Pain Relief in Labour – 3rd Edition (2008)
ITALIAN
Analgesia per il parto.
Questo opuscolo le darà alcune idee a proposito del dolore del travaglio e del parto, e su
cosa si può fare per alleviarlo. Le persone che si prenderanno cura di lei (per esempio la
sua ostetrica, l’anestesista o il/la ginecologo/a) le daranno maggiori informazioni sui tipi di
analgesia che il suo ospedale o punto nascita sono in grado di fornire.
Noi speriamo che questo tipo di informazioni la aiutino a rendere il parto un’esperienza
soddisfacente.
Nell’opuscolo sono citate le fonti (voci bibliografiche) da dove sono tratte le informazioni. Le fonti sono
elencate a pagina 11-12.
Redatto dalla Obstetric Anaesthetists’ Association.
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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Cosa si sente durante il travaglio?
§ Durante la gravidanza le capiterà di sentire l’utero contrarsi di tanto in tanto. Queste
§
§
§
§
contrazioni sono chiamate “contrazioni di Braxton Hicks”. Quando inizierà il
travaglio le contrazioni diventano regolari e molto più forti.
Le contrazioni possono causare dolore simile al dolore mestruale, e di solito
diventano via via più dolorose man mano che procede il travaglio. Ogni donna ha
un’esperienza diversa del dolore da parto.
Di solito il primo travaglio di parto è anche il più lungo.
Se viene usato un farmaco per far partire (indurre) il travaglio o accelerarlo, le
contrazioni possono essere più dolorose.
La maggior parte delle donne usano tutta una serie di metodi per controllare il
dolore da parto (vedi voce bibliografica 1 a pagina 11). Un atteggiamento aperto e
flessibile è di grande aiuto.
Prepararsi per il travaglio
I corsi di preparazione al parto la aiuteranno a preparasi per l’esperienza del parto. Questi
corsi sono tenuti da ostetriche e da altre organizzazioni che aiutano le future mamme e
papà a diventare genitori. I corsi la aiuteranno a comprendere che cosa succederà durante
il travaglio e potranno aiutarla a sentirsi meno in ansia.
Durante il corso l’ostetrica le dirà quali sono i metodi disponibili per alleviare il dolore
del travaglio. Se desidera maggiori informazioni sull’epidurale (un’iniezione a livello della
schiena per “addormentare” la metà inferiore del corpo), l’ostetrica può organizzare un
incontro con l’anestesista. Se non può frequentare il corso di preparazione al parto,
dovrebbe comunque chiedere all’ostetrica che cosa si può fare per ridurre il dolore. Poi
potrà parlare di questo con l’ostetrica che si prenderà cura di lei durante il travaglio e il
parto.
Il luogo dove deciderà di partorire può influire sul dolore da parto. Se si sentirà a proprio
agio nel luogo del parto, sarà più rilassata e meno ansiosa (vedi voce bibliografica 2 a
pagina 11). Per alcune donne questo vuol dire partorire a casa, ma altre si sentono
rassicurate dal supporto offerto dall’ospedale o da un centro nascita. Molti ospedali fanno
in modo che le stanze-travaglio abbiano un’atmosfera “di casa” e la incoraggeranno a
sentire le musiche preferite per aiutarla a rilassarsi.
Se intende partorire in ospedale o in un centro nascita, potrebbe essere utile visitarlo
prima, in modo da scoprire che cosa sono in grado di offrire.
Durante il travaglio può essere d’aiuto avere vicino il suo partner oppure un’amica/o (vedi
voce bibliografica 3 a pagina 11). E’ importante che lei esprima, a chi le starà vicino
durante il parto, le sue preoccupazioni e i suoi desideri, chi le starà vicino la aiuterà a
concentrarsi durante il travaglio.
Quali sono i metodi disponibili per alleviare il dolore?
E’ difficile sapere prima quale sarà il metodo antidolorifico migliore per lei. L’ostetrica che
si prenderà cura di lei durante il parto è la persona che meglio la potrà consigliare. Di
seguito ci sono alcune informazioni riguardo ai principali metodi per alleviare il dolore.
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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Metodi di auto-aiuto
§ Respirare tranquillamente può aumentare l’ossigeno che arriva ai muscoli, e in
questo modo rendere il dolore meno intenso. Inoltre, poiché in questo modo si
concentrerà sulla respirazione, sarà meno turbata dal dolore.
§ Può essere difficile rilassarsi durante le doglie, perciò è utile esercitarsi prima del
travaglio. Ci sono numerosi modi diversi per imparare a rilassarsi.
§ Farsi massaggiare durante il travaglio spesso è molto confortante e rassicurante.
Il parto in acqua
Non ci sono molti studi sui rischi e benefici del parto in acqua (vasca da parto). Comunque
è stato dimostrato che il parto in acqua può essere meno doloroso e l’ epidurale è meno
richiesta per alleviare il dolore (vedi voce bibliografica 4 a pagina 11). C’è qualche
preoccupazione che, nel caso l’acqua sia troppo calda, il bambino possa mostrare segni di
stress durante il travaglio, ma studi hanno dimostrato che partorire in acqua non è più
rischioso rispetto a partorire fuori dall’acqua, né per la mamma né per il bambino.
L’ostetrica continuerà a monitorare il progresso del travaglio e il benessere fetale anche
dentro la vasca da parto.
Molte maternità (reparti di ostetricia) sono dotate della vasca da parto, ma può darsi che,
quando lei ne avrà bisogno, non ci sia neanche una vasca disponibile. E’ meglio che lei
verifichi con l’ostetrica se c’è una vasca da parto e se sarà possibile usarla.
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Terapie complementari (non vengono usati farmaci)
Le terapie complementari (per esempio l’aromaterapia) possono aiutare alcune donne a
controllare il dolore del travaglio. Se pensa di usare le terapie complementari, è importante
che si faccia consigliare da una persona esperta nell’uso di queste terapie.
Quest’opuscolo non parla dell’omeopatia (che usa sostanze estremamente diluite per
ridurre il dolore) né di erbe medicinali.
§ Aromaterapia utilizza olii essenziali concentrati per ridurre la paura, per migliorare
il suo benessere e incoraggiarla ad andare avanti.
§ Reflessologia si basa sull’idea che determinati punti sulle mani e sui piedi sono
collegati a punti sul resto del corpo. Non si sa bene come funzioni, ma può agire in
modo simile all’agopuntura (vedi sotto). Un reflessologo di solito massaggia dei
punti sui piedi, che sono connessi alle parti del corpo dove viene avvertito il dolore
delle contrazioni del travaglio.
§ Ipnosi e agopuntura. Queste due terapie vengono usate da un sempre maggior
numero di donne durante il travaglio. Pochissime maternità offrono questi servizi
nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, quindi bisogna che lei trovi un terapista
qualificato prima di ricoverarsi per il travaglio.
L’ipnosi può distrarla dal dolore. E’ possibile addestrarsi nell’autoipnosi durante la
gravidanza, altrimenti bisognerà avere a disposizione un ipnoterapista durante il
travaglio.
L’agopuntura consiste nel mettere degli aghi in determinati punti del corpo per
ridurre il dolore. E’ necessario che il terapista sia con lei durante il travaglio.
Alcuni studi indicano che le donne che hanno usato queste terapie hanno usato
meno farmaci per ridurre il dolore (vedi voce bibliografica 5 a pagina 11). Però non in
ogni parte del Paese ci sono terapisti con questi livelli di abilità e il loro supporto può
essere molto costoso.
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Stimolazione elettrica nervosa transcutanea (TENS = Transcutaneous Electrical
nerve stimulation)
§ Una debole corrente elettrica viene fatta passare attraverso quattro placche
applicate alla schiena. Ciò crea una sensazione di pizzicore. Lei stessa può
regolare l’intensità della corrente.
§ Questa tecnica a volte può essere d’aiuto all’inizio del travaglio, soprattutto per il
mal di schiena. Se affitta un apparecchio, può cominciare ad usarlo già a casa.
Alcuni ospedali forniscono il servizio di affitto degli apparecchi per la TENS.
§ Non ci sono effetti dannosi noti sul bambino
In alcuni casi è possibile gestire il travaglio con il solo aiuto della TENS, ma nella
maggioranza dei casi è probabile sia necessario ricorrere ad un altro antidolorifico man
mano che progredisce il travaglio.
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Entonox
L’Entonox è un gas costituito dal 50% di protossido d’azoto e dal 50% di ossigeno. Noto
anche come gas e aria.
§
§
§
§
Si respira attraverso una maschera o un boccaglio
Semplice da usare, agisce rapidamente e l’effetto svanisce in pochi minuti
Può causare un po’ di nausea e dare un senso di leggera ubriachezza
Non fa male al bambino e fornisce ossigeno extra, il che può essere di beneficio per
lei e il bambino.
§ Non toglie completamente il dolore, ma può essere d’aiuto.
§ Può essere usato in ogni momento durante il travaglio.
E’ lei stessa che controlla la quantità di Entonox che usa, ma il tempismo è molto
importante per ottenere il migliore effetto. Deve cominciare a respirare l’Entonox non
appena sente arrivare una contrazione, così da ottenere l’effetto pieno quando il dolore è
al massimo. Non dovrebbe usarlo tra una contrazione e l’altra o per lunghi periodi di
continuo, perché potrebbe provocarle vertigini o formicolii. In alcuni ospedali altre sostanze
possono venir aggiunte all’Entonox per aumentarne l’efficacia, ma queste sostanze
potrebbero renderla più sonnolenta.
Oppioidi: farmaci antidolorifici morfino-simili
Gli oppioidi includono farmaci antidolorifici come la petidina e la diamorfina (che si usa
sempre di più nel Regno Unito). Altri esempi di oppioidi includono la morfina, il
meptazinolo, il fentanyl e il remifentanil. Tutti questi farmaci antidolorifici morfino-simili
agiscono in modo simile.
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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§ Gli oppioidi vengono di solito somministrati dall’ostetrica con un’iniezione
§
§
§
§
intramuscolare in un muscolo del braccio o della gamba.
Il sollievo dal dolore è spesso limitato. Comincia dopo circa mezz’ora e può durare
qualche ora.
Hanno meno effetto sul dolore rispetto all’Entonox
Benché il sollievo dal dolore sia limitato, alcune donne dicono che si sentono più
rilassate e meno preoccupate riguardo al dolore (vedi voce bibliografica 6 a pagina
11).
Altre donne sono deluse dall’effetto “antidolorifico” degli oppioidi e dicono di sentirsi
meno padrone della situazione.
Effetti collaterali
§ Gli oppioidi possono farla sentire assonnata.
§ Possono farle venir nausea, ma le verrà dato un farmaco anti-vomito per ovviare a
questo problema
§ Rallentano lo svuotamento dello stomaco, il che può essere un problema nel caso
sia necessaria un’anestesia generale.
§ Possono rallentare il respiro. Se questo accade le verrà dato ossigeno con una
maschera facciale e verrà monitorato il suo livello d’ossigeno.
§ Possono far sì che il neonato sia un po’ lento nel fare il suo primo respiro, ma
questo problema può essere risolto con un’iniezione al neonato.
§ Possono rendere il neonato sonnolento, ciò può significare che non riuscirà a
succhiare bene come di norma (soprattutto se viene usata la petidina).
§ Se gli oppioidi le verranno somministrati appena prima del parto (cioè appena prima
della nascita del bambino), l’effetto sul neonato sarà minimo.
Analgesia controllata dalla paziente (PCA = Patient Controlled Analgesia)
Gli oppioidi possono anche essere somministrati direttamente in vena per ottenere un
effetto più rapido. Si usa una pompa che lei stessa controllerà premendo un bottone
collegato alla pompa. In alcuni ospedali è disponibile la PCA nel caso non sia possibile
praticare un’epidurale (un’iniezione a livello della schiena per “addormentare” la metà
inferiore del corpo) o nel caso lei non la voglia.
La PCA le permette di autosomministrarsi piccole dosi di oppioidi quando ne sente la
necessità. Lei è in grado di controllare la quantità di oppioidi che usa. Per ragioni di
sicurezza, la PCA limita la velocità con cui lei può somministrarsi l’oppioide.
Comunque, se la PCA viene usata per lungo tempo, l’oppioide può accumularsi
nell’organismo, il che aumenta gli effetti collaterali, sia per lei che per il neonato.
In alcune maternità le può venir offerta la PCA con un oppioide chiamato
remifentanil (vedi voci bibliografiche 7 e 8 a pagina 11). L’organismo elimina il
remifentanil molto rapidamente, cosicché gli effetti di ogni dose sono di breve durata.
Questo oppioide ha un potente effetto antidolorifico, ma è anche più probabile che
rallenti la respirazione, cosicché è necessario controllare la respirazione con cura.
Comunque l’ effetto del remifentanil può essere antagonizzato rapidamente e non ci
sono ripercussioni sul neonato.
Epidurali e spinali
§ Epidurali e spinali sono i metodi di sollievo del dolore più complicati e vengono
eseguiti da un anestesista.
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§ L’ anestesista è un medico specializzato nelle tecniche di sollievo del dolore e
§
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§
§
§
§
§
nella somministrazione di farmaci anestetici (farmaci “che fanno dormire”).
Durante gli interventi chirurgici il sollievo del dolore può essere ottenuto con
l’anestesia generale, con anestesie epidurali o con anestesie spinali. Se vuole
avere maggiori informazioni su questi tipi di anestesia per il taglio cesareo, può
leggere il nostro opuscolo “Anestesia per il taglio cesareo”. Può leggere come
ottenerlo nell’ultima pagina di questo opuscolo.
Epidurali e spinali sono i metodi più efficaci di sollievo del dolore.
Per fare un’epidurale, l’anestesista mette un ago nella parte bassa della
schiena, attraverso il quale posiziona un catetere epidurale (un tubicino molto
sottile) vicino ai nervi della spina dorsale. Il catetere epidurale viene lasciato in
sede, mentre l’ago viene tolto. Attraverso il catetetere possono venir
somministrati farmaci antidolorifici per tutta la durata del travaglio. I farmaci
antidolorifici possono essere anestetici locali che “addormentano” i nervi, piccole
dosi di oppioidi o una miscela di anestetici locali e oppioidi.
Un’epidurale può richiedere anche 40 minuti per fare effetto (includendo il tempo
per posizionare il catetere e il tempo necessario affinché i farmaci antidolorifici
facciano effetto).
Un’epidurale non dovrebbe farla sentire sonnolenta o nauseabonda.
L’epidurale aumenta la probabilità che si debba usare la ventosa o il forcipe per
far nascere il bambino.
Se è necessario usare la ventosa, il forcipe o il taglio cesareo, di solito si
aumenta il dosaggio di farmaci antidolorifici (“top-up”) per garantire che la
procedura sia indolore.
L’epidurale non ha quasi nessun effetto sul bambino.
Spinale e combinata spinale-epidurale (CSE)
Le epidurali fanno effetto piuttosto lentamente, soprattutto se l’epidurale viene messa a
travaglio avanzato. Se i farmaci antidolorifici vengono iniettati direttamente nel liquido che
circonda i nervi spinali (vengono cioè iniettati all’interno della membrana, la dura madre,
che contiene il liquido spinale) agiscono molto più in fretta. Questa tecnica è la “spinale”.
Se allo stesso tempo viene anche posizionato un catetere epidurale, la tecnica viene
definita una “combinata spinale-epidurale”.
In alcuni ospedali la combinata spinale-epidurale viene usata di routine invece
dell’epidurale. In altri ospedali la combinata spinale-epidurale viene usata selettivamente
per un piccolo numero di donne.
Chi può e chi non può avere un’epidurale?
L’epidurale può essere fatta alla maggior parte delle persone, ma alcuni problemi medici
(come la spina bifida, una precedente operazione alla schiena e problemi di coagulazione
del sangue) possono essere controindicazioni all’epidurale: in questi casi l’epidurale non
può essere fatta. Il momento migliore per scoprire se le potrà essere fatta l’epidurale è
prima del travaglio. Se il travaglio è complicato o lungo, può darsi che l’ostetrica o il/la
ginecologo/a le consiglino l’epidurale, poiché potrebbe essere d’aiuto a lei o al suo
bambino.
Se è in sovrappeso, l’epidurale può essere più difficile da fare e può richiedere più
tempo. Comunque una volta inserito il catetere, lei ne avrà tutti i benefici.
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Cosa comporta fare l’epidurale?
Per prima cosa le verrà messo un agocannula (un fine tubicino in plastica) in una vena del
dorso della mano o del braccio e le verrà attaccata una “flebo” (liquidi endovenosi). (Lei
potrebbe comunque aver bisogno di una flebo in travaglio per altri motivi, ad esempio per
somministrare farmaci per accelerare il travaglio o in caso lei abbia nausea e/o vomito.)
L’ostetrica le chiederà di curvarsi stando sul fianco, oppure di mettersi seduta e piegarsi in
avanti, l’anestesista disinfetterà la schiena con un antisettico. L’anestesista inietterà
dell’anestetico locale nella pelle, cosicché l’epidurale non sarà dolorosa. Il catetere
epidurale verrà posizionato nella schiena in prossimità dei nervi spinali. L’anestesista starà
ben attento a non pungere la dura madre, cioè la membrana all’interno della quale è
contenuto il liquido spinale, dal momento che ne potrebbe seguire mal di testa (cefalea). E’
importante che lei stia immobile mentre l’anestesista le fa l’epidurale, ma, una volta fatta, il
catetere epidurale viene fissato alla schiena con del cerotto e lei sarà libera di muoversi
come vuole.
Una volta che il catetere è in posizione, sarà usato per la somministrazione di farmaci
antidolorifici. Per posizionare il catetere di solito occorrono 20 minuti e altri 20 affinchè i
farmaci antidolorifici facciano effetto.
Mentre l’epidurale comincia a far effetto, le verrà misurata regolarmente la pressione del
sangue. L’anestesista controllerà che i farmaci antidolorifici agiscano sui nervi giusti
ponendo un cubetto di ghiaccio sulla pancia e sulle gambe e chiedendole quanto freddo
sente. A volte l’epidurale non è del tutto efficace e l’anestesista deve aggiustarla oppure
deve togliere il catetere e riposizionarlo.
Durante il travaglio i farmaci antidolorifici le verranno somministrati o sotto forma di
iniezioni intervallate nel tempo (top-up) o sotto forma di una infusione continua usando una
pompa, oppure sotto forma di una pompa per PCEA (Patient Controlled Epidural
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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Analgesia = Analgesia Epidurale Controllata dal Paziente). Con la PCEA, lei stessa si
autosomministrerà dosi di farmaci antidolorifici quando ne sentirà il bisogno, premendo un
pulsante collegato alla pompa. Ogni ospedale di solito utilizza solo uno, a volte due, di
questi metodi per mantenere l’analgesia epidurale.
Dopo ogni iniezione epidurale di farmaco antidolorifico l’ostetrica misurerà regolarmente
la pressione del sangue, proprio come quando è stata iniziata l’epidurale.
Lo scopo dell’epidurale è togliere il dolore dovuto alle contrazioni. Di solito l’epidurale
toglie anche il dolore nel momento del parto vero e proprio (periodo espulsivo), cioè
quando nasce il bambino.
Alcune donne preferiscono mantenere la sensibilità durante il parto così da spingere
meglio per far nascere il bambino. L’epidurale non può essere regolata proprio
esattamente, così se lei desidera mantenere la sensibilità mentre nasce il bambino (fase di
spinta), è molto probabile che lei avverta anche una spiacevole sensazione dolorosa.
Al giorno d’oggi è di solito possibile ridurre il dolore del travaglio senza addormentare
completamente la parte inferiore del corpo o rendere deboli le gambe. Questo moderno
metodo viene chiamato “mobile epidural”, cioè epidurale con il mantenimento della
mobilità.
Dopo l’epidurale sarà in grado di allattare il bambino.
Che cosa succede se è necessaria un’operazione?
Se lei avrà bisogno del taglio cesareo, di solito si usa l’epidurale invece dell’anestesia
generale. Attraverso il catetere epidurale viene iniettata una dose di anestetico locale
concentrato che renderà insensibile la metà inferiore del corpo. Questo metodo è più
sicuro rispetto all’anestesia generale, sia per lei che per il bambino.
Se è necessario fare un taglio cesareo, ma lei non ha già l’epidurale, spesso si usa
l’anestesia spinale con una dose di anestetico maggiore rispetto a quella usata per la
spinale in travaglio di parto.
Per avere maggiori informazioni sull’epidurale e la spinale nel taglio cesareo, legga
l’opuscolo “L’anestesia per il taglio cesareo”. Per averlo, legga l’ultima pagina di questo
opuscolo.
Benefici e rischi dell’epidurale
Come otteniamo i nostri dati?
I nostri dati sulle epidurali vengono ottenuti da studi randomizzati e da studi
osservazionali.
§ Uno studio è randomizzato quando alle donne vengono somministrati due
diversi trattamenti e se ne confronta l’effetto. Quale dei due trattamenti viene
usato per ogni singola donna viene deciso in modo randomizzato, che significa
casuale (cioè come lanciando una monetina per testa o croce). Gli studi, di
solito, confrontano donne con l’epidurale e donne che usano altri metodi
antidolorifici (come gli oppioidi o l’Entonox) durante il travaglio. La voce
bibliografica 9 a pagina 11 è una rassegna di tutti gli studi randomizzati
pubblicati sull’epidurale in travaglio. Questa rassegna è stata pubblicata dalla
banca dati Cochrane, che è un’organizzazione indipendente. Gli effetti
dell’epidurale di cui parliamo in seguito sono tratti da questa rassegna, a meno
che non venga citata un’altra fonte.
In alcuni studi randomizzati tutte le donne sono state trattate con l’epidurale,
ma il dosaggio dell’oppioide usato nelle epidurali è stato deciso in modo
casuale.
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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§ Gli studi osservazionali considerano un grande numero di donne sottoposte ad
epidurale per vedere cosa succede durante e dopo l’epidurale. Questo è l’unico
modo di scoprire il rischio di eventi molto rari.
Le informazioni seguenti sono basate sui risultati di studi randomizzati.
Benefici dell’epidurale
§ L’epidurale riduce il dolore del travaglio in modo maggiore rispetto a qualsiasi
altro trattamento.
§ Con l’epidurale c’è meno acido nel sangue del neonato (vedi voce bibliografica
10 a pagina 11).
§ Con l’epidurale c’è meno bisogno di usare farmaci per far iniziare la respirazione
del neonato, rispetto agli oppioidi somministrati in altri modi (con iniezioni
intramuscolari o endovenose).
L’epidurale non fa alcuna differenza nei seguenti casi
§ L’epidurale non aumenta la probabilità di avere un taglio cesareo.
§ L’epidurale non aumenta la probabilità di avere mal di schiena.
Il mal di schiena è comune durante la gravidanza e spesso si prolunga anche
dopo la gravidanza. Dopo l’epidurale può capitare che rimanga un punto
doloroso sulla schiena che, raramente, può durare qualche mese (vedi voce
bibliografica 11 a pagina 11).
Rischi legati all’uso dell’epidurale
§ Con l’epidurale la probabilità che il/la ginecologo/a debba usare la ventosa o il
forcipe per far nascere il bambino è del 14%. Senza epidurale è del 7%.
§ Con l’epidurale il secondo stadio del travaglio (quando la cervice uterina è
completamente dilatata) è più lungo ed è più probabile che si debba usare un
farmaco (ossitocina) per rendere le contrazioni più forti.
§ E’ più probabile che ci sia un abbassamento della pressione del sangue.
§ Quando l’epidurale fa effetto potrebbe sentirsi le gambe deboli
§ Urinare è più difficoltoso. E’ probabile ci sia necessità di mettere un catetere
nella vescica per svuotare le urine.
§ Potrebbe sentire prurito.
§ Potrebbe avere febbre, che può essere associata con una sofferenza per il
bambino.
§ Se con l’epidurale vengono somministrate dosi più elevate di oppioidi, il neonato
potrebbe avere necessità di essere aiutato per cominciare a respirare (vedi voce
bibliografica 12 a pagina 11) e lei potrebbe avere meno probabilità di allattare il
neonato con successo (vedi voce bibliografica 13 a pagina 11).
Altri rischi
§ Mediamente, l’epidurale non dà un rischio maggiore di avere mal di testa. Però
in circa 1 caso ogni 50 epidurali si verifica la puntura della membrana detta
“dura madre” che contiene il liquido spinale (questa puntura viene chiamata
“puntura durale”). Se le capita questo fatto, la conseguenza è un grave mal di
testa che, se non trattato, può durare giorni o settimane (vedi voce bibliografica
14 a pagina 12). Se le viene il mal di testa, l’anestesista dovrebbe avere un
colloquio con lei per consigliarla su cosa fare e spiegarle in che cosa consiste il
trattamento.
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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Le informazioni seguenti sono basate sui risultati di studi osservazionali.
§ I rischi dell’epidurale e della spinale sono mostrati nella tabella a pagina 10 (vedi
voci bibliografiche da 15 a 20 a pagina 12).
§ Dopo un’epidurale una donna su 13000, circa, ha una danno neurologico
persistente, che causa problemi del tipo debolezza muscolare o una sensazione
di formicolio o di riduzione della sensibilità lungo una gamba. C’è però da dire
che dopo il parto possono capitare danni neurologici anche in assenza
dell’epidurale (vedi voce bibliografica 15 a pagina 12) e, in verità, è cinque volte
più probabile avere un danno neurologico senza epidurale che con l’epidurale.
Senza epidurale la probabilità è di un caso su 2500.
§ Non c’è nessuna prova scientifica che l’epidurale durante il travaglio possa
provocare un’infiammazione permanente dei nervi a livello della spina dorsale.
Vedi voce bibliografica 21 a pagina 12.
Se lei è preoccupata riguardo al rischio di problemi seri che potrebbero capitare con
l’epidurale, ne parli con l’anestesista.
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Rischi dell’epidurale o della spinale in travaglio di parto
Tipo di rischio
Quanto spesso capita?
Abbassamento significativo della
pressione del sangue
L’epidurale non è abbastanza efficace per
cui è necessario ricorrere ad altri modi per
ridurre il dolore
L’epidurale non è abbastanza efficace per
fare un taglio cesareo per cui è
necessario ricorrere all’anestesia
generale
Grave mal di testa
Danni nervosi (zona di sensibilità assente
in parte del piede o della gamba,
debolezza di una gamba)
Danni neurologici che durano per più di 6
mesi
Ascesso epidurale (infezione)
Meningite
Ematoma epidurale (coagulo di sangue)
Perdita di coscienza accidentale
Danno grave compresa la paralisi
Un caso ogni 50 donne
Quanto è
comune?
Evento sporadico
Un caso ogni 8 donne
Evento comune
Un caso ogni 20 donne
Evento che
capita a volte
Un caso ogni 100 donne
(epidurale)
Un caso ogni 500 donne
(spinale)
Temporaneamente – un
caso ogni 1000 donne
Evento non
comune
Permanente – un caso
ogni 13000 donne
Un caso ogni 50000
donne
Un caso ogni 100000
donne
Un caso ogni 170000
donne
Un caso ogni 100000
donne
Un caso ogni 250000
donne
Evento raro
Evento raro
Evento molto
raro
Evento molto
raro
Evento molto
raro
Evento molto
raro
Evento
estremamente
raro
Le informazioni disponibili dai documenti pubblicati non forniscono numeri precisi per tutti questi rischi. I dati
mostrati sopra sono delle stime e possono essere diversi da ospedale a ospedale.
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Bibliografica
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Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
15
Quest’opuscolo è stato scritto dalla Sottocommissione dell’Obstetric Anaesthetists’
Association dedicata all’Informazione per le Mamme.
La Sottocommissione è costituita dalle seguenti persone: Dr Michael Kinsella
(presidente); Charis Beynon (rappresentante del National Chilbirth Trust); Sig.ra
Shaheen Chaudry (rappresentante dei consumatori); Dr Rachel Collis (consulente
anestesista); Dr Rhona Hughes (rappresentante del Royal College of Obstetricians
and Gynaecologists); Gail Johnson (rappresentante del Royal College of Midwives);
Dr Ratnasabapathy Sashidharan (consulente anestesista).
Vorremmo ringraziare il Dr Michael Wee ( precedente presidente della
Subcommissione dell’Informazione alle Mamme), il dr Michael Bryson, il Dr Roshan
Fernando e la Prof.ssa Felicity Reynolds per il loro lavoro nella stesura della
precedente edizione.
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Le informazioni contenute in quest’opuscolo sono basate su prove
scientifiche. Alcune delle pubblicazioni da cui abbiamo tratto le informazioni
sono elencate a pagina 11-12.
Abbiamo prodotto anche un opuscolo dedicato alle madri da titolo Anestesia
per il Taglio Cesareo e due filmati su un doppio DVD dal titolo Affrontare il
dolore da parto e Anestesia per il Taglio Cesareo.
Può trovare ambedue gli opuscoli sul nostro sito, con traduzioni in varie
lingue.
Può trovare informazioni sulle tecniche di sollievo del dolore da parto anche
nel sito del National Childbirth Trust, www.nct.org.uk, o nel sito Midwives
Information and resource Service (MIDRS) www.infochoice.org.
Unitamente al Royal College of Anaesthetists abbiamo prodotto ulteriori
informazioni sulle epidurali, comprendenti Cefalea dopo anestesia
epidurale o spinale e Danni nervosi associati a iniezione spinale o
epidurale. Può scaricare queste informazioni dal sito
www.rcoa.ac.uk/docs/hesa.pdf o www.rcoa.ac.uk/docs/nerve-spinal.pdf.
Può ottenere altre copie di questi due opuscoli (in pacchetti da 50 o 750) e il
doppio DVD compilando il modulo d’ordine a www.oaaformothers.info
OAA Secretariat
Telefono: +44 (0)20 8741 1311
E-mail: [email protected]
Sito web: www.oaaformothers.info
Obstetric Anaesthetists’ Association 2008
3^ Edizione, Gennaio 2008
Traduzione Pierluigi Trevisan e Sally Pellegrini Booth
Analgesia per il parto - Pain relief in labour 3rd Edition - Italian
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1 Pain Relief in Labour – 3rd Edition (2008