EUROPA
informa
Newsletter quindicinale a cura di
EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach
Commissione europea
DG Comunicazione
Anno 13 n° 22 del 25 novembre 2009 – 289
ALL’INTERNO
A fatica verso Copenhagen
ISTITUZIONI
L’Europa comunitaria conferma un’altra volta di esse- Copenhagen di definire un piano di lotta contro il dire il traino a livello mondiale per quanto riguarda l’am- sboscamento e di accordarsi sul sistema di tassazione
biente e lo sviluppo sostenibile del pianeta.
per i combustibili più inquinanti.
I 27 ministri dell’ambiente, riuniti a Bruxelles il 23 no- L'Europa comunitaria, da parte sua, continuerà a pervembre per il Consiglio “Ambiente” straordinario prima seguire il proprio obiettivo di una riduzione entro il
della conferenza di Copenhagen (7-18 dicembre), si 2020 del 30% delle emissioni rispetto ai dati del 1990:
sono infatti trovati in assoluta sintonia per raggiungere sarà questo un esempio che dovrà servire da esempio
il prossimo mese nella capitale danese un accordo per gli altri paesi.
ambizioso, completo e vincolante; un accordo che Il commissario europeo all’ambiente, il greco Stavros
permetta un'azione immediata dopo Copenaghen per Dimas, si è rallegrato per la positiva evoluzione di
limitare il riscaldamento della Terra e per poter garan- queste ultime settimane in alcuni paesi, con gli impetire il finanziamento urgente richiesto per aiutare i pae- gni ambiziosi dell'Indonesia e del Brasile e con le nuosi in via di sviluppo ad adattarsi al riscaldamento del ve proposte dei paesi dell'OCSE: la Russia e il Giappianeta prima dell'entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, pone che si impegnano a una riduzione entro il 2020
del futuro trattato internazionale sul clima che andrà a delle emissioni di gas serra fino al 25%, rispetto ai
sostituire il tratto di Kyoto, in scadenza il 31 dicembre valori del 1990 e la Norvegia che si è prefissata addi2012.
rittura un -40%. Anche la Corea del Sud ha imboccato
E ai ministri hanno risposto il girono
una strada virtuosa con una previsione di
dopo gli europarlamentari, che al
riduzione del 25% delle proprie emissioni.
termine della sessione di Strasburgo
C’è però un grosso punto interrogativo
hanno confermato il loro pieno apche riguarda USA e Cina: dopo i proclami
poggio politico alla strategia messa
ambientalisti in campagna elettorale e nei
in campo dal Consiglio e dalla Comprimi suoi mesi di attività, il presidente
missione per raggiungere un risultastatunitense Obama sembra aver sacrifito positivo a Copenhagen. Le tre
cato i propri impegni a difesa del pianeta
istituzioni comunitarie viaggiano
sull’altare
dei
rapporti
economicoquindi assolutamente compatte
commerciali con la Cina, con un
http://en.cop15.dk/
nella battaglia per il clima!
accordo che prevede una riduzione
“Abbiamo tutto ciò di cui abbiadegli impegni di lotta al riscaldamo bisogno per portare a molti negoziati proficui” –ha mento climatico da parte dei due paesi, di gran lunga i
dichiarato Andreas Carlgren il ministro svedese che maggiori produttori di gas ad effetto serra!
presiede il Consiglio ambiente– “I ministri hanno e- E quindi, malgrado l’enorme sforzo dell’UE, secondo il
spresso il loro chiaro sostegno a un accordo a Cope- commissario all’ambiente siamo ancora lontani dal
naghen che tenderà verso riduzioni sufficientemente poter siglare a Copenhagen un accordo su base monimportanti per rispettare l'obiettivo di limitare a 2°C diale che impedirebbe all'aumento delle temperature
l’aumento di temperatura del globo. Quest'accordo di andare oltre i 2°C.
dovrebbe riguardare tutti i paesi; quelli industrializzati Il segretario della convenzione quadro delle Nazioni
dovrebbero impegnarsi ad un finanziamento immedia- Unite ritiene che tra dieci giorni a Copenhagen si debto compreso tra cinque e sette miliardi di euro all’anno ba arrivare a un accordo mondiale basato su quattro
per il triennio 2010-2012. L'UE rispetterà il suo impe- punti validi per tutti i paesi:
gno e faremo il possibile per convincere gli altri paesi 1. l'impegno dei paesi industrializzati a una riduzione
industrializzati ad essere altrettanto ambiziosi di noi. delle loro emissioni entro il 2020;
Un accordo a Copenaghen deve essere a livello mon- 2. l’impegno dei paesi in via di sviluppo ad agire per
diale, ma senza gli Stati Uniti e la Cina solo la metà limitare la crescita delle loro emissioni;
delle emissioni sarebbe coperta. L’accordo finale di- 3. la chiarezza sul finanziamento da parte dei paesi
pende da offerte sufficienti che provengano da Stati industrializzati a breve (2010-2012) e a medio termine
Uniti e Cina”.
(2020) per sostenere i paesi in via di sviluppo nella
Gli USA avevano previsto di ridurre le loro emissioni loro lotta al riscaldamento globale;
del 20% rispetto al 2005; un obiettivo molto positivo, 4. un impegno dei paesi ricchi a mettere sul tavolo
se sarà confermato, ma ci si attende che gli Stati Uniti almeno dieci miliardi di dollari statunitensi per il finansfruttino tutte le possibilità a suo tempo annunciate in ziamento dell'azione immediata fino al 2012, indicantermini di propri investimenti nei paesi terzi e di azioni do chiaramente il contributo a carico di ognuno dei
di lotta al disboscamento.
paesi.
GO
L'UE chiede a tutte le parti che saranno presenti a
-Trattato in pillole
-Van Rompuy
e Ashton
AMBIENTE
Premi EMAS 2009
AGRICOLTURA
-Misure PAC
-Aiuti al latte
CITTADINI
-Aiuti alimentari
agli indigenti
-Mezzo miliardo
per l’Abruzzo
Fondazione
E.Mach
Il Trattato in pillole –1
Il 1° dicembre entrerà finalmente in vigore il nuovo Trattato dell’Unione europea, firmato dai leader dell’Unione
europea il 13 dicembre 2007, mettendo fine a diversi anni di negoziati sulla riforma istituzionale.
Il trattato di Lisbona modifica il trattato sull’Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, attualmente in vigore, senza tuttavia sostituirli. Il nuovo trattato renderà l’Europa più democratica e trasparente,
dotata di istituzioni moderne ed efficienti, darà vita a un’Europa dei diritti e dei valori, protagonista sulla scena
mondiale, con ancora più libertà, sicurezza e giustizia e che attuerà ancora più politiche che migliorano la nostra vita.
Un’Europa più democratica e trasparente, che rafforza il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, offre ai cittadini maggiori possibilità di far sentire la loro voce e chiarisce la ripartizione delle competenze a livello europeo e nazionale.
Un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo: il Parlamento europeo, eletto direttamente dai cittadini dell’UE,
sarà dotato di nuovi importanti poteri per quanto riguarda la legislazione e il bilancio dell’UE e gli accordi internazionali. In particolare, l’estensione della procedura di codecisione garantirà al Parlamento europeo una posizione di parità rispetto al Consiglio, dove sono rappresentati gli Stati membri, per la maggior parte degli atti
legislativi europei.
Un maggiore coinvolgimento dei parlamenti nazionali: i parlamenti nazionali potranno essere maggiormente
coinvolti nell’attività dell’UE, in particolare grazie ad un nuovo meccanismo per verificare che l’Unione intervenga solo quando l’azione a livello europeo risulti più efficace (principio di sussidiarietà). Questa maggiore partecipazione, insieme al potenziamento del ruolo del Parlamento europeo, accrescerà la legittimità ed il funzionamento democratico dell’Unione.
Una voce più forte per i cittadini: grazie alla cosiddetta “iniziativa dei cittadini”, un gruppo di almeno un milione
di cittadini di un certo numero di Stati membri potrà invitare la Commissione a presentare nuove proposte.
Ripartizione delle competenze: la categorizzazione delle competenze consentirà di definire in modo più preciso
i rapporti tra gli Stati membri e l’Unione europea.
Recesso dall’Unione: per la prima volta, il trattato di Lisbona riconosce espressamente agli Stati membri la
possibilità di recedere dall’Unione.
ISTITUZIONI
Per maggiori informazioni
sul Trattato di Lisbona:
http://europa.eu/
lisbon_treaty/index_it.htm
Consultazione sull’Iniziativa dei cittadini
A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Trattato dell'Unione europea, la Commissione ha già dato il via
alle iniziative per spiegare ai cittadini quali sono le implicazioni pratiche di questo nuovo testo. Una di queste è
sicuramente la possibilità di iniziativa legislativa da parte dei cittadini stessi, cui abbiamo accennato nel pezzo
precedente: un milione di cittadini potranno chiedere alla Commissione europea di portare avanti una determinata proposta politica.
"La partecipazione dei cittadini al processo decisionale è un fattore essenziale per la democrazia" ha affermato
Margot Wallström, Vicepresidente della Commissione europea. "Il trattato di Lisbona fornirà ai cittadini uno
strumento per esprimersi e per influire direttamente sul processo decisionale dell'UE."
Raccogliere un milione di firme su una popolazione complessiva di quasi 500 milioni di abitanti non sarà una
cosa estremamente difficile. Ricordiamo che per indire un referendum in Italia serve mezzo milione di firme,
con una popolazione di soli 60 milioni. Inoltre, a livello europeo si parla di iniziativa, quindi della possibilità di
proporre una misura in uno degli ambiti di competenza dell'UE, mentre in Italia il referendum può essere solo
abrogativo, può cioè solo eliminare una norma esistente, ma non proporne una nuova.
Considerata l'importanza di questo nuovo strumento per i cittadini, per la società civile e per i portatori d'interesse di tutta l'UE, la Commissione ha avviato una vasta consultazione pubblica on line per raccogliere il parere di tutte le parti interessate su come tale diritto d'iniziativa dovrebbe funzionare in pratica. Come azione preparatoria a questa consultazione l’esecutivo di Bruxelles ha pubblicato il Libro verde sul diritto d'iniziativa popolare dei cittadini europei che illustra gli aspetti giuridici, amministrativi e pratici che la normativa dovrà disciplinare e formula alcune domande alle quali le parti interessate sono invitate a rispondere.
La scadenza della consultazione è fissata al 31 gennaio 2010.
Per accedere alla consultazione pubblica:
http://ec.europa.eu/dgs/
secretariat_general/
citizens_initiative/
consultation_it.htm
Van Rompuy e Asthon alla guida dell’UE
Le recenti nomine del popolare belga Herman Van Rompuy alla presidenza permanente del Consiglio europeo
e della socialista britannica Catherine Ashton alla carica di Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica
di sicurezza hanno suscitato parecchie reazioni. I principali partner internazionali hanno plauso alle nomine
ritenendo che le innovazioni del Trattato di Lisbona e i nuovi “volti” dell'UE avranno un impatto positivo sulla
cooperazione futura.
Questo malgrado da più parti la nomina di due personaggi non di primissimo piano sull’attuale scena politica
europea sia vista come un risultato al ribasso della negoziazione tra i Ventisette.
Van Rompuy, 62 anni, fiammingo, pur non essendo noto alle cronache europee, ha una fama di grande mediatore, dote fondamentale per gestire ventisette capi di governo troppo spesso in disaccordo; grazie alla sua mediazione fiamminghi e francofoni belgi sono arrivati a siglare la pace tra loro.
Catherine Asthon ha invece già acquisito una parziale esperienza europea, essendo l’attuale Commissario al
commercio, impegnata quindi nella gestione di negoziati internazionali molto complessi.
Dopo l’accordo “politico” del 19 novembre con la designazione delle due persone, dovrà ora esserci la formalizzazione, mediante procedura scritta, che potrà avvenire solo dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il
1° dicembre. Tanto Van Rompuy, quanto la signora Ashton saranno quindi ufficialmente in carica da quella
data, ma è stato deciso che l'attuale primo ministro belga sarà realmente operativo solo dal 1° gennaio 2010 (la
presidenza svedese concluderà quindi il suo semestre). Dal canto suo invece, la signora Ashton assumerà il
suo doppio incarico di Alto rappresentante/vicepresidente della Commissione europea dal 1° dicembre, conser-
Herman Van Rompuy
Catherine Ashton
vando probabilmente anche il portafoglio del commercio per questo periodo transitorio fino all'entrata in carica
della Commissione Barroso II, a fine gennaio-inizio febbraio. A meno che Barroso non decida di affidare il
commercio ad un altro commissario per pochissimo tempo.
Settimana europea per la riduzione rifiuti
Sono oltre 420 gli appuntamenti italiani della seconda edizione della “Settimana europea per la riduzione dei
rifiuti”, che si sta svolgendo in questi giorni (dal 21 al 29 novembre) in otto Stati dell’UE. Pur non essendo una
“ricorrenza ufficiale” dell’Unione europea, l’iniziativa è estremamente interessante nell’ottica della sensibilità
europea verso la salvaguardia del territorio e lo sviluppo sostenibile. Dopo l’edizione pilota del 2009, quest’anno la “Settimana” è promossa grazie a uno specifico progetto triennale cofinanziato dal programma LIFE+ che
prevede l’organizzazione di questa iniziativa anche nel 2010 e nel 2011. Fra i partner del progetto rientra
l’”Associazione delle città e delle regioni per il riciclo dei rifiuti e per la gestione delle risorse sostenibili”, che
comprende anche diverse realtà italiane. Il progetto fra l’altro mette a disposizione materiale da utilizzare in
occasione degli eventi organizzati sul territorio e prevede un premio annuale alle migliori pratiche realizzate a
livello europeo. I premi per l’edizione 2009 saranno assegnati a cinque categorie di proponenti: amministrazioni locali, associazioni, imprese, settore dell’istruzione e una categoria “altri” e la cerimonia di premiazione si
terrà a Bruxelles il prossimo 15 marzo.
Quest’anno tra i partecipanti non ci sono soggetti della nostra regione, ma segniamoci l’appuntamento per le
prossime edizioni!
AMBIENTE
www.ewwr.eu
Premi EMAS 2009
L’EMAS (Eco Management and Audit Scheme) è lo strumento di gestione europeo per valutare, monitorare e
migliorare le performance ambientali.
Inizialmente era ricolto solo alle aziende del settore industriale (dal 1995) mentre dal 2001 è stato aperto a tutti
i settori compresi gli enti pubblici e i servizi forniti da privati.
Oggi sono oltre 4 300 le organizzazioni che, volontariamente, hanno deciso di adottare questo sistema di gestione. Di queste ben 972 sono quelle italiane (terzo posto nell’UE, dietro a Germania e Spagna), interessando
complessivamente 1 385 località della penisola. Il Trentino-Alto Adige è ben rappresentato con 43 organismi
registrati al 28 ottobre 2009; numerose sono le aziende private con, in ordine di registrazione, la Hans Zipperle
Spa di Merano, la Società funivie val Senales , la MEMC Electronics di Merano, l’ENEL Spa di Trento e di
Bolzano, la Cartiera del Garda, la SOGAp di Preore, l’Edison Spa di Bolzano, la FRI-EL Nurri srl di Bolzano, la
SEA srl di Trento. Molti sono ora i Comuni: ai tre battistrada Tenno, Villa Lagarina e Telve, si sono aggiunti
Fiavé, Bieno, Cinte Tesino, Pieve Tesino, Sant’Orsola Terme, castello Tesino, Ziano di Fiemme, Rovere della
Luna, Mezzocorona, Bedollo, Mezzolombardo, Baselga di Piné, San Michele all’Adige, Tenna, Calceranica al
lago, Caldonazzo, Bolentino, Folgaria, Moena, Dro e Drena. Gli altri organismi sono l’Azienda Publiservizi di
Brunico, la Primiero Energia di Fiera di Primiero, il Parco naturale Adamello-Brenta, il Comprensorio C3 Bassa
Valsugana e Tesino, il Parco naturale Paneveggio-Pale di S. Martino, l’Azienda Intercomunale Rotaliana, l’Azienda speciale gestione ambientale di Lavis, l’AMNU Spa di Pergine Valsugana e il Comprensorio Valle di
Non.
32 organizzazioni di dodici paesi europei sono state scelte quest’anno per la selezione finale della quinta edizione dei premi EMAS 2009 messi in palio dalla Commissione europea e lo scorso 19 novembre a Stoccolma
si è svolta la cerimonia di consegna dei premi per le cinque categorie previste; tra le microimprese ha vinto la
belga CCE che oepra nel settore della consulenza in materie ambientali; nella categoria piccole imprese la
greca VAS & EK Kottaridi GP, specializzata nella produzione e la commercializzazione di calce; fra le imprese
di medie dimensioni l’austriaca Glas Recycling (raccolta e riciclaggio del vetro usato); ancora un’austriaca tra
le grandi imprese, la VAE Eisenbahnsysteme e infine tre realtà a pari merito nella categoria amministrazioni
pubbliche: il Land austriaco Oberösterreich, l’Umweltbundesamt tedesco e la Environment Agency del Regno
Unito.
http://ec.europa.eu/
environment/emas/
index_en.htm
Nuove iniziative per semplificare la PAC
In una relazione pubblicata il 20 novembre, la Direzione generale “Agricoltura e Sviluppo rurale” della Commissione europea ha dato una risposta alle 39 proposte di semplificazione della Politica Agricola Comune presentate congiuntamente dagli Stati membri alla Commissione nello scorso aprile. Il documento di lavoro, che
sarà discusso in occasione del Consiglio agricolo di dicembre, informa sull'esito dell'iter valutativo e fa il punto
dei progressi compiuti nel settore dal marzo scorso.
La maggior parte delle 39 proposte ha ottenuto una valutazione positiva e la Commissione si propone di portarle avanti e di attuarle in breve tempo. In realtà, una parte dei suggerimenti formulati è già stata integrata
nella normativa riveduta sui pagamenti diretti, che entrerà in vigore il 1° gennaio prossimo.
Il documento di lavoro della Commissione espone anche una serie di nuove idee su come semplificare la
PAC, per esempio formulando programmi più semplici per la promozione dei prodotti agricoli. Viene presa in
considerazione la possibilità di abolire le norme sull'etichettatura facoltativa delle carni bovine e di armonizzare
i termini di pagamento di talune misure di sviluppo rurale con quelli dei pagamenti diretti.
La semplificazione della PAC è al centro delle preoccupazioni della Commissione sin dal 2005, quando è stata
pubblicata la prima comunicazione sull’argomento. Questa iniziativa si inserisce in pieno nella strategia per
una migliore regolamentazione, che mira tra l'altro a ridurre l'onere amministrativo del 25% entro il 2012.
Adottate le ultime misure per i produttori di latte
Come previsto, il 20 novembre il Consiglio dei ministri dell'UE ha adottato con la sola astensione del Regno
AGRICOLTURA
SEC(2009)1601 final Commission staff work
document
Simplification of the CAP:
outcome of assessment of
39 simplification suggestions, submitted at the
Council on 24 April 2009
and state of play of other
simplification activities
Unito un regolamento che modifica, a vantaggio dei produttori di latte e di prodotti lattiero-caseari, il regolamento 1234/2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati (OCM) nel settore agricolo (il cosiddetto regolamento sull’“OCM unica”). La Commissione aveva presentato questa proposta all'inizio del mese di ottobre e il
Parlamento europeo ha espresso il suo parere favorevole il 22 ottobre, secondo la procedura d'urgenza.
L'articolo 186 del regolamento 1234/2007 prevede che la Commissione possa adottare disposizioni in caso di
perturbazioni del mercato di alcuni prodotti agricoli, quando i prezzi nel mercato interno aumentano o diminuiscono in modo rilevante. Il latte e i prodotti lattiero-caseari finora non erano contemplati in questo articolo, ma
ora, tenuto conto delle “gravi difficoltà e della volatilità sempre maggiore dei prezzi” nel settore lattiero in Europa, le nuove disposizioni estendono il campo d'applicazione dell'articolo 186 a questi prodotti.
Il nuovo regolamento permettere inoltre di aiutare gli Stati membri a finanziare il processo di ristrutturazione del
settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari tramite il sistema di riscatto di quote latte. Questo articolo autorizza gli Stati membri ad attribuire un'indennità ai produttori che si impegnino ad abbandonare definitivamente
una parte o la totalità della loro produzione di latte.
Mezzo miliardo all’Italia per l’Abruzzo
Per la precisione 493,7 milioni di euro: è questo l’importo che il 20 novembre Bruxelles ha concesso all’Italia
attraverso il “Fondo di solidarietà dell’UE” (FSUE) come aiuto alle zone terremotate dell’Abruzzo. E’ l’importo
più alto che la Commissione europea abbia mai stanziato nell’ambito del FSUE e contribuirà a coprire le spese
per gli interventi d'urgenza, per le attività di soccorso e di ricerca dei superstiti e delle salme, per la realizzazione di alloggi provvisori per i sinistrati e per alcuni progetti di strutture abitative provvisorie.
Il “Fondo di solidarietà dell'Unione europea” è stato istituito per rispondere alle calamità naturali ed esprimere
la solidarietà europea alle regioni colpite. La sua attivazione risale al 2003, in seguito alle gravi inondazioni che
hanno devastato l'Europa centrale. In sei anni è stato utilizzato 26 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra
cui inondazioni, incendi forestali, un terremoto, un'eruzione vulcanica, tempeste e siccità. Finora sono stati
erogati oltre 1,5 miliardi di euro a favore di 20 paesi europei. Il FSUE può fornire aiuti finanziari agli Stati membri e ai paesi che partecipano ai negoziati di adesione in caso di catastrofi naturali di grandi proporzioni che
provochino danni diretti stimati a oltre 3 miliardi di euro (a prezzi 2002) o superiori allo 0,6% del reddito nazionale lordo dello Stato interessato. Può beneficiare dell'intervento del Fondo anche uno Stato membro limitrofo
o un paese candidato all'adesione all'UE colpito dalla stessa catastrofe, anche se l'entità dei danni non raggiunge la soglia prevista.
CITTADINI
Maggiori informazioni sul
FSUE all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/
regional_policy/funds/
solidar/solid_it.htm
Adottato il piano 2010 di aiuti alimentari agli indigenti
Sebbene nell'Unione europea il tenore di vita sia tra i più elevati al mondo, vi sono persone che non hanno
accesso ad un'alimentazione adeguata. Secondo le stime più recenti, in media il 17% della popolazione dell'UE
vive al di sotto o al limite della soglia di povertà ed è afflitto da povertà alimentare, il che significa, ad esempio,
non riuscire a fare almeno un pasto equilibrato ogni due giorni.
Ecco allora che all’inizio degli anni Novanta l’Unione europea ha dato avvio al piano di aiuti umanitari agli indigenti, rivolto a diverse categorie di persone che vivono in condizioni di povertà, tra cui famiglie in difficoltà, anziani con mezzi di sussistenza insufficienti, persone senza fissa dimora, disabili, bambini a rischio, lavoratori a
reddito basso, lavoratori migranti e profughi.
Attuato originariamente per cedere alle persone bisognose le eccedenze di prodotti agricoli (le cosiddette
"scorte di intervento"), il sistema è stato successivamente modificato per consentire, in alcune circostanze, di
completare le scorte di intervento con acquisti sul mercato. Inoltre le riforme della PAC che si sono succedute
dalla metà degli anni Novanta hanno portato a una costante riduzione delle scorte di intervento, con la necessità di acquistare sul mercato i prodotti. La distribuzione gratuita di prodotti alimentari alle persone più indigenti
della Comunità ha avuto inizio come misura d'urgenza durante l'inverno eccezionalmente rigido del 1986-87,
quando le eccedenze di prodotti agricoli furono donate ad associazioni caritative degli Stati membri affinché le
distribuissero ai più bisognosi. In seguito la misura è diventata permanente. Quest'anno le eccedenze (cereali,
zucchero, latte in polvere e burro) hanno ampiamente coperto i bisogni individuati nel piano per il 2010 e quindi
sarà sufficiente un limitato ricorso agli acquisti sul mercato. I fondi per il 2010 ammontano a 500 milioni di euro
e saranno destinati ai 19 Stati membri che hanno deciso di prendere parte al programma.
La partecipazione degli Stati membri al programma è volontaria e ogni paese che desidera prenderne parte
informa la Commissione all'inizio di ogni anno, comunicando successivamente il proprio fabbisogno di prodotti.
Al termine dell’annata è necessaria la presentazione di una relazione a posteriori sull'esecuzione del piano.
L’Italia è lo Stato membro che usufruisce dei maggiori aiuti (oltre 122 milioni) che porteranno a distribuire oltre
283 000 tonnellate di cereali, 20 000 di burro, 18 000 di latte in polvere e 4 000 di zucchero.
Gioventù rurale europea a confronto nella campagna austriaca
Dal 9 al 13 novembre si è tenuto a Gresten – Gaming, nella regione della Bassa Austria, un seminario internazionale sul tema della gioventù nelle zone rurali. Organizzato dall’Agenzia Nazionale austriaca nell’ambito del
network delle Agenzie Nazionali del programma Gioventù in Azione, il corso ha visto la partecipazione di 25
giovani operatori giovanili, formatori e rappresentanti di amministrazioni locali, con l’intento di migliorare il loro
lavoro con i giovani provenienti dalle aree rurali e realizzare progetti nell’ambito del programma. Rispondendo
in pieno allo spirito del programma, il corso ha visto la partecipazione sia di cittadini dell’UE (tra i quali Alessandro Cavagna di Europe Direct Trentino), sia di cittadini provenienti dall’Europa balcanica e caucasica (Bosnia,
Macedonia, Armenia, Georgia e Azerbaigian), in un’ottica di scambio di idee ed esperienze il più variegato possibile. Il corso è stato improntato all’apprendimento informale, seguendo l’idea che un’atmosfera rilassata e
conviviale tende ad essere più produttiva e creativa in termini di apprendimento e scambio di esperienze ed
informazioni. La speranza è che possa essere nata una nuova piccola rete di giovani operatori, con un bagaglio di conoscenze un po’ più grande e qualche possibile partner in più in giro per l’Europa.
EUROPE DIRECT
BANDI APERTI
Cooperazione allo sviluppo
Nell’ambito dello Strumento europeo per la democrazia e la
tutela dei diritti umani (EIDHR) la Commissione Europea, tramite la sua delegazione in India, invita a proporre progetti tesi al rafforzamento della società civile
indiana, attraverso la difesa dei diritti umani, la promozione di riforme democratiche e il consolidamento della partecipazione e della rappresentanza politica dei cittadini. Saranno previste anche
delle sessioni informative (presumibilmente a New Delhi), nel corso del mese di dicembre
(aggiornamenti a riguardo sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.delind.ec.europa.eu).
Il bando è aperto sia alle organizzazioni della società civile (ONG, enti no-profit, istituti di educazione superiore), sia ad istituzioni intergovernative (regionali ed internazionali). Il finanziamento
che può essere concesso è compreso tra i 100 e i 300 mila euro. Le azioni proposte dovranno
avere una durata tassativamente compresa tra i 12 e 36 mesi. (Per ogni altra informazione: https://
webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome).
Riferimento: EuropeAid/129-337/L/ACT/IN (EIDHR)
Scadenza: 29 gennaio 2010
Cooperazione allo sviluppo
Nell’ambito del programma IPA (informazione e comunicazio
ne della politica di pre-adesione), la Commissione europea
invita a presentare progetti riguardanti la predisposizione di un’infrastruttura informatica in grado di
garantire lo sviluppo di un sistema di certificazione dell’educazione superiore a Podgorica
(Montenegro). (https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?
do=publi.welcome&nbPubliList=15&orderby=upd&orderbyad=Desc&searchtype=QS)
Riferimento: 07/ME01.04.02 EuropeAid/129330/L/SUP/ME
Scadenza: 18 gennaio 2010
Ambiente
La Direzione generale per l’ambiente invita a partecipare alla selezione per la pre
parazione di uno studio relativo agli impatti sulla deforestazione dei consumi nell’UE di prodotti (alimentari e non) d’importazione. Lo studio dovrà comprendere quattro sezioni
principali: lo sviluppo di una metodologia operativa, un’analisi dell’impatto dei consumi UE sulla
deforestazione, un’analisi delle politiche e della legislazione europea, proposte per nuove politiche
a riguardo. Il contratto è stimato attorno ai 500,000 euro (IVA esclusa), per una durata di 18 mesi.
(http://ec.europa.eu/environment/funding/calls_en.htm)
Riferimento: 2009/S 222-318585
Scadenza: 8 gennaio 2010
Ricerca
-Nell'ambito del programma di lavoro “Cooperazione” del settimo programma quadro CE di azioni
comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, si invita
a presentare proposte di ricerca nell’ambito specifico delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (FP7-ICT-2009-6). Le sfide previste dal bando riguardano la robotica, le biblioteche digitali, il settore sanitario (verso una maggiore personalizzazione), ICT per una mobilità più
sostenibile, tecnologie emergenti. Lo stanziamento complessivo è di 286 milioni di euro.
Scadenza: 13 aprile 2010
GUUE C 283 del 24 novembre 2009
-Sempre nell’ambito del settimo programma quadro è stato pubblicato anche un
invito inserito nel programma di lavoro “Euratom” relativo alla fissione nucleare e alla protezione
dalle radiazioni. Il budget a disposizione è di 49 799 000 euro (codice: FP7-Fission-2010)
Scadenza: 8 aprile 2010
GUUE C 284 del 25 novembre 2009
-Un terzo e ultimo invito sempre del settimo programma quadro di ricerca e sviluppo
teconologico riguarda il programma di lavoro “Persone”. In particolare si tratta del “Programma
internazionale di scambio per il personale di ricerca” (codice FP7-PEOPLE-2010-IRSES). L’invito
è stato pubblicato il 25 novembre e al momento di andare in stampa non sono ancora disponibili i
dettagli dello stesso
GUUE C 284 del 25 novembre 2009
Lavoro
La Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, con
sede a Dublino, ha indetto un bando di concorso generale per l’assunzione di un
assistente amministrativo. Il candidato prescelto sarà assunto nel gruppo di funzioni AST, grado 1,
in qualità di agente temporaneo con contratto a tempo indeterminato. Per maggiori informazioni
sul posto vacante, l'atto di candidatura e le procedure di selezione, è possibile consultare il sito
Internet di Eurofound, sezione «vacancies» (www.eurofound.europa.eu/about/vacancies/).
Riferimento: EF/TA/09/11
Scadenza: 14 dicembre 2009
PARTNERSHIP
Bambini e salute
L’istituto di scuola materna e scuola
elementare "Ramón Gaya" di Santomera, nella regione di Murcia (Spagna sud
orientale) propone, nell’ambito del programma Comenius, il progetto “The
Feel- Good- Band”. La “Feel-GoodBand” è un gruppo di studenti che viaggia per l’Europa per diffondere i propri
valori, la propria cultura e i propri stili di
vita salutari, apprendendo al contempo
insegnamenti negli stessi settori da
coetanei stranieri. Le informazioni le
“best practises” raccolte nel corso del
viaggio saranno raggruppate in una
“valigia” chiamata “Casey”, che sarà la
mascotte nel corso dei due anni di durata del progetto.
Scopi del progetto sono migliorare
l‘approccio verso l’altro, cooperare nella
conservazione dell’ambiente locale,
sviluppare stili alimentari salutari, apprendere dalle tradizioni degli altri paesi, promuovere lo sport e l’attività fisica.
La scadenza per la presentazione del
progetto è febbraio 2010.
Contattare:
Fuensanta Caravaca
Email : [email protected]
Canti e balli d’Europa
Un altro istituto che raggruppa una
scuola maternal e una scuola elementare, “El Sifón", di Molina de Segua, sempre nella regione spagnola di Murcia,
propone, ancora nell’ambito del programma Comenius con scadenza febbraio 2010, il progetto “Canti e balli tradizionali dall’Europa”. L’obiettivo è fornire ai bambini l’opportunità di apprendere
attraverso strumenti diversi dal solito:
appunto i canti e la danza. I bambini
raccoglieranno dai loro genitori e nonni
musiche e testi di canti e balli popolari di
quando questi ultimi erano piccoli. Rappresenteranno poi i canti con loro disegni, che poi scambieranno con coetanei
degli altri paesi partecipanti
Contattare :
Andrés Alemán
Email : [email protected] o
[email protected]
Differenze culturali
Karaman, in Turchia, ospiterà uno
scambio giovanile dal 31 maggio al 5
giugno 2010. L’obiettivo è avvicinare le
culture dei paesi dai quali provengono i
vari giovani, utilizzando principalmente
la musica, con la quale sarà anche organizzata una performance finale.
Contattare:
Bilal Yavas
Cooridnatore progetti giovani
[email protected]
LE NOSTRE PUBBLICAZIONI
Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi
(gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato.
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EUROSTAT, Candidate and potential candidate countries. Agriculture– a comparison with the European union, 2009 edition
La nostra bella campagna. Sviluppo rurale nell’UE , (disponibile anche in lingua inglese)
Modernizzazione della contabilità comunitaria. Informazioni più accurate sulla gestione e maggiore trasparenza. Una pratica e sintetica guida per introdurre i cittadini al
complesso mondo della contabilità e dei rendiconti finanziari dell’Unione Europea, in
un’ottica di informazione più accurata e più trasparente. Ad una prima generale panoramica segue una schematica guida alla lettura dei conti annuali comunitari.
Sistema di allerta rapido per gli alimenti ed i mangimi. Pieghevole in cui si illustra sinteticamente il sistema comune, a cui partecipano tutti i 27 paesi membri, che permette una condivisione rapida di informazioni per il controllo degli alimenti, sia per il consumo umano che per quello
animale.
Corte dei Conti europea, Le “reti di eccellenza” ed i “progetti integrati” nel quadro della politica comunitaria in materia di ricerca: gli obiettivi sono stati raggiunti?, Relazione speciale n. 8, 2009
Imago Europae, anno III, n.7, luglio - settembre 2009. E’ uscito l’ultimo numero di questo trimestrale
d’informazione del Comune di Firenze (Europe Direct Firenze), dedicato in parte ad un’analisi approfondita delle recenti elezioni europee ed in parte ad uno sguardo sul futuro: della Politica europea per
il Mediterraneo, della sottile linea verde che separa Cipro, della Costituente federalista europea.
EUROSTAT, Agricultural statistics. Main results 2007-2008, 2009 edition
Relazione sulla politica di concorrenza 2008 (disponibile anche la versione in lingua inglese, comprensiva dei documenti di lavoro).
The Courrier, n. 13 - settembre/ottobre. È uscito il nuovo numero della rivista dedicata alle relazioni e
alla cooperazione tra l’UE e i paesi dell’Africa, Caraibi e Pacifico (ACP). All’interno, tra le altre cose,
potete trovare un reportage sul Niger (punto d’incontro tra Nord e Sud), un interessante saggio sul
rapporto tra struttura tribale e democrazia, un viaggio alla scoperta di Vilnius, capitale europea della
cultura 2009.
Egnos, l’innovativo sistema europeo di navigazione satellitare. Breve presentazione del primo contributo europeo alla navigazione satellitare, primo passo verso Galileo, il sistema globale europeo.
The role of NGOs and trade unions in combating discrimination. Questa pubblicazione fa seguito all’annuale conferenza contro la discriminazione, tenutasi a Budapest nel giugno scorso, in cui si è cercato di descrivere alcune buone pratiche nei vari paesi europei, nella lotta contro la
discriminazione.
La lotta contro i cambiamenti climatici. L’UE apre la strada. Che cosa sta facendo
l’Unione europea per affrontare la minaccia dei cambiamenti climatici? Quali sono gli
obiettivi? Qual è il contributo che ogni cittadino europeo può dare? A questa e ad
altre domande cerca di rispondere questo opuscolo della Commissione europea,
inserito nell’ambito del programma “Azione per il clima”. Nella parte finale è presente
un utile elenco di comportamenti individuali contro il cambiamento climatico. Un esempio? Lo sapevate che riciclando una lattina d’alluminio si permette di risparmiare
il 90% dell’energia necessaria per produrne una nuova?
“Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è
sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO
via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN)
Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected]
Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997
Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Alessandro Cavagna
Direttore responsabile: Silvia Ceschini
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