2 In primo piano La terapia anticoagulante in futuro probabilmente sarà più semplice e verrà personalizzata. terapia anticoagulante I pazienti potranno sperare in una prescrizione su misura Concorrenza ai vecchi principi attivi per la prevenzione delle occlusioni vascolari. Alcuni nuovi farmaci sono già in commercio, altri sono in corso di sperimentazione. Per i pazienti la terapia anticoagulante in futuro sarà più semplice e probabilmente verrà personalizzata. Nel caso in cui Lei abbia già assunto un farmaco anti coagulante, forse i Suoi sentimenti sono divisi: Lei è felice di poter ridurre del 60-80% il rischio di un ictus o di un'embolia polmonare con i farmaci anticoagulanti, ma ritiene che i controlli del «tempo di Quick» (oggi INR, vedi box) siano impegnativi, per il fatto di doverli effettuare da sé o farli fare dal medico ogni 3-4 setti mane in media; e La infastidisce il fatto che altri farmaci e molti alimenti possano influenzare fortemente la coagulazione: i valori vanno rapidamente al di sotto dell'ambito terapeutico e si ha quindi un aumento del rischio di trombosi o embolia; oppure essi sono sopra i limiti superiori con il rischio di emorragie, per esempio epistassi, emorragie gastrointestinali, ecchimosi (mac chie bluastre sulla cute). Oggi la ricerca pare aver avuto successo nello scoprire alternative migliori. Novità in cantiere Fino a oggi esistevano fondamentalmente due possibi lità per inibire la coagulazione del sangue: con un'inie zione sottocutanea o un'infusione endovenosa di epa rina o di un suo derivato; oppure con un antagonista della vitamina K (vitamina della coagulazione): quelli più noti in Svizzera sono Marcoumar® e Sintrom®. Entrambi testati in studi a lungo termine, con provati vantaggi ma con i difetti sopracitati. Quali caratteristiche dovrebbe avere l'anticoagulante ideale? I pazienti dovrebbero poterlo assumere per bocca; dopo l'inizio della terapia I seguenti esperti hanno lavorato per Lei a questo numero: Prof. Philippe de Moerloose Ginevra Unità di emostasi Prof. Augusto Gallino Bellinzona Cardiologia/ Angiologia Comitato di consulenza medica Prof. Wilhelm Rutishauser Ginevra Cardiologia 3/2010 Cuore e Ictus cerebrale Heinz Schär Berna Fisioterapia Prof. Hugo Saner Berna/Olten Prevenzione cardiovascolare e riabilitazione Redazione Prof. Heinrich Mattle Berna Neurologia Christine Iselin-Kobler Fondazione Svizzera di Cardiologia Redazione scientifica Foto della prima pagina: paziente durante l'autocontrollo della terapia anticoagulante In primo piano Coagulo di sangue, formato da globuli rossi, piastrine e filamenti di fibrina. dovrebbe essere rapidamente efficace, dovrebbe poter essere assunto sempre allo stesso dosaggio, non dovrebbe richiedere stretti controlli di laboratorio e i suoi effetti favorevoli dovrebbero essere superiori o almeno equivalenti ai farmaci utilizzati fino a oggi. Attualmente vi sono circa 20 nuovi anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici (vedi «Concorrenza anche per Aspirina® e Pla vix®») in fase di studio clinico o già in commercio in Svizzera e in nazioni dell´UE. I nuovi anticoagulanti «assottigliano» il sangue con un meccanismo non più dipendente dalla vitamina K: essi invece bloccano diret tamente alcuni fattori della coagulazione. Essi sono effi caci in modo più rapido e costante rispetto agli anticoa gulanti utilizzati fino a oggi, e per un utilizzo quotidiano e a lungo termine, non richiedono alcun tipo di con trollo di laboratorio. Si possono produrre per sintesi chi mica e non si dipende (come per l'eparina) da donatori animali. Essi, sotto molti aspetti, sono molto vicini al «farmaco ideale». Perché ancora i «vecchi»? Ora forse Lei si sta chiedendo perché il Suo medico Le prescrive ancora i farmaci tradizionali. In questo campo Tempo di Quick e INR I Suoi parametri di coagulazione sono molto varia bili? Tenga presente che la coagulazione è influen zata anche da molti alimenti (come succo di pom pelmo, soia, aglio) e farmaci. Per la Sua sicurezza parli con il Suo medico di ciò che Lei assume auto nomamente, in particolare anche dei preparati a base di vitamine e dei prodotti di erboristeria. Il parametro di controllo della terapia anticoagulante oggigiorno è il cosiddetto INR (International Norma lized Ratio), da solo o eventualmente insieme al classico tempo di Quick. Il valore dell'INR è l'unico valore corretto, in quanto, rispetto al tempo di Quick, è molto meno influenzato dal metodo del singolo laboratorio utilizzato per il test e sono quindi possibili confronti precisi (per esempio quando Lei è in viaggio). Oggi, per prevenire una trombosi, a seconda del quadro clinico, si cerca di mantenere un valore di INR tra 2 e 3. Gli anticoagu lanti vengono utilizzati a dosaggi superiori (INR tra 2,5 e 3,5), per esempio, nei pazienti portatori di val vole cardiache artificiali. A cosa prestare attenzione? Mangiare e bere Durante una terapia anticoagulante Lei dovrebbe mangiare e bere in modo equilibrato: trattamenti che comprendano il digiuno così come l'eccesso di alcool o un improvviso cambiamento dello stile alimentare (per esempio il passaggio a una dieta vegetariana) possono accentuare o ridurre la coagulazione del sangue. Dolori Se Lei utilizza farmaci antidolorifici (per esempio contro il mal di testa o i dolori articolari) ne parli con il Suo medico. Il rischio di emorragie è minimo con i farmaci a base di paracetamolo rispetto ai cosiddetti antinfiammatori non ste roidei utilizzati come antinfiamma tori o antireumatici. Medico / Dentista Porti sempre con Lei la Sua tessera della terapia anticoagulante. Parli della Sua terapia anticoagulante soprattutto quando si reca da un nuovo medico o dentista e presenti ogni volta la Sua tessera. Cuore e Ictus cerebrale 3/2010 3 4 In primo piano «Il giardinaggio mantiene fluido il mio sangue.» il nostro esperto è il Prof. Philippe de Moerloose, specia lista della coagulazione presso l'ospedale universitario di Ginevra. Egli risponde: «Perché, ciononostante, non esi ste ancora un farmaco miracoloso.» Per cui, con i nuovi farmaci, le interazioni con cibo o farmaci effettivamente sono più rare e il rischio di emorragie è minore rispetto agli inibitori della vitamina K, ma non completamente escluse. Anche la domanda su come sia possibile soppri mere l´effetto dei nuovi farmaci poco prima di un inter vento chirurgico non ha ancora una risposta. È vero che Concorrenza anche per Aspirina® e Plavix® Se Lei ha sofferto di un infarto miocardico, un ictus cerebrale o di un'arteriopatia ostruttiva, quasi certa mente Le sarà stato prescritto uno di due antiaggre ganti piastrinici, l'acido acetilsalicilico (nome com merciale Aspirina®) o il clopidogrel (nome commerciale Plavix®). In particolare, dopo l'impianto di uno stent, è possibile che Lei li assuma entrambi. Questi principi attivi impediscono alle piastrine nel sangue di portare a termine il loro compito, di depo sitarsi in un difetto della parete del vaso e di tappare il difetto stesso; ciò poiché è possibile che si verifichi una reazione eccessiva e, nel caso peggiore, una (ri-) occlusione del vaso sanguigno. Dato che la finestra terapeutica tra sotto- e sovradosaggio è più ampia rispetto agli anticoagulanti (vedi testo), non è neces sario controllare l'effetto degli antiaggreganti pia strinici. Come i classici anticoagulanti, anche gli antiaggreganti Aspirina® e Plavix® subiscono la con correnza di nuovi farmaci. Anche questi probabil mente amplieranno l'offerta di questi farmaci senza però soppiantare del tutto quelli classici. 3/2010 Cuore e Ictus cerebrale essi, rispetto ai farmaci tradizionali, hanno un'emivita relativamente breve, tuttavia sono possibili situazioni di emergenza nelle quali dovrebbe essere disponibile un antidoto immediato. L'utilizzo su larga scala, la sicurezza e il rapporto costo/efficacia dei farmaci di nuova genera zione – notevolmente più costosi – dovranno essere con fermati con studi a lungo termine. Al contrario, come ci spiega il Prof. de Moerloose, l'utilizzo pratico dei farmaci attuali è migliorato. Grazie al dosaggio gestito dal com puter e al fatto che molti pazienti oggi hanno imparato a controllare i loro parametri di coagulazione, le emorra gie sono più rare anche con le «vecchie» terapie. In futuro soluzioni personalizzate Cosa significa ciò per i pazienti? Prof. de Moerloose: «Probabilmente i nuovi anticoagulanti non rimpiazze ranno completamente i vecchi, ma costituiranno un'in tegrazione dell´offerta. I pazienti verosimilmente potranno presto contare su una terapia anticoagulante su misura, adatta alla loro situazione e al loro quadro cli nico.» A questo tipo di individualizzazione della terapia è possibile che in futuro contribuiranno anche i test genetici, che permettono di ottenere più rapidamente un dosaggio ottimale all'inizio della terapia. Al momento il nostro esperto consiglia: «Se la Sua terapia con i ‹vec chi› antagonisti della vitamina K è messa ben a punto, Lei, sulla base delle conoscenze attuali, non dovrebbe cambiarla. Discuta tuttavia della questione con il Suo medico, dato che lo stato delle conoscenze potrebbe cambiare rapidamente.» Il nostro consiglio – Non importa se Lei deve ancora controllare i para metri di coagulazione o no: assuma sia gli antico agulanti sia gli antiaggreganti per il periodo e alla dose concordati con il Suo medico. – Smetta di fumare in quanto ciò aumenta il rischio trombotico. – Pratichi regolarmente esercizio fisico e in questo modo diminuirà il rischio che si formi un coagulo nel sangue. – Potrà trovare ulteriori informazioni nel nostro opuscolo gratuito per i pazienti «Anticoagulanti» (indirizzo per le ordinazioni all'ultima pagina).