EUROPA informa Newsletter quindicinale a cura di EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach Commissione europea DG Comunicazione Anno 13 n° 22 del 25 novembre 2009 – 289 ALL’INTERNO A fatica verso Copenhagen ISTITUZIONI L’Europa comunitaria conferma un’altra volta di esse- Copenhagen di definire un piano di lotta contro il dire il traino a livello mondiale per quanto riguarda l’am- sboscamento e di accordarsi sul sistema di tassazione biente e lo sviluppo sostenibile del pianeta. per i combustibili più inquinanti. I 27 ministri dell’ambiente, riuniti a Bruxelles il 23 no- L'Europa comunitaria, da parte sua, continuerà a pervembre per il Consiglio “Ambiente” straordinario prima seguire il proprio obiettivo di una riduzione entro il della conferenza di Copenhagen (7-18 dicembre), si 2020 del 30% delle emissioni rispetto ai dati del 1990: sono infatti trovati in assoluta sintonia per raggiungere sarà questo un esempio che dovrà servire da esempio il prossimo mese nella capitale danese un accordo per gli altri paesi. ambizioso, completo e vincolante; un accordo che Il commissario europeo all’ambiente, il greco Stavros permetta un'azione immediata dopo Copenaghen per Dimas, si è rallegrato per la positiva evoluzione di limitare il riscaldamento della Terra e per poter garan- queste ultime settimane in alcuni paesi, con gli impetire il finanziamento urgente richiesto per aiutare i pae- gni ambiziosi dell'Indonesia e del Brasile e con le nuosi in via di sviluppo ad adattarsi al riscaldamento del ve proposte dei paesi dell'OCSE: la Russia e il Giappianeta prima dell'entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, pone che si impegnano a una riduzione entro il 2020 del futuro trattato internazionale sul clima che andrà a delle emissioni di gas serra fino al 25%, rispetto ai sostituire il tratto di Kyoto, in scadenza il 31 dicembre valori del 1990 e la Norvegia che si è prefissata addi2012. rittura un -40%. Anche la Corea del Sud ha imboccato E ai ministri hanno risposto il girono una strada virtuosa con una previsione di dopo gli europarlamentari, che al riduzione del 25% delle proprie emissioni. termine della sessione di Strasburgo C’è però un grosso punto interrogativo hanno confermato il loro pieno apche riguarda USA e Cina: dopo i proclami poggio politico alla strategia messa ambientalisti in campagna elettorale e nei in campo dal Consiglio e dalla Comprimi suoi mesi di attività, il presidente missione per raggiungere un risultastatunitense Obama sembra aver sacrifito positivo a Copenhagen. Le tre cato i propri impegni a difesa del pianeta istituzioni comunitarie viaggiano sull’altare dei rapporti economicoquindi assolutamente compatte commerciali con la Cina, con un http://en.cop15.dk/ nella battaglia per il clima! accordo che prevede una riduzione “Abbiamo tutto ciò di cui abbiadegli impegni di lotta al riscaldamo bisogno per portare a molti negoziati proficui” –ha mento climatico da parte dei due paesi, di gran lunga i dichiarato Andreas Carlgren il ministro svedese che maggiori produttori di gas ad effetto serra! presiede il Consiglio ambiente– “I ministri hanno e- E quindi, malgrado l’enorme sforzo dell’UE, secondo il spresso il loro chiaro sostegno a un accordo a Cope- commissario all’ambiente siamo ancora lontani dal naghen che tenderà verso riduzioni sufficientemente poter siglare a Copenhagen un accordo su base monimportanti per rispettare l'obiettivo di limitare a 2°C diale che impedirebbe all'aumento delle temperature l’aumento di temperatura del globo. Quest'accordo di andare oltre i 2°C. dovrebbe riguardare tutti i paesi; quelli industrializzati Il segretario della convenzione quadro delle Nazioni dovrebbero impegnarsi ad un finanziamento immedia- Unite ritiene che tra dieci giorni a Copenhagen si debto compreso tra cinque e sette miliardi di euro all’anno ba arrivare a un accordo mondiale basato su quattro per il triennio 2010-2012. L'UE rispetterà il suo impe- punti validi per tutti i paesi: gno e faremo il possibile per convincere gli altri paesi 1. l'impegno dei paesi industrializzati a una riduzione industrializzati ad essere altrettanto ambiziosi di noi. delle loro emissioni entro il 2020; Un accordo a Copenaghen deve essere a livello mon- 2. l’impegno dei paesi in via di sviluppo ad agire per diale, ma senza gli Stati Uniti e la Cina solo la metà limitare la crescita delle loro emissioni; delle emissioni sarebbe coperta. L’accordo finale di- 3. la chiarezza sul finanziamento da parte dei paesi pende da offerte sufficienti che provengano da Stati industrializzati a breve (2010-2012) e a medio termine Uniti e Cina”. (2020) per sostenere i paesi in via di sviluppo nella Gli USA avevano previsto di ridurre le loro emissioni loro lotta al riscaldamento globale; del 20% rispetto al 2005; un obiettivo molto positivo, 4. un impegno dei paesi ricchi a mettere sul tavolo se sarà confermato, ma ci si attende che gli Stati Uniti almeno dieci miliardi di dollari statunitensi per il finansfruttino tutte le possibilità a suo tempo annunciate in ziamento dell'azione immediata fino al 2012, indicantermini di propri investimenti nei paesi terzi e di azioni do chiaramente il contributo a carico di ognuno dei di lotta al disboscamento. paesi. GO L'UE chiede a tutte le parti che saranno presenti a -Trattato in pillole -Van Rompuy e Ashton AMBIENTE Premi EMAS 2009 AGRICOLTURA -Misure PAC -Aiuti al latte CITTADINI -Aiuti alimentari agli indigenti -Mezzo miliardo per l’Abruzzo Fondazione E.Mach Il Trattato in pillole –1 Il 1° dicembre entrerà finalmente in vigore il nuovo Trattato dell’Unione europea, firmato dai leader dell’Unione europea il 13 dicembre 2007, mettendo fine a diversi anni di negoziati sulla riforma istituzionale. Il trattato di Lisbona modifica il trattato sull’Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, attualmente in vigore, senza tuttavia sostituirli. Il nuovo trattato renderà l’Europa più democratica e trasparente, dotata di istituzioni moderne ed efficienti, darà vita a un’Europa dei diritti e dei valori, protagonista sulla scena mondiale, con ancora più libertà, sicurezza e giustizia e che attuerà ancora più politiche che migliorano la nostra vita. Un’Europa più democratica e trasparente, che rafforza il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, offre ai cittadini maggiori possibilità di far sentire la loro voce e chiarisce la ripartizione delle competenze a livello europeo e nazionale. Un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo: il Parlamento europeo, eletto direttamente dai cittadini dell’UE, sarà dotato di nuovi importanti poteri per quanto riguarda la legislazione e il bilancio dell’UE e gli accordi internazionali. In particolare, l’estensione della procedura di codecisione garantirà al Parlamento europeo una posizione di parità rispetto al Consiglio, dove sono rappresentati gli Stati membri, per la maggior parte degli atti legislativi europei. Un maggiore coinvolgimento dei parlamenti nazionali: i parlamenti nazionali potranno essere maggiormente coinvolti nell’attività dell’UE, in particolare grazie ad un nuovo meccanismo per verificare che l’Unione intervenga solo quando l’azione a livello europeo risulti più efficace (principio di sussidiarietà). Questa maggiore partecipazione, insieme al potenziamento del ruolo del Parlamento europeo, accrescerà la legittimità ed il funzionamento democratico dell’Unione. Una voce più forte per i cittadini: grazie alla cosiddetta “iniziativa dei cittadini”, un gruppo di almeno un milione di cittadini di un certo numero di Stati membri potrà invitare la Commissione a presentare nuove proposte. Ripartizione delle competenze: la categorizzazione delle competenze consentirà di definire in modo più preciso i rapporti tra gli Stati membri e l’Unione europea. Recesso dall’Unione: per la prima volta, il trattato di Lisbona riconosce espressamente agli Stati membri la possibilità di recedere dall’Unione. ISTITUZIONI Per maggiori informazioni sul Trattato di Lisbona: http://europa.eu/ lisbon_treaty/index_it.htm Consultazione sull’Iniziativa dei cittadini A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo Trattato dell'Unione europea, la Commissione ha già dato il via alle iniziative per spiegare ai cittadini quali sono le implicazioni pratiche di questo nuovo testo. Una di queste è sicuramente la possibilità di iniziativa legislativa da parte dei cittadini stessi, cui abbiamo accennato nel pezzo precedente: un milione di cittadini potranno chiedere alla Commissione europea di portare avanti una determinata proposta politica. "La partecipazione dei cittadini al processo decisionale è un fattore essenziale per la democrazia" ha affermato Margot Wallström, Vicepresidente della Commissione europea. "Il trattato di Lisbona fornirà ai cittadini uno strumento per esprimersi e per influire direttamente sul processo decisionale dell'UE." Raccogliere un milione di firme su una popolazione complessiva di quasi 500 milioni di abitanti non sarà una cosa estremamente difficile. Ricordiamo che per indire un referendum in Italia serve mezzo milione di firme, con una popolazione di soli 60 milioni. Inoltre, a livello europeo si parla di iniziativa, quindi della possibilità di proporre una misura in uno degli ambiti di competenza dell'UE, mentre in Italia il referendum può essere solo abrogativo, può cioè solo eliminare una norma esistente, ma non proporne una nuova. Considerata l'importanza di questo nuovo strumento per i cittadini, per la società civile e per i portatori d'interesse di tutta l'UE, la Commissione ha avviato una vasta consultazione pubblica on line per raccogliere il parere di tutte le parti interessate su come tale diritto d'iniziativa dovrebbe funzionare in pratica. Come azione preparatoria a questa consultazione l’esecutivo di Bruxelles ha pubblicato il Libro verde sul diritto d'iniziativa popolare dei cittadini europei che illustra gli aspetti giuridici, amministrativi e pratici che la normativa dovrà disciplinare e formula alcune domande alle quali le parti interessate sono invitate a rispondere. La scadenza della consultazione è fissata al 31 gennaio 2010. Per accedere alla consultazione pubblica: http://ec.europa.eu/dgs/ secretariat_general/ citizens_initiative/ consultation_it.htm Van Rompuy e Asthon alla guida dell’UE Le recenti nomine del popolare belga Herman Van Rompuy alla presidenza permanente del Consiglio europeo e della socialista britannica Catherine Ashton alla carica di Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno suscitato parecchie reazioni. I principali partner internazionali hanno plauso alle nomine ritenendo che le innovazioni del Trattato di Lisbona e i nuovi “volti” dell'UE avranno un impatto positivo sulla cooperazione futura. Questo malgrado da più parti la nomina di due personaggi non di primissimo piano sull’attuale scena politica europea sia vista come un risultato al ribasso della negoziazione tra i Ventisette. Van Rompuy, 62 anni, fiammingo, pur non essendo noto alle cronache europee, ha una fama di grande mediatore, dote fondamentale per gestire ventisette capi di governo troppo spesso in disaccordo; grazie alla sua mediazione fiamminghi e francofoni belgi sono arrivati a siglare la pace tra loro. Catherine Asthon ha invece già acquisito una parziale esperienza europea, essendo l’attuale Commissario al commercio, impegnata quindi nella gestione di negoziati internazionali molto complessi. Dopo l’accordo “politico” del 19 novembre con la designazione delle due persone, dovrà ora esserci la formalizzazione, mediante procedura scritta, che potrà avvenire solo dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il 1° dicembre. Tanto Van Rompuy, quanto la signora Ashton saranno quindi ufficialmente in carica da quella data, ma è stato deciso che l'attuale primo ministro belga sarà realmente operativo solo dal 1° gennaio 2010 (la presidenza svedese concluderà quindi il suo semestre). Dal canto suo invece, la signora Ashton assumerà il suo doppio incarico di Alto rappresentante/vicepresidente della Commissione europea dal 1° dicembre, conser- Herman Van Rompuy Catherine Ashton vando probabilmente anche il portafoglio del commercio per questo periodo transitorio fino all'entrata in carica della Commissione Barroso II, a fine gennaio-inizio febbraio. A meno che Barroso non decida di affidare il commercio ad un altro commissario per pochissimo tempo. Settimana europea per la riduzione rifiuti Sono oltre 420 gli appuntamenti italiani della seconda edizione della “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, che si sta svolgendo in questi giorni (dal 21 al 29 novembre) in otto Stati dell’UE. Pur non essendo una “ricorrenza ufficiale” dell’Unione europea, l’iniziativa è estremamente interessante nell’ottica della sensibilità europea verso la salvaguardia del territorio e lo sviluppo sostenibile. Dopo l’edizione pilota del 2009, quest’anno la “Settimana” è promossa grazie a uno specifico progetto triennale cofinanziato dal programma LIFE+ che prevede l’organizzazione di questa iniziativa anche nel 2010 e nel 2011. Fra i partner del progetto rientra l’”Associazione delle città e delle regioni per il riciclo dei rifiuti e per la gestione delle risorse sostenibili”, che comprende anche diverse realtà italiane. Il progetto fra l’altro mette a disposizione materiale da utilizzare in occasione degli eventi organizzati sul territorio e prevede un premio annuale alle migliori pratiche realizzate a livello europeo. I premi per l’edizione 2009 saranno assegnati a cinque categorie di proponenti: amministrazioni locali, associazioni, imprese, settore dell’istruzione e una categoria “altri” e la cerimonia di premiazione si terrà a Bruxelles il prossimo 15 marzo. Quest’anno tra i partecipanti non ci sono soggetti della nostra regione, ma segniamoci l’appuntamento per le prossime edizioni! AMBIENTE www.ewwr.eu Premi EMAS 2009 L’EMAS (Eco Management and Audit Scheme) è lo strumento di gestione europeo per valutare, monitorare e migliorare le performance ambientali. Inizialmente era ricolto solo alle aziende del settore industriale (dal 1995) mentre dal 2001 è stato aperto a tutti i settori compresi gli enti pubblici e i servizi forniti da privati. Oggi sono oltre 4 300 le organizzazioni che, volontariamente, hanno deciso di adottare questo sistema di gestione. Di queste ben 972 sono quelle italiane (terzo posto nell’UE, dietro a Germania e Spagna), interessando complessivamente 1 385 località della penisola. Il Trentino-Alto Adige è ben rappresentato con 43 organismi registrati al 28 ottobre 2009; numerose sono le aziende private con, in ordine di registrazione, la Hans Zipperle Spa di Merano, la Società funivie val Senales , la MEMC Electronics di Merano, l’ENEL Spa di Trento e di Bolzano, la Cartiera del Garda, la SOGAp di Preore, l’Edison Spa di Bolzano, la FRI-EL Nurri srl di Bolzano, la SEA srl di Trento. Molti sono ora i Comuni: ai tre battistrada Tenno, Villa Lagarina e Telve, si sono aggiunti Fiavé, Bieno, Cinte Tesino, Pieve Tesino, Sant’Orsola Terme, castello Tesino, Ziano di Fiemme, Rovere della Luna, Mezzocorona, Bedollo, Mezzolombardo, Baselga di Piné, San Michele all’Adige, Tenna, Calceranica al lago, Caldonazzo, Bolentino, Folgaria, Moena, Dro e Drena. Gli altri organismi sono l’Azienda Publiservizi di Brunico, la Primiero Energia di Fiera di Primiero, il Parco naturale Adamello-Brenta, il Comprensorio C3 Bassa Valsugana e Tesino, il Parco naturale Paneveggio-Pale di S. Martino, l’Azienda Intercomunale Rotaliana, l’Azienda speciale gestione ambientale di Lavis, l’AMNU Spa di Pergine Valsugana e il Comprensorio Valle di Non. 32 organizzazioni di dodici paesi europei sono state scelte quest’anno per la selezione finale della quinta edizione dei premi EMAS 2009 messi in palio dalla Commissione europea e lo scorso 19 novembre a Stoccolma si è svolta la cerimonia di consegna dei premi per le cinque categorie previste; tra le microimprese ha vinto la belga CCE che oepra nel settore della consulenza in materie ambientali; nella categoria piccole imprese la greca VAS & EK Kottaridi GP, specializzata nella produzione e la commercializzazione di calce; fra le imprese di medie dimensioni l’austriaca Glas Recycling (raccolta e riciclaggio del vetro usato); ancora un’austriaca tra le grandi imprese, la VAE Eisenbahnsysteme e infine tre realtà a pari merito nella categoria amministrazioni pubbliche: il Land austriaco Oberösterreich, l’Umweltbundesamt tedesco e la Environment Agency del Regno Unito. http://ec.europa.eu/ environment/emas/ index_en.htm Nuove iniziative per semplificare la PAC In una relazione pubblicata il 20 novembre, la Direzione generale “Agricoltura e Sviluppo rurale” della Commissione europea ha dato una risposta alle 39 proposte di semplificazione della Politica Agricola Comune presentate congiuntamente dagli Stati membri alla Commissione nello scorso aprile. Il documento di lavoro, che sarà discusso in occasione del Consiglio agricolo di dicembre, informa sull'esito dell'iter valutativo e fa il punto dei progressi compiuti nel settore dal marzo scorso. La maggior parte delle 39 proposte ha ottenuto una valutazione positiva e la Commissione si propone di portarle avanti e di attuarle in breve tempo. In realtà, una parte dei suggerimenti formulati è già stata integrata nella normativa riveduta sui pagamenti diretti, che entrerà in vigore il 1° gennaio prossimo. Il documento di lavoro della Commissione espone anche una serie di nuove idee su come semplificare la PAC, per esempio formulando programmi più semplici per la promozione dei prodotti agricoli. Viene presa in considerazione la possibilità di abolire le norme sull'etichettatura facoltativa delle carni bovine e di armonizzare i termini di pagamento di talune misure di sviluppo rurale con quelli dei pagamenti diretti. La semplificazione della PAC è al centro delle preoccupazioni della Commissione sin dal 2005, quando è stata pubblicata la prima comunicazione sull’argomento. Questa iniziativa si inserisce in pieno nella strategia per una migliore regolamentazione, che mira tra l'altro a ridurre l'onere amministrativo del 25% entro il 2012. Adottate le ultime misure per i produttori di latte Come previsto, il 20 novembre il Consiglio dei ministri dell'UE ha adottato con la sola astensione del Regno AGRICOLTURA SEC(2009)1601 final Commission staff work document Simplification of the CAP: outcome of assessment of 39 simplification suggestions, submitted at the Council on 24 April 2009 and state of play of other simplification activities Unito un regolamento che modifica, a vantaggio dei produttori di latte e di prodotti lattiero-caseari, il regolamento 1234/2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati (OCM) nel settore agricolo (il cosiddetto regolamento sull’“OCM unica”). La Commissione aveva presentato questa proposta all'inizio del mese di ottobre e il Parlamento europeo ha espresso il suo parere favorevole il 22 ottobre, secondo la procedura d'urgenza. L'articolo 186 del regolamento 1234/2007 prevede che la Commissione possa adottare disposizioni in caso di perturbazioni del mercato di alcuni prodotti agricoli, quando i prezzi nel mercato interno aumentano o diminuiscono in modo rilevante. Il latte e i prodotti lattiero-caseari finora non erano contemplati in questo articolo, ma ora, tenuto conto delle “gravi difficoltà e della volatilità sempre maggiore dei prezzi” nel settore lattiero in Europa, le nuove disposizioni estendono il campo d'applicazione dell'articolo 186 a questi prodotti. Il nuovo regolamento permettere inoltre di aiutare gli Stati membri a finanziare il processo di ristrutturazione del settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari tramite il sistema di riscatto di quote latte. Questo articolo autorizza gli Stati membri ad attribuire un'indennità ai produttori che si impegnino ad abbandonare definitivamente una parte o la totalità della loro produzione di latte. Mezzo miliardo all’Italia per l’Abruzzo Per la precisione 493,7 milioni di euro: è questo l’importo che il 20 novembre Bruxelles ha concesso all’Italia attraverso il “Fondo di solidarietà dell’UE” (FSUE) come aiuto alle zone terremotate dell’Abruzzo. E’ l’importo più alto che la Commissione europea abbia mai stanziato nell’ambito del FSUE e contribuirà a coprire le spese per gli interventi d'urgenza, per le attività di soccorso e di ricerca dei superstiti e delle salme, per la realizzazione di alloggi provvisori per i sinistrati e per alcuni progetti di strutture abitative provvisorie. Il “Fondo di solidarietà dell'Unione europea” è stato istituito per rispondere alle calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite. La sua attivazione risale al 2003, in seguito alle gravi inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale. In sei anni è stato utilizzato 26 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, un terremoto, un'eruzione vulcanica, tempeste e siccità. Finora sono stati erogati oltre 1,5 miliardi di euro a favore di 20 paesi europei. Il FSUE può fornire aiuti finanziari agli Stati membri e ai paesi che partecipano ai negoziati di adesione in caso di catastrofi naturali di grandi proporzioni che provochino danni diretti stimati a oltre 3 miliardi di euro (a prezzi 2002) o superiori allo 0,6% del reddito nazionale lordo dello Stato interessato. Può beneficiare dell'intervento del Fondo anche uno Stato membro limitrofo o un paese candidato all'adesione all'UE colpito dalla stessa catastrofe, anche se l'entità dei danni non raggiunge la soglia prevista. CITTADINI Maggiori informazioni sul FSUE all’indirizzo: http://ec.europa.eu/ regional_policy/funds/ solidar/solid_it.htm Adottato il piano 2010 di aiuti alimentari agli indigenti Sebbene nell'Unione europea il tenore di vita sia tra i più elevati al mondo, vi sono persone che non hanno accesso ad un'alimentazione adeguata. Secondo le stime più recenti, in media il 17% della popolazione dell'UE vive al di sotto o al limite della soglia di povertà ed è afflitto da povertà alimentare, il che significa, ad esempio, non riuscire a fare almeno un pasto equilibrato ogni due giorni. Ecco allora che all’inizio degli anni Novanta l’Unione europea ha dato avvio al piano di aiuti umanitari agli indigenti, rivolto a diverse categorie di persone che vivono in condizioni di povertà, tra cui famiglie in difficoltà, anziani con mezzi di sussistenza insufficienti, persone senza fissa dimora, disabili, bambini a rischio, lavoratori a reddito basso, lavoratori migranti e profughi. Attuato originariamente per cedere alle persone bisognose le eccedenze di prodotti agricoli (le cosiddette "scorte di intervento"), il sistema è stato successivamente modificato per consentire, in alcune circostanze, di completare le scorte di intervento con acquisti sul mercato. Inoltre le riforme della PAC che si sono succedute dalla metà degli anni Novanta hanno portato a una costante riduzione delle scorte di intervento, con la necessità di acquistare sul mercato i prodotti. La distribuzione gratuita di prodotti alimentari alle persone più indigenti della Comunità ha avuto inizio come misura d'urgenza durante l'inverno eccezionalmente rigido del 1986-87, quando le eccedenze di prodotti agricoli furono donate ad associazioni caritative degli Stati membri affinché le distribuissero ai più bisognosi. In seguito la misura è diventata permanente. Quest'anno le eccedenze (cereali, zucchero, latte in polvere e burro) hanno ampiamente coperto i bisogni individuati nel piano per il 2010 e quindi sarà sufficiente un limitato ricorso agli acquisti sul mercato. I fondi per il 2010 ammontano a 500 milioni di euro e saranno destinati ai 19 Stati membri che hanno deciso di prendere parte al programma. La partecipazione degli Stati membri al programma è volontaria e ogni paese che desidera prenderne parte informa la Commissione all'inizio di ogni anno, comunicando successivamente il proprio fabbisogno di prodotti. Al termine dell’annata è necessaria la presentazione di una relazione a posteriori sull'esecuzione del piano. L’Italia è lo Stato membro che usufruisce dei maggiori aiuti (oltre 122 milioni) che porteranno a distribuire oltre 283 000 tonnellate di cereali, 20 000 di burro, 18 000 di latte in polvere e 4 000 di zucchero. Gioventù rurale europea a confronto nella campagna austriaca Dal 9 al 13 novembre si è tenuto a Gresten – Gaming, nella regione della Bassa Austria, un seminario internazionale sul tema della gioventù nelle zone rurali. Organizzato dall’Agenzia Nazionale austriaca nell’ambito del network delle Agenzie Nazionali del programma Gioventù in Azione, il corso ha visto la partecipazione di 25 giovani operatori giovanili, formatori e rappresentanti di amministrazioni locali, con l’intento di migliorare il loro lavoro con i giovani provenienti dalle aree rurali e realizzare progetti nell’ambito del programma. Rispondendo in pieno allo spirito del programma, il corso ha visto la partecipazione sia di cittadini dell’UE (tra i quali Alessandro Cavagna di Europe Direct Trentino), sia di cittadini provenienti dall’Europa balcanica e caucasica (Bosnia, Macedonia, Armenia, Georgia e Azerbaigian), in un’ottica di scambio di idee ed esperienze il più variegato possibile. Il corso è stato improntato all’apprendimento informale, seguendo l’idea che un’atmosfera rilassata e conviviale tende ad essere più produttiva e creativa in termini di apprendimento e scambio di esperienze ed informazioni. La speranza è che possa essere nata una nuova piccola rete di giovani operatori, con un bagaglio di conoscenze un po’ più grande e qualche possibile partner in più in giro per l’Europa. EUROPE DIRECT BANDI APERTI Cooperazione allo sviluppo Nell’ambito dello Strumento europeo per la democrazia e la tutela dei diritti umani (EIDHR) la Commissione Europea, tramite la sua delegazione in India, invita a proporre progetti tesi al rafforzamento della società civile indiana, attraverso la difesa dei diritti umani, la promozione di riforme democratiche e il consolidamento della partecipazione e della rappresentanza politica dei cittadini. Saranno previste anche delle sessioni informative (presumibilmente a New Delhi), nel corso del mese di dicembre (aggiornamenti a riguardo sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.delind.ec.europa.eu). Il bando è aperto sia alle organizzazioni della società civile (ONG, enti no-profit, istituti di educazione superiore), sia ad istituzioni intergovernative (regionali ed internazionali). Il finanziamento che può essere concesso è compreso tra i 100 e i 300 mila euro. Le azioni proposte dovranno avere una durata tassativamente compresa tra i 12 e 36 mesi. (Per ogni altra informazione: https:// webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm?do=publi.welcome). Riferimento: EuropeAid/129-337/L/ACT/IN (EIDHR) Scadenza: 29 gennaio 2010 Cooperazione allo sviluppo Nell’ambito del programma IPA (informazione e comunicazio ne della politica di pre-adesione), la Commissione europea invita a presentare progetti riguardanti la predisposizione di un’infrastruttura informatica in grado di garantire lo sviluppo di un sistema di certificazione dell’educazione superiore a Podgorica (Montenegro). (https://webgate.ec.europa.eu/europeaid/online-services/index.cfm? do=publi.welcome&nbPubliList=15&orderby=upd&orderbyad=Desc&searchtype=QS) Riferimento: 07/ME01.04.02 EuropeAid/129330/L/SUP/ME Scadenza: 18 gennaio 2010 Ambiente La Direzione generale per l’ambiente invita a partecipare alla selezione per la pre parazione di uno studio relativo agli impatti sulla deforestazione dei consumi nell’UE di prodotti (alimentari e non) d’importazione. Lo studio dovrà comprendere quattro sezioni principali: lo sviluppo di una metodologia operativa, un’analisi dell’impatto dei consumi UE sulla deforestazione, un’analisi delle politiche e della legislazione europea, proposte per nuove politiche a riguardo. Il contratto è stimato attorno ai 500,000 euro (IVA esclusa), per una durata di 18 mesi. (http://ec.europa.eu/environment/funding/calls_en.htm) Riferimento: 2009/S 222-318585 Scadenza: 8 gennaio 2010 Ricerca -Nell'ambito del programma di lavoro “Cooperazione” del settimo programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione, si invita a presentare proposte di ricerca nell’ambito specifico delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (FP7-ICT-2009-6). Le sfide previste dal bando riguardano la robotica, le biblioteche digitali, il settore sanitario (verso una maggiore personalizzazione), ICT per una mobilità più sostenibile, tecnologie emergenti. Lo stanziamento complessivo è di 286 milioni di euro. Scadenza: 13 aprile 2010 GUUE C 283 del 24 novembre 2009 -Sempre nell’ambito del settimo programma quadro è stato pubblicato anche un invito inserito nel programma di lavoro “Euratom” relativo alla fissione nucleare e alla protezione dalle radiazioni. Il budget a disposizione è di 49 799 000 euro (codice: FP7-Fission-2010) Scadenza: 8 aprile 2010 GUUE C 284 del 25 novembre 2009 -Un terzo e ultimo invito sempre del settimo programma quadro di ricerca e sviluppo teconologico riguarda il programma di lavoro “Persone”. In particolare si tratta del “Programma internazionale di scambio per il personale di ricerca” (codice FP7-PEOPLE-2010-IRSES). L’invito è stato pubblicato il 25 novembre e al momento di andare in stampa non sono ancora disponibili i dettagli dello stesso GUUE C 284 del 25 novembre 2009 Lavoro La Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, con sede a Dublino, ha indetto un bando di concorso generale per l’assunzione di un assistente amministrativo. Il candidato prescelto sarà assunto nel gruppo di funzioni AST, grado 1, in qualità di agente temporaneo con contratto a tempo indeterminato. Per maggiori informazioni sul posto vacante, l'atto di candidatura e le procedure di selezione, è possibile consultare il sito Internet di Eurofound, sezione «vacancies» (www.eurofound.europa.eu/about/vacancies/). Riferimento: EF/TA/09/11 Scadenza: 14 dicembre 2009 PARTNERSHIP Bambini e salute L’istituto di scuola materna e scuola elementare "Ramón Gaya" di Santomera, nella regione di Murcia (Spagna sud orientale) propone, nell’ambito del programma Comenius, il progetto “The Feel- Good- Band”. La “Feel-GoodBand” è un gruppo di studenti che viaggia per l’Europa per diffondere i propri valori, la propria cultura e i propri stili di vita salutari, apprendendo al contempo insegnamenti negli stessi settori da coetanei stranieri. Le informazioni le “best practises” raccolte nel corso del viaggio saranno raggruppate in una “valigia” chiamata “Casey”, che sarà la mascotte nel corso dei due anni di durata del progetto. Scopi del progetto sono migliorare l‘approccio verso l’altro, cooperare nella conservazione dell’ambiente locale, sviluppare stili alimentari salutari, apprendere dalle tradizioni degli altri paesi, promuovere lo sport e l’attività fisica. La scadenza per la presentazione del progetto è febbraio 2010. Contattare: Fuensanta Caravaca Email : [email protected] Canti e balli d’Europa Un altro istituto che raggruppa una scuola maternal e una scuola elementare, “El Sifón", di Molina de Segua, sempre nella regione spagnola di Murcia, propone, ancora nell’ambito del programma Comenius con scadenza febbraio 2010, il progetto “Canti e balli tradizionali dall’Europa”. L’obiettivo è fornire ai bambini l’opportunità di apprendere attraverso strumenti diversi dal solito: appunto i canti e la danza. I bambini raccoglieranno dai loro genitori e nonni musiche e testi di canti e balli popolari di quando questi ultimi erano piccoli. Rappresenteranno poi i canti con loro disegni, che poi scambieranno con coetanei degli altri paesi partecipanti Contattare : Andrés Alemán Email : [email protected] o [email protected] Differenze culturali Karaman, in Turchia, ospiterà uno scambio giovanile dal 31 maggio al 5 giugno 2010. L’obiettivo è avvicinare le culture dei paesi dai quali provengono i vari giovani, utilizzando principalmente la musica, con la quale sarà anche organizzata una performance finale. Contattare: Bilal Yavas Cooridnatore progetti giovani [email protected] LE NOSTRE PUBBLICAZIONI Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi (gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato. • • • • • • • • • • • • EUROSTAT, Candidate and potential candidate countries. Agriculture– a comparison with the European union, 2009 edition La nostra bella campagna. Sviluppo rurale nell’UE , (disponibile anche in lingua inglese) Modernizzazione della contabilità comunitaria. Informazioni più accurate sulla gestione e maggiore trasparenza. Una pratica e sintetica guida per introdurre i cittadini al complesso mondo della contabilità e dei rendiconti finanziari dell’Unione Europea, in un’ottica di informazione più accurata e più trasparente. Ad una prima generale panoramica segue una schematica guida alla lettura dei conti annuali comunitari. Sistema di allerta rapido per gli alimenti ed i mangimi. Pieghevole in cui si illustra sinteticamente il sistema comune, a cui partecipano tutti i 27 paesi membri, che permette una condivisione rapida di informazioni per il controllo degli alimenti, sia per il consumo umano che per quello animale. Corte dei Conti europea, Le “reti di eccellenza” ed i “progetti integrati” nel quadro della politica comunitaria in materia di ricerca: gli obiettivi sono stati raggiunti?, Relazione speciale n. 8, 2009 Imago Europae, anno III, n.7, luglio - settembre 2009. E’ uscito l’ultimo numero di questo trimestrale d’informazione del Comune di Firenze (Europe Direct Firenze), dedicato in parte ad un’analisi approfondita delle recenti elezioni europee ed in parte ad uno sguardo sul futuro: della Politica europea per il Mediterraneo, della sottile linea verde che separa Cipro, della Costituente federalista europea. EUROSTAT, Agricultural statistics. Main results 2007-2008, 2009 edition Relazione sulla politica di concorrenza 2008 (disponibile anche la versione in lingua inglese, comprensiva dei documenti di lavoro). The Courrier, n. 13 - settembre/ottobre. È uscito il nuovo numero della rivista dedicata alle relazioni e alla cooperazione tra l’UE e i paesi dell’Africa, Caraibi e Pacifico (ACP). All’interno, tra le altre cose, potete trovare un reportage sul Niger (punto d’incontro tra Nord e Sud), un interessante saggio sul rapporto tra struttura tribale e democrazia, un viaggio alla scoperta di Vilnius, capitale europea della cultura 2009. Egnos, l’innovativo sistema europeo di navigazione satellitare. Breve presentazione del primo contributo europeo alla navigazione satellitare, primo passo verso Galileo, il sistema globale europeo. The role of NGOs and trade unions in combating discrimination. Questa pubblicazione fa seguito all’annuale conferenza contro la discriminazione, tenutasi a Budapest nel giugno scorso, in cui si è cercato di descrivere alcune buone pratiche nei vari paesi europei, nella lotta contro la discriminazione. La lotta contro i cambiamenti climatici. L’UE apre la strada. Che cosa sta facendo l’Unione europea per affrontare la minaccia dei cambiamenti climatici? Quali sono gli obiettivi? Qual è il contributo che ogni cittadino europeo può dare? A questa e ad altre domande cerca di rispondere questo opuscolo della Commissione europea, inserito nell’ambito del programma “Azione per il clima”. Nella parte finale è presente un utile elenco di comportamenti individuali contro il cambiamento climatico. Un esempio? Lo sapevate che riciclando una lattina d’alluminio si permette di risparmiare il 90% dell’energia necessaria per produrne una nuova? “Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN) Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected] Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997 Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Alessandro Cavagna Direttore responsabile: Silvia Ceschini