PREMESSA Questo giornalino è dedicato a Rita Atria, non vuole essere solo la sua storia, ma l’intreccio tra crimine e potere in Sicilia, terra abitata da un popolo umiliato che scopre ogni giorno di sottostare a prepotenti, e a crimini impuniti. In tanti anni di silenzi, nel piccolo paese dov’era nata e dove suo padre l’aveva cresciuta a pane e mafia, aveva imparato a diffidare di tutti e di tutto: dei nemici, ma anche degli amici, dello Stato, ma anche della mafia. Rita è un vero modello di vita per noi ragazzi, alternativo rispetto ai modelli devianti imposti dai media, imperniati sulla furbizia, la prevaricazione, l’egoismo… L’aspettativa di verità, l’inappagata sete di giustizia le faranno superare la paura, sentimento istintivo. A distanza di 20 anni dalla morte chi la ricorderà le avrà dimostrato rispetto per il contributo che ha dato nel cercare di sconfiggere la mafia. Nel diario regalatole da Paolo Borsellino, Rita aveva scritto un messaggio semplice: “Forse un mondo onesto non esisterà mai, ma se ognuno di noi prova a cambiare, forse ce la faremo”. Era nata e cresciuta a Partanna, piccolo comune del Belice: una vasta zona divenuta famosa perché distrutta dal terremoto. Un paese in cui, in quel periodo, si dice circolasse denaro proveniente dal narcotraffico. 1 Rita era Figlia di un piccolo boss di Suo fratello, Nicola, era entrato a far Suo padre, Don Vito, ufficialmente pastore, era un uomo di rispetto che si occupava di qualsiasi problema e fra tutti metteva pace, senza ricavarne parte di quel mondo sbagliato. particolari vantaggi economici... quartiere, chiamato Don Vito, facente capo agli Accardo(Cannata). La madre, Giovanna Cannova, era fedele alla mafia. 2 3 Il 18 Novembre dell’85, Don Vito Atria, non avendo capito che il tempo era cambiato e che la droga imponeva un cambio generazionale, viene ucciso. 4 La morte del padre le lascerà un vuoto e Rita riverserà tutto il suo affetto e la sua devozione al fratello Nicola. 5 Nicola le svelerà il nome delle persone Nicola era un pesce piccolo che col giro della droga, aveva fatto i soldi e conquistato potere. Girava sempre armato e con una grossa moto. 6 coinvolte nell’omicidio del padre, del movente, di chi comandava in paese, le gerarchie, chi tirava le fila... trasformando una ragazzina di dodici anni in custode di segreti più grandi di lei. 7 Adolescente, si innamorerà e fidanzerà con Calogero Cascio detto Gero, un giovane del paese impegnato nella raccolta del pizzo: un estorsore. Un “picciotto” con grandi possibilità. Una bella frequentazione! 8 Rita, grazie a Gero, acquista la fiducia dei complici del fidanzato che non si nascondono nello spacciare e nel parlare. 9 Le nuove frequentazioni di Nicola ed i suoi affari sporchi gli saranno nemici tanto che, il 24 Giugno del ‘91 sarà ucciso perché divenuto scomodo agli Accardo(Cannata) che comandavano su tutti. 10 Piera Aiello, che da sempre aveva contestato a suo marito Nicola le frequentazioni ed i suoi affari, collabora con la giustizia. 11 Un giorno si troverà, con il cuore gonfio Dopo il pentimento ed il trasferimento di Piera in località segreta, Rita a Partanna, volendosi ribellare alla mafia e vendicare così l’assassinio del padre e del fratello, di dolore ma pieno di coraggio, nella stanza del procuratore Paolo Borsellino e gli racconterà dieci anni della sua vita: strani incontri, minacce, nomi pronunciati rimarrà sola perché rinnegata dal fidanzato a bassa voce dal fratello e da uomini e dalla mamma. politici coinvolti in omicidi... 12 13 Paolo Borsellino, un uomo buono che per lei sarà come un padre, la proteggerà e la sosterrà nella ricerca di giustizia. 14 La sua vita inizierà ad essere clandestina. A Roma, sotto falso nome non vedrà mai più sua madre, si innamorerà, studierà e collaborerà con i magistrati. 15 La collaborazione di Rita e di sua cognata Piera Aiello con il giudice Paolo Borsellino consentirà l’arresto di diversi mafiosi e l’avvio di un’indagine sul discusso La strage di Via D’Amelio e la morte di Vincenzo Culicchia, per trent’anni sindaco, Paolo Borsellino lasceranno un vuoto padre e padrone di Partanna. incolmabile. 16 17 Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici. La mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarci. Rita Atria Rita, disperata, una settimana dopo si suiciderà, ma la sua morte non sarà inutile, perché tutte le sue rilevazioni verranno messe agli atti del processo. 18 19