Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR
Qualsiasi matrimonio sacramentale in difficoltà può essere salvato!
Qualsiasi matrimonio sacramentale (perfino dopo un divorzio e quando l'altro coniuge ha
contratto un'altra unione) ha la possibilità di rinascere, se ognuno degli sposi ha l'occasione di
aprirsi alla grazia della conversione e dell'adempimento del giuramento matrimoniale.
Carisma della Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR
Varsavia, 15 agosto 2014
Sua Santità
Papa Francesco
Beatissimo Padre,
facciamo parte della Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR, che opera e si sviluppa nella Chiesa
Cattolica polacca dal 2003. Il suo scopo è salvare i matrimoni sacramentali, che attraversano una crisi. Nella
nostra Comunità ci sono, tra gli altri, degli sposi, che sono stati abbandonati e che hanno molto a cuore la
rinascita della loro vita coniugale. I coniugi, che avevano sposato in chiesa, spesso hanno contratto altre
unioni non sacramentali ed hanno anche dei figli illegittimi nati da quelle unioni, ma nonostante ciò essi
sono ancora aperti al loro ritorno. Il dibattito, attualmente in corso, sull'ammissione degli sposi che hanno
tradito alla Santa Comunione, fa sì che il ritorno del coniuge coinvolto in un'altra unione diventi più difficile,
perché in questo modo nei coniugi invischiati nel peccato di adulterio scompare la consapevolezza di che
cosa sia il sacramento del matrimonio e di che cosa sia la sua indissolubilità. Così si creano per loro delle
condizioni spirituali favorevoli, affinché continuino a vivere nel peccato.
Un esempio degli effetti negativi di quel dibattito è la frase detta dalla moglie di uno dei membri
della nostra Comunità, che vive in un'unione non sacramentale con un altro uomo e non ha intenzione di
tornare dal primo marito. Di recente lei gli ha detto sorridendo: ”Tanto tra poco potrò fare la Comunione”.
Nella Comunità SICAR crediamo che il Signore dia una grazia sufficiente per risanare tutti i coniugi
sposati in chiesa e per renderli capaci di adempiere il giuramento matrimoniale, in qualsiasi situazione di crisi
(anche dopo un divorzio e quando hanno contratto altre unioni non sacramentali), se solo percorrono la via
della conversione e si aprono a Lui e alla grazia del sacramento del matrimonio. Questa via della fede nella
possibilità di salvare qualsiasi matrimonio sacramentale in crisi è quella che propone la Comunità dei
Matrimoni in Difficoltà SICAR, anche a coloro che sono divorziati e hanno contratto nuove unioni. Perché il
Signore vede coloro, che hanno celebrato il sacramento del matrimonio, sempre insieme, in qualsiasi
situazione, come testimoniano le Sue parole riportate nel Vangelo di Matteo: ”Così che non sono più due,
ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi” (Mt 19, 6). Il giuramento
matrimoniale vincola in ugual misura tutti i coniugi – sia quelli che hanno fatto del male, che quelli che lo
hanno subito. Nel giuramento non ci sono delle clausole aggiuntive, che ne condizionino la validità. Nel
matrimonio sacramentale gli sposi adempiono la volontà di Dio, realizzando nella vita quotidiana le parole
del giuramento, che si sono fatti davanti a Dio: ”(...) prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel
dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. In quelle parole
è scritta la volontà di Dio, che riguarda ognuno dei coniugi sposati in chiesa – in qualsiasi situazione, anche
nella più grave delle crisi, quando si arriva al tradimento e a contrarre un'altra unione, anche quando dalla
nuova unione nascono dei figli illegittimi.
Wspólnota Trudnych Małżeństw SYCHAR; 03-802 Warszawa, ul. Skaryszewska 12, Polonia
tel. +48 503 373 271, www.sychar.org, www.kryzys.org
Tutto ciò che proponiamo ai coniugi sposati in chiesa è contenuto nel nostro opuscolo e nel libro di
Anna Jedna, intitolato “SICAR. Quanto vale la tua fede nuziale?”. Queste pubblicazioni hanno ricevuto
l'approvazione delle autorità ecclesiastiche, che hanno concesso l'imprimatur.
Come comunità di coniugi che attraversano una crisi nel loro matrimonio, sappiamo che il rimedio
migliore è uscire dalla solitudine e vivere in contatto con la Comunità, in modo da prestarsi aiuto a vicenda
nei gruppi di auto-aiuto, ad esempio nei Centri, nei gruppi dei 12 passi, nelle riunioni, negli incontri di
preghiera su Skype, sul Forum di Aiuto on-line, durante gli esercizi spirituali, le “Vacanze con SICAR”,
i pellegrinaggi ecc. Grazie a queste varie forme di sostegno reciproco possiamo, nonostante la crisi, crescere
in un amore sempre più grande per Dio e per l'altro coniuge, e vivere la pienezza della vita con il Signore. In
questo consiste appunto la nostra “attesa – senza attendere”, nell'utilizzare al massimo, in modo creativo, il
tempo della crisi e della separazione, in modo da essere per l'altro coniuge un segnale che porta a Dio e un
esempio di sviluppo spirituale, emotivo, intellettivo, fisico, professionale ecc.
La Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR esiste dal 2003 e rappresenta un'iniziativa “dal basso”
degli sposi. I suoi fondatori sono dei coniugi, le cui unioni sacramentali, dal punto di vista umano, si sono
disgregate, ma nonostante ciò essi hanno deciso di perseverare nell'amore e nella fedeltà, adempiendo il
giuramento fatto davanti a Dio. SICAR è una comunità giovane, ma molto dinamica, e inaugura
continuamente nuovi centri. Attualmente operano più di trenta centri della Comunità, in Polonia e all'estero.
Il nucleo centrale di SICAR è il gruppo dei leader dei centri, dei moderatori, degli assistenti spirituali e dei
collaboratori. Dal 2012 la Comunità ha un Assistente Spirituale a livello nazionale, nominato dall'Episcopato
Polacco. Tutte queste persone hanno firmato i “Requisiti richiesti al fondatore, al leader, al moderatore
e all'assistente spirituale di un Centro SICAR nonché al moderatore e al collaboratore della Comunità dei
Matrimoni in Difficoltà SICAR”, che cominciano con il seguente preambolo:
“Grati al Signore Dio per il dono della Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR, i fondatori e i leader dei
Centri SICAR e i moderatori della Comunità si impegnano a svolgere un servizio volontario e responsabile
a favore dei coniugi. Come persone sposate in chiesa, sono fedeli agli impegni derivanti dal giuramento
matrimoniale, non fanno richiesta di divorzio, né danno il loro consenso al divorzio, non accettano i divorzi
e non aiutano gli altri ad ottenerli. Nel profondo del loro cuore sono sicuri del loro amore per il coniuge,
cercando di imitare, in questo amore, il Signore Gesù, e sono pronti a dare testimonianza di questa verità.
Credono nel fatto che qualsiasi matrimonio sacramentale in difficoltà (in qualunque fase di una crisi, perfino
dopo il divorzio) possa essere salvato (carisma della Comunità SICAR). Hanno cura del proprio sviluppo
spirituale ed emotivo, soprattutto attraverso l'aspirazione ad avere un confessore fisso o un direttore
spirituale, attraverso l'accostarsi regolarmente ai santi sacramenti e la partecipazione all'Eucaristia”.
Santo Padre, desideriamo condividere con Lei le testimonianze degli sposi, che attendono il ritorno
dei loro coniugi da unioni non sacramentali. Nello stesso tempo vorremmo che quelle testimonianze
giungessero ai partecipanti al Sinodo dedicato alle questioni del matrimonio e della famiglia, che avrà inizio il
5 ottobre 2014. Per questo abbiamo chiesto aiuto al cardinale Lorenzo Baldisseri, che ci è stato segnalato
dall'arcivescovo Konrad Krajewski. A lui abbiamo inviato le nostre testimonianze, con la richiesta di indicarci
le modalità per farle giungere ai partecipanti al Sinodo.
Con gioia e fiducia, e con la nostra preghiera per il Suo Santo Pontificato
Andrzej Szczepaniak – leader e co-fondatore della Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR
Don Paweł Dubowik – Assistente Spirituale della Comunità dei Matrimoni in Difficoltà SICAR a livello nazionale
In allegato: il plico “Pronto Soccorso per le coppie di sposi”
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