mamma è al lavoro Chi sta con me? Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto le informazioni sui diritti per la maternità e la paternità. Le agevolazioni individuali sono: congedo di paternità, congedo parentale, riposi giornalieri, congedi e permessi per malattia del bambino, congedi per figli portatori di grave handicap, diritti del neo papà. Sono previste opportunità di finanziamento per sostituzione di titolari di attività autonome, imprenditori e liberi professionisti. Per le aziende: finanziamenti per misure di flessibilità. Per saperne di più, ci si può rivolgere alla Consigliera di Parità che potrà anche dare suggerimenti nel caso di controversie e problemi con il datore di lavoro. tel. 0583 433438 [email protected] Consigliera di Parità, c/o Centro Pari Opportunità, Via Santa Giustina 23, Lucca http://pariopportunita.provincia.lucca.it per approfondimenti e modulistica Il testo è stato pazientemente controllato da Claudia Del Rosso – le siamo grate di cuore. Ringraziamo il nostro piccolo amico Federico Minù che con i suoi disegni ha abbellito e alleggerito il nostro libretto. La nostra pubblicazione ha anche attinto a piene mani dalle numerose guide realizzate dalle Consigliere di Parità di molte regioni e province. Le ringraziamo tutte quante; il senso della Rete Nazionale delle Consigliere di Parità è anche questo. Emanuela e Gabriella Carissimo babbo, quando arriva un figlio, insieme alla gioia, arrivano spesso anche problemi per mettere insieme la nuova vita e il proprio lavoro. Abbiamo quindi pensato di offrire quest’opuscolo, che contiene le principali opportunità e i diritti di cui anche un neo babbo può usufruire prima e dopo la nascita di una figlia o di un figlio. Poter essere presente e contribuire alla sua crescita è sicuramente un’esperienza unica, che richiede però tempo, volontà e possibilità. Le disposizioni previste dal Testo Unico per la tutela e il sostegno della maternità e della paternità (D.Lgs. 26 marzo 2001, n.151) sono state pensate proprio per agevolare quei padri che desiderano dedicare un po’ del loro tempo alla crescita dei loro piccoli. In questo modo la cura dei figli non ricadrà solo sulle spalle della mamma e sarà possibile condividere quest’importante esperienza. Babbi, mamme e figli saranno tutti più ricchi. Con la speranza di essere state utili, rinnoviamo i nostri auguri. Per chiarimenti, consigli o aiuto, puoi rivolgerti a noi con fiducia, e faremo il possibile per consigliarti al meglio. Emanuela Tempestini Gabriella Fenili Consigliere di Parità per la Provincia di Lucca Congedo di paternità sei un papà lavoratore e sei l’unico genitore? oppure la mamma è gravemente malata? hai diritto a stare a casa dal lavoro per un periodo che si chiama congedo di paternità e che dura per tutto il tempo che sarebbe spettato alla mamma (complessivamente cinque mesi). come fare? si deve solo presentare al datore di lavoro la certificazione che attesti la morte, l’abbandono (dichiarazione di responsabilità ai sensi dell’art.47 DPR 28/12/2000 n.445), la grave infermità della mamma (certificato del medico ASL comprovante lo stato di infermità e l’impossibilità di accudire il bambino), oppure l’affidamento esclusivo (copia del provvedimento dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’affidamento). qual’è il trattamento economico? si riceve l’80% dello stipendio. Molti contratti di lavoro, come quelli del pubblico impiego, prevedono l’integrazione al 100%. Si considera, comunque, il 100% dei contributi previdenziali. ...e le ferie e l’anzianità di servizio? il periodo d’assenza conta come anzianità di servizio, anche ai fini della 13° mensilità e delle ferie. Se vuoi utilizzare ferie o permessi in aggiunta o in sostituzione al congedo per paternità sappi che ne hai diritto. sono in mobilità… in questo caso il congedo non si calcola nel periodo di permanenza nelle liste, mentre l’indennità di mobilità continuerà ad essere pagata sempre per il periodo massimo previsto. Non si è cancellati dalla lista se, durante il congedo, si rifiuta un’offerta di lavoro o di avviamento a corsi di formazione. sono un dirigente… se sei un dirigente alle dipendenze di un datore di lavoro privato, hai gli stessi diritti degli altri lavoratori e uguale tutela previdenziale da parte dell’INPS. ...e nel caso di adozioni o affidamenti? si può chiedere il congedo per paternità per i primi tre mesi successivi all’effettivo ingresso in famiglia dei bambini, se: - non hanno più di sei anni, e anche oltre se vengono da un paese straniero; - la mamma non ha già chiesto il congedo; - la mamma non c’è o è gravemente malata. quale documentazione? alla domanda è necessario allegare: - certificato di nascita o copia del provvedimento dell’Autorità giudiziaria che ha disposto l’adozione o l’affidamento; - documentazione attestante l’ingresso del bambino in famiglia (dichiarazione dell’istituto pubblico o privato da cui proviene il bambino oppure dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi dell’articolo 4 L.15/1968); - dichiarazione della madre adottiva o affidataria che rinuncia ad esercitare il diritto; - atto notorio dal quale risulti la rinuncia della madre con l’indicazione del relativo periodo. Congedo parentale che cosa è il congedo parentale? è un’astensione facoltativa dal lavoro, che si prende dopo il periodo di astensione obbligatoria. per chi? per i genitori che hanno un lavoro dipendente. quando e per quanto tempo posso avere il congedo parentale? il diritto può essere esercitato fino agli 8 anni di età del bambino o della bambina, per la durata massima di 6 mesi. Il congedo parentale può essere preso per un periodo continuativo o frazionato. Questo significa che puoi prenderlo anche per un solo giorno. se il congedo lo prende anche la mamma… in questo caso la somma dei mesi di congedo tra mamma e papà arriva al massimo di 10. se il babbo prende tre mesi consecutivi di congedo parentale? allora è previsto un premio! La somma complessiva dei mesi sale a 11 e il limite del padre passa da 6 a 7 mesi. Importante: puoi chiedere il congedo anche se la mamma non lavora, se è lavoratrice atipica o autonoma. E’ un diritto individuale, che prescinde da quello della madre. E non occorre essere regolarmente coniugati o conviventi! ...e se il babbo è l’unico genitore? ha diritto ad un periodo di congedo continuativo o frazionato per la durata massima di 10 mesi. se il babbo è in congedo parentale, la mamma… la mamma ha in ogni caso diritto ai riposi giornalieri, anche quando il papà è in congedo parentale. come si fa la domanda per il congedo parentale? si deve preavvisare il datore di lavoro almeno 15 giorni prima della data in cui inizia l’astensione. qual è il trattamento economico in questi casi? l’INPS verserà il 30% della retribuzione fino ai 3 anni di età del bambino per un periodo massimo complessivo tra i genitori di 6 mesi . Oltre i sei mesi e dai tre agli otto anni del bambino, non c’è nessuna retribuzione salvo che il reddito sia inferiore a 2,5 volte il trattamento minimo di pensione. …e quello normativo? il periodo di congedo è calcolato nell’anzianità di servizio, ma non conta per le ferie e la tredicesima. sei padre adottivo o affidatario? se il bambino ha da 0 a 6 anni: il congedo parentale non ha differenza con quello per i genitori naturali; se il bambino ha da 6 a 12 anni: il diritto al congedo parentale vale nei primi 3 anni dall’ingresso nel nucleo familiare. sei il babbo di due gemelli? allora i mesi di congedo raddoppiano. Il congedo parentale è calcolato per ogni figlia/o. sei iscritto alla gestione separata dell’INPS (co.co.co e co.co.pro)? per ora la legge ti esclude dal diritto al congedo parentale. Riposi giornalieri cosa è il riposo giornaliero? è il diritto ad ore di assenza dal lavoro durante il primo anno di vita della bambina o del bambino. come si quantifica? se hai un orario di lavoro giornaliero uguale o superiore a 6 ore puoi avere due riposi anche cumulabili nella giornata. Un’ora per ogni riposo. Se hai un orario inferiore alle 6 ore puoi disporre di una sola ora di riposo. sei il babbo di due gemelli? nel caso di parto plurimo i riposi raddoppiano e le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal papà o dalla mamma in alternanza tra loro, o da uno solo dei due. Possono essere utilizzate dal padre anche durante il congedo di maternità parentale della madre lavoratrice dipendente. quando spettano al padre? - se i figli o le figlie sono affidati solo al papà; - in alternativa alla madre se è lavoratrice dipendente e non li utilizza; - se la mamma è lavoratrice autonoma o libera professionista; - in caso decesso o grave malattia della mamma. sei un babbo affidatario o adottivo? nel caso di adozione o affidamento, si possono utilizzare le medesime regole entro il primo anno dall’ingresso nella famiglia. Se i bambini o le bambine sono due o più, i riposi raddoppiano. …per la retribuzione? i riposi sono considerati come ore di lavoro a tutti gli effetti, quindi l’INPS interviene sull’intero ammontare della retribuzione. …e per la previdenza? i riposi sono coperti da contribuzione figurativa. se la mamma è in congedo parentale… …allora il babbo non può utilizzare i riposi giornalieri. …e se la mamma è in aspettativa, o in permesso non retribuito? anche in questo caso il babbo non può utilizzare i riposi giornalieri. ...e se la mamma è in part-time? se la mamma è nelle pause lavorative previste dai contratti con part-time verticale, il babbo non puo utilizzare i riposi giornalieri. se la madre non è lavoratrice? il padre lavoratore non ha diritto ai riposi giornalieri per allattamento. Congedi e permessi per la malattia del bambino il bimbo è ammalato… i congedi sono un diritto del papà, in alternativa alla mamma, fino all’ottavo anno di età del figlio. Il congedo spetta al genitore richiedente anche se l’altro genitore non ne ha diritto. la mia piccola ha 3 anni… puoi assentarti dal lavoro in qualsiasi momento, senza vincoli di tempo e fino alla completa guarigione, per periodi corrispondenti alle malattie di ciascun figlio/a. Nel caso di adozioni e affidamenti il limite di età è elevato a sei anni. il mio bimbo ne ha 7… se il tuo bambino (dai 3 agli 8 anni di età) si ammala, puoi assentarti dal lavoro per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno per ogni figlio/a (anche per le adozioni e gli affidamenti). adozione e affidamento se, all’atto dell’adozione o dell’affidamento, il bambino o la bambina hanno tra i 6 e i 12 anni, si può utilizzare questo tipo di congedo nei primi tre anni dall’ingresso del minore nel nucleo familiare. come si richiede il congedo per la malattia del figlio? con una domanda al datore di lavoro allegando il certificato di malattia rilasciato da un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato. Attenzione: a questo tipo di congedi non si applicano le disposizioni sul controllo della malattia dei lavoratori. a chi spetta? ad entrambi i genitori, alternativamente, anche se l’altro genitore non ne ha diritto. Occorre presentare un’autocertificazione al datore di lavoro per attestare che l’altro genitore non utilizza contemporaneamente il congedo per lo stesso motivo. nel caso di un ricovero ospedaliero? se avviene quando sei in ferie, queste possono venire sospese per l’intera durata del ricovero. retribuzione… non è prevista nessuna indennità. I congedi sono utili invece per il calcolo dell’anzianità, ma non delle ferie e mensilità aggiuntive. …e previdenza per i periodi di congedo entro i 3 anni di età del bimbo/a è prevista la contribuzione figurativa; tra i 3 e gli 8 anni la contribuzione figurativa è ridotta. Handicap mio figlio ha un grave handicap… i permessi ed i riposi previsti dalla legge 104/92 possono essere cumulati con il congedo parentale e con il congedo per malattia. fino ai 3 anni di età il congedo parentale è esteso fino ad un massimo di 3 anni, sempre che tuo, figlio/a non sia ricoverato/a in istituti specializzati a tempo pieno. In alternativa, il babbo ha diritto a 2 ore di riposo giornaliero anche alternandosi con la mamma. dai 3 agli 18 anni di età 3 giorni di permesso mensile, anche continuativi. oltre i 18 anni 3 giorni di permesso mensile, anche continuativi, a condizione che tuo figlio o tua figlia conviva con te, oppure, se non convive, che la tua assistenza sia continuativa ed esclusiva. Hanno anche diritto: · a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al loro domicilio; · a non essere trasferiti in altra sede lavorativa senza il loro consenso. adozione e affidamento tutte le disposizioni relative al prolungamento del congedo parentale, permessi giornalieri, permessi mensili, sede di lavoro, si applicano anche a coloro che hanno in adozione o in affidamento portatori di handicap grave. congedo straordinario con la Legge 388/2000 è stato istituito un congedo straordinario per le lavoratrici madri o in alternativa i lavoratori padri, anche adottivi, o, dopo la loro scomparsa, uno dei fratelli o delle sorelle conviventi di soggetti con handicap grave, non ricoverati a tempo pieno in strutture specializzate. I genitori con figli disabili in situazione di gravità accertata da almeno 5 anni, hanno diritto al congedo straordinario con una durata massima di 2 anni nel corso della vita lavorativa. Durante il congedo straordinario si ha diritto a una indennità corrispondente all’ultima retribuzione. sono obbligato ai turni notturni? se hai a carico un/a figlio/a o altra persona disabile non sei mai obbligato a svolgere il lavoro notturno. retribuzione … nel caso di prolungamento del periodo di congedo parentale l’indennità corrisponde al 30% della retribuzione. Per quanto riguarda i riposi giornalieri ed i permessi mensili la retribuzione è completa. …e previdenza la contribuzione è figurativa sia in caso di prolungamento del congedo parentale, che per i riposi giornalieri e i permessi mensili. A.A.A. finanziamenti interventi ed azioni per la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione della prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con a carico figli minori disabili o anziani non autosufficienti sono finanziabili dall’art.9 comma d) della Legge 53/2000. I tuoi diritti prima di tutto… mantenimento del posto di lavoro: mansioni, sede e ruolo. che vuole dire? al rientro dal congedo per paternità hai diritto a conservare il tuo posto di lavoro nella stessa sede o in altra sede dello stesso Comune, e hai diritto di restarvi fino al compimento di un anno di età del bimbo. Dovrai essere adibito alle stesse mansioni che svolgevi prima dei congedo oppure ad altre mansioni che il contratto collettivo consideri equivalenti. dopo il congedo parentale? anche al rientro dopo un congedo parentale, dopo un permesso o un riposo hai gli stessi diritti del congedo per paternità. divieto di licenziamento fino al compimento di un anno di età del bimbo, non puoi essere licenziato dopo essere stato assente per congedo di paternità. sei un babbo adottivo o affidatario? vale lo stesso divieto di licenziamento fino ad un anno dall’ingresso del minore in famiglia. quindi c’è un diritto assoluto a conservare il posto di lavoro? no. Si può essere sempre licenziati in caso di colpa grave che costituisca giusta causa (ma non si perde il diritto all’indennità); se l’azienda cessa l’attività; se finisce la prestazione per la quale si era stati assunti; se è scaduto il contratto a termine. Anche se non si è superato il periodo di prova, ma in questo caso bisogna stare molto attenti perché ci potrebbe essere una discriminazione originata proprio dalla richiesta del congedo di paternità. Non puoi essere sospeso dal lavoro, salvo che non sia sospesa l’attività della tua azienda o del tuo reparto, e non puoi essere messo in mobilità. per ulteriore precisazione non puoi essere licenziato perché chiedi i congedi parentali o ti assenti per una malattia del bimbo. ...e se mi voglio licenziare? se il babbo, dopo il congedo per paternità, presenta le dimissioni volontarie entro un anno dalla nascita, ha diritto a richiedere le stesse indennità previste in caso di licenziamento. Non vale il preavviso previsto dal contratto. Le dimissioni sono valide solo se sono convalidate dalla Direzione Provinciale del Lavoro. Per legge le dimissioni del lavoratore padre devono essere convalidate (art.55 D.Lgs. 151/2001), a seguito del colloquio diretto tra gli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro e il lavoratore stesso. Il colloquio ha lo scopo di informare il lavoratore delle tutele che gli spettano durante il congedo di paternità, e di accertare la sua autentica volontà e la sua spontanea decisione di lasciare il lavoro rassegnando le dimissioni. Senza convalida le dimissioni sono nulle. Questa disposizione si applica ai contratti a tempo determinato ed indeterminato (compreso il contratto di apprendistato), a tempo pieno o parziale. il lavoro notturno fino al compimento dei 3 anni del bambino o della bambina, non sei obbligato a svolgere il lavoro notturno se convivi con la madre. Il diritto deve essere esercitato in alternativa alla mamma. sei l’unico genitore? il termine del divieto di lavoro notturno sale a 12 anni. anticipo della liquidazione per sostenere le spese del periodo di congedo parentale in cui hai meno stipendio, hai diritto a richiedere al datore di lavoro un anticipo della liquidazione. E ancora… part time è possibile richiedere il part-time come misura per favorire la conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro. Non c’è un obbligo di legge che imponga all’azienda di concedere il part-time, ma le Consigliere di Parità possono tentare una mediazione con l’impresa in cui lavori. finanziamenti per le aziende spesso i datori di lavoro non sanno che esistono finanziamenti per le aziende che introducono forme o strumenti di flessibilità di orario. Anche in questo caso, puoi rivolgerti alle Consigliere di Parità; è nostro compito proporre alle aziende le soluzioni più adatte. se la mamma non c’è… …o se non lavori o hai un reddito basso, c’è l’assegno di maternità. Bisogna rivolgersi agli uffici del Comune per l’assegno comunale o all’INPS per quello statale (entrambi in presenza di determinati presupposti). La domanda va presentata entro 6 mesi dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del bimbo adottato o in affidamento. Se non sei cittadino italiano, per ottenere l’assegno devi essere in possesso della carta di soggiorno. per un lavoro più conciliante e più flessibile per le aziende che decidono di adottare orari flessibili, servizi interni, misure di flessibilità particolari come il telelavoro, il part time, la banca delle ore o altro ancora, sono previsti dei finanziamenti specifici dalla Legge 53/2000, art. 9. I costi delle misure di flessibilità adottate per favorire la maternità e la paternità non ricadono così solo sulle aziende, che possono chiedere un finanziamento anche per un solo caso. Con lo stesso articolo sono finanziabili anche interventi di formazione per aggiornare o riqualificare un dipendente al suo ritorno dal congedo di paternità. A.A.A. interventi ed azioni per la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione della prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con a carico figli minori disabili o anziani non autosufficienti sono finanziabili sempre dall’art.9 della Legge 53/2000. Anche i titolari di impresa, lavoratori autonomi e liberi professionisti, che usufruiscono del congedo di paternità, possono chiedere un finanziamento ai sensi della stessa legge per finanziare il costo di una persona che li sostituisca nella conduzione dell’attività. Per accedere ai fondi occorre presentare un progetto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche della famiglia Tre scadenze annuali: 10 febbraio, 10 giugno, 10 ottobre Per informazioni, rivolgiti alla Consigliera di Parità Riflessioni Abbiamo pensato di proporvi alcuni libri tanto per cominciare una riflessione della quale pensiamo ci sia bisogno. Padre, paternità, nuovi padri...molteplici sono oggi gli aspetti da prendere in considerazione... Una bibliografia più ampia è consultabile presso il nostro centro o sul sito. Evi Crotti, Alberto Magni - Questo è il Mio Papà - La figura paterna nei disegni dei bambini Red Edizioni, 2009 Un libro per i papà che desiderano ripensare il proprio ruolo e prendere le distanze da modelli comportamentali tradizionali, ormai obsoleti e inadeguati in una società in cui la famiglia è in trasformazione. La riflessione parte da un’analisi dei bisogni emotivi e psicologici del bambino, supportata da un’ampia raccolta di disegni che, grazie alle spiegazioni degli autori, diventano anche per il lettore illuminanti test proiettivi. Ed Avis - Papà, Stai un po’ con Me Red Edizioni, 2009 Questo libro suggerisce ai papà di bambini di età compresa fra i 4 e i 10 anni tanti modi originali per mettere a frutto il tempo trascorso con i loro figli: dai giochi di movimento alla costruzione di aerei di carta e di veri e propri strumenti musicali, all’invenzione di codici segreti, all’allestimento di una rudimentale tenda da campeggio, a piccoli esperimenti culinari. Tutte le attività proposte sfruttano gli oggetti più semplici che si trovano in ogni casa…ci sono giochi per tutte le occasioni… Stephen Giles - Un Perfetto Papà - Come diventarlo in meno di un anno Red Edizioni, 2008 Un libro pieno di umorismo, di spunti e consigli pratici. Nasce il primo figlio e la vita è scombussolata: una valanga di novità e di cambiamenti. Ma dove s’impara il mestiere di papa? Certamente sul campo, giorno per giorno, ma anche facendosi aiutare da un libro come questo che può fare da guida nell’affrontare i non pochi dubbi e le mille perplessità. Fabio Selini - Il Padre Sospeso - La satira di un’adozione raccontata da un papà Mammeonline, 2008 Un padre adottivo racconta in prima persona il lungo e tormentato percorso per incontrare la figlia che la sorte gli ha destinato. Una cronaca vissuta pienamente in ogni emozione, ogni frustrazione, ogni timore, nella lunga attesa di una figlia nata altrove. C’è tanta ironia e molta dolcezza in questa storia di adozione. Michael Heatley - Il libro del super papà. Per il papà migliore del mondo De Agostini, 2008 Il volume ideale per imparare a cambiare un pannolino, a costruire un pupazzo di neve oppure un aquilone, Insegnare a guidare, oppure affrontare il primo giorno di scuola del proprio figlio non coglierà più impreparati, bensì perfettamente consapevoli di come agire. Tante idee e suggerimenti per condividere il tempo libero con giochi e attività, e trascorrere insieme ai propri figli ore indimenticabili. Simona Argentieri - Il padre materno. Da San Giuseppe ai nuovi mammi Meltemi, 2005 “...ai teneri padri di oggi, disponibili a svolgere la funzione materna senza diventare mammi...”. La figura del padre è cambiata. Scompare il padre tiranno tutto lavoro e punizioni. Compaiono i nuovi padri, eredi delle rivoluzioni femministe, che si alternano con le madri al biberon e godono della funzione materna. Sapranno incarnare l’eterna fantasia del “padre materno”, forte e tenero, protettivo e buono? O diventeranno “mammi”, che usurpano il posto della madre? Maria Manucelli - Un papà su misura. Guida psicologica per diventare papà “quasi perfetti” Franco Angeli, 2005 Questo libro ricco di esempi affronta in modo semplice e chiaro problemi e domande che si presentano ai padri dal concepimento fino all’ adolescenza e oltre: una specie di “vademecum” del papà a cui ritornare per riflettere di volta in volta su di sé, sui propri figli, sulla propria compagna. Per ogni età il ruolo di padre cambia, il “su misura” per essere sempre un prezioso riferimento e fornire strumenti per camminare nella vita. finito di stampare nel mese di agosto 2009 Io e il mio papà. Stiamo in una prateria, sdraiati ...in un mare di erba: intorno a noi verde gigante e un cielo azzurrino. Tu sei come la luna, splendente. Ci coccoliamo. Sentiamo i cavalli al galoppo E rumori di ali di aquile. Io sono felice. Noi siamo felici. Federico Se non ti servo più non gettarmi via, Regalami ad un altro papà Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Via S.Giustina, 23 55100 Lucca tel. 0583.433438 fax 0583.433450 e-mail: [email protected] website www.provincia.lucca.it/pariopportunita