ISTITUTO COMPRENSIVO TAVERNOLA BERGAMASCA
CON
ISTITUTO “ANGELO CUSTODE” - PREDORE
BEATRICE SCHILLACI
OLIVO FILIPPI
UN PROGETTO D’INTEGRAZIONE
DIVENTATO NORMA
INDICE
Prefazione
Presentazione
1. Introduzione:
1.1 Punto di attenzione nel POF dell’Istituto Comprensivo
1.2 Implicazioni legislative nazionali e internazionali
2. S.A.R.E.I.: Cos’è – Perché nasce – Evoluzioni
3. S.A.R.E.I.: il progetto:
3.1 Finalità
3.2 Obiettivi Generali
3.3 Obiettivi Specifici:
a) per gli insegnanti
b) per i ragazzi
c) per gli educatori e gli insegnanti dell’Istituto “Angelo Custode”
3.4 Modalità operative
3.5 Contenuti negli anni
3.6 Tempi
3.7 Luoghi
3.8 Strumenti
3.9 Persone coinvolte
3.10 Attività supplementari
4. Fruibilità sul territorio delle possibili applicazioni del Progetto
5. Conclusioni
Allegati
Ringraziamenti
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PREFAZIONE
....Sarei.....Sarei....Sarei....... “io sarei” voce del verbo essere, modo
condizionale, tempo presente, prima persona singolare.
Dalla grammatica italiana si impara che il condizionale esprime di sua natura
dubbio, incertezza, possibilità, al contrario di quella sicurezza e risolutezza che
esprime l’uso corrispondente dell’indicativo; e per ciò talora ha meno forza e talora
anche più forza dell’indicativo stesso.
Ecco! Il “Progetto S.A.R.E.I.” conosce la sua forza proprio nella dimensione del
divenire, del cambiamento perché “non ci si può immergere due volte nello stesso
fiume”. Ed è proprio così, perché di anno in anno si è trasformato, a volte anche in
modo radicale, e si è ampliato per i protagonisti che ha visto coinvolti e per gli
obiettivi che ha raggiunto.
L’acronimo SAREI sta per Socializzazione Accoglienza Relazione Esperienza
Integrazione. Nasce con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi della secondaria di 1°
grado alla realtà dell’Istituto “Angelo Custode” di Predore e di consentire un
approccio relazionale agli ospiti dell’Istituto stesso. Diventa, nel tempo, un terreno
di confronto tra i docenti della scuola statale e i docenti della scuola primaria
paritaria “Istituto Angelo Custode” che ha particolari finalità, consentendo così di
raggiungere un ulteriore scopo che è quello di una rete scolastica tra Istituzione
Pubblica e Istituzione Privata. In questo contesto vengono poste in essere svariate
attività che trovano la loro massima espressione nella rappresentazione teatrale che
assume un particolare valore simbolico quando i genitori di tutti gli alunni
partecipanti siedono nella stessa platea e ognuno ferma con il “clic” di una foto
l’immagine del figlio protagonista, indipendentemente dalle sue caratteristiche, con
la consapevolezza di fissare nel tempo un momento avente un forte valore affettivo
ed emozionale.
E poi il Progetto apre alla Comunità replicando lo spettacolo per i cittadini di
Predore.
S.A.R.E.I. è, in sintesi, un progetto che ha forza e vigore, i quali di anno in anno si
alimentano e si rinnovano.
E’, quindi, in questo continuo divenire che è assolutamente doveroso
fermarsi un momento e raccogliere in uno scritto il significato e la ricchezza di
questa bella esperienza.
Dott.ssa Silvia Fratus
(Psicologa)
Coordinatrice Scuola Primaria Paritaria
Istituto “Angelo Custode”
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PRESENTAZIONE
Integrazione + Collaborazione = Apprendimento collaborativo
Ecco la formula che la Scuola Potenziata di Predore e Tavernola mette in atto nell’Istituto
Comprensivo di Tavernola Bergamasca per realizzare forme vitali di apprendimento e di
educazione alla cittadinanza attraverso laboratori d’esperienza didattica.
In particolare il progetto S.A.R.E.I. della Scuola sec. di 1^ grado ri-costruisce ogni anno,
ormai da un decennio, esperienze di:
Socializzazione tra le diverse entità di ragazzi e ragazze, di adulti, siano essi docenti o
genitori, di organismi formativi del territorio: Scuola, Istituto “Angelo Custode” di
Predore.
Accoglienza realizzata in una formula civico-sociale multidirezionale del territorio,
della scuola, dei ragazzi e delle ragazze.
Relazione viva e vissuta attraverso il fare insieme laboratorio teatrale.
Esperienza come avviamento alla socialità che si fa educante attraverso il fare.
Integrazione e inclusione di saperi che attraverso il fare diventano occasione di saper
essere persone/ cittadini e non sono più una vuota formula desiderata ma la normale
pratica quotidiana scolastica, civica, organizzativa.
S.A.RE.I. è un esercizio DI FARE SCUOLA E LABORATORIO INSIEME, una buona
prassi da cui il Sistema Scolastico dovrebbe apprendere per porre in essere esempi concreti
e non solo formulazioni teoriche di apprendimento-insegnamento-apprendimento.
La presenza in classe degli alunni con disabilità anche medio-gravi mette in azione un
moltiplicarsi di abilità diverse che costituiscono un apprendimento unico per tutti, sia per i
normodotati sia per i diversamente abili, sia per gli operatori, docenti ed educatori.
Il Progetto S.A.R.E.I., ormai al suo decennale, è l’esperienza di Fare Teatro come
formula di integrazione e di scambio tra diverse abilità: quelle professionali di docenti
(sono coinvolti gli insegnanti di tutte le discipline) ed operatori dell’Istituto “Angelo
Custode”, quelle dei discenti (partecipano tutti gli studenti della scuola e i ragazzi
diversamente abili non gravi del su citato Istituto), quelle creative, operative, motorie.
Perché dunque non accrescerne l’efficacia promuovendo una più capillare conoscenza di
tali prodotti e risultati della Buona Scuola?
Il dirigente scolastico
Prof. Maria Amodeo
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INTRODUZIONE
1.1 Punto di attenzione nel POF dell’Istituto Comprensivo
Fra le dichiarazioni programmatiche del POF dell’Istituto Comprensivo di
Tavernola B.sca si trovano:
l’acquisizione della consapevolezza che la scuola e quindi la società sono
costituite da persone diverse, ognuna con le sue qualità e le sue difficoltà, i suoi
pregi e i suoi difetti.
la creazione su territorio […] di una rete di scambio di informazioni e di
competenze riguardanti la persona con disabilità […] al fine di un orientamento
progettuale della loro vita.
la sensibilizzazione delle famiglie e degli enti territoriali a dare dignità alle
esigenze di vita dei disabili.
L’Istituto comprensivo di Tavernola B.sca, con alle spalle un trentennale lavoro di
sperimentazione di attività educative e didattiche con i disabili, si mostra
particolarmente sensibile a queste problematiche soprattutto da quando al suo
interno viene messa in atto la Scuola potenziata.
1.2 Implicazioni legislative nazionali ed internazionali
Nell’anno scolastico 2007 – 2008 ricorre il trentennale della legge n. 517 che ha
aperto la scuola ai disabili dato che norme legislative nazionali ed internazionali
sostengono l’integrazione delle persone che hanno disabilità.
Affinché un intervento in tal senso abbia efficacia bisogna che fuori dalla scuola il
diversamente abile possa avere opportunità di inserimento sia nella vita sociale che
nel mondo del lavoro.
La sensibilità dei legislatori di tutto il pianeta ha dato vita ad una Convenzione
ONU (30/03/07) sui diritti dei disabili, alla cui firma erano presenti per la prima
volta i disabili stessi, per affermare il principio che le leggi che li riguardano li
vedono coinvolti in prima persona e non “cadono dall’alto” delle Istituzioni.
Con questa Convenzione si afferma ulteriormente che i ragazzi disabili hanno gli
stessi diritti dei compagni normodotati, che in ogni caso bisogna dare priorità agli
interessi dei diversamente abili, che le istituzioni devono consentire ai disabili di
vivere in modo indipendente e di poter partecipare alla vita sociale senza barriere di
sorta.
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S.A.R.E.I. : COS’E’ – PERCHE’ NASCE – EVOLUZIONI
Questo progetto (Socializzazione Accoglienza Relazione Esperienza
Integrazione), nato nel 2000 da un’idea di due professoresse (Giovanna Grande e
Beatrice Schillaci) dell’Istituto Comprensivo di Tavernola B.sca, supportate dalla
Dirigente, dott.ssa Rosa Facchi, e dalla Coordinatrice della Scuola Primaria
Paritaria dell’Istituto “Angelo Custode” di Predore, dott.ssa Silvia Fratus, voleva
mettere a confronto due aspetti della realtà di Predore (normalità e disabilità) e
favorirne la convivenza in due diverse situazioni (Scuola secondaria di 1° grado e
Istituto “Angelo Custode”) mediante la conoscenza da parte dei ragazzi
normodotati del vissuto dei disabili presso l’Istituto e, con l’aiuto degli educatori e
dei loro insegnanti, da parte dei ragazzi diversamente abili mediante la fruizione
delle attività socio-educativo-laboratoriali negli spazi della Scuola secondaria.
Partito nel settembre del 2000 come Progetto esclusivo della Scuola secondaria di
1° grado di Predore, nell’a.s. 2005/2006, quando la Scuola secondaria di Tavernola
B.sca ha iscritto al suo interno i disabili dell’Istituto, il S.A.R.E.I. è diventato un
Progetto di tutta la Secondaria del Comprensivo e dello staff che lo attua (da dove
nel frattempo è uscita la proff.ssa Grande) è entrato a far parte il prof. Olivo Filippi
con il compito di sensibilizzare gli alunni e coordinare i lavori.
Per quanto concerne la Scuola di Predore, facilitati dalla vicinanza territoriale, ci
sono un rapportarsi e un interscambio continui con l’Istituto, mentre così non è
per la Scuola di Tavernola che dista 6 km dalla struttura su detta.
Ma potendo le attività essere svolte anche a scuola e solo nella parte finale
all’Istituto, il Progetto viene attuato dalle due Scuole con modalità e tempi più
opportuni e poi assemblato in un unico evento finale.
Ogni anno vengono affrontate problematiche diverse, con un occhio particolare alla
scelta dei contenuti mirati alle disabilità dei ragazzi dell’Istituto che partecipano.
Per i ragazzi della Scuola di Predore è un arricchimento ulteriore recarsi
settimanalmente presso la Struttura per poter fare attività di laboratorio non solo
con i compagni inseriti nelle attività scolastiche ma anche con i ragazzi stanziali
che non frequentano l’Istituto Comprensivo per le loro gravi disabilità.
Tutte le discipline scolastiche, a vario titolo, vengono coinvolte, arte, musica e
lettere in maggior misura, e nelle settimane in cui il Progetto trova spazio tra le
attività didattiche l’orario scolastico subisce adattamenti in base alle necessità del
S.A.R.E.I.
Grazie al lavoro di questi anni si può affermare senza ombra di smentita che
nell’Istituto Comprensivo di Tavernola B.sca gli obiettivi sottintesi nell’acrostico
che dà il titolo a questo Progetto sono stati pienamente raggiunti, infatti i ragazzi
diversamente abili, pur nella loro diversità, sono uguali in tutto ai loro compagni
normodotati.
Del resto ogni individuo, anche il normodotato, non è forse una persona che va
considerata nella sua singolarità, con proprie caratteristiche e segni distintivi, pur
essendo uguale agli altri nei diritti, nelle emozioni, nei sentimenti?
Senza dubbio possiamo dire che Socializzazione Accoglienza Relazione
Esperienza Integrazione sono diventate prassi, le NORME cioè che regolano
l’agire e il comportarsi quotidiano degli alunni dell’Istituto Comprensivo di
Tavernola Bergamasca.
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S.A.R.E.I. : IL PROGETTO
3.1 Finalità
Conoscere la disabilità come realtà quotidiana che non si esaurisce
nell’integrazione scolastica ma continua fuori diventando una responsabilità di
tutti.
Favorire l’accoglienza e l’integrazione dei disabili ospiti dell’istituto “Angelo
Custode” mediante la socializzazione con i ragazzi normodotati della Scuola
secondaria di 1° grado dell’istituto Comprensivo di Tavernola B.sca.
Favorire un’informazione la più capillare possibile sul territorio affinché abbia
più larga risonanza il percorso effettuato Da questo Progetto.
3.2 Obiettivi Generali
Identificare le iniziative che nascono dal rapporto tra scuola ed enti territoriali.
Riconoscere in situazione l’istituzione che ha promosso determinate attività ed
iniziative.
Conoscere un “mondo” distante dalle proprie esperienze ma inserito nella realtà
territoriale.
Affrontare senza pregiudizio, e sconfiggere, la paura delle diversità attraverso il
contatto con comportamenti problematici.
Impegnarsi ad utilizzare le proprie energie per gli altri.
Far emergere sentimenti e sensazioni personali riguardo al contatto con la
disabilità.
Entrare in relazione attraverso le modalità di comunicazione verbale e non
verbale.
Fare un uso consapevole del corpo del corpo mediante vari linguaggi espressivi.
3.3 Obiettivi Specifici
a)
per gli insegnanti
Coinvolgere i ragazzi normodotati all’interno di una realtà territoriale
significativa e caratterizzante quale è l’istituto “Angelo Custode”,
facendo conoscere il vissuto quotidiano dei disabili.
Abituare gli alunni a prendere coscienza dei diversi contesti sociali per
lo sviluppo armonico della personalità.
Educare alla diversità durante l’attività didattica in classe.
Favorire la convivenza degli alunni nelle due diverse situazioni (Scuola
secondaria e Istituto).
Stimolare attraverso attività laboratoriali il protagonismo di ciascun
alunno coinvolto sia esso normodotato o disabile.
Offrire a tutti gli alunni la possibilità di esprimersi in contesti non
strutturati.
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b.1) per i ragazzi normodotati
Conoscere la quotidianità del disabile attraverso il contatto con gli spazi
e le persone che se ne fanno carico per tutto l’arco della giornata.
Impegnarsi ad utilizzare le proprie energie per gli altri.
Conoscere un “Mondo distante” dalle proprie esperienze ma inserito
nella realtà territoriale.
Sconfiggere la paura della diversità attraverso il contatto con
comportamenti problematici.
Sapersi confrontare attraverso modalità le modalità di comunicazione
verbale e non verbale.
Saper avvicinare e guidare il disabile, anche per poco tempo, sforzandosi
di correggere le inadeguatezze.
Riconoscere gli atteggiamenti positivi ai fini delle relazioni
interpersonali.
Partecipare attivamente a tutte le fasi di lavoro del Progetto.
b.2) per i ragazzi disabili
Sperimentare la condivisione di attività quotidiane o laboratoriali con
compagni normodotati.
Sentirsi parte e riconoscersi in un gruppo.
Attivare modalità relazionali con coetanei e adulti rispettando regole e
ruoli.
Partecipare attivamente a tutte le fasi di lavoro del Progetto.
Assumere durante l’attività un atteggiamento positivo ai fini di una
relazione interpersonale.
c) per educatori e insegnanti dell’Istituto “Angelo Custode”
Fornire ai ragazzi non scolarizzabili residenti all’Istituto la possibilità di
allargare le proprie relazioni con soggetti normodotati.
Fornire ai ragazzi che verranno inseriti nelle classi dell’Istituto
Comprensivo un primo contatto con compagni ed insegnanti per rendere
meno traumatico il loro successivo inserimento.
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3.4 Modalità operative
Prima che inizi l’anno scolastico i coordinatori di classe e gli insegnanti di
Sostegno delle Scuola secondaria di 1° grado dell’istituto Comprensivo
incontrano insegnanti e specialisti dell’istituto “Angelo Custode” per pianificare
gli interventi, stabilire i tempi e le modalità di integrazione, proporre le attività
in cui venga privilegiato “il fare con le mani” e “il fare con il corpo” senza
tralasciare i lavori di ricerca, le lezioni frontali e i lavori cooperativi.
La Psicologa e gli insegnanti dell’Istituto scelgono i disabili residenziali da far
partecipare al Progetto in base alle loro abilità.
Il Consiglio di Classe, d’accordo con la Psicologa dell’istituto, decide sia il
trimestre più opportuno durante il quale attuare il Progetto in ciascuna delle tre
classi della Scuola secondaria sia la metodologia di intervento per evitare di
portare scompiglio alle attività dell’”Angelo Custode”.
Nelle classi viene somministrato un questionario anonimo iniziale, teso a
rilevare la percezione che si ha dell’”Angelo Custode”, del disabile, delle
disabilità e dei problemi ad esse connessi.
Gli alunni normodotati vengono preparati sulle disabilità dei compagni e sul
tipo di contatto che con essi possono avere.
Gli alunni normodotati vengono preparati sull’attività che si andrà a mettere in
atto nel corso dell’anno.
Alla luce dell’esperienza fatta nei primi anni in cui è stato messo in atto questo
Progetto, si stabilisce che nelle classi prime si lavora al S.A.R.E.I. nel 1°
trimestre, nelle classi seconde e terze nel 2° per dare la possibilità a chi
conclude il ciclo di istruzione della Secondaria di 1° grado di dedicarsi
nell’ultima parte dell’anno esclusivamente alla preparazione agli esami.
I normodotati delle classi prime incontrano a scuola (2 volte) gli specialisti che
spiegano cos’è l’Istituto, cosa è la realtà dei disabili, cos’è l’handicap.
I normodotati delle classi prime visitano l’Istituto (2 volte Predore – 1
Tavernola B.sca).
Ognuna delle classi seconde e terze viene divisa in due o tre gruppi a seconda
delle necessità operative: a turno, qualcuno lavora a scuola e gli altri all’istituto
(per quanto concerne la Scuola di Predore) oppure si rimane tutti a scuola
(Secondaria di Tavernola).
Ai ragazzi normodotati a metà percorso viene somministrato un questionario per
verificare il procedimento del Progetto, la sua utilità, eventuali difficoltà,
eventuali correzioni di rotta.
Alla fine del percorso gli alunni relazionano l’esperienza fatta.
Gli insegnanti (sia della Secondaria che della Scuola Parificata dell’Istituto) e la
Psicologa fanno una verifica conclusiva del Progetto.
Il Progetto viene pubblicizzato.
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3.5 Contenuti negli anni
I Contenuti per le tre classi della Scuola Secondaria fin dall’inizio sono stati
diversificati, pur mantenendosi sempre uguali per le classi prime dove hanno come
titolo “Quattro passi per conoscerci”.
Per quanto riguarda le seconde e le terze esse col passare degli anni hanno
affrontato argomenti diversi che oltre agli insegnanti di materie pratiche di volta in
volta hanno coinvolto anche altri insegnanti curriculari.
Negli anni titoli ed argomenti del Progetto per le seconde e le terze sono stati:
2000-2001: Io e te insieme nell’ombra (musica e contatto corporeo).
Mediante un laboratorio di musicoterapica i normodotati ascoltando
musica new age e classica ritmica sono entrati in contatto col corpo
dei disabili e viceversa; in un secondo momento i ragazzi si sono
mossi singolarmente o in coppia come davanti ad uno specchio.
2001-2002: Sperimentiamo il quotidiano.
Mediante laboratori di psicomotricità, musicoterapia, manipolazione e scenografia, i normodotati con funzione di tutoraggio hanno
lavorato fianco a fianco con i disabili.
2002-2003: Abbattiamo le barriere architettoniche.
Dopo analisi e rilevamenti fotografici della realtà di Predore, i
normodotati hanno scelto alcuni fra gli ostacoli e hanno studiato
modalità ed intervento per abbatterli.
Oltre all’allestimento di una mostra fotografica, alla realizzazione
di uno stemma del paese e di un bassorilievo del nome di Predore
in latino (a cura dei disabili) sono state segnalate alla
Amministrazione Comunale le barriere che i disabili incontravano
a Predore ed è stato consegnato lo studio fatto per adattarle.
Gli amministratori “illuminati” hanno accettato le proposte e, dove
si poteva intervenire, sono passati ai fatti.
2003-2004: Predore ieri e oggi (aspetti storico-sociali e geografici).
Mentre un gruppo di ragazzi si è recato all’Istituto per preparare
con i compagni disabili un documentario in Power Point su attività
svolte con i disabili dal titolo “Io, tu, noi…siamo felici”, per
partecipare al Concorso Cartolandia, vincendolo, chi è rimasto
a scuola ha fatto una ricerca storico-geografica sul paese
pubblicando alla fine un opuscolo corredato da foto e un
album fotografico su Predore, utilizzando materiale povero.
2004-2005: Emozioni – Esperienze con l’acqua.
Mentre i ragazzi della 2^ hanno fatto esperienze sensoriali con
l’acqua, gli alunni di 3^ hanno fatto dei prelievi di acqua in vari
punti del paese, poi li hanno portati all’Istituto per chimici “Natta”
a Bergamo per farli analizzare, quindi hanno comparato i dati con
quelli emersi dalla lettura fatta mensilmente dall’ASL, pubblicizzando il lavoro svolto con il documentario “Gorgoglio di acque”.
I compagni disabili con un piccolo gruppo di normodotati hanno
riportato su dei plastici gli ambienti naturali in cui erano stati fatti
i prelievi: cascata, lago, ecc.
2005-2006: Maracas, tam tam & co. / Una tribù che balla.
In questo anno scolastico entra a far parte del S.A.R.E.I anche la
Secondaria di Tavernola. Entrambi i titoli erano validi per tutte
e due le scuole.
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Il primo è il titolo del laboratorio in cui i ragazzi di entrambe le
scuole, insieme ai loro compagni diversamente abili, hanno
costruito semplici strumenti musicali, materiali sonori e
scenografie per lo spettacolo che hanno fatto i compagni delle altre
classi dal titolo “Una tribù che balla”.
La rappresentazione finale presso la palestra dell’”Angelo Custode”
ha visto le due Scuole esibirsi insieme.
Nello spettacolo teatrale i disabili sono stati protagonisti fra
protagonisti.
2006-2007: Inventiamoci un musical / Stimoliamo la creatività.
Sebbene i titoli fossero identici per le due scuole il contenuto è stato
diverso. Infatti mentre nella 3^ di Predore e nelle 2^ di Tavernola si
è lavorato per sperimentare e manipolare oggetti sonori, inventare e
produrre messaggi visivi con tecniche e materiali diversi, nella 2^ di
Predore si è messo in chiave di musical la storia “Kirikou e la
strega Karaba”, mentre a Tavernola le terze hanno musicato la
“Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.
Anche questa volta lo spettacolo finale presso l’Istituto ha
assemblato il lavoro delle tre scuole (se consideriamo anche la
Paritaria dell’“Angelo Custode”).
2007-2008: L’arcobaleno dell’amicizia / Stimoliamo la creatività.
Il titolo del musical di Predore (imperniato sui problemi di
convivenza a bordo dell’arca di Noè) è stato anche il titolo di tutto
lo spettacolo.
Mentre i ragazzi della 2^ di Predore hanno recitato e quelli di 3^
hanno provveduto a scenografie, costumi e musiche, a Tavernola gli
alunni delle due terze hanno ballato e recitato (una storia scritta da
loro in bergamasco) mentre quelli delle seconde hanno creato
scenografie, costumi e musiche.
2008-2009: Un pianeta chiamato sogno / Stimoliamo la creatività.
Il titolo della rappresentazione teatrale di Predore (imperniata sulla
Educazione Ambientale e il riciclaggio dei rifiuti) è stato anche il
titolo di tutto lo spettacolo.
A Predore i ragazzi di 2^ hanno recitato e quelli di 3^ hanno
provveduto a preparare scenografie, costumi e musiche (composte
ed eseguite dai ragazzi stessi); a Tavernola gli alunni delle due terze
hanno preparato dei balletti tipici di alcuni stati esteri.
2009-2010: Il piccolo principe / Stimoliamo la creatività.
(stesse modalità degli anni precedenti)
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3.6 Tempi
Per le classi prime: 4 incontri (a classe intera, 2 a Scuola e 2 all’Istituto per
Predore; 3 a Scuola e 1 all’Istituto per Tavernola), di due
ore ciascuno. Durante il primo incontro a Scuola la
psicologa, dott.ssa Fratus, consegna una scatola che andrà
a contenere i pensieri anonimi dei ragazzini quali saranno
consegnati anche i questionari anonimi da compilare.
Nel secondo incontro si restituiscono alla Psicologa la
scatola con i pensieri e i questionari (i ragazzi di Predore
visitano l’Istituto). Nel terzo incontro (a Scuola) la
Psicologa farà la restituzione con spiegazioni e chiarimenti.
Nell’ultimo incontro, che cade sotto Natale, si fa una festa
all’Istituto (per Predore) o a Scuola (per Tavernola) per
concludere il percorso di queste classi.
Il Progetto è svolto nel I trimestre (sett./dic.).
Per le classi seconde: di solito 8 incontri (gli alunni di ciascuna classe vengono
e terze
divisi in due gruppi quanti sono le attività di laboratorio;
a Predore, un gruppo lavora a scuola e l’altro va
all’Istituto; a Tavernola, per problemi di trasporto, si
lavora solo a scuola e ci si reca all’Istituto solo per le
prove generali e per lo spettacolo finale), di due ore
ciascuno, in giorni diversi della settimana per non
penalizzare sempre le stesse discipline.
I primi anni i gruppi ruotavano negli spazi (Scuola –
Istituto), poi si è visto che il lavoro ne risentiva e si è
deciso di assegnare a ciascun gruppo un obiettivo da
portare a termine.
Le seconde e le terze si occupano del S.A.R.E.I. nel
corso del II trimestre (genn./febbr.).
3.7 Luoghi
Istituto “Angelo Custode”, come realtà e struttura multifunzionale.
La Scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Tavernola B.sca
con i plessi di Predore e Tavernola, come spazio di preparazione – attività –
riflessione – verifica.
Auditorio Civico di Predore, come spazio per dare visibilità ai contenuti
aprendo il Progetto alla Comunità predorina.
Il Territorio, come oggetto di osservazione e di studio, “palestra di vita”.
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3.8 Strumenti
Partendo dalla considerazione che fra gli obiettivi del Progetto c’è quello di rendere
il disabile protagonista tra protagonisti, non è sicuramente ai materiali utilizzati che
va rivolta la cura, perciò per tutte le attività del S.A.R.E.I. si cerca di impiegare
materiale povero che, con l’aiuto della fantasia e con “il fare con le mani”, si
trasforma diventando di volta in volta dei veri e propri capolavori.
Fra gli strumenti un posto rilevante ce l’hanno gli audiovisivi e i sussidi
multimediali; infatti, tra i prodotti finali si trovano: documentari, riprese filmiche e
CD in Power Point.
3.9 Persone coinvolte
Oltre a tutti i ragazzi che frequentano le Scuole secondarie di 1° grado dell’Istituto
Comprensivo di Tavernola ed ai loro insegnanti, un ruolo primario ce l’hanno le
insegnanti, gli assistenti, la psicologa dott.ssa Silvia Fratus ed altri disabili gravi
dell’istituto “Angelo Custode”. Questi ultimi, oltre ad essere inseriti nelle attività
pratiche che vengono svolte nella struttura in cui risiedono, prendono parte anche
alle rappresentazioni teatrali che a partire dall’anno scolastico 2005 – 2006
caratterizzano il Progetto, per dare a ciascuno la possibilità di esprimersi secondo
le proprie caratteristiche.
Se il caso lo richiede occasionalmente possono essere coinvolti anche tecnici e
specialisti presenti sul territorio o anche fuori (vedi Ist. “Natta” di Bergamo per le
analisi delle acque).
3.10 Attività supplementari
Al Progetto S.A.R.E.I. fanno da corollario altre attività che lo supportano per quel
che concerne la preparazione di cartelloni, oggetti, coreografie o costumi del
prodotto finito a cui bisogna dare visibilità.
Per far questo gli alunni delle Secondarie del Comprensivo di Tavernola B.sca
insieme ai loro compagni diversamente abili hanno un modus operandi diviso in
due sezioni:
a) un laboratorio di creatività durante le ore curricolari del mattino, in cui a gruppi
di tre (che variano a seconda della settimana secondo un calendario stabilito
all’inizio dell’anno) escono dalla propria classe di appartenenza e (per un’ora)
vanno a lavorare nell’aula polifunzionale;
b) un laboratorio integrativo opzionale nelle ore pomeridiane (un trimestre per
classe) con i ragazzi divisi in due gruppi ciascuno dei quali ruota per 75 minuti.
A questo secondo tipo di attività partecipano però solo i ragazzi che frequentano la
scuola per 33 ore.
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FRUIBILITA’ SUL TERRITORIO DELLE POSSIBILI
APPLICAZIONI DEL PROGETTO
Se è vero che la finalità di questo Progetto è conoscere la disabilità come realtà
quotidiana che non si esaurisce nell’integrazione scolastica ma continua fuori
diventando una responsabilità di tutti va da sé che, per quanto è possibile,
bisogna che il lavoro svolto e le conclusioni a cui a volte si perviene abbiano una
ricaduta sul territorio di modo che tra l’istituzione Scolastica e gli Enti presenti sul
territorio avvenga quell’osmosi che serve, non solo per il passaggio delle
informazioni o per invitare a fermarsi ogni tanto per riflettere sul disagio dei meno
fortunati, ma anche per creare una rete di collaborazione che favorisca una
maggiore fruizione dei servizi da parte di tutti. Il S.A.R.E.I. è un pozzo di S.
Patrizio a cui attingere continui spunti per affrontare i molteplici aspetti di una
realtà in continuo divenire.
Questo progetto ha trovato varie volte applicazione sul territorio di Predore:
dall’abbattimento di alcune barriere che creavano ostacolo alla deambulazione
delle persone che si spostano con carrozzina allo studio della purezza delle acque,
sia lacustri sia del torrente Rino e degli invasi presenti sul territorio, depositato
presso gli Uffici comunali.
Ma gli obiettivi del S.A.R.E.I. trovano la loro applicazione in qualsiasi evento e
manifestazione delle Scuole Secondarie del Comprensivo di Tavernola B.sca: dalla
corsa campestre alla gita scolastica e alle uscite didattiche.
CONCLUSIONI
Quanto dice Delors a proposito del rapporto tra insegnanti ed alunni si può
applicare al S.A.R.E.I. per quel che riguarda il rapporto tra i ragazzi normodotati e
i loro compagni disabili. Infatti con questo Progetto i normodotati: “imparano a
conoscere” l’altro, le sue difficoltà, i suoi limiti; “imparano a fare” con l’altro
che ha diverso modo di esprimersi, diversa manualità, e contemporaneamente
“insegnano a fare” all’altro, trasmettendo le proprie conoscenze, competenze e
abilità; “imparano a vivere insieme” con l’altro, cercando di capire le sue
necessità per aiutarlo nel soddisfarle; “imparano ad essere” sensibili nei confronti
dei meno fortunati senza avere atteggiamenti pietistici.
La migliore conclusione possibile al S.A.R.E.I. è l’arricchimento in esperienza e
appunto in sensibilità che ne deriva sia per i ragazzi che per i loro coadiuvatori.
Ma dato che “se tutto ciò che facciamo si affaccia sull’infinito, se si vede il proprio
lavoro trarre la sua ragione d’essere e proiettarsi al di là, si lavora più serenamente”
(Van Gogh), il “sarei” condizionale presente, con una rivoluzione grammaticale (i
linguistici ce lo consentano) ogni anno assume il valore di indicativo futuro
prossimo (al momento della programmazione), indicativo presente (durante lo
svolgimento della progettazione), indicativo passato archiviato (al momento della
verifica finale).
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ALLEGATI
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Liberatoria per le riprese filmiche e fotografiche
A tutti i genitori
degli alunni
In vista del progetto S.A.R.E.I. che gli alunni delle classi 1^ - 2^ - 3^ attuano con i
loro compagni disabili presso l’Istituto “Angelo Custode” di Predore, dato che
durante l’attività ci saranno momenti in cui verranno effettuate delle riprese
cinefotografiche, si chiede il permesso di poter riprendere i ragazzi secondo quanto
prescritto dalla L. 675 del 31 dicembre 1996.
Per questo siete pregati di compilare la parte sottostante della presente richiesta e
farla pervenire a Scuola il prima possibile.
___________________________________________________________________
Il sottoscritto………………………………………………., genitore dell’alunno/a
…………………………………………………. frequentante la classe 1^/2^/3^
della Scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Tavernola B.sca,
in ottemperanza alla L. 675 del 31 dicembre 1996 autorizza gli insegnanti a
riprendere con filmati o fotografie mio/a figlio/a a patto che ciò servirà a puro
scopo didattico.
Data…………………………
Firma………………………………
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Questionario iniziale anonimo da fare nelle classi prime
1. Cosa intendi per disabile?
2. Hai qualche amico o parente disabile? Conosci la sua storia?
3. Quando vedi un ragazzo che presenta delle difficoltà qual è il tuo primo
pensiero?
4. Mentre aspetti l’autobus arriva una signora che esprimendosi a gesti ti chiede
un’informazione, come ti comporti?
5. Devi parcheggiare la tua bicicletta, l’unico posto libero è quello assegnato ai
disabili, altrimenti il parcheggio più vicino è un po’ distante da dove ti trovi,
cosa fai? Parcheggi lo stesso perché il tuo veicolo impegna poco spazio?
6. Sei invitato a visitare un centro residenziale per persone portatrici di handicap,
come lo immagini? Cosa ti aspetti di trovare?
7. Un tuo compagno di classe ha difficoltà a partecipare alla visita d’istruzione
perché il mezzo con cui dovreste andare non prevede l’accesso alle carrozzine,
cosa proponi di fare per risolvere il problema?
8. Fai parte di un gruppo di volontari che si occupano di persone disabili. Qual è
la prima cosa che cerchi di fare?
9. Il tuo compagno di classe disabile è abbastanza aggressivo ed ha l’abitudine di
prendere sempre tutte le tue cose. Quali sentimenti provi nei suoi confronti?
10. Tra i compagni di classe, per un’attività di lavoro di gruppo sceglieresti il
compagno disabile? Per quale motivo?
11. Come definiresti il tuo rapporto con i compagni disabili?
12. Il tuo compagno disabile è stato fortemente rimproverato dall’insegnante.
Interverresti in sua difesa? Perché?
13. Secondo te, cosa dovremmo fare per favorire l’integrazione sociale dei
disabili?
14. Ti sei mai sentito escluso da un gruppo? Se si, come hai reagito?
15. Riguardo all’integrazione aggiungi una tua riflessione personale che non ha
trovato spazio nelle precedenti risposte.
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Questionario anonimo da fare nelle classi
a metà del percorso
A metà del percorso del Progetto S.A.R.E.I. affronta con serietà le seguenti
domande e cerca di rispondere con semplicità mettendo a nudo la tua anima e i tuoi
pensieri.
1. Il nome del Progetto S.A.R.E.I. nasce come acrostico (vocabolo formato dalle
Lettere iniziali di altre parole lette una di seguito all’altra) delle parole
Socializzazione Accoglienza Relazione Esperienza Integrazione.
Giunti a metà del cammino, alla luce dell’esperienza fatta, con quali altre parole
sostituiresti quelle dell’acrostico sopra citato, motivando la scelta fatta?
2. Avendo conosciuto ed avendo condiviso in parte la quotidianità dei disabili, è
cambiato il tuo modo di accettare i ragazzi diversamente abili? Se sì, in che
modo?
3. Ti è costata fatica prenderti cura di un ragazzo che non conoscevi? Se sì, perché?
Se no, perché?
4. Se pensavi di avere paura della diversità, sei riuscito/a a sconfiggerla attraverso
il contatto diretto con essa? Come pensi di affrontare eventuali altre paure che
potrebbero nascere in te col passare del tempo?
5. A distanza di settimane come disponi il tuo animo quando sai che devi andare a
condividere parte della tua giornata scolastica con i ragazzi dell’Istituto “Angelo
Custode”?
6. Hai preso coscienza del fatto che la comunicazione fra due persone può avvenire
anche senza parlare, privilegiando altri tipi di linguaggio, come ad esempio gli
occhi e i gesti? Scrivi le tue riflessioni in merito.
7. Dopo le esperienze fatte in queste prime settimane di percorso scrivi le tue
riflessioni circa questo Progetto:
a) Quando gli insegnanti di Lettere e di Sostegno te lo hanno presentato, cosa ti
aspettavi che fosse?
b) Le tue aspettative sono andate deluse?
c) Ci sono degli aspetti di questa attività che, se fosse dipeso da te, avresti
impostato in modo diverso?
d) Hai mai pensato che da grande potresti lavorare in un ambiente in cui ci si
prende cura di quelli che sono stati meno fortunati di noi?
e) Se dovesse capitarti di avere un/una disabile in famiglia o fra la cerchia dei
tuoi amici, che tipo di atteggiamento avresti nell’accostarti a lui/lei per non
farlo/la sentire “diverso/a” da te?
f) Scrivi un pensiero che ti viene in mente riguardo a questo Progetto.
8. Consiglieresti ad un compagno della tua età un’esperienza come quella che stai
facendo tu a scuola in questo periodo? Se sì, perché? Se no, perché?
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Questionario iniziale anonimo sulle
Barriere Architettoniche
1. Conosci il significato di “Barriera Architettonica”?
Se sì, spiega che cosa si intende con questo termine.
2. Sai se nel nostro paese ce ne sono alcune? Se sì, indicale.
3. Secondo te, quali difficoltà può incontrare un disabile nell’affrontare una
barriera architettonica? Fai un esempio.
4. Che cosa faresti per abbattere gli ostacoli presenti nel nostro paese?
5. A chi ti rivolgeresti per mettere in pratica i tuoi suggerimenti?
6. Come può aiutarti la Scuola nella soluzione del problema?
7. A chi spetta abbattere le barriere architettoniche?
8. Hai qualche suggerimento in proposito?
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RINGRAZIAMENTI
Alla fine di questo lavoro un ringraziamento è dovuto innanzitutto ai ragazzi che
nel corso degli anni hanno contribuito e contribuiranno ancora negli anni a
venire a fare del S.A.R.E.I. un Progetto che, pur cambiando di volta in volta nei
suoi contenuti, rimane fisso nella sua peculiarità che è quella dell’accettazione
della diversità come arricchimento.
Si ringraziano poi gli educatori e gli assistenti dell’Istituto “Angelo Custode” ed
i collaboratori dell’Istituto Comprensivo di Tavernola B.sca che con pazienza
(e a volte superando non poche difficoltà) contribuiscono alla realizzazione
delle idee di chi pianifica l’attività.
In questo elenco vanno ricordati tutti gli insegnanti che hanno “perso” parte del
loro monte ore per realizzare questo Progetto, e non si sono accorti che hanno
attuato un diverso modo di fare scuola.
Grazie ancora agli Amministratori del Comune di Predore che accolgono
sempre volentieri i suggerimenti, frutto del lavoro scolastico; alla dott.ssa
Silvia Fratus, figura illuminante per questo Progetto e sempre disponibile alle
innovazioni e ai cambiamenti; al Direttore dell’Istituto “Angelo Custode”, dott.
Valenti, che pazientemente, con un pizzico di compiacimento ma soprattutto
con tanto orgoglio una volta l’anno accoglie nella propria struttura persone
venute da ogni dove per assistere ad un “emozionante trasfusione di diverse
abilità” da un ragazzo all’altro.
Per ultima, ma non ultima in ordine di importanza, si vuole ringraziare la
dott.ssa Rosa Facchi, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Tavernola B.sca
ai tempi in cui è nato il Progetto, che non ha mai messo le briglie alla creatività
e alla voglia di fare dei propri insegnanti.
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