1 TITOLO: “Save your Back: percorsi teorici e pratici nel trattamento e nella prevenzione delle patologie del rachide all’interno di una popolazione scolastica” AUTRICE: Lucia Cugusi Laureata in Scienze Motorie e Sportive presso l’Università degli Studi di Cagliari Specializzata in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie e Sportive Preventive e Adattative presso l’Università degli Studi di Firenze Laureata in Fisioterapia presso l’Università degli Studi di Cagliari Dottoranda in Scienze Cardiovascolari presso l’Università degli Studi di Cagliari Qualifica Professionale: Fisioterapista e Specialista Apa Sedi Lavorative: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari - Policlinico Universitario di Monserrato SS 554 Cagliari (Collaboratrice nei Progetti di Ricerca Dip. Scienze Cardiovascolari e Neurologiche), e Università degli Studi di Cagliari (Docente a contratto). INDIRIZZO: Via Filippo Corridoni, 104 Pirri – Cagliari Tel: 0708575896; Cell: 3294254050; CODICE FISCALE: CGSLCU79T54B354F Dichiarazione: Io sottoscritta, Lucia Cugusi autrice dell’articolo: “Save your Back: Percorsi teorici e pratici nel trattamento e nella prevenzione delle patologie del rachide all’interno di una popolazione scolastica”, dichiaro che lo stesso è originale e non è stato pubblicato in precedenza. Lucia Cugusi Abstract: Innumerevoli sono gli studi scientifici che individuano nella prevenzione attraverso l’informazione, il movimento e l’attività motoria evoluta, uno degli strumenti più efficaci contro l’insorgenza di patologie a carico del rachide. Il progetto che di seguito presenterò, si basa essenzialmente su questi contenuti. Infatti, esso rappresenta un intervento di prevenzione organizzato, mirante a far entrare nelle aule scolastiche le conoscenze scientifiche di ambito sanitario e del movimento come educazione. Oltre a questo obiettivo formativo, durante questo progetto si andato a verificare l’apprendimento da parte dei destinatari e se ne è rilevato il livello di gradimento. 2 “Save your Back: percorsi teorici e pratici nel trattamento e nella prevenzione delle patologie del rachide all’interno di una popolazione scolastica” INTRODUZIONE La consapevolezza di poter migliorare una condizione di vulnerabilità presente e futura sta alla base dell’intelligenza della specie umana e la tempestività, insieme alla scelta delle modalità attraverso cui attuare questi cambiamenti, ne rappresentano l’indicatore di civiltà. Questa visione concreta e allo stesso tempo “illuminata” del tipo di società all’interno della quale vorremo vivere, non può che identificare nel mondo scolastico il suo principale protagonista, sia in quanto simbolo di cultura, innovazione e conoscenza, ma ancor più perché padre e madre della società del futuro. Innumerevoli sono gli studi scientifici che individuano nella prevenzione attraverso l’informazione, il movimento e l’attività motoria evoluta, uno degli strumenti più efficaci contro l’insorgenza di patologie a carico del rachide. Da queste evidenze, è nata l’idea, attraverso un progetto organizzato, di far entrare nelle aule scolastiche le conoscenze scientifiche in ambito sanitario e del movimento come educazione, legate alla prevenzione delle patologie del rachide all’interno del mondo della scuola. E’ nato così il progetto “Save your Back”. Dopo la stesura dello stesso, si è iniziato a proporlo in alcune realtà scolastiche. Una delle quali si è resa subito disponibile per attuarlo. Il progetto “Save your Back”, è stato realizzato in una scuola media statale del Cagliaritano e si è concluso con grande entusiasmo e con la consegna del materiale formativo. GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivi primari/generali: Fornire al personale scolastico le principali nozioni sulla anatomia e fisiologia del rachide, con particolare attenzione riferita alle patologie caratteristiche dell’età evolutiva e dell’età adulta (prevenzione primaria), nonché alle più idonee metodologie mediche specialistiche, fisioterapiche e motorie d’approccio ad esse (prevenzione secondaria). Obiettivi specifici/tecnici: Individuare teoricamente e proporre concretamente, le attività pratiche per la prevenzione delle rachialgie (esercizi e posture della Back School), tramite principi cardine, norme comportamentali, suggerimenti e consigli utili per svolgere le attività quotidiane in sicurezza e con un occhio di riguardo per la propria schiena (prevenzione primaria). Informare e formare i soggetti sui potenziali rischi di insorgenza di patologie a carico del rachide legati agli atteggiamenti posturali propri di ogni individuo e al suo modo di rapportarsi al mondo. Costruire e proporre dei percorsi di trattamento validi e specifici per i soggetti presentanti sintomatologie a carico del rachide (prevenzione secondaria), in modo da responsabilizzarli e renderli protagonisti dei loro miglioramenti. Obiettivi trasversali: Migliorare la qualità della vita dei soggetti per migliorare la qualità della loro vita lavorativa, la sfera emotiva, psicologica e sociale e tutti gli altri ambiti psico-fisici. In questo modo si tende a migliorare, oltre che la qualità e serenità del loro lavoro, anche la consapevolezza del proprio corpo e di quello degli altri. Infatti, ancor più per gli insegnanti, le conoscenze acquisite saranno particolarmente utili nel momento educativo, andando ad incrementare la loro sensibilità nell’osservazione del gruppo classe e divenendo così essi stessi punto di riferimento nel fornire indicazioni e insegnamenti ai propri alunni per la salvaguardia del proprio corpo. 3 LE FUNZIONI E LA COMPOSIZIONE DELL’EQUIPE Il progetto “Save your Back” si è realizzato attraverso la prestazione professionale di esperti in ambito della salute della schiena. Tante professionalità, quante risultano essere le tipologie di approccio all’argomento. In particolare l’equipe si è avvalsa di: Il Medico Specialista: Per quanto concerne la prima parte teorica riguardante l’anatomia e la fisiologia del rachide, ma anche l’ambito clinico e i differenti tipi di patologie correlate alle fasce d’età dei soggetti che ne soffrono. Il Fisioterapista Il suo ruolo è quello di informare e formare i soggetti sui potenziali rischi di insorgenza di patologie a carico del rachide legati agli atteggiamenti posturali propri di ogni individuo e al suo modo di rapportarsi al mondo; e altresì, di fornire delle indicazioni di massima riguardanti il più idoneo comportamento da adottare durante le fasi di comparsa di sintomatologie dolorose a carico del rachide. Gli Specialisti in Attività Motoria Preventiva e Adattata Hanno avuto due compiti complementari: Il primo nella teoria, con la spiegazione dei concetti, delle regole e dei cardini della Back School (prevenzione primaria), fornendo le indicazioni sui comportamenti più idonei da adottare nelle attività della vita quotidiana; ed esclusivamente per gli insegnanti, individuare le nozioni più importanti da trasferire agli alunni avendo come obiettivo la salvaguardia della loro schiena. Il secondo, è stato prettamente pratico, tramite un approccio concreto agli esercizi preventivi della Back School e i modelli comportamentali corretti da utilizzare. LA PROCEDURA E LA METODOLOGIA DELL’INTERVENTO Gli incontri formativi sono stati frequentati da circa 20 soggetti tra personale docente e non. Le attività formative si sono svolte per la parte teorica (7 incontri della durata di due ore circa), all’interno di un’aula didattica multimediale. Invece, per quanto concerne la parte pratica (1 incontro per gruppo di 10/15 soggetti, anch'esso della durata di 2 ore circa), l’attività si è svolta all’interno della palestra scolastica. Durante lo svolgimento dell’attività pratica, i soggetti hanno avuto la possibilità di scegliere se parteciparvi attivamente o meno, in piena coscienza delle proprie possibilità. Per le lezioni pratiche, sono stati utilizzati i materassini piccoli da palestra, il tatami, i bastoni in legno, ecc. PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ INCONTRI ARGOMENTO DOCENTE SPAZIO 1° incontro Equipe Apertura e presentazione del corso Aula didattica multimediale Nozioni principali sulla anatomia e la fisiologia del rachide 2° incontro 3° incontro Medico Specialista Le patologie del rachide e loro insorgenza in età evolutiva con cenni Medico Aula didattica di clinica e diagnostica Specialista multimediale Le patologie del rachide e loro insorgenza in età adulta con cenni di Medico Aula didattica clinica e diagnostica Specialista multimediale 4 4° incontro LA PREVENZIONE PRIMARIA: Specialista Aula didattica I concetti, le norme e i cardini della Back School nella prevenzione Attività multimediale delle rachialgie e le linee guida teoriche e le norme comportamenta- Mot.Prev.& li per preservare la nostra schiena nelle attività di vita quotidiana. Adattata Le indicazioni per gli insegnanti nel farsi portavoce di nozioni di buone pratiche di comportamento nella prevenzione delle patologie del rachide per gli studenti 5° incontro Gli esercizi specifici della Back School (spiegazione pratica degli Specialista (1 incontro esercizi per prevenire il dolore a vari livelli della colonna) e norme Attività per 15 sogg.) comportamentali per preservare la nostra schiena nelle attività di Mot.Prev.& vita quotidiana. Le applicazioni pratiche Adattata 6° incontro LA PREVENZIONE SECONDARIA: FisioterapiI rischi potenziali di andare incontro a patologie a carico del rachide sta legate agli atteggiamenti posturali propri di ogni individuo e al suo modo di rapportarsi al mondo 7° incontro Percorsi di trattamento validi relativi alle più comuni sintomatolo- Fisioterapigie dolorose a carico del rachide: “tra medicina e mitologia” sta 8° incontro Chiusura del corso Equipe Consegna del materiale formativo Palestra Aula didattica multimediale Aula didattica multimediale Aula didattica multimediale DIFFUSIONE DEL PROGRAMMA DEL CORSO E MATERIALE FORMATIVO Per rendere questo servizio ancora più qualitativamente significativo e un valido aiuto anche nel futuro, sono stati creati dei supporti indirizzati sia a fini organizzativi che consultivi. Essi comprendevano, per l’attività organizzativa: a. Brochure e 2 Poster con l’intera organizzazione del corso, orari, aule, argomenti e docenti. Ciò ai fini di poter fornire un chiaro quadro dell’intero progetto a tutto il personale e facilitarne l’organizzazione e lo svolgimento. Per la formazione: b. Opuscoli riservati all’intero personale scolastico contenenti cenni sull’anatomia e fisiologia del rachide e sui principali esercizi di prevenzione delle patologie del rachide per livello vertebrale, nonché dei consigli utili per la salvaguardia della schiena nella vita di tutti i giorni. c. Opuscoli riservati esclusivamente ai docenti scolastici contenenti le principali norme comportamentali che risulta necessario conoscere e far conoscere agli alunni per prevenire possibili patologie del rachide tipiche dell’età evolutiva e strettamente legate alla vita scolastica. INDAGINE Il progetto “SAVE Your BACK”, finalizzato alla informazione-formazione teorrica e pratica del personale scolastico, ha raggiunto il suo obiettivo? Per rispondere a questa domanda è stato condotto uno studio in parallelo al progetto. Attraverso la somministrazione di un questionario finale, si è andato a verificare il livello di apprendimento dei contenuti portati dal corso e quale invece sia stato il suo gradimento. SOMMINISTRAZIONE E COMPOSIZIONE DEL QUESTIONARIO Il questionario è stato auto-compilato da parte di tutto il personale docente e non partecipante all’ultimo incontro (11 soggetti). Il questionario si articolava in 21 domande, suddivise in due gruppi: Gruppo A, Apprendimento formativo e Gruppo B, Gradimento del corso. Gruppo A: 14 domande, delineate da ogni Specialista in relazione al numero degli incontri ed agli argomenti trattati (7 incontri per 14 quesiti). I quesiti proposti indagano le differenti aree tematiche caratterizzanti il corso nel suo divenire. Esse sono: 1. Anatomia e fisiologia normale del rachide (2 quesiti) 2. Fisiopatologia del rachide nell’età evolutiva (2 quesiti) 3. Fisiopatologia del rachide nell’età adulta (2 quesiti) 4. Corretta igiene della colonna e Back School in soggetti sani (4 quesiti) 5. Corretto approccio riabilitativo-rieducativo in soggetti con pregressa rachialgia (4 quesiti). Gruppo B: 7 domande relative al gradimento del corso. 5 Tutte le risposte del Gruppo A erano a scelta multipla su 4 opzioni, con una risposta esatta, 2 errate ed una “Non so”. Le risposte relative al Gruppo B erano anch’esse a scelta multipla, il loro numero variava in base al quesito. L’ultima prevedeva la possibilità di una risposta aperta. ANALISI DEI RISULTATI Si è andata a valutare la percentuale delle risposte esatte, errate e non date su l’intero questionario e su aree tematiche specifiche. Di seguito, i valori percentuali delle risposte relative al gradimento del corso. Gruppo A: apprendimento generale Risp non date Risp errate 1% 29% Risp esatte 70% Gruppo A: apprendimento relativo alle aree tematiche 0% 25% 50% 75% 100% Risposte esatte Risposte errate Risposte non date Fisiologia normale del rachide Fisiopatologia del rachide nell’età evolutiva Fisiopatologia del rachide nell’età adulta Corretta igiene della colonna e Back School Corretto approccio riabilitativo-rieducativo in soggetti con pregressa rachialgia 6 Gruppo B: gradimento generale di interventi preventivo-formativi 0% 25% 50% 75% 100% SI NO Pensi che questo corso formativo ti abbia arricchito sotto il profilo delle conoscenze in ambito delle patologie del rachide, della loro prevenzione, diagnosi e trattamento? Questo corso di formazione ti ha stimolato nella possibilità di frequentare un corso di ginnastica preventiva? Pensi che quello che hai appreso in questo corso ti sarà utile nel momento educativo sia nei confronti del gruppo classe (per gli insegnanti), sia per chi ti sta intorno? Pensi che sia socialmente utile attivare nella scuola corsi di formazione in ambito preventivo con questi contenuti? Pensi che sia utile estendere queste conoscenze, ovviamente formulate in maniera adeguata, direttamente agli alunni con progetti formativi diretti al gruppo classe? Gruppo B: gradimento del corso frequentato Avresti cambiato qualcosa? Cosa pensi dell’organizzazione interna di questo corso? 0% 25% 50% 75% 0% 100% Ottima Si Buona Sufficiente Scarsa No 25% 50% 75% 100% 7 Risulta chiaro che se al progetto “SAVE Your BACK” aderiranno più scuole e di differente ordine e grado lo studio longitudinale si arricchirà di ulteriori dati, valenze e significati. CONSIDERAZIONI ED INTERPRETAZIONE DELL’ANALISI DEI RISULTATI Relativamente alle aree tematiche dei quesiti del Gruppo A si possono notare delle differenze sostanziali nelle percentuali delle risposte esatte. Infatti, i 6 quesiti di area medica hanno avuto una percentuale molto alta di risposte esatte, mentre gli 8 quesiti di ambito preventivomotorio e riabilitativo non hanno avuto lo stesso outcome. Questa differenza potrebbe essere letta in molteplici modi: poco interesse per un’area piuttosto che per l’altra, difficoltà nell’apprendimento, conoscenze pregresse derivanti da una visione ormai superata della prevenzione e della riabilitazione, ecc. Da un’analisi più attenta di queste motivazioni e soprattutto andando ad osservare i quesiti che hanno dato percentualmente il maggior numero di rispose errate nell’area riabilitativa, si può evincere che, rispetto alle ipotesi fatte in precedenza, i soggetti dimostrano di avere dei convincimenti superati riguardo al giusto approccio riabilitativo, per esempio più del 50% degli intervistati, al quesito numero 12, che recitava: “Quali fra queste attività è più importante per raggiungere e mantenere una migliore condizione fisica in un soggetto non sportivo?” hanno scelto come risposta: “Riposare in posizioni rilassanti”, concetto e approccio terapeutico ormai abbondantemente superato da una nuova e corretta concezione attivistica del vivere comune sia in condizioni di salute che in presenza di patologia. D’altro canto, gli ottimi risultati percentuali (da 100% a 82% circa), relativi alle risposte esatte inerenti l’area medica, sono da legare a conoscenze già precedentemente acquisite da parte dei soggetti. Infatti, molti hanno affermano di avere acquisito questi contenuti attraverso i mass media oppure per esigenze mediche personali o di amici e familiari. Da questa ultima analisi, scaturisce la riflessione relativamente al fatto che sarebbe forse necessario, da parte dei soggetti competenti, che alla divulgazione di contenuti medici e scientifici inerenti la diagnosi, la sua esplicazione ed il relativo trattamento farmacologico si affianchi sempre il corretto approccio terapeutico-riabilitativo, sia per implementare le conoscenze preventivo-motorio e riabilitative dei soggetti, ma soprattutto per migliorare la società civile in generale. Le risposte fornite ai quesiti del Gruppo B non fanno altro che rafforzare questa convinzione, relativamente al fatto che interventi integrati di questo tipo portino alla ottimizzazione delle conoscenze, grazie alla collaborazione proficua di differenti figure professionali, diretta verso un unico obiettivo comune: la formazione. CONCLUSIONI Questa trattazione vuole rappresentare un punto di partenza per tanti motivi. Prima di tutto, con riferimento alle conclusioni tratte dall’analisi dei dati, rappresenta la possibilità, attraverso interventi integrati, di migliorare la vita lavorativa dei soggetti, ren- 8 dendoli protagonisti di un corretto approccio preventivo e riabilitativo rispetto alle possibili patologie che si possono presentare nelle fasi della vita. Allo stesso tempo, si pone come fornitore di conoscenze di prevenzione primaria per quei soggetti che sono chiamati ad un compito importante, formare le nuove generazioni. Altra determinante caratteristica di questa trattazione è quella di pensare in termini multidisciplinari, dove ogni apporto specialistico è vissuto come un arricchimento di tutto l’insieme e dove ogni professionista è parte integrante ed indispensabile di un progetto comune. Oltre alle considerazioni sopra riportate e alla luce dell’esperienza svolta, il progetto nel suo divenire ha portato alla luce anche altre esigenze non contemplate nella formulazione iniziale, come la possibilità di estendere questo intervento al gruppo classe in modo da incrementare la significatività dello stesso. Ora, quello che ci si può auspicare è che si continui verso questa direzione “illuminata” delle conoscenze al servizio della società di oggi e soprattutto del domani. BIBLIOGRAFIA E STUDI SCIENTIFICI “La ginnastica posturale, esercizi e consigli per conquistare da soli una postura corretta” – Erio de Col – Editrice Mediterranee “Come prevenire e curare il mal di schiena” – E. Martinelli – Fabbri Editori “Impara a conoscere e a difendere la colonna vertebrale” (guida per bambini) S. Negrini www.gss.it “Zainetto e mal di schiena: esiste una correlazione diretta?” – S. Negrini, e al. – Unità di Ortopedia, Fondazione Don Gnocchi – Milano www.gss.it “L’uso dello zainetto da parte dei ragazzi di età compresa tra 6 e 14 anni” – UNICAB 2003 “Programma educativo sull’ergonomia scolastica rivolto ai bambini del secondo ciclo della scuola elementare” - ISPESL - Dipartimento di Medicina del Lavoro (RM) “Schoolbag Weight and Muscoloskeletal Syntoms in New Zealand Secondary Schools” – S. Legg, J. Whittfield, D. Hedderley, D. Stubbs - Centre for Ergonomics, Occupational Safety and Health, Massey University, New Zealand and Robens Centre for Health Ergonomics, European Institute of Health and Medical Sciences, University of Surrey, UK. Legge 626/94, decreto legislativo prescrivente le misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici. “Children at risk: risk factors for low back pain in the elementary school environment” 9 FONTE: Spine. 2004 Mar 11; 29(6):697-702. Limon S, Valinsky LJ, Ben-Shalom Y. Petach Tikva Area Ministry of Health, Petach Tikva, Israel “Social acceptability of treatments for adolescent idiopathic scoliosis:a cross-sectional study” FONTE: Stefano Negrini, Roberta Carabalona, ISICO (Italian Scientific Spine Institute), Milan, Italy, Don Carlo Gnocchi Foundation ONLUS, Care & Research Institute, Milan, Italy. Scoliosis 2006, 1:14 “Generalized osteopenia and spinal deformity occur concomitantly in adolescent idiopathic scoliosis (AIS) during the peripubertal period” FONTE: Lee WT, Cheung CS, Tse YK, Guo X, Qin L, Lam TP, Ng BK, Cheng JC. 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