Omaggio Scimmia re BAILADOR http://www.bailador.org/ 03. 11. 2010 UNA PROPOSTA La cucina e i prodotti innocenti ORGANIZZARE UNA MOSTRA MERCATO BIO-ALTERNATIVA: ABBIGLIAMENTO, ACCESSORI PER LA CASA E PRODOTTI COSMETICI NON TESTATI; CON FIERA GASTRONOMICA STILE "SALONE DEL GUSTO" ANNESSA. Come e' possibile attirare l'attenzione e convincere il consumatore medio a rinunciare definitivamente ai prodotti di origine animale? L'impresa e' ardua ! Intendiamo quella fetta di italiani che non si e' riusciti a sensibilizzare neppure con espliciti videodocumenti che non lasciano alcun dubbio. la percentuale di persone alle quali non importa della sorte degli animali in genere (non solamente i nostri amici domestici, ma naturalmente intendo tutto il regno animale) e' ancora vergognosamente alta. Bisogna cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita e non solo per quanto riguarda l'alimentazione, il discorso e' molto più ampio:la pelliccia e il giubbotto, la scarpa e la borsa in pelle, il divano di casa, i prodotti cosmetici testati sugli animali e così via. E’ un prezzo troppo alto se non si ha veramente a cuore la sorte dei nostri amici. Personalmente pensiamo che sbattere sul muso a questi soggetti immagini sanguinanti non serva a nulla: il consumatore medio va preso per così dire per la gola! Ma come convincerlo a preferire il tofu al parmigiano o a indossare giubbotti in alcantara anzichè in daino? Perché i marchi già esistenti nelle biobotteghe (quasi tutti perlopiù sconosciuti al grande pubblico) non hanno realizzato nessuna campagna pubblicitaria ? Perché il loro costo in alcuni casi e' addirittura proibitivo? e' assurdo che il biscotto privo di burro, uova e latte, costi il doppio o addirittura il triplo dei biscotti tradizionali di ottima marca! L'idea iniziale potrebbe essere questa: organizzare una mostra mercato bio-alternativa:abbigliamento, accessori perla casa e prodotti cosmetici non testati; con fiera gastronomica stile "salone del gusto" annessa. tutto questo però deve essere ovviamente sponsorizzato dalle aziende produttrici . Perché fino ad ora non e' mai stata realizzata un 'idea del genere? mancano gli interessi finanziari? La fiera dovrebbe essere ambientata in un contesto di stile minimalista, elegante e raffinato. gli italiani seguono le mode e non vogliono vedere sofferenze specie in un occasione del genere, quindi nessuna immagine violenta stile festival vegetariana, ma solo gioia per gli occhi e il palato. Si deve parlare di nuove frontiere del settore alimentare. Il visitatore potrà gustare un percorso gastronomico e riguardante i prodotti per l’igiene personale e della casa. Al termine del giro "turistico" il visitatore riceverà, oltre agli omaggi, un opuscolo che illustra ampiamente quanto questo tipo di alimentazione e quanto i vari prodotti cruelty free facciano bene a noi, ma sopratutto ai nostri amici animali. I vari festival vegetariani visti fin ora sono di uno squallore incredibile, sono dei ghetti che a titolo di elemosina le amministrazioni comunali a volte concedono. Per far si che il consumatore vinca lo scetticismo iniziale , bisogna rendere il tutto più piacevole, e, all’apparenza meno cruento. CHE NE PENSATE? ROSSANA BRUNO E PAOLO BARBON NB. Se dite che già c’è la SANA Bologna che fa questa cosa, è un errore, lì ci sono prodotti animali NUOVA COSTITUENTE ECOLOGISTA www.costituentecologista.it IN DIFESA DELLE BALENE Il 5 novembre è stata scelta come la giornata mondiale contro la caccia alle balene, creature che vengono massacrate a colpi di arpione in un vero e proprio mare di sangue: la loro agonia può durare ore. Non è una data scelta a caso, ma il giorno in cui il Giappone aprirà in modo ufficiale l'orrenda mattanza. In questo giorno migliaia di persone si incontreranno davanti alle ambasciate giapponesi per chiedere di fermare lo scempio inaudito che si sta per compiere. E L'Oipa di Roma parteciperà a questa giornata. Venite numerosi! Il 5 Novembre 2010 è stato scelto come “il Giorno Mondiale Contro la Caccia alle Balene” (WWAWD). Questo Autunno il Giappone continuerà il suo tradizionale “programma di caccia ai cetacei”, una vera e propria mattanza documentata da varie associazioni tra cui Greenpeace, Oceanic Defense, ARC- Animal Rescue & Conservation, SaveJapanDolpphins.org e Sea Shepherd, questi ultimi tra i protagonisti del recente documentario... “The Cove”, vincitore nei premi Oscar 2010, il quale ha riacceso i riflettori su un tema più volte dibattuto dai mass media del Mondo, denunciando le atroci tecniche di mattanza e l’alto tasso di mercurio presente nelle carni dei delfini nella baia di Taiji. È di qualche settimana fa la notizia dell’ingiusta condanna del responsabile Greenpeace della “Campagna Oceani” Giappone e del coordinatore “Azioni” della stessa, meglio noti come i “Tokyo Two”.I due attivisti giapponesi infatti, hanno agito per diversi anni smascherando la corruzione e il contrabbando della carne di balena da parte della flotta giapponese Nisshin Marui. Oltre a invadere santuari (come quello dell’Oceano Antartico) e altre zone protette dove la caccia è vietata, la flotta giapponese perpetua la sua attività illegale sbarazzandosi della carne in eccesso o denunciando meno vittime di quelle reali, rimuovendo noduli cancerosi dalle carni e mascherando altre alterazioni anatomo-patologiche (manifestazione di patologie che rendono la carne non adatta al commercio) e lavorando in condizioni proibitive. Al contrario la flotta dichiara di agire a scopi di ricerca per evitare il blocco della propria attività e le sanzioni che ne conseguono. E c'è di più, infatti durante la mattanza di odontocetii nella baia di Taiji e negli Oceani gli esemplari più giovani vengono catturati e immessi nel mercato mondiale dei delfinari e degli acquari, che priva questi esemplari della loro naturale libertà e dignità di vita costringendoli a restrittivi addestramenti e ad un'esistenza che va contro la loro natura Nel Mondo quasi il 65% dei delfini nei parchi proviene da ingiustificate catture in mare. Con questa loro attività violano esplicitamente e raggirano la Convenzione di Washington. Infatti con la fraudolenta alibi di difesa delle proprie risorse ittiche il Giappone si sente libero di sacrificare i delfini predatori delle stesse a vantaggio del mercato alimentare e di quello del "divertimento" ma in realtà è proprio dello sfruttamento insensato dell'industria ittica la responsabilità della riduzione di numerose specie di pesci. Dopo l’ultima riunione annuale, avvenuta lo scorso Giugno ad Agadir in Marocco, la IWC ( Commissione Baleniera Internazionale) non ha raggiunto alcun tipo di accordo che soluzioni il problema di migliorare la tutela e il benessere dei cetacei. Per cui Giappone, Islanda e Norvegia in primis ma anche Danimarca e altre realtà, possono continuare a massacrare liberamente con sistemi eticamente barbari migliaia di esemplari di cetacei anche in via di estinzione. Il 5 Novembre 2010 ci sarà una dimostrazione internazionale contro la caccia alle balene, giorno in cui il Giappone aprirà “ufficialmente” la stagione di caccia. Ogni paese al Mondo protesterà pacificamente con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica ma soprattutto per far sentire la propria voce contro questa primitiva, incivile, barbara, ottusa attività priva di qualsiasi significato che lede alla tutela della biodiversità del Pianeta. L’idea è nata e parte da Philadelphia, in Pennsylvania, ed in pochissimo tempo si è diffusa in tutti gli Stati Uniti e in tutto il Mondo, dove migliaia di persone il 5 Novembre 2010 saranno unite davanti alle Ambasciate Giapponesi per gridare “NO ALLA CACCIA AI CETACEI”. Si puo' partecipare altrettanto attivamente inviando MAIL DI PROTESTA all'Ambasciata del GIAPPONE in Italia "Mr Ambassador Hiroyasu Ando" all'indirizzo: [email protected] Tel: (+39)-06-487-991, Fax:(+39)-06-487-3316.? Alla Reale Ambasciata di NORVEGIA in Italia "Mr Ambassador Einar M. Bull" e-mail: [email protected] Via delle Terme Deciane 7 00153 Roma Telefono +39 06 5717031,Fax. +39 06 57170326. Al Consolato d' ISLANDA a Roma email.: [email protected] Via Flaminia n° 441 - 00196 Roma - Tel.: 06.3231840 o alla sede Generale di Milano e-mail: [email protected] . Alla Reale Ambasciata di DANIMARCA in Italia "Mr Ambassador Gunnar Ortmann" e-mail: [email protected] Via dei Monti Parioli, 50 - 00197 Roma Tel. 069774831 - Fax 0697748399. Per i contenuti della mail basta solo manifestare chiaramente la propria disapprovazione per dimostrare che si è pienamente coscienti della loro attività di mattanza. Eventualmente potete riportare dei passaggi della presentazione qui sopra o prendere spunto da questa pagina Fb in inglese: http://www.facebook.com/group.php?gid=117865901560965&ref=ts#!/event.php?eid=1521529048058 10. Inoltre è in atto da pochi giorni una PETIZIONE FOTOGRAFICA. Inserendo una vostra foto nel sito sotto riportato, potrete esprimere la vostra disapprovazione e salvare gli Oceani che ospitano queste meravigliose creature. www.antiwhalingday.org I NOSTRI MARI E CHI LI ABITA HANNO BISOGNO DELL'AIUTO E DELLA PARTECIPAZIONE DI TUTTI!!! VISIT THE WEB-SITE: http://www.wwawd.org/home.html VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=KMk6KvXyNDE http://www.youtube.com/watch?v=dmjNaf6ddF0&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=5L4EqozXKrE&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=VaImKrl2Qi8 http://www.youtube.com/watch?v=lM-uGWPMBQY&feature=related http://www.youtube.com/watch?gl=US&hl=uk&v=GP5_9iY_JUQ http://news.nationalgeographic.com/news/2008/02/080207-whaling-video-ap.html UCCELLAGIONE SELVAGGIA GEAPRESS – Continua l’attività dei volontari della LIPU per contrastare i fenomeni illegali di uccellagione nei boschi del Sulcis e del Sarrabus, in provincia di Cagliari. Come era previsto, l’abbassamento delle temperature ha favorito l’arrivo degli uccelli e si è messa in moto la macchina illegale degli uccellatori, che da qui al periodo natalizio, quando sarà massima la richiesta delle “grive” (dal nome francese dei tordi), costerà la vita a centinaia di migliaia di uccelli, protetti e non. Impiccati in piccoli lacci in crine di cavallo o nylon oppure intrappolati in reti invisibili. Se non muoiono subito per arresto cardiaco sono destinati ad una fine terribile: la testa schiacciata inesorabilmente tra le dita dell’uccellatore. Il freddo avanza e la macchia si popola di cercatori di funghi, spesso finti, che nel cestino ripongono altri prodotti del bosco, non certo di origine vegetale. L’intervento della LIPU, qualche volta, riesce a far inceppare questo meccanismo ed a salvare migliaia di uccelli. E’ il caso dell’area di Poggio dei Pini, in Comune di Capoterra, dove i volontari hanno individuato un lungo sentiero di trappole a scatto di terra, innescate con bacche di ginepro. Le trappole più efficaci e selettive! Nella foto si può apprezzare l’insidia costituita dalla trappola: l’uccellino vede la bacca rossa posizionata su una piazzola pulita dal muschio e pensa di poter placare la sua fame. Invece si vede preso inesorabilmente al collo da un laccio. Rimane così sospeso per ore, in quanto l’elasticità della bacchetta in metallo gli consente spesso di restare con i piedi sul terreno e dunque in lunga agonia. Il terrore degli uccelli è facile da percepire: quando sentono avvicinarsi i passi di un essere umano cominciano a sbattere le ali e ad emettere versi disperati di allarme. Il soggetto titolare del “sentiero” era già noto: filmato dalla telecamera della LIPU il 3 gennaio 2010 mentre prelevava un tordo da una trappola era stato segnalato all’Autorità Giudiziaria. Ma evidentemente poteva continuare a svolgere indisturbato la propria attività illegale. La zona di Poggio dei Pini è particolarmente “produttiva” in quanto molto umida e quindi adatta in questo periodo alle esigenze degli uccelli. Nonostante le trappole fossero state da poco ripulite dall’uccellatore, infatti, sono stati trovati 3 esemplari di Tordo Bottaccio già morti, mentre i due ancora in vita sono stati rimessi in libertà. I volontari hanno asportato le circa 800 trappole trovate lungo il sentiero. Nell’ “area protetta” del Gutturu Mannu sono stati inoltre disattivati 16 lacci per la cattura illecita di Cinghiale e 4 per Cervo Sardo ed altre centinaia di trappole per uccelli. (GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte). Caccia: scontro Brambilla-Saglia http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/21098/218/ ORACOLI CALDEI (I_II sec d.C.) Da Porfirio Non è agli dei ma ai demoni che i sacrifici di sangue sono offerti da coloro che hanno conoscenza delle potenze dell'universo. Tutte le forme di intemperanza, tutti i desideri di ricchezza e di gloria sono ispirate dai demoni, in particolare l'inganno. La menzogna è infatti il loro dominio. Vogliono essere dei e la potenza che si trova alla loro testa vuole passare per divinità suprema. Sono i demoni a gradire l'odore delle carni che ingrassa la parte pneumatica (e corporale) del loro essere. Tale loro parte vive di vapori e di esalazioni...essa trar forza dai vapori che salgono dal sangue caldo e dalle carni bruciate. LA SCUOLA DEGLI ULTIMI LE TECNOLOGIE POVERE CHE SALVERANNO IL PIANETA http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/10/29/la-scuola-degliultimi-le-tecnologie-povere.html ERASMO DA ROTTERDAM (1466-1536) ...A me definire animalesco o bestiale un conflitto armato, sembra ancora inadeguato. In effetti gli animali vivono per lo più concordemente e socievolmente all'interno della propria specie, si muovono in gruppo, si difendono e si aiutano reciprocamente.... Ma per l'uomo non c'è bestia più pericolosa dell'uomo. Gli animali, quando combattono, combattono con le armi che gli ha dato la natura . Noi uomini ci armiamo a rovina degli altri uomini di armi innaturali , escogitate da un'arte diabolica. Gli animali non si scatenano per qualsiasi ragione, ma solo perché sono inferociti dalla fame, perché si sentono braccati, perché temono per i cuccioli. Noi uomini -chiamo Dio a testimone- scateniamo le più tragiche guerre per i motivi più futili... Chi ha mai sentito dire che centomila animali si sono sterminati a vicenda? Eppure così fanno dappertutto gli uomini . Ma il confronto non è ancora finito . Ci sono specie animali divise fra loro da un'ostilità congenita, ci sono però anche specie unite da una genuina e salda amicizia . Invece fra uomo e uomo, fra tutti gli uomini presi uno a uno, c'è guerra perpetua ; non esiste nel genere umano un'alleanza veramente salda. Così è : ogni creatura che tradisce la propria natura, degenera e diviene peggiore che se fosse stata originariamente maligna.... ...non esiste pratica, per quanto infame, per quanto atroce, che non si imponga, se ha la consuetudine dalla sua parte . Quale fu dunque questo misfatto ? Ebbene, non ebbero scrupolo di divorare i cadaveri degli animali, di lacerarne a morsi la carne esanime, di berne il sangue, di suggerne gli umori, e di seppellirsi viscere nelle viscere, come dice Ovidio. ...Che cadaverici piaceri ! ...Dagli animali feroci si passò alle bestie innocue. Si cominciò dappertutto a infierire sulle pecore, animali senza frode né inganno, sulla lepre colpevole soltanto di essere saporita . Non risparmiò il bue domestico, che aveva lungamente nutrito col suo lavoro l'ingrata famiglia ; non ci si astenne da nessuna razza di uccello né di pesce ; e la tirannide della gola arrivò al punto che nessun animale fu più in grado di sottrarsi alla caccia spietata dell'uomo... Il tirocinio che abbiamo descritto, fu un addestramento all'omicidio... E a forza di sterminare animali, s'era capito che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un grande sforzo. ...E' senz'altro da preferirsi la vita delle mosche e degli uccelli, che possono vivere tranquillamente secondo natura, per quanto almeno lo permettono le insidie dell'uomo . E' incredibile quanto perda del suo fascino un uccello che, chiuso in gabbia, abbia imparato a balbettare qualche parola umana . Giacché la creazione della Natura è senz'altro più lieta e attraente di quella dell'uomo Il maltrattamento e la sua legge Gatto preso a calci (video). Si cerca il responsabile Forse in Sicilia, tra le risate generali, il volo del gatto. http://www.geapress.org/il-maltrattamento-e-la-sua-legge/gatto-preso-a-calci-video-si-cerca-ilresponsabile/7887 Stesso pianeta? Entrambi parte della civilissima Europa? ALLEGATO = in Inghilterra se lo prendono (come il tipo in allegato) http://www.dogasaur.com/blog/2010/wtheck-they-got-him-thug-filmed-viciously-kicking-a-puppyidentified/ Non potrà avere un animale per il resto della vita Rischia sei mesi di galera Una multa fino a 20.000 sterline E le minacce solite che conoscete… http://www.dailymail.co.uk/news/article-1300502/Simeon-Major-jailed-puppy-attack-capturedCCTV.html http://www.dailymail.co.uk/news/article-1309789/Dog-owner-caught-CCTV-hurling-defencelesspuppy-13ft-street.html L'elefantessa al gelo della neve. Condannato il circo Orfei http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/163813_lelefantessa_al_gelo_della_neve_condann ato_il_circo_orfei/ QUANDO RICEVO QUALCOSA DA VITA UNIVERSALE PENSO AI CATARI E AGLI ALBIGESI…PER FORTUNA CHE VIVONO IN UN ALTRO SECOLO ALTRIMENTI CHISSÀ COSA GLI AVREBBERO SCATENATO CONTRO … http://www.eresie.it/it/id301.htm PAOLO VITA UNIVERSALE L’alimentazione, la cosmesi e il cristianesimo. Un problema di scelte etiche. Certamente vi chiederete cosa hanno a che fare queste cose tra loro? Secondo interpretazioni che si rifanno all’apostolo Paolo non vi sono limitazioni all’alimentazione, il cristiano può mangiare quello che vuole. Secondo altre fonti antiche, gli apostoli erano vegetariani. Dove si trova la giusta via? Dobbiamo porci questo problema? Forse dovremmo almeno rifletterci sopra, poiché religione o no, si tratta di prendere delle scelte personali. Cosa si trova nel mio piatto e da dove proviene? Da un albero, una pianta, un campo di grano o da un allevamento intensivo? La bistecca porta con se la nostra abitudine ad un certo gusto, ad una certa consistenza, ma costa la vita ad un essere vivente. Questo è il problema morale che voglio porre. Oggi il problema dell’alimentazione, almeno per quanto riguarda i paesi europei, è anche un problema di sovralimentazione. Si mangia troppo, e proprio la carne non è sempre garanzia di salute anzi, ha i suoi effetti collaterali sul sangue, sul cuore, sulle ossa. Al supermercato possiamo trovare di tutto, anche cibi fuori stagione o che non crescono normalmente nel nostro continente, e si aiuterebbe certamente il mercato interno se si scegliessero verdure fresche provenienti da zone vicine e non lontane, il cibo sarebbe quindi anche più salutare. Oggi, sotto la spinta del cambiamento climatico e delle analisi sulla fame del mondo, ci si deve chiedere se è ancora necessario produrre e consumare così tanta carne e pesce. I mari di fatto sono quasi del tutto derubati dei loro abitanti, che tra poco saranno scomparsi del tutto. E` veramente quello che vogliamo? Per produrre la carne si costringono miliardi di animali - vitelli, maiali, galline ed altri ancora - a vivere con disperazione in allevamenti intensivi. Per produrre un chilo di carne sono necessari 8 chili di granaglie, cioè cibo per gli animali ed un’enorme quantità di acqua. Il tutto nutrirebbe otto persone anziché una sola (quella ricca si intende) e risparmierebbe della preziosa acqua potabile. Ma poi abbiamo la questione etica. Il quinto comandamento che dice “non uccidere” – si riferisce solo agli uomini o anche agli animali? Gli animali sono solo carne da macello oppure hanno un’anima? Sappiamo tutti che soffrono e provano gioia come noi, ma continuiamo a fare differenza tra il nostro gatto ed un coniglio, cioè questo si può mangiare e quello no! Se ce lo portano sul piatto, dal sapore non sapremmo dire quale è il gatto e quale il coniglio – che orrore! Il mio micio! E neppure ci mangeremmo il nostro fedele amico, il cane! E neppure Fury, il libero cavallo del West! Eppure la carne di cavallo fa così bene, affermano coloro che non sanno che razza di splendida creatura è quest’essere a quattro zampe. In segreto qualcuno sussurra “guarda che quello che hai mangiato era carne di asino”!, anche questo può succedere, ma l’asino è esattamente utile ed intelligente quanto un cavallo. Questa semplice questione divide chi sostiene un cristianesimo etico e coerente dalla tradizione della chiesa che non si preoccupa del massacro di animali che avviene ogni anno proprio nelle feste più importanti di Natale e di Pasqua. Cosa avranno sul piatto quest’anno gli alti prelati? Non si potrebbe risparmiare un po di sangue? Sarebbe cristiano o no? Ecco cosa hanno a che fare alimentazione e cosmesi con il cristianesimo, poiché questo meraviglioso insegnamento dell’amore assoluto portato 2000 anni fa, non viene messo in pratica con coerenza, semplicemente non ci pensiamo su, siamo troppo pigri per cambiare. Il nostro palato assuefatto sembra che sia più forte del nostro cervello e quindi le nostre abitudini ci dominano. Così la sofferenza degli animali continua, nei boschi a causa dell’inutile sport chiamato caccia, nell’industria della bellezza o della medicina. Oltre che per la loro pelliccia gli animali vengono usati per crudeli esperimenti che finora non hanno mai dimostrato la loro reale utilità, neanche nel campo medico. Chi porta la responsabilità? Il compratore o il venditore? Entrambi naturalmente, ma se mancasse il compratore il venditore si cercherebbe un altro mestiere più sano, perché no? Dunque si tratta di una questione che divide i cristiani e non solo. Pensiamoci su un po. Per chi vuole andare a leggere delle fonti con citazioni di personaggi famosi ma anche del cristianesimo originario, può trovare un libricino gratuito “L’amore dei Gesù per gli animali finora tenuto nascosto”- mi ha fatto molto riflettere. Buona lettura www.vita-universale.org