IL TELELAVORO IN ARPA PIEMONTE: UN’OPPORTUNITA’ DI CONCILIAZIONE A cura di: Antonella Bari e Alessandra Parodi Agosto 2012 Le normative nazionali ed europee sono sempre più attente a recepire ed orientare le trasformazioni in atto nella cultura del lavoro e delle organizzazioni, sollecitando all’interno delle aziende l’adozione di “buone pratiche” quali il telelavoro. Il Comitato Unico di Garanzia (CUG) di ARPA Piemonte, istituito nel novembre 2011, sin dalla sua costituzione, ha operato per la promozione del telelavoro all’interno dell’Agenzia, ritenendolo uno degli strumenti più efficaci di conciliazione vita lavoro. Grazie alla sensibilizzazione della Direzione Generale, che già a partire dal 2010 ne ha consentita la sperimentazione, oggi ARPA Piemonte può vantare un vero e proprio progetto di telelavoro, rappresentando la prima fra le Agenzie ambientali ad aver introdotto per i suoi dipendenti questo istituto. Sperando di fare cosa gradita ai colleghi, il CUG ha realizzato questo opuscolo con lo scopo di fornire indicazioni sintetiche sull’organizzazione del telelavoro in ARPA Piemonte ed un aiuto per accedere alla documentazione e ai riferimenti normativi interni ed esterni che lo regolamentano. La Presidente del CUG Bona Griselli Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione IL TELELAVORO Principali disposizioni normative che disciplinano il telelavoro nella pubblica amministrazione: •Legge n.191/1998 Art. 4 “…può avvalersi di forme di lavoro a distanza autorizzando i propri dipendenti ad effettuare a parità di salario la prestazione lavorativa in luogo diverso dalla sede di lavoro”. •D.P.R. n.70/1999 “Regolamento recante telelavoro nelle pubbliche amministrazioni” disciplina •CCNQ del 23/03/2000 “Accordo quadro sul telelavoro” •CCNL Comparto Sanità 20/09/2011 – art. 4. Arpa, con Decreto del Direttore Generale n°17 del 28/02/2012, ha adottato il Regolamento sul telelavoro nelle modalità domiciliare e a distanza. Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione del IL TELELAVORO A DOMICILIO Che cos’è È una modalità di telelavoro che consente di svolgere la propria attività presso la propria abitazione mantenendo la dipendenza gerarchica e funzionale dalla Struttura di appartenenza. A chi è rivolto A tutti i lavoratori del comparto di Arpa Piemonte con anzianità di servizio di almeno tre anni che si trovino almeno in una delle seguenti condizioni: • portatori di handicap •affetti da gravi patologie con necessità di terapie salvavita •avere conviventi con invalidità documentata o gravi patologie •avere necessità di assistere un parente o affine portatore di handicap Tali condizioni devono essere documentate ai sensi della normativa vigente Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione Qualora l’attività lavorativa richiedesse la presenza fisica del dipendente presso la propria struttura, è prevista la possibilità di variare la propria mansione. Attività di norma non telelavorabili • Vigilanza e controllo ambientale • Attività laboratoristica • Monitoraggio ambientale • Attività sala operativa e di centro funzionale SC “Sistemi Previsionali” La durata L’assegnazione del telelavoro è temporanea per la durata di un anno, rinnovabile una sola volta per un massimo di ulteriori 12 mesi. Al termine dei due anni di assegnazione il/la dipendente potrà ripresentare una nuova domanda. Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione Come partecipare • annualmente, entro il mese di aprile, viene pubblicato e comunicato ai dipendenti l’avviso con il numero massimo di progetti di telelavoro a domicilio attivabili • entro 20 gg dalla pubblicazione dell’avviso deve essere presentata la domanda, previa verifica dei criteri di ammissibilità (art. 8.2 D.D.G. n°17 del 28/02/2012) che deve riportare il parere del responsabile di SC • l’ufficio personale valuta l’ammissibilità delle domande, assegna i punteggi e redige la graduatoria e assegna i posti disponibili. Qualora, successivamente alla chiusura del bando, si verificassero eventi di gravità, può essere attivata una quota di riserva, pari all’1% dei posti assegnabili, che garantisce la possibilità di accedere al telelavoro a domicilio. Dove trovare la modulistica http://www.arpa.piemonte.it/intranet/c.u.g/contenuti/telelavoro Assegnazione del telelavoro Entro 30 gg dalla data di pubblicazione delle graduatorie il dirigente responsabile del dipendente deve predisporre un progetto di telelavoro (all.B D.D.G. n°17 del 28/02/2012) Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione Svolgimento della prestazione lavorativa •La prestazione oraria lavorativa svolta presso il proprio domicilio resta invariata rispetto all’orario di lavoro previsto dal contratto individuale, ma può essere distribuita in maniera più flessibile nell’arco della giornata. •La postazione domiciliare verrà attrezzata con PC, connessione alla rete internet/intranet, alle banche date aziendali e con postazione telefonica fissa. •Il dipendente deve rispettare due fasce orarie di reperibilità al giorno di un’ora ciascuno per comunicazioni di servizio •Il telelavoratore/trice autocertifica l’orario di servizio tramite compilazione di un rapporto di attività giornaliera con ora di inizio e fine lavoro (all. D D.D.G. n°17 del 28/02/2012) •Il lavoratore è tenuto a rientri periodici presso la sede di appartenenza di norma non inferiore a un giorno settimanale. •In caso di rientri periodici presso la sede di appartenenza il dipendente non ha diritto al rimborso spese per il viaggio dalla propria dimora alla sede e i tempi di viaggio non vengono considerati nell’orario di lavoro. •La gestione delle presenze resta in capo all’ufficio personale della SC di appartenenza •Il dipendente ha diritto alla regolare erogazione del buono pasto. Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione IL TELELAVORO A DISTANZA Che cos’è È una modalità di telelavoro che consente di svolgere la propria attività in una sede di lavoro diversa da quella di assegnazione senza modificare l’attività in corso e mantenendo di norma le stesse competenze e la dipendenza gerarchica e funzionale dalla Struttura di appartenenza. A chi è rivolto A tutti i lavoratori del comparto di Arpa Piemonte con anzianità di servizio di almeno tre anni. Sono esclusi i dipendenti aventi incarichi di funzione. Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione Criteri prioritari per l’assegnazione Costituiscono elementi di priorità ma non di per esclusione, l’assegnazione del punteggio, le seguenti condizioni: • portatori di handicap • affetti da gravi patologie con necessità di terapie salvavita •Essere in stato di gravidanza •avere conviventi con invalidità documentata o gravi patologie •avere necessità di assistere un parente o affine portatore di handicap •avere figli conviventi fino a 8 anni di età •sussistenza di motivi di studio (fino al diploma di scuola media superiore) •distanza dimora abituale e sede di effettivo servizio Tali condizioni, qualora presenti, devono documentate ai sensi della normativa vigente essere La durata L’assegnazione del telelavoro è temporanea per la durata di un anno, rinnovabile per ulteriori 12 mesi. Al termine dei due anni di assegnazione il/la dipendente potrà reiterare la domanda nel rispetto del principio di rotazione. Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione Come partecipare • annualmente, entro il mese di aprile, viene pubblicato e comunicato ai dipendenti il bando con individuato il numero di postazioni disponibili per ognuna delle sedi territoriali • entro 20 gg dalla pubblicazione del bando deve essere presentata la domanda, riportante gli elementi di priorità (art. 10.3 D.D.G. n°17 del 28/02/2012) • la domanda deve riportare il parere del responsabile di SC, sentito il responsabile di SS di appartenenza del dipendente, allo svolgimento dell’attività presso altra sede • l’ufficio personale valuta l’ammissibilità delle domande, assegna i punteggi e redige la graduatoria e assegna i posti disponibili. Dove trovare la modulistica http://www.arpa.piemonte.it/intranet/c.u.g/contenuti/telelavoro Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione Svolgimento della prestazione lavorativa •La prestazione lavorativa si svolge presso la sede territoriale individuata nel rispetto dell’orario di lavoro previsto dal contratto individuale •Il lavoratore è tenuto a rientri periodici presso la sede di appartenenza di norma non inferiore a due giorni settimanali. •Il dipendente è tenuto ad effettuare le timbrature regolamenta a seconda della sede in cui si trova. •La gestione delle presenze resta personale della SC di appartenenza in capo all’ufficio •Il dipendente ha diritto alla regolare erogazione del buono pasto. Il telelavoro in Arpa Piemonte: un’opportunita’ di conciliazione