Zona LPN
bollettino non conforme
numero 60 — febbraio 2014
...le onde e la pietra!
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ZONA LPN FEBBRAIO 2014
ONDE E PIETRA:
VISIONE DEL MONDO
pag. 3
PROF. COMMISSO:
MR. GENTLEMAN
pag. 4
E - MAIL:
SANNO COSA LEGGI
pag. 5
GENOVA:
MOSTRA IMMAGINI RSI
pag. 6
CONSULTA GIOVANILE:
SI RIPARTE
pag. 7
MUSE IONICHE...
pag. 8
PULP FICTION
DI Q. TARANTINO
pag. 9
SPORTING LOCRI:
INARRESTABILE
pag. 10
CANTIERE L.P.N.
pag. 11
ZonaLPN: agenzia di informazione interna a cura dell’ass. cult. LPN
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ZONA LPN FEBBRAIO 2014
Pagina 3
ONDE E PIETRA:
VISIONE DEL MONDO
Ancora una volta Madre Natura si è presentata al nostro cospetto con tutta la sua forza, cosa
accaduto è sotto gli occhi di tutti, distruzione e disastri ed ora ognuno a cercare il colpevole di
turno, l’incuria, l’abbandono, il porto di Roccella e chi più ne ha più ne metta, noi in copertina
abbiamo accostato il presente ed il passato, una splendida fotografia del mare in tempesta
(scattata dal fotografo, bravissimo e locrese, Gigi Romano) e resti del tempio ionico di Marasà.
Gioco facile: trova la differenza? Secoli e secoli sono passati ma del tempio possiamo ancora
ammirare la sua bellezza, non nella sua interezza, ma provate a chiedere ai cittadini di Siderno
cosa potranno raccontare ai propri nipoti del lungomare di Siderno, speriamo che possano ammirare quello nuovo. Presto detto, ancora una volta, nel passato si costruiva con la prospettiva
che il tutto dovesse durare se non in eterno ma comunque con quello spirito, invece oggi tutto
è provvisorio, tutto è precario, si tratta della visione del mondo che l’uomo abbraccia, noi figli
di Dante e di Michelangelo, noi costruttori di città e di civiltà ci siamo ridotti ad assistere passivamente allo sgretolamento di quanto costruito negli ultimi 60 anni e per completare l’opera,
verrebbe da dire la farsa, se non fosse che siamo in piena tragedia, ci facciamo guidare da un
comico toscano, che onde evitare la tanto e famosa discriminazione territoriale è la terra che ha
contribuito a dare i natali a grandissimi geni italici…non ci resta che ridere, che di lacrime ne
abbiamo versato sin troppe.
Si ringrazia Gigi Romano Fotografo per averci concesso l’utilizzo della foto riprodotta
in copertina (parte raffigurante mare in tempesta).
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PROF. COMMISSO:
MR. GENTLEMAN
Francesco Commisso, già assessore alla cultura di Locri, professore di inglese che ha formato tantissimi ragazzi,
non solo culturalmente, scomparso a fine agosto del 2013, è stato ricordato con una splendida serata il 23 c.m.,
a seguire il resoconto:
Si è tenuta presso il Palazzo della Cultura di Locri la manifestazione “Mr. Gentleman: in ricordo
del Prof. Francesco Commisso” per ricordare l’illustre personaggio locrese, che molto ha dato
in favore della cultura.
La manifestazione, condotta dal giornalista Enzo Romeo, ha riscosso enorme successo e ha registrato la partecipazione di numerosi cittadini che hanno riempito la platea. Molto curato e a
tema l’intrattenimento musicale, con le esibizioni canore di Eleonora Pisano, cantante lirica, Emanuela Cricelli, e il gruppo musicale dell’Istituto Superiore “Oliveti – Panetta” di Locri, jazzistiche con il Maestro Francesco Sgambelluri e anche la particolarità dell’esibizione di Pino Rubino con la lira calabrese, accompagnato da zampogna e chitarra. Da non dimenticare anche la
presenza della parte letteraria con le letture sceniche eseguite dai ragazzi del Liceo Classico e dello Scientifico
“Zaleuco”.
Quindi una bella serata, di ricordo, ma
anche come punto di partenza per andare
avanti con altre iniziative di tipo culturale.
Così come sarà il “Giugno Locrese”, presentato in questa occasione, che per
l’edizione 2014 avrà un taglio nuovo e
particolare, grazie all’apertura anche verso i più giovani.
La manifestazione, fortemente voluta dal
Sindaco, dott. Giovanni Calabrese, e
dall’Assessore alla P.I., avv. Anna Rosa
Sofia, è stata appoggiata dalla famiglia
Commisso,
che
ha
ringraziato
l’Amministrazione Comunale per la
splendida serata.
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E - MAIL:
SANNO COSA LEGGI
Per chi ancora nutriva qualche dubbio, ora è ufficiale: SANNO COSA LEGGI!
(ilMessaggero) - È di pochi giorni fa l’allerta lanciata da Yahoo!, uno dei più popolari servizi di posta elettronica
del pianeta, che ha dovuto comunicare ai suoi milioni di utenti che probabilmente il loro account email era stato violato, e li ha dovuti invitare a modificare le password per evitare ulteriori fughe di dati. Ed è ancora calda la
notizia che riguarda invece uno dei principali concorrenti di Yahoo!, Gmail. Spesso e volentieri Google si era
trovato a dover subire aspre polemiche sul suo modo di gestire la privacy dei propri utenti. Stavolta però il problema non è con qualche astuto, abilissimo e malintenzionato hacker, ma con qualcosa di accessibile a tutti.
Un’estensione di Gmail, “Streak” permette infatti a chi la installa di sapere in tempo reale quando un’email inviata viene letta dal destinatario. Ricevuta di ritorno Come se si trattasse, in pratica, di un’immediata ricevuta di
ritorno. Niente di male, e anzi si potrebbe dire che è un servizio comodo, se non fosse per un paio di piccoli
particolari. Primo: il destinatario non è al corrente di inviare tale ricevuta. Secondo: oltre al giorno e l’ora della
lettura, “Streak” comunica al mittente anche da quante persone e quante volte l’email è stata letta, dove si trovavano i destinatari al momento della lettura, quali dispositivi hanno usato. Tutte informazioni che non solo
diventano a uso e consumo degli utenti dell’estensione, ma che poi vengono immagazzinate nei server
dell’applicazione stessa. L’azienda di Mountain View ha specificato comunque che non si tratta di un suo software. Galeotta fu la chat Quando si è nella giungla della rete non esiste un modo per salvaguardare realmente
la propria privacy. Oltre che essere l’opinione diffusa degli esperti informatici di ogni latitudine questa frase si
sta trasformando in un mantra per gli utenti di Internet. E di sicuro le notizie che ogni giorno provengono dal
mondo del web non fanno che aumentare la preoccupazione (o l’amara certezza, a seconda dei punti di vista) di
chi naviga e scambia dati e messaggi tramite pc, smartphone e tablet. Ad ogni modo, quella di “Streak” è
un’invasione della privacy alla quale in qualche modo siamo già abituati: molti servizi di messaggistica istantanea, fra cui Facebook Messenger e il popolarissimo Whatsapp, avvisano in tempo reale il mittente di quando il
destinatario legge un messaggio. Non solo, perché la chat per smartphone riporta anche la data e l’orario
dell’ultima visita di un utente. La questione è entrata a far parte della “sociologia” di Internet, e ha sollevato
dibattiti infuocati in rete, e non solo perché essere tanto rintracciabili è un vero guaio per i fedifraghi o aspiranti
tali. Sul web si trovano parecchi consigli su come fare per cancellare le proprie tracce. Su iPhone, almeno per
quanto riguarda Whatsapp, l’operazione è semplice (fra le impostazioni avanzate dell’app basta disattivare
“Data e ora dell’ultimo accesso”), mentre per Android esistono alcuni trucchi per ovviare al problema, che però sono abbastanza scomodi. «In linea teorica si potrebbe perseguire legalmente chi offre un servizio che utilizza in questo modo dei dati sensibili», spiega l’avvocato Saverio Occhipinti, che si occupa di tutela della privacy.
«Ma nella pratica diventa un’impresa complicatissima e senza alcuna garanzia di successo. Il problema è che
queste aziende spesso non hanno sede in Italia, e rivalersi su di loro diventa impossibile». Insomma, alla fine
quasi quasi tocca rassegnarsi: «In teoria si tratta di una sorta di “do ut des”», spiega Occhipinti. «Cioè: usufruisco di un servizio, accetto di curiosare nella vita degli altri, e automaticamente ammetto anche che si spii anche
nella mia. Nella pratica però diventa un ricatto, perché il servizio che ad esempio offre Google, che peraltro
opera in una posizione di monopolio, è indispensabile per la mia identità, per la mia “esistenza” digitale, e quindi in un certo senso sono costretto ad accettare le sue condizioni. Il consiglio è quello di leggere attentamente le
condizioni generali del contratto quando ci si iscrive a un servizio e di utilizzare, dove e quando possibile, dei
software o delle applicazioni che cancellano le proprie tracce». Esattamente come l’impostazione di Whatsapp a
cui si faceva riferimento.
Poi però, sappiate che inevitabilmente c’è chi penserà che avete qualcosa da nascondere. E se ce l’avete veramente, quasi quasi vi conviene tornare ai metodi analogici. O gettare direttamente la spugna e accettare che al
tempo di Internet la cosa migliore è, più che mai, essere sinceri e trasparenti.
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GENOVA:
MOSTRA IMMAGINI RSI
C’è tutta l’ “estetica della strada”, teorizzata dai maestri della cartellonistica del ‘900, nella mostra “Fascismo ultimo atto – L’immagine della Repubblica Sociale”, in corso al Palazzo Ducale di Genova. Le lacerazioni civili e politiche del biennio 1943 – 1945, il contesto
drammatico e le vicende belliche trovano una plastica rappresentazione nella ricca iconografia,
curata attingendo il materiale dalla Wolfsoniana, collezione focalizzata sulle arti decorative e
di propaganda del periodo 1880 – 1945, e dal genovese Istituto Mazziniano, che conserva
un fondo dedicato alla Rsi.
Operazione-coraggio, si può dire, quella compiuta dalla fondazione che sovraintende al Palazzo
Ducale di Genova, in quanto impegnata a fare parlare le carte e le immagini, riducendo al minimo le intermediazioni interpretative. Gli interventi dei due curatori, Matteo Fochessati e Gianni
Franzone, sono infatti tutti focalizzati sull’iconografia, ordinata nei sette temi che danno organicità alla mostra: dalla guerra all’8 settembre; la fatale alleanza; i volti del nemico; nemici interni; la difesa dei valori e dell’onore; la propaganda tra illusione e persuasione; catastrofe e palingenesi.
Nella ricca esposizione di manifesti, il cuore della mostra, ma anche di giornali ed opuscoli, ad
emergere sono il tentativo di cancellare l’onta dell’8 settembre e di affermare una sorta di
“cameratismo dell’onore” con l’alleato tedesco; la visione del nemico, incarnazione dell’imperialismo inglese e del capitalismo americano; la lotta sul fronte interno, espresso dai
“borghesi”, dai “sabotatori” e dai “banditi”; la ripresa dello spirito risorgimentale d’impronta
repubblicana (con le immagini di Garibaldi e di Mazzini); la denuncia degli scempi dei
“liberatori”; la “mistica del sacrificio” e l’aspettativa per una “Nuova Italia” da ricostruire.
Centrali in questa “estetica della strada” le immagini dei migliori illustratori dell’epoca, con in
prima fila Gino Boccasile e Dante Coscia. Tra i manifesti esposti nella mostra genovese spiccano (di Boccasile) il manifesto di forte suggestione evocativa “Sta per scoccare
l’ora dell’espiazione per l’antiEuropa” ed il notissimo “Razzia” con l’immagine della Venere
di Milo, abbracciata dal soldato di colore e segnata, sul ventre, dal prezzo in Usd. Da non perdere il catalogo (Canneto Editore, www.cannetoeditore.it) che conferma il rigore filologico dei
curatori e degli organizzatori, impegnati a cogliere – come si legge in premessa – “lo sforzo di
rimotivazione ideologica” del fascismo di Salò ed il tentativo “di riattualizzare quella dimensione eversiva e di movimento che aveva caratterizzato il fascismo delle origini”.
Quanto poi quella propaganda riuscì nel suo intento è evidentemente un’altra questione, così
come in gran parte da fare è il discorso sull’essenza della Rsi, a cui uno storico- giornalista certo
non di orientamenti neofascisti, quale fu Giorgio Bocca, riconobbe, nel suo libro “La Repubblica di Mussolini”, quel consenso popolare che aveva caratterizzato il ventennio precedente. In
questa prospettiva, anche sapere guardare l’immagine (e quindi – aggiungiamo noi –
l’immaginario) dell’epoca può essere utile, sulla strada di una più compiuta analisi storica, ormai
doverosa a settant’anni da quegli avvenimenti.
A cura di Mario Bozzi Sentieri
fonte: barbadillo.it
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CONSULTA GIOVANILE:
SI RIPARTE
“Il 31 luglio 2006 su delibera unanime del Consiglio Comunale di Locri è stata istituita la Consulta Giovanile. Questo spazio
servirà ai giovani locresi per confrontarsi tra loro e con i giovani italiani”. Con questo stringato comunicato stampa, otto
anni fa si dava vita alla Consulta Giovanile e senza facili entusiasmi, possiamo dire che per anni ci eravamo battuti perché si realizzasse e sicuramente in quella occasione abbiamo dato un grosso contributo, affinché prendesse vita. Purtroppo non tutto filò per il verso giusto e via via l’esperienza si concluse. Oggi, a distanza di tempo, Domenica Bumbaca (capogruppo di maggioranza al Comune di Locri e protagonista della passata avventura), ci riprova.Domenica Bumbaca, delegata alle politiche giovanili e sportive: «I giovani possono dare un contributo importante alla vita politica e sociale della Città». L’invito a tutti a prenderne parte in prima persona per
dare concretezza ai progetti per la Città ed essere cittadini attivi. Hanno risposto in massa i giovani di Locri
all’invito del consigliere Domenica Bumbaca, delegata alle politiche giovanili e sportive del Comune di Locri, a
partecipare all’incontro per riprendere la vita della consulta giovanile comunale. Una consulta avviata per la prima volta nel 2006 e che oggi con l’intento dell’Amministrazione comunale di Locri vuole riproporsi ed essere
strumento attivo per i giovani affiancando il Consiglio Comunale. Un organo importante che potrà presentare
proposte inerenti alle tematiche giovanili e allo stesso tempo si configura come punto di riferimento di informazione ai problemi della condizione giovanile nei suoi vari aspetti: scuola, università, mondo del lavoro, tempo libero. Il consigliere ha invitato a partecipare tutti i giovani dai 15 ai 25 anni, studenti, universitari, giovani
appartenenti anche al mondo delle associazioni, realtà con le quali si lavorerà a stretto contatto. “Ho invitato i
giovani di Locri alla costituzione della Consulta giovanile – ha dichiarato Bumbaca- perché convita che attraverso le forze giovanili il Consiglio comunale potrà essere supportato in modo sincero e attivo a tutto ciò che
concerne la sfera dei giovani, dalle problematiche alle opportunità che si potranno creare. Ho invitato i singoli
ragazzi a farne parte, perché è il momenti di mettersi a lavorare in prima persona. Spesso, e ciò è capitato in
passato, la Consulta dei giovani diviene il contenitori di associazioni con la partecipazione esclusiva dei “soliti”
referenti. Mentre lavorare in sinergia con le realtà presenti a Locri (raccogliendo anche le testimonianze dei movimenti attivi) ed offrire a tanti altri giovani l’opportunità di ritrovarsi in Consulta anche con referenti delle Associazioni, mi sembra possa divenire un ottimo punto di partenza per rendere davvero concreto il concetto di
cittadinanza attiva. In questi giorni sono stati molti i contatti con i ragazzi che hanno chiesto di volersi avvicinare personalmente alla politica. Questo è il modo migliore per creare sinergia e vedere nuovi volti impegnarsi
nel loro piccolo e con le grandi idee per il futuro di questa Città. La Consulta non potrà fare a meno, ribadisco,
del confronto con le associazioni presenti, che tra l’altro, presto, saranno convocate dall’Amministrazione per
costruire un programma sociale, culturale, sportivo e turistico a favore della Città”. “Non c’è nulla di definito o
preconfezionato, non intenderemo dettare noi le linee da seguire, ma saranno gli stessi ragazzi a riunirsi e scegliere le modalità che vorranno adottare. I giovani riprenderanno in mano lo Statuto ed il regolamento e apporteranno le modifiche che riterranno opportune e che risponderanno alle esigenze del territorio e dei giovani. Si
chiede concretezza e poche farse o giri di parole. Sono stata abituata a lavorare con progettualità perché è il
modo migliore per ottenere risultati. Si lavorerà in sinergia con l’Amministrazione che presto avvierà anche
l’antenna Eurodesk, progetto che ci farà interagire con la Comunità Europea. Il prossimo incontro lo decideranno i ragazzi, si riuniranno e si metteranno già a lavoro per definirne la costituzione ed eleggere l’organo consultivo. La numerosa partecipazione ci fa ben sperare – continua Bumbaca- e sono davvero soddisfatta delle
idee e proposte, ricordando che già alcuni giovani avevano interloquito con il Sindaco e chiesta la Consulta.
Parte dunque da loro l’invito a riunirsi». Al primo incontro hanno partecipato il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, che ha espresso soddisfazione ed invitato i giovani a proporre, evidenziando anche l’opportunità di crescere ed apprendere la vita amministrativa e politica di un Comune. Si è parlato di spazi aggregativi, come quello che sta per essere completato, quali luoghi da vivere e far vivere attraverso le iniziative che ogni ragazzo e le
associazioni vorranno intraprendere. Presente il vicesindaco Raffaele Sainato e il presidente del Consiglio comunale Miki Maio, nonché la consigliera Anna Mollica che ha espresso il suo sostegno a favore delle politiche
sociali ed “insieme – ha detto- potremmo lavorare in sinergia per l’interesse della Comunità”.
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MUSE IONICHE...
U. NISTICO’
Città del Sole € 14,00
Sulle coste che oggi si chiamano di Calabria, Basilicata, Puglia giunsero, narrano i miti, gli antichissimi Peucezio ed Enotro, e vi trovarono popoli; e i coloni greci incontrarono alti monti e
feconde pianure. Vi fiorì poesia, scienza, filosofia. Vennero i Romani ad apprendere quelle arti
che le dure vicende del governo dello Stato e della guerra avevano loro vietate, e vi affinarono
lingua ed animi. La voce delle Muse ioniche non si affievolì nei lunghi secoli del Medioevo e
dell’Età moderna, e ancora dei santi monaci scrissero di Dio e dei poeti cantarono l’amore in
greco e in latino. Non è dunque inutile che il lettore di oggi, e i giovani delle scuole, conoscano
un pò meglio quella Magna Grecia di cui si parla molto senza troppo saperne, e quella cultura
ionica più moderna che è affatto ignota...
È fresco di stampa l’ultimo lavoro di Ulderico Nisticò, “Muse Ioniche, Tomo I, Dalla Magna
Grecia al XIII secolo dopo Cristo”, Città del sole editrice, Reggio Calabria. Il volume contiene i
versi e le prose dei poeti e prosatori in
greco e latino delle colonie magnogreche:
Stesicoro, Ibico, Alessi, Nosside, Rintone,
Leonida; notizie sugli storici, medici e filosofi e sui misteri; e i versi latini di Livio
Andronico, Ennio, Accio, Pacuvio, Orazio; e scelte di brani di Cassiodoro e Gioacchino da Fiore. Ciò costituisce una novità nel panorama editoriale meridionale. I
testi classici sono commentati sotto il profilo linguistico; e accompagnati da traduzione e commento dello stesso autore del
volume, sì da essere destinati non solo agli
specialisti, ma a tutti coloro che vogliono
avere contezza di un’antichità ionica troppo più celebrata che conosciuta.
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PULP FICTION
DI Q. TARANTINO
1994 usciva Pulp fiction e Quentin Tarantino conquistava la ribalta mondiale, grazie al twist di
John Travolta e Uma Thurman, al mitco Mr. Wolf ed ai passi della Bibbia. Per chi ancora non
lo avesse fatto, guardatelo: Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) e Vincent Vega (John Travolta),
accoliti del boss Marsellus Wallace (Ving Rhames), dopo aver discusso sulla defenestrazione, ad
opera di costui, di Antoine, reo di aver “massaggiato” i piedi di Mia (Uma Thurman), consorte
del boss, si preparano per andare a giustiziare gli uomini di Antoine. Frattanto Vincent, dopo
aver accompagnato Mia a cena e a ballare, è costretto a riaccompagnarla a casa: qui la donna,
tossicodipendente, ha una crisi per overdose, e Vincent, terrorizzato, la trasporta in automobile
nella casa del fornitore della droga insieme al quale riesce a salvarla dopo averle praticato
un’iniezione intracardiaca. Poi Jules e Vincent penetrano nell’appartamento dove si trovano gli
accoliti di Antoine: mentre stanno per recuperare una valigetta piena di soldi dopo aver ucciso
due dei tre uomini presenti, un giovane, nascosto nella stanza accanto, irrompe improvvisamente e scarica il revolver contro i due, che restano miracolosamente illesi. Jules dopo averlo ucciso,
parla di segnale dal cielo, e mentre si allontana in automobile con l’uomo superstite, Vincent
lascia partire un colpo che a questi spappola il cervello. Rifugiatosi col cadavere da Jimmy, un
amico di Jules, chiedono aiuto a Marsellus, che fa intervenire un tale, Mr. Wolf (Harvey Keitel
– “Sono il Signor Wolf, risolvo problemi”), il quale con professionalità organizza la sparizione del
morto e dell’automobile, tramite una compiacente sfascia carrozze. In taxi, i due vanno al fast
food dove due malavitosi, Pumpkin e Honey, stanno per iniziare una rapina. Jules blocca Pumpkin e lo disarma, ed infine lascia andare i due, deciso a restituire la valigetta col denaro a Marsellus e mettersi a fare il predicatore. Frattanto Butch Coolidge (Bruce Willis), un pugile che ha
accettato di perdere un incontro di boxe per volere di Marsellus, vince a sorpresa il match, uccidendo l’avversario: per questo fugge in taxi raggiungendo l’amante Fabienne in un motel. Scoprendo che costei ha dimenticato di portar via di casa l’orologio che lui ha ereditato dal bisnonno, Coolidge torna nel suo appartamento per recuperarlo. Qui trova Vincent incaricato da Marsellus di eliminarlo, e lo uccide. Recuperato l’orologio, s’imbatte in Wallace e, nello speronarlo
con l’automobile, ha un incidente. I due, entrambi feriti, si inseguono a piedi ma vengono catturati da un sadico negoziante che convoca un amico poliziotto. Commosso dalle grida di Marsellus brutalmente sodomizzato dai due, Butch, liberatosi, interviene e lo salva: in cambio ottiene
il perdono, ma dovrà lasciare per sempre la città. Infine, il famoso pezzo del passo della Bibbia… Jules: C’è un passo che ho mandato a mente. Ezechiele 25,17: Il sentiero dell’uomo giusto è minacciato da ogni lato dalle malvagità
degli egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che, in nome della carità e della buona volontà, guida i deboli per la valle delle
tenebre, poiché egli è davvero il custode di suo fratello e colui che trova i figli smarriti. E io colpirò con grande vendetta e furibonda collera coloro che mirano ad avvelenare e sterminare i miei fratelli. E sappi che io sono il Signore, quando stenderò la mano su di te. Sono anni che ripeto questa merda.
E se non l’hai mai sentita, è destinata al tuo culo. Non mi sono mai chiesto davvero che cosa significhi. Pensavo che fosse semplicemente una cosa
qualsiasi da dire a un figlio di troia prima di rompergli il culo. Ma stamane ho visto qualcosa che mi ha fatto riflettere. E adesso sto pensando che
forse tu sei l’uomo malvagio. E io sono l’uomo giusto. E mister Calibro 45 qui presente è il pastore che protegge il mio giusto culo nella valle delle tenebre. O forse l’uomo giusto sei tu e io sono il pastore ed è il mondo ad essere malvagio ed egoista. Mi piacerebbe. Ma questa merda non è la verità. La
verità è che tu sei debole. E io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma io mi sforzo, faccio del mio meglio per essere un pastore. (Abbassa la pistola
deponendola sul tavolo).
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SPORTING LOCRI::
INARRESTIBILE
Lo Sporting Locri continua a stupire:
Si attendeva questo giorno per conoscere la squadra che lo Sporting Locri affronterà nei quarti
di finale delle final eight di coppa Italia a Pescara dal 13 al 16 marzo.
Sarà SPORTING LOCRI vs SINNAI
Il Sinnai è una squadra sarda che milita nel girone A, ed è prima in classifica nel suo girone da
due anni ed è la squadra detentrice della Coppa Italia.
Sarà sicuramente una bella sfida per le ragazze di mister Ferrara, ma si parte con una convinzione in più, c’è una gran voglia di giocare questa partita e sfidarsi con una top squadra a livello
nazionale.
CAMPIONESSE DELLA PREMIER LEAGUE CSI
LO SPORTING LOCRI CANTERA VINCE IL CAMPIONATO
Lo Sporting Locri continua a mietere successi in questa straordinaria annata, infatti a far gioire
la squadra del presidente Stilo ci pensa anche la baby formazione della “canterA” che si aggiudica il campionato CSI di Premier League addirittura con una giornata di anticipo a seguito di un
gran girone di ritorno dove ha battuto sul campo tutte le squadre affrontate.
La serata in cui si è diventati campioni arriva a Reggio Calabria nella partita con il Prater Archi
rivale sportiva storica del Locri. Un successo conquistato in rimonta galvanizzando ancora di
più mister Andrea Capocasale e le sue atlete.
Nel primo tempo le locresi perdevano per 2-0, ma quest’anno i secondi tempi delle amaranto
sono stati formidabili; ad iniziare la rimonta è stata Zavettieri, pareggia il match capitan Todarello e firma la vittoria a trenta secondi dalla fine la monumentale Zavettieri regalando la vittoria del match e del campionato allo Sporting Locri canterA.
Vincere non è mai facile, a qualsiasi livello, vincere un campionato articolato nel tempo è ancora più difficile, quindi si da un grande valore a questo straordinario traguardo della squadra creata in estate da Valentina De Leo che con umiltà ha organizzato una squadra TOP, perfetta e
precisa in tutti i settori, non si vince solo in campo, ma anche fuori. Questa è la vittoria
dell’umiltà associata all’organizzazione.
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CANTIERE LPN:
ATTIVITA’ MILITANTE
CONFERENZE, CONCERTI, MOSTRE, DIBATTITI,
SOLIDARIETA’, SPORT, LABORATORIO D’AZIONE
ellepienne in concerto
A Catanzaro
8 marzo
Lui parlava di rivoluzione con le parole più belle
Noi eravamo stupiti nel sentirlo cantare
Con le parole più belle, con le parole migliori
I sentimenti che tutti noi sentivamo!
Lui parlava di verdi colline e di labbra melograno
E parlava di guerra come di fare l'amore
Come fosse lo stesso, quasi fosse migliore
E ci diceva di ammazzare i potenti!
E io proprio non ci credevo quando lo vidi in teatro
Agitare quell'arma e gridare alla platea:
«È dovere degli uomini liberi uccidere i tiranni!»
Tu non ci crederai, ma lo fece davvero
E sorrideva davvero quando venne schiacciato
Dalle guardie del corpo, da quei cani da guardia
Sotto il calcio dei mitra, sotto i loro scarponi!
Per vendicare il loro vecchio padrone
E gli spezzarono tutte le dita perché non scrivesse canzoni
E gli spezzarono i denti perché non potesse cantare!
Ma restavano gli occhi e li potevamo vedere
Lui li guardava e li lasciava stupiti
Quando arrivò il capitano si svuotò la platea
Ed io solo rimasi a fissarlo atterrito!
Lui freddamente gli sparò nella nuca
E per strada gridarono tutti: «Hanno ammazzato il poeta!»
«Hanno ammazzato, hanno ammazzato il poeta!»
«Hanno ammazzato, hanno ammazzato il poeta!»
270 bis - Il Poeta
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