Vertice di Parigi 19-21 ottobre 1972
-Prima ‘uscita’ della CEE a Nove (anche se l’adesione
britannica sarà ufficiale solo dal gennaio 1973)
-Fondo europeo di cooperazione monetaria (dal 1°
aprile 1973
-Programma di azione in politica sociale entro il 1°
gennaio 1974
-FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) da
istituire entro il 31 dicembre 1973 e da finanziare con
le ‘risorse proprie’
-UEM entro il 1980
Problemi finanziari 1971/1973
Stimolano una risposta COMUNE
La CEE si mantiene coesa e, anzi, sente il bisogno di
un aumento di cooperazione sui temi monetari
L’obiettivo dell’UEM non viene messo in discussione
Ma la crisi del 1971 non è l’UNICA crisi che la CEE si
trova a dover affrontare…
Comunità europea vs. Comunità atlantica
Guerra dello Yom Kippur (ottobre 1973)
Opec aumenta il prezzo del petrolio e attua l’embargo
delle esportazioni di petrolio verso i paesi che aiutano
Israele
La risposta europea è il cosiddetto dialogo euroarabo: il tentativo di differenziare le posizioni europee
rispetto a quelle statunitensi (vertice di Copenhagen
del dicembre 1973)
Reazione statunitense (Kissinger): creare una
organizzazione dei ‘consumatori’ di petrolio che
possa opporsi alle richieste dei paesi arabi
produttori e nel contempo creare una scorta
comune di riserve petrolifere.
Si discute la proposta alla conferenza di
Washington (febbraio 1974)
L’iniziativa spacca la Comunità, soprattutto perché:
a)Gli americani legano ogni questione energetica
alla dimensione della sicurezza nazionale
americana
b) Washington minaccia un neo-isolazionismo
L’Agenzia internazionale per l’energia nasce nel 1974,
senza la Francia (che a Washington aveva
rappresentato la linea dura contro gli americani, a
favore del dialogo euro-arabo)
Kissinger dimostra quindi:
a) La debolezza e la divisione in politica estera e su
questioni strategiche degli europei
b) La persistente capacità degli Stati Uniti di orientare
le decisioni europee e il processo di formazione di
una ‘politica estera europea’
La lezione americana porta a importanti sviluppi
Vertice di Parigi (dicembre 1974)
-Istituzione del Consiglio europeo (capi di stato e di governo)
-Accettazione del principio dell’elezione a suffragio universale e
diretto del PE (prevista entro il luglio 1979)
-Incarico a Leo Tindemans (primo ministro belga) di stilare un
rapporto sulle possibilità e sui modi per creare una Unione
europea
«Riconoscendo la necessità di un approccio globale ai problemi interni
inerenti alla costruzione dell’Europa, i capi di governo giudicano
essenziale assicurare una generale continuità e coerenza nelle attività
delle comunità e nel lavoro sulla cooperazione politica.
I capi di governo accompagnati dai loro ministri degli Esteri, hanno
pertanto deciso di riunirsi tre volte all’anno, e ogni volta che si renderà
necessario, nel Consiglio delle Comunità e nel contesto della
cooperazione politica»
Il Consiglio europeo
Massimo organo «politico» dell’Unione, nel senso che indirizza
e fornisce direttive, ma non ha potere legislativo proprio (TUE,
Disposizioni comuni: «Il Consiglio europeo dà all’Unione
l’impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli
orientamenti politici generali»)
Non ha competenze definite chiaramente, proprio per la sua
natura particolare di summit di capi di Stato e di governo più il
Presidente della Commissione (II livello: Ministri degli Esteri e
un Commissario)
Si riunisce due, massimo tre volte all’anno ogni volta per due,
tre giorni
Oggi
Il TUE affida al CE compiti di coordinamento e di orientamento
politico generale nonché in ambito PESC e nel campo
dell’UEM.
NON C’E’ TRACCIA DEL CONSIGLIO EUROPEO TRA LE
ISTITUZIONI RIPORTATE NEL TRATTATO CE, MA SOLO
NEL TUE. Però il Consiglio Europeo viene ricordato in diversi
articoli del Trattato CE.
Composizione
Il Consiglio riunisce i capi di Stato (Francia e Finlandia
attualmente) e di governo (tutti gli altri Stati), più i ministri
degli Esteri. Partecipano anche il Presidente della Commissione
e un commissario.
Importante per :
- nuove adesioni
- nomine (Commissione, Banca centrale)
- definizione di principi guida in senso generale
- definizione di politiche economiche e monetarie
- Pesc e relazioni esterne
Il Consiglio nel sistema dell’Unione
Aumenta il peso della concertazione intergovernativa a scapito
della sovranazionalità.
Il Parlamento europeo risente molto del crescente ruolo del
Consiglio: comunicazioni verbali dell’una parte e dell’altra
all’inizio dei vertici e alla loro conclusione non significano
interdipendenza.
Il carattere extracostituzionale del Consiglio implica anche una
perdita di influenza della Corte di giustizia.
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lezione 15 - Piero Graglia