LABORATORIO di MUSICOTERAPIA PROGETTO EDUCATIVO ZONALE C.R.E.D. VERSILIA - CENTRO RISORSE EDUCATIVE DIDATTICHE CONFERENZA ZONALE PER L'ISTRUZIONE DISTRETTO DELLA VERSILIA DAL 1997 AD OGGI Progetto coordinato dal C.R.E.D. a cura di SONORA Associazione Professionale di Musicoterapia e Discipline Affini Viareggio (Capofila) Massarosa INFO E CONTATTI Pietrasanta Fo r t e D e i M a r m i S e r a ve z z a Stazzema Camaiore Conferenza Zonale per l'Istruzione Distretto della Versilia Info e Contatti web: www.credversilia.it email: [email protected] web: www.musicoterapiatoscana.it email: [email protected] Centro Risorse Educative Didattiche (C.R.E.D.) Zona Versilia Nell’ambito di questa iniziativa, vorrei illustrare un’esperienza pluridecennale che si è consolidata sul territorio della Versilia. Quella del Laboratorio Musicale o meglio di Comunicazione con il suono e la musica, è infatti esperienza che ha tutt’oggi un carattere innovativo ed esclusivo nel campo della didattica. Possiamo parlare di un nuovo modo di lavoro finalizzato a contrastare le cause che impediscono ad un consistente numero di ragazzi di vivere bene il tempo scolastico, incorrendo a volte nel rischio di abbandonare precocemente i percorsi formativi. Il Laboratorio Musicale inizia la sua attività nell’anno scolastico 1996/97 usufruendo, appunto, delle risorse finalizzate alla realizzazione, su ciascuna area sociosanitaria, dei PROGETTI INTEGRATI D’AREA, comunemente chiamati PIA, oggi PEZ. Nella nostra area, il gruppo incaricato di elaborare il progetto insieme alle Amministrazioni Comunali, ebbe il merito di capire come dall’integrazione delle risorse presenti in ciascun ambito territoriale ed istituzionale (Enti Locali, scuole, associazioni, etc...) si possa creare insieme qualcosa di nuovo in grado di produrre una ricchezza di saperi a cui riferirsi per offrire alle scuole un supporto alle loro attività, con l’obiettivo di contrastare ogni fenomeno che può generare disaffezione allo studio, disagio e malessere, generalmente imputabili alle cause primarie di abbandono precoce degli studi. Dr.ssa Marzia Levantino Responsabile C.R.E.D. Versilia LABORATORIO MUSICOTERAPIA Così quando 17 anni fa abbiamo progettato il laboratorio per il CRED Versilia, ci siamo immediatamente chiesti come inserire organicamente un progetto di musicoterapia all'interno delle varie scuole. Sapevamo bene come rapportarci con i bambini, ma ci sembrava che fosse essenziale la relazione con le/gli insegnanti, i soggetti primari del fare scuola, al fine di proporre un intervento integrato nella realtà scolastica, comprensibile e fruibile per tutti. Abbiamo cominciato a riflettere sugli aspetti confluenti di educazione, insegnamento e musicoterapia, ben attenti a non creare un ibrido ma ad affinare linguaggi consonanti connessi all'avventura conoscitiva: il musicoterapista e l'insegnante si muovevano, a nostro parere, su un terreno simile, tra ascolto espressione ed educazione, pur con passi e coloriture diverse. Ma intonate o comunque intonabili. La realtà complessa della scuola, i bisogni variegati dei nostri ragazzi ogni insegnante ben conosce, necessitano sempre più di un sistema lineare dell’apprendimento, di strategie antiche come il mondo ma sempre facilmente attivabili, per aprire nuove prospettive dando ali potenzialità individuali di ciascun ragazzo. che non non alle In questa dimensione di ricerca creativa che accomuna moltissimi docenti, la musicoterapia si presenta come una possibilità altra ed insieme affine. Un dialogo aperto tra identità dell’insegnante (il soggetto dell’educazione) e il musicoterapista (come aiuto e facilitatore) nella relazione non verbale. Nessun appiattimento di ruolo, prevaricazione di competenze, ma apertura di spazi condivisi per la crescita sana dei “nostri ragazzi”. La triade: divertire, ascoltare, sollevare Questi tre elementi fondano la nostra pratica musicoterapica. Una bolla sonora che contiene una parte ludica per ridurre il timore del giudizio; una parte di ascolto per aprirsi alla comprensione; infine la parte del sollevare, perché il nostro lavoro, in sinergia con quello degli insegnanti possa aiutare ad integrare i processi di apprendimento. Un laboratorio per comunicare con il suono e musica Uno spazio fisico organizzato con strumentario, una struttura acusticamente idonea per l'espansione del suono, ma sopratutto uno spazio mentale in cui il musicoterapista e l'insegnante riescono a sperimentare una sinergia tra educazione e formazione, per il sostegno al disagio ed il potenziamento del benessere a scuola. Realizzando l'espressione di un "noi" musicale, condividendo parole e suoni melodiosi, scoprendo nuovi ritmi e piani sonori, per facilitare la formazione e l'apprendimento, accordati (con le corde del cuore). Consonanze tra insegnante e musicoterapista Poter apprendere dagli altri è un percorso che conduce alla ricchezza, uno spazio aperto, un vuoto circondato dal culturalmente pieno, tendenzialmente confinante tra essere e poter immaginare di essere, in cui riscoprire nello spazio dilatato e rarefatto delle infinite potenzialità di cui eravamo sforniti, che per fortuna esiste l’altro. Così per noi è stato possibile inserire la nostra metodologia all'interno della programmazione di classe, elaborando talvolta i contenuti della programmazione con le strutture fondanti la musicoterapia: ognuno con il suo suono, sviluppa piani sonori condivisi, cercando forme simmetriche nel gioco degli specchi delle statue di suono, ricercando l'equilibrio nel proprio baricentro. A sostegno del disagio Abbiamo condiviso e motivato come il linguaggio musicale potesse attenuare quelle difficoltà di socializzazione e/o di apprendimento, concordando attività che si fondassero ed articolassero sullo spessore simbolico del suono musica. Proponendo in una valenza rieducativa e specificamente formativa del suono e della musica, in sintonia con la progettualità finalizzata alla formazione del ragazzo, come persona inserita nella comunità civile e come studente, per la riduzione del disagio scolastico, relativamente al disagio socio affettivo e relazionale. Tutto con particolare riguardo all'integrazione interculturale e ai disturbi di apprendimento nella dimensione della disabilità e del cognitivo in generale. Gli insegnanti hanno condiviso le riflessioni intorno agli aspetti antropologici del rapporto uomo suono, necessari all'elaborazione di una competenza comunicativa sul non verbale sonoro. L’apprendimento degli alunni cui tendono i docenti si nutre e si rinforza con l'esperienza di attivazione di processi mentali adeguati, che sintonizzano i comportamenti sulle circostanze, spostandosi dai contenuti da acquisire alle strutture, in un processo che rinforza e rassicura il ragazzo. Aiutare i ragazzi a formarsi non è una passeggiata, ma CI SIAMO TUTTI NELLA RICERCA DI NUOVE CONFIGURAZIONI PER UNA RELAZIONE EDUCATIVA INDIVIDUALIZZATA. Come musicoterapisti lavoriamo con il linguaggio del suono, passando per archetipi e metafore attivanti l'espansione e la riflessione; in sinergia con la competenza degli insegnanti i risultati sono incomparabilmente migliori! CHI? SONORA è un'Associazione di Musicoterapia e Discipline Affini. Nasce in Toscana a San Giuliano Terme (Pisa) come luogo d'incontro, condivisione e collaborazione tra musicisti, musicologi, educatori nonché musicoterapisti esperti, formati nei corsi professionali delle scuole di musicoterapia di Assisi, Firenze, Genova, che operano da oltre 10 anni sul territorio nazionale negli ambiti: - Preventivo - Educativo per la scuola dell'infanzia e secondaria di 2° - Disagio Sociale - Disturbi del comportamento e dell'apprendimento - Diverse Abilità - Patologie della Terza Età - Patologie Psichiatriche ed Oncologiche L'Associazione Sonora diventa così uno dei punti di riferimento per la musicoterapia in Toscana. Gli ISTITUTI che hanno aderito al Laboratorio musicale ISTITUTI COMPRENSIVI: I. C. CAMAIORE 1 I. C. CAMAIORE 2 I. C. CAMAIORE 3 I. C. FORTE dei MARMI I. C. MASSAROSA 1 I. C. MASSAROSA 2 I. C. PIETRASANTA 1 I. C. PIETRASANTA 2 I. C. SERAVEZZA I. C. STAZZEMA I. C. "MARTIRI S.ANNA” I. C. MARCO POLO VIANI I. C. DARSENA I. C. DON MILANI I. C. MOTTO MIGLIARINA I. C. TORRE DEL LAGO I. C. "CENTRO –MIGLIARINA” SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI (VIAREGGIO) ISTITUTI SUPERIORI: LICEO “GALILEO CHINI” ISTITUTO IPSSAR “G. MARCONI” ISTITUTO SUPERIORE TECNICO LICEALE “DON LAZZERI STAGI” CHE COSA? Il Laboratorio Musicale: comunicazione col suono e la musica dal 1997 ad oggi. Un laboratorio di espressione musicale dove il suono si espande nel contesto educativo, per la riduzione del disagio, attuando percorsi di integrazione a tutto tondo. "Un po’ di tempo fa siamo andati al laboratorio musicale. Appena arrivati ci siamo tolti i cappotti e le scarpe. Ci siamo seduti su dei cubi o su dei palloni molleggianti. Abbiamo scelto degli strumenti e dovevamo andare tutti a tempo, la prima volta non andava tanto bene, ma la seconda si. Poi quattro alla volta ci muovevamo attorno agli strumenti, seguendo il suono a occhi chiusi e non era tanto facile. Avevo paura di inciampare negli strumenti o nei compagni, ma il suono mi avvertiva di fermarmi o svoltare. Poi siamo andati via ma io quasi quasi volevo restarci". Emanuele COME? Divertire L'attività è ludica, si percepisce la musica come uno spazio potenziale in cui ciascuno può presentarsi per come è, senza temere il giudizio. Sollevare Riducendo tensioni con respiri più fluidi, aprendosi nello spazio, gestendo il proprio movimento. Immaginare La musica attiva i neuroni a specchio, sostiene la creazione di immagini condivisibili, connette il prima e il poi. Tra memoria e prospettive si possono ridefinire paure e ferite reali, ricontestualizzarle rimodellandole. "Qualcosa di rotto… è rumoroso, ma non è forte, qualche volta penso che qualcosa di rotto se fa troppo rumore è pesante. Dolce e melodioso può essere il pensiero o un oggetto il mio pensiero è titubante, spesso opaco. Sempre confusione nel mio pensiero." Simona FONDAMENTI DI MUSICOTERAPIA - Ascolto/ sentirsi ascoltato - Comunicazione arcaica del tatto - suono - Dimensione analogica - Valenza simbolica - Evocazione di memorie - Modificazione tono umore stati d’animo - Espansività, dalla superficie al profondo, della propria identità - Vocalità - Strumenti - Gesto METODOLOGIA Un contesto di gioco-ricerca, di ascolto e produzione sonora per vivere, esprimere, valutare, emozioni, comportamenti ed idee attraverso: Il movimento nello spazio e nel tempo, la percezione del corpo in relazione allo spazio, al tempo, agli oggetti e alle persone, la mimica facciale, il tono, le posture nell'emissione vocale e strumentale. Ascolto e percezione del suono come fenomeno vibratorio e del riflesso indotto a livello psicosomatico da ritmi, frequenze e timbri. Osservazione del proprio modo di esprimersi in chiave sonoro musicale. Sintonizzazione dell’espressione musicale con quella dell'altro, avvio alla cultura della pace e della tolleranza. Produzione, lettura, rielaborazione di sequenze melodico ritmiche. Introduzione all'uso consapevole della voce attraverso esperienze di impostazione vocale in stili diversi guida alle "musiche", espressione delle varie culture. Attività a "specchio" per entrare in sintonia con la musica dell'altro, traduzione dal linguaggio sonoro a quello grafico e verbale. Nel senso della coralità: attraverso la pratica vocale e/o strumentale facilitando il senso di appartenenza al gruppo e la propria formazione individuale. Progettazione e realizzazione di "performance" come momento di espressione del gruppo. RELAZIONE SONORA Asseconda e facilita una modalità di relazione serena e giocosa. Consente l'approccio empatico, favorisce un apprendimento inclusivo. Attiva percorsi di esplorazione vocale dalla respirazione all'emissione sonora singola e corale. Suscita l'interesse per il linguaggio musicale nei suoi aspetti globali e specifici attraverso una alfabetizzazione che consente di comprendere, "pensare" e "parlare" il linguaggio dei suoni. Favorisce la ricerca ritmica e timbrica con strumenti sonori e musicali, un prolungamento di sé, per l'espansione e la progettualità, di rinforzo all'attività poietica. Consente percorsi sulle sonorità dell'ambiente e del paesaggio sonoro in dimensione ecologica. Permette l’ascolto attento alla produzione sonora dell'altro e rende coscienti della propria valenza espressiva Creare uno spazio di comprensione e decodificazione di strutture musicali e sonore, potenziando le capacità di osservazione, assimilazione, rielaborazione e riflessione. CRESCERE COL SUONO - - - - - - - - - - Accettare Scoprire, saper scegliere Sviluppare Condividere Operare Leggere l’esperienza sonora Autonomia, autorevolezza Armonizzare Ricordare, ricercare Esprimere, essere consapevoli PER RELAZIONARSI - - - - Nello spazio di gioco Nella percezione serena di sé Procedimenti operativi verso una consapevole scoperta delle proprie potenzialità Per un fare insieme poietico PENSARE CON IL SUONO - Evocando un contenuto rappresentativo della mente di tipo alalico - Che struttura immagini interne fondanti impronte mnestiche - Con possibilità di divenire significanti verbali (o non, se impossibilitati) CONFRONTANDOSI CON LE EMOZIONI - - - Contrazione Espansione Consapevolezza delle forme simboliche "La vita è come un campo di calcio e la musicoterapia mi ha detto di non stare in panchina, ma di entrare in campo e giocare." "Questo laboratorio è stato come un bicchiere di emozioni, allegria, tristezza spensieratezza riflessione, che ti prendono il cuore." C. P. SUONO E TIMBRI NEL COLORE UN SOFFIO CREA LA FORMA Complementarietà tra suono e colore attraverso giochi di respirazione e di rilassamento, per raggiungere un soffio espressivo. I colori soffiati si espandono in macchie irregolari, interpretate come forme significanti . Si generano “partiture” non convenzionali, suonate poi nelle improvvisazioni di gruppo. “… Musicoterapia per me serve a fare nuove esperienze con gli strumenti e a non vergognarsi più” Gabriel LA MUSICA PER IMPARARE AD IMPARARE COME AIUTO NELL'APPRENDIMENTO A SCUOLA. La scelta di metodologia transdisciplinare attinge alla pedagogia della musica per il paradigma suono - musica - movimento - colore. Si fonda sulle neuroscienze per la percezione e le abilità cognitive, che evidenziano l’attivazione dei circuiti neuronali durante la pratica ma con rinforzo dei processi creativi dell’emisfero destro e il ragionamento spazio-temporale. RISORSA: interesse per la novità, la piacevolezza dell’esperienza diretta del suono. RISULTATI: La situazione gratificante migliora il senso di autostima, riduce la conflittualità e prepara alla convivenza civile, facilitando la crescita armonica dei ragazzi. INDICATORI METODOLOGICI 1. IMPROVVISAZIONE-ESPANSIONE di sé nella coralità del gruppo 2. ASCOLTO di sé e dell’altro 3. OPERATIVITA’ messa in creativa IMPROVVISAZIONE - - - - - Ricerca-manipolazione con lo strumentario Dialogo sonoro: l’incontro con l'espressione dell'altro Espressione vocale e strumentale di emozioni, idee, immagini e regole Autocontrollo nell'attività di esecuzione per la musica d'insieme Acquisizione di elementi di scrittura: dallo scarabocchio rumore alla struttura musicale monodica e/o polifonica "Baccano incessante, tuoni rombanti. Danza leggera ma leggera, leggera poi uno scarpettio, che sarà, che sarà mai? Un topolino? Dopo, niente più confusione né baccano. Solo la danza che si allontana lontano, lontano…" S. Z. ESPANSIONE NEL GESTO SONORO - - - - Il contatto giocoso con gli strumenti musicali affina la percezione della ricchezza timbrica atta a lasciare una traccia di sé. Contatto con la propria voce per ritrovare la propria identità, musicale e tout court. Passaggio ad una fase di musica d’insieme vocale e strumentale con una condivisione di melodie, ritmi e messaggi sonori. Riconoscimento delle strutture sonore prodotte. ASCOLTO E RISONANZA - Introduzione ad un contesto tollerante nell’interazione armoniosa con strumenti e voci. - Guida alla dimensione multiculturale delle "musiche etniche”, per l’integrazione con i compagni di altre culture. - Osservazione del proprio modo di esprimersi in sintonia con il suono degli altri promuovendo il senso di appartenenza e coralità. "Io sono una bimba che non apre volentieri i miei pensieri agli altri, invece questa attività mi ha aiutato un po’ ad aprirmi. Sono contenta di questo. Ora davanti agli altri mi sento libera" C. L. OPERATIVITA' CREATIVA - Ascolto - Scomposizione - Ricomposizione - Decodificazione - Codificazione Procedimenti operativi per la scoperta consapevole delle potenzialità soggettive, con accettazione dei limiti personali per sviluppare le capacità di osservazione, assimilazione, rielaborazione e riflessione. Tutto tramite la vocalità, la costruzione degli strumenti sonori, un gesto per suonare, il suono e il colore. VOCALITA' - Consapevolezza della respirazione, rinforzo della percezione psicocorporea e del senso di autostima - Affinamento percettivo e sperimentazione dell'espressività vocale, tra input etero ed autodiretti - Uso del microfono per favorire l'espansione della propria identità sonoro musicale - Canti di varie tradizioni motivanti la socializzazione e l'integrazione - Decodificazione delle valenze affettive veicolate dalla voce - Ricerca delle risonanze acustiche e psicocorporee tra parlato e vocalizzato - Giochi di rispecchiamento per la acquisizione intuitiva e poi cosciente delle varie impostazioni vocali "Nella difficoltà di sentire "il corpo che canta“ trovo la possibilità di recuperare energia…" COSA HO IMPARATO DA QUESTI INCONTRI? "Difficile dirlo, perché abbiamo imparato tante cose, che ci serviranno anche da grandi." M. T. "… E ho imparato cosa voleva dire stare con gli altri. Mi è piaciuta l’attività delle statue sonore, lascia spazio all’immaginazione e ti coinvolge. E’ come essere in una giungla e fare ogni giorno amicizia con animali nuovi" A. T. "Questo laboratorio ci ha fatto conoscere una nuova amica: la musica. Con lei possiamo confidarci, divertirci. Lei ci capisce, guarda dentro di noi, avvolge il nostro corpo, controlla e ci rassicura. Con lei non abbiamo paura di esprimerci…" Opuscolo realizzato da Stanza 101 www.stanza101.it Conferenza Zonale per l'Istruzione Distretto della Versilia C. S.