LA CAMPANELLA IL COMMERCIO ALTERNATIVO Oggi il commercio è nelle mani delle multinazionali che, non solo pagano poco i lavoratori del Sud del mondo, ma modificano anche i prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Viste le attuali condizioni del mercato, ci ha colpiti il così detto “COMMERCIO ALTERNATIVO” . Il commercio alternativo nacque in Olanda trent’anni fa per permettere anche ai più poveri le opportunità di acquisto dei ricchi. L’iniziativa fu quella di creare delle cooperative di contadini che esportassero i loro prodotti in altri paesi ed importassero da quelli. I prodotti che vengono importati sono venduti nelle “BOTTEGHE DEL MONDO”: negozi specializzati nel commerciare solo questo tipo di alimenti. In Italia esistono più di 500 botteghe del mondo e si possono trovare anche in alcuni supermercati . Il commercio alternativo ci consente di comprare alcuni prodotti direttamente da chi li produce, così da togliere potere alle multinazionali . Noi crediamo che, non IL CONSUMO CRITICO A noi interessa comprare i prodotti in base alla qualità e alla quantità, ma ci siamo mai chiesti qualcosa di più? Grazie al consumo critico ci possiamo porre tante altre domande sul prodotto che acquistiamo, tipo: quanti e quali veleni sono stati prodotti durante la sua fabbricazione? Sono state utilizzate risorse provenienti da foreste tropicali? Invece, se si tratta di prodotti provenienti dal Sud del Mondo, ci dobbiamo chiedere: in quali condizioni di lavoro sono stati ottenuti? Quanto sono stati pagati gli operai? Per colpa delle aziende sono state tolte ai contadini terre che servivano per la produzio- ne di cibo? Purtroppo le risposte non sono sempre gradevoli; per questo prima di acquistare un prodotto dobbiamo informarci sul comportamento delle aziende che lo producono. Il consumo critico ci permette di mandare in crisi le multinazionali che condanniamo e di sostenere quelle che approviamo. Come? Rifiutandoci di acquistare prodotti responsabili di danni all’uomo e all’ambiente. solo nella città di Portici, ma in Italia potremmo inserire nei supermercati tradizionali le botteghe del mondo, assicurandoci che i prodotti siano genuini. Scuola Secondaria di primo Grado “M. Melloni” Classe 2°E Edizione straordinaria Maggio 2015 Notizie di rilievo: Il commercio alternativo Il consumo critico Il consumo critico a Portici Il car-sharing La sobrietà La storia delle due isole La preadolescenza Le nostre esperienze di crescita Il CONSUMO CRITICO A PORTICI Proponiamo al comune di Portici di di produzione. Sul territorio di Porti- distribuire delle guide al consumo ci ultimamente stanno “fiorendo” critico. Molto spesso, noi cittadini, negozi cinesi. La merce cinese è compriamo oggetti, soprattutto cibo spesso fatta con sostanze canceroge- e non guardiamo l’etichetta, cioè ne, ma non tutti lo sanno. In tutti gli come è fatto quel prodotto. Come alimenti confezionati (tipo le brio- per con la raccolta differenziata, so- che) c’è l’olio di palma, un olio che no stati distribuiti opuscoli che spie- fa molto male alla salute. L’olio di gavano come si fa la raccolta, così palma è presente soprattutto nella questa potrebbe essere un’idea intel- Nutella, della quale potremmo fare a ligente per sensibilizzare i cittadini meno. Quindi pensiamo che se ve- ad un consumo attento. In tal modo nissero distribuiti opuscoli informati- le aziende quando si accorgono che vi in maniera capillare, la gente sa- non vendono più, cambiano sistema rebbe molto più informata su ciò che compra. IL CAR—SHARING In alcune città è nata una nuova tendenza in alternativa al possesso e all’uso individuale dell’auto. Si tratta del noleggio di vetture da utilizzare in comune che consente di risparmiare sul carburante, sulla manuten- zione, sull’assicurazione e sul parcheggio. Gli utenti hanno a disposi- insieme. A Berlino i soci di questo progetto hanno già ridotto di circa la metà i chilometri percorsi in auto. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di rendere l’aria meno inqui- A Portici si potrebbe ricorrere a questo sistema anche in forma privata mettendo a disposizione degli altri, a turno, la propria auto personale per le uscite quotidiane. nata, le strade meno affollate oltre che di far risparmiare sui costi zione un vasto parco macchine dotate di motori a basso consumo, hanno la possibilità di disporre di un veicolo anche in città diverse dalla loro. Giacché avere un’auto è costoso, a tutti fa comodo poterne utilizzare una dividendo equamente le spese di noleggio. Per questo motivo è nato il “car-sharing” che consente a più persone, che ad esempio devono andare tutte nello stesso ufficio, di viaggiare dell’auto. Inoltre si ha l’occasione di uscire dal proprio “guscio” e di socializzare. Pertanto, si spera che questo progetto venga adottato in tutto il mondo. Pagina 2 LA CAMPANELLA LA SOBRIETÀ Sobrio è colui che conduce una vita senza ni che si preoccupano eccessivamente motivo rischiamo di essere sempre scon- eccessi, priva di cose superflue. Si può della cura del loro corpo. Esistono pub- tenti, di non apprezzare le cose che abbia- essere sobri nel bere, nel mangiare e nel blicità di creme che promettono miracoli, mo e di emarginare i ragazzi più poveri. vestire. la società di oggi tende al consu- sostenendo di far ringiovanire, far dima- mo sfrenato: si comprano tante cose inuti- grire e far scomparire le rughe. In questo li che molto spesso non servono, ad modo ci trasmettono la paura di invec- esempio noi abbiamo persino dei farmaci chiare, mentre la vecchiaia che oggi si futili mentre alcune società sono sprovvi- chiama terza età - è un periodo della vita ste addirittura delle medicine per curare con cui tutti dobbiamo confrontarci. Que- malattie che a noi sembrano lievi come sti tipi di messaggi pubblicitari non ci una tosse o un raffreddore. La televisione fanno accontentare del tenore di vita che e gli altri mezzi di comunicazione ci spin- conduciamo e ci fanno desiderare di ave- gono a fare ciò perché tutti i giorni siamo re una macchina grande, un telefonino tempestati da immagini di donne e uomi- nuovo, un vestito alla moda. Per questo C’erano una volta due isole. bero scambiarsi tante cose utili, a Nell’isola della solidarietà le per- cui anche i più bisognosi potrebsone erano solidali l’una verso bero accedere. l’altra. In questo modo si scambiavano i prodotti del loro lavoro e nessuno rimaneva privo dei beni necessari per la vita quotidiana. Invece nell’isola dell’avidità ogni persona svolgeva il proprio lavoro quotidiano solamente per soddisfare i propri bisogni. In una società consumistica difficile da trasformare in un’isola della solidarietà pensiamo che nella nostra città si potrebbe creare almeno un’oasi della solidarietà con l’aiuto di tutti i cittadini, che potreb- Edizione straordinaria Pagina 3 LA PREADOLESCENZA In questi anni di preadolescenza stiamo imparando a conoscerci meglio. Abbiamo imparato ad essere più autonomi e più responsabili. I nostri punti di forza sono le nostre famiglie, ma soprattutto i nostri amici perché sappiamo che di loro ci possiamo fidare. I nostri punti deboli sono la timidezza e l’insicurezza. Abbiamo imparato che la timidezza non serve a fare nuove amicizie. Infatti, ci impedisce di socializzare e di sentirci noi stessi. I nostri atteggiamenti buoni sono la generosità e l’ affettuosità . La generosità perché siamo molto disponibili, anche con chi non se lo merita e l’affettuosità perché quando i nostri amici sono tristi siamo loro vicini per tirarli su di morale. Noi ragazzi quando viviamo il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, attraversiamo già una prova di cambiamento di vita; poiché non ci sentiamo ancora del tutto grandi, ci facciamo coraggio per andare a scuola da soli e superare determinate paure oppure conosciamo nuove persone e capiamo che questa è già una fase di vita che ci fa maturare. La nostra è un’età difficile in cui non siamo né bambini né grandi e per questo talvolta sbagliamo i nostri atteggiamenti nei confronti degli altri. Questa è l’età in cui si fanno nuove amicizie che possono restare tali per tutta la vita, ma non sempre è facile mantenerle perché quando abbiamo una delusione ci scoraggiamo e tendiamo ad avere atteggiamenti negativi verso quella persona che ci ha delusi. Queste sono comunque esperienze che ci fanno maturare e ci fanno capire che dobbiamo accettarle così come sono. LE NOSTRE ESPERIENZE DI CRESCITA Anche questo anno scolastico sta per finire; è stato un anno molto bello e pieno di cose nuove e interessanti. Infatti, abbiamo vissuto belle esperienze che ci hanno emozionato, come quella della visita guidata alla Reggia di Capodimonte durante la quale ci siamo molto divertiti. Abbiamo visto dei quadri molto preziosi, appartamenti antichi, spaziosi e luminosi con pezzi di antiquariato, ma la stanza che ci è piaciuta di più della reggia è stata la sala da ballo, che era molto spaziosa con tende e mantovane, specchi e poltrone. Poi ci siamo anche divertiti nel parco della reggia dove c’ erano tanti alberi e un grande prato, così ci siamo seduti e abbiamo giocato. Un'altra bella esperienza che stiamo vivendo e che ci sta piacendo sempre di più è la realizzazione del balletto di fine anno “Viva la gente”. Abbiamo preso parte al progetto per l’inclusione a classi aperte “Eroi, Supereroi e Antieroi” la cui coreografia finale ha come colonna sonora il brano “W LA GENTE” che spiega l’importanza dell’integrazione e ci rende consapevoli del fatto che non bisogna escludere nessuno. Questa canzone ha uno stile dolce e ritmato e spiega che se facciamo del bene e compiamo azioni positive non possiamo non ricevere altrettanto. Lo spettacolo conclusivo del progetto si terrà il giorno 26 maggio alla “M. Melloni” ed il 4 giugno al teatro “De Filippo”. Quando facciamo le prove ci divertiamo molto con i nostri amici, ma ci sentiamo molto coinvolti anche perché con questi balli cerchiamo di esprimere il messaggio che stare insieme è importante per l’ unione con gli altri e per non provare mai rancore verso nessuno. Tuttavia, molto spesso pensiamo al giorno in cui dovremo fare lo spettacolo davanti ai nostri genitori. Sarà sicuramente molto emozionante. Speriamo vivamente che durante la manifestazione conclusiva vada tutto bene e che ricorderemo tutti i passi insegnati dalle nostre professoresse alle quali va il nostro grazie per quello che stanno facendo per noi.