30/07/2013 SEPA – PUNTO DELLA SITUAZIONE Sepa Direct Debit (SDD) Date Dal 1/09/13: - Da questa data non sarà più possibile presentare gli odierni RID con data scadenza oltre il 31/01/2014. Per effetti con scadenza successiva sarà necessario inviare presentazioni Sepa Direct Debit. - Le banche saranno tenute a prendere in carico presentazioni SDD con il nuovo tracciato XML. Dal 14/10/13: - Entrerà in vigore SEDA (nuovo sistema di allineamento elettronico che sostituisce l’attuale Allineamento Rid). Dal 1/2/2014 al 1/2/2016: - Si potrà ancora presentare attraverso lo standard CBI e le attuali deleghe Rid rimarranno valide. Tuttavia, le disposizioni dovranno però essere arricchite con le seguenti informazioni obbligatorie, comuni al tracciato SDD e CBI ‘arricchito’: IBAN completo del debitore Natura del conto del debitore (CORE o B2B): l’SDD prevede due schemi distinti di gestione del servizio, che si differenziano, in particolare, per la facoltà di storno da parte del debitore (CORE prevede 8 settimane per il diritto di rimborso, B2B non prevede diritto di rimborso). Sarà possibile presentare un SDD come Core su un conto B2B, ma non viceversa. Tipo sequenza: dato che andrà ribadito in ogni presentazione SDD e identifica se è: l’ unica rata del contratto, o la prima rata del contratto, o l’ultima rata del contratto, o una rata successiva alla prima ma non l’ultima. Le indicazioni fornite dal sistema bancario sono: a. sul primo invio di disposizioni relative a deleghe preesistenti è consigliabile indicare FRST, poi RCUR sui successivi (è possibile ma non certo che le banche accettino RCUR anche sul primo invio). Si consiglia di chiedere anche alle proprie banche. b. sulle disposizioni relative a nuovi mandati sarà necessario indicare FRST sul primo invio e RCUR sui successivi Data sottoscrizione mandato: sulle presentazioni relative a contratti in essere (attuali deleghe), suggeriamo di indicare la data di sottoscrizione originaria del contratto; nel caso in cui tale dato non fosse a vs disposizione o risultasse troppo oneroso indicarlo, suggeriamo di indicare una data a piacere inferiore al 1/9/2013. La data sarà invece da indicare correttamente per tutti i mandati sottoscritti dopo l’1/2/14 e per quelli allineati col nuovo servizio SEDA anche in date precedenti. Identificativo del creditore: È un attributo dell’azienda creditrice (utile per identificare il creditore effettivo per le presentazioni in nome e per conto). È costruito con: codice 30/07/2013 paese ISO, check digit, 3 caratteri liberi per il “business code” del creditore, codice identificativo nazionale del soggetto (per l’Italia è C.F./P.I.). - Potranno essere presentati SDD sia attraverso l’attuale formato CBI, appositamente arricchito, che attraverso il nuovo standard SEPA/XML. - Dopo questa data, ogni distinta in formato CBI potrà contenere solo un codice SIA: pertanto per presentazioni in nome e per conto dovrà essere usato lo standard XML. - Allo stato attuale delle informazioni, non sarà possibile presentare SDD a soggetti di San Marino Dal 1/2/2016: - Lo standard Sepa XML sarà obbligatorio in via definitiva per tutte le disposizioni di tipo ‘rid’ o Varrà anche per le disposizioni oggi definite ‘Rid finanziaria’ o ‘Ad importo fisso’ (così definite nei contratti di allineamento) Cosa deve fare l’azienda per adeguarsi agli standard SDD 1. Richiedere alla propria banca attiva il codice CUC. 2. Attrezzarsi per raccogliere i dati indispensabili alla presentazione, utilizzando le apposite funzioni dell’allineamento elettronico archivi Rid del proprio remote banking. Dalla versione DocFinance/Telemaco 5.1.2 del 13/11/2012 sono attive le nuove causali dell’allineamento elettronico degli archivi Rid (AEA) che consentono di recuperare le informazioni relative a IBAN del debitore e natura del conto, oltre alla conferma dei dati del sottoscrittore e dell’intestatario del conto. 3. Nel caso si utilizzino Remote Banking diversi da Telemaco (integrato con DocFinance), occorre verificare preventivamente che il proprio Remote Banking sia in grado di acquisire distinte Sepa Direct Debit in formato XML. 4. Inserire sul proprio sistema informativo i dati utili sui clienti per le presentazioni SDD: a. Dati costanti: Core/B2B, Data Mandato, IBAN completo b. Dati da gestire per singola disposizione: Tipo Sequenza 5. Se le distinte di presentazione verranno gestite sul sistema contabile e non in tesoreria, far implementare sul proprio gestionale, nella generazione delle attuali presentazioni Rid, il nuovo Record 17 contenente le informazioni necessarie alla presentazioni di Sepa Direct Debit. 6. Nel caso le presentazioni Rid vengano gestite dal modulo Decisioni della tesoreria DocFinance, occorrerà richiedere al fornitore dell’interfaccia tra DocFinance e il sistema informativo l’adeguamento del tracciato dello scadenzario, con riferimento alle scadenze di tipo ‘effetto Rid da presentare’ secondo le specifiche sottostanti: 30/07/2013 INFORMAZIONE CONTENUTO NOME DEL CAMPO POSIZIONE TIPO DIMENSIONE Tipo incasso RID - Blank = Core - RO = Core - RV = B2B Si è preferito gestire il tipo incasso attraverso il “Tipo Pagamento” (1) Può assumere i valori - OOFF: L’unica rata del contratto - FRST La prima rata del contratto - FNAL: L’ultima rata del contratto - RCUR Una rata successiva alla prima, ma non l’ultima Sono i 3 campo liberi dell’identificativo del creditore. In fase iniziale non saranno gestiti e verrà sempre indicato ZZZ di default Tipo Documento 49 An 2 Tipo Pagamento 1 An 2 Numero Titoli 51 An 5 Business Code del creditore / An 3 Data di sottoscrizione del mandato per i nuovi contratti SDD. Per le vecchie deleghe RID, dovrà essere una qualunque data antecedente l’01/09/13, e dovrà rimanere costante per quel contratto per tutte le presentazioni future. Codice paese CIN € CIN ABI CAB NR. CONTO Per le nuove deleghe SDD rappresenterà il codice identificativo del contratto. (2) Data documento 268 Data 8 Paese Check Digit paese Cin numero c/c Abi Cab Numero c/c Codice Mandato 264 266 235 149 154 247 501 An An An An An An An 2 2 1 5 5 12 35 Tipo sequenza Business Code del creditore (per identificativo del creditore) Data sottoscrizione mandato IBAN del debitore Codice Mandato (1) Occorrerà introdurre sul gestionale 2 appositi tipi pagamento per distinguere gli effetti presentabili come Core o come B2B. Per le aziende che presenteranno sempre solo 1 delle due tipologie basterà definire un unico tipo di pagamento, che potrà anche essere quello precedentemente utilizzato per gli effetti Rid. (2) il “codice mandato”, se presente, avrà la priorità sui campi “tipo codice” e “codice cliente” che attualmente definiscono un contratto Rid. In mancanza del “codice mandato” sul tracciato, quest’ultimo verrà ricostruito attraverso i campi “tipo codice” e “codice cliente”. Per Rid Finanziari e Rid ad importo prefissato, non andrà mai compilato il “codice mandato”. Implementazioni DocFinance Settembre 2013 - Rimarrà disponibile la possibilità di generare RID secondo gli standard attuali, in quanto potrebbero essere previsti specifici accordi tra banca e cliente oppure perché potrebbe trattarsi di presentazioni di RID finanziari o ad importo fisso (che non rientrano nella normativa SEPA e quindi continueranno a rimanere in essere). 30/07/2013 - Dal 1/9, in fase di generazione o importazione di una distinta RID “non SDD” sarà impostato un controllo sulla data scadenza degli effetti, segnalando eventuali effetti in scadenza oltre il 31/01/2014. Il controllo non sarà comunque bloccante. - Sarà implementata la possibilità di generare Sepa SDD, Core o Business to Business. - Importazione: verrà prevista la possibilità di importare presentazioni SDD nel formato CBI “arricchito” (odierno tracciato CBI arricchito dell’apposito record 17 per l’SDD). La presentazione verrà direttamente convertita dal programma in formato XML per l’invio alle banche. - Modulo Decisioni: verrà resa disponibile la possibilità di scegliere, all’inizio della procedura di generazione delle distinte, se creare RID Cbi ordinari o Sepa Direct Debit. N.B. Inizialmente non sarà gestita la diversificazione del Business Code del Creditore all’interno del Creditor Identifier (sarà compilato di default con il valore “ZZZ”). In fase di importazione di una distinta, invece, il Business Code verrà fatto transitare senza controlli o variazioni - Implementazione, in fase di importazione distinte, del tracciato SDD/XML. - Esiti di incasso: il contenuto informativo dell’esito e le funzionalità rimarranno invariate. Verrà gestita la nuova causale di insoluto per “formato non supportato”. Andrà gestita fino al 1/2/2016 l’esportazione degli esiti potendo scegliere fra XML e CBI. Ottobre 2013 - Implementazione del nuovo tracciato SEDA (ex Allineamento RID - AEA). 01/02/14 - - Gestione contratti (Seda - Allineamento Elettronico Archivi): o Verrà prevista una modalità di inserimento dei contratti RID/mandati SDD facilitata a partire dagli scarti degli allineamenti RID/SEDA. I dati presenti sull’allineamento verranno compilati automaticamente e potranno essere integrati manualmente. o Verrà prevista una modalità di inserimento dei mandati SDD facilitata a partire dalle presentazioni di Sepa Direct Debit. Generando distinte dal modulo decisioni, qualora le scadenze importate dal gestionale non contenessero tutti i dati necessari per una presentazione SDD, sarà data la possibilità di completare la disposizione attingendo in automatico alle informazioni contenute nell’allineamento contratti (Allineamento elettronico Archivi). Sepa Credit Transfer Dal 01/02/2014 al 01/02/2016 30/07/2013 - - Si potrà continuare ad utilizzare lo standard CBI, sarà convertito dalle banche in formato XML Sepa (tale obbligo è solo per le Banche proponenti, teoricamente alcune banche passive potrebbero quindi non accettarli). Anche continuando ad utilizzare gli attuali tracciati CBI la causale descrittiva non potrà superare i 140 caratteri, contro gli attuali 450. Non sarà possibile indicare più SIA all’interno della distinta, quindi per pagamenti in nome e per conto sarà obbligatorio l’utilizzo del tracciato XML. Allo stato attuale, non sarà più possibile indicare IBAN relativi a San Marino (i beneficiari residenti a San Marino potranno ricevere solo bonifici esteri non Sepa) Dal 1/2/2016 - Lo standard Sepa XML sarà obbligatorio in via definitiva. Cosa deve fare l’azienda per poter disporre SCT - - Richiedere alla propria banca attiva il codice CUC. Essere certa di conoscere correttamente IBAN e BIC del beneficiario. Non sarà effettuato da parte delle banche un controllo di congruenza tra descrizione del beneficiario e intestatario del conto. Se genera le distinte di pagamento sul sistema contabile e non in tesoreria, far implementare la funzione di generazione formato XML Sepa sul proprio sistema gestionale. In caso di remote non integrato, verificarne la funzionalità di importazione dei file in formato Sepa/XML prodotti dalla tesoreria DocFinance. I dati necessari per disporre SCT sono: - Codice CUC dell’ordinante; - IBAN del beneficiario; - BIC del beneficiario, solo per SCT non domestici (da Italia ad altro paese SEPA). Richiesta CUC per utenti Telemaco: è sufficiente inviare una e-mail a [email protected] chiedendo l’abilitazione al Sepa ed i codici CUC dei rispettivi SIA. Una volta ricevuta la mail, inserire il codice CUC in: Anagrafiche/Archivi Comuni/Anagrafica Azienda. Implementazioni DocFinance - - Verranno introdotti controlli su: o Lunghezza massima delle note. o Presenza di un solo codice sia per ogni distinta CBI. o Esclusione degli IBAN di San Marino. Verrà resa possibile la generazione dal modulo decisioni di DocFinance (attuale Distinte Italia) di distinte SEPA XML. Verrà resa possibile la generazione dal modulo decisioni di DocFinance di distinte SEPA XML di assegni di traenza, solo Italia su Italia.