Piano Arsenico ATO4
Inaugurazione Impianto Sorgenti del Carano
e condotta idrica su Via Ninfina
30 luglio 2013
L’Arsenico nell’Ato4
Acqualatina S.p.A. sin dal 2004 è impegnata in diverse
azioni di risoluzione del problema dell’Arsenico e tale
impegno ha permesso, nelle acque distribuite, il rientro
dei valori all’interno dei limiti di legge, già dal 28
dicembre 2012, in anticipo rispetto alla scadenza della
deroga fissata dalla Comunità Europea.
Il Piano per fronteggiare l’arsenico nell’ATO 4 - Lazio
Meridionale ha previsto investimenti per 17 milioni
di euro; di questi, 2,3 milioni dovranno essere finanziati
dalla Regione Lazio.
Impianto “Sorgenti del Carano”
Un impegno economico consistente, che ha permesso
l’installazione di ben 9 impianti di dearsenizzazione,
di cui, quello a servizio di Carano-Giannottola (sito nel
Comune di Aprilia) risulta essere il più grande d’Italia
nel suo genere.
La fase conclusiva dei lavori è sancita dall’ultimazione
della condotta idrica lungo la Via Ninfina, a servizio
del Comune di Cisterna di Latina, e del dearsenizzatore
di Sorgenti di Carano a servizio di quota parte dei
Comuni di Aprilia, Anzio e Nettuno.
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Tratto di condotta “Ninfina”
Arsenico - Contesto e fase transitoria
CONTESTO NORMATIVO
GESTIONE EMERGENZA: MEZZI SOSTITUTIVI E COMUNICAZIONE ALL’UTENZA
Dal 2003, all’intera Regione Lazio,
incluso l’ATO4, sono state concesse
deroghe annuali per l’arsenico con un
limite fissato a 50 μg/l
Acqualatina S.p.A. ha predisposto un servizio sostitutivo a mezzo autobotti
posizionate presso i centri cittadini fino all’abbassamento della concentrazione
di arsenico al di sotto dei 10 μG/L, così da poter rispondere all’esigenza di acqua
ad uso potabile degli interi abitati (attiva dal 16 Dicembre 2010)
A novembre 2010, il rifiuto della
Commissione Europea alla Regione
Lazio di ulteriore deroga
Il Gestore ha consegnato, presso asili nido e scuole materne, distributori
automatici di acqua potabile fino all’abbassamento della concentrazione di
arsenico al di sotto dei limiti di deroga
Il 24 marzo 2011 nuova deroga a 20 μg/l
concessa dalla Commissione Europea
alla Regione Lazio con scadenza dei
termini al 31 dicembre 2012
Già nel corso del 2009, Acqualatina S.p.A. ha diffuso una prima brochure
informativa, approvata dall’ASL, presso le sedi dei Comuni, delle Associazioni
dei consumatori e presso i propri sportelli territoriali
Il sito web aziendale (www.acqualatina.it) è stato costantemente aggiornato,
dal personale Acqualatina, con i dati sulla qualità dell’acqua, con le ordinanze
emesse dai sindaci e i documenti ufficiali di riferimento
Acqualatina S.p.A. ha costantemente aggiornato l’utenza, sull’avanzamento
lavori, attraverso i media
Il Gestore ha operato un lavoro sinergico con gli studi medici per un’informazione
sul corretto utilizzo della risorsa idrica, specie per le fasce più esposte come
donne incinte e bambini al di sotto dei 3 anni
Acqualatina S.p.A. ha diffuso, capillarmente in tutti i Comuni interessati, un
allegato in bolletta con l’informazione completa sull’avanzamento lavori
RISOLUZIONE DEFINITIVA DEL PROBLEMA
I lavori che hanno portato alla risoluzione definitiva del problema sono stati suddivisi in diverse fasi, che si riportano di
seguito.
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Piano Arsenico - Prima Fase
Comune di Castelforte
Installazione, nel 2004, di un impianto di dearsenizzazione presso la sorgente “Forma del Duca”.
Successivamente, grazie a una ottimizzazione della rete idrica comunale (con riduzione delle perdite idriche),
è stato possibile dismettere il campo pozzi di “Forma del Duca”.
Comune di Cori
Installazione, nel Comune di Cori, degli impianti di trattamento precedentemente ubicati presso la sorgente
di “Forma del Duca”, con lo scopo di replicare il successo già ottenuto presso Castelforte.
Comune di Cisterna di Latina
Ottimizzazione dell’impianto esistente presso il serbatoio di Dante Alighieri che ha permesso da subito
l’abbattimento dei valori di arsenico per oltre il 90% del territorio comunale. Operativo dal 23 dicembre 2010.
Centrale “Sardellane” (Latina, Pontinia, Sabaudia e Sezze)
La riduzione dei contenuti di arsenico nella captazione “Sardellane” e nei relativi comuni serviti (Latina,
Pontinia, Sabaudia e Sezze) è stata, in parte, ottenuta grazie all’ottimizzazione delle reti di distribuzione ed
alla conseguente riduzione dei volumi di acqua emunti, congiuntamente con una miscelazione con risorse
idriche a basso contenuto di arsenico
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Piano Arsenico - Seconda Fase
Comune di Aprilia (Frazione di Campoleone)
Installato, il 18 gennaio 2011, un impianto di trattamento delle acque a servizio della frazione di Campoleone,
con lo scopo di ridurre entro i limiti previsti per legge i valori di arsenico.
Comune di Sermoneta
Installato, il 20 gennaio 2011, un impianto di trattamento delle acque, con lo scopo di ridurre entro i limiti
previsti per legge i valori di arsenico. L’impianto è stato collaudato e attivato il 22 febbraio 2011.
Comune di Cisterna di Latina
• Il 19 ottobre 2011, è stato installato un impianto di trattamento mobile da 90 litri/secondo a servizio
del serbatoio “Dante Alighieri”, in grado di abbattere ulteriormente i valori di arsenico in gran parte del
territorio comunale.
• Il 28 dicembre 2012 è stato Installato anche un impianto mobile posto a servizio della frazione di “Le
Castella” (Casotto Spallato), con lo scopo di abbattere i valori di arsenico sotto i 10 microgrammi/litro, in
attesa della messa in opera di una condotta da Ninfa.
è stato, inoltre, realizzato il primo tratto della condotta idrica di interconnessione con la Centrale di Ninfa con
lo scopo di utilizzare la stessa come nuova fonte di approvvigionamento.
Comune di Cori
Installato un altro impianto di trattamento, in grado di portare i valori di arsenico al di sotto dei 10
microgrammi/litro. L’impianto mobile è stato attivato nel mese di marzo 2011. Improntato anche un rapido
Piano di Azione che ha permesso, già nel 2011, di avere un impianto di riduzione dell’arsenico (potabilizzatore
o dearsernizzatore), collaudato e funzionante, finalizzato a ridurre i valori di concentrazione dello stesso al di
sotto dei 10 microgrammi/litro (precedentemente in uso a Cisterna di Latina).
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Piano Arsenico - Terza Fase
Comuni di Aprilia, parte di Anzio e Nettuno, Latina Borghi
Il Comune di Aprilia e i borghi di Latina sono serviti dal campo pozzi di Carano-Giannottola, nel Comune
di Aprilia, con valori di arsenico precedentemente compresi tra gli 8 e i 12 microgrammi/litro e con una
portata di 600 litri/secondo. Per questa sorgente è stato realizzato, e reso operativo il 28 dicembre 2012,
un impianto per trattamento arsenico di una portata di 360 litri/secondo, tale intervento è da ritenersi
definitivo, in quanto non è possibile miscelare con altre fonti che riportino valori di arsenico inferiori a 3/5
microgrammi/litro.
Parte dei Comuni di Anzio e Nettuno
I Comuni di Anzio e Nettuno sono serviti dal campo pozzi di Sorgenti del Carano, nel Comune di Aprilia,
con valori di arsenico precedentemente compresi tra gli 8 e i 12 microgrammi/litro e con portata massima
di 400 litri/secondo. Per questa sorgente è stato realizzato un impianto per trattamento arsenico di una
portata di 240 litri/secondo, tale intervento sarà da ritenersi definitivo, in quanto non è possibile miscelare
con altre fonti che riportino valori di arsenico inferiori a 3/5 microgrammi/litro. È stato già attivato, il 28
dicembre 2012, un impianto presso il serbatoio “Spadellata”, a servizio di parte dei comuni di Anzio e
Nettuno che ha garantito, sinora, il rispetto dei limiti di legge. Con l’attivazione della condotta Ninfina,
però, lo stesso viene sostituito dall’impianto attualmente ubicato presso il serbatoio “Dante Alighieri” di
Cisterna di Latina, non più indispensabile.
Comune di Cisterna di Latina
Il problema è stato risolto definitivamente e in modo stabile grazie al completamento della condotta che
porta acqua potabile da Ninfa.
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Piano Arsenico - Progressione
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Principali Interventi
carano giannottola
Investimento: 3,2 Milioni di euro
Portata d’acqua trattata: 360 litri/secondo
Comuni serviti: Latina, Aprilia, Anzio e Nettuno
Tecnologia:
L’impianto si avvale di un processo di rimozione dell’Arsenico tramite adsorbimento su idrossido di ferro che,
prelevando l’acqua in uscita dai pozzi, permette il trattamento di dearsenificazione di 360L/sec., pari al 60%
dell’acqua totalmente disponibile, che va a miscelarsi con il restante 40% non trattato, in modo da ottenere
complessivamente acqua con valori di Arsenico entro i limiti di legge.
Peculiarità:
Elevata capacità di rimozione arsenico
Rispetto ambientale
Semplicità impiantistica e gestionale
Con la messa in funzione di questo impianto, a dicembre 2012, si è risolto in modo
definitivo ed entro i limiti imposti dalla UE, il problema dell’arsenico su tutto il
territorio interessato dal fenomeno.
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Impianto “Carano-Giannottola”
In seguito alla messa in opera dell’impianto di Carano – Giannottola, ultima dell’insieme
delle opere che hanno garantito il contenimento dei livelli di Arsenico entro i limiti di legge
in tutto il territorio dell’ATO – Lazio meridionale, il focus si è spostato sui lavori relativi ad
un nuovo impianto di dearsenizzazione presso il sito di Sorgenti del Carano e alla condotta
“Ninfina”.
Tali lavori si sono resi necessari per rendere stabile e definitiva la risoluzione del problema
arsenico.
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Principali Interventi
Sorgenti del Carano
L’intervento relativo all’impianto di dearsenizzazione di Sorgenti del Carano si è reso necessario per garantire la risoluzione
stabile e definitiva al problema dell’arsenico.
Tale soluzione si rivela particolarmente robusta, in quanto consente di gestire le fluttuazioni di arsenico nell’acqua
concomitanti ai notevoli carichi di portata che si realizzano in presenza di forti variazioni nella quantità prelevata, in
special modo nel periodo estivo o comunque in situazioni di forte richiesta
Investimento: 2,4 Milioni di euro
Portata d’acqua trattata: 240 litri/secondo
Comuni serviti: Aprilia, Anzio e Nettuno
Tecnologia:
L’impianto si avvale di un processo di rimozione dell’Arsenico tramite adsorbimento su idrossido di ferro che,
prelevando l’acqua in uscita dai pozzi, permette il trattamento di dearsenificazione di 240L/sec., pari al 60% dell’acqua
totalmente disponibile, che va a miscelarsi con il restante 40% non trattato, in modo da ottenere complessivamente
acqua con valori di Arsenico entro i limiti di legge.
Peculiarità:
Elevata capacità di rimozione arsenico
Rispetto ambientale
Semplicità impiantistica e gestionale
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Installazione del dearsenizzatore a “Sorgenti del Carano”
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Il processo di rimozione Arsenico
Il sistema di trattamento dell’acqua si è dovuto integrare con il contesto preesistente che presenta alcune peculiarità
di cui si è dovuto tener conto.
L’acqua da trattare, infatti, proveniva contemporaneamente da diversi pozzi, i quali inviano i singoli flussi all’interno
di una vasca d’accumulo.
In sostanza, il processo di trattamento Arsenico di questo impianto può essere così riassunto:
Prelievo acqua da pozzi
Miscelazione acque e partizione portata tra impianto e bypass
Stadio di filtrazione con adsorbimento di idrossido di ferro
Restituzione dell’acqua al serbatoio
L’impianto utilizza numerosi filtri disposti in parallelo, suddivisi in batterie filtranti.
L’impianto non utilizza prodotti chimici, ad esclusione dell’anidride carbonica necessaria per il processo di
abbattimento e l’ipoclorito di sodio per la disinfezione.
Il processo di rimozione Arsenico sfrutta la capacità di trattenere l’arsenico che hanno i minerali utilizzati, facendolo aderire
all’interno della matrice del minerale stesso. Ovviamente, per tale processo occorre impiegare minerali in grado di favorire
questa funzione; per l’ottima affinità tra Ferro e Arsenico, si impiegano minerali granulati a base di ferro nelle sue diverse forme.
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Esempio di un gruppo filtrante
Schermata “Sinottico” del Telecontrollo
Laboratorio di analisi dell’acque
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Vista prospettica - impianto di dearsenizzazione
Gruppo Filtrante
4
3
5
2
1
6
13
4
7
Dettaglio Gruppo Filtrante
1
Arrivo dai pozzi
2
collettore di miscelazione
3
totem di distribuzione
4
4
filtro
4
3
7
1
5
DOSAGGIO CO2
6
USCITA ACQUA TRATTATA
7
controlavaggio
6
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Principali Interventi
Condotta idrica “Ninfina”
L’imponente opera della condotta “Ninfina” è stata realizzata in sostituzione dei dearsenizzatori di Dante Alighieri (90
l/s) e di Casotto Spallato (15 l/s).
Tale intervento, consentendo un carico addizionale di portata di flusso idrico privo di arsenico, va, anch’esso, a garantire
una solidità e robustezza della soluzione di molto superiore alla soluzione precedente, con una stabilizzazione attesa
dei livelli di arsenico di gran lunga al di sotto dell’attuale media, pur già al di sotto dei limiti di legge.
La messa in opera della condotta comporta, inoltre, un risparmio sia in termini di costi veri e propri (840.000 euro/
anno) che di investimento (gestione e manutenzione degli impianti); la condotta, infatti, ha costi di gestione/
manutenzione enormemente più bassi in quanto si passa dalla gestione di impianti di tipo simil-industriale, che
richiedono notevoli investimenti di tempo e denaro per la manutenzione e il corretto funzionamento (es. energia
per la filtrazione, cambio resine, sistema di telecontrollo e di automazione spinto, etcc.), a una comune condotta
idrica, seppur importante per dimensioni e portata.
Investimento: 5,4 Milioni di euro
Portata d’acqua trattata: 100 litri/secondo
Lunghezza condotta: 12,7 Kilometri
Comune servito: Cisterna di Latina
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Lavori sulla condotta proveniente dalla centrale di Ninfa
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Mappa territoriale - Principali realizzazioni
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Piano Arsenico ATO4
Inaugurazione Impianto Sorgenti del Carano
e condotta idrica su Via Ninfina
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Opuscolo "Sorgenti del Carano" e