Questo opuscolo è nato quasi casualmente: trattando in classe il tema dell’alimentazione, con il nostro professore di biologia, ci siamo resi conto della scarsa importanza che attribuiamo agli alimenti e della nostra errata nutrizione. Mediante dibattiti e ricerche, ci siamo avvicinati ed interessati al problema alimentare e, desiderosi di informare tutti gli alunni dell’ Istituto, abbiamo pensato di scrivere questo opuscolo. Ti chiediamo di riflettere sulle menzogne che nascondono l’effettiva insalubrità degli ingredienti utilizzati dalle multinazionali. Le falsità, che nel tempo si sono molto diffuse, hanno creato un vero e proprio fenomeno:la pubblicità ingannevole, che omette le caratteristiche nocive dei prodotti, tralasciando deliberatamente alcune informazioni importanti per il consumatore. Con lo scopo di coinvolgere i compagni del nostro Istituto, abbiamo anche effettuato dei sondaggi per capire come affrontano questa tematica. Leggendo l’opuscolo troverai, quindi, le loro considerazioni a riguardo. ?? Vogliamo aprirti gli occhi: scopo principale di questo opuscolo è, infatti, evidenziare il largo uso che le multinazionali fanno dei vari additivi e le conseguenze che essi provocano nell’organismo umano. Ma cosa sono questi additivi? GLI ADDITIVI E IL LORO AMPIO IMPIEGO Gli additivi sono sostanze naturali o di sintesi, prive di valore nutritivo che si aggiungono agli alimenti per renderli più facilmente conservabili o per migliorarne le caratteristiche organolettiche. Il largo uso di queste sostanze da parte delle multinazionali è giustificato (o reso necessario) da molteplici fattori come la crescente necessità di preservare dalle alterazioni la maggiore quantità possibile di prodotto. Il consumatore, dal canto suo, è diventato nel corso degli anni sempre più esigente: chiede alimenti sani e nutrienti, ma allo stesso tempo vuole che siano di buon sapore, di bell’aspetto o con caratteristiche particolari; oppure ancora chiede prodotti provenienti da altri continenti che necessariamente hanno bisogno di conservanti per giungere in buone condizioni fino al compratore pretenzioso. Nonostante queste ‘giustifiche’ di carattere pratico, le grandi aziende ormai hanno fatto dell’utilizzo degli additivi una pratica degradata soprattutto per motivi economici. Queste sostanze vengono solitamente aggiunte agli alimenti anche per mascherarne qualità scadenti o difetti e possono costituire un pericolo per chi ne fa uso poiché alcuni di essi sono altamente tossici e cancerogeni. Alcune tra queste sostanze, nonostante ne sia consentito l'uso entro limiti ben precisi previsti dalle leggi, sono molto diffuse e, anche se sarebbe opportuno limitarne la presenza nella nostra dieta, finiscono per essere assunte in quantità eccessive. Questo succede soprattutto perché il consumatore non è in grado di fare un'esatta valutazione delle sostanze contenute in molti cibi e, anche se è interessato a conoscere tutti gli ingredienti, ha difficoltà a decifrare sigle complicate. Spesso, nell'elenco degli ingredienti, compaiono sostanze identificate con un nome chimico oppure con tre numeri preceduti da una "E" ma, di fronte a queste liste, la maggior parte dei consumatori si ferma perché non è in grado di capire e neppure di conoscere o calcolare, la somma e gli effetti dell'interazione delle diverse sostanze assunte. Gli additivi si possono dividere in sei principali categorie, in relazione alla funzione che svolgono: - coloranti, che agiscono sull’aspetto dell’alimento; - conservanti, che servono a mantenere inalterate le qualità di un prodotto e lo rendono duraturo nel tempo; - antiossidanti, che impediscono l’ossidazione, una reazione chimica nella quale l’ossigeno si combina con un’altra sostanza formando ossidi ; - regolatori di acidità, che normalizzano il grado di acidità dell’alimento; - addensanti, emulsionanti e stabilizzanti, che migliorano le ‘qualità’ del cibo; - esaltatori di sapidità ed edulcoranti di sintesi, i primi rendono un alimento privo di gusto, buono e appetitoso, i secondi fungono da dolcificanti. ADDITIVI COLORANTI CONSERVANTI ANTIOSSIDANTI REGOLATORI DI ACIDITA’ ADDENSANTI, EMULSIONANTI E STABILIZZANTI ESALTATORI DI SAPIDITA’; EDULCORANTI Se un alimento è buono e sano non ha bisogno di alcuna sostanza addizionata perché il suo gusto è dato dalla Natura; non sarà bello esteriormente ma la cosa importante è l’apporto nutrizionale. Conosci gli effetti collaterali degli additivi? SCUOLE SUPERIORI SCUOLE MEDIE 27,00% 36,65% sì sì no no 63,35% 73,00% EFFETTI COLLATERALI Carne infetta o con residui di ormoni e antibiotici, uova marce riciclate, spaghetti al piombo, metalli pesanti in moltissimi cibi confezionati, latte panna succhi di frutta e altre bevande con coloranti rilasciati dalle confezioni in cui sono impacchettati, zucchero biotech senza calorie di cui non si conoscono nemmeno gli effetti, frutta e verdura trattata con radiazioni e conservanti di dubbia salubrità, additivi vari (alcuni con sospetta azione cancerogena)…quali sono le conseguenze degli additivi sull’organismo umano? ADDITIVI COLORANTI CONSERVANTI EFFETTI COLLATERALI PIU’ COMUNI Danneggiano geni, rallentano la crescita, provocano l’allargamento di intestini e reni e distruzione vitamina B. Provocano l’erosione dello smalto dentale e la formazione di benzene cancerogeno. Per chi soffre di asma, rinite ed orticaria potrebbe verificarsi un ANTIOSSIDANTI REGOLATORI DI ACIDITA’ ADDENSANTI, EMULSIONANTI E STABILIZZANTI ESALTATORI DI SAPIDITA’ E EDULCORANTI peggioramento dei sintomi. Causano iperattività infantile, perdita di memoria, visione annebbiata. Determinano decalcificazione, erosione dello smalto dentale e la formazione di benzene cancerogeno. Provocano emicrania, letargia, insonnia, iperattività infantile, vertigini, spossatezza. Comportano cambi d’umore, iperattività infantile, eruzioni cutanee, dolori muscolo-scheletrici. Ritieni di essere informato su quello che mangi? Scuole superiori Scuole medie 32,26% 46,00% sì sì no no 63,74% 54,00% La scuola ti informa su questo argomento? Scuole superiori Scuole medie 26,90% 26,00% sì sì no no 73,10% 74,00% Vorresti saperne di più? Scuole superiori Scuole medie 16,00% 25,15% sì sì no no 74,85% 84,00% Il compito della scuola come educatrice alimentare è comunque reso difficile dalla scarsa importanza che le famiglie attribuiscono alle scelte alimentari dei propri figli. Nella speranza che la lettura di questo opuscolo possa fornire un’informazione reale su quello che consumiamo ogni giorno, ci auguriamo che tu assuma una maggiore consapevolezza su quelle che sono le tue abitudini alimentari. Anche attraverso i nostri sondaggi si può evincere che l’informazione è scarsa, quasi nulla. Le poche persone che se ne interessano vengono illuse dalla cattiva informazione e dalla pubblicità ingannevole, principalmente diffuse attraverso i media. Le grandi multinazionali riescono a raggirare i consumatori attraverso trucchi sempre più numerosi e convincenti. Tra i più noti c’è quello di nascondere ingredienti dannosi dietro nomi dal suono innocente che trasmettono al consumatore una falsa genuinità del prodotto. La disinformazione dipende, invece, soltanto da noi e da quanta importanza diamo a ciò che mangiamo. Se vediamo gli alimenti come un qualcosa da mangiare quando si ha fame e basta, mangeremo ciò che capita e gli scaffali continueranno ad essere pieni di cibo-spazzatura. Al contrario, se cominciassimo a credere che “siamo fatti di ciò che mangiamo”, allora daremo importanza ad una dieta sana, composta da cibi naturali e pieni di sostanze utili al nostro organismo. Per quanto riguarda la pubblicità ingannevole e la cattiva informazione in generale, non è sicuramente in nostro potere bloccarle, ma dovremmo imparare a riflettere in maniera indipendente rispetto al pensiero comune, diminuendo così la loro influenza. Leggi mai le tabelle nutrizionali sulle confezioni degli alimenti? Scuole superiori Scuole medie 39,00% 44,44% sì sì no no 61,00% 55,56% Spesso nell’elenco degli ingredienti compaiono sostanze con un nome chimico oppure con tre numeri preceduti da una “E”, ma di fronte a queste liste, il consumatore si ferma perchè non è in grado di capire e neppure di conoscere o calcolare la somma degli effetti dell’interazione delle diverse sostanze assunte. COSA POSSIAMO FARE? Innanzitutto imparare a leggere meglio le tabelle nutrizionali, ricordando che gli ingredienti sono elencati in ordine in base alla proporzione in cui essi sono presenti nel prodotto e che quindi i primi tre ingredienti sono ciò che noi principalmente stiamo mangiando! Cerca di evitare prodotti con termini che non conosci, come ad esempio il noto Bifidus Actiregularis (questo microrganismo non esiste neanche in natura ma è solo un nome commerciale!) dello yogurt Activia Danone. Alcuni ricercatori hanno infatti scoperto che il famigerato “ingrediente magico” in realtà è solo una trovata mediatica dal nome altisonante. Pertanto ti invitiamo a diventare il vero e unico artefice della tua salute: non farti condizionare da nessuno, né tantomeno dalle pubblicità che vedi in tv e sulle riviste!! Diciamo No a questa situazione di fatto, iniziando a comprendere l’importanza della nutrizione, prendendo coscienza del potere che noi abbiamo come consumatori. Cosa preferisci mangiare? Scuole superiori Scuole medie 10,00% 6,44% cibi confezionati cibi confezionati cibi preparati in casa cibi preparati in casa 90,00% 93,56% Quali sono le prime due marche di prodotti che acquisti maggiormente? Scuole superiori parmalat; 5,1 s. carlo; 5,49 la molisana; 6,27 kinder kinder; 37,25 findus; 6,67 mulino bianco barilla findus la molisana barilla; 15,29 s. carlo parmalat mulino bianco; 23,92 Scuole medie la molisana; 4,07 parmalat; 2,22 valfrutta; 4,44 kinder nestle; 7,04 kinder; 36,67 barilla mulino bianco nestle mulino bianco; 21,11 valfrutta la molisana barilla; 24,44 parmalat CASI INTERESSANTI IL POLLO CANCEROGENO Pare che nel pollo di alcuni ristoranti californiani delle più grandi catene di fast food statunitensi, la Mc Donald’s e la Burger King, siano state trovate tracce di sostanze cancerogene, altamente pericolose per la salute umana. Cosa c'è dietro McDonald's? Dietro la splendente facciata della maggiore multinazionale di fast food, in pochi sanno che si cela una potente organizzazione volta ad ottenere il massimo del profitto, con azioni a dir poco criminali. La Mc Donald's spende ben 2 miliardi di euro all'anno per farsi pubblicità in tutto il globo e per nascondere il vero volto. Vuole far credere al mondo intero che e' una multinazionale onesta e magnanima. Ecco spiegati i regali per i bambini, i volantini che certificano l'ottima qualità del cibo, le martellanti pubblicità televisive con testimonial del mondo dello spettacolo, i tentativi di far apparire Mc Donald's una multinazionale attenta ai problemi sociali e ambientali. Non c'e' nulla di più falso! Il vero motivo per cui Mc Donald's sta incrementando sempre di più le proprie promozioni è perchè ha capito che qualcuno si è accorto degli abusi e delle nefandezze che essa sta commettendo. Il menu di McDonald's è basato sulla carne. Vendono milioni di hamburger ogni giorno in 35 paesi del mondo e la carne è responsabile del 70% di tutti gli avvelenamenti da cibo; il pollo e la carne tritata (come quella usata per gli hamburger) sono i maggiori colpevoli. Quando gli animali vengono macellati la carne può venire contaminata dal contenuto delle budella, come feci ed urina, portatori di infezioni batteriche. Nel tentativo di evitare questo tipo di infezioni nei loro animali, gli allevatori usano somministrare periodicamente dosi massicce di antibiotici. Questi si vanno ad aggiungere agli ormoni che stimolano la crescita, ai pesticidi ed ai residui chimici del mangime che crescono nei tessuti dell'animale e possono alla lunga danneggiare la salute di una persona con una alimentazione basata sulla carne. IL COLORANTE NEI PEPERONCINI Il colorante rosso Sudan (indicato con le sigle E120, E122, E123, E124 e E127) viene comunemente usato per tingere oli minerali, cere o lucidi da scarpe. Ma questo prodotto sintetico rosso si presta benissimo anche per conferire colorazione a curry, sughi aromatici e miscele di spezie per manicaretti a base di carne, pasta e patate, nonché per polvere di paprica, paste alimentari, olio di palma, chili e derivati. Questo colorante è conveniente e pertanto largamente impiegato nonostante il divieto del suo utilizzo in ambito alimentare. Infatti nel 2003 la Commissione Europea aveva approvato restrizioni alle importazioni di questo additivo nell'U.E. nei confronti dell'India. Il colorante cancerogeno non può essere offerto per la trasformazione di prodotti alimentari. Ad essere interessato è anche il mercato alimentare italiano, dove emergono sempre nuovi prodotti contenenti il colorante rosso Sudan. A differenza del peperoncino nostrano, il quale viene raccolto una volta rosso e che mantiene il suo colore anche successivamente all’essiccamento, i peperoncini importati sono raccolti ancora verdi e quindi ritinti con rosso Sudan. Considerato che la merce importata costa circa un quinto di quella nostrana, la tentazione a ricorrere alla variante a basso prezzo è molto grande. Numerosi prodotti sul mercato italiano sono "contaminati" con rosso Sudan. L’ACIDO CITRICO NEL SUCCO DI SAMBUCO (ED ALTROVE) L'acido citrico (E330, E333) ormai ha poco a che fare con i limoni. Con l'ausilio della tecnologia genetica è prodotto da un determinato tipo di muffa, che oltre all'acido citrico può produrre anche pigmenti artificiali e esaltatori di sapidità, a seconda dei geni che gli vengono impiantati. L'uso massiccio di acido citrico può danneggiare i denti e, in particolare per i soggetti allergici, la situazione sul mercato alimentare diventa sempre meno trasparente e difficile. Il succo di sambuco – preparato secondo le ricette più diverse – è diventato un successo tra i succhi fatti in casa. Il miscuglio tra l'aroma tipico del fiore del sambuco e l'acidità e gli oli essenziali del limone dona il fascino rifrescante di questa bevanda dissetante. Un miscuglio non solo gradito al palato ma anche sano, se non ci fosse quell'ingrediente, che continua a sollevare punti interrogativi e a rendere sporca la coscienza di non poche casalinghe: l'acido citrico. -La muffa che fa diventare acido Come abbiamo già detto l’acido citrico in effetti non ha più niente a che fare col limone ma è un prodotto derivante da un tipo di muffa chiamato Aspergillus niger. È la stessa muffa che cresce tra le piastrelle del bagno e produce improvvisamente le brutte macchie nere. Da quando l'industria della genetica ha scoperto le potenzialità dell'Aspergillus niger continua ad incrociarlo con nuovi geni grazie ai quali produce in grandi quantità sostanze utilizzate nell'industria alimentare. 600.000 tonnellate di acido citrico all'anno sono prodotte in tutto il mondo in questo modo, superando il quantitativo della raccolta mondiale dei limoni. E 330 – E 333 è la denominazione ufficiale per l'acido citrico, che negli ultimi anni ha registrato una vera e propria marcia trionfale come sostanza aggiuntiva e non soltanto in alimenti che devono avere un sapore acido. L'acido citrico nel frattempo si trova in un numero incalcolabile di prodotti, dai dolciumi alle bevande gasate, dalla mozzarella al latticino, alle salse già pronte, fino agli alimenti ed infusi per neonati. E con questo affrontiamo un problema che assume dimensioni finora impensate: i danni di erosione per i denti dei bambini. Mentre la carie sta diminuendo, cresce il numero dei pazienti con erosione dentaria. La causa viene individuata dagli esperti nell'eccessivo consumo di prodotti contenenti acido citrico. Se si considera che da un lato l'acido citrico nelle drogherie viene venduto come anticalcare e che dall'altro lato lo stesso acido citrico è presente in molti alimenti che vengono consumati principalmente da bambini - pensiamo solo ai dolciumi e a varie bevande gasate – allora non dobbiamo meravigliarci se i denti dei bambini si rovinano. GRANO CONTAMINATO E ANALISI FALSIFICATE Nel settembre del 2005 nel porto di Bari la Guardia di Finanza aveva bloccato un carico di ben 58000 tonnellate di grano proveniente dal Canada ed importato dal noto industriale del grano Casillo; questo carico fu però dissequestrato per effetto di analisi di laboratorio falsificate da due tecnici, successivamente arrestati. Secondo analisi condotte dalla Procura di Trani, parte del quantitativo evidenziava la presenza nel grano di ocratossina, sostanza gravemente nociva e cancerogena, proibita dalle norme comunitarie. Tra i maggiori clienti del Molino Casillo ci sarebbero le famose Barilla e Rana, leader indiscusse del mercato della pasta. SCANDALO NESTLE’ Sai che c’è uno scandalo che riguarda la Nestle’? Questa famosa multinazionale fornisce gratuitamente latte agli ospedali africani, dove i neonati vengono abituati a nutrirsi con il latte artificiale e questo porta alla disaffezione verso il latte materno. Così le mamme, uscite dall’ospedale, sono costrette a comprare latte Nestle’. Considerando che parliamo di Paesi poveri il latte viene diluito eccessivamente, con acqua non potabile, a causa delle scarse possibilità che le famiglie hanno di acquistarlo. Anche per questo, nei Paesi poveri e in via di sviluppo, cresce il tasso di mortalità infantile. Inoltre la Nestle’ ha esportato in America un nuovo latte ipoallergenico (anti-allergico); si è venuti a conoscenza che alcuni neonati hanno sofferto, a causa di questo prodotto, di shock anafilattici. Nel 2005 in Italia 30 milioni di litri di latte Nestle’ per bambini sono stati sequestrati perché contenenti tracce di un pericoloso prodotto: l’IXT, una miscela usata come agente fissante per l’inchiostro e le vernici durante gli imballaggi. L’IXT è considerato irritante agli occhi, alla pelle e all’apparato respiratorio. Ma tranquilli, la Nestle’ ha dichiarato di non preoccuparsi, la concentrazione è modesta! LATTE MATESE: PRODOTTO REGIONALE? Quanti di noi hanno acquistato il latte Matese sicuri di comprare un prodotto regionale? In realtà acquistiamo il latte prodotto da un’azienda reggiana, che fino a poco tempo fa era controllata dalla multinazionale Parmalat. La Parmalat aveva subito dall’Antitrust (complesso di norme giuridiche poste a tutela della concorrenza sui mercati economici) una multa di oltre 11 milioni di euro per la presa di posizione dominante. L’accusa era: troppe aziende produttrici di latte sotto un unico controllo. Se fossimo produttori di latte delle nostre belle montagne matesine, guai a noi se volessimo vendere i nostri prodotti con il marchio “Matese”: saremmo denunciati dalla produzione reggiana!! Hai mai acquistato prodotti biologici? Scuole superiori Scuole medie 46,00% 50,94% sì sì no 54,00% no 49,06% MANGIARE BIOLOGICO Cosa si intende per "alimenti biologici"? Sono i prodotti che provengono dall'agricoltura biologica. In agricoltura il metodo biologico utilizza solo concimi di origine naturale (letame, sostanze minerali, composti) evitando l'impoverimento del terreno e l'inquinamento delle falde acquifere. Invece dei fitofarmaci, usa tecniche agronomiche che prevedono l'aumento della fertilità del terreno e la salvaguardia dell'ecosistema, perseguendo l'equilibrio tra le varie specie vegetali ed animali. Nella trasformazione non sono consentite sostanze conservanti e coloranti e tanti altri intrusi di origine chimica ormai abituali nella nostra mensa quotidiana. Questo metodo si differenzia dalla produzione "industriale" che tende a perseguire bassi costi e grandi rese puntando invece sulla qualità dei prodotti e sulla salvaguardia dell'ambiente e della salute. Nell'arco di questo secolo la grande disponibilità di risorse naturali e di energia a basso costo, combinata a innovazioni tecnologiche e scoperte scientifiche ha determinato un miglioramento nella "qualità" della vita umana. Purtroppo però questo rapido sviluppo ha provocato gravi problemi sia economici che ambientali. Anche l'agricoltura è responsabile di alcune di queste problematiche in quanto richiede sacrificio all'ambiente volendo sempre maggiori produttività agricole, quindi l'utilizzo di mezzi meccanici e chimici, che in determinati casi non sono compatibili con l'ecosistema. La consapevolezza del grave pericolo ambientale al quale si va incontro, crea un terreno molto fertile per l'agricoltura biologica. A tutto questo si deve poi aggiungere lo sviluppo di una domanda, da parte dei consumatori, di prodotti agricoli più "naturali", per prevenire problematiche ambientali e salutistiche. A fianco, dei già citati vantaggi qualitativi ed ambientali (prodotti agricoli sani e privi di residui di origine chimica), l'agricoltura biologica permette anche di ottenere risultati positivi sul piano economico. Infatti, l'agricoltura biologica, può permettere un miglior controllo delle eccedenze agricole ed un maggior impiego di manodopera. Lo sviluppo dell'agricoltura biologica si è manifestato in maniera molto incisiva anche nel nostro Paese, il quale ha saputo posizionarsi, nel giro di pochi anni, al terzo posto nella graduatoria europea; ma nella nostra realtà regionale è ancora poco diffuso. Oggi ognuno è consapevole della necessità di fare scelte economiche e commerciali che tengano conto delle ripercussioni sull'ambiente naturale. L'agricoltura per sua natura è l'attività umana che agisce direttamente in relazione con il suolo, il mondo delle piante e degli animali. L'agricoltura industrializzata negli ultimi decenni ha ottenuto enormi miglioramenti quantitativi, interagendo però in maniera pesante e molte volte negativa con l'equilibrio naturale, oltre a trascurare l’aspetto qualitativo dei prodotti. Il consumo di prodotti biologici permette un sistema agricolo che garantisce l'equilibrio naturale non solo nell'interesse dell'umanità attuale ma di tutte le generazioni future. Alimentazione biologica: per chi, soprattutto? -Per chi ha a cuore la propria salute I prodotti bio sono consigliati non più solo a chi è ammalato o a dieta, ma a tutti coloro che hanno a cuore il benessere proprio o di chi gli è caro. -Per i bambini Nei primi mesi e anni di vita si formano le basi dell'equilibrio funzionale e metabolico dell'organismo adulto. La prima regola è quindi una dieta nutriente ed equilibrata, con cibi ricchi di proteine, vitamine, minerali. La seconda è sapere sempre con certezza che cosa diamo da mangiare ai nostri bambini. In un organismo che si sviluppa, i veleni assunti possono avere effetti irrimediabili. Ecco perché l'alimentazione biologica rappresenta un formidabile alleato per una crescita sana e sicura. -Per gli sportivi La qualità dell'alimentazione, per chi pratica sport, è fondamentale. Diete specifiche e soprattutto alimenti il più possibile leggeri, nutrienti, assimilabili con facilità e che non provochino disturbi. -Per gli allergici Le allergie sono in preoccupante aumento nel mondo occidentale. Si tratta di manifestazioni di difesa da parte del sistema immunitario. I principali imputati sono gli antiparassitari, le sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, la diminuita qualità del cibo. Mangiare biologico può essere quindi, per gli allergici, una validissima forma di protezione, oltre che una forma di prevenzione per chi ancora non è allergico. -Per chi ha a cuore l'ambiente Acquistando prodotti bio, ognuno contribuisce alla salute dell'ecosistema; infatti favorisce lo sviluppo economico del settore biologico, dando forza ad attività produttive e commerciali attente al benessere dell'ambiente e dell'uomo. VANTAGGI ANCHE ECONOMICI La maggior parte della gente potrebbe pensare che l'agricoltura biologica si riferisce solo alle verdure, frutta, piante, alberi e le erbe aromatiche In realtà, questo tipo di agricoltura non solo botanico comprende anche gli animaliL'agricoltura biologica non solo non comprende l'uso di fertilizzanti chimici e pesticidi, ma anche antibiotici e ormoni somministrati agli animaliTracce di questi ormoni potenzialmente pericolosi si trovano nei prodotti di origine animale che la gente comunemente acquisto dal supermercato. Carne, uova e latte sono esempi di comunemente consumati prodotti di origine animale che possono contenere sottoprodotti dannosi. Il pubblico sta rapidamente diventando consapevole dei potenziali pericoli di tali prodotti, soprattutto dopo la comparsa del morbo della mucca pazza. Proprio per questo la coltivazione biologica sarebbe lucrativa anche per le aziende ed in effetti molte hanno cominciato a creare gamme di prodotti biologici per attirare il crescente numero di “fan del biologico”. DILLO CON UNO SLOGAN INFORMA TUTTI QUELLI CHE CONOSCI IMPARA A NON AVERE PAURA DELL’UTOPIA… se tutti iniziamo a crederci l’utopia diventa possibile!! Nel mondo alla rovescia dell’industria alimentare – e non solo – gli aromi artificiali sono divenuti naturali. Se facciamo assaggiare una “merendina” ad un bambino di 4 anni ci dirà che è la più grande prelibatezza del mondo. Il nonno del bambino, che di anni ne ha 77, non riuscirà neppure ad inghiottirla e ci chiederà che cos’è questa schifezza. I nostri palati adulterati non riconoscono più i gusti autentici, veri di verdure cresciute pazientemente al sole e polli razzolanti a terra e allevati a granaglie. Che fare? Rieducare il gusto per rieducare i consumi. Non ingurgitare veleni: una scelta possibile In effetti un po’ di riflessione su come stiamo vivendo e su quello che ognuno di noi può fare in prima persona per evitare i veleni dell’industria alimentare, e non solo, andrebbe fatta. Perlomeno smettiamola di piangerci addosso. Siamo sinceri: siamo davvero “costretti” a ingurgitare veleni? O siamo noi che abbiamo delegato la nostra salute e il nostro bisogno di alimentarci a manager che studiano come rifilarci l’ultima porzione di “arcobalenici” mix cremosi che sembrano inventati apposta per la distruzione del nostro sistema immunitario? Suvvia, nessuno ci obbliga alle regole dell’alimentazione di plastica. Ogni volta che andiamo a fare la spesa dobbiamo ricordarci che attraverso questo gesto semplice ed apparentemente banale che è il consumo, rischiamo di renderci complici dei peggiori misfatti; è necessario avere questa consapevolezza per diventare consumatori responsabile che pretendono di usare il consumo come uno strumento per condizionare le imprese. Perciò ricordiamoci che siamo potenti e che le imprese sono in una posizione di profonda dipendenza dal nostro comportamento di consumatori (per questo tentano di dominare la nostra volontà spendendo ogni anno miliardi per la pubblicità!!). RENDIAMOCI CONTO DEL POTERE CHE ABBIAMO COME CONSUMATORI!!!! ALCUNI RIFERIMENTI UTILI http://www.disinformazione.it http://www.altroconsumo.it http://www.altromercato.it http://www.newstarget.com http://www.tmcrew.org/csa/l38/multi/nestle.htm http://www.doxaliber.it http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alimentari#E1000.E2.80.93E1999