• • • • • • Che cos’era la compagnia delle Indie? La formazione e gli inizi Gli obbiettivi Il dominio dell’India Il declino La fine Fu la società per azioni più potente della storia che operò in due (o tre) continenti e che decideva il destino di un quinto dell’umanità. Fu fondata nel 1600, con sede a Londra e durò per oltre due secoli: fino al 1858. La sede della East India Company a Londra • l capitale iniziale dell’azienda era di 72.000 sterline. • Le azioni erano divise tra i 125 azionisti. • Era gestita da un governatore e da 24 direttori che formavano la Corte dei Direttori nominati ed erano responsabili davanti all'Assemblea dei proprietari. • 31 dicembre 1600: Elisabetta I firmò un accordo che le conferiva per 21 anni il monopolio del commercio nell'oceano Indiano. • 1609: la patente della Compagnia viene rinnovata con il monopolio delle Indie per un periodo infinito a patto che non ci fossero tre anni consecutivi in perdita. 1615: sir Thomas Roe fu inviato dal re Giacomo I presso l'imperatore moghul Jahangir. Lo scopo di questa missione era di ottenere per la Compagnia il diritto esclusivo di fondare filiali commerciali in certe piazze come Surat. In cambio essa proponeva di offire all'imperatore prodotti europei. Fu dunque firmato il trattato. 1647: la Compagnia disponeva in India di 23 filiali e 90 dipendenti e contava piazzeforti a Surat, Bombay, Madras (dove fece fortuna Elihu Yale) e Calcutta. • 1670: il re Carlo II le accordò di poter acquisire nuovi territori, di battere moneta e di dotarsi di un esercito. • 1698: il governo inglese crea la "Compagnia Inglese per il Commercio verso le Indie Orientali" da opporre alla compagnia ma il progetto fallisce con la fusione delle due nel 1702. • 1757: la vittoria nella battaglia di Plassey nella guerra dei sette anni sancisce la vittoria inglese sui francesi che assicura alla Compagnia il controllo del Bengala. • 1773: con il “Regulation Act” il governo obbliga la compagnia ad una serie di riforme amministrative ed economiche. Viene nominato un governatore delle Indie Inglesi. • 1784: Con l’”Indian Act” il governo separava i territori della Compagnia dall’attività economica della stessa frenando così il suo sviluppo che durante il XIX secolo la portò a controllare Birmania, Singapore, Hong Kong, Filippine e Giava: 1/5 della popolazione mondiale sottostava alla sua autorità. • 1860: Tutti i possedimenti passano in mano alla Corona. • 1° gennaio 1874: la compagnia viene sciolta per decreto.