“A trent’anni
dalla 517/77”
L’esperienza dell’integrazione
nelle scuole senesi
Totale alunni
disabili
Totale posti di
attività di sostegno
Rapporto
docenti/alunni
a.s. 97/98
311
167
1.9
a.s. 98/99
324
188
1.7
a.s. 99/00
341
195
1.7
a.s. 00/01
353
205
1.7
a.s. 01/02
380
209
1.8
a.s. 02/03
428
234
1.8
a.s. 03/04
483
267
1.8
a.s. 04/05
535
287
1.8
a.s. 05/06
562
303
1.8
a.s. 06/07
618
334
1.8
Anno
scolastico
Totale
popolazione
scolastica
R.
1/138
N. posti
attivati
R.
provinciale
2001/02
28.804
208
209
1/137
2002/03
29.464
213
234
1/125
2003/04
30.064
217
267
1/112
2004/05
30.504
221
287
1/106
2005/06
30.918
224
303
1/102
Integrazione
• Completamento attraverso l’aggiunta
di elementi mancanti
• Formazione di un’entità unica a
partire da soggetti diversi
completamento, entità unica, soggetti
diversi
FAMIGLIA
SCUOLA
ENTI LOCALI
AZ.U.S.L.
EXTRASCUOLA
ALUNNO CON BISOGNI SPECIALI
Relazione
• Ogni forma di legame esistente tra due
o più persone
• ‘filo’ fragile e prezioso che mi ‘lega’
all’altro
ascolto, conoscenza,
accettazione
INTEGRAZIONE SCOLASTICA:
Sistema di azioni educative e professionali
integrate, basato su un approccio
metodologico prima di tutto relazionale.
Corresponsabilità
Responsabilità divisa con altri.
Operazione che coinvolge persone diversamente
collocate per ruoli, responsabilità, funzioni e
professionalità
ATTEGGIAMENTO DI INVESTIMENTO
IO SONO OK – TU SEI OK
Fiduciosi che …
Disponibili a …
Organizzazione che si costruisce e
RIcostruisce continuamente sulle
relazioni e sui compiti
NO
SI
staticità, schemi rigidi,
contrapposizione
flessibilità, adattamento,
rielaborazione
C’era una volta un angelo che viveva in cielo, tra le nuvole
bianche non ancora inquinate dalle mille tazzine della Lavazza.
Beato e sereno, cantava e suonava l ’arpa. Ma un giorno fu
buttato giù dall ’alto dei cieli. Mentre cadeva ebbe a malapena
il tempo di urlare: “Ma che ci vado a fare giù?”
“L’angelo custode”, risposero dall ’alto.
“Dovrai occuparti di un bambino un po’ diverso, uno che ha più
bisogno degli altri della tua guida, dei tuoi insegnamenti”.
“E dove?”
“A scuola”
Fu così che nacque l ’insegnante di sostegno.
L’angelo vedeva il bambino crescere con lui, giocava con lui,
imparava da lui.
C’erano, è vero, insegnanti e professoroni che non
sopportavano il bambino, ma la maggior parte dei docenti
aveva finito per adattarsi alla strana coppia.
• E’ ancora una strana coppia?
L’unico problema era che il bambino si sentiva spesso
solo: lo facevano giocare con gli altri, ma quando si faceva
scuola (che doveva essere una cosa tremendamente seria
perché i professoroni da seri diventavano serissimi) spesso
veniva allontanato con il suo angelo custode.
• E’ la socializzazione l’unico obiettivo?
L’angelo custode del bambino provò a convincere tutti coloro
che frequentavano la scuola che il suo bambino sarebbe stato
contento di crescere non solo stando insieme agli altri, ma
anche facendo con gli altri: con i compagni, con gli insegnanti,
con il personale della scuola, con il mondo.
Qualcuno accettò, ma pretese che l ’angelo custode divenisse un
secondino, qualcun altro accettò, ma stabilì che il bambino
diverso facesse unicamente parte del coro, lasciando cantare
sempre e solo gli altri, i bravi, i ‘normali’.
• Ci sono occasioni ‘da protagonista’?
Un professore gufo chiamò l ’angelo e gli disse: “E’ inutile
provarci, il tuo bambino è lento, rallenta il progresso degli
altri compagni”.
E l ’angelo si mise in disparte con il suo bambino.
• Ancora in disparte?
L’angelo provò a convincere gli altri che anche per il suo
bambino era importante fare scuola e farla insieme agli
altri: tutti quelli della scuola dovevano tramutarsi in angeli.
Non ci riuscì e concluse: “Ecco, la scuola non è pronta”.
L’angelo provò e riprovò. Prima aprì uno spiraglio in una
classe, poi una fenditura nei cuori, poi un’apertura nei
cervelli. Qualche smorfia di troppo svanì, qualcuno scoprì
che quel bambino diverso aveva fatto capire che tutti siamo
diversi, ma anche che tutti sono in grado di imparare.
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Relazione Dott.ssa Marchionni