Risultati di cantiere Movimento in Cantiere – Napoli, 20-22 Aprile 2012 Laboratorio 1: cultura della valutazione INVALSI • • - Problematiche (CONTRO): non si valutano le conoscenze ma le competenze che non vengono mai insegnate; Si richiedono stesse competenze nei differenti percorsi di studio; Non si capisce l’obiettivo: o una statistica o uno strumento di valutazione? Crea disparità tra Nord-Sud (forse la evidenzia?); Pro dei test invalsi Necessario un metodo per analizzare la situazione italiana anche in caso di confronto con l’Europa; Superare il fine di far emergere solo le disparità con nuove finalità (chiare). Laboratorio 1: cultura della valutazione La valutazione dovrebbe analizzare le conoscenze, le competenze ma anche prendere in considerazione il punto di partenza e il punto di arrivo di ogni studente; Oltre al voto di condotta tout court sembra necessario un giudizio; In caso di votazione in Consiglio di classe per l’assegnazione di un voto: il docente titolare della materia dovrebbe avere un “peso” di due voti; Dare maggior peso ai crediti formativi (con informazioni più dettagliate dal ministero); imporre una scala di valutazione da 1 a 10 per poter far si che scattino realmente gli scaglioni per l’acquisizione dei crediti; Laboratorio 1: cultura della valutazione La valutazione come mezzo e non come fine; il 10 non come sinonimo di perfezione; Introduzione di direttive nazionali in materia di debiti/rimandati; troppe differenziazioni sul territorio; superare la logica del “tanto a settembre non mi bocceranno mai” Esplicitazione dei criteri sulla base dei quali si è valutati. Criteri nazionali di valutazione (il problema del limite dell’autonomia); Introdurre obbligo di valutazione in decimi al termine di una prova orale. Laboratorio 2: orientamento In entrata - l’orientamento è costituito di tre fasi: 1) la scelta 2) la presentazione della proposta formativa 3) accompagnamento in itinere; - i risultati di ciò è un progetto formato da tre moduli: 1) la scelta: un percorso di diversi incontri suddivisi in fasi; 2) la presentazione della “pf ”: incontro con studenti di varie scuole aiutare i ragazzi a far discernimento; 3) accompagnamento in itinere: formare un comitato di accoglienza per accompagnare gli studenti nei primi anni di superiori; Laboratorio 2: orientamento In uscita - Un buon orientamento vocazionale e tecnico; 1) “cosa significa orientarsi?” 2) Incontri-testimonianze con studenti e lavoratori; 3) Esperienze concrete 4) Mi informo a 360° 5) Scelgo consapevolmente. Laboratorio 3: scuole aperte Premessa: - Progetti per tutti: 1) per i genitori deve servire a sensibilizzare per incoraggiare sempre i propri figli; 2) Per gli studenti farli sentire cittadini responsabili coltivare i propri sogni. Laboratorio 3: scuole aperte Organizzazione e gestione - Attività per gli studenti: approfondimento di attività curriculari in un’ottica di attualità, di interesse per lo studente e per la sua formazione; Punto critico: ma noi a scuola ci resteremmo? - Alcune proposte concrete: attività per educazione alla cittadinanza, educazione alla conoscenza del territorio, valorizzazione delle strutture e degli strumenti delle scuole; Laboratorio 3: scuole aperte Organizzazione e gestione - Attività per genitori e personale esterno: momenti di confronto e di formazione personale (cineforum, etc…); Punti di incontro tra genitori e docenti per creare confronto per creare una vera comunità scolastica; Punto critico: ma i genitori parteciperebbero a questi progetti? - Criteri di scelta delle attività: esigenze del territorio; attività non superflue, originali, coinvolgenti e concretamente realizzabili. Laboratorio 3: scuole aperte Istituzioni locali. - Fornire risorse umane e finanziamenti; Punto critico: le risorse erogate e la loro gestione. - Coinvolgimento delle imprese private. Famiglie e associazioni. - Non promozione delle associazioni ma cooperazione di queste con la scuola; - I genitori promotori delle attività.