12 DOMENICA 16 OTTOBRE 2011 il giorno dopo Tarantini ai pm: «Lavitola falso amico Ma non ci fu estorsione al premier» Berlusconi parla a un tg Mediaset: «Opposizioni grottesche. Arriveremo al 2013, daremo subito uno stimolo a consumi e imprese». I suoi al lavoro per recuperare Scajola, ma i mal di pancia potrebbero aumentare. Resta in piedi l’ipotesi del voto nel 2012, irrisolto il nodo di Bankitalia ROMA. Ha respinto tutte le fattispecie al vaglio della Procura accuse, mostrandosi sereno. E poi di Bari). Nei prossimi giorni i difensori di Tarantini è sbottato: «Valter Lavitola? Un falso amico che si è tenuto i soldi presenteranno agli inquirenti una memoria nella quale verrà destinati a me». È questo uno dei passi dell’interrogatorio fiume al sollecitata l’archiviazione del quale è stato sottoposto venerdì procedimento. «Tarantini - ha pomeriggio Giampaolo Tarantini, detto uno dei suoi difensori, alla procura di Roma, nel quadro l’avvocato Ivan Filippelli - dice la verità senza alcun degli accertamenti indugio, come ha sulla presunta estorsione ai danni sempre fatto». del presidente del L’interrogatorio di Consiglio Silvio venerdì è durato Berlusconi. Nel otto ore, fino a tarda corso del lungo atto sera.Tarantini è stato istruttorio, il cui ascoltato in qualità di indagato per la verbale è stato presunta estorsione secretato dal Valter Lavitola ai danni del premier, procuratore aggiunto Pietro legata alle dazioni di Saviotti e dal denaro da parte di «Valter si è sostituto Simona quest’ultimo. Al tenuto i soldi Marazza, sono state termine, l’avvocato Alessandro Diddi, ascoltate numerose che il presidente un altro legale di intercettazioni voleva dare a me» Tarantini, ha detto telefoniche, al fine di chiarire alcuni «Siamo soddisfatti, ha detto durante aspetti della vicenda. stanchi ma l’interrogatorio Tarantini, tuttavia, ha soddisfatti». Mentre ribadito quanto già il collega Filippelli si di venerdì a Roma affermato in passato, è limitato ad aggiungere che ossia che quei «Tarantini è sereno, come 500.000 euro (al centro dell’inchiesta della Procura di sempre». Nel verbale Roma) gli erano stati destinati dell’interrogatorio c’è, quindi, la per consentirgli di riprendere la versione dell’imprenditore che sua attività di imprenditore. avrebbe ricevuto, nel giro di due anni, circa un milione di euro dal Nessuna estorsione - ha premier, anche con sottolineato l’indagato, secondo l’intermediazione dell’ex quanto si è appreso - e nessuna direttore dell’"Avanti" Valter induzione a rendere falsa testimonianza (quest’ultima Lavitola. IL CAVALIERE RILANCIA Il premier Silvio Berlusconi attorniato dai suoi fedelissimi subito dopo aver ottenuto il voto di fiducia alla Camera «Si va avanti, sventato golpe burocratico» Il premier in tv: a fine settimana il dl sviluppo. Alfano: entro marzo la riforma fiscale ELEZIONI OGGI E DOMANI IL MOLISE AL VOTO In una delle Regioni italiane più piccole (appena 330mila abitanti) oggi e domani si vota per l’unica sfida elettorale di questo autunno. Che diventa perciò un mini-test per capire, anche a livello nazionale, l’aria che tira sul piano politico. Dopo 10 anni ininterrotti di governo del centro-destra, più esattamente del presidente uscente e candidato per il terzo mandato del Pdl (ma pure di Udc, Adc e Udeurpopolari) Michele Iorio, il Molise fa i conti con la sfida lanciata da Paolo di Laura Frattura, classe 1962, una laurea in architettura e una storia professionale da imprenditore in vari settori, dall’immobiliare all’energetico.Vincitore delle primarie del Pd, Frattura è sostenuto da 7 liste (incluse Sel e Idv) di centrosinistra. Ci sono anche altri due contendenti in corsa: Giovancarmine Mancini, appoggiato da La Destra, e Antonio Federico, sostenuto dal "Movimento 5 stelle beppegrillo.it". Alle precedenti elezioni del 2006 i candidati erano solo due: l’attuale governatore Michele Iorio ottenne il 54 per cento dei consensi (112.152 voti), mentre lo sfidante di centrosinistra, all’epoca Roberto Ruta, si fermò al 46 per cento (95.246 voti). stimolino la ripresa e i consumi». Seppure in termini probabilistici, fa l Cavaliere prova a cavalcare intravedere che il testo possa essere l’euforia della fiducia incassata non a "costo zero", come vorrebbe l’altro ieri alla Camera, e fa sentiTremonti. Ma la partita è tutta da giore la sua voce sul tg di una tv di famicare, se è vero che l’altro ieri il miniglia (Studio Aperto su Italia1), all’ora stro del Tesoro, ad alcuni parlamendi pranzo, per lanciare l’esecutivo vertari, diceva ironico: «Quale decreto? so il 2013. «Hanno Io non so nulla...». provato un golpe buChe la strategia nurocratico – dice rifemero uno sia quella di rendosi al tentativo andare avanti il più delle opposizioni di «L’Aventino del ’29 possibile lo conferma non far raggiungere il fu una tragedia...» anche Angelino Alfanumero legale in Aula no quando annuncia –, ma Bersani, Casini, Ma è un errore: che la riforma fiscale Di Pietro e Fini hanno accadde nel ’24 sarà fatta «entro il prifatto una figura grotmo trimestre del tesca, non sono credibili». Il premier, 2012», e quando allontana da sé l’innonostante sappia che al prossimo vestitura da leader: «Non esiste aninciampo l’esecutivo potrebbe franacora il problema dell’eredità di Silvio, re, gioca il tutto per tutto sul complenon esiste il de cuius». Ma ciò che si dice in tv e nei convegni tamento della legislatura. Il primo con la base non corrisponde ai dialopasso è l’approvazione dell’atteso (e ghi privati. La fragilità della maggiodiscusso) decreto sviluppo: «Arriverà ranza si tocca. A ore si attende una in Cdm la prossima settimana, spero dura presa di posizione del sottosepossa contenere davvero misure che DA ROMA MARCO IASEVOLI I gaffe gretario Crosetto, che potrebbe salvaliere, ed è in fondo questa la «didarsi allo scontento degli scajoliani. scontinuità» reclamata da Scajola. Non è un caso che ieri le dure prese Dunque l’urgenza è prendere tempo, di posizione contro i due assenti al anche perché vanno placati uno ad voto di fiducia Gava e Destro si siano uno i fedelissimi Pdl che hanno visto ammorbidite: Berlusconi ha dato ai come fumo negli occhi le nuove nosuoi l’ordine di provare a ricucire. Imine di responsabili nell’esecutivo. Il noltre, per mostrare all’ex ministro premier avverte la necessità di difendello Sviluppo che i suoi dersi, sapendo appelli per l’allargamenche anche il suo to della maggioranza non corpo elettorale cadono nel vuoto, diversi non ha gradito: «I colonnelli (in primis La Ancora tensioni nuovi non sono Russa) propongono una dopo la fiducia, quattro, ma uno tregua a tempo con l’Udc solo». Si riferisce su economia e riforme (le si cerca la pace alla new entry cosolite annunciate da Ber- con gli scajoliani me sottosegretalusconi: architettura istirio all’Istruzione tuzionale e giustizia). Alfano però è di di Galati, mentre per Polidori e Misiun’altra idea («Non ci sono le conditi si è trattato di promozioni a vicezioni per l’allargamento adesso, veministro all’interno degli stessi mininiamo da una prova numerica chiasteri (Viceconte è stato invece spora»), elemento che evidenzia anche la stato dal ministero della Gelmini a guerra sotterranea per la guida del quello di Maroni). partito, cui Scajola sembra ambire. La strategia televisiva del premier reMa sono tattiche di alleggerimento: gistra però uno scivolone: «L’AventiCasini vuole il passo indietro del Cano, nel ’29, è stato una tragedia, a- Casini: col centrodestra le strade si separano Alfano: «Ma non credo che possa andare a sinistra» scenari DA ROMAANGELO PICARIELLO lleanza elettorale tra centrodestra e Udc? «Con Berlusconi a Palazzo Chigi non c’è una possibilità al mondo che si verifichi». Pier Ferdinando Casini torna a chiudere la porta in faccia al Pdl. Parla a Stresa, al convegno "L’economia oltre la crisi", organizzato dalla Fondazione Iniziativa Subalpina, incontri che vedono la presenza anche di Enrico Letta e Angelino Alfano. Quasi un piccolo laboratorio, per la disponibilità più volte manifestata dai tre a immaginare un percorso comune, se non fosse per l’assoluta indispo- A nibilità del segretario del Pdl a fare a meno di Silvio Berlusconi, che è invece la pre-condizione che pongono gli altri due per avviare un qualsiasi discorso. Casini l’ha detto e lo ripete. Per Letta non c’è neanche bisogno di ribadirlo. E Casini fa capire a chiare lettere che ogni giorno di più di Berlusconi a Palazzo Chigi allontana la possibilità di aprire uno scenario diverso anche in un prossimo futuro. Rispondendo a una provocazione del moderatore, Alberto Orioli, che ipotizzava la possibilità di andare al voto «rifacendo un centrodestra con l’Udc, abbandonando la leadership berlusconiana», Casini risponde pic- Sul "bunga bunga" un caso in Olanda DA AMSTERDAM MARIA CRISTINA GIONGO accaduto durante l’apertura di una mostra sugli Etruschi all’Allard Pierson Museum, museo archeologico dell’università di Amsterdam. La sala era gremita di autorità politiche, istituzionali, costituzionali; ministri e ambasciatori di vari Paesi. Fra gli oratori un’archeologa molto conosciuta nei Paesi Bassi, corrispondente da Roma della tv nazionale Nos: Andrea Vreede, autrice di libri umoristici sul nostro Paese. A lei era stata affidata una relazione sugli uomini di potere etruschi. «Non voglio provocare una crisi politica, ma...», così ha esordito la signora. Tuttavia questo è stato l’effetto provocato È maggioranza desso è stato una farsa». Ma l’episodio storico cui si riferisce il Cavaliere è avvenuto nel ’24. Un lapsus. Cui segue un annuncio che sembra suffragare l’ipotesi di andare al voto anticipato: Berlusconi dice che manderà un opuscolo «in 64 pagine a colori» a tutte le famiglie sulle «cose fatte in tre anni», poi arringa sul circuito «mediatico-giudiziario» che «ogni giorno» ostacola il suo operato. Argomenti da campagna elettorale. Comunque vada – si prosegua verso il 2013, si sciolgano le Camere o si dia vita ad un governo "tecnico" – Berlusconi non potrà esimersi dal risolvere in prima persona il nodo-Bankitalia. «Il problema non sono i tempi, ma la qualità del nome», si mette sulla difensiva Alfano. Insomma si userà sino all’ultimo secondo disponibile per decidere, in modo che l’urgenza di chiudere costringa Tremonti e Bossi, sponsor di Vittorio Grilli, ad ingoiare il boccone amaro. In pole è sempre la "soluzione interna": Saccomanni. L’ambasciatore italiano abbandona l’inaugurazione di una mostra ad Amsterdam: la relatrice riempie il discorso di "citazioni" di Berlusconi dal seguito del suo discorso, infarcito di «bunga bunga» ed altre espressioni volgari. A un certo punto è salito sul palco l’ambasciatore italiano Franco Giordano e ha preso la parola visibilmente irritato, dicendosi indignato per l’affronto fatto al nostro Paese, «nuovamente ridicolizzato con aneddoti di pessimo gusto che niente hanno a che fare con una mostra sulla cultura, per giunta organizzata in collaborazio- ne con l’Istituto di cultura dei Paesi Bassi». Dopo di che ha abbandonato la sala, seguito dalle autorità presenti e inseguito dal sindaco di Amsterdam, Eberhard van der Laan, che ha cercato di calmarlo. E a caldo, mentre radio, tv e tg olandesi davano già notizia dell’accaduto, ha commentato: «È scandaloso che l’Italia sia associata soltanto al bunga bunga e simili. Non mi interessa che la giornalista si sia giustificata, asserendo di avere soltanto ripetuto le parole che usa comunemente Berlusconi. Non sono una persona che rifiuta il confronto: ma in un’altra sede. Non potevo stare zitto! Ha poi replicato sostenendo che l’università è un luogo del pensiero libero. Allora io le rispondo: "Liberissima di esprimersi: ma con rispetto"». che. «Sarebbe ridicolo - spiega - mettere asbiamo essere disponibili a prendere una persieme nella stessa campagna elettorale chi sonalità sperimentata, autorevole, che ci garitiene che questi quattro anni siano stati rantisca internazionalmente e che possa guifallimentari e chi ritiene che si sia governadare il Paese con lacrime e sangue, con rito bene. Potrei mai - chiude - fare una camcette impopolari, fuori dalla crisi. Le strade, pagna elettorale con Alfano? La prima dodunque, sono due - ribadisce Casini -. O quemanda che mi farebbero è su che cosa pensta, che Berlusconi rifiuta pervicacemente, so di Berlusconi. Io risponoppure l’altra è quella delle derei "un disastro" e lui "uelezioni, che hanno scelto gli na meraviglia"». Insomma: spagnoli e che sta restituenl’occasione per aprire una do credibilità a Zapatero. fase nuova è stata persa: ora Terze soluzioni - conclude ognuno per la sua strada, non ce ne sono e noi pursembra voler dire Casini dotroppo, invece, ci stiamo anpo l’ennesima conta sulla fidando: quella di una nave ducia che puntella Berluche va senza guida, per forsconi alla guida del governo. za di inerzia, senza idee, senMa Alfano non crede possiza progetti, senza prospettiPierferdinando Casini bile, anche in futuro, una alve per il futuro». leanza dell’Udc con Pd, Idv Una prospettiva, il governo e Sinistra e libertà. «Casini «di responsabilità nazionaA Stresa con Enrico non si è dichiarato loro alle», evocata anche dal viceLetta il leader dell’Udc leato - dice in un faccia a facsegretario del Pd, che Alfano cia, a Stresa, con Enrico Letsmonta citando Fabrizio De e il segretario del Pdl ta -. Anzi, ha detto l’esatto Andrè, in Bocca di rosa. «AMa su Berlusconi contrario». scoltandolo - ironizza - mi Casini torna a parlare di goin mente quella candiventa dialogo fra sordi viene verno tecnico, per spiegare zone di De Andrè che dice: almeno quale poteva essere "la gente dà buoni consigli lo scenario che non è stato. «Non abbiamo non potendo più dare il cattivo esempio". mai proposto un governo di ribaltone, abLetta parla da editorialista e da commentabiamo detto che il Paese sta andando a ratore, non da vicesegretario del Pd e da ex sotmengo e noi abbiamo il dovere di salvarlo e tosegretario del governo Prodi». tutti devono fare un passo indietro, lo deve Casini, ironizza sull’ormai famosa foto di fare Berlusconi e lo dobbiamo fare anche gruppo di Vasto, con Bersani-Vendola e Di noi». Un governo di tregua, insomma, in teoPietro insieme: «Mi sembra più un thriller». ria ancora possibile. Casini ribadisce che la E ora ora la violenza di piazza a Roma rischia soluzione per uscire alla crisi è: o una perdi aprire una nuova frattura a sinistra. Con sonalità forte a Palazzo Chigi a guidare queil leader dell’Udc che dice con chiarezza: «I sta nuova fase, o il voto. «Tutti - insiste - dobdelinquenti non si ascoltano, si arrestano».