Chi siamo Oggi Oggi, nonostante gli anni e le morti improvvise di Giuliano e di Renato proseguono le attività iniziali, animate dallo stesso spirito e dagli stessi principi di un tempo; o forse da uno spirito sempre nuovo, che cerca sempre nuova fedeltà, “ostaggio dei volti” e degli eventi che si presentano…a testimoniare che l’idea iniziale non è un’utopia Molti sono i volontari(che ormai da anni ci aiutano costantemente con frequenza settimanale anche in lavori sostenuti di manutenzione della casa) e volti nuovi che frequentano la fraternità; anche se siamo in pochi che vivono fissi qui , si vive e si respira una grande apertura, una bella “rete”. Davvero grande è stata la solidarietà che questi amici ci hanno espresso negli ultimi anni; si sono attivati e sono un aiuto prezioso. Anche con chi acquista i nostri prodotti, non esiste un rapporto puramente commerciale, ma di amicizia, di coinvolgimento reciproco. Continuiamo a mantenerci del nostro lavoro; alla cooperativa, per ragioni di semplicità burocratiche e di risorse – economiche, di salute ecc., ha fatto seguito l’azienda agricola. Non ospitiamo più i detenuti, perché le problematiche legate alla gestione e all’organizzazione (i contatti con le varie figure istituzionali, i controlli quotidiani e notturni) di questo genere di accoglienza, sono divenute troppo gravose. Qui inoltre non abbiamo lavori meccanizzati, è difficile trovare qualcuno disposto a farli e con l’obbligo di rimanere qui. Sono cambiati i bisogni delle persone ospitate; per esempio, in questo momento “transitano” anche profughi africani, sbarcati a Lampedusa . Oltre al legame sempre più saldo con l’India grazie alla gestione in prima persona di Mariuccia , è nata, con la presenza di Marilena, l’attività di tessitura (vedi www.tessituraeoltre.it). E’ come se la Fraternità fiorisse di nuovi boccioli