INDICE CURIA GENERALE Comunicato del Definitorio generale 4 III Capitolo internazionale delle Stuoie dei frati giovani 6 COMPI & NORD ITALIA Mezza provincia (si fa per dire) ad Assisi 9 Incontro dei Segretari per le Missioni al Popolo del Nord Italia 10 Documento finale dell’Assemblea dei Definitori dell’Italia del Nord 11 VITA DELLA PROVINCIA Carte di famiglia 2007 17 Appuntamenti provinciali 2007-2008 19 La fraternità definitoriale comunica 20 È successo 22 In memoriam 22 Credo nel Dio Di Gesù (Confessio Fidei) 24 3 CURIA GENERALE Comunicato del Definitorio generale - Luglio 2007 Questo “Tempo Forte” del Definitorio Generale, che ha occupato i giorni 9-23 luglio, è stato diviso in due momenti importanti. Il primo, dal 9 al 15, dedicato alla preghiera, alla meditazione e alla verifica, in Terra Santa, dopo aver partecipato, sempre lì, alla celebrazione del Capitolo delle Stuoie dei frati “under 10”. Il secondo, dal 17 al 23, nella Casa S. Maria Mediatrice, sede della Curia Generale, a Roma, per discutere dei problemi dell’amministrazione ordinaria e straordinaria dell’Ordine. 1- Condivisione delle esperienze I membri del Definitorio si sono informati reciprocamente del proprio lavoro svolto tra un tempo forte e l’altro. Hanno condiviso e dialogato circa le visite, gli incontri e le celebrazioni con i frati delle diverse Entità in alcuni paesi e continenti. Il Ministro Generale è stato presente, visitando e animando i Frati: in Sicilia, partecipando alle celebrazioni del secondo centenario della Canonizzazione di S. Benedetto il Moro; nelle Filippine, per l’erezione canonica della nuova Custodia di S. Antonio di Padova; ad Aparecida, Brasile, partecipando all’Assemblea del CELAM invitato dal Papa; in alcune riunioni importanti della Pontificia Università Antonianum (PUA); in Polonia per un incontro di Formazione interprovinciale. Anche gli altri membri del Definitorio hanno visitato e animato i Frati delle Entità e Conferenze, tanto nei Capitoli come in altre riunioni e celebrazioni particolari: in India, Filippine, Vietnam, Singapore, Stati Uniti, Messico, Perù, Italia, Ecuador, Croazia, Bosnia-Herzegovina; nella PUA; nella visita canonica alle Case dipendenti dal Minsitro Generale: Grottaferrata, le Fraternità del Collegio Internazionale di S. Antonio di Padova, la Casa dei Confessori della Basilica di S. Giovanni in Laterano, la Casa S. Maria Mediatrice (Curia Generale) e Istanbul. Durante i giorni del tempo forte hanno vissuto intensamente l’esperienza di invocare Dio, nella preghiera speciale del Definitorio, per la salute del Segretario generale dell’Ordine, Fr. Seán Collins. 2- Visite Canoniche e Visitatori generali Relazioni. Sono state studiate e valutate le relazioni ricevute dai Visitatori generali che hanno terminato il loro compito nelle diverse entità dell’Ordine, dopo aver fatto la Visita canonica, presieduto il Capitolo delle Entità ed il Congresso Capitolare. Elezioni. Sono stati eletti i Visitatori per le seguenti Entità: Fr. Aldo La Neve per la Provincia Serafica di San Francesco d’Assisi, in Italia; Fr. Luigi Giacometti, per la Provincia del Santissimo Nome di Gesù, in Sicilia, Italia; Fr. Javier Gómez Jiménez, per la Provincia di Nostra Signore di Guadalupe, in Centroamerica e Panamá; Fr. José Maria Moreira Pereira Faria, per la Custodia di Santa Chiara d’Assisi, in Mozambico; e Fr. Fedele Pradella, per la Provincia di Santa Maria delle Grazie, in Sardegna, Italia. 3- Legislazione propria Dopo la revisione e le osservazioni della Commissione Giuridica dell’Ordine e dello stesso Definitorio generale in questa sessione, sono stati approvati gli Statuti Particolari di alcune Entità. Sono stati approvati anche gli Statuti peculiari della Conferenza dei Ministri Provinciali d’Africa. 4 4- L’Ordine e i Frati in Sudan Dopo l’erezione della Fondazione San Francesco d’Assisi, all’inizio di quest’anno, il Definitorio Generale ha nominato i frati per la prima Fraternità e presenza dell’Ordine in Sudan, nella città di Khartoum. 5- Verso il Capitolo generale 2009 I Fratelli del Definitorio generale hanno dedicato un momento particolare per fare varie proposte in vista della preparazione e della celebrazione del Capitolo generale 2009; hanno tenuto conto di alcune proposte arrivate da parte di alcune Conferenze dell’Ordine. 6- Incontro con l’Ufficio generale di GPIC I frati Fr. Joseph Rozansky e Fr. Vicente Felipe Tapia, dell’Ufficio generale di GPIC, sono stati ricevuti e ascoltati dal Definitorio Generale. Hanno dato informazioni circa i progetti e le attività che stanno realizzando: l’elaborazione del sussidio per i frati sul Capitolo IV delle Costituzioni generali; di un altro per i Ministri e Animatori di GPIC nelle Entità dell’Ordine; sui corsi di formazione per gli Animatori alla PUA; e sull’urgenza di approfondire la dimensione dell’Integrità del Creato, sia nello studio che nella spiritualità. 7- Sorelle Clarisse Sono stati trattati gli argomenti e le richieste giunti al Definitorio generale, tramite l’Assistente generale per il Secondo Ordine, Fr. Rafael Blanco Pérez, OFM, per il prossimo Incontro delle Presidenti della Federazione dell’Ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara (Clarisse), che si celebrerà durante il mese di gennaio 2008. 8- Questioni economiche Istituzioni. Si è discusso e deciso circa alcune Istituzioni di finanziamento dell’Ordine, di aiuto solidale con i poveri o necessarie per incominciare e continuare le opere culturali dell’Ordine, principalmente la PUA. Sono state ascoltate le richieste delle Entità dell’Ordine per ricevere sostegno economico dal Ministro generale e dal suo Definitorio, attraverso l’Economato generale, la Segreteria per la Formazione e gli Studi, la Commissione per le Richieste Finanziarie e l’Ufficio Sviluppo dell’Ordine dei Frati Minori; al riguardo sono state prese decisioni. Il 24 i membri del Definitorio generale hanno visitato i lavori di ristrutturazione che si stanno facendo nelle Case di S. Antonio e di S. Isidoro, a Roma. Sono stati accompagnati dall’Economo generale, Fr. Giancarlo Lati, e dall’Architetto della Curia. 9- Questioni ordinarie Il Definitorio ha tratto più di 60 questioni amministrative ordinarie dell’Ordine, tra le quali è bene menzionare: l’approvazione dei candidati all’ufficio di Ministro Provinciale per alcune Entità; l’elezione degli Uffici della Casa di Santa Maria Draperis, ad Istanbul; la nomina di frati nelle Case dipendenti dal Ministro generale; l’integrazione e la nomina della Commissione di Contatto e Collaborazione per la preparazione e pubblicazione del DVD dell’VIII Centenario della Fondazione dell’Ordine con l’Antonianum di Bologna; l’approvazione dei progetti per il rinnovamento delle finestre del Coro della Chiesa e la ristrutturazione del cortile sud dell’edificio della Curia; l’integrazione di una Commissione per studiare il lavoro storico che realizza il Collegio di Grottaferrata; la prossima riunione del Definitorio con i Visitatori 5 generali, dall’11 al 17 novembre prossimo; e un incontro con Fr. Moisés Gutiérrez Rivas, Direttore dell’Ufficio per lo Sviluppo dell’Ordine, per informazione, presentazione e approvazione di progetti. Fr. Francisco Manuel Romero García, OFM Vicesegretario Generale Messaggio ai Ministri, Custodi e a tutti i Frati SECUNDUM VERBUM TUUM III Capitolo internazionale delle Stuoie dei frati giovani Terra Santa, 1-8 Luglio 2007 Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te” (Lc 1, 26-28). L’Altissimo Onnipotente bon Signore ci ha chiamato per nome e ci ha radunato come Fraternità internazionale in Terra Santa – da Nazareth a Betlemme –, per condurci alle sorgenti della nostra vocazione e missione, sui passi del Signore Gesù, che abbiamo riconosciuto Crocifisso e Risorto a Gerusalemme. Ci siamo ritrovati in duecento, da ogni Entità dell’Ordine, insieme al Ministro generale e al Definitorio, per ascoltare insieme la Parola di Dio, guardando a Santa Maria di Nazareth, per celebrare l’Eucaristia e condividere la nostra speranza, nell’itinerario proprio della grazia delle origini. E la Parola di Dio ci ha resi un po’ più disponibili ad accoglierci a vicenda in questi giorni e a dialogare tra noi in modo franco e sereno. Ha allargato anche il nostro sguardo su noi stessi, sul mondo e la Chiesa, sui fratelli, educandoci ad uno sguardo di fede positivo sulla realtà e sul travaglio in atto in questo tempo unico della storia. Esprimiamo la nostra gratitudine ai nostri Ministri e Custodi e ai Fratelli delle diverse Entità per averci inviati come loro delegati a questo III Capitolo delle Stuoie dei frati giovani. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. (…) Allora Maria disse all`angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo” (Lc 1, 29-34). L’ascolto della Parola, però, non è indolore. Essa ci ha provocato, ci ha aiutato a riconoscere il positivo che è presente tra noi: molti hanno riconosciuto che le nostre Fraternità sono un luogo nel quale è possibile vivere il Vangelo. Tra noi è emersa una speranza viva, la bellezza della nostra vocazione e la gioia di viverla, ritornando al primo amore che ci ha conquistati. Ci sappiamo amati dal Signore e seguendo i suoi passi in questa Terra benedetta gli abbiamo rinnovato il nostro «si». Veramente siamo consapevoli che non possiamo che «ripartire da Cristo». Nello stesso tempo la Parola di Dio ha messo a nudo le nostre debolezze. A noi, giovani Frati Minori, sono state affidate le più svariate attività. Spesso dobbiamo fare i conti con le difficoltà della nostra 6 scelta di vita e non sempre ci sentiamo sostenuti nella nostra vocazione. Constatiamo l’esistenza di alcune barriere nel dialogo in Fraternità. Spesso dobbiamo fare i conti con la solitudine, la frustrazione e avvertiamo la fatica di dover mantenere in vita strutture ereditate dalla nostra tradizione che rendono faticoso il cammino e non di rado diventano una controtestimonianza. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell`Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio ” (Lc 1, 35-37). Abbiamo condiviso queste nostre speranze e preoccupazioni con il Ministro generale e il Definitorio, illuminati anche dalla grazia dei luoghi santi in cui si è svolto il nostro Capitolo. Vogliamo evidenziare l’esigenza di un dialogo più profondo in Fraternità, meno “istituzionale”, e insistiamo nel chiedere con fiducia ai fratelli le opportunità di un effettivo accompagnamento spirituale anche dopo la formazione iniziale. La comunicazione tra noi ai diversi livelli e’ molto importante, anche per curare relazioni fraterne sane e profonde. Questo salto di qualità dei nostri rapporti non può che essere vissuto nel quotidiano, che richiede fedeltà e disciplina. Manifestiamo l’urgenza di aprirci sempre di più a forme di collaborazione sia tra Province e Conferenze che con altri soggetti ecclesiali, di curare maggiormente il rapporto con il territorio, (inculturazione) e di evitare la dispersione che risulta dalla mancanza di una progettualità a lungo termine. Abbiamo anche riaffermato la presenza dei piccoli e dei poveri come “i nostri maestri” (cf CCGG 93,1), quale criterio irrinunciabile per vivere nella trasparenza e credibilità evangelica. In questo senso abbiamo riflettuto anche sull’importanza di considerare con più decisione il posto della «grazia del lavoro» (Rb V,1) nella nostra vita personale e fraterna. Da qui siamo arrivati a chiederci di 7 nuovo che cosa significa oggi per noi vivere sine proprio, da minori e come pellegrini e forestieri, attraverso un’itineranza, che è anzitutto docilità a rimanere in cammino e in ricerca. È questo atteggiamento del cuore che ci permette di leggere e interpretare i segni dei tempi, camminando nel mondo «come se vedessimo l’invisibile» (Eb 11, 27): per questo ci sembra urgente coniugare la lettura orante della Parola con la lectio mundi, la capacità, appunto, di leggere la realtà concreta della persona umana e della creazione, e della loro aspirazione alla pace e riconciliazione. È così che possiamo rispondere alla nostra chiamata all’evangelizzazione e alla missione ad gentes, per riempire la terra del Vangelo di Cristo. Abbiamo anche confermato la necessità di una solida e vitale formazione intellettuale per leggere la realtà delle nostre culture, per approfondire la Scrittura e annunciare il Vangelo. Nell’ascolto e nel dialogo abbiamo preso maggiore coscienza che questi obiettivi non saranno raggiungibili senza la decisione personale di compiere dei passi concreti di conversione, riguardo all’uso del nostro tempo, soprattutto di quello dedicato all’incontro con il Signore, che ci chiede di crescere nella capacità di fare silenzio in noi e intorno a noi e ancora alle energie spese per i fratelli e per il nostro molteplice servizio al Regno di Dio. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei (Lc 1, 38). Come i discepoli di Emmaus di fronte alle difficoltà della nostra vita potremmo essere tentati di scoraggiarci, chiudendoci in sterili critiche al “sistema”. Facciamo nostro il proposito di invocare la lucidità e il coraggio di ascoltare la Parola di Dio e di assumere alcune decisioni concrete e significative in ordine ad una vita meno distratta e più concentrata sull’essenziale. La “metodologia di Emmaus” ci sarà di grande aiuto al fine di passare “dal Vangelo alla vita e dalla vita al Vangelo” (RegOFS II, 5). Ringraziamo il Custode di Terra Santa e tutti i Frati che qui ci hanno fatto sentire a casa, con un’accoglienza veramente straordinaria. Abbiamo potuto apprezzare meglio, in molti casi scoprire, questa presenza tanto antica, significativa e preziosa dell’ Ordine. Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi tornò a casa sua (Lc 1,56 ). Torniamo ai nostri paesi e Fraternità confermati nella fede e nella speranza: crediamo che la nostra forma di vita sia realizzabile, con l’aiuto dei nostri fratelli più grandi, molto più numerosi di noi. Senza di loro, senza voi tutti, non potremo vivere in pieno la nostra vita di Frati Minori in questo tempo e nelle nostre culture. PROPOSTE – Continuare a sviluppare il senso di appartenenza ad una Fraternità internazionale, chiamata a diventare sempre più anche interculturale. A tal fine si favorisca al massimo lo studio delle lingue, la partecipazione a incontri internazionali, esperienze di collaborazione con altre Entità, una maggiore apertura ai progetti missionari dell’Ordine. – Favorire incontri periodici tra frati Under 10 a livello di Conferenze, per condividere la passione per il Regno e individuare e preparare il nostro cammino verso il futuro. – Si auspica che ogni Entità permetta e favorisca la nascita di una Fraternità-contemplativa-in missione, aperta anche all’interprovincialità e internazionalità, che abbia come criterio fondamentale un progetto di vita fraterna comune, costruito lungo il cammino. 8 – Si auspica nelle Entità o nelle Conferenze la costituzione di Fraternità che vivano in modo più intenso il primato dell’ascolto della parola di Dio, nelle quali anche altri frati possano trovare un aiuto periodico per rinvigorire questa dimensione della nostra vita. – Alla luce della conversione al Vangelo, favorire con audacia forme di condivisione e di presenza attiva in mezzo ai poveri di oggi, perché la vita di molti sia giusta, degna della persona umana e fraterna. Per questo è urgente riprendere il discorso intorno alla nostra minorità e povertà. I frati del terzo Capitolo delle Stuoie Under ten COMPI & NORD ITALIA MEZZA PROVINCIA (si fa per dire) AD ASSISI Si fa per dire, in quanto non era neanche un decimo della Provincia, ma molto ben rappresentata da vari responsabili di settore dell’Area evangelizzazione. Il 26 febbraio scorso siamo partiti in sette su un pulmino alla volta di Assisi, per partecipare al Convegno biennale dell’Area evangelizzazione. Si è creato un bel clima tra noi, molto “colorito” grazie alle caratteristiche tipiche dei partecipanti. Chi erano ? Fr. Arturo, fr. Armando, fr. Massimo, fr. Pasquale, fr. Massimiliano, fr. Luca P. e fr. Marco. Il Convegno aveva il titolo: “Non ci ardeva forse il cuore…” con il sottotitolo che spiegava il tema: “Una fraternità contemplativa in missione, chiamata a fare memoria dell’incontro, per osare oggi nell’annuncio”. Da qui si evince il percorso proposto: essere contemplativi, per essere missionari. Le relazioni hanno tenuto conto di questa dinamica. Il primo giorno abbiamo ascoltato insegnamenti e testimonianze di persone fuori del nostro Ordine. Il secondo, invece, è stato tutto “fratino”. Il terzo giorno ci siamo divisi in gruppi per i lavori di settore. I settori dell’Area evangelizzazione sono: O.F.S. e Gi.Fra., Parrocchie, Sanità, Terra Santa, Missioni ad Gentes, Missioni al Popolo. Fr. Arturo, rettore del santuario di Monza, ha avuto il privilegio di assistere al parto del nuovo settore della Pastorale santuaristica. Il Convegno si è concluso il 1° marzo, con mezza giornata di anticipo per permettere ai frati della Provincia veneta di partecipare ai funerali di un loro confratello. Qui di seguito vi propongo la sintesi dei lavori fatta da fr. Francesco Patton della Provincia del Trentino. Dal momento che è una sintesi corposa e forse non tutti hanno la voglia di leggere tutto, vi consiglio almeno la lettura del punto 4. “Ciò che emerge in una lettura sintetica”, che rende ragione dei lavori del convegno. A noi che abbiamo partecipato è parso un buon Convegno, con stimolanti prospettive per il futuro dell’evangelizzazione. Il 1° marzo il pulmino ha invertito la marcia e ha puntato decisamente verso Monza, con una sosta al Santuario della Madonna delle Vertighe. Qui siamo stati molto ben accolti da un Confratello della Provincia Toscana, ormai agli ultimi giorni di presenza in quel luogo che stava per essere ceduto ad un nuovo Istituto religioso. Il caro Confratello ha insistito affinché accettassimo ricordini dal santuario e così a mani piene abbiamo ripreso il viaggio di ritorno. Dongo, 5 lug 2007 fr. Marco Ferrario Coordinatore dell’evangelizzazione 9 PROVINCIA DEL VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA Santuario Madonna di Barbana, 22 giugno 2007 Con gioia comunichiamo che oggi abbiamo eletto i nuovi Definitori della nostra Provincia, i quali hanno accolto l’incarico con spirito di servizio. Essi sono: frate Tecle Vetrali frate Loris Venaruzzo frate Giampaolo Cavalli frate Lorenzo Raniero frate Antonio Scabio Li affidiamo al Vostro affetto e alla Vostra fraterna preghiera. Auguriamo ogni Bene Frate Antonio Furlato, Segretario e frati del Capitolo Incontro dei Segretari per le Missioni al Popolo del Nord Italia Si è svolto il 2 maggio presso il Santuario della Madonna del Frassino di Peschiera (VR) un incontro dei Segretari per le Missioni al Popolo del Nord Italia. L’obbiettivo della riunione era quello di valutare le possibilità di una più intensa collaborazione. Erano presenti per la Lombardia fra Marco Ferrario, per l’Emilia Romagna fra Giovanni Mascarucci, fra Costantino Tamagnini e fra Riccardo Ceriani, per il Piemonte fra Beppe Maria Carnino, per il Trentino fra Pietro Stablum, per la Liguria fra Mario Vaccari; assente il Segretario del Veneto. Due le opzioni da valutare: 1) ogni Provincia con la propria équipe contribuisca una volta all’anno ad organizzare una missione interprovinciale; 2) si costituisca un’unica équipe interprovinciale per le Missioni al Popolo nel Nord Italia. Questa seconda opzione è stata giudicata la più concretamente percorribile, sia per alcuni problemi che renderebbero inattuabile la prima opzione per alcune Province, sia –in positivo- per il fatto che il Capitolo provinciale della Lombardia, appena concluso, ha dato la disponibilità in questo senso. Come già al Convegno nazionale dell’Area Evangelizzazione (tenutosi ad Assisi lo scorso febbraio) è stato ribadito che il punto di partenza di qualsiasi eventuale collaborazione deve essere l’accettazione della metodologia nazionale, perlomeno nelle sue linee fondamentali; questa inoltre si presenta come uno schema che si presta ad accogliere competenze, contributi ed iniziative specifiche di ogni Provincia e anche di coloro i quali parteciperanno alle missioni provenendo da altri Istituti. Tenendo presente l’articolazione della metodologia (Pre-Missione, Missione, PostMissione) si ipotizza che l’équipe interprovinciale dovrà comunque contare per gli incontri preparatori sul territorio della disponibilità dei frati del luogo. Dalle testimonianze presentate al Convegno di Assisi da don Fabio Rosini e don Andrea Brugnoli sono stati estrapolati due princìpi 10 che potrebbero essere interessanti anche per il nostro progetto: il “principio moltiplicatore” e il “principio simile verso simile”: nel primo caso si tratta di formare evangelizzatori in loco, estendendo ad altri gruppi parrocchiali ciò che oggi viene fatto per gli animatori dei centri di ascolto; nel secondo caso il principio tiene conto dell’omogeneità dei soggetti (le famiglie evangelizzano le famiglie, gli anziani gli anziani, i giovani i giovani, ecc.). Si pensa anche ad un premissione allargato alla partecipazione di Istituti e Movimenti che hanno maturato significative esperienze nella cura di settori specifici (come per esempio le “Sorelle del Vangelo” per i bambini e “Nuovi Orizzonti” per le marginalità). Dal punto di vista procedurale si tratta ora di proporre ai Definitòri delle sei Province la creazione di quest’équipe interprovinciale e, successivamente, di costituire una commissione riconosciuta che abbia titolo di muoversi in questa direzione. L’11 settembre il gruppo di lavoro si troverà a Rezzato (BS) per fare il punto della situazione. Nel frattempo –ma i due eventi non sono collegati- si sarà svolta a Roma (4 e 5 giugno) l’Assemblea Nazionale del settore Missioni al Popolo. R.C. IL NOSTRO CAMMINO INTERPROVINCIALE Documento finale dell’Assemblea dei Definitori dell’Italia del Nord Montebello della Battaglia (PV) 2-5 luglio 2007 1. PREMESSA a) Siamo invitati a leggere gli eventi che stiamo vivendo e le sfide che incontriamo alla luce della fede, cioè come tempo di grazia e di conversione, abitato da Dio e dalla presenza dello Spirito. b) Dentro questa situazione siamo sollecitati a camminare nella fede e nella speranza, riconoscendo il novum verso il quale il Signore ci sospinge. c) I Definitori delle sei Province del Nord Italia stabiliti (riuniti in assemblea) in assemblea concordano su quanto segue. Placet omnibus A) QUESTIONI APERTE O SCELTE PIÙ URGENTI 2. COSTITUZIONE DELLA NUOVA ENTITÀ a) Si concorda sulla volontà e necessità di andare verso la costituzione (nascita) di una nuova Entità. Placet omnibus b) Viene ipotizzata come data di nascita di tale nuova Entità orientativamente il 2012. Placet Genova, Torino, Milano, Trento/ Non placet Bologna, Venezia Vel b) Consapevoli che a scelte così importanti e innovative è necessario giungervi per consenso, ci impegniamo attraverso adeguati percorsi ad aiutare i frati delle nostre Province ad accogliere queste nuove prospettive, 11 anche mediante la realizzazione di tappe intermedie. Placet Venezia, Bologna, Trento / Non placet Genova, Torino, Milano c) Le Province interessate possono procedere già da ora verso un percorso di unificazione. Placet Genova, Torino, Bologna / Non placet Milano, Trento, Venezia 3. ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE INTERPROVINCIALE PER LA COSTITUZIONE DELLA NUOVA ENTITÀ La Conferenza dei Ministri provinciali nomini per un triennio una Commissione definitoriale Interprovinciale, che continui il lavoro iniziato, in stretta dipendenza dalla Conferenza dei sei Ministri provinciali. I sei Ministri nominino il Coordinatore e il Segretario esecutivo della Commissione. Placet omnibus Tale Commissione avrà il compito di: a) formulare proposte su come procedere, documentare e informare sui passi in vista della nascita della nuova Entità; Placet omnibus b) proporre vie concrete per portare ad esecuzione le proposte emerse dall'Assemblea di Montebello della Battaglia; Placet omnibus c) proporre ai Ministri provinciali ipotesi di un percorso sessennale in vista della nascita della nuova Entità; Placet Genova, Torino, Milano, Bologna, Trento / Non placet Venezia e) indicare quali settori far collaborare più strettamente (es. i vari settori dell’evangelizzazione); Placet omnibus f) proporre quali uffici accorpare (es. Commissariati di Terra Santa, Giustizia e Pace, Ecumenismo…); Placet omnibus g) elaborare un opuscolo illustrativo delle case che ogni Provincia vuole qualificare come interprovinciali in modo che si possa sollecitare i frati a parteciparvi; Placet Genova, Milano, Venezia, Trento, Bologna / Non placet Torino h) la commissione si avvalga della consulenza di esperti negli specifici ambiti. Placet omnibus 4. STUDIO TEOLOGICO a) Gli Studi teologici nel Nord Italia sono: S. Antonio a Bologna, S. Bernardino a Verona e l’Istituto di Studi Ecumenici a Venezia. Placet omnibus b) Allo Studio teologico interprovinciale S. Berardino di Verona aderiscono pleno jure le Province di Venezia e Milano e collabora quella di Trento. Placet omnibus c) Si sollecitino le autorità accademiche dell’Ordine affinché perorino alla competente autorità ecclesiastica la facoltà di accogliere laici presso i nostri studi teologici. Placet omnibus d) I docenti e gli studiosi francescani del Nord Italia si rendano disponibili alla collaborazione con gli Studi teologici esistenti. Placet omnibus 12 5. CASA DI FORMAZIONE PER I PROFESSI TEMPORANEI a) Attualmente le case di formazione nel NI sono: S. Bernardino a Verona, S. Antonio a Bologna, S. Antonio a Torino, Nostra Signora del Monte a Genova e S. Pietro in Colle a Rezzato. Placet omnibus b) Si è favorevoli a istituire entro settembre una casa formativa interprovinciale per i professi di voti temporanei. Placet omnibus c) Il suo progetto di vita fraterna si qualifichi attorno all’obiettivo formativo, secondo le indicazioni della RFI. Placet omnibus d) Si è favorevoli a collocare la casa interprovinciale di formazione per i professi temporanei presso il convento di s. Bernardino in Verona. Placet omnibus e) Si suggerisce una condivisione del progetto formativo tra la casa di S. Bernardino e le altre case formative provinciali. Placet Genova, Trento / Non placet Torino, Milano, Venezia, Bologna Vel e) Si auspica una stretta collaborazione tra le equipe formative delle diverse case formative per i professi temporanei sulla base della comune RFI. Placet Torino, Milano, Venezia, Bologna / Non placet Genova Trento f) Vengano promossi incontri tra i frati in formazione presenti nelle diverse case. Placet Genova, Torino, Milano, Venezia, Bologna / Non placet Trento 6. EQUIPE INTERPROVINCIALE PER LA CURA PASTORALE DELLE VOCAZIONI Si ritiene necessario: a) che rimanga il radicamento della CPV sul territorio delle Province, con le sue attuali strutture, con lo sviluppo di una maggior collaborazione attraverso regolari incontri di progettazione e verifica tra gli Animatori; Placet omnibus b) che venga istituita una fraternità interprovinciale che si occupi a tempo pieno di evangelizzazione e animazione del mondo giovanile (“missioni giovani”) in stretta collaborazione con i responsabili della CPV delle sei Province. Placet Torino, Milano, Venezia, Trento / Non placet Genova, Bologna Vel b) che venga istituita una equipe interprovinciale composta di un congruo numero di frati per l’animazione nel settore giovanile su tutto il territorio del Nord Italia, in stretto legame con la rete locale degli animatori vocazionali delle varie Province. Placet Genova, Milano, Bologna / Non placet Torino, Venezia, Trent 7. INCONTRO DEI DEFINITORI a) L’incontro dei Definitori del NI sia organizzato con metodologia capitolare: decisione dei temi, instrumentum laboris, lavori assembleari e di commissione ed elaborazione di un documento finale. Placet omnibus b) L’incontro dei Definitori del NI si tenga due volte all’anno. Placet Torino / Non placet Milano, Venezia, Bologna, Trento 13 Vel b) L’incontro dei Definitori del NI si tenga una volta all’anno e venga invece dato maggior rilievo al lavoro dei Ministri provinciali e della Commissione. Placet Genova, Milano, Venezia, Bologna, Trento / Non placet Torino 8. ANNO INTEGRATIVO DELLA FORMAZIONE FRANCESCANA Si demanda ai Segretari F&S il compito di studiarne la formulazione. Non placet omnibus Vel 8. TEMPO PER ESPERIENZE FORMATIVE LEGATE AL CARISMA FRANCESCANO Si ritiene: a) che tali esperienze siano attivabili secondo le linee della Ratio formationis interprovincialis n. 81; Placet omnibus b) che parte di tali esperienze siano integrabili nel percorso formativo ordinario; Placet omnibus c) che in questo contesto di interprovincialità vada valorizzata la disponibilità della Provincia di Genova. Placet omnibus B) ALTRE PROPOSTE 9. FUTURE CASE INTERPROVINCIALI Riteniamo valida la proposta dei Ministri provinciali circa la scelta delle case proposte come interprovinciali: Trentino: Cles, casa di accoglienza per nuove forme di povertà. Piemonte: Monte Mesma, casa di accoglienza e appoggio a fraternità itineranti. Torino, parr. San Bernardino. Emilia Romagna: Bologna-Antoniano, casa di evangelizzazione e carità. S. Cesario sul Panaro, fraternità di evangelizzazione e missioni al popolo. Lombardia: Brescia, Spedali Civili e Istituto scolastico. Veneto Friuli VG: Vittorio Veneto, aiuto a religiosi e sacerdoti in difficoltà. Venezia S. Francesco al Deserto, luogo storico e fraternità di preghiera. Venezia ISE. Liguria: Celle Ligure, fraternità nuova. Genova, Nostra Signora del Monte, Santuario. 10. INIZIATIVE DI FO.PE PER SENSIBILIZZARE I FRATI CIRCA LA NUOVA ENTITÀ Le iniziative di Fo.Pe per sensibilizzare i frati delle nostre Province in vista della nascita della nuova Entità devono comprendere: a) aiutare a conoscere la realtà informando (numeri di presenze e di frati, dati sulle attività e sulla qualità delle varie esperienze di Fraternità); Placet omnibus 14 b) offrire una interpretazione teologica francescana che ci aiuti a collocarci dentro il cambiamento in atto (paradigmi dell’esodo e dell’esilio, del mistero pasquale e dell’itineranza interiore); Placet omnibus c) precisare l’orizzonte del nostro camminare uniti attraverso opzioni forti in favore dell’evangelizzazione e della pastorale vocazionale; Placet omnibus d) indicare le possibili strategie attraverso le quali si arriverà alla nascita della nuova Entità. Placet Genova, Torino, Venezia, Bologna, Trento / Non placet Milano 11. RATIO EVANGELIZATIONIS INTERPROVINCIALIS In vista della pubblicazione delle Ratio interprovinciale per l’evangelizzazione viene individuato questo iter: a) entro fine settembre 2007 vengano inviate al verbalista dei segretari provinciali per l’evangelizzazione (SPEV) le osservazioni alla bozza fatta pervenire a tutti i Segretari per l’evangelizzazione; b) il verbalista dei SPEV provvederà a rivedere la bozza e inviarla tempestivamente ai Ministri provinciali perché le sottopongano ai Definitori; c) entro fine novembre i Ministri faranno pervenire le osservazioni dei Definitori al verbalista dei SPEV, che effettuerà l’ultima revisione; d) nella primavera 2008 i sei Ministri provinciali provvederanno all’approvazione della Ratio interprovinciale per l’evangelizzazione. Placet omnibus 12. ECONOMI PROVINCIALI Gli economi provinciali si incontrino periodicamente: a) per favorire l’assunzione di criteri omogenei per la gestione economica; Placet omnibus b) per studiare la costituzione di un fondo per sostenere le attività interprovinciali. Placet Genova, Milano, Venezia, Bologna, Trento / Non placet Torino 13. COLLABORAZIONE INTERPROVINCIALE TRA SETTORI a) I ministri provinciali delle 6 Province nominino un coordinatore interprovinciale per ogni settore dell'evangelizzazione, il quale a sua volta convochi i responsabili dei vari settori per avviare un cammino di condivisione e collaborazione interprovinciale. Placet omnibus b) Nell’arco del triennio i responsabili dei vari settori si riuniscano per individuare eventuali forme di collaborazione e/o accorpamento. Placet omnibus 14. PROPOSTE FO.PE NI PER IL PROSSIMO ANNO a) 7-10 aprile 2008 incontro dei guardiani. Tema possibile: “animazione spirituale della fraternità” oppure “Cura dei frati anziani o malati” 15 b) Giornate formative in tre luoghi diversi per tutti frati delle sei province: date 28-29-30 aprile 2008. Tema “Frati Minori del Nord Italia”. Metodo: presentazione multimediale della nostra realtà da distribuire poi a tutte le fraternità. c) I moderatori elaborino un programma triennale di fo-pe che preveda delle Settimane di formazione con attenzione al carisma, alle origini (es. pp. conventuali). e) Pellegrinaggio in Turchia nel 2008 (sulle Orme di San Paolo). f) Si propone per la fo.pe per i Guardiani un tema legato alle nuove forme di evangelizzazione. g) Settore Under 10: si fanno proprie le proposte riportate a p. 9 dell’Ins. Lab.. h) Per i frati Under Ten si tengano in particolare considerazioni i frati dei primi cinque anni. PROVINCIA RELIGIOSA SALERNITANO-LUCANA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DEI FRATI MINORI Carissimi, oggi 29 Giugno 2007, presso il Convento SS. Trinità in Baronissi (SA), il Capitolo intermedio della Provincia salernitano-lucana dei Frati minori, presieduto da fr. Manlio Di Franco, Ministro provinciale, ha eletto il nuovo Definitorio: Bochicchio fr. Emanuele Del Pezzo fr. Pasquale Iandiorio fr. Giuseppe Marcigliano fr. Domenico Ridolfi fr. Antonio Ai neo eletti gli auguri di buon lavoro da parte di tutta la Provincia Baronissi, 30 Giugno 2007 16 VITA DELLA PROVINCIA Prot. 81/07 Milano, 2 Agosto 2007 A tutti i frati della Provincia LORO SEDI OGGETTO: Carte di famiglia 2007 Carissimi fratelli, il Signore vi doni la sua pace. A conclusione di questo periodo particolarmente intenso e significativo, iniziato con la celebrazione del Capitolo provinciale intermedio (9-14 Aprile u.s.) e proseguito con le visite alle Fraternità da parte del Ministro e con i diversi appuntamenti del nuovo Definitorio della Provincia (Incontro dei Definitori del Nord Italia, 2-5 Luglio a Montebello della Battaglia - PV; le due sessioni del Congresso capitolare tenutesi a Dongo nei giorni 25-27 Giugno e 13-14 Luglio), come da nostra consuetudine, animati dall’analisi e dalla riflessione sul Progetto di Vita fraterna provinciale 2007-2010 “Ecco, faccio una cosa nuova”, si è cercato di definire un programma di massima per animare e vivere con impegno questo prossimo triennio. 1. CAMMINO INTERPROVINCIALE Troverete in allegato, da leggere attentamente, il Documento finale dell’assemblea dei Definitori del Nord Italia, dove, sulla linea indicata dal nostro Capitolo provinciale, e dopo il confronto fraterno con i Ministri e i Definitori delle altre Province del Nord, si sono operate alcune scelte. a. Il sentire comune è la necessità di procedere in tempi opportuni verso la creazione di una nuova Entità, con la necessaria sensibilizzazione di tutti i frati anche attraverso finalizzate iniziative di Formazione permanente, sia a livello provinciale che interprovinciale, e di concrete collaborazioni. A tale scopo è stata istituita una nuova Commissione interprovinciale per lo studio della costituzione di questa nuova Entità: per la nostra Provincia è stato designato fr. Pierantonio Norcini. b. Studio teologico. Decisa in Capitolo la nostra adesione pleno iure allo Studio teologico S. Bernardino di Verona, anche la Provincia di Trento ha aderito a tale collaborazione, per cui dopo sereno esame si è stabilito che due sono gli Studi per il corso istituzionale di teologia nel Nord Italia: quello provinciale di Bologna e quello interprovinciale di S. Bernardino a Verona. c. Si è inoltre costituita la Casa interprovinciale di formazione per i frati di professione temporanea che inizierà il suo cammino con il mese di Settembre p.v.. Dopo serena e costruttiva discussione si è designato come sede più opportuna il Convento di S. Bernardino di Verona, la cui fraternità sarà caratterizzata da un preciso programma formativo e da una significativa presenza di frati formatori. La nostra Provincia accompagnerà la nascita di tale progetto con la presenza competente di fr. Almiro Modonesi. d. Come indicato dalle Carte di famiglia, rimarrà ancora “operativa” la Casa di post-noviziato di Rezzato, pur con presenze sempre più numericamente limitate di frati professi temporanei. e. La Casa di postulato interprovinciale di Arco di Trento sarà inoltre arricchita con la vivace presenza di fr. Enzo Pellegatta. f. Nella Casa di Noviziato di Baccanello concluderanno il loro fraterno e lodevole servizio fr. Claudio Battagion e fr. Siro Casagranda: a loro il riconoscente personale ringraziamento anche a nome di tutti i fratelli della Provincia e non solo. Altri due confratelli provenienti dalle Province di Venezia e di Bologna costituiranno parte integrante della fraternità formativa del noviziato. g. Nell’Incontro dei Definitori è stata particolarmente raccomandata la collaborazione interprovinciale tra i Settori, soprattutto per la Cura pastorale delle Vocazioni (CPV), la Pastorale giovanile (PG), la Formazione Permanente (Fo.Pe.) e l’Evangelizzazione. 17 2. CARTE DI FAMIGLIA Il cammino dell’interprovincialità ci invita ad aprire sempre più gli orizzonti e a maturare scelte importanti di condivisione e di ripensamenti delle nostre presenze verso la nascita di una nuova Entità che tutti insieme dobbiamo preparare. Alcune opportunità sono già state prese in considerazione nella stesura delle nuove Carte di famiglia che affido personalmente alla comune accoglienza come fraterna obbedienza. I cambiamenti di fraternità verranno effettuati nei giorni 27-29 Agosto, prendendo direttamente accordo con i rispettivi nuovi Guardiani. Auguro ad ognuno di voi un adeguato e opportuno periodo di riposo fisico e spirituale attraverso modalità più ampie di preghiera e di meditazione. Il nostro Padre san Francesco tutti vi benedica e la materna intercessione della B. Vergine degli Angeli vi ottenga dal Padre delle misericordie abbondanza di perdono, di serenità e di pace. fr. Roberto Ferrari Ministro provinciale fr. Ernesto Dezza Segretario provinciale Cf. Fascicolo con le “Carte di Famiglia 2007” in allegato 18 APPUNTAMENTI PROVINCIALI 2007-2008 Agosto 2007 3 Ritiro spirituale con i frati Cappuccini a Caravaggio 5 Congresso definitoriale 19-25 Genova-Monte: Esercizi per novizi 20-25 Celle Ligure: Esercizi per postulanti 27-31 Esercizi per rinnovo professione 31 Arco di Trento: ore 15.30: Vestizioni Gennaio 2008 Settembre 2007 9 Congresso definitoriale 1 Baccanello ore 16.00: Professioni semplici. Presiede il Ministro generale 2-7 Cavallino: Settimana francescana di studio 12 Congresso definitoriale 12-23 Missaglia (LC): Missione giovani 18-21 Assisi: Convegno COMPI formatori 19: Congresso definitoriale allargato ai Guardiani 21 Milano, Colonne di S. Lorenzo: Tenda del silenzio nello “Spirito di Assisi” 28-30: Visita del Ministro generale alla Provincia Febbraio 2008 13 Congresso definitoriale 17-24: Esercizi spirituali dei Ministri provinciali delle quattro famiglie francescane Marzo 2008 5 Congresso definitoriale 12 Assemblea economica 24-29 Esercizi spirituali interprovinciali per frati Under ten Ottobre 2007 5 Congresso definitoriale 6 Cermenate: Consacrazione dell’altare 8-14 Sarajevo: Incontro dei Ministri provinciali d’Europa (UMFE) 9 Milano, S. Angelo: Preghiera dei francescani nello “Spirito di Assisi” 13-27 Carnate (MI): Missione popolare 15-20 Francoforte: Congresso europeo di GPIC 18 Verona: Inaugurazione Anno Accademico STISB 19 Milano, chiesa Valdese: Preghiera dei protestanti nello “Spirito di Assisi” 23 Milano, chiesa ortodossa rumena: Preghiera degli ortodossi nello “Spirito di Assisi” 28 Milano, Angelicum: Incontro interreligioso nello “Spirito di Assisi” Aprile 2008 7-10 Incontro Guardiani del Nord Italia 16 Congresso definitoriale 28, 29 e 30: Giornate formative in tre luoghi diversi per tutti frati delle sei province: sul “Francescanesimo del Nord Italia” Maggio 2008 7 Congresso definitoriale Giugno 2008 4 Congresso definitoriale 23-26 Incontro dei Definitori del Nord Italia 30 Giugno – 2 Luglio Tempo forte del Definitorio Novembre 2007 5-9 Assemblea CISM Nazionale 14 Congresso definitoriale Dicembre 2007 19 La fraternità definitoriale comunica 17 Luglio 2007 In quest’ultimo mese, il Definitorio della Provincia si è riunito tre volte, per celebrare il Congresso capitolare in due sessioni (25-27 Giugno e 13-14 Luglio) e in occasione dell’Incontro dei Definitori del Nord Italia a Montebello della Battaglia (PV) (2-5 Luglio). 25-27 Giugno: il Definitorio vive la prima parte del Congresso capitolare e il suo “tempo forte” presso il Convento di Dongo. Vengono definiti la metodologia di lavoro del Definitorio, si passano in rassegna gli uffici e incarichi provinciali in vista dell’elaborazione delle Carte di famiglia. Viene data comunicazione dei lavori svoltisi a Celle Ligure sulle “nuove fraternità” a cui hanno partecipato fr. Luca Diegoli e fr. Giuseppe Maffeis, mostrando apprezzamento per le proposte emerse (cf. Notiziario di Luglio). Avendo raccolto le informazioni di legge presso la fraternità locale e le testimoniali degli studi compiuti, udito il parere favorevole dei Definitorio, il Ministro provinciale ha ammesso fr. Giuseppe Maffeis all’Ordine del Diaconato. Sono state ascoltate e approvate le relazioni dei formatori in merito al cammino formativo del postulante Davide Borghi, dei novizi fr. Sergio Cazzaniga, fr. Celestino Pagani, fr. Marco Alietti e fr. Gabriele Dall’Acqua, dei frati di professione temporanea fr. Simone Menoni, fr. Raffaele Casiraghi, fr. Matteo Della Torre, fr. Carlo Cavallari e fr. Ambrogio Pessina. Il Maestro fr. Emilio Amadeo informa che fr. Simone Ghiorsi ha maturato la decisione di lasciare l’Ordine allo scadere dei voti. 2-5 Luglio: nell’ambito dell’annuale incontro dei Definitori del Nord Italia (di cui verrà data relazione più dettagliata nel prossimo numero del Notiziario), il Definitorio della Provincia si è riunito quattro volte per proseguire la definizione dei nuovi incarichi e programmare il cammino della Formazione Permanente in accordo con quelli delle Province limitrofe. Sono stati affrontati diversi punti nevralgici relativi all’incremento della collaborazione nel Nord Italia in vista della costituzione di una nuova Entità territoriale. In particolare ci si è pronunciati 20 circa tempi e modalità della realizzazione della nuova Provincia unita, si è valutata la situazione degli Studi teologici, prendendo atto dell’esistenza di due Studi del Nord Italia, mentre si ribadisce la scelta del recente Capitolo provinciale circa la nostra adesione pleno jure allo Studio Teologico Interprovinciale S. Bernardino di Verona. In merito alla Casa di formazione per i frati Professi temporanei, dopo adeguata discussione, il Definitorio è stato unanime nell’accogliere la proposta dei Ministri provinciali di partecipare alla costituzione di una Fraternità ben caratterizzata dal punto di vista formativo e con frati che condividano pienamente questa prospettiva; tale Fraternità potrà essere anche ubicata in S. Bernardino a Verona. Sono state proposte anche linee operative di collaborazione nel campo dell’Animazione vocazionale-Pastorale giovanile e di altri Settori; è stata ribadita l’importanza della Commissione interprovinciale di studio per l’unione delle Province del Nord Italia, composta da membri nominati dai Ministri provinciali; sono state avanzate ipotesi per la creazione di nuove fraternità interprovinciali oltre a quelle formative. Sono state definite iniziative comuni per la Formazione Permanente (di cui verrà data adeguata notizia assieme al programma del prossimo anno pastorale) Il Definitorio, da ultimo, ha preso in esame alcune questioni economiche e di lavori. 13-14 Luglio: il Definitorio si è riunito presso il Convento di Dongo per la seconda parte del Congresso capitolare durante la quale, a norma del diritto, sono stati definiti i nuovi Uffici e Incarichi, le Commissioni e i Consigli e sono state composte le nuove fraternità. Si è abbozzato il programma per la Formazione Permanente 2007-2008 ed è stato delineato il calendario di massima del prossimo anno pastorale, che verrà allegato come di consueto alle Carte di famiglia. Raccolto il parere della fraternità locale e le testimoniali degli studi compiuti, udito il giudizio favorevole dei Definitorio, il Ministro provinciale ha ammesso fr. Giovanni Farimbella all’Ordine del Diaconato. Data e luogo dell’Ordinazione di fr. Giovanni e di fr. Giuseppe Maffeis verranno decisi prossimamente e comunicati alle fraternità. Sono state accolte le richieste di fr. Ambrogio Pessina e di fr. Simone Menoni di poter accedere alla professione solenne. Il Definitorio ha acconsentito affinché venga richiesto alle fraternità di Milano S. Antonio e di Rezzato di esprimersi in merito, a norma di legge. Infine si è deciso di affidare le nuove Carte di famiglia ai Guardiani, i quali sono ufficialmente convocati dal Ministro provinciale in Curia a Milano martedì 31 Luglio alle ore 10.30. Qualora un Guardiano fosse impossibilitato, si premuri di mandare un delegato della fraternità. Con queste comunicazioni mi congedo da voi per le ferie estive, avvisando che la Segreteria provinciale sarà chiusa dal 26 Luglio al 15 Agosto. Pace e bene! fr. Ernesto Dezza Segretario provinciale 21 È successo… Professioni religiose 11 Agosto: Prima professione di sr. Maria Rita Silini, del Monastero di Cademario Sorella morte 23 Giugno: sr. Maria Gesuina Roncalli 25 Giugno: fr. Costantino Ruggeri 10 Luglio: fr. Marcello Negro 16 Luglio: sig.ra Armida Terraneo, mamma di fr. Paolo Arnò Nuovo indirizzo Fr. Lorenzo Roncareggi Jerusalem (Terra Sancta College) Keren Hayesod Street P.O.B. 871, 91008 Jerusalem Tel. +972 (02) 563 91 16 +972 (02) 5398303 e-mail: [email protected] / [email protected] In memoriam Fr. Costantino (Carlo) Ruggeri Fr. Costantino Ruggeri, nasce ad Adro (BS) il 16 ottobre 1925 da Angelo e Rosina Pelizzari. Viene battezzato col nome di Carlo nella Parrocchia San Giovanni Battista di Adro il 19 ottobre 1925 e nella stessa chiesa il 24 agosto 1938 riceve il sacramento della Cresima. Entra, ancor giovane, nel vicino Collegio Serafico di Saiano (BS) dove inizia gli studi. Negli anni 1941-1943 compie gli studi ginnasiali nel convento di Cividino (BG), al termine dei quali il 29 settembre 1943 presso il convento di Rezzato (BS) viene ammesso all’Ordine da fr. Giovanni Chiodini, Ministro provinciale, iniziando così l’anno di noviziato. Lo stesso Ministro provinciale, il 30 settembre 1944, riceve la sua prima professione temporanea, Emette la professione solenne il 26 settembre 1948 nel Convento di Cividino, nelle mani di fr. Gaetano Cavagnini, delegato dal Ministro provinciale. Negli anni 1944-47 compie gli studi liceali nel convento di Sabbioncello di Merate (LC). Dal 1947 al 1951 compie gli studi teologici nei Conventi di Busto Arsizio (VA), Milano e Trento. A Trento il 22 aprile 1951 riceve l’Ordine del diaconato, mentre il 1 luglio dello stesso anno è ordinato sacerdote 22 nel Duomo di Milano dal b. Card. Ildefonso Schuster. Vive a Milano i primi anni del ministero sacerdotale: prima nel Convento di S. Angelo (1951-52), (1951 52), successivamente nel Convento di S. Antonio (1952-58). Nel 1958 viene trasferito a Pavia nel Convento di S. Maria Incoronata in Canepanova, fraternità nella quale rimane inserito per tutti questi anni fino all’aggravarsi all’aggravarsi della sua situazione di salute che lo ha portato ad essere momentaneamente assistito presso l’Infermeria provinciale a Sabbioncello di Merate. Colto da crisi cardiaca, viene portato nel locale ospedale, ove si spegne nel pomeriggio di lunedì 25 giugno 2007. A laude di Cristo e del nostro Serafico Padre S. Francesco. Amen Attività artistica Nel 1951 espone le sue opere di pittura, presentate da Mario Sironi, alla Galleria "San Fedele" di Milano. Nei due anni successivi tiene mostre personali a Genova, Ge Torino, Brescia, Como e Roma. Nel 1954 riceve il premio "San Fedele" e il terzo premio Marzotto. A Bologna entra a far parte del gruppo animato dal Card. Lercaro per lo studio e l'informazione sull'architettura sacra. Studia alcuni anni con passione artigianale l'arredo sacro e collabora con i maggiori architetti italiani alla realizzazione di nuove chiese. Contemporaneamente compie molti viaggi in Italia e all'estero. Nel 1958 si iscrive all'Accademia di Brera; riceve il diploma di scultura alla scuola di Luciano Minguzzi. A partire dal 1970 costruisce alcune cappelle, di cui realizza anche l'arredo sacro. Con on la collaborazione dell'architetto Luigi Leoni progetta e costruisce ventidue nuove chiese. Tra queste ricordiamo Santa Maria della Gioia a Varese, le chiese del Tabernacolo e della Provvidenza a Genova, la chiesa di San Paolo a Rho, di Santo Spirito a Pavia, Pavia, di San Bernardo a Roma e tre chiese nel Burundi. Nel mese di marzo del 1978 presenta, alla Galleria San Fedele di Milano, proposte sullo Spazio Mistico. Nel 1986 realizza la Cappella feriale del Duomo di Milano. Nel 1987 viene incaricato di progettaree il nuovo Santuario del Divino Amore a Roma. Nel 1993, dopo alcuni viaggi di studio in Giappone, progetta, per la città giapponese di Yamaguchi, la chiesa di San Francesco Saverio, che viene solennemente inaugurata il 29 aprile 1998. Per premiare, nell'ambito nell'am delle chiese cristiane, lo spazio mistico più espressivo realizzato nel mondo, istituisce nel 1995 la Fondazione "Frate Sole". Tra le creazioni più importanti di questi ultimi anni ha particolare rilievo la costruzione del nuovo Santuario del Divino Amore Amore a Roma, consacrato da Giovanni Paolo Il il 4 luglio 1999 e la chiesa di S. Maurizio ad Acilia, consacrata dal Card. Ruini il 7 dicembre 2002. L’ultima sua grande opera consiste nella realizzazione della Cappella della Theotokos presso la Grotta del Latte atte a Betlemme in Terra Santa, dove nel dicembre 2006 si è recato per l’inaugurazione. La realizzazione di grandi e splendide vetrate l'ha reso famoso in Italia e all'estero. Fr. Marcello (Giuseppe) Negro Fr. Marcello Negro nasce a Milano il 12 marzo del del 1919 da Giuseppe e Angela Zecchini e viene battezzato presso l’ospedale Policlinico di Milano il 13 marzo 1919, con il nome di Giuseppe. Dopo aver ricevuto nel 1925 la Cresima da Mons. Lodovico Antomelli, entra nel Seminario di Saiano il 25 luglio 1931 dove inizia gli studi medi e ginnasiali (1931-1935), (1931 1935), riceve l’abito francescano e viene ammesso all’Ordine presso il convento di Rezzato il 9 settembre 1935 da fr. Dionisio Mazzola, Ministro provinciale. Terminato l’anno di noviziato sempre nelle mani dello dell stesso Ministro provinciale emette la sua prima professione temporanea il 12 settembre 1936 dopo di chè conclude gli studi ginnasiali a Cividino(1936-1937). Cividino(1936 1937). A Sabbioncello segue gli studi liceali (1937-1940). (1937 Nella 23 nostra chiesa di Busto Arsizio il 17 settembre 1940 si consacra definitivamente al Signore con la professione solenne ricevuta da fr. Innocenzo Gorlani, allora Ministro provinciale. Negli anni 19401942 a Busto Arsizio e 1942-1944 a Milano S. Antonio compie gli studi teologici, al termine dei quali viene ordinato prima diacono il 4 marzo 1944 a Milano nella chiesa di S. Bernardino alle ossa e sacerdote il 30 aprile 1944 nella chiesa di S. Agostino della stessa città dal beato Card. Ildefonso Schuster. Concluso il quinto anno di teologia (1944-1945), è a Bolzano come cappellano della Commissione pontificia Assistenza Reduci quindi a Cremona come Vicario Parrocchiale e Assistente dell’Azione Cattolica (1945-1946). Inizia in questo anno, per ben ventiquattro anni il suo delicato ministero in terra di Libia (1946-1970): Segretario di Mons. Vittorino Facchinetti (1946-1950); Pro vicario Vescovile di Tripoli (1950-1951); Segretario di Mons. Bonifacio Bertoli (1951-1952); Parroco a Tripoli, S. Antonio (1952-69) e successivamente Parroco nella chiesa di S. Francesco della stessa città (1969-70). Tanti altri servizi a reso a questa Missione: Assistente della gioventù diocesana di Azione Cattolica (1948-52); Consigliere della Missione francescana a Tripoli (1966-69); Incaricaro della rubrica religiosa alla Radio Italiana a Tripoli (1947-50); per tre anni insegnante di latino al Seminario della città; Superiore Regolare della Missione (1969-70), anno in cui tutti i missionari con gli altri nostri connazionali vengono allontanati dalla Missione. Al suo rientro in Provincia inizialmente è d’aiuto alla Segreteria per le Missioni, e quindi, per due trienni Guardiano al convento di Cividino (1971-76). Dal 1975 è per tre anni Assistente Regionale della Piccola Famiglia Francescana, servizio che proseguirà per molti anni a livello locale e di zona. Il R. P. Onorio Pontoglio, Ministro provinciale, lo chiama al servizio della Provincia in qualità di Segretario provinciale (1976-79). Dal 1979 al 1985 è Guardiano nel convento di Rezzato (BS), e successivamente, Guardiano a Saiano 1985-88. Dal dicembre 1989 è a Erice, collaboratore al progetto di Mondo X. Nel 1991 viene trasferito a Saiano dove ricopre il servizio di Delegato ed Economo (1993-96). Negli anni 1997-2001 svolge il suo ministero a Gargnano, sempre circondato da riconoscente affetto. Dal 2001 alla conclusione della sua lunga, intensa e laboriosa vita (10 luglio 2007) nel nostro convento di Cividino è pastore amorevole e sapiente per quanti lo conoscono e lo avvicinano. A laude di Cristo e del nostro Serafico Padre san Francesco. CREDO NEL DIO DI GESÙ (Confessio Fidei) Io non credo in Dio solo Padre onnipotente creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. delle messi e dei tsumani. Credo nel Dio che s’è incarnato in Cristo e ha preso umano nome di Gesù; e credo in Te, Gesù, Dio che solo sa chi è Dio e che sei venuto a rivelarlo a noi, in Parola fatta carne, in carne di bambino che piange e ride, e succhia latte materno e fugge in esilio, fra urla di infanti ammazzati, e impazzite madri alle sue spalle di dolore; Questo Dio non lo credo: lo vedo. Vedo questo contraddittorio Iddio dell’albe e dei tramonti, della vita e della morte; Padre dei gigli dei campi, dei dolci volti umani, delle stelle lucenti, dei bimbi e dei vulcani, dei prati a primavera, degli isteriliti deserti assetati, a rivelarLo inciso in volto sudato e fatica 24 e in volto con sudore di sangue che riga la terra, in passi che scavano orme nella polvere fra l’orme dei piedi mortali. albero dispogliato a libertà di crescere al Sole della Grazia, crocifisso uomo libero di resurrezione. Credo in questo contraddittorio Iddio, che manda il Figlio sulla croce e lo lascia a se stesso e credo in Te, Cristo Gesù, che lo chiami e riveli Padre, perché ti ha così abbandonato e, così abbandonato, gli affidi il tuo spirito nell’ora in cui si fece buio in Te e su tutta la terra. Credo in te, uomo crocifisso di speranza in cui ti incarni tu, sempre nuovamente, o Cristo, dolcissimo crocifissore di speranza. In Te, o Cristo, vivo e vero, in te, o uomo vivo e vero, io credo e credo e così Te vedo, o Dio, non più solo, Te vedo e credo Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili, della visibile contraddittoria umana essenza, della visibile e invisibile umana essenza di redenti, di noi tutti assunti finalmente alla Luce della speranza, per la pena d’ogni giorno e per la gioia del tempo e dell’eternità. Io non credo nell’uomo, che è bene e che è male, abitatore del tempo e viatore d’eternità, contraddittoria essenza di vita e morte, d’ogni iniquità capace e d’ogni impensabile bontà, inesauribile sopportazione e allucinante sofferenza, pensiero d’ogni più assurda logica capace e di creativo ardimento, d’ogni stoltissimo orgoglio capace e d’ogni mirabile umiltà, irrisolvibile contraddizione. Credo nel Dio di Gesù e credo in Te, Gesù, Dio e Uomo; credo nell’uomo redento di Gesù e credo in Te, Gesù, redentore redento in ogni uomo - e in ogni uomo nato, morto e risorto, soffio di vita divina, luce che illumina e rende ragione di tutte le cose visibili e invisibili, che Tu, onnipotente, hai creato, e finalmente dischiude, anche a noi, poveri supplici occhi, il mistero e tormento d’Amore, tenerezza paterna infinita, per cui hai creato. Questo contraddittorio uomo io non credo: questo uomo lo vedo. Io credo nell’uomo redento, evento sopra ogni pensabile accadimento; redento da Te, o Cristo, Uomo Dio redentore; credo in te, visibile e invisibile uomo redento, redento vita e morte, risolta contraddizione, sanata lacerazione, carne segnata coi chiodi e i segni della Croce, chiavi che ti dischiudono alla verità e alla vita, 15 agosto 2007- Assunzione della beata Vergine Maria - LIV anniversario di ordinazione sacerdotale 16 agosto - San Simpliciano 25