Ufficio per l’Evangelizzazione e la Catechesi La persona disabile è un individuo. Con una propria identità. Con una propria connotazione . Con delle caratteristiche proprie. Lui ha sempre saputo non solo di essere portatore di una disabilità ma anche di essere innanzitutto una persona. […] Vito Piazza La comunità parrocchiale e l’integrazione dei fratelli “speciali” L’accoglienza è il cuore della carità. La Parrocchia deve rappresentare per queste famiglie e i suoi figli , un luogo di accoglienza e Amore, dove vivere un contesto di comunione e di condivisione. « fantasia della carità » «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15). In noi deve crescere la consapevolezza che anche la persona disabile ha bisogno di essere: aiutata, accompagnata e sostenuta cammino di crescita nella vita di fede; nel di essere evangelizzata; di vivere la vita sacramentale: “ L'amore del Padre verso questi figli più deboli e la continua presenza di Gesù con il suo Spirito danno fiducia che ogni persona per quanto limitata è capace di crescere in santità” (DGC 189) Per questo, bisogna offrire una catechesi adeguata alla necessità e capacità di ognuna. In linea di principio la catechesi ai disabili dovrà almeno garantire le dimensioni fondamentali del messaggio cristiano: la dimensione della "paternità e dell'amore di Dio"; la dimensione della "fraternità degli uomini"; la dimensione della "provvidenza di Dio". Particolarmente importante è l'integrazione all'interno del gruppo. Sarà senza dubbio un’esperienza educativa per tutti. Le persone disabili e l’Iniziazione Cristiana “Ogni battezzato, per il solo fatto stesso del battesimo, possiede il diritto di ricevere dalla chiesa un insegnamento ed una formazione che gli permettono di raggiungere una vera vita cristiana” (CT 14) I Sacramenti Il Concilio Vaticano II afferma che non ci può essere vita pienamente cristiana senza sacramenti. “ Essi illuminano la vita quotidiana, nutrono la fede la irrobustiscono e la esprimono;” […] I sacramenti sono segni dell’amore di Dio prima ancora che l’uomo possa riamarlo. Essi, per questo devono raggiungere efficacemente ogni credente, e questo vale in particolare per i disabili gravi. «Venga assicurata la Comunione eucaristica, per quanto possibile, ai disabili mentali, battezzati e cresimati: essi ricevono l’Eucaristia nella fede anche della famiglia o della comunità che li accompagna». (Sacramentum caritatis – Benedetto XVI) Responsabile Diocesana del Servizio per la catechesi ai disabili Maria Pia Norscia Recapito telefonico : 335-7414846 085-9351726 Indirizzo posta elettronica: [email protected]