La Democrazia è in pericolo? Scritto da Sabato 25 Maggio 2013 10:50 Conforta il fatto che notisti e uomini politici che quotidianamente analizzano la situazione politica italiana non siano allarmati per i nuvoloni che, in questo momento, oscurano l’orizzonte della democrazia nel nostro Paese. A tempo perso, però, vale la pena mettere in fila alcuni “fatti” che potrebbero destare qualche preoccupazione in ordine alla capacità di tenuta del sistema democratico. Un “fatto” è il quadro elettorale disegnato dalle ultime politiche che ha visto il 50% degli aventi diritto che si è astenuto e l’altra metà di votanti che non hanno saputo esprimere un partito di maggioranza ma tante minoranze incompatibili e incapaci di garantire la formazione di un Governo. Un altro “fatto” va individuato nel consistente pacchetto di voti del M5S che ha in programma la cancellazione di tutti gli attuali partiti, dei sindacati e del parlamento, con la carcerazione dei parlamentari e la messa al bando della stampa. Si tratta di provocazioni fatte in campagna elettorale, o di un vero e proprio allarmante programma di governo che va considerato in blocco con la “disciplina del silenzio” imposta e con le “espulsioni praticate” nei confronti dei deputati eletti e degli aderenti che manifestano opinioni contrarie a quelle del presidente-proprietario unico della sigla M5S? Ma quel Movimento non ha bloccato la formazione del nuovo governo e non punta all’ingovernabilità seguendo una lucida strategia “del tanto peggio tanto meglio” che dovrebbe portare all’utilizzo della “chiavetta per aprire il Parlamento come una scatoletta”? Un altro “fatto” risulta dall’esame delle altre parti in causa dove c’è un PdL che, dopo una incredibile rimonta elettorale e con un consenso crescente nel dopo elezioni, è diventato la prima forza politica sotto la guida incontrastata di Berlusconi. Fin qui nulla di male, ma ora c’è da considerare il “fatto” delle vicende giudiziarie di questo leader che potrebbe essere condannato definitivamente al carcere e alla interdizione dei pubblici uffici. Come si comporterà il personaggio di fronte al dilemma: da una parte la detenzione o l’esilio a vita e dall’altra la ribellione? Non val la pena domandarsi come reagirà di fronte a una situazione disperata? Tanto tempo fa, Indro Montanelli avvertiva che il “naturale vittimismo” di Berlusconi lo rendeva pericoloso perché di fronte alle avversità rilancia continuamente le sue pretese. A distanza di tempo non si può negare che gli avvenimenti politici e i fatti aziendali di Berlusconi dal 1994 ad oggi confermino la “diagnosi” fatta dall’illustre giornalista. Ma, a prescindere dalla leadership incontrastata di un partito e dall’esame caratteriale, vi sono altri elementi del personaggio Berlusconi che meritano attenzione: il forte appeal popolare, l’esteso potere mediatico e le grandissime risorse economiche. 1/2 La Democrazia è in pericolo? Scritto da Sabato 25 Maggio 2013 10:50 Un ulteriore “fatto”, che si è manifestato nel dopo-elezioni, concorre a destare qualche preoccupazione: la debolezza e i pericoli di divisione del PD che si aggiungono alla inconsistenza delle formazioni politiche minori. Ma, visto che nessuno ne parla e siccome non ci sono motivi per pensare ad una “congiura del silenzio”, si può stare tranquilli e archiviare le considerazioni esposte come frutto di allarmismi esagerati. Resta il fatto che oggi nel nostro Paese solo una minoranza concorda con quanto sosteneva Wiston Churchil che “la democrazia è la forma peggiore di governo dopo tutte le altre”, per cui bisogna impegnarsi affinché gli Italiani ritrovino la forza necessaria per fare quanto auspicava Ralf Dahrendorf che “dopo la democrazia possiamo e dobbiamo costruire una nuova democrazia”. Nino Romano - Ufficio Comunicazione Studi e Formazione MCL Messina 2/2