto abbiamo definito i nostri criteri regionali. Dopo la pubblicazione dei criteri del Cantone abbiamo riesaminato i nostri adattandoli in parte. Questo per fare in modo che i criteri regionali e quelli cantonali coincidessero al massimo. Si voleva così garantire il maggior sostegno possibile già in una prima fase della procedura del piano settoriale. Dopo che le prime tre proposte della Nagra sono state respinte con una decisione all’unanimità da parte dell’assemblea plenaria, ci sono state comunicate altre varianti per potenziali spazi. Queste zone sono state a loro volta esaminate secondo i nostri criteri e valutate quantitativamente con punti di impatto. In un modello di valutazione abbiamo poi cercato di implementare le conoscenze e le numerose fasi di questo processo, cercando di renderlo il più comprensibile possibile. Le nostre decisioni dovevano essere documentate in modo chiaro e trasparente. Così abbiamo potuto presentare all’assemblea plenaria la domanda di seguire l’ubicazione meno inadatta della nostra regione per un esame ulteriore e per elaborare uno studio di progettazione. Quali sono state le sfide maggiori? Una grande sfida era rappresentata dall’eterogeneità degli interessi nel gruppo, ma soprattutto dai tempi estremamente stretti. Per quel che concerne i tempi è secondo me importante far notare che un organo di milizia può giungere rapidamente ai suoi limiti. Nel nostro gruppo tecnico avevamo la fortuna che tutti i membri erano ben preparati e collaboravano in modo estremamente costruttivo. Alle 16 riunioni sono stati praticamente sempre presenti più di 20 membri dei 25 che conta il gruppo tecnico. È soddisfatta del risultato finora ottenuto? Sono soprattutto soddisfatta del processo nella nostra regione. Come gruppo abbiamo preso una prima decisione. Siamo perfettamente consci che questa decisione non sia stata accolta con grande gioia, e ciò nonostante abbiamo tirato tutti alla stessa fune. Inoltre, in qualsiasi momento abbiamo potuto contare sul sostegno del Cantone, dell’Ufficio federale dell’energia e della Nagra. Che cosa farebbe in modo diverso se dovesse accompagnare ancora una volta tutto il processo? Renderei ancora più trasparente la procedura graduale. Abbiamo inoltre mostrato che la regione è in grado di occuparsi seriamente delle pietre angolari del piano settoriale. Sono del parere che questo giustificherebbe una maggiore partecipazione da parte delle regioni, per esempio anche nelle questioni relative alla sicurezza. Le sue conclusioni? Lavorare con questo gruppo è stato molto costruttivo, ma è stato necessario dedicarvi molto tempo e la tematica era molto impegnativa. Affinché la procedura del piano settoriale non diventi semplicemente carta straccia, sono chiamati a intervenire soprattutto gli organi tecnici successivi. Continueremo senz’altro a seguire criticamente il processo e intervenire in tutte le tappe in modo critico e fermo. La nostra Conferenza regionale aveva saggiamente deciso di far collaborare in tutti i gruppi tecnici il dott. Othmar Schwank, l’esperto incaricato di accompagnarci nel processo, in modo da garantire il flusso di informazioni tra i diversi gruppi. Senza questo sostegno sarebbe stato impossibile lavorare. La Conferenza regionale Südranden non sarebbe giunta là dove si trova oggi. Regula Widmer è deputata del Gran Consiglio di Sciaffusa e direttrice di plc professional consulting di Zurigo. È sposata e ha tre figli adulti. AT T U A L I TÀ Pubblicato il rapporto 3 sulla sicurezza degli impianti di superficie e sulla protezione delle acque sotterranee Consegna di fusti per il trasporto e il deposito contenenti scorie altamente attive come avviene oggi di routine al Deposito intermedio centrale di Würenlingen (ZWILAG) e come verrà effettuata in futuro anche in un impianto di superficie. (Foto Comet) Zona di trasbordo dello ZWILAG: zona di lavoro fortemente schermata per il trasbordo telecomandato di elementi di combustibile esausti. Anche l’impianto di superficie dispone di una zona chiusa di trasbordo. Nello smaltimento delle scorie radioattive la massima importanza viene data alla protezione delle persone e dell’ambiente. E questo vale assolutamente anche per la costruzione e l’esercizio degli impianti di superficie di un deposito in strati geologici profondi. Su incarico dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) la Nagra ha redatto un rapporto che indica i requisiti posti alla progettazione degli impianti di superficie nonché le procedure operative in relazione alla sicurezza e alla protezione delle acque sotterranee. È stata pubblicata la presa di posizione delle autorità competenti in materia che confermano in linea di massima le valutazioni della Nagra. Durante la costruzione e l’esercizio di un impianto di superficie si è esposti a rischi ed emissioni come in qualsiasi altro grande cantiere e impianto industriale, per esempio quando si impiegano e smaltiscono dei liquidi che rappresentano un pericolo per le acque. Poiché durante l’esercizio sostanze solide oppure scorie radioattive vengono consegnate, imballate e preparate per lo stoccaggio nel deposito in strati geologici profondi (cfr. immagine in alto a sinistra), sono necessarie ulteriori misure per proteggere le persone e l’ambiente. Per esempio devono essere garantiti lo schermaggio contro le radiazioni e il contenimento ermetico delle sostanze radioattive nella zona di trasbordo (cfr. immagine in alto a destra). Procedure operative semplici e chiaramente definite permettono di maneggiare in modo sicuro le sostanze radioattive e prevengono guasti d’esercizio. Infine devono essere integrati nelle riflessioni anche i possibili scenari che dall’esterno potrebbero influire sull’impianto. Tra questi citiamo la caduta di un aereo o un terremoto. Con il rapporto NTB 13-01 pubblicato nell’agosto 2013, sono state presentate in modo dettagliato le caratteristiche di un impianto di superficie e le sue procedure operative, nonché i quantitativi e i tipi delle sostanze d’esercizio e delle scorie. È stato anche creato un catalogo degli incidenti e delle misure. In questo modo il rapporto è servito alle autorità federali competenti in materia a valutare in linea di massima la possibilità di autorizzare la costruzione dell’impianto di superficie rispondendo nel contempo al bisogno di informazioni da parte della popolazione e delle regioni interessate (vedere in proposito anche l’opuscolo d’accompagnamento). Conclusioni della Nagra Sulla base del rapporto la Nagra giunge alla conclusione che selezionando la zona di ubicazione adatta e con una progettazione opportuna dell’impianto e dei processi operativi possono essere soddisfatti tutti i requisiti rilevanti per la sicurezza. Durante la fase di costruzione e di esercizio dell’impianto di superficie può essere evitata con una certa sicurezza una contaminazione delle acque sotterranee. Il risultato: la protezione delle persone e dell’ambiente può essere garantita durante la costruzione e l’esercizio dell’impianto. Presa di posizione delle autorità federali Le autorità fanno notare che le loro prese di posizione non costituiscono assolutamente un pregiudizio per le future fasi di autorizzazione, in quanto un esame conclusivo di un impianto di superficie è previsto e possibile soltanto nell’ambito di questa fase, in particolare quando sarà noto un maggior numero di dettagli, come per esempio la localizzazione e la struttura esatte degli impianti. L’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) ha considerato plausibili il modello di concezione dell’impianto, le procedure e l’inventario del materiale utilizzato. Secondo l’IFSN, dal rapporto con la descrizione dell’impianto e delle misure da applicare non risultano elementi che potrebbero mettere in linea di massima in forse la sicurezza per le persone e l’ambiente e quindi la possibilità di autorizzare un impianto di superficie. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) è d’accordo con la conclusione della Nagra che un impianto di superficie non rappresenta nel caso di una progettazione opportuna un pericolo particolare per le acque sotterranee e che quindi anche da questo punto di vista può essere in linea di massima autorizzato. Il rapporto tecnico della Nagra NTB 13-01, il relativo opuscolo e il DVD dei processi operativi in un impianto di superficie possono essere consultati su Nagra www.nagra.ch oppure ordinati rivolgendosi a Franziska Stalder, telefono 056 437 12 53, o inviando un’e-mail all’indirizzo [email protected]. Technischer Bericht 13-01oberflächenanlagen für geologische tiefenlager Standortunabhängige Betrachtungen zur Sicherheit und zum Schutz des Grundwassers massnahmen gegen gefahren bei bau und betrieb Grundlagen zur Beurteilung der grundsätzlichen Bewilligungsfähigkeit einer Oberflächenanlage für ein geologisches Tiefenlager August 2013 Nationale Genossenschaft für die Lagerung radioaktiver Abfälle Hardstrasse 73 CH-5430 Wettingen Telefon 056-437 11 11 www.nagra.ch info41 U LT I M A P A G I N A 4 etc. Opuscoli tecnici sulle principali questioni relative Ci ha lasciati Pankraz allo stoccaggio in depositi in strati geologici profondi Freitag, consigliere L’opinione pubblica svizzera si interessa ai numerosi aspetti dello stoccaggio in strati geologici profondi. Proprio attualmente, nella fase di partecipazione delle regioni, vengono poste numerose domande specifiche inerenti all’ubicazione degli impianti di superficie e alla sicurezza dei depositi in strati geologici profondi. Gli opuscoli tecnici della Nagra affrontano importanti punti in discussione e presentano i fatti sull’argomento in una forma chiara e concisa. Ogni tema è presentato su una pagina A4. Ad oggi sono stati pubblicati (in tedesco) temi sulla sigillatura di un deposito in strati geologici profondi, sull’impianto di imballaggio degli elementi di combustibile, sull’accesso al deposito in strati geologici profondi tramite un pozzo o una rampa (cfr. articolo qui sotto), sulle questioni relative alle acque sotterranee e sui principi dello smaltimento delle scorie radioattive. agli Stati e presidente del consiglio di amministrazione Noi, collaboratrici e collaboratori della Nagra, siamo profondamente colpiti dal decesso di Pankraz Freitag. Il Consigliere agli Stati glaronese e presidente del Consiglio d’amministrazione themen n theme November 2012 / TB4 Geologisches Tiefenlager – Grundwasser und Grundwasserschutz Das Grundwasser ist ein Teil des natürlichen Wasserkreislaufs. Es füllt die natürlichen Hohlräume (Poren, Klüfte, Spalten) im Untergrund zusammenhängend aus und zirkuliert durch den Antrieb der Schwerkraft. Als Grundwasserleiter treten vor allem oberflächennahe Lockergesteine (z.B. sandiger Kies) aber auch Festgesteine (z.B. geklüfteter Granit, verkarsteter Kalkstein) auf. Herkunft des Trinkwassers in der Schweiz. (Abbildung BUWAL 2004) Für die Trinkwasserversorgung stellt das oberflächennahe Grundwasser ein sehr wichtiger Rohstoff dar. Grundwasserleiter vermögen das Wasser zu speichern und auch zu filtern. Ein grosser Teil des Grundwassers in der Schweiz kann ohne Aufbereitung zu Trinkwasserzwecken genutzt werden und steht rund um die Uhr zur Verfügung. Entsprechend wichtig ist ein strenger Schutz des Grundwassers, wie ihn die Schweiz seit Jahrzehnten kennt (Gewässerschutzgesetz). Dieser Schutz bezieht sich auf die Qualität (z.B. kein Eintrag von Schadstoffen) und diedes Zentralen e Quantität (z.B. keine Verringerung desahm Spei-s Zwilag AG in Luftaufn enlager ton Aargau; cher volumens) der Grundwasservorkommen. Zwisch Kan l Würenli Pau ngen, nde des et) das Gelä o: Com inter radioaktiven Der Schutz der Biosphäre vordah s PSI. (Fot Institut des Abfällen, und damit auch errerSchutz Schder Grundwassers, ist eine im Gesetz verankerte Anforderung an geologische Tiefenlager (Kernenergiegesetz), dem ein hohes Gewicht beizumessen ist. Wie die Nagra den della Nagra è mancato del tutto 2 / TB2 ber 201 Novem inaspettatamente il 5 ottobre themen entnnelem r – Bre statt efenlage A) im Zwilag sches Ti EV Geologi ngsanlage (B November 2012 / TB1 age im ku Verpac berflächenanl ndort rO den Sta in eine perimeter? uchte en über kussion VA) für verbra VA gs ten Dis un BE (BE bie die an ge Tiefenlager – Versiegelung Geologisches ge ob Pl rfen, ungsanla ger Standort ack in den aufgewo n Zwischenla te mentverp finden Frage en geologisches Tiefenlager muss den Einschluss von radioaktiven Ein um Zurzeit Brennele bei wird die beim heutige nftigen hrere Arg Abfällen über sehr lange Zeiträume gewährleisten (Langzeitsicherheit). statt. Da einer kü rt nicht nnte. Me lemente lagerstando n werden kö Der Zweck der Versiegelung ist, nach dem definitiven Verschluss der Brenne fen enim Tie betriebe en Tief Lagerstollen und aller Zugänge zum Tiefenlager den Austritt statt be Würenlingen logisch einzelnen hen in g im geo aus technisc le n. radioaktiven Substanzen aus dem Lagerbereich langfristig zu von sorgun Zwilag ziel ge Ent älle ge spe Abf die Für n da nere, n die in klei verhindern. uchte . Bindemüsse spreche lager ver bra werden den TLB den aden heute n von n mit umgel ager und en Gründe z werden und Kokille ehälter schenl der isch Schwei ) n aus r- Endlagerb en dem Zwi geolog In der e (BE muss ein Lager aber auch während OberModed llhzwi af tesch D a r s te l l u n eineftig s en Zusätzlich n Abfälle Obe lement sg kün et die Brenne n hochaktive A) an der Stollen-Siegels Bau-, Sie Einlagerungs- und Überwachungsd bildder in glie für en eine Abfälle tollhochaktive (HA ergrun ste agers. werden mit Lagers vergla im Unt des Tiefenl über Jahrzehnte sicher betrieben werphase eitung n eingelagerten ang Lagerbehältern. rs t. Sie Zug aufarb enlage A) ehälter dem elager , (OF Tief erb Wieder eng älle den können. Lag nisch-In diesem Zusammenhang spielt anlage zwisch tralen - und g der Abf t tech fläche nsport im Zen ren- flächen Verpackun Abdichtung aller offenen Zugänge oberdie umfass len Tra lter ») Wü . dient der enlager und ereiche speziel r-Behä AG in halb des Tiefenlagers (Schacht oder Rampe) Tief ager «Casto der Zwilag ktionsb schenl in das Fun (TLB, r Zwi ive gegenüber Wassereintritt eine wichtige Rolle. e trat iter enl age Gösgen adminis Zwisch fer t. We erken Nach dem definitiven Lagerverschluss überangelie Ker nkr aftw en ling nimmt dann die Verfüllung und Versiegelung bei den stehen der Zugänge die Aufgabe der Abdichtung der nau. und Bez Wirtgestein verschiedenen Grundwasserleiter über dem Wirtgestein. Verschluss Einschlussfähigkeit des Wirtgesteins gewährt Langzeitsicherheit des Lagers Die Langzeitsicherheit des geologischen Tiefenlagers wird durch die geologische Barrierewirkung des Wirtgesteins in der Tiefe, die Qualität der Versiegelungsbauwerke im Wirtgestein selber und an der Grenze zwischen Wirtgestein und dem angrenzenden Gestein oberhalb bestimmt. Der Lagerbereich wird innerhalb des Wirtgesteins versiegelt (vgl. Abbildung unten, orange Siegelstrecken). Sand/Bentonit Niederschlag Blick in den Untergrund Grundwasser ist ein Teil des globalen Wasserzyklus und zirkuliert vor allem in den oberflächennahen Lockergesteinen, aber auch im gewachsenen Fels in Klüften oder Karstsystemen. Grundwasser Verdunstung Oberirdischer Abfluss lag. im Zwi erhalle und älterlag sportDie Beh weissen Tran rauchte verb In den n werden ngelagert. ehälter et) zwische Lagerb lemente (Foto: Com Brenne eines nanlage tive rfläche hak einer Obe gers für hoc Abfälle Modell Tiefenla ger schen Tiefenla m geologi für ein nanlage Dimension eine t rfläche r dien Sie Die Obe pricht in ihre b. ebetrie der ents ger. In n Industri mittlere te zum Tiefenla gsanlage unn n als Pfor Verpack rauchte lementdie verb rt- und Brenne den wer spo (BE VA) von den Tran er rbehält lemente n in Endlage ger Brenne ehälter ach ins Tiefenla rt. Lagerb sportie und dan tran en umgelad Modell des Versiegelungsbauwerkes «GAST» im Felslabor Grimsel. Der Versuch testet die gewollte Gasdurchlässigkeit der Versiegelung für ein künftiges SMA-Lager. Con Pankraz Freitag perdiamo non solo un presidente che ha sempre dato prova di impegno esemplare, ma anche un caro amico. A Pankraz Oberflächenanlage Schachtkopf Grundwasser Die Langzeitsicherheit des Lagers wird durch eine Versiegelung des Lagerbereichs im Wirtgestein selber erreicht (orange Siegelstrecken). Die Zugänge der Lagerzone von der Oberfläche her (Schacht/Rampe) werden während der Bau-, Betriebsund Überwachungsphase gegen Wassereintritt abgedichtet. Nach dem definitiven Verschluss des Lagerbereichs werden dann auch bei Schacht und Rampe aus Gründen des Grundwasserschutzes wasserführende Schichten definitiv gegeneinander mit Siegeln abgedichtet (dunkelgraue Siegelstrecken). scorso. Ram pe (Z ugan gstu nn Fels-Grund wasserleit er Schacht el) Versiegelung Rampe/Schacht zur Trennung der Grundwasserleiter Versiegelung des Tiefenlagers Wirtgestein Lagerbereich Freitag dobbiamo molto e abbiamo sempre potuto contare sul suo innerhalb Wirtgestein (Langzeitsicherheit) sostegno competente. Ci mancherà. Si può trovare la nuova serie di opuscoli tecnici sulle principali questioni relative ai depositi in strati geologici profondi su www.nagra.ch (in tedesco), rubrica Broschüren/Themenhefte. Accesso al deposito in strati geologici profondi: combinazione di rampa/pozzo Per le Conferenze regionali l’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha organizzato il 12 settembre 2013, insieme all’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), il modulo didattico «Fabbricati di accesso pozzo/rampa». Un deposito in strati geologici profondi comprende fabbricati di superficie dai quali si raggiunge il substrato geologico. La struttura di questi fabbricati è sempre fonte di grandi discussioni. Più di 100 rappresentanti delle Conferenze regionali hanno preso parte al modulo didattico. Una delle conclusioni tratte: non pozzo OPPURE rampa, ma una combinazione di pozzo e rampa. «Sono del parere che le condizioni geologiche sono controllabili e che si possono realizzare ambedue le possibilità di accesso.» È quanto ha affermato il dott. ing. Jochen Fillibeck dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera (TUM) nel corso della sua conferenza. Il prof. dott. Simon Löw del Politecnico federale di Zurigo (ETH) ha fatto una panoramica sulla geologia e a proposito dei rischi relativi alla tecnica della costruzione di depositi in strati geologici profondi nella Svizzera nordorientale ha affermato: «Conosciamo molto bene le condizioni geologiche della Svizzera settentrionale, soprattutto perché negli scorsi 30 anni sono state esaminate in modo approfondito.» Il prof. Löw continua: «Se confrontiamo il progetto Depositi in strati geologici profondi con altri grandi progetti a un livello di progettazione analogo, per questo progetto disponiamo di conoscenze geologiche molto più estese.» Fonte del testo e delle citazioni: Newsletter dell'Ufficio federale dell'energia, ottobre 2013 / N. 10. Fabbricati di accesso dalla superficie al deposito in strati geologici profondi. La Nagra progetta le due possibilità e prevede la costruzione sia di pozzi che di rampe (qui l’esempio di un deposito in strati geologici profondi per scorie altamente attive). (Grafica: Infel AG, Claudio Köppel) Pankraz Freitag, il defunto consigliere agli Stati e presidente del Consiglio d’amministrazione della Nagra, a Wettingen il 27 settembre 2013. Nagra Società cooperativa nazionale per lo smaltimento delle scorie radioattive Hardstrasse 73 5430 Wettingen Svizzera Tel +41 56 437 11 11 Fax +41 56 437 12 07 1 2 3 4 5 6 Deposito principale elem. comb./SAA) Deposito SMA Deposito pilota Zona di test Galleria di accesso Pozzo di ventilazione e pozzo di costruzione www.nagra.ch [email protected] Impressum Redazione: Heinz Sager/Philipp Senn, Nagra Tiratura: 308’000 (i/f/t) Pubblicazione autorizzata con l’indicazione delle fonti. PERFORMAN CE neutral Stampato 01-13-977712 myclimate.org