COMPAGNIA “I SEMPR’ALEGHER L eggiamo dal simpatico opuscolo : "la che dicono pane al pane e vino al vino e che non si fermano di fronte alle difficoltà. Dalle sue parole emerge di continuo il termine "sociale" perché l'attività principale, quella a cui tiene di più, è proprio quella. E' come se l'attività artisitica del Gruppo fosse divisa in due, anzi, precisa " è proprio così, ormai lavoriamo su due fronti ben distinti" e, aggiunge, quasi con commozione,: " se un giorno dovessi scegliere quale smettere, sarebbe senz'altro quella teatrale, perché quella dell'aiuto e della solidarietà è stata la prima e quella che ho portato avanti per tutta la vita. Ho cominciato più di trent’anni fa, oggi sembra quasi riduttivo ricordarlo, come donatore di sangue all'AVIS, poi l'impegno nel volontariato è cresciuto e si è sviluppato. Con un piccolo gruppo di amici, cantanti e musicisti, abbiamo iniziato a proporre canzoni, scenette, giochi presso case di riposo, ospedali, ovunque fossimo richiesti , fino a farci conoscere in tutta la zona e anche a Milano". Da 15 anni il gruppo viene chiamato all'Istituto dei Tumori ove organizza e presenta spettacoli, in collaborazione coi volontari interni, e da 4 anni fa parte del Progetto "Ospedali aperti" avviato dalla Regione Lombardia, nel cui ambito è incaricato dell'intrattenimento presso i nosocomi di Legnano, Magenta, Compagnia "I Sempr'Alegher" nasce nel 1991 da un gruppo di amici desiderosi di trovare un modo nuovo e divertente per essere di aiuto agli altri. Tale obiettivo è tenacemente perseguito con l'allestimento di innumerevoli spettacoli volti a raccogliere fondi a favore delle iniziative benefiche, e con una consolidata attività di animazione presso centri socio-educativi, ospedali, istituti geriatrici di Milano e provincia". La locandina è quella relativa allo spettacolo La Ciribiciaccola che la Compagnia di Parabiago ha più volte messo in scena nel corso dell'ultimo anno, e quelle parole definiscono in modo sintetico, quanto realistico, la duplice attività della Compagnia, di cui è fondatore, animatore, attore e… molto altro Sergio Visentini. Lo incontriamo, con la moglie signora Giancarla Mondellini, da sempre sua compagna anche sulle scene, presso la sede del Gatal, ove si reca con una certa assiduità…. "quando vengo a Milano faccio volentieri un salto qui, perché mi sento come a casa… per me è diventato un ritrovo quasi abituale… parlo con Roberto, con Pietro e con gli altri e non manca mai un consiglio, un'idea, insomma qualcosa di interessante da portare a casa". Guardando gli occhi azzurri, vivaci e penetranti comprendi che è di quelli 29 Gaudenzio Gabbari, grande filodrammatico di quei tempi. Quell'incontro è stata la scintilla, i successivi contatti con la FOM sono stati lo sprone e il viatico per l'avventura del palcoscenico, che si è via via sviluppata negli anni fino alla fondazione dei "Sempr 'Alegher" (attenzione non il meneghino "Semper Alegher”). Accanto a lui, negli ultimi due lavori, oltre alla moglie Giancarla Mondellini: Roberto Manca, Nazzarena Milesi, Paolo Pastori, Stefania Pesci, Monica Galante, Stefano Latrecchiana, Liliana Panci, Omar Ottoboni, Rosanna Borghi, Claudio Spaziani, Cristina Merisio. Ma naturalmente la rosa degli attori è molto più vasta. La regia è affidata alla fantasiosa Donatella Pesci, attiva anche come traduttrice dei testi in dialetto, pur essendo perugina, e come autrice (è sua: I danee de l'Adalgisa, divertente commedia già portata in repertorio). La scenografie vengono realizzate in proprio con la collaborazione di Enrico Nebuloni, Giuseppe Provenzano, Abbiategrasso e Cuggiono. Inoltre, grazie ai risparmi dell'attività teatrale, che si avvale della disponibilità del Comune di Parabiago a concedere spazi e contributi, la Compagnia ha potuto dar vita a un'iniziativa benefica a favore del Reparto di Neuro-psichiatria infantile presso l'Ospedale di Legnano. E ogni anno organizza la "Festa del Nonno" cui partecipano tanti anziani ricoverati nelle case di riposo della zona, con spettacolo, merenda, trasporto, assistenza… tutto gratis. Racconta con intensità, non è facile bloccarlo, si comprende come questo tema gli stia a cuore e come il suo entusiasmo debba essere contagioso perchè, aggiunge con orgoglio: "anche quelli, soprattutto i giovani, che, per motivi di famiglia o di lavoro, hanno dovuto uscire dal gruppo, appena possono sono pronti comunque a dare il loro contributo, spesso anche di domenica." . E quando ritorniamo a parlare di teatro, ricorda il primo innamoramento scattato assistendo, guarda caso, proprio a La Ciribiciaccola, interpretata da 30 Attilio Iovino, Alberto Selmo e dell'attrezzista Luigi Boretti. I tecnici luciaudio sono Roberto Galante e Pier Grassini. Anche i costumi sono prodotti nell'ambito del gruppo. Negli ultimi anni di attività sono stati proposti : Al Gigi ghe campana i pèe, Succed quand in cà gh’è ona tosa de sposà, Andrea Lumaga Trasporti Rapidi (di R.Zago), 1,2,3, Ovvero una storia, duu moros e tre valis (di A. Lunati), L'Ingegner Casciaball (di E. Valentinetti), I danee de l'Adalgisa (di D. Pesci), Anciue e gelosia se desfa la compagnia (da M. Frayn), Eva in vedrina (da G. Giannini), La Ciri-biciaccola (di S. Zambaldi). Come si vede è teatro di puro divertimento, in dialetto. "E' la nostra impronta, quasi la nostra sigla, il nostro pubblico desidera quello e, d'altra parte, non avremmo forse le possibilità di fare altro, perché, anche qui, ci sentiamo come dei volontari, calati in una realtà certo più grande di noi. Nessuno ha fatto scuola, siamo dei "naif", degli autodidatti che hanno voglia di lavorare, che non hanno paura di esibirsi, magari con i loro difetti, e che cercano sempre di migliorare, anche ascoltando i consigli di chi è più esperto e più bravo. Abbiamo semmai difficoltà nel reperimento di testi in dialetto, soprattutto di testi che non siano sempre i soliti, per questo ci affidiamo anche alle traduzioni, con il rischio di non centrare, a volte, l'obiettivo. E' successo per Anciue e gelosia…, in pratica la traduzione di Rumori fuori scena, che abbiamo fatto per l'insistenza dei nostri giovani, entusiasmati dal film e dall'allestimento di Gaspare e Zuzzurro. Alla fine ci siamo accorti che la grande fatica fatta per la preparazione del lavoro, molto impegnativo, non è stata ripagata dal nostro pubblico, che, evidentemente, vuole spettacoli più semplici e comprensibili. D'altra parte anche certi copioni dei De Filippo, anche se divertenti, non sono sempre aderenti, nella loro trasposizione, alla nostra mentalità; a volte l'ambientazione, i dialoghi, i comportamenti e certe manie dei personaggi (tipo la passione smodata per il lotto, come in Mi te paghi no) mi sembrano fuori dal modo di pensare e di agire della nostra gente e quindi suonano un po' come delle forzature… ma comunque vedo che hanno molto successo". Lo spettacolo in corso di preparazione è Quella Buonanima, tratto da Govi, sempre adattato e diretto da Donatella Pesci, che debutterà il 29 ottobre al Teatro della Biblioteca Civica di Parabiago e che verrà replicato il 26 novembre a Milano, nell'ambito della Rassegna che il Gatal organizzerà, a partire da metà ottobre, al Teatro San Gregorio Barbarigo. Naturalmente il nostro Sergio interpreta il Balestri, pensionato meneghino, costretto dalla famiglia a vivere in campagna, ossessionato dalla morte del genero che ancora lo perseguita. A lui spetta sempre il ruolo del protagonista, del personaggio comico. Quando gli chiediamo come si fa il comico, risponde che gli piacerebbe essere un comico che sa divertire senza strafare, sapendo moderare i toni perché "far ridere è una cosa… essere ridicoli è un'altra". Giorgio Cozzi 31