mamma è al lavoro
Chi sta con me?
Consigliera di Parità
della Provincia di Lucca
Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto le informazioni sui diritti per la
maternità e la paternità.
Le agevolazioni individuali sono: congedo di paternità, congedo parentale,
riposi giornalieri, congedi e permessi per malattia del bambino, congedi per figli
portatori di grave handicap, diritti del neo papà.
Sono previste opportunità di finanziamento per sostituzione di titolari di attività
autonome, imprenditori e liberi professionisti.
Per le aziende: finanziamenti per misure di flessibilità.
Per saperne di più, ci si può rivolgere alla Consigliera di Parità che potrà anche
dare suggerimenti nel caso di controversie e problemi con il datore di lavoro.
tel. 0583 433438
[email protected]
Consigliera di Parità, c/o Centro Pari Opportunità,
Via Santa Giustina 23, Lucca
http://pariopportunita.provincia.lucca.it
per approfondimenti e modulistica
Il testo è stato pazientemente controllato da
Claudia Del Rosso – le siamo grate di cuore.
Ringraziamo il nostro piccolo amico Federico Minù che con
i suoi disegni ha abbellito e alleggerito il nostro libretto.
La nostra pubblicazione ha anche attinto a piene mani
dalle numerose guide realizzate
dalle Consigliere di Parità di molte regioni e province.
Le ringraziamo tutte quante; il senso della Rete Nazionale
delle Consigliere di Parità è anche questo.
Emanuela e Gabriella
Carissimo babbo,
quando arriva un figlio, insieme alla gioia, arrivano spesso anche problemi per
mettere insieme la nuova vita e il proprio lavoro.
Abbiamo quindi pensato di offrire quest’opuscolo, che contiene le principali opportunità e i diritti di cui anche un neo babbo può usufruire prima e dopo la
nascita di una figlia o di un figlio.
Poter essere presente e contribuire alla sua crescita è sicuramente un’esperienza
unica, che richiede però tempo, volontà e possibilità.
Le disposizioni previste dal Testo Unico per la tutela e il sostegno della maternità
e della paternità (D.Lgs. 26 marzo 2001, n.151) sono state pensate proprio per
agevolare quei padri che desiderano dedicare un po’ del loro tempo alla crescita
dei loro piccoli.
In questo modo la cura dei figli non ricadrà solo sulle spalle della mamma e
sarà possibile condividere quest’importante esperienza. Babbi, mamme e figli
saranno tutti più ricchi.
Con la speranza di essere state utili, rinnoviamo i nostri auguri.
Per chiarimenti, consigli o aiuto, puoi rivolgerti a noi con fiducia, e faremo il
possibile per consigliarti al meglio.
Emanuela Tempestini
Gabriella Fenili
Consigliere di Parità per la Provincia di Lucca
Congedo di paternità
sei un papà lavoratore e sei l’unico genitore?
oppure la mamma è gravemente malata?
hai diritto a stare a casa dal lavoro per un periodo che si chiama congedo
di paternità e che dura per tutto il tempo che sarebbe spettato alla mamma
(complessivamente cinque mesi).
come fare?
si deve solo presentare al datore di lavoro la certificazione che attesti la
morte, l’abbandono (dichiarazione di responsabilità ai sensi dell’art.47 DPR
28/12/2000 n.445), la grave infermità della mamma (certificato del medico
ASL comprovante lo stato di infermità e l’impossibilità di accudire il bambino),
oppure l’affidamento esclusivo (copia del provvedimento dell’autorità
giudiziaria che ha disposto l’affidamento).
qual’è il trattamento economico?
si riceve l’80% dello stipendio. Molti contratti di lavoro, come quelli del pubblico
impiego, prevedono l’integrazione al 100%. Si considera, comunque, il 100%
dei contributi previdenziali.
...e le ferie e l’anzianità di servizio?
il periodo d’assenza conta come anzianità di servizio, anche ai fini della 13°
mensilità e delle ferie. Se vuoi utilizzare ferie o permessi
in aggiunta o in sostituzione al congedo per paternità sappi
che ne hai diritto.
sono in mobilità…
in questo caso il congedo non si calcola nel periodo di permanenza nelle liste,
mentre l’indennità di mobilità continuerà ad essere pagata sempre per il periodo
massimo previsto. Non si è cancellati dalla lista se, durante il congedo, si rifiuta
un’offerta di lavoro o di avviamento a corsi di formazione.
sono un dirigente…
se sei un dirigente alle dipendenze di un datore di lavoro privato, hai gli stessi
diritti degli altri lavoratori e uguale tutela previdenziale da parte dell’INPS.
...e nel caso di adozioni o affidamenti?
si può chiedere il congedo per paternità per i primi tre mesi successivi all’effettivo
ingresso in famiglia dei bambini, se:
- non hanno più di sei anni, e anche oltre se vengono da un paese straniero;
- la mamma non ha già chiesto il congedo;
- la mamma non c’è o è gravemente malata.
quale documentazione?
alla domanda è necessario allegare:
- certificato di nascita o copia del provvedimento dell’Autorità giudiziaria che
ha disposto l’adozione o l’affidamento;
- documentazione attestante l’ingresso del bambino in famiglia (dichiarazione
dell’istituto pubblico o privato da cui proviene il bambino oppure
dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi dell’articolo
4 L.15/1968);
- dichiarazione della madre adottiva o affidataria che rinuncia ad
esercitare il diritto;
- atto notorio dal quale risulti la rinuncia della madre con
l’indicazione del relativo periodo.
Congedo parentale
che cosa è il congedo parentale?
è un’astensione facoltativa dal lavoro, che si prende dopo il periodo di astensione
obbligatoria.
per chi?
per i genitori che hanno un lavoro dipendente.
quando e per quanto tempo posso avere il congedo parentale?
il diritto può essere esercitato fino agli 8 anni di età del bambino o della bambina,
per la durata massima di 6 mesi. Il congedo parentale può essere preso per un
periodo continuativo o frazionato. Questo significa che puoi prenderlo anche per
un solo giorno.
se il congedo lo prende anche la mamma…
in questo caso la somma dei mesi di congedo tra mamma e papà arriva al
massimo di 10.
se il babbo prende tre mesi consecutivi di congedo parentale?
allora è previsto un premio! La somma complessiva dei mesi sale a 11 e il
limite del padre passa da 6 a 7 mesi.
Importante: puoi chiedere il congedo anche se la mamma
non lavora, se è lavoratrice atipica o autonoma. E’ un diritto
individuale, che prescinde da quello della madre.
E non occorre essere regolarmente coniugati o conviventi!
...e se il babbo è l’unico genitore?
ha diritto ad un periodo di congedo continuativo o frazionato
per la durata massima di 10 mesi.
se il babbo è in congedo parentale, la mamma…
la mamma ha in ogni caso diritto ai riposi giornalieri, anche quando il papà è
in congedo parentale.
come si fa la domanda per il congedo parentale?
si deve preavvisare il datore di lavoro almeno 15 giorni prima della data in cui
inizia l’astensione.
qual è il trattamento economico in questi casi?
l’INPS verserà il 30% della retribuzione fino ai 3 anni di età del bambino per
un periodo massimo complessivo tra i genitori di 6 mesi . Oltre i sei mesi e dai
tre agli otto anni del bambino, non c’è nessuna retribuzione salvo che il reddito
sia inferiore a 2,5 volte il trattamento minimo di pensione.
…e quello normativo?
il periodo di congedo è calcolato nell’anzianità di servizio, ma non conta per le
ferie e la tredicesima.
sei padre adottivo o affidatario?
se il bambino ha da 0 a 6 anni: il congedo parentale non ha differenza con
quello per i genitori naturali;
se il bambino ha da 6 a 12 anni: il diritto al congedo parentale vale nei
primi 3 anni dall’ingresso nel nucleo familiare.
sei il babbo di due gemelli?
allora i mesi di congedo raddoppiano. Il congedo parentale è calcolato
per ogni figlia/o.
sei iscritto alla gestione separata dell’INPS
(co.co.co e co.co.pro)?
per ora la legge ti esclude dal diritto al congedo parentale.
Riposi giornalieri
cosa è il riposo giornaliero?
è il diritto ad ore di assenza dal lavoro durante il primo anno di vita della
bambina o del bambino.
come si quantifica?
se hai un orario di lavoro giornaliero uguale o superiore a 6 ore puoi avere due
riposi anche cumulabili nella giornata. Un’ora per ogni riposo. Se hai un orario
inferiore alle 6 ore puoi disporre di una sola ora di riposo.
sei il babbo di due gemelli?
nel caso di parto plurimo i riposi raddoppiano e le ore aggiuntive possono essere
utilizzate dal papà o dalla mamma in alternanza tra loro, o da uno solo dei
due. Possono essere utilizzate dal padre anche durante il congedo di maternità
parentale della madre lavoratrice dipendente.
quando spettano al padre?
- se i figli o le figlie sono affidati solo al papà;
- in alternativa alla madre se è lavoratrice dipendente e non li utilizza;
- se la mamma è lavoratrice autonoma o libera professionista;
- in caso decesso o grave malattia della mamma.
sei un babbo affidatario o adottivo?
nel caso di adozione o affidamento, si possono utilizzare le medesime regole
entro il primo anno dall’ingresso nella famiglia. Se i bambini o le bambine sono
due o più, i riposi raddoppiano.
…per la retribuzione?
i riposi sono considerati come ore di lavoro a tutti gli effetti, quindi l’INPS
interviene sull’intero ammontare della retribuzione.
…e per la previdenza?
i riposi sono coperti da contribuzione figurativa.
se la mamma è in congedo parentale…
…allora il babbo non può utilizzare i riposi giornalieri.
…e se la mamma è in aspettativa, o in permesso non retribuito?
anche in questo caso il babbo non può utilizzare i riposi giornalieri.
...e se la mamma è in part-time?
se la mamma è nelle pause lavorative previste dai contratti con part-time
verticale, il babbo non puo utilizzare i riposi giornalieri.
se la madre non è lavoratrice?
il padre lavoratore non ha diritto ai riposi giornalieri per allattamento.
Congedi e permessi per la malattia del bambino
il bimbo è ammalato…
i congedi sono un diritto del papà, in alternativa alla mamma, fino all’ottavo
anno di età del figlio. Il congedo spetta al genitore richiedente anche se l’altro
genitore non ne ha diritto.
la mia piccola ha 3 anni…
puoi assentarti dal lavoro in qualsiasi momento, senza vincoli di tempo e fino
alla completa guarigione, per periodi corrispondenti alle malattie di ciascun
figlio/a. Nel caso di adozioni e affidamenti il limite di età è elevato a sei anni.
il mio bimbo ne ha 7…
se il tuo bambino (dai 3 agli 8 anni di età) si ammala, puoi assentarti dal lavoro
per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno per ogni figlio/a (anche per le
adozioni e gli affidamenti).
adozione e affidamento
se, all’atto dell’adozione o dell’affidamento, il bambino o la bambina hanno
tra i 6 e i 12 anni, si può utilizzare questo tipo di congedo nei primi tre anni
dall’ingresso del minore nel nucleo familiare.
come si richiede il congedo per la malattia del figlio?
con una domanda al datore di lavoro allegando il certificato di malattia
rilasciato da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso
convenzionato.
Attenzione: a questo tipo di congedi non si applicano le disposizioni sul
controllo della malattia dei lavoratori.
a chi spetta?
ad entrambi i genitori, alternativamente, anche se l’altro genitore non ne ha
diritto. Occorre presentare un’autocertificazione al datore di lavoro per attestare
che l’altro genitore non utilizza contemporaneamente il congedo per lo stesso
motivo.
nel caso di un ricovero ospedaliero?
se avviene quando sei in ferie, queste possono venire sospese per l’intera durata
del ricovero.
retribuzione…
non è prevista nessuna indennità. I congedi sono utili invece per il calcolo
dell’anzianità, ma non delle ferie e mensilità aggiuntive.
…e previdenza
per i periodi di congedo entro i 3 anni di età del bimbo/a è prevista la contribuzione
figurativa; tra i 3 e gli 8 anni la contribuzione figurativa è ridotta.
Handicap
mio figlio ha un grave handicap…
i permessi ed i riposi previsti dalla legge 104/92 possono essere cumulati con il
congedo parentale e con il congedo per malattia.
fino ai 3 anni di età
il congedo parentale è esteso fino ad un massimo di 3 anni, sempre che tuo,
figlio/a non sia ricoverato/a in istituti specializzati a tempo pieno.
In alternativa, il babbo ha diritto a 2 ore di riposo giornaliero anche alternandosi
con la mamma.
dai 3 agli 18 anni di età
3 giorni di permesso mensile, anche continuativi.
oltre i 18 anni
3 giorni di permesso mensile, anche continuativi, a condizione che tuo figlio
o tua figlia conviva con te, oppure, se non convive, che la tua assistenza sia
continuativa ed esclusiva.
Hanno anche diritto:
· a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al loro domicilio;
· a non essere trasferiti in altra sede lavorativa senza il loro consenso.
adozione e affidamento
tutte le disposizioni relative al prolungamento del congedo
parentale, permessi giornalieri, permessi mensili, sede di
lavoro, si applicano anche a coloro che hanno in adozione o
in affidamento portatori di handicap grave.
congedo straordinario
con la Legge 388/2000 è stato istituito un congedo straordinario per le lavoratrici
madri o in alternativa i lavoratori padri, anche adottivi, o, dopo la loro scomparsa,
uno dei fratelli o delle sorelle conviventi di soggetti con handicap grave, non
ricoverati a tempo pieno in strutture specializzate.
I genitori con figli disabili in situazione di gravità accertata da almeno 5 anni,
hanno diritto al congedo straordinario con una durata massima di 2 anni nel
corso della vita lavorativa.
Durante il congedo straordinario si ha diritto a una indennità corrispondente
all’ultima retribuzione.
sono obbligato ai turni notturni?
se hai a carico un/a figlio/a o altra persona disabile non sei mai obbligato a
svolgere il lavoro notturno.
retribuzione …
nel caso di prolungamento del periodo di congedo parentale l’indennità
corrisponde al 30% della retribuzione. Per quanto riguarda i riposi giornalieri
ed i permessi mensili la retribuzione è completa.
…e previdenza
la contribuzione è figurativa sia in caso di prolungamento del
congedo parentale, che per i riposi giornalieri e i permessi mensili.
A.A.A. finanziamenti
interventi ed azioni per la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione
della prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con
a carico figli minori disabili o anziani non autosufficienti sono
finanziabili dall’art.9 comma d) della Legge 53/2000.
I tuoi diritti
prima di tutto…
mantenimento del posto di lavoro: mansioni, sede e ruolo.
che vuole dire?
al rientro dal congedo per paternità hai diritto a conservare il tuo posto di lavoro
nella stessa sede o in altra sede dello stesso Comune, e hai diritto di restarvi
fino al compimento di un anno di età del bimbo. Dovrai essere adibito alle
stesse mansioni che svolgevi prima dei congedo oppure ad altre mansioni che il
contratto collettivo consideri equivalenti.
dopo il congedo parentale?
anche al rientro dopo un congedo parentale, dopo un permesso o un riposo hai
gli stessi diritti del congedo per paternità.
divieto di licenziamento
fino al compimento di un anno di età del bimbo, non puoi essere licenziato dopo
essere stato assente per congedo di paternità.
sei un babbo adottivo o affidatario?
vale lo stesso divieto di licenziamento fino ad un anno dall’ingresso del minore
in famiglia.
quindi c’è un diritto assoluto
a conservare il posto di lavoro?
no. Si può essere sempre licenziati in caso di colpa grave che
costituisca giusta causa (ma non si perde il diritto all’indennità);
se l’azienda cessa l’attività; se finisce la prestazione per la quale
si era stati assunti; se è scaduto il contratto a termine. Anche se
non si è superato il periodo di prova, ma in questo caso bisogna
stare molto attenti perché ci potrebbe essere una discriminazione
originata proprio dalla richiesta del congedo di paternità. Non
puoi essere sospeso dal lavoro, salvo che non sia sospesa l’attività
della tua azienda o del tuo reparto, e non puoi essere messo in
mobilità.
per ulteriore precisazione
non puoi essere licenziato perché chiedi i congedi parentali o ti assenti per una
malattia del bimbo.
...e se mi voglio licenziare?
se il babbo, dopo il congedo per paternità, presenta le dimissioni volontarie
entro un anno dalla nascita, ha diritto a richiedere le stesse indennità previste in
caso di licenziamento. Non vale il preavviso previsto dal contratto. Le dimissioni
sono valide solo se sono convalidate dalla Direzione Provinciale del Lavoro.
Per legge le dimissioni del lavoratore padre devono essere convalidate (art.55
D.Lgs. 151/2001), a seguito del colloquio diretto tra gli ispettori della Direzione
Provinciale del Lavoro e il lavoratore stesso. Il colloquio ha lo scopo di informare
il lavoratore delle tutele che gli spettano durante il congedo di paternità, e di
accertare la sua autentica volontà e la sua spontanea decisione di lasciare il
lavoro rassegnando le dimissioni. Senza convalida le dimissioni sono nulle.
Questa disposizione si applica ai contratti a tempo determinato ed indeterminato
(compreso il contratto di apprendistato), a tempo pieno o parziale.
il lavoro notturno
fino al compimento dei 3 anni del bambino o della bambina,
non sei obbligato a svolgere il lavoro notturno se convivi con
la madre. Il diritto deve essere esercitato in alternativa alla
mamma.
sei l’unico genitore?
il termine del divieto di lavoro notturno sale a 12 anni.
anticipo della liquidazione
per sostenere le spese del periodo di congedo parentale in cui
hai meno stipendio, hai diritto a richiedere al datore di lavoro
un anticipo della liquidazione.
E ancora…
part time
è possibile richiedere il part-time come misura per favorire la conciliazione tra
i tempi di vita e di lavoro. Non c’è un obbligo di legge che imponga all’azienda
di concedere il part-time, ma le Consigliere di Parità possono tentare una
mediazione con l’impresa in cui lavori.
finanziamenti per le aziende
spesso i datori di lavoro non sanno che esistono finanziamenti per le aziende
che introducono forme o strumenti di flessibilità di orario. Anche in questo caso,
puoi rivolgerti alle Consigliere di Parità; è nostro compito proporre alle aziende
le soluzioni più adatte.
se la mamma non c’è…
…o se non lavori o hai un reddito basso, c’è l’assegno di maternità. Bisogna
rivolgersi agli uffici del Comune per l’assegno comunale o all’INPS per quello
statale (entrambi in presenza di determinati presupposti). La domanda va
presentata entro 6 mesi dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del bimbo
adottato o in affidamento. Se non sei cittadino italiano, per ottenere l’assegno
devi essere in possesso della carta di soggiorno.
per un lavoro più conciliante e più flessibile
per le aziende che decidono di adottare orari flessibili,
servizi interni, misure di flessibilità particolari come il
telelavoro, il part time, la banca delle ore o altro ancora,
sono previsti dei finanziamenti specifici dalla Legge
53/2000, art. 9. I costi delle misure di flessibilità
adottate per favorire la maternità e la paternità non
ricadono così solo sulle aziende, che possono chiedere
un finanziamento anche per un solo caso. Con lo stesso
articolo sono finanziabili anche interventi di formazione
per aggiornare o riqualificare un dipendente al suo
ritorno dal congedo di paternità.
A.A.A.
interventi ed azioni per la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione della
prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con a carico figli minori
disabili o anziani non autosufficienti sono finanziabili sempre dall’art.9 della
Legge 53/2000.
Anche i titolari di impresa, lavoratori autonomi e liberi professionisti,
che usufruiscono del congedo di paternità, possono chiedere un finanziamento
ai sensi della stessa legge per finanziare il costo di una persona che li sostituisca
nella conduzione dell’attività.
Per accedere ai fondi occorre presentare un progetto
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le politiche della famiglia
Tre scadenze annuali: 10 febbraio, 10 giugno, 10 ottobre
Per informazioni, rivolgiti alla Consigliera di Parità
Riflessioni
Abbiamo pensato di proporvi alcuni libri tanto per cominciare una riflessione della
quale pensiamo ci sia bisogno.
Padre, paternità, nuovi padri...molteplici sono oggi gli aspetti da prendere in
considerazione...
Una bibliografia più ampia è consultabile presso il nostro centro o sul sito.
Evi Crotti, Alberto Magni - Questo è il Mio Papà - La figura paterna nei
disegni dei bambini
Red Edizioni, 2009
Un libro per i papà che desiderano ripensare il proprio ruolo e prendere le distanze
da modelli comportamentali tradizionali, ormai obsoleti e inadeguati in una società
in cui la famiglia è in trasformazione. La riflessione parte da un’analisi dei bisogni
emotivi e psicologici del bambino, supportata da un’ampia raccolta di disegni che,
grazie alle spiegazioni degli autori, diventano anche per il lettore illuminanti test
proiettivi.
Ed Avis - Papà, Stai un po’ con Me
Red Edizioni, 2009
Questo libro suggerisce ai papà di bambini di età compresa fra i 4 e i 10
anni tanti modi originali per mettere a frutto il tempo trascorso con i loro
figli: dai giochi di movimento alla costruzione di aerei di carta e di veri e
propri strumenti musicali, all’invenzione di codici segreti, all’allestimento
di una rudimentale tenda da campeggio, a piccoli esperimenti culinari.
Tutte le attività proposte sfruttano gli oggetti più semplici che si trovano
in ogni casa…ci sono giochi per tutte le occasioni…
Stephen Giles - Un Perfetto Papà - Come diventarlo in meno di
un anno
Red Edizioni, 2008
Un libro pieno di umorismo, di spunti e consigli pratici. Nasce il primo
figlio e la vita è scombussolata: una valanga di novità e di cambiamenti.
Ma dove s’impara il mestiere di papa? Certamente sul campo, giorno
per giorno, ma anche facendosi aiutare da un libro come questo che può
fare da guida nell’affrontare i non pochi dubbi e le mille perplessità.
Fabio Selini - Il Padre Sospeso - La satira di un’adozione raccontata da un
papà
Mammeonline, 2008
Un padre adottivo racconta in prima persona il lungo e tormentato percorso per
incontrare la figlia che la sorte gli ha destinato. Una cronaca vissuta pienamente in
ogni emozione, ogni frustrazione, ogni timore, nella lunga attesa di una figlia nata
altrove. C’è tanta ironia e molta dolcezza in questa storia di adozione.
Michael Heatley - Il libro del super papà. Per il papà migliore del mondo
De Agostini, 2008
Il volume ideale per imparare a cambiare un pannolino, a costruire un pupazzo di
neve oppure un aquilone, Insegnare a guidare, oppure affrontare il primo giorno
di scuola del proprio figlio non coglierà più impreparati, bensì perfettamente
consapevoli di come agire. Tante idee e suggerimenti per condividere il tempo libero
con giochi e attività, e trascorrere insieme ai propri figli ore indimenticabili.
Simona Argentieri - Il padre materno. Da San Giuseppe ai nuovi mammi
Meltemi, 2005
“...ai teneri padri di oggi, disponibili a svolgere la funzione materna senza diventare
mammi...”. La figura del padre è cambiata. Scompare il padre tiranno tutto lavoro
e punizioni. Compaiono i nuovi padri, eredi delle rivoluzioni femministe, che si
alternano con le madri al biberon e godono della funzione materna. Sapranno
incarnare l’eterna fantasia del “padre materno”, forte e tenero, protettivo e buono?
O diventeranno “mammi”, che usurpano il posto della madre?
Maria Manucelli - Un papà su misura. Guida psicologica per
diventare papà “quasi perfetti”
Franco Angeli, 2005
Questo libro ricco di esempi affronta in modo semplice e chiaro
problemi e domande che si presentano ai padri dal concepimento
fino all’ adolescenza e oltre: una specie di “vademecum” del papà
a cui ritornare per riflettere di volta in volta su di sé, sui propri figli,
sulla propria compagna.
Per ogni età il ruolo di padre cambia, il “su misura” per essere
sempre un prezioso riferimento e fornire strumenti per camminare
nella vita.
finito di stampare nel mese di agosto 2009
Io e il mio papà.
Stiamo in una prateria,
sdraiati ...in un mare di erba:
intorno a noi verde gigante e un cielo azzurrino.
Tu sei come la luna, splendente.
Ci coccoliamo.
Sentiamo i cavalli al galoppo
E rumori di ali di aquile.
Io sono felice. Noi siamo felici.
Federico
Se non ti servo più
non gettarmi via,
Regalami
ad un altro papà
Consigliera di Parità della Provincia di Lucca
Via S.Giustina, 23 55100 Lucca
tel. 0583.433438 fax 0583.433450
e-mail: [email protected]
website www.provincia.lucca.it/pariopportunita
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Opuscolo papà - Pari opportunità