LISTERIOSI Malattia contagiosa a decorso solitamente grave caratterizzata da manifestazioni di tipo setticemico e spesso da fenomeni meningoencefalici ed aborto Listeria monocytogenes ZOONOSI Classificazione Listeria monocytogenes Listeria ivanovii Listeria innocua Listeria seeligeri Listeria welshimeri Listeria gray L. Ivanovii topo in condizioni sperimentali aborti nelle pecore stati patologici dell’uomo Eziologia Germe bastoncellare (1-2 x 0,5-0,8 ) Gram positivo Mobile a temperature comprese tra 20 e 30°C Asporigeno Aerobio o anaerobio facoltativo Isolato o disposto in coppie a formare una V Predilige pH neutro o lievemente basico Eziologia Cresce su terreni solidi all’agar + 5% sangue o siero e aggiunta di glucosio o triptosio (Oxford agar, PALCAM agar) Colonie lisce, rotonde a margini netti, traslucide con riflessi blu-verde L. Monocytogenes cresce a temperature comprese tra 30 e 37° C ma anche alle temperature di refrigerazione (4° C) Nei terreni liquidi (Fraser medium) cresce in 18-24 h Eziologia Eziologia Caratteristica la -emolisi di molti ceppi di Listeria Analogie antigeniche con Erysipelothrix rhusiopathiae e Actinomyces pyogenes Crescita in acqua peptonata Ceppi in fase S nelle fasi iniziali poi iniziano a divenire frastagliate Ceppi in fase R solo dopo numerosi passaggi colturali Catalasi positive Eziologia Differenziazione tra L. monocytogenes e L. ivanovii CAMP test Fermentazione Staphilococcus aureus Rhodococcus equi ramnosio xilosio L. monocytogenes + - + - L. ivanovii - + - + Eziologia Struttura antigene di Listeria monocytogenes 5 sierotipi 1 2 3 4a 4b 15 antigeni somatici O (da I a XV) 4 antigeni flagellari ( A B C D) Reazioni sierologiche crociate con Corynebacterium, E. coli, Streptococcus fecalis Produzione di fattori tossici Emolisina Lipolisina MPA (Monocytosis Producing Agent) Fattore esotossina-like (necrotico per il derma di coniglio e cavia) Fattore endotossina-like (edema ed eritema cutanei; azione pirogena) Listeriolisina O Resistenza ambientale Nel latte viene inattivata in 10 sec a 72,3 °C e in 1 sec a 85°C D.P.R. 54/97 (e Reg. CE 2073/05) “Regolamento recante attuazione delle direttive 92/46 e 92/47/CEE in materia di produzione e immissione sul mercato di latte e di prodotti a base di latte” ... 71,7 °C per 15 sec o altra combinazione equivalente Notevole resistenza agli agenti chimico-fisici e nell’ambiente Epidemiologia Ampio spettro d’ospite (spr pecore, bovini e polli) Spesso isolata da animali domestici e selvatici ma anche dall’uomo clinicamente sano (feci) I ratti potrebbero rappresentarne un serbatoio Minore sensibilità ma notevole diffusione nei volatili (spr pullus) Isolamento anche in pesci d’acqua dolce (trote e carpe) Importanza degli artropodi come vettori (zecche e tabanidi) Epidemiologia Alimenti vegetali, acqua, terreno INSILATO Concentrazioni elevate spr negli strati superficiali e marginali per insufficiente acidificazione (pH4,5) Microrganismo “geofilo” Vie di ingresso orale tramite l’alimento aerogena Il pericolo maggiore è rappresentato dall’insilato (spr periodo invernale) Patogenesi Malattia condizionata da fattori immunodepressivi (colpisce spr soggetti giovani) Mucosa intestinale o oro-nasale (rara congiuntivale, genitale e cutanea) Fase epiteliale di adesione e moltiplicazione Patogenesi Patogenesi Si assiste all’arrivo di molti monociti che hanno azione fagocitaria ma non inattivante Formazione di microascessi intraepiteliali Eventuale diffusione linfoematogena Sintomatologia 3 forme di malattia MENINGO-ENCEFALICA GENITALE (aborto e metrite settica) SETTICEMICA Sintomatologia Ruminanti selvatici Sono possibili tutte e 3 le forme Localizzazione cherato-congiuntivale e mammaria Incubazione: 10-20 gg Forma setticemica rara, spt giovani soggetti Febbre, anoressia, tremori muscolari, mucose congeste, alto tasso di mortalità in pochi gg dall’esordio Sintomatologia Forma neurologica spr nei soggetti adulti Febbre, depressione, incoordinazione seguita da paralisi di labbra, lingua, faringe e muscoli masticatori e auricolari (padiglioni pendenti) Congiuntivite catarrale e cheratite Forma abortigena aborto dal 4° all’8° mese (bovina) aborto dal 3° al 4° (ovicaprini) Si assiste di frequente a parti prematuri con nascita di soggetti disvitali (lunga eliminazione delle listerie con il latte) Sintomatologia Suidi Forma setticemica con presenza di sintomi neurologici Equidi Forma meningo-encefalica classica Rari casi di setticemia nei puledri e di aborto tardivo nelle cavalle Sintomatologia Coniglio La malattia è caratterizzata da intensa MONOCITOSI Dimagramento progressivo, diarrea, dilatazione dell’addome, edema gelatinoso sottocutaneo Altri animali eventualmente colpiti sono spr gli animali da pelliccia con sintomatologia inapparente (cincillà) Lesioni anatomopatologiche Focolai necrotici ai cotiledoni placentari Feto: edema gelatinoso del cordone ombelicale ed edema sottocutaneo, liquido siero-emorragico in cavità splancniche, emorragie puntiformi a stomaco, miocardio ed epicardio, focolai di necrosi a carico di fegato e milza Ritenzione placentare metrite SNC microascessi e infiltrazione dei vasi meningei Diagnosi Importanza della diagnosi differenziale Acetonemia, rabbia, malattia di Aujeszky, meningiti batteriche, cenurosi, leptospirosi, morbo di Teschen, intossicazioni, vari agenti responsabili di aborto, BSE Esami di laboratorio: sospensioni di SNC o lquor (minori contaminazioni) Altri organi: fegato, milza, miocardio, polmone, midollo, feto, cotiledoni, essudati, latte Diagnosi Per l’isolamento si ricorre a terreni selettivi e all’arricchimento a freddo In doppio su sospensioni di encefalo (37°C e 4°C) Trapianti da ripetere ogni settimana per almeno 3 mesi (tempi lunghissimi!) Terreni selettivi liquidi addizionati di acido nalidixico e contenenti acriflavina (24-48 h) Prova biologica (cavia, topo e coniglio) Inoculazione endocerebrale o intraperitoneale (ultima ratio!) Diagnosi sierologica L. Monocytogenes Gram+ (acidi teicoici) Fissazione del complemento (1:32) E.L.I.S.A. indiretto Terapia Risulta efficace solo se tempestiva Antibiotici di elezione AMPICILLINA ERITROMICINA PENICILLINA G 44.000 UI/Kg p.v. IM die per 1-2 settimane La prima somministrazione può essere accompagnata da una stessa dose IV Profilassi Sanitaria Igiene dei ricoveri e degli alimenti Insilati di buona qualità (pH) Vaccinale Impiegati vaccini spenti negli ovini con risultati discreti Allo studio vaccini vivi attenuati Problemi di sanità pubblica Contagio diretto con escreti e/o secreti animali o inalazione di polveri Ingestione di prodotti di origine animale (latte e derivati freschi) Interumano (feci anche di soggetti sani, gestanti e apparato genitale femminile) Problemi di sanità pubblica 3 forme di malattia GRANULOMATOSIS INFANTISEPTICA (listeriosi neonatale) Per lo più conseguente a infezione transplacentare Morte poco prima o poco dopo la nascita Caratteristiche formazioni granulomatose nei visceri (LISTERIOMI) e lesioni esantematiche Problemi di sanità pubblica Mortalità elevatissima (90-95% dei casi) In causa il sierotipo 4b Forme meningitiche ad esordio tardivo Problemi di sanità pubblica Meningoencefalite Colpisce anche soggetti adulti Esordio improvviso con sintomatologia nervosa (cefalea, vomito, vertigini) Rapida evoluzione e mortalità elevata (50-75% dei casi) Problemi di sanità pubblica Granulomatosi settica e forma tifoso-pneumonica Forme tipiche dell’adulto con focolai di tipo miliare a fegato, milza e polmoni Mortalità compresa tra il 30 e il 50% Problemi di sanità pubblica Altre Forme Meno Comuni Oculoghiandolare Cervicoghiandolare Anginoso-settica Esantematica congiuntivite purulenta e interessamento dei linfonodi regionali interessamento dei linfonodi cervicali con consegunte suppurazione fenomeni di angina a decorso benigno eritema di tipo papuloso