Indice 01. INTRODUZIONEpag. 2 02. DESCRIZIONE DEL PROGETTO pag. 4 03. REALIZZAZIONE DEL PROGETTO pag. 5 Fase 1: Preparazione della visita Fase 2: Visita Fase 3: Riflessione e consolidamento 04. INFORMAZIONI GENERALIpag. 14 05. RISORSE UTILIpag. 17 Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea INTRODUZIONE Perché abbiamo bisogno dell’acquacoltura? Il consumo di pesce fa bene alla salute, ma non ci sono abbastanza pesci e molluschi selvatici per soddisfare l’attuale domanda. Pesca sostenibile e acquacoltura vanno di pari passo: insieme possono produrre abbastanza pesce per soddisfare le esigenze della crescente popolazione mondiale, senza mettere a rischio nel lungo termine il futuro dei nostri stock selvatici. Nell’UE il 68% dei prodotti ittici che mangiamo sono importati. Una parte sostanziale proviene da impianti di allevamento. Solo il 10% dei prodotti che consumiamo sono allevati nell’UE. Mangiare più pesce d’allevamento significa ridurre la pressione sugli stock ittici selvatici, diminuire la dipendenza dalle importazioni, creare occupazione e promuovere la crescita delle nostre economie locali. Per ulteriori domande e risposte consulta il sito web Allevato nell’UE Il progetto scolastico Allevato nell’UE nasce allo scopo di sensibilizzare gli studenti in merito a questa industria e al suo ruolo nell’economia locale, avvicinarli ad aspetti di produzione alimentare ed ecologia, ed evidenziare al contempo le opportunità di lavoro e carriera offerte dall’acquacoltura. Il settore è così vario che gli studenti dispongono di numerose possibilità di scoperta e ricerca su pesci, molluschi, crostacei e alghe allevati in acqua dolce e salata, oltre che dei diversi metodi di produzione impiegati, da quelli tradizionali a quelli più moderni. © Vladvitek | dreamstime.com 01 Allevato nell’UE fa parte dell’iniziativa «Inseparabili» della Commissione europea, che mette in risalto i vantaggi del consumo, dell’acquisto e della vendita di prodotti ittici1 sostenibili. Il presente opuscolo contiene idee e suggerimenti per assistere l’insegnante a sviluppare un progetto scolastico incentrato sull’acquacoltura. Nel 2014 verrà realizzato un progetto pilota in 20 scuole di 10 paesi (Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Regno Unito, Repubblica ceca, Spagna e Ungheria). Per prodotti ittici si intendono in generale i pesci marini e di acqua dolce, i crostacei e i molluschi. 1 © Maratr | dreamstime.com Dicentrarchus labrax Nella produzione alimentare mondiale, l’acquacoltura è il settore in maggior crescita. Presto supererà la pesca come principale fonte di prodotti ittici, rendendo il pesce di allevamento sempre più presente sulle nostre tavole. Eppure questo importante settore merceologico rimane ancora sconosciuto ai più. Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 2 Perché un progetto scolastico sull’acquacoltura? Salmo salar 01 INTRODUZIONE L’Unione europea è impegnata a sostenere l’acquacoltura perché fornisce prodotti sani e sostenibili e dà impulso all’innovazione in tutta Europa, dalle comunità costiere a quelle dell’entroterra. Obiettivi didattici Come tutti i settori industriali, al di là dei prodotti e servizi che fornisce, l’acquacoltura dipende fortemente dal contesto socio-ambientale in cui è inserita. Ecco perché questo progetto vuole avvicinarla agli studenti: i piscicoltori avranno l’opportunità di parlare del loro lavoro nelle scuole della zona; gli studenti quella di capire come funziona l’economia locale, approfondire aspetti legati ad alimentazione sana e consumo sostenibile, e scoprire varie opportunità di carriera. Partecipazione attiva Il progetto scolastico in questione mira a sensibilizzare gli studenti e a migliorarne le seguenti competenze specifiche. Tecniche di dibattito Formulazione di opinioni sulla base di conoscenze acquisite di recente Valutazione delle informazioni Lavoro di squadra Ricerca indipendente Approccio interdisciplinare Produzione di contenuti creativi da poter condividere con altri e divulgare online Capacità di parlare in pubblico Accesso diretto a settori industriali rilevanti a livello locale © BBVA Promozione del dialogo e della collaborazione Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 3 Il progetto scolastico Allevato nell’UE consiste nel far incontrare le scuole e i professionisti dell’acquacoltura per aiutare gli studenti a conoscere il settore e il suo impatto sulla comunità locale e non solo. Cyprinus carpio 02 CAPIRE L’ARGOMENTO L’obiettivo primo è quello di capire cos’è l’acquacoltura, le risorse naturali che offre e le attuali tendenze di consumo. Pur senza dover giungere ad una comprensione dettagliata dell’argomento, gli studenti saranno in grado di identificare alcuni dei principali vantaggi dell’acquacoltura: fornisce alimenti freschi, sani e a prezzi accessibili, che possono essere prodotti in zona e in modo affidabile. DESCRIZIONE DEL PROGETTO Inoltre l’acquacoltura si espleta per diverse specie in diverse condizioni climatiche e paesaggistiche, offrendo la possibilità di esplorare il tema dell’allevamento e della sua sostenibilità nei suoi aspetti sociali, economici ed ecologici. Quali sono le principali specie allevate nell’UE? Il progetto scolastico coinvolge lo studente in un processo di apprendimento partecipativo e multidisciplinare. Dai risvolti storici e culturali (come diete e cucine regionali) al modo in cui si adatta alla geografia delle diverse aree d’Europa, l’acquacoltura offre numerosi spunti per sviluppare e integrare le competenze in materia di tecnologie dell’informazione (TI): sia attraverso la ricerca online, sia attraverso la realizzazione di presentazioni che combinino testi scritti, supporti grafici e contenuti multimediali, da poter poi condividere in rete o presentare alla classe o a tutta la scuola durante un’assemblea. E non dimentichiamo l’aspetto più importante dell’acquacoltura, ovvero l’offerta di prodotti freschi, sani e prodotti localmente. Cercando nuovi menù ed assaggiando nuove ricette, gli studenti potranno scoprire un universo di modi inediti e creativi di consumare prodotti ittici più sostenibili, condividendo poi le loro scoperte con i compagni e con la famiglia, magari influenzandone in positivo le abitudini alimentari. Il punto cardinale del progetto scolastico è la visita del piscicoltore, che vuole dare agli studenti la possibilità di parlare con un esperto del settore, aiutandoli così nella loro ricerca specifica, e di partecipare a un’esperienza nuova, divertente e interattiva. Nell’UE il 50% dei prodotti di acquacoltura è costituito da molluschi, in particolare mitili e ostriche. I pesci marini, come ad esempio il salmone, le spigole e le orate rappresentano circa il 27% dei pesci d’allevamento, mentre le specie di acqua dolce, come la trota e la carpa, il 23%. Il progetto si articola in tre fasi: Fase 1: Nell’UE si allevano le specie più diverse, tra cui vongole, capesante, tilapia, storione (caviale), e anche le specie selvatiche più ambite, come ad esempio rombo, merluzzo e sogliola. Anche la produzione di alghe è in crescita. Fase 2: Preparazione Visita della visita © BBVA Per ulteriori domande e risposte consulta il sito web Allevato nell’UE PARTECIPAZIONE ED ESPRESSIONE CREATIVA Fase 3: Riflessione e consolidamento Ciascuna fase è descritta in dettaglio nelle pagine seguenti. Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 4 Fase 1: Preparazione della visita Sparus aurata Suggeriamo qui la procedura da seguire per lo svolgimento della visita del professionista locale. Questa lezione dovrebbe svolgersi prima della visita e la sua durata è a discrezione dell’insegnante a seconda del tempo a disposizione. 03 RIFLETTERE SUL CONSUMO E SULLA PRODUZIONE DI ALIMENTI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Il pesce può piacere o no, è questione di gusti! Chi vive nelle zone costiere o in prossimità di stagni, laghi e fiumi può procurarsi più facilmente pesce fresco, mentre chi abita in città potrebbe preferire alimenti trattati e cibi pronti. Chi ha figli tende a essere più consapevole dei valori nutrizionali del pesce, e spesso gli anziani ne apprezzano i benefici per la salute. Fase 1 Molti però sono del tutto ignari dei moderni processi di produzione alimentare e della loro portata. La nostra idea delle modalità di produzione degli alimenti è influenzata da molti fattori – le illustrazioni sulla confezione, un modello tradizionale di agricoltori e pescatori – e può avere ben poco a che fare con la realtà della produzione alimentare mondiale. Come viene allevato il pesce? Per ulteriori domande e risposte consulta il sito web Allevato nell’UE PRODOTTI ALIMENTARI: il passato, il presente e io La prima attività può consistere nel parlare del cibo e del suo ruolo nella vita di ciascuno. Scrivere tutte o alcune delle seguenti domande alla lavagna e chiedere agli studenti di discutere per qualche minuto in piccoli gruppi, poi raccogliere le reazioni di tutta la classe. Forse non hanno mai pensato a come fanno i prodotti alimentari che consumano ad arrivare sul loro piatto. VITA QUOTIDIANA: cosa mangio, dove lo compro e come lo preparo? Come risponderebbero i miei nonni a queste domande? PRODUZIONE ALIMENTARE: come si producono i pesci, i molluschi e crostacei? Da dove vengono i prodotti ittici che consumiamo? Quali sono gli impatti ambientali della produzione di massa? Il pesce che mangiamo è d’allevamento o è stato pescato in mare aperto? CONSUMO ALIMENTARE: di quanto cibo ha bisogno una persona? Qual è la popolazione della tua città o della tua nazione? E la popolazione mondiale? Conosci alcune tendenze attuali nel consumo alimentare? Con che frequenza mangi pesce? © Adam Przezak | dreamstime.com Alcuni molluschi, come i mitili e le ostriche, sono allevati su corde, pali o strutture a forma di tavola. Queste specie hanno bisogno di acqua pulita per ottenere le sostanze nutrienti sospese nell’acqua. I pesci marini (ad esempio il salmone e le spigole) sono allevati in grandi recinti di rete sospesi sulla superficie del mare. I pesci di acqua dolce come la trota sono generalmente allevati in cisterne, nelle quali viene deviata l’acqua dei fiumi. Gli altri pesci di acqua dolce, tra cui la carpa, crescono in grandi laghi e stagni. Attività SOSTENIBILITÀ: Cosa sono i prodotti alimentari sostenibili e perché sono importanti? In che modo la produzione alimentare può diventare più sostenibile? Le etichette sui prodotti alimentari possono aiutare i consumatori a effettuare scelte più sostenibili? Hai mai fatto caso alle etichette dei prodotti ittici e di allevamento? Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 5 Attività 03 Attività Impegnarsi per un cambiamento sostenibile: Promuovere abitudini responsabili: Scrivere alla lavagna le parole «Sostenibilità» e «Consumo», e chiedere agli studenti se ritengono che questi concetti siano collegati l’uno all’altro e, se sì, in che modo. Per condurre una vita sana, gli studenti devono sviluppare atteggiamenti responsabili adottando abitudini alimentari salutari e riflettere su come applicare queste nuove conoscenze riguardanti l’alimentazione e le questioni etiche alla loro futura vita di adulti. Dovrebbero fare proprio questo concetto esprimendolo in modo personale e adattandolo alla loro vita quotidiana. Anche se forse gli studenti non hanno un’idea precisa riguardo alla sostenibilità, possono comunque sforzarsi di capirne il significato in un contesto più ampio: per quanto riguarda la sostenibilità, di chi è la responsabilità all’interno della filiera alimentare: del produttore, del rivenditore o del consumatore? REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Invitare gli studenti a riflettere sui vantaggi dei prodotti di acquacoltura sostenibili per un’alimentazione equilibrata e a discutere il ruolo dei consumatori nell’influenzare il «mercato» e le tendenze a livello di stili di vita. In che modo il marketing influenza le loro scelte commerciali (o quelle dei loro genitori)? Sanno in cosa consiste una dieta sana e in quali cibi possono trovare tutte le vitamine, i minerali e le sostanze nutritive di cui hanno bisogno? Spiegare cosa s’intende per sostenibilità e scrivere alla lavagna le pratiche in atto a livello mondiale che gli studenti ritengono non sostenibili. Proseguire la discussione chiedendo quali pratiche sostenibili conoscono o pensano siano impiegate nel settore dell’acquacoltura. È possibile concentrarsi sul loro ruolo di singoli individui (nonché di consumatori, in grado di influire sulle scelte familiari per la spesa alimentare) e su cosa possono fare in prima persona, parallelamente agli operatori del settore e agli altri cittadini a favore della sostenibilità. Questa è solo una discussione preliminare, quindi non c’è bisogno di arrivare a risposte «definitive». © 3quarks | dreamstime.com © Ilancuk | dreamstime.com Fase 1 Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 6 Attività 03 REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 1 La preparazione della classe per la visita del professionista può essere fatta in modo più o meno approfondito, a discrezione dell’insegnante, ma si consiglia di effettuare alcune fasi preparatorie: 1. RICERCA PRELIMINARE: chiedere agli studenti di dedicare un po’ di tempo alla ricerca di informazioni su Internet, basandosi sui risultati della discussione precedente o attingendo alle proprie aree di interesse specifico. Se la classe non dispone di un computer, o se è difficile approntare uno spazio apposito, gli studenti possono svolgere questa attività come compito a casa. 2. RICERCA: cercare informazioni di base sul visitatore, sulla struttura in cui lavora, se possibile sulle specie acquatiche allevate, e qualsiasi altra informazione che possa interessare gli studenti. La visita, per quanto possibile, dovrebbe essere pilotata dagli studenti. Per questo è importante che abbiano preparato domande o aree di interesse di cui siano pronti a parlare. Tuttavia, se la cosa dovesse rivelarsi difficile, la sezione «Informazioni di base» fornisce spunti di discussione e domande. © BBVA Preparazione della visita con i professionisti: Suggerimenti per gli insegnanti Preparare la visita Come già detto, la visita rappresenta l’aspetto cardinale del progetto, in quanto dà agli studenti la possibilità di interagire direttamente con un addetto ai lavori, concretizzando e dando vita a quanto discusso in fase preparatoria. È opportuno mettere al corrente il visitatore della tipologia del progetto: del fatto che gli studenti svolgono una ricerca preliminare, seguita dalla fase concreta della visita e infine da una sessione conclusiva. 3. FOCALIZZAZIONE: dopo aver completato la ricerca di informazioni È bene altresì che siano chiari anche i tempi della sessione (ad esempio può parlare per circa 10 minuti prima di dare inizio al dialogo interattivo). di base, la classe dovrebbe scegliere su quale aspetto concentrarsi al momento della visita: cosa vogliono sapere dal professionista? Durante la visita c’è la possibilità di porre domande in più direzioni, quindi va stimolata la partecipazione attiva. Gli studenti dovrebbero preparare una serie di domande o un questionario da completare durante la visita se c’è tempo a sufficienza, oppure come compito a casa. Si dovrebbe chiedere al visitatore di portare foto o altro materiale da mostrare agli studenti, spiegandogli che un approccio diretto è più coinvolgente, stimola la discussione e fa sentire tutti più a proprio agio. Ad esempio, potrebbe portare mangimi granulati, reti o anche alcuni dei suoi prodotti. 4. PREPARAZIONE: tenendo presente che il progetto scolastico si articola in tre sessioni interconnesse, spiegare agli studenti che dopo la visita sono previste ulteriori attività per le quali dovranno fare appello alla loro creatività. Inoltre, affidare ad alcuni studenti il compito di documentare la visita prendendo appunti, scattando foto o anche filmando la sessione. In questo modo sarà più facile completare l’attività finale. Si potrebbe prevedere di invitare vari piscicoltori contemporaneamente per discutere di diverse produzioni (ad esempio, molluschi e pesci). Al termine di questo opuscolo sono riportati alcuni dati e siti web che contribuiranno a stimolare il dialogo con gli studenti e saranno utili per entrare in contatto con i professionisti del settore in tutta l’Unione europea. Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 7 Fase 2: La visita REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 2 Suggerimenti per gli insegnanti Non dimenticare di consultare la sezione Risorse utili (pp. 17-18), che contiene indirizzi web utili per l’approfondimento e una serie di domande per far fronte all’eventualità che gli studenti siano a corto di idee. Le fasi della visita 90 minuti Introduzione 10 minuti Dialogo di gruppo 30 minuti Riassumere e trarre conclusioni 10 minuti • Chiedere a uno o due studenti di illustrare gli argomenti di cui hanno parlato durante la sessione di preparazione, per dare al visitatore un’idea dei punti di vista emersi. Il dialogo verrà condotto a livello di classe, in quanto se dovesse essere presente un solo piscicoltore sarebbe difficile organizzare attività in gruppi più piccoli. Ad ogni modo, è opportuno stimolare tutti gli studenti a partecipare, e le attività sono concepite per far esprimere l’intero gruppo. Gli studenti e il professionista ripercorrono la discussione e ciò che ne è emerso. Questo è il momento ideale per discutere di qualsiasi questione che gli studenti pensano non sia stata affrontata durante la sessione o in fase di preparazione. Domande e dibattito in base alle competenze acquisite 10 minuti Il dibattito e le sue conclusioni hanno ora reso gli studenti più consapevoli del ruolo dell’acquacoltura nella produzione alimentare, nella società odierna e nell’occupazione. Danno anche una solida base per sviluppare attività successive del progetto, avendo offerto nuove aree di ricerca e rivelato fatti e cifre sul settore, tanto a livello locale che europeo, prima insospettati. • Se gli studenti hanno preparato un questionario, è questo il momento migliore di sottoporlo al visitatore. Presentazione 10 minuti • Il piscicoltore si presenta e descrive brevemente la sua azienda/la sua esperienza per qualche minuto (non deve essere una presentazione «commerciale», ma dovrebbe piuttosto concentrarsi sull’aspetto umano del lavoro o della professione). • Se il piscicoltore ha portato degli oggetti che possono aiutare gli studenti ad avere una visione più concreta del suo lavoro, questo è il momento giusto per mostrarli e spiegare di cosa si tratta (e magari per assaggiare eventuali prodotti). Questa attività deve fare seguito alla lezione di preparazione e all’introduzione. Gli studenti hanno qui la possibilità di parlare direttamente con il professionista delle loro conoscenze del settore, dei metodi utilizzati e di qualsiasi altro argomento emerso prima della visita. È un’eccellente opportunità per rompere il ghiaccio ed instaurare un’intesa tra la classe e il professionista, entrando così nel vivo della discussione aperta. Dialogo 20 minuti Questo dialogo può svolgersi o sotto forma di discussione aperta e libera, senza scaletta, oppure può essere guidato dal questionario preparato in precedenza dagli studenti, con una scaletta dettagliata delle domande che intendono porre al professionista. Questo è il momento in cui entrambe le parti hanno la possibilità di approfondire l’argomento, e dovrebbe fornire risposte significative ed esaurienti. I singoli studenti potrebbero prendere appunti sugli argomenti interessanti che desiderano approfondire, per poi utilizzarli in fase di raccolta di idee e conclusioni da trarre, e per ulteriori ricerche sull’argomento in questione. A seconda del luogo di provenienza del piscicoltore rispetto alla scuola, sarebbe molto interessante far visitare l’azienda agli studenti, pur sapendo che può essere difficile organizzare la visita e che molto dipende anche dal budget della scuola. Si potrebbe prevedere la visita dell’azienda come un’ulteriore fase 4. © Ekaterina Pokrovsky | dreamstime.com 03 Come gestire la visita stessa? È consigliabile suddividere la lezione in fasi precise, in modo che tutti i partecipanti possano trarne il massimo beneficio. Sono molto importanti da un lato il lavoro fatto in precedenza, che dà spunti per domande e dialogo, e dall’altro la lezione conclusiva, che ricapitola quanto detto e permette agli studenti di esprimere reazioni e opinioni sulla visita stessa e la tematica in genere. © Ukrphoto | dreamstime.com Oncorhynchus mykiss Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 8 Fase 3: Riflessione e consolidamento REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 3 Nelle seguenti sezioni sono forniti quattro esempi di attività coinvolgenti tese ad approfondire il tema dell’acquacoltura da vari punti di vista, concepite per contribuire a sviluppare varie competenze. L’insieme delle attività successive chiama in causa molti aspetti di varie competenze: le tecnologie dell’informazione, che possono permeare tutte le attività, come pure certi elementi di arte e progettazione. Eventuali presentazioni possono far esercitare gli studenti a parlare in pubblico, e ovviamente il lavoro di gruppo stimolerà collaborazione e lavoro di squadra. Molte delle risorse di cui insegnante e studenti avranno bisogno per queste attività si trovano nella sezione «Informazioni generali» del presente opuscolo. © BBVA 03 Per massima efficacia è importante che tutte le classi svolgano una lezione successiva alla visita nella quale consolidano ciò che hanno discusso e appreso prima e durante la visita stessa. Idealmente questa sessione va tenuta il giorno successivo o comunque al più presto dopo la visita, in modo che i contenuti siano ancora freschi nella memoria degli studenti. La Commissione europea selezionerà i migliori progetti scolastici e li pubblicizzerà sulle sue reti telematiche sociali. Obiettivi generali Collaborare e lavorare in gruppo, valorizzando anche la ricerca autonoma Rafforzare la capacità di lavorare adottando un approccio multidisciplinare Trasformare le conoscenze in applicazioni pratiche Produrre contenuti creativi da poter condividere con altri a scuola o divulgare online Sviluppare competenze di presentazione per abituare gli studenti a parlare in pubblico © Bialasiewicz | dreamstime.com Mytilus galloprovincialis Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 9 Riflessione e consolidamento Obiettivi per gli studenti: 1. Alimentazione e cucina REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 3 Per lo studio di alimentazione ed equilibrio alimentare, ivi compresi acquisto e preparazione dei cibi, la classe può elaborare un menù sostenibile che comprenda prodotti adatti e provenienti dall’acquacoltura europea, oppure trovare idee per una dieta sana ed economicamente accessibile. Passare in rassegna i numerosi e vari prodotti dell’acquacoltura europea, soffermandosi in particolare su quelli di provenienza locale Analizzare i benefici associati ai prodotti ittici, quali disponibilità, prezzo, qualità, valori nutritivi e sostenibilità, specialmente tenendo conto della dose settimanale raccomandata di proteine e principi nutritivi Questa attività può svolgersi in tre modi: 1. Elaborare un menù per la mensa scolastica (se la scuola ne ha una): mettere a punto un menù settimanale o mensile sano e variato e proporre due pietanze a base di pesce alla settimana. Le proposte saranno vincolate dall’effettivo budget alimentare della scuola, il che rende la scelta più difficile ma anche più stimolante. La classe poi può proporlo alla scuola, o invitare in aula il cuoco della mensa per spiegare le motivazioni della loro scelta. Stimolare un più forte coinvolgimento degli adolescenti per quanto concerne il consumo responsabile e le abitudini salutari. Sperimentare nuovi materiali e nuove tecniche 2. Elaborare un menù di degustazione: mettere a punto un menù per un’occasione speciale, come una festa di compleanno, un appuntamento o una festa di maturità. Agli studenti spetta il compito di creare un menù che utilizzi prodotti dell’acquacoltura deliziosi e sostenibili, provenienti dalla loro regione o dal resto d’Europa. 3. Quali proteine? Uno studio sui rispettivi benefici di vari tipi di proteine, mettendone a confronto i prezzi con i benefici per la salute. Si tratta di uno studio complesso, che richiede competenze di ricerca nel campo delle TIC per essere portato a termine. La scelta ottimale sarebbe di svolgerlo in un gruppo più numeroso, per risparmiare tempo e ripartire l’impegno in modo equo. © Monkey Business Images | dreamstime.com 03 Acquisire e applicare conoscenze pratiche relative ai diversi valori nutritivi degli alimenti, combinandole per elaborare una dieta sana Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 10 Riflessione e consolidamento Obiettivi per gli studenti: 2. Scienza e tecnologia REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 3 I legami tra la scienza e l’acquacoltura moderna sono molto stretti. Consigliamo di far realizzare agli studenti dei poster o delle presentazioni che affrontino ad esempio gli aspetti biologici ed ecologici degli impianti di acquacoltura, o anche quelli chimici/tecnologici. I gruppi possono poi presentare le loro conclusioni al resto della classe. Conoscere meglio i sistemi e i processi acquatici Combinare varie prospettive scientifiche con molteplici livelli di comprensione Capire le sfide e le opportunità connesse all’allevamento dei pesci Qualche spunto a titolo di esempio: Valutare scientificamente la sostenibilità ambientale 1. Processi e attrezzature di un’azienda di allevamento ittico: che tipo di attrezzature si usano e perché, come viene trasportato il pesce una volta fuori dalla vasca o dall’azienda, come si dà da mangiare ai pesci. 2. Fasi della vita e zootecnia dei pesci d’allevamento: perché solo alcuni pesci sono allevati in acquacoltura e non altri? Quali sono le fasi della vita di un pesce e come si ripercuotono sull’allevamento di ciascuna specie? (considerare per esempio salmoni, trote e/o mitili). 3. Sostenibilità ambientale dell’acquacoltura di acqua dolce e di acqua salata: l’acquacoltura è dannosa per gli ecosistemi o le specie ittiche locali? Come migliorare il mangime destinato ai pesci carnivori? Analizzare l’acquacoltura integrata multi trofica1 (vedi i siti web nella sezione «Risorse utili») e i suoi benefici. 4. Ubicazione degli impianti: trovare sul territorio nazionale un luogo adatto a costruire un allevamento ittico, valutando spazio necessario, infrastrutture esistenti, fabbisogno idrico, densità di popolazione ecc. Fare una presentazione che giustifichi la propria scelta in relazione a ciascun criterio. La classe potrebbe poi votare la proposta migliore. © Awcnz62 | dreamstime.com 03 Effettuare ricerche sugli aspetti scientifici dell’acquacoltura L’acquacoltura multi trofica combina l’allevamento di diverse specie (ad esempio gamberetti o pesci con molluschi o alghe) e ogni specie trae beneficio dalle altre. 1 Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 11 Riflessione e consolidamento Obiettivi per gli studenti: 3. Comunicazione REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 3 Sostenibilità, impatto ambientale, salute, nutrizione e scelte dei consumatori sono questioni di grande attualità. L’acquacoltura è un ottimo esempio di come i mezzi di informazione possano fornire ai consumatori strumenti per compiere scelte migliori, ma anche confonderli o perfino manipolarli quando le informazioni sono adattate per rispondere a diversi interessi. Discutere i pro e i contro dell’acquacoltura Riassumere le conclusioni oggettive sulle campagne Progettare e produrre contenuti nuovi e creativi Utilizzare soluzioni multimediali basate sulle TIC Per lavorare sulle competenze linguistiche ed espressive consigliamo le seguenti attività: 1. Recensione giornalistica Una recensione di taglio giornalistico delle campagne a favore o contro l’acquacoltura. Gli studenti dovrebbero individuare campagne, articoli e altri testi sull’acquacoltura, per poi sviluppare le argomentazioni a favore e contrarie, valutando rischi e benefici. Il risultato può essere un articolo, un saggio breve, un poster o una presentazione che illustri le conclusioni a cui si è giunti. 2. Promozione dell’acquacoltura Una campagna rivolta ai giovani per promuovere l’acquacoltura locale, da presentare alla scuola. Gli studenti dovrebbero fare ricerche sull’acquacoltura locale e realizzare una campagna positiva per spiegarne i benefici al resto della scuola. Per la presentazione si possono utilizzare diapositive, video o altre soluzioni creative basate sulle TIC. 3. Storia dell’acquacoltura Un profilo storico dell’acquacoltura a livello locale. Gli studenti potrebbero preparare una presentazione che ripercorra la storia dell’acquacoltura locale, dalle origini ad oggi. Per questo progetto può essere opportuno compiere ricerche su Internet, sfruttare le risorse della biblioteca scolastica o comunale, o anche contattare il piscicoltore per avere ulteriori informazioni. Può essere realizzato sotto forma di servizio giornalistico o di normale presentazione. © Wavebreakmedia Ltd | dreamstime.com 03 Effettuare una recensione critica delle campagne di comunicazione 4. L’acquacoltura nella società Un’analisi socioeconomica dell’acquacoltura, che dovrebbe prendere in considerazione la popolazione locale, le idee relative alle fonti di cibo e alla sicurezza alimentare, le possibilità di occupazione in questo settore, nonché un confronto tra i risvolti economici dell’importazione di prodotti allevati e della produzione locale. Si tratta di un progetto approfondito, e se viene scelto è opportuno dividere la classe in modo diverso, in due gruppi, ciascuno formato da coppie di studenti che si occupano di analizzare un determinato aspetto. Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 12 Riflessione e consolidamento Obiettivi per gli studenti: 4. Arte REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Fase 3 Sviluppare nuove abilità artistiche relative alle particolari caratteristiche dell’acqua e degli organismi acquatici Esprimere il proprio punto di vista in modo artistico Sperimentare nuovi materiali e nuove tecniche Proponiamo un’interpretazione artistica dell’acquacoltura locale, che si concentri sulle abilità o sulla rappresentazione delle nuove conoscenze unitamente all’importanza del settore per la comunità. A questo riguardo proponiamo tre attività 1. Ritrarre un pesce Scegliere una specie ittica locale allevata e crearne una raffigurazione. Gli animali acquatici si prestano bene a lavorare su dettagli come le proporzioni, l’effetto bagnato o gli scenari naturali, ed è possibile realizzare sia disegni anatomici, sia rappresentazioni più artistiche e libere. 2. Cos’è un allevamento ittico? Rappresentare un piscicoltore o un’azienda di allevamento ittico della città o della regione. È importante cercare di cogliere l’ambiente e il tipo di lavoro di un professionista dell’acquacoltura, per esempio quello incontrato durante la visita, oppure uno definito in base all’attività di ricerca condotta dal gruppo. È anche possibile rappresentare un’azienda di allevamento ittico sotto forma di diagrammi architettonici o schematici, disegnando progetti, combinando foto o realizzando un modello tridimensionale. © Tannjuska | dreamstime.com 03 Osservare e rappresentare modelli naturali (i pesci e/o la loro anatomia, il piscicoltore, l’ambiente di un allevamento ittico) Gli alimenti, l’allevamento, le professioni, i pesci, i paesaggi acquatici, o anche l’anatomia di pesci, bivalvi e alghe si prestano benissimo ad esplorare nuove abilità, nuovi materiali e nuove tecniche artistiche. La creazione artistica è un ottimo modo per affrontare argomenti controversi, ricorrendo ad allegorie e interpretazioni, ma anche dando agli artisti la possibilità di esprimersi attraverso tecniche e stili di ogni tipo. 3. L’acquacoltura: immagini dal passato Uno studio storico della piscicoltura nella regione, che illustri i vari tipi di acquacoltura praticati in passato, oggigiorno e magari in futuro. Questo progetto può essere realizzato sotto forma di fumetto, di poster o di dipinto o disegno allegorico. È opportuno dare agli studenti la libertà di esprimersi disegnando, dipingendo, costruendo modellini, realizzando collage o utilizzando i media digitali. Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 13 La normativa europea definisce l’acquacoltura come «l’allevamento o la coltura di organismi acquatici che comporta l’impiego di tecniche finalizzate ad aumentare, al di là delle capacità naturali dell’ambiente, la resa degli organismi in questione; questi ultimi rimangono di proprietà di una persona fisica o giuridica durante tutta la fase di allevamento o di coltura, compreso il raccolto». Crassostrea gigas 04 INFORMAZIONI GENERALI È vero che l’acquacoltura può danneggiare l’ambiente? Per ulteriori domande e risposte consulta il sito web Allevato nell’UE © Overcrew55 | dreamstime.com Come ogni altra attività umana, l’acquacoltura deve essere gestita in modo sostenibile e responsabile. Le norme ambientali dell’UE sono tra le più rigorose ed efficaci al mondo. Tuttavia, anche gli acquacoltori devono contribuire in maniera attiva a proteggere l’ambiente: ad esempio, gli stagni adibiti all’acquacoltura aiutano a conservare i paesaggi e i preziosi habitat naturali degli uccelli selvatici e delle altre specie minacciate. I molluschi contribuiscono a pulire le acque costiere assorbendo le sostanze nutritive che altrimenti danneggerebbero la qualità dell’acqua. In poche parole, l’acquacoltura è una forma di allevamento in acqua che può avvenire sia in mare che sulla terraferma. I suoi prodotti si trovano ora nella maggior parte dei supermercati e sulle tavole di tutta Europa e di tutto il mondo. La produzione mondiale dell’acquacoltura rappresenta il settore in più rapida espansione dell’economia alimentare mondiale, con una crescita media annua superiore al 7%. © Stefanos Kyriazis | dreamstime.com Cos’è esattamente l’acquacoltura? L’acquacoltura: perché è necessaria? Da sempre il pesce fa parte integrante della nostra dieta: è attestato infatti che si consumava già oltre 40 000 anni fa. Oggigiorno miliardi di persone consumano regolarmente prodotti ittici, e per molti questi rappresentano la fonte principale di proteine. Con una popolazione mondiale in costante aumento, l’acquacoltura diventa più importante che mai e si profila come il settore alimentare in più rapida crescita. Attualmente l’acquacoltura mondiale fornisce circa il 50% dei prodotti ittici consumati nel mondo ogni anno, e continua a crescere per soddisfare una domanda mondiale in costante aumento2. Grazie all’acquacoltura è possibile controllare e migliorare la produttività di molte specie marine e d’acqua dolce e col tempo se ne perfezionano la resa produttiva, economica ed ecologica. L’acquacoltura continuerà a esistere e a crescere nei prossimi decenni, perché l’approvvigionamento alimentare lo richiede e perché c’è bisogno di progresso costante nello sviluppo di tecniche di produzione più efficienti e nell’allevamento di nuove specie. 2 http://www.fao.org/docrep/016/i2727e/i2727e.pdf Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 14 L’acquacoltura, una storia tutta europea INFORMAZIONI GENERALI • Allevamento di molluschi quali ostriche, mitili e bivalvi, in condizioni naturali con scarso intervento dell’uomo L’acquacoltura europea, soprattutto quella d’acqua dolce, risale all’antichità. L’allevamento di ostriche e di varie specie di pesci negli stagni era già ben sviluppato nel Mediterraneo in epoca romana, quando nelle famiglie benestanti si diffusero sistemi di allevamento domestici. • Allevamento estensivo di pesci quali carpe e ciprinidi in stagni d’acqua dolce, lungo argini ed estuari • Allevamento intensivo di pesci quali trote, salmoni, spigole e orate in gabbie marine lungo la costa • Allevamento intensivo di pesci d’acqua dolce quali trote sulla terraferma in appositi sistemi di canalizzazione che raccolgono acqua deviata da una fonte naturale o dove ricircola acqua trattata • Coltivazione estensiva di alghe marine in condizioni naturali con scarso intervento dell’uomo. L’acquacoltura è documentata sin dai tempi greco-romani, e nei cui territori sono stati rinvenuti numerosi siti archeologici di antichi vivai. L’acquacoltura europea è anche all’avanguardia nel campo della ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, nuove specie e nuove tecniche di produzione. Carlo Magno (768-814) fece costruire quanti più vivai possibile per ovviare al divieto religioso di mangiare carne il venerdì o durante la Quaresima. Furono dei monaci a sviluppare i primi sistemi di allevamento d’Europa, che applicarono alla carpa. Il sapere così acquisito si diffuse in tutta l’Europa medievale e fu poi trasferito all’ambiente marino. Da allora, molti degli sviluppi e delle ricerche più importanti del settore sono avvenuti in Europa o in collaborazione con istituzioni europee. Ad esempio, la prima fecondazione artificiale di uova di trota fu effettuata in Europa nel 1739 e il primo centro al mondo di ricerca sull’acquacoltura fu costruito nel 1852 a Huningue, in Francia. Durante la «Rivoluzione verde» degli anni quaranta, cinquanta e sessanta, un periodo che vide un enorme aumento della produzione agricola grazie all’impiego di sementi, fertilizzanti e pesticidi più efficaci, anche l’acquacoltura fece progressi straordinari. In quei decenni gli scienziati riuscirono ad allevare e a valorizzare al massimo specie quali il salmone, la spigola e l’orata, aumentando così i tassi di produzione a livelli di mercato industriale. © Edosaodaro | dreamstime.com 04 In linea di massima, l’acquacoltura europea rientra attualmente nelle seguenti categorie: Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 15 Alcune specie dell’acquacoltura europea 04 INFORMAZIONI GENERALI Carpa Trota Ostrica concava Spigola La carpa fu introdotta in Europa in epoca romana. A quel tempo, gli sforzi profusi nell’individuare i migliori esemplari per la riproduzione hanno portato a una selezione genetica che ci ha dato i pesci robusti, carnosi e longevi che conosciamo oggi, compresi quelli che si trovano in natura. La trota iridea è la specie allevata di acqua dolce più diffusa in Europa. La robustezza e la rapida crescita che la caratterizzano si sono rivelate qualità particolarmente adatte all’acquacoltura. Oggi la trota iridea è allevata in quasi tutti i paesi europei, in particolare in quelli costieri dal clima temperato. L’ostrica concava del Pacifico è stata introdotta in Europa negli anni settanta. Grazie alla sua rapida crescita e all’adattabilità a diverse condizioni, è oggi l’ostrica più allevata in tutto il mondo, anche in Europa. Diffusa in prossimità dei litorali e degli estuari ricchi di microrganismi, la spigola è allevata da tempo nell’acquacoltura tradizionale. Negli anni sessanta la crescente scarsità di pesci giovani e l’esempio rappresentato dall’allevamento del salmone nell’Europa settentrionale hanno condotto gli scienziati del bacino del Mediterraneo a mettere a punto un processo di allevamento intensivo. Cozze Orata Salmone atlantico Storione La mitilicoltura si è sviluppata in tutti gli ambienti in cui queste specie riescono a vivere, ovvero lungo tutta la fascia costiera europea. Le varie tecniche di allevamento vennero perfezionate alla fine del XIX secolo, quando la mitilicoltura fu sviluppata per fornire una fonte di proteine a basso costo. L’orata, che deve il suo nome alla fascia dorata che ha sulla testa, è diventata una delle specie ittiche più diffuse nell’acquacoltura europea. Le orate sono consumate in «porzioni» e possono essere commercializzate in varie dimensioni. In genere pesano tra i 400 e i 600 g e sono vendute fresche o intere. L’allevamento del salmone atlantico risale al XIX secolo, quando furono messe a punto tecniche di avannotteria nel Regno Unito. La maggior parte delle aziende moderne gestisce i salmoni dalle uova alla cattura. Il prodotto viene poi consegnato alle imprese di trasformazione, che lo commercializzano fresco, a filetti, o in fette affumicate. Lo storione siberiano è attualmente allevato in molti paesi europei, quali Francia, Belgio, Italia e Germania. Il numero di aziende è in crescita, in quanto gli operatori puntano a produrre caviale, un prodotto di lusso altamente redditizio. Gli storioni siberiani possono essere allevati in bacini longitudinali, vasche circolari, stagni o gabbie. Sono pesci carnivori e vengono alimentati con mangimi granulati. Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 16 Suggerimenti per le domande Acipenser baerii 05 Domande da rivolgere direttamente al piscicoltore Domande sull’allevamento • Come ha iniziato a occuparsi di acquacoltura? • Cosa fa per renderlo più sostenibile? • È sempre stato interessato ai prodotti ittici? • Perché alcuni dicono che gli allevamenti ittici non sono sostenibili? • Le piace il suo lavoro? • Com’è arrivato a lavorare in un allevamento di pesci? RISORSE UTILI • A casa mangia pesce? • Dove lo acquista? • In cosa consiste esattamente il suo lavoro/ Quali sono le sue responsabilità? • Qual è l’aspetto che le piace di più dell’acquacoltura? • Il suo è un allevamento sostenibile? • È redditizio? • Quali sono i rischi economici? • In che modo la sua azienda contribuisce alla comunità locale? • Come si svolge una giornata tipo in un allevamento ittico? • Da quanto tempo è attiva l’azienda? • È un’azienda a conduzione familiare? • Quali sono gli impatti ambientali dell’acquacoltura sul nostro territorio? Domande sui pesci e i processi Il pesce d’allevamento è veramente un alimento sano come il pesce catturato in mare? La legislazione dell’UE fissa norme rigorose, tra cui livelli massimi per gli agenti contaminanti, in modo da garantire che i nostri alimenti siano sicuri. Tali soglie sono le stesse sia per i pesci di allevamento che per quelli selvatici e un rigoroso sistema di controlli ufficiali garantisce che sulle nostre tavole arrivino solo alimenti sani, a prescindere dalla loro provenienza. Per ulteriori domande e risposte consulta il sito web Allevato nell’UE • Come si allevano i pesci/i molluschi? Di cosa hanno bisogno? • Quali specie allevate? Perché proprio queste e non altre? • Come ci si prende cura di loro per la durata del loro ciclo di vita? • Come si prelevano dall’allevamento? • Cosa gli si dà da mangiare? • La sua azienda si occupa anche della trasformazione di prodotti? • Come si possono utilizzare i sottoprodotti e/o riciclare i rifiuti? • Esiste la possibilità di integrare le funzioni dell’azienda con altre attività, come ad esempio la coltivazione di verdure o di alghe? • Investe in ricerca e sviluppo? • Come si fa a contare i pesci? • Da dove si prendono le uova o gli avannotti? • Usate antibiotici? • In che modo l’acquacoltura può contribuire alla sostenibilità? • Che provvedimenti prendete contro i predatori naturali? Avete avuto problemi di pesca di frodo? • Oltre ai pesci allevate qualcos’altro? Noi e l’acquacoltura • Come potremmo intraprendere una carriera nel settore dell’acquacoltura? • Potrebbe consigliarci una ricetta deliziosa con un prodotto d’acquacoltura? • L’acquacoltura ha qualcosa in comune con gli acquari domestici? Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 17 Siti web Psetta maximus Commissione europea Allevato nell’UE 05 RISORSE UTILI http://ec.europa.eu/fisheries/inseparable/it/farmed-eu http://ec.europa.eu/fisheries/cfp/aquaculture/index_it.htm http://ec.europa.eu/fisheries/cfp/aquaculture/aquaculture_methods/index_it.htm http://ec.europa.eu/fisheries/cfp/aquaculture/species/index_it.htm https://ec.europa.eu/fisheries/inseparable/sites/inseparable/files/infographics_AQC_final.pdf FAO http://www.fao.org/fishery/aquaculture/en Associazioni europee e nazionali di acquacoltura FEAP http://www.feap.info/ Membri FEAP http://www.feap.info/Default.asp?SHORTCUT=578 EMPA http://www.bivalife.eu/Collaborative-european-project-BIVALIFE/Bivalife-Consortium/List-of-partners/EMPA http://www.cnc-france.com/L-Organisation-professionnelle-europeenne.aspx EATIP http://www.eatip.eu/ Membri EATIP http://www.eatip.eu/default.asp?SHORTCUT=285 Associazione Piscicoltori Italiani http://www.api-online.it/ Allevato nell’UE - Conoscere l’acquacoltura europea 18