I N T E R V I S TA
AT T U A L I TÀ
U LT I M A P A G I N A
Collaborazione impegnativa
per definire le zone per
gli impianti di superficie
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Pubblicato il rapporto
sulla sicurezza degli impianti
di superficie e sulla protezione
delle acque sotterranee
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Ci ha lasciati Pankraz Freitag,
consigliere agli Stati e presidente
del Consiglio di amministrazione
Pagina 4
info
Nagra informa: attualità sul confinamento nucleare
N. 41
Dicembre 2013
AT T U A L I TÀ
Quattro regioni hanno presentato
le loro prese di posizione sull’ubicazione degli impianti di superficie
Da due anni le Conferenze regionali delle sei regioni di ubicazione si sono occupate a fondo del
posizionamento delle zone di ubicazione per gli impianti di superficie di un deposito in strati geologici
profondi. Quattro regioni hanno presentato le loro prese di posizione in materia. Le due regioni
Lägern nord e Zurigo nord-est lo faranno probabilmente nelle prossime settimane.
Nel gennaio 2012 l’Ufficio federale dell’energia aveva
messo in discussione nelle sei regioni di ubicazione in
totale 20 proposte di zone di ubicazione per impianti di
superficie di depositi in strati geologici profondi. Queste
proposte erano state in precedenza elaborate dalla Nagra.
Nel frattempo i gruppi tecnici e le Conferenze regionali si
sono occupate intensamente di queste proposte, e in
parte sono state elaborate anche varianti aggiuntive o
alcune proposte sono state adattate. Ad oggi quattro delle
sei regioni (Südranden, Giura est, Giura sud e Wellenberg)
hanno approvato e pubblicato le loro prese di posizione.
Approcci diversi per lo stesso obiettivo
In tutte le regioni la discussione e i processi di valutazione
delle proposte sono stati impegnativi per i partecipanti.
A volte si è anche andati sul campo. Ogni regione ha elaborato dei criteri propri e su questa base ha fatto una
ponderazione per rispondere alla domanda: «Dove un
impianto disturberebbe il meno possibile oppure genererebbe eventualmente delle sinergie?». I Cantoni sono
intervenuti in particolar modo apportando il loro punto
di vista nella ponderazione dei criteri. Ne è risultato che
la discussione sulla protezione delle acque sotterranee è
la questione di primaria importanza. Di questa questione
si è tenuto conto in un rapporto tecnico della Nagra pubblicato nell’agosto 2013 (cfr. articolo a pagina 3).
Sulla base delle intense discussioni con i gruppi tecnici
delle regioni e con i Cantoni, la Nagra è stata incaricata
di elaborare ulteriori proposte e varianti adattate nelle
regioni di ubicazione Giura est, Lägern nord, Südranden
e Zurigo nord-est, da cui sono risultate ulteriori 14 proposte di posizionamento.
è stato parzialmente raggiunto un importante obiettivo
della tappa 2 del piano settoriale.
Oltre a denominare le zone, negli studi di progettazione si
sono indicati anche una possibile disposizione dei fabbricati degli impianti di superficie e i possibili allacciamenti.
Questi studi costituiscono una base per gli studi d’impatto
socioeconomico-ecologico (Studi d’impatto socioeconomico-ecologico, parte 2, specifici per il sito) che saranno
elaborati in ogni regione entro l’estate/autunno 2014 nonché per gli esami preliminari sull’impatto ambientale.
L’anno prossimo, al centro dei lavori della Nagra saranno
posti il confronto dal punto di vista della sicurezza tecnica
delle regioni geologiche di ubicazione per i depositi in
strati geologici profondi e l’analisi di rischio della tecnica
della costruzione per i fabbricati d’accesso agli impianti in
profondità. Su questa base seguirà la riduzione delle zone
di ubicazione ad almeno due siti per categoria di scorie.
Una volta esaminate le proposte e dopo un’ampia audizione, tra tre anni circa il Consiglio federale deciderà
sulla riduzione delle regioni di ubicazione e sulle ubicazioni degli impianti di superficie, e avvierà così la tappa 3
del piano settoriale.
Importante pietra miliare della tappa 2
del piano settoriale
Sulla base del piano settoriale e delle prese di posizione
delle regioni, la Nagra ha nel frattempo indicato con
studi di progettazione le zone di ubicazione degli impianti
di superficie nelle prima quattro regioni. In questo modo
Possibile disposizione degli impianti di superficie per la zona di ubicazione JO-3+
(regione di ubicazione Giura est, in un’animazione fotorealistica).
I N T E R V I S TA
2 Collaborazione impegnativa
per definire le zone per
gli impianti di superficie
Regione di ubicazione Südranden – immagine del Klettgau da ovest. In primo
piano le strutture forestali tondeggianti della Napberg; in primo piano
a sinistra Osterfingen e Wilchingen; sulla sinistra al centro si riconosce
chiaramente Neunkirch, sullo sfondo appare la città di Sciaffusa.
Regula Widmer, presidente del gruppo tecnico Impianti di superficie
della Conferenza regionale Südranden, in occasione di una riunione della
Conferenza regionale Südranden.
Le Conferenze regionali delle regioni di ubicazione per depositi in strati geologici profondi sono
state incaricate negli scorsi mesi di prendere posizione sulle zone di ubicazione degli impianti
di superficie. Abbiamo intervistato, in rappresentanza di tutte le regioni, Regula Widmer, che presiede
il gruppo tecnico Impianti di superficie della Conferenza regionale Südranden. Negli scorsi mesi
l’incarico ricevuto l’ha occupata non poco. Nel corso dell’intervista abbiamo raccolto le sue convinzioni
e il suo parere.
Signora Widmer, come è nata la presa disposizione
sul posizionamento degli impianti di superficie nella
sua regione?
Prima di tutto abbiamo definito i nostri criteri regionali.
Dopo la pubblicazione dei criteri del Cantone abbiamo
riesaminato i nostri adattandoli in parte. Questo per fare
in modo che i criteri regionali e quelli cantonali coincidessero al massimo. Si voleva così garantire il maggior
sostegno possibile già in una prima fase della procedura
del piano settoriale. Dopo che le prime tre proposte della
Nagra sono state respinte con una decisione all’unanimità da parte dell’assemblea plenaria, ci sono state
comunicate altre varianti per potenziali spazi. Queste zone
sono state a loro volta esaminate secondo i nostri criteri
e valutate quantitativamente con punti di impatto.
In un modello di valutazione abbiamo poi cercato di implementare le conoscenze e le numerose fasi di questo
processo, cercando di renderlo il più comprensibile possibile. Le nostre decisioni dovevano essere documentate
in modo chiaro e trasparente. Così abbiamo potuto presentare all’assemblea plenaria la domanda di seguire l’ubicazione meno inadatta della nostra regione per un esame
ulteriore e per elaborare uno studio di progettazione.
Quali sono state le sfide maggiori?
Una grande sfida era rappresentata dall’eterogeneità
degli interessi nel gruppo, ma soprattutto dai tempi estremamente stretti. Per quel che concerne i tempi è secondo
me importante far notare che un organo di milizia può
giungere rapidamente ai suoi limiti. Nel nostro gruppo
tecnico avevamo la fortuna che tutti i membri erano ben preparati e collaboravano in modo estremamente costruttivo.
Alle 16 riunioni sono stati praticamente sempre presenti
più di 20 membri dei 25 che conta il gruppo tecnico.
È soddisfatta del risultato finora ottenuto?
Sono soprattutto soddisfatta del processo nella nostra regione. Come gruppo abbiamo preso una prima decisione.
Siamo perfettamente consci che questa decisione non sia
stata accolta con grande gioia, e ciò nonostante abbiamo
tirato tutti alla stessa fune. Inoltre, in qualsiasi momento
abbiamo potuto contare sul sostegno del Cantone, dell’Ufficio federale dell’energia e della Nagra.
Che cosa farebbe in modo diverso se dovesse accompagnare ancora una volta tutto il processo?
Renderei ancora più trasparente la procedura graduale.
Abbiamo inoltre mostrato che la regione è in grado di
occuparsi seriamente delle pietre angolari del piano settoriale. Sono del parere che questo giustificherebbe una
maggiore partecipazione da parte delle regioni, per esempio anche nelle questioni relative alla sicurezza.
Le sue conclusioni?
Lavorare con questo gruppo è stato molto costruttivo, ma
è stato necessario dedicarvi molto tempo e la tematica era
molto impegnativa. Affinché la procedura del piano settoriale non diventi semplicemente carta straccia, sono chiamati a intervenire soprattutto gli organi tecnici successivi.
Continueremo senz’altro a seguire criticamente il processo
e intervenire in tutte le tappe in modo critico e fermo.
La nostra Conferenza regionale aveva saggiamente deciso
di far collaborare in tutti i gruppi tecnici il dott. Othmar
Schwank, l’esperto incaricato di accompagnarci nel processo, in modo da garantire il flusso di informazioni tra
i diversi gruppi. Senza questo sostegno sarebbe stato
impossibile lavorare. La Conferenza regionale Südranden
non sarebbe giunta là dove si trova oggi.
Regula Widmer è deputata del Gran Consiglio di Sciaffusa e direttrice di
plc professional consulting di Zurigo. È sposata e ha tre figli adulti.
AT T U A L I TÀ
Pubblicato il rapporto
3
sulla sicurezza degli impianti
di superficie e sulla protezione
delle acque sotterranee
Consegna di fusti per il trasporto e il deposito contenenti scorie altamente
attive come avviene oggi di routine al Deposito intermedio centrale
di Würenlingen (ZWILAG) e come verrà effettuata in futuro anche in
un impianto di superficie. (Foto Comet)
Zona di trasbordo dello ZWILAG: zona di lavoro fortemente schermata
per il trasbordo telecomandato di elementi di combustibile esausti.
Anche l’impianto di superficie dispone di una zona chiusa di trasbordo.
Nello smaltimento delle scorie radioattive la massima importanza viene data alla protezione delle
persone e dell’ambiente. E questo vale assolutamente anche per la costruzione e l’esercizio degli
impianti di superficie di un deposito in strati geologici profondi. Su incarico dell’Ufficio federale
dell’energia (UFE) la Nagra ha redatto un rapporto che indica i requisiti posti alla progettazione degli
impianti di superficie nonché le procedure operative in relazione alla sicurezza e alla protezione
delle acque sotterranee. È stata pubblicata la presa di posizione delle autorità competenti in materia
che confermano in linea di massima le valutazioni della Nagra.
Durante la costruzione e l’esercizio di un impianto di
superficie si è esposti a rischi ed emissioni come in qualsiasi altro grande cantiere e impianto industriale, per
esempio quando si impiegano e smaltiscono dei liquidi che
rappresentano un pericolo per le acque. Poiché durante
l’esercizio sostanze solide oppure scorie radioattive vengono consegnate, imballate e preparate per lo stoccaggio
nel deposito in strati geologici profondi (cfr. immagine
in alto a sinistra), sono necessarie ulteriori misure per
proteggere le persone e l’ambiente. Per esempio devono
essere garantiti lo schermaggio contro le radiazioni e il
contenimento ermetico delle sostanze radioattive nella
zona di trasbordo (cfr. immagine in alto a destra). Procedure operative semplici e chiaramente definite permettono di maneggiare in modo sicuro le sostanze radioattive
e prevengono guasti d’esercizio. Infine devono essere
integrati nelle riflessioni anche i possibili scenari che
dall’esterno potrebbero influire sull’impianto. Tra questi
citiamo la caduta di un aereo o un terremoto.
Con il rapporto NTB 13-01 pubblicato nell’agosto 2013,
sono state presentate in modo dettagliato le caratteristiche di un impianto di superficie e le sue procedure operative, nonché i quantitativi e i tipi delle sostanze d’esercizio
e delle scorie. È stato anche creato un catalogo degli incidenti e delle misure. In questo modo il rapporto è servito
alle autorità federali competenti in materia a valutare in
linea di massima la possibilità di autorizzare la costruzione dell’impianto di superficie rispondendo nel contempo
al bisogno di informazioni da parte della popolazione e
delle regioni interessate (vedere in proposito anche l’opuscolo d’accompagnamento).
Conclusioni della Nagra
Sulla base del rapporto la Nagra giunge alla conclusione
che selezionando la zona di ubicazione adatta e con una
progettazione opportuna dell’impianto e dei processi operativi possono essere soddisfatti tutti i requisiti rilevanti
per la sicurezza. Durante la fase di costruzione e di esercizio dell’impianto di superficie può essere evitata con una
certa sicurezza una contaminazione delle acque sotterranee. Il risultato: la protezione delle persone e dell’ambiente può essere garantita durante la costruzione e
l’esercizio dell’impianto.
Presa di posizione delle autorità federali
Le autorità fanno notare che le loro prese di posizione non
costituiscono assolutamente un pregiudizio per le future
fasi di autorizzazione, in quanto un esame conclusivo di
un impianto di superficie è previsto e possibile soltanto
nell’ambito di questa fase, in particolare quando sarà noto
un maggior numero di dettagli, come per esempio la localizzazione e la struttura esatte degli impianti.
L’Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN) ha
considerato plausibili il modello di concezione dell’impianto, le procedure e l’inventario del materiale utilizzato.
Secondo l’IFSN, dal rapporto con la descrizione dell’impianto e delle misure da applicare non risultano elementi
che potrebbero mettere in linea di massima in forse la sicurezza per le persone e l’ambiente e quindi la possibilità
di autorizzare un impianto di superficie.
L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) è d’accordo con
la conclusione della Nagra che un impianto di superficie
non rappresenta nel caso di una progettazione opportuna
un pericolo particolare per le acque sotterranee e che
quindi anche da questo punto di vista può essere in linea
di massima autorizzato.
Il rapporto tecnico della Nagra NTB 13-01, il relativo opuscolo e il DVD dei
processi operativi in un impianto di superficie possono essere consultati
su Nagra www.nagra.ch oppure ordinati rivolgendosi a Franziska Stalder,
telefono 056 437 12 53, o inviando un’e-mail all’indirizzo [email protected].
Technischer
Bericht 13-01oberflächenanlagen für
geologische tiefenlager
Standortunabhängige Betrachtungen
zur Sicherheit und zum Schutz des
Grundwassers
massnahmen gegen gefahren
bei bau und betrieb
Grundlagen zur Beurteilung der grundsätzlichen
Bewilligungsfähigkeit einer Oberflächenanlage
für ein geologisches Tiefenlager
August 2013
Nationale Genossenschaft
für die Lagerung
radioaktiver Abfälle
Hardstrasse 73
CH-5430 Wettingen
Telefon 056-437 11 11
www.nagra.ch
info41
U LT I M A P A G I N A
4 etc.
Opuscoli tecnici sulle principali questioni relative
Ci ha lasciati Pankraz
allo stoccaggio in depositi in strati geologici profondi
Freitag, consigliere
L’opinione pubblica svizzera si interessa ai numerosi aspetti dello stoccaggio
in strati geologici profondi. Proprio attualmente, nella fase di partecipazione
delle regioni, vengono poste numerose domande specifiche inerenti all’ubicazione degli impianti di superficie e alla sicurezza dei depositi in strati geologici profondi.
Gli opuscoli tecnici della Nagra affrontano importanti punti in discussione e
presentano i fatti sull’argomento in una forma chiara e concisa. Ogni tema è
presentato su una pagina A4.
Ad oggi sono stati pubblicati (in tedesco) temi sulla sigillatura di un deposito
in strati geologici profondi, sull’impianto di imballaggio degli elementi di
combustibile, sull’accesso al deposito in strati geologici profondi tramite un
pozzo o una rampa (cfr. articolo qui sotto), sulle questioni relative alle acque
sotterranee e sui principi dello smaltimento delle scorie radioattive.
agli Stati e presidente
del consiglio di
amministrazione
Noi, collaboratrici e collaboratori
della Nagra, siamo profondamente
colpiti dal decesso di Pankraz
Freitag. Il Consigliere agli Stati
glaronese e presidente del
Consiglio d’amministrazione
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November 2012 / TB4
Geologisches Tiefenlager – Grundwasser
und Grundwasserschutz
Das Grundwasser ist ein Teil des natürlichen Wasserkreislaufs. Es füllt
die natürlichen Hohlräume (Poren, Klüfte, Spalten) im Untergrund zusammenhängend aus und zirkuliert durch den Antrieb der Schwerkraft.
Als Grundwasserleiter treten vor allem oberflächennahe Lockergesteine
(z.B. sandiger Kies) aber auch Festgesteine (z.B. geklüfteter Granit,
verkarsteter Kalkstein) auf.
Herkunft des Trinkwassers in der
Schweiz. (Abbildung BUWAL 2004)
Für die Trinkwasserversorgung stellt das
oberflächennahe Grundwasser ein sehr
wichtiger Rohstoff dar. Grundwasserleiter
vermögen das Wasser zu speichern und auch
zu filtern. Ein grosser Teil des Grundwassers
in der Schweiz kann ohne Aufbereitung zu
Trinkwasserzwecken genutzt werden und
steht rund um die Uhr zur Verfügung. Entsprechend wichtig ist ein strenger Schutz des
Grundwassers, wie ihn die Schweiz seit
Jahrzehnten kennt (Gewässerschutzgesetz).
Dieser Schutz bezieht sich auf die Qualität
(z.B. kein Eintrag von Schadstoffen) und diedes Zentralen
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Wirtgestein
verschiedenen Grundwasserleiter über dem
Wirtgestein.
Verschluss
Einschlussfähigkeit des Wirtgesteins
gewährt Langzeitsicherheit des Lagers
Die Langzeitsicherheit des geologischen Tiefenlagers wird durch die geologische Barrierewirkung des Wirtgesteins in der Tiefe, die
Qualität der Versiegelungsbauwerke im Wirtgestein selber und an der Grenze zwischen
Wirtgestein und dem angrenzenden Gestein
oberhalb bestimmt. Der Lagerbereich wird
innerhalb des Wirtgesteins versiegelt (vgl.
Abbildung unten, orange Siegelstrecken).
Sand/Bentonit
Niederschlag
Blick in den Untergrund
Grundwasser ist ein Teil des globalen
Wasserzyklus und zirkuliert vor allem in
den oberflächennahen Lockergesteinen,
aber auch im gewachsenen Fels in
Klüften oder Karstsystemen.
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Modell des Versiegelungsbauwerkes
«GAST» im Felslabor Grimsel.
Der Versuch testet die gewollte
Gasdurchlässigkeit der Versiegelung
für ein künftiges SMA-Lager.
Con Pankraz Freitag perdiamo non
solo un presidente che ha sempre
dato prova di impegno esemplare,
ma anche un caro amico. A Pankraz
Oberflächenanlage
Schachtkopf
Grundwasser
Die Langzeitsicherheit des Lagers
wird durch eine Versiegelung des
Lagerbereichs im Wirtgestein selber
erreicht (orange Siegelstrecken).
Die Zugänge der Lagerzone von der
Oberfläche her (Schacht/Rampe)
werden während der Bau-, Betriebsund Überwachungsphase gegen
Wassereintritt abgedichtet. Nach
dem definitiven Verschluss des
Lagerbereichs werden dann auch bei
Schacht und Rampe aus Gründen des
Grundwasserschutzes wasserführende
Schichten definitiv gegeneinander
mit Siegeln abgedichtet (dunkelgraue
Siegelstrecken).
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Fels-Grund
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Schacht
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Versiegelung Rampe/Schacht
zur Trennung der Grundwasserleiter
Versiegelung des Tiefenlagers
Wirtgestein
Lagerbereich
Freitag dobbiamo molto e abbiamo
sempre potuto contare sul suo
innerhalb Wirtgestein (Langzeitsicherheit)
sostegno competente. Ci mancherà.
Si può trovare la nuova serie di opuscoli tecnici sulle principali questioni relative ai depositi in strati
geologici profondi su www.nagra.ch (in tedesco), rubrica Broschüren/Themenhefte.
Accesso al deposito in strati geologici profondi:
combinazione di rampa/pozzo
Per le Conferenze regionali l’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha organizzato il 12 settembre 2013, insieme all’Ispettorato federale della sicurezza
nucleare (IFSN), il modulo didattico «Fabbricati di accesso pozzo/rampa». Un
deposito in strati geologici profondi comprende fabbricati di superficie dai
quali si raggiunge il substrato geologico. La struttura di questi fabbricati è
sempre fonte di grandi discussioni. Più di 100 rappresentanti delle Conferenze
regionali hanno preso parte al modulo didattico. Una delle conclusioni tratte:
non pozzo OPPURE rampa, ma una combinazione di pozzo e rampa.
«Sono del parere che le condizioni geologiche sono controllabili e che si possono realizzare ambedue le possibilità di accesso.» È quanto ha affermato il
dott. ing. Jochen Fillibeck dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera (TUM)
nel corso della sua conferenza. Il prof. dott. Simon Löw del Politecnico federale di Zurigo (ETH) ha fatto una panoramica sulla geologia e a proposito dei
rischi relativi alla tecnica della costruzione di depositi in strati geologici profondi nella Svizzera nordorientale ha affermato: «Conosciamo molto bene le
condizioni geologiche della Svizzera settentrionale, soprattutto perché negli
scorsi 30 anni sono state esaminate in modo approfondito.» Il prof. Löw continua: «Se confrontiamo il progetto Depositi in strati geologici profondi con
altri grandi progetti a un livello di progettazione analogo, per questo progetto
disponiamo di conoscenze geologiche molto più estese.»
Fonte del testo e delle citazioni: Newsletter dell'Ufficio federale dell'energia, ottobre 2013 / N. 10.
Fabbricati di accesso dalla superficie al deposito in strati geologici profondi. La Nagra progetta
le due possibilità e prevede la costruzione sia di pozzi che di rampe (qui l’esempio di un deposito
in strati geologici profondi per scorie altamente attive). (Grafica: Infel AG, Claudio Köppel)
Pankraz Freitag, il defunto consigliere agli Stati
e presidente del Consiglio d’amministrazione
della Nagra, a Wettingen il 27 settembre 2013.
Nagra
Società cooperativa nazionale
per lo smaltimento
delle scorie radioattive
Hardstrasse 73
5430 Wettingen
Svizzera
Tel +41 56 437 11 11
Fax +41 56 437 12 07
1
2
3
4
5
6
Deposito principale elem. comb./SAA)
Deposito SMA
Deposito pilota
Zona di test
Galleria di accesso
Pozzo di ventilazione e pozzo di costruzione
www.nagra.ch
[email protected]
Impressum
Redazione: Heinz Sager/Philipp Senn, Nagra
Tiratura: 308’000 (i/f/t)
Pubblicazione autorizzata con l’indicazione
delle fonti.
PERFORMAN CE
neutral
Stampato
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myclimate.org
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Quattro regioni hanno presentato le loro prese di posizione sull`ubi