Confronto tra diverse strategie di intervento nell’attività di
educazione alimentare nella scuola secondaria di primo grado
G. Colao (1), L. Belli (1)
(1)
Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione - ASUR Marche ZT6 - Fabriano
INTRODUZIONE
Nei bambini e ragazzi in età scolare si sta assistendo ad un costante aumento della prevalenza ed incidenza di
sovrappeso ed obesità.
E’ purtroppo evidente che le loro conoscenze in tema di corretta alimentazione e stile di vita e di conseguenza le loro
abitudini sono di gran lunga distanti da quelle desiderabili. E’ assolutamente necessario incoraggiarli a consumare
quantità adeguate di un’ampia varietà di alimenti e riuscire a far loro prendere quella “coscienza” che li porti a saper
valutare e scegliere razionalmente la giusta qualità e quantità che copra le loro necessità nutrizionali. E’ perciò
prioritario per un SIAN entrare nella scuola, principale canale in cui condurre interventi di educazione alimentare e con
i suoi protagonisti “ inventare” una gestione creativa dei processi educativi.
Le esperienze fino ad ora condotte hanno messo in luce che uno degli elementi critici per il successo delle iniziative
collegate alla prevenzione del sovrappeso e dell’ obesità è rappresentato dalla capacità dell’intervento educativo di
agire ed incidere efficacemente sul contesto del gruppo. I risultati delle iniziative di educazione alimentare sono
altamente condizionati dalla metodologia proposta ed applicata e dalla sua costante valutazione. Quest’ultima
concerne i metodi utilizzati nel programma di intervento che vanno valutati nella loro efficacia alla luce del risultato
ottenuto:
üAumento delle conoscenze
üCambiamento negli atteggiamenti
üCambiamento nei comportamenti
Campione composto da 80 alunni frequentanti tre classi della
scuola secondaria di primo grado
OBIETTIVO
Selezionare una
metodologia di intervento
educativo idonea a creare
una coscienza nutrizionale
che, formandosi in età
scolare, accompagni
l’individuo nel cammino
della sua vita e si rifletta
positivamente sul proprio
stato di salute.
MATERIALI E METODI
Anno scolastico 2005/2006
ISTITUTO COMPRENSIVO “FERNANDA IMONDI ROMAGNOLI”
ZONA CENTRO FABRIANO
Analisi situazione iniziale
Questionario valutazione pre intervento
Consumi alimentari
Conoscenze nutrizionali
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
“GENTILE DA FABRIANO”
Strategia Educativa
1.
Approccio tradizionale
trasmissione di nozioni attraverso
lezioni in classe del docente
3.
Approccio innovativo
Strategia partecipativa in sinergia tra operatori
SIAN , docenti e
ragazzi trasformatisi da spettatori in attori
2.
Incontri di approfondimento con
operatori esterni SIAN
Incontri tematici
Alimenti e nutrienti
Linee guida corretta alimentazione
Attività didattica in classe
Lezioni frontali di
Educazione Alimentare
Visione di filmati
( La digestione, La corretta alimentazione,
Linee guida per un corretto stile di vita)
Analisi situazione finale
Analisi situazione finale
Questionario valutazione post intervento
Consumi alimentari
Conoscenze nutrizionali
Questionario valutazione post intervento
Consumi alimentari
Conoscenze nutrizionali
Creazione del “TG MANGIO”
Telegiornale scolastico
sull’alimentazione
Dispense didattiche
fornite ad ogni ragazzo
Dispense didattiche
fornite ad ogni ragazzo
Dispense didattiche
fornite ad ogni ragazzo
Coinvolgimento attivo dei ragazzi
Lavori di gruppo
Analisi situazione finale
Questionario valutazione post intervento
Consumi alimentari
Conoscenze nutrizionali
Argomenti trattati:
Storia dell’alimentazione
Gli alimenti e i nutrienti
I gruppi alimentari
La piramide alimentare
La piramide dell’attività fisica
I benefici di frutta e verdura
Le relazioni tra alimentazione e salute
Linee guida corretta alimentazione
I disturbi del comportamento alimentare
Il Fast food
I consumi alimentari
RISULTATI
Intervento di Educazione Alimentare svolto da operatori
SIAN tramite lezioni frontali
Intervento di Educazione Alimentare svolto in classe
dall'insegnante
100%
100%
80%
Situazione pre
intervento
Situazione pre intervento
60%
Situazione post intervento
Situazione post
intervento
40%
80%
60%
40%
20%
20%
0%
0%
So poco
So alcune
cose
So molto
So poco
So alcune cose
So molto
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
Situazione pre intervento
Situazione post
intervento
So poco
Grado delle conoscenze
Grado delle conoscenze
Figura 1. Cambiamenti delle conoscenze in ambito alimentare
della classe di ragazzi che ha partecipato ad un intervento
didattico effettuato in classe dall’insegnante attraverso lezioni
frontali e consegna di opuscoli informativi.
Intervento di Educazione Alimentare svolto con il
coinvolgimento attivo dei ragazzi
So alcune
cose
So molto
Grado delle conoscenze
Figura 2. Cambiamenti delle conoscenze in ambito alimentare
della classe di ragazzi che ha partecipato ad un intervento
educativo rappresentato da opuscoli informativi ed una lezione
frontale di approfondimento con operatori esterni del SIAN.
Figura 3. Cambiamenti delle conoscenze in ambito alimentare
della classe di ragazzi che ha seguito un intervento didattico
innovativo e partecipativo.
La valutazione, seppure a breve termine , dei risultati delle tre strategie di intervento propende per una maggiore efficacia della strategia partecipative e propositiva dei
ragazzi.
L’approccio tradizionale non ha portato modifiche nel grado di conoscenze , ma ha determinato un aumento settimanale del consumo di frutta in coloro che già la
consumano abitualmente, ma non sembrano essersi rivelate modifiche in coloro che non la consumano mai.
L’intervento di operatori esterni ha fatto diminuire dell’11% la percentuale di alunni che sapevano poco o nulla dell’argomento ma non ha aumentato di molto il numero
di coloro che già sanno; si è percepito un miglioramento nell’atteggiamento rivolto all’attività fisica.
L’intervento innovativo ha portato ad un aumento del 40% nella percentuale dei ragazzi che dichiaravano di sapere molto sull’alimentazione e ad un calo del 30% di
coloro che sapevano alcune cose , ad un incentivo nel consumo di frutta e verdura con una forte diminuzione ( -18% ) di coloro che non ne consumano mai ed un
aumento delle quantità settimanali di chi già ne è consumatore, alla consapevolezza dell’importanza della prima colazione e di una dieta variata ed equilibrata ed alla
riduzione delle attività sedentarie. Il tutto con una insolita tendenza dei ragazzi a farsi messaggeri in famiglia di corrette abitudini e stile di vita.
CONCLUSIONI
Stimolare la creatività, la curiosità e l’interesse incentivando la non passività intellettuale, il gusto della partecipazione, la responsabilizzazione
migliorano di gran lunga l’efficacia e la qualità dell’intervento. Il mutamento nel modo di far didattica ha fatto prendere coscienza e conoscenza nel
ragazzo, divenuto soggetto attivo, di quel patrimonio di comportamenti che lo accompagnerà nella sua vita.
La gestione creativa del processo educativo che ha visto il coinvolgimento attivo del ragazzo ha raggiunto il traguardo di aumentare conoscenze,
modificare gli atteggiamenti e migliorare i comportamenti.
BIBLIOGRAFIA
- S.I.N.U. , “PREVENIRE L’OBESITA’ IN ITALIA”; EDRA 2001
- INRAN, “MANUALE DI SORVEGLIANZA NUTRIZIONALE”; 2003
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