uest’affermazione è sottesa alla campagna che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta realizzando nelle regioni dell’Italia meridionale e insulare per informare sulle opportunità offerte dal sistema del collocamento dei disabili e per sensibilizzare verso l’applicazione della legge 68/99 che, con i suoi trentadue articoli, ha inteso sancire le norme per l’insrimento lavorativo mirato delle persone con handicap. E questo è il logo della campagna che, nelle prossime settimane, farà tappa in ventotto città capoluogo di provincia. Ha già completato il tour pugliese il camper che il 22 Settembre è partito da Taranto e attraverserà, fino a Dicembre, le città del Molise, della Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, per fare tappa nelle piazze centrali e incontrare la gente: lavoratori con handicap, imprenditori, associazioni datoriali e sindacali, associazioni di disabili, studenti, operatori scolastici, sociali e sanitari, funzionari dei centri territoriali per l’impiego, consulenti del lavoro. Il camper è attrezzato per distribuire 350.000 copie del Manuale per l’inserimento lavorativo mirato dei disabili, scritto per il Ministero del Welfare da Donato Salfi, Psicologo dirigente del Servizio di Integrazione Sociale e lavorativa dell’Asl di Taranto: in forma leggibile quest’opuscolo tascabile informa le persone disabili e offre, agli imprenditori, buoni motivi per decidere di assolvere alla legge 68/99 assumendo lavoratori molto abili nella propria impresa: sono disabili. Oltre che ai visitatori del camper, il manuale sarà offerto, in appositi espositori, nei 700 uffici postali dell’Italia meridionale e in molte sedi di Organizzazioni pubbliche e private. Chi si avvicinerà al camper potrà anche seguire la proiezione del cortometraggio Uovo in scatola che, con la regia di Antonio Minelli, rappresenta l’esperienza positiva di inserimento lavorativo mirato di disabili del nostro territorio e vuole affermare che un posto di lavoro sbagliato può fare di chiunque un handicappato, così come un inserimento lavorativo mirato può fare di ogni disabile un lavoratore. L’intera campagna viene organizzata dagli operatori di un call center che da qualche settimana stanno tessendo una fittissima rete di contatti 10 L’Occhio parlante ...un posto di lavoro sbagliato può fare di chiunque un handicappato, così come un inserimento lavorativo mirato, può fare, di ogni disabile un lavoratore... e di collaborazioni con migliaia di organizzazioni. Perchè la campagna è partita proprio da Taranto? Perchè essa viene svolta con il contributo dei disabili inseriti nel Progetto Interistituzionale Isola di cui la Asl di taranto è capofila. E Michele Petroli, Direttore Generale dell’Asl, così spiega perchè l’azienda sanitaria è oggi fortemente impegnata nell’inserimento lavorativo dei disabili: Non potremmo fare diversamente: il lavoro costituisce una parte essenziale della dignità della persona con handicap. Come per qualsiasi persona. E che senso avrebbe mettere in campo tanti interventi per la diagnosi precoce e precocissima, per la riabilitazione, per l’integrazione scolastica (nella foto), se poi non portassimo a compimento l’intervento longitudinale creando le migliori condizioni perchè questa persona assuma il ruolo sociale di lavoratore? E non dimentichiamo, poi, che questo processo si traduce in una diminuzione della domanda di assistenza, come dimostrano gli studi condotti dal nostro Servizio di Interazione Sociale e lavorativa. Insomma... questa volta Taranto è protagonista di avvenimenti virtuosi. L’esperienza qui realizzata non è sfuggita al Ministero del Lavoro ed ora diventa trainante per altri territori del Sud Italia. (Luca.Milko)