Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia VENEZUELA NOTA CONGIUNTURALE GIUGNO 2012 ICE Caracas – giugno 2012 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree L’economia venezuelana, dopo lo sviluppo positivo del quinquennio 2004-2008, ha registrato un periodo di contrazione economica che ha prodotto al termine del biennio successivo un PIL negativo pari al -3,2% nel 2009 e del -1,5% rispetto nel corso del 2010 . Tuttavia a partire dal quarto trimestre 2010 l’economia, sostenuta dal forte aumento dei prezzi del petrolio e dal conseguente incremento della spesa pubblica che ha riattivato il consumo privato, ha evidenziato segnali di ripresa che si sono tradotti nel 2011 in un tasso di crescita del PIL pari al 4,2% rispetto al 2010. Considerando i dati annuali, nel corso del 2011, il PIL venezuelano ha avuto la seguente composizione: Fonte: Banco Central de Venezuela (BCV) Pagina 2 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Nello specifico, nel corso del 2011, il settore petrolifero, strategico per lo sviluppo del Paese, è rimasto pressoché costante, registrando un lieve aumento dello 0,6%, mentre il PIL non petrolifero ha evidenziato una crescita del 4,5%. Tra le attività economiche non petrolifere si evidenziano i positivi tassi di crescita del settore finanziario (12%), telecomunicazioni (7,3%), commercio al dettaglio (6,5%), settore logistico (5,8%), i servizi pubblici di elettricità ed acqua (5%), mentre i servizi prodotti dal settore pubblico hanno avuto uno sviluppo del 5,5%. L’analisi disaggregata del Prodotto Interno lordo conferma l’andamento positivo di tutti i settori economici venezuelani. Il comparto privato ha evidenziato nel 2011 un tasso di crescita delle attività produttive pari al 3,7%, mentre il settore pubblico nel periodo in esame, ha registrato un aumento del 4%. Il tasso di disoccupazione secondo le ultime fonti ufficiali disponibili, alla fine del secondo semestre 2011 è stato del 7,8%. TASSO DI DISOCCUPAZIONE PERIODO 2001 - 2011 25,00 20,00 VAR % 15,00 10,00 5,00 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Anno Fonte: Instituto Nacional de Estadística (INE) Pagina 3 di 32 2007 2008 2009 2010 II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre I semestre II semestre 0,00 2011 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree L’economia continua ad essere caratterizzata dal tasso di inflazione più alto dei Paesi dell’America Latina. Alla fine del 2011, il tasso inflattivo registrato in Venezuela è stato pari al 27,6%, maggiore rispetto al tasso del 27,2% registrato alla fine del 2010. INFLAZIONE IN VENEZUELA PERIODO 1998 - 2011 35,00 29,91 31,21 27,08 30,00 30,90 27,20 27,60 25,10 25,00 22,46 20,03 VAR % 20,00 15,00 19,19 12,28 12,89 16,97 14,36 10,00 5,00 0,00 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 ANNO Fonte: Banco Central de Venezuela (BCV) Nel 2011, le Partite Correnti della Bilancia dei Pagamenti hanno registrato un avanzo di 27,2 miliardi di USD, superiore in un 126,6% rispetto ai 12 miliardi di USD evidenziati nello stesso periodo del 2010, secondo dati pubblicati dal BCV. La Bilancia Commerciale ha registrato nel periodo in esame un avanzo di circa 46,1 miliardi di USD. Il Commercio in servizi ha evidenziato un saldo negativo di 10,4 miliardi di USD. I trasferimenti unilaterali hanno registrato un deficit di 496 milioni di USD. Il reddito dei fattori produttivi ha registrato un deficit di 7,9 miliardi di USD. Pagina 4 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Il deficit del conto capitali è stato pari a 27,6 miliardi di USD circa, per via degli interventi statali sul mercato finanziario. Il debito estero nel 2011 è stato pari a 95,6 miliardi di USD, in aumento del 18,3% rispetto all’ammontare di 80,8 miliardi di USD registrato nel 2010. L’incremento è dovuto alle recenti operazioni di indebitamento effettuate dal Governo venezuelano. Il debito estero pubblico nel sopra indicato periodo è infatti aumentato del 18,6% rispetto al 2010, raggiungendo 84,5 miliardi di USD. Altrettanto è aumentato il debito estero privato che con un incremento percentuale del 14,5% ha fatto registrare un importo di circa 11 miliardi di USD. Il tasso di cambio ufficiale è stato stabilito, con il decreto di riforma del Convenio Cambiario N. 14, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N. 39.584 del 30 dicembre 2010, pari a USD = 4,30 Bs.F, per le operazioni di cambio valutario del Bolívar Fuerte venezuelano nei confronti del Dollaro Usa. Per la vigente Legge sui cambi valutari le altre divise estere vengono rapportate al Dollaro Usa ai cambi internazionali e convertite in Bolivar Fuerte al tasso fisso di cambio L’attuale provvedimento unifica in un solo tasso i due cambi valutari, pari a 2,60 Bs.F e 4,30 Bs.F per Dollaro Usa , determinati dal Convenio Cambiario N. 14 dell’8 gennaio 2010 per le operazioni di cambio rivolte alla importazione di beni strategici per il Paese . Il Decreto di riforma elimina il tasso di cambio preferenziale 1 USD = 2,60 Bs.F. applicato per le importazioni relative ai settori alimentare, salute, educazione, scienza e tecnologia, per le importazioni di macchinari ed apparecchiature, nonché per le importazioni effettuate dal settore pubblico, compresi i pagamenti di debito pubblico estero. La liquidità monetaria alla fine del 2011 (offerta di moneta M2) ha raggiunto il valore di circa 446,6 miliardi di Bolivares Fuertes, in aumento del 50,5% rispetto ai 296,5 miliardi di Bolívares Fuertes in circolazione alla fine dello stesso periodo del 2010. Le riserve internazionali, alla fine del 2011 si sono attestate sui 29,8 miliardi di USD. Le tre principali agenzie di rating non hanno modificato la categoria di rischio paese, mantenendole piuttosto negative. Pagina 5 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Standard & Poor’s ha assegnato la categoria BB- per il debito venezuelano, mentre nel sistema di valutazioni dell’agenzia Moody’s il debito venezuelano occupa la categoria B. L’agenzia Fitch ha assegnato la categoria B+ al debito venezuelano. La SACE in questi ultimi anni ha adottato una politica di apertura controllata nei riguardi del settore pubblico venezuelano e della compagnia statale petrolifera PDVSA. La Sace mantiene tuttora la qualifica di rischio per il Venezuela al livello H3, il più alto della scala. La categoria OCSE è stata mantenuta al livello 7/7. Al 31 marzo 2011, le garanzie deliberate vale a dire le garanzie approvate dagli organi deliberanti (capitale e interessi) in Venezuela ammontavano a 171 milioni di Euro. Le garanzie perfezionate ovvero le garanzie efficaci sulle quali è stato pagato almeno il 15% del premio (quota capitale) sono state pari a 140 milioni di Euro, di cui 118 milioni già erogati. Le condizioni di assicurabilità sono di apertura per il rischio sovrano, bancario e privato. Il rating attribuito al Venezuela dalle principali agenzie internazionali è il seguente: Rating S&P B+ Moody’s B2 Fitch B+ Fonte: S&P, Moody`s, Fitch INDICATORI MACRO-ECONOMICI PIL a prezzi correnti in miliardi di $ Variazione del PIL reale (%) PIL petrolifero PIL non petrolifero PIL pro-capite in $ a prezzi correnti Tasso di inflazione (in %) Tasso di disoccupazione (in %) Debito pubblico totale (% del PIL) Debito estero (% del PIL) Investimenti esteri in milioni di $ Pagina 6 di 32 2008 2009 2010 2011 310,7* 5,3 2,9 5,7 11.076* 30,9 7,4 15,9 15,8 1.195 325,7* -3,2 -7,4 -1,7 11.382* 25,1 7,5 23,4 19,5 -2.536 293,2* -1,5 0,1 -1,6 10.049* 27,2 6,5 46,1 31,3 -1.209 309,8* 4,2 0,6 4,5 10.408* 27,6 7,8 23,6 34,6 5.302 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Saldo Bilancia Commerciale in miliardi di $ Riserve internazionali in miliardi di $ 45,5 43,1 19,2 35,0 Tasso di cambio con $ 2,15 2,15 27,2 30,3 2,60 4,30 46,1 29,8 4,30 Fonte: Banco Central de Venezuela/FMI(*); Dal 1º gennaio 2008 è stato introdotto il Bolivar Fuerte, che toglie tre zeri alla moneta in corso fino a quel momento, il Bolívar; Andamento dei settori nel 2011 Il settore Petrolifero nel corso del 2011 è rimasto pressoché costante, registrando un lieve aumento dello 0,6% rispetto al 2010. Il risultato del settore è dovuto all’aumento delle attività produttive di petrolio greggio e raffinato. Il settore delle Comunicazioni si è confermato tra i più dinamici settori dell’economia nel 2011, registrando una variazione positiva del 7,3% rispetto all’anno passato. La dinamicità del settore è da attribuire ad una crescente domanda di servizi di telefonia fissa e mobile, trasmissione di dati, televisione via cavo e servizi internet. Questo risultato conferma la crescita ininterrotta a due cifre del settore, iniziata nel secondo trimestre del 2003. L’Industria Estrattiva Mineraria dopo la contrazione del 13% evidenziata nel 2010 rispetto all’anno precedente, ha fatto registrare una rispresa nel 2011 pari al 5,2%. Il settore edile è considerato tra i più importanti dell’economia venezuelana. Secondo i dati pubblicati dal Banco Central de Venezuela il settore edile nel 2011 ha contribuito a formare il 7,2 % del Prodotto Interno Lordo del Paese per un valore di 978 milioni di USD. Secondo i dati forniti dal Instituto Nacional de Estadísticas INE, le importazioni in Venezuela dei macchinari, attrezzature, componenti ed apparecchi per il settore delle costruzioni, sono state nel 2011 pari a 742 milioni di USD con un incremento del 51,7% rispetto al valore del 2010. Il Governo venezuelano ha determinato strategico e prioritario, per la crescita sociale ed economica del Paese, il settore dell’edilizia ed ha creato nel 2011 il programma “Misión Vivienda Venezuela” al fine di aumentare la disponibilità di unità abitative economiche popolari e poter far fronte all’attuale deficit valutato in 2 milioni di case. Nella prima fase nel 2011 sono state realizzate circa 146 mila unità abitative e si prevede di costruire, entro il presente anno 2012, altre 200 mila abitazioni. Pagina 7 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Nel settore delle infrastrutture ferroviarie è importante ed ampia la partecipazione delle grandi imprese italiane. Il settore dei servizi pubblici (elettricità e risorse idriche) si è riscattato nel 2011 facendo segnare una crescita del 5% rispetto alla flessione del 5,8% riportata nel 2010. Il settore del Commercio ha registrato una ripresa del 6,5% nel 2011 dopo il rallentamento del 6,1% mostrato nel 2010. I Servizi finanziari hanno evidenziato una importante impennata con una crescita del 12% rispetto al 2010 nel quale avevan manifestato una diminuzione del 7,6%. Il settore Manifatturiero che rappresenta il 18,6% del PIL non petrolifero, ha registrato un incremento del 3,8%. Il settore dei della Logistica e dei Servizi di Trasporto ha palesato uno sviluppo del 5,8% nel 2011. Anche i Servizi immobiliari trainati dalla crescita del settore edile hanno rilevato un incremento del 3,5%. Investimenti Esteri Con specifici provvedimenti legislativi, il governo venezuelano ha determinato i seguenti settori di importanza strategica per lo sviluppo dell’economia nazionale: Telecomunicazioni, Energia Elettrica, Risorse petrolifere, Cemento, Acciaio ed Agroalimentare. L’applicazione del principio ha consentito al governo di nazionalizzare importanti impianti industriali del Paese. Tale situazione ha maggiormente influenzato negativamente i risultati degli investimenti esteri diretti in Venezuela, come dimostra la tendenza dei valori riportati all’interno della nota. La legislazione in materia di investimenti esteri nel Paese, alquanto flessibile, non comporta obbligatorietà per gli investitori stranieri di fornire dati informativi sull’esatto volume degli investimenti. Pagina 8 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Le statistiche ufficiali pubblicate dal SIEX (Superintendencia de Inversiones Extranjeras), potrebbero pertanto essere sottodimensionate rispetto ad altri dati forniti da Eurostat, UNCTAD o Banco Central de Venezuela. Da indicare inoltre che i dati diffusi dall’ente venezuelano non comprendono gli investimenti stranieri nei settori cardine dell’economia del Paese, quali petrolifero e minerario, o nel terziario l’importante settore bancario. Investimenti Diretti Esteri IDE Var. % 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 728 +24,44% 297 -60,21% 295 -0,68% 492 +66,78% 915 +85,92 % 93 -90% 48 -48% Fonte: Superintendencia de Inversiones Extranjeras (SIEX) (valori in milioni di dollari) Secondo gli ultimi dati IDE riportati dal Siex, nel 2007 il valore degli investimenti è stato pari a 48 milioni di USD. Nella lista dei principali investitori compaiono Panama, Isole Vergini Britanniche, Cina, Spagna, Giappone e Stati Uniti che hanno indirizzato i loro capitali principalmente nei comparti manifatturiero, commercio, trasporti, costruzioni, comunicazioni e servizi agli enti locali. Per ottenere un quadro completo degli investimenti esteri si deve fare riferimento ai dati della Bilancia dei Pagamenti venezuelana, pubblicati dal Banco Central de Venezuela, che comprendono anche i settori petrolifero privato, minerario e finanziario. Pagina 9 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Fonte: Banco Central de Venezuela (BCV) Secondo gli ultimi dati del BCV il 2011 si è caratterizzato per una significativa ripresa degli IDE che hanno raggiunto l’importo di 5,3 miliardi di USD. Nel 2003 gli IDE mostrano una significativa ripresa, per poi diminuire nuovamente nel 2006, riportando un flusso negativo , ovvero disinvestimenti , pari a 590 milioni di USD. Nel 2009 gli IDE, dopo due anni di valori positivi, hanno registrato un forte flusso negativo di -2,5 miliardi di USD. Nel 2010 gli IDE riprendono a crescere riportando un importo di 1,2 miliardi di USD. I dati degli IDE venezuelani riportano marcate differenze rispetto ai risultati ottenuti da altri Paesi della Regione. Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri La ricerca di nuove fonti di approvvigionamento energetico da parte dei Paesi industrializzati sta sempre più influenzando i rapporti tra il Venezuela, che detiene importanti e strategiche risorse certificate di petrolio, gas e minerali primari per l’industria manifatturiera, con il resto del mondo. Pagina 10 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Durante gli ultimi dieci anni, sono state implementate iniziative di cooperazione allo scopo di pervenire a nuovi equilibri geoeconomici basati su un maggior legame con i paesi della regione latinoamericana. Nell’ambito di quadro di maggior collaborazione economica indirizzato ad uno sviluppo equilibrato tra i Paesi dell’Area e sostenibile in una proiezione futura, si sono rafforzati i legami economici con i principali organismi di integrazione regionale dell’area LatinoAmericana. A livello mondiale il Venezuela è membro fondatore della OPEC e della WTO (Organizzazione Mondiale di Commercio) ed aderisce al F.M.I. (Fondo Monetario Internazionale), W.B. (Banca Mondiale), I.D.B (Banca Interamericana di Sviluppo), O.A.S. (Organizzazione Stati Americani), MIGA (Multilateral Investment Guarantee Agency), OPIC (Overseas Private Investment Corporation). A livello LatinoAmericano, il Venezuela è il principale sostenitore del Progetto Alternativa Bolivariana para los Pueblos de nuestra América (ALBA), ispirato ai principi di solidarietà e complementarietà delle risorse da parte dei Paesi aderenti agli accordi di cooperazione. Aderiscono attualmente ai Paesi del gruppo ALBA: il Venezuela, Cuba, Nicaragua, Ecuador, Bolivia, Domenica, Antigua e Barbuda e Saint Vincent e le Grenadine. Nel quadro del progetto ALBA si inserisce l’iniziativa Petroamerica, finalizzata all’integrazione energetica dei Paesi LatinoAmericani sulla base della complementarietà economica e sociale e della mutua cooperazione tra i paesi latino americani . La filiale di Pdvsa che ha il compito di realizzare il progetto Petroamerica è Pdvsa América, S.A., costituita nel 2006. Le modalità operative dell’iniziativa Petroamerica prevedono la divisione del progetto in tre aree regionali: Petrocaribe, Regione Andina e Regione Sud. Petrocaribe, a cui aderiscono attualmente 17 nazioni caraibiche, è un accordo di cooperazione energetica , proposto dal Venezuela , orientato a risolvere le asimmetrie energetiche attraverso un nuovo schema di interscambio più favorevole ed equo tra i Paesi dell’area caraibica . È concepito come un organismo multilaterale capace di assicurare il coordinamento della politica energetica includendo il petrolio e suoi derivati , gas , elettricità e fonti energetiche alternative . Pagina 11 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Le 17 nazioni partecipanti a Petrocaribe sono: Antigua e Barbuda, Bahamas, Belice, Cuba, Dominica, Grenada, Guatemala, Guyana, Haiti, Giamaica, Nicaragua, Repubblica Dominicana, San Cristóbal e Nieves, Santa Lucia, San Vicente e Las Grenadine, Suriname ed il Venezuela. Nella Regione Andina, composta da Bolivia, Ecuador, Panama e Colombia, operano le imprese Pdvsa Bolivia e Pdvsa Ecuador, filiali di Pdvsa America. Nella Regione Sud, che include il Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay, operano le filiali di Pdvsa America, Pdvsa Do Brasil, Pdvsa Argentina, Pdvsa Uruguay e Pdvsa Paraguay. Il Venezuela è anche membro della Asociación Latinoamericana de Integración (ALADI), organismo LatinoAmericano di integrazione regionale, che ha l’obiettivo finale di creare un unico mercato per tutta la Regione, attraverso la concessione di dazi doganali preferenziali e accordi multilaterali regionali o tra singoli Paesi. Inoltre, il Venezuela è Paese firmatario del Patto de San José e partecipa anche all’iniziativa Sudamericana Unión de Naciones Suramericanas (Unasur). L'Unasur è una iniziativa congiunta di tutti i Paesi Sudamericani per la conformazione di uno spazio politico, sociale, culturale, economico, finanziario, ambientale ed infrastrutturale integrato, costruita sulla base delle positive esperienze del Mercosur e la Comunità Andina (CAN). La conformazione di una unione di tutti i Paesi Sudamericani è stata decisa dai Capi di Stato dei Paesi membri durante il III Summit del Sud America dell'8 dicembre 2004 a Cuzco, Perù. La ratifica con la rispettiva firma del trattato costitutivo è stata sottoscritta dai capi di Stato Sudamericani a Brasilia il 23 maggio 2008. Gli Stati membri di Unasur sono Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Paraguay, Suriname, Uruguay e Venezuela. Il Paese ha sottoscritto accordi di integrazione con il Brasile, il Cile e con i Paesi del CARICOM ed è in attesa di entrare negli accordi dei Paesi aderenti al organismo di integrazione dei Paesi del Cono Sud, il Mercado Común del Sur (Mercosur) come membro pieno. Il Venezuela ha infatti firmato nell’agosto 2006 il protocollo di adesione al Mercosur, documento che apre le porte come membro permanente al sistema commerciale composto fino ad ora da Argentina, Uruguay, Paraguay e Brasile. Pagina 12 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Da rilevare che nell’aprile del 2011 si è concretizzata ufficialmente l’uscita del Venezuela dal Patto Andino. Nel 2006 è stata annunciata anche l’uscita dall’accordo con il Messico e la Colombia nel Gruppo G3. E stato recentemente firmato tra il Presidente colombiano Santos e il Presidente venezuelano Chávez un accordo commerciale bilaterale che prevede agevolazioni doganali su n. 3.500 prodotti che hanno caratterizzato l’interscambio commerciale degli ultimi anni dei due Paesi. Nel corso del vertice svoltosi a Caracas nei giorni 2 e 3 dicembre 2011 , è stata costituita , con un atto approvato dai Capi di Stato e rappresentanti dei Governi di 33 Stati del Centro e Sud America, la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños Celac . La Celac ha come obiettivo la promozione dei processi di integrazione regionale in materia politica , economica, sociale e culturale dei seguenti Paesi Latinoamericani : Antigua y Barbuda, Argentina , Bahamas , Barbados, Belice , Bolivia , Brasile , Cile , Colombia , Costa Rica , Cuba, Repubblica Dominicana, Dominica , Ecuador, El Salvador, Grenada, Guatemala , Guyana, Haití, Honduras, Jamaica, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perú, Santa Lucia, San Cristóbal y Nieves, San Vicente y Las Granadinas, Surinam, Trinidad y Tobago, Uruguay, Venezuela . Il nuovo Organismo Comunitario del continente americano, che non include Stati Uniti e Canada, e che intende erigersi come un’alternativa alla Organización de Estados Americanos OEA , formata da tutti gli Stati del continente americano , compresi gli Stati Uniti e Canada , associa Paesi aventi una popolazione complessiva di 550 milioni di persone su un territorio di 20 milioni di Kmq , con risorse energetiche, minerali , petrolio e gas, che consentiranno di sostenere nel futuro il forte sviluppo economico attualmente in corso nei Paesi del Centro Sud America . Pagina 13 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Interscambio commerciale Venezuela – Mondo COMMERCIO ESTERO VENEZUELA 100.000 90.000 80.000 M I L I O N I D I U S D 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 ANNO Esportazioni Importazioni Fonte: Banco Central de Venezuela (BCV) Secondo gli ultimi dati statistici pubblicati dal Banco Central de Venezuela (BCV), il commercio estero venezuelano nel corso del 2011 è aumentato del 33,7% rispetto al 2010, raggiungendo i 139 miliardi di US$. Le esportazioni venezuelane sono state pari a 92,6 miliardi di US$, dovuto in particolare al buon risultato ottenuto dal settore petrolifero, motore tradizionale dell’economica venezuelana, che ha inciso nel 95% sull’export complessivo. Questa cifra è aumentata del 40,9% rispetto al 2010, nel quale le esportazioni venezuelane sono state pari a 65,7 miliardi di US$. Le importazioni venezuelane, composte per l’87% da voci doganali destinate al settore non petrolifero, hanno invece registrato un valore pari a 46,4 miliardi di US$, con un incremento del 20,2% rispetto al valore di 38,6 miliardi di US$ del 2010. Pagina 14 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Il saldo della bilancia commerciale ha avuto un avanzo di 46,1 miliardi di US$, in aumento rispetto a 27,1 miliardi di US$ del 2010. Fonte: Organization of Petroleum Exporting Countries (OPEC) Le esportazioni petrolifere durante il 2011 sono state pari a 88,1 miliardi di USD (+41,42% rispetto al 2010). Le esportazioni non petrolifere hanno registrato un lieve aumento del 28,8%, per un equivalente valore di 4,4 miliardi di USD. Il valore assoluto conferma ancora una volta di come questa economia resti ancora fortemente legata al settore petrolifero. L’introduzione di una serie di barriere all’esportazione volte a tutelare i consumi del mercato interno e ad una sopravalutazione della moneta rendono le merci venezuelane poco concorrenziali sui mercati internazionali. Pagina 15 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Le importazioni vengono favorite dalla produzione industriale nazionale non in grado di far fronte pienamente alla consistente domanda interna e dal tasso di cambio ufficiale 4,30 Bs.F., che di fatto sovvenziona l’acquisto di beni su mercati esteri. Le importazioni, con un valore pari a 46,4 miliardi di USD avuto nel 2011 hanno fatto registrare un un aumento del 20,2%. Il valore delle importazioni è determinato prevalentemente dall’adozione di politiche di gestione della valuta estera più restrittive da parte dell’ente statale Cadivi. BILANCIA COMMERCIALE DEL VENEZUELA Esportazioni Petrolifere Non petrolifere Var. annua % Petrolifera Non petrolifera Importazioni Petrolifere Non petrolifere Var. annua % Petrolifera Non petrolifera Saldo bilancia commerciale 2009 57.595 54.201 3.394 -39,5 -39,2 -43,5 38.442 3.970 34.472 -22,3 -6,9 -23,8 19.153 2010 65.786 62.317 3.469 14,2 15,0 2,2 38.613 5.593 33.020 0,4 40,9 -4,2 27.173 2011 92.602 88.131 4.471 40,7 41,4 28,8 46.441 6.015 40.426 20,2 7,5 22,4 46.161 Fonte: Banco Central de Venezuela (valori in milioni di dollari e variazioni %) Orientamento Geografico del Commercio Estero Gli ultimi dati pubblicati dal locale istituto di statistica, l’Instituto Nacional de Estadística (INE), riferiti al 2011, evidenziano che gli Stati Uniti rappresentano il principale paese fornitore (27,7%); seguono la Cina (11,9%), il Brasile (8,4%), la Colombia (4,3%), la Spagna (4%), il Messico (3,9%), Panama (3,8%), il Cile (3,5%), l’Argentina (3,5%), la Germania (2,6%) e l’Ecuador (2,1%). Pagina 16 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Fonte: Instituto Nacional de Estadística (INE) Considerando le esportazioni, la Cina rappresenta il principale paese cliente con una quota del 14,8%. Seguono gli Stati Uniti (13,9%), la Colombia (13%), il Brasile (10,9%), Trinidad e Tobago (6,2%), il Messico (4,1%), l’Italia (4,1%), la Francia (3,5%), il Belgio (3,1%), l’Ecuador (2,5%), l’Olanda (2,3%), Antille Olandesi ( 1,9%) ed il Cile (1,7%). Pagina 17 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Fonte: Instituto Nacional de Estadística (INE) Pagina 18 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Interscambio commerciale con l’Italia Italia-Venezuela: Interscambio Commerciale per prodotto (NC8) 800.000 700.000 M i g l i a i a 600.000 500.000 d i 400.000 E u r o 300.000 200.000 100.000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Anno Esportazioni Fonte: Elaborazioni ICE su dati ISTAT Pagina 19 di 32 Importazioni 2008 2009 2010 2011 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA – VENEZUELA Export Import Saldi 2008 2009 2010 2011 758.937 358.837 400.100 652.087 279.087 373.000 616.586 253.369 363.217 690.749 342.672 348.077 Var. % 2011-2010 12 35,2 -4,1 Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT (Valori in migliaia di Euro) Analisi dell’interscambio commerciale al 31 dicembre 2011 L’interscambio commerciale nel 2011 tra l’Italia ed il Venezuela ha registrato un valore pari a 1,03 miliardi di Euro, in aumento del 19,7% rispetto al 2010, considerando gli incrementi sia dell’export italiano pari al 12,1%, che delle importazioni pari al 35,2%. Le nostre esportazioni verso il Venezuela per il sopraindicato periodo sono state pari a 690,7 milioni di Euro. Le importazioni in Italia dal Venezuela hanno registrato un valore di circa 342,6 milioni di Euro. Il Saldo della Bilancia Commerciale ha evidenziato nel 2011 un surplus a favore italiano di circa 348 milioni di Euro. Analisi storica Sulla base dei dati Istat, nel periodo 1999/2001 l’interscambio ha registrato una variazione positiva del 24%, con una crescita delle esportazioni del 11% e delle importazioni del 70%. Nel 2002, a causa dell’acuta crisi economica, dovuta in buona parte all’insorgere di notevoli turbolenze politiche e sociali, il valore dell'interscambio bilaterale si è ridotto, per la prima volta dopo molti anni. Questa riduzione si è accentuata durante il 2003 con un saldo commerciale negativo di 20,8 milioni di Euro. Pagina 20 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree A partire dal 2004, le esportazioni italiane sono poi aumentate fino a raggiungere nel 2007 un valore di 779 milioni di Euro con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente, recuperando sostanzialmente in valore la flessione del 2003. Nel triennio 2008/2009/2010, il nostro export si è caratterizzato per una graduale diminuzione fino a raggiungere i 616 milioni di Euro nel 2010. Alla fine del 2011, le esportazioni italiane verso il Venezuela hanno evidenziato segnali di ripresa, registrando un valore di 690 milioni di Euro, in aumento del 12,1% rispetto al 2010. Comunque, i saldi commerciali, fatta eccezione l’anno 2003 per i motivi esposti in precedenza, sono sempre stati positivi. L’Italia si colloca al terzo posto dopo la Spagna e la Germania tra i Paesi UE fornitori del Venezuela. Pagina 21 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Esportazioni italiane verso il Venezuela - serie storica '02-'11 400.000 350.000 migliaia di Euro 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 50.000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Anni AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura CA10 - Prodotti alimentari CA12 - Tabacco CB14 - Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) CC18 - Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati CE20 - Prodotti chimici CG22 - Articoli in gomma e materie plastiche CH24 - Prodotti della metallurgia CJ27 - Apparecchiature elettriche CL30 - Altri mezzi di trasporto CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere ZZ - Altri prodotti e attività Serie27 Serie29 Serie31 Serie33 Serie35 Fonte: Elaborazioni ICE su dati ISTAT Pagina 22 di 32 BB - Prodotti delle miniere e delle cave CA11 - Bevande CB13 - Prodotti tessili CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili CC17 - Carta e prodotti di carta CD19 - Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici CG23 - Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi CI26 - Computer e prodotti di elettronica e ottica; CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi CM31 - Mobili DD35 - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata CK28 - Macchinari e apparecchiature nca Serie28 Serie30 Serie32 Serie34 Serie36 2011 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Esportazioni italiane verso il Venezuela - serie storica '02-'11 escluso il comparto Macchinari ed apparecchiature 70.000 60.000 migliaia di Euro 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Anni AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura CA10 - Prodotti alimentari CA12 - Tabacco CB14 - Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) CC18 - Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati CE20 - Prodotti chimici CG22 - Articoli in gomma e materie plastiche CH24 - Prodotti della metallurgia CJ27 - Apparecchiature elettriche CL30 - Altri mezzi di trasporto CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere ZZ - Altri prodotti e attività BB - Prodotti delle miniere e delle cave CA11 - Bevande CB13 - Prodotti tessili CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili CC17 - Carta e prodotti di carta CD19 - Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici CG23 - Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi CI26 - Computer e prodotti di elettronica e ottica; CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi CM31 - Mobili DD35 - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fonte: Elaborazioni ICE su dati ISTAT Dall’analisi storica dei valori, si rileva che i settori più importanti delle esportazioni italiane verso il Venezuela sono: Macchinari e apparecchiature, Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche e Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature. Dopo la forte caduta delle esportazioni subita nel 2003, i tre i settori hanno recuperato le proprie posizioni. Il settore Macchinari e apparecchiature si conferma da sempre trainante per il nostro export. Pagina 23 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Analisi per settori merceologici Interscambio Italia-Venezuela anni 2010 e 2011, per settori merceologici Esportazioni Settori Predefiniti 2010 Importazioni 2011 2010 2011 333 358 var % 7,7 581 1.058 var % 82,1 519 572 10,2 33.059 24.244 -26,7 31.828 37.050 16,4 1.333 1.256 -5,8 1.862 2.196 18,0 14.342 10.670 -25,6 . . . . . . 3.737 6.249 67,2 4 22 443,1 CB14 - Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 4.460 5.602 25,6 11 17 57,3 CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 4.587 4.183 -8,8 10.280 15.515 50,9 842 545 -35,3 3.253 3.008 -7,5 4.293 3.833 -10,7 23 23 0,3 CC18 - Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 91 16 -82,8 . 5 . CD19 - Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 22.579 2.585 -88,5 115.357 102.764 -10,9 37.778 52.164 38,1 3.452 1.638 -52,6 29.010 35.850 23,6 3.127 3.628 16,0 13.958 16.119 15,5 57 167 195,6 AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura BB - Prodotti delle miniere e delle cave CA10 - Prodotti alimentari CA11 - Bevande CA12 - Tabacco CB13 - Prodotti tessili CC17 - Carta e prodotti di carta CE20 - Prodotti chimici CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici CG22 - Articoli in gomma e materie plastiche Pagina 24 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree CG23 - Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi CH24 - Prodotti della metallurgia CH25 - Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature CI26 - Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi CJ27 - Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche CK28 - Macchinari e apparecchiature nca CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi CL30 - Altri mezzi di trasporto CM31 - Mobili CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere DD35 - Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata ZZ - Altri prodotti e attività TOTALE 8.804 9.817 11,5 65 21 15.223 11.634 -23,6 45.771 55.223 20,7 99 327 229,2 15.823 14.304 -9,6 156 249 59,5 39.308 59.011 50,1 19 6 -68,4 280.050 308.597 10,2 330 602 82,5 18.440 18.337 -0,6 314 383 22,0 6.971 10.269 47,3 65 3 -95,8 11.150 15.864 42,3 6 8 46,6 15.813 18.461 16,7 79 32 -59,2 . . . . . . 2.721 1.042 -61,7 1.557 1.309 -15,9 616.259 690.749 12,1 66.017 176.417 253.364 342.672 -68,2 167,2 35,2 Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT (Valori in migliaia di Euro) Il comparto dei Macchinari e apparecchiature, da sempre il più importante dell’export italiano verso il Venezuela, ha registrato nel 2011 un valore di 308,5 milioni di Euro, con una quota del 44,6% sull’export complessivo, riportando una crescita del 10,2% rispetto al 2010. Al secondo posto, con un importante aumento del 50,1%, si colloca il settore delle “Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche” con un valore di 59 milioni di Euro. Pagina 25 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Seguono , con un incremento del 20,7% rispetto al 2010, i “Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature”, con un valore pari a 55,2 milioni di Euro. Le esportazioni italiane di “Prodotti chimici” hanno raggiunto nel 2011 il valore di 52,1 milioni di Euro, con un incremento del 38,1% rispetto al 2010 . Da evidenziare le affermazione dei settori prodotti farmaceutici che hanno registrato un valore di 35,8 milioni di Euro ed i prodotti alimentari un valore di 37,0 milioni di Euro con rispettivi incrementi del 23,5% e del 16,4% . Dopo 3 anni di flessione delle esportazioni italiane verso il Venezuela da relazionare agli effetti negativi della crisi economica mondiale ed a particolari condizioni legate prevalentemente al controllo sui cambi valutari del Bolivar Fuerte, con insufficiente disponibilità di divisa estera da parte della Comisión de Administración de Divisas Cadivi e del Sistema Sitme per i pagamenti delle forniture estere , esistono tuttavia tutti i pressuposti affinché le esportazioni italiane verso il Venezuela continuino a crescere, sia nell’ambito dei beni di consumo che in particolar modo nei beni di investimento richiesti per l’ammodernamento tecnologico degli impianti industriali. Pagina 26 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Composizione merceologica dell'export dell'Italia verso il Venezuela anno 2011 ZZ - Altri prodotti e attività 0,2% BB - Prodotti delle miniere e delle cave 0,0% CA11 - Bevande CB13 - Prodotti tessili CB14 - Articoli di abbigliamento 0,9% (anche in pelle e in pelliccia) 0,3% 0,8% CA10 - Prodotti alimentari 5,4% AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 0,2% CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere 2,7% CM31 - Mobili 2,3% CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 0,6% CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 0,0% CC17 - Carta e prodotti di carta 0,6% CD19 - Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 0,4% CE20 - Prodotti chimici 7,6% CL30 - Altri mezzi di trasporto 1,5% CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 2,7% CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 5,2% CG22 - Articoli in gomma e materie plastiche 2,3% CK28 - Macchinari e apparecchiature nca 44,8% CJ27 - Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 8,6% CG23 - Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1,4% CH24 - Prodotti della metallurgia 1,7% CH25 - Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 8,0% CI26 - Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 2,1% Fonte: Elaborazioni ICE su dati ISTAT Analizzando invece le componenti più significative delle importazioni in Italia dal Venezuela nel 2011, si rileva, in ordine di importanza, che i Prodotti della metallurgia, con un valore di 176,4 milioni di Euro hanno evidenziato un considerevole incremento pari al 167,2% rispetto al 2010, mentre il Coke ed i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio con un valore di 102,7 milioni di Euro hanno subito una flessione del 10,9% rispetto al 2010. Seguono in termini di valore, il settore Prodotti delle miniere e delle cave che ha registrato una diminuzione del 26,7% rispetto al 2010, raggiungendo i 24,2 milioni di Euro. Gli Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili, hanno evidenziato un aumento del 50,9% rispetto al 2010, raggiungendo i 15,5 milioni di Euro. Il reparto Bevande con 10,6 milioni di Euro ha evidenziato rispetto al 2010 una contrazione del 25,6%. Pagina 27 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree La presenza delle imprese italiane in Venezuela è piuttosto diffusa, considerata anche la grande comunità italiana residente nel Paese. Gli investimenti italiani si concentrano in diversi settori prioritari dell’economia tra i quali: Petrolio e Gas: Nel novembre 2010 Eni ha raggiunto con la compagnia di Stato Petróleos de Venezuela S.A. (PDVSA) un accordo strategico per lo sviluppo di un'area petrolifera specifica nella Fascia dell'Orinoco, denominata Blocco Junin 5, che contiene riserve certificate di 35 miliardi di barili. Il Blocco Junin 5, localizzato a circa 550 km a sud est di Caracas, con un'area di circa 425 km quadrati sarà gestito da due imprese miste (PetroJunín per la parte upstream e PetroBicentenario per la parte downstream) composte da PDVSA (60%) ed Eni (40%). I futuri piani di sviluppo prevedono una produzione iniziale di 75.000 barili di olio al giorno entro il 2013 che sarà elevata a 240.000 barili entro il 2018, in seguito alla costruzione di una nuova raffineria sulla costa, a Jose. Recentemente il Ministro dell’Energia e del Petrolio del Venezuela e Presidente di PDVSA, Rafael Ramírez, e l’Amministratore Delegato di Eni, Paolo Scaroni hanno firmato un accordo pari a 2 miliardi di USD per finanziamenti di attivitá industriali congiunte. Una parte delle risorse pari a 1,5 miliardi di USD sará destinata allo sviluppo del Complejo Industrial Petroquímico José Antonio nello Stato Anzoátegui, per la raffinazione del crudo proveniente dalla Faja Petrolífera del Orinoco, utilizzando specifici processi per la produzione di derivati da indirizzare verso i mercati europei. I restanti 500 milioni di USD del finanziamento saranno investiti nella costruzione di una centrale elettrica nella penisola di Güiria, Stato Sucre. Nel corso dell’incontro hanno anche esaminato alcune opzioni per anticipare l’inizio della fase di produzione anticipata al 2012, utilizzando sinergie con installazioni esistenti di PDVSA per trasportare una produzione iniziale lorda compresa tra 7.000 e 10.000 barili di petrolio al giorno. Le attività offshore dell’Eni, presente nel Paese con 3 titoli minerari, dirette all’esplorazione, estrazione, logistica di stoccaggio e trasporto di idrocarburi liquidi e gassosi, sono concentrate nel Golfo del Venezuela e nel Golfo di Paria su una area di 1.556 chilometri. Eni possiede nel paese il 26% dell'impresa mista Petrosucre, che gestisce il campo petrolifero di Corocoro (entrato in produzione nel 2008), e il 19,5% dell'impresa mista Petrolera Güiria, che gestisce la scoperta del campo a olio di Punta Sur. Entrambi i campi di Corocoro e Punta Sur si trovano nell'offshore del Golfo di Paria. Pagina 28 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree L'attività esplorativa è concentrata nelle seguenti aree: - Nel blocco esplorativo Cardón IV, operato da una Joint Operating Company, Eni (50%) e Repsol (50%), denominata Cardón IV S.A . La compagnia di Stato venezuelana PDVSA detiene il diritto di entrare nella società durante la fase di sviluppo con una partecipazione del 35%, mentre Eni e Repsol avranno entrambe una quota del 32,5% nel progetto, che sarà operato congiuntamente dalle tre compagnie. Il Blocco Cardón IV (superficie di 938 chilometri quadrati) è parte del progetto Rafael Urdaneta per lo sviluppo delle riserve di gas naturale, in un'area con una superficie di circa 30 mila chilometri quadrati nel Golfo del Venezuela. - Golfo di Paria Centrale (superficie di 259 chilometri quadrati) dove è localizzata la scoperta a olio Punta Sur. Nel Blocco Cardón IV, il 16 ottobre 2009 Eni ha effettuato una scoperta di idrocarburi di rilevanza mondiale perforando con successo un pozzo esplorativo nel giacimento denominato Perla, nel quale è stato accertato un volume complessivo di riserve di gas per circa 480 miliardi di metri cubi, pari a 3,1 miliardi di barili di olio equivalente. Il Ministro Ramírez ha informato che nei tre pozzi Perla 1X, 2X e 3X del Blocco Cardón IV del Progetto Rafael Urdaneta, è stato accertato un volume complessivo di 2,5 miliardi di piedi cubi di gas al giorno. Recentemente è stato firmato l'accordo per lo sfruttamento commerciale del gas prodotto dal giacimento "super-giant" nel campo di Perla, situato offshore nel blocco Cardón IV. Il Ministro Ramírez, ha affermato che con l’accordo si stima ottenere entro il 2012 una produzione di gas di 80/100 milioni di piedi cubici di gas, che sarà elevata a 300 milioni nel 2013, a 800 miloni nel 2016, per raggiungere nel 2019 la quota massima di 1,2 miliardi di piedi cubici. L’impresa mista composta da Eni e Repsol hanno già iniziato insieme a PDVSA la valutazione delle opzioni per uno sviluppo accelerato di un nuovo pozzo denominato Perla 4 con una fase di early production che sarà operativa nel 2013 con una capacità di produzione di circa 10 milioni di metri cubi di gas naturale al giorno. Eni e PDVSA studieranno l'applicazione della tecnologia avanzata di idrogenazione per la completa conversione di oli pesanti in prodotti leggeri di alta qualità. Questa tecnologia sfrutterà il gas naturale per consentire la totale eliminazione di residui di raffinazione, apportando significativi vantaggi in termini ambientali e commerciali e permettendo al Venezuela di raggiungere notevoli sinergie nello sviluppo delle sue ingenti riserve di olio e gas. Pagina 29 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree L'Accordo consentirà inoltre a PDVSA di accedere all'esperienza nel gas non convenzionale (gas shales) maturata da Eni nel bacino Barnett, negli USA. Inoltre, PDVSA potrà beneficiare degli studi condotti da Eni a livello mondiale per valutare il potenziale dei bacini di gas non convenzionale del Venezuela, e selezionare aree di interesse per lo sfruttamento di questa fonte di energia in forte espansione. All’interno dei programmi di sviluppo delle due imprese miste si inserisce anche un progetto di 2 miliardi di USD per la costruzione di una centrale elettrica situata in Güiria, Stato Sucre, con una capacità di produzione pari a 900 MW. La centrale fornirà energia elettrica alla popolazione residente e all'infrastruttura GNL Complejo Industrial Grán Mariscal de Ayacucho CIGMA che sarà costruita nell'area. Nel settembre 2008 Eni ha firmato un accordo strategico con la compagnia di Stato PDVSA per l’esplorazione e la produzione di Gas Naturale nei campi off-shore di Blanquilla e Tortuga. Il progetto prevede un investimento di circa 5,7 miliardi di USD. Le opere saranno completate nel 2016. Al progetto partecipa l’ENI con il 10% del capitale azionario, assieme ad altre multinazionali e PDVSA che si riserva il 60%. ENI, attraverso la sua controllata Ecofuel, detiene una partecipazione del 49% nella società SuperOctanos CA, costituita nel 1987, che ha realizzato e gestisce un impianto per la produzione di MTBE (componente alto-ottanico delle benzine) con una capacità di 500 mila tonnellate/anno. Inoltre ENI, sempre attraverso Ecofuel, detiene una partecipazione del 34,51% in SuperMetanol CA, una società costituita nel 1991, che ha realizzato e gestisce un impianto, di capacità di 720 mila tonnellate/anno, per la produzione di metanolo, in parte utilizzato per alimentare l'impianto di produzione di MTBE. Entrambi i predetti impianti sono stati realizzati nell'ambito del Complesso Petrolchimico di Jose, vicino a Puerto la Cruz, nella regione orientale del Venezuela. La società italiana Saipem S.p.A., specializzata nella realizzazione di infrastrutture riguardanti la ricerca di giacimenti di idrocarburi, la perforazione e la messa in produzione di pozzi petroliferi e la costruzione di oleodotti, ha annunciato la firma di accordi E&C Offshore con il Brasile e con il Venezuala per un valore complessivo di circa 600 miloni di USD. Per quanto concerne il Venezuela, la Saipem ha raggiunto un accordo con la compagnia petrolifera statale Petróleos de Venezuela, PDVSA per la realizzazione della condotta Dragón-CIGMA, nell'ambito del Progetto Delta Caribe Oriental. Il gasdotto collegherà la piattaforma gas Dragón, situata a circa 50 chilometri al largo della costa nord-orientale del Venezuela, con il Complesso CIGMA, nei pressi di Guiria all'interno del Golfo di Paria, nello Stato del Sucre. Le attività saranno Pagina 30 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree completate nel primo trimestre del 2013. Il Progetto Delta-Caribe che rientra nei piani di sviluppo di PDVSA, tracciati nel Plan Siembra Petrolera 2005-2030, ha come obiettivo lo sviluppo dello sfruttamento del gas Offshore del Paese. Petrolchimica: Snamprogetti ha progettato alcuni impianti del Complesso Petrolchimico di Morón e gli impianti di MTBE e metanolo del Complesso Petrolchimico di Jose. Snamprogetti, inoltre, ha partecipato alla realizzazione, a Jose, di due impianti per la produzione di ammoniaca (con capacità complessiva di 3.600 tonnellate/giorno) e di due impianti per la produzione di urea (con capacità complessiva di 4.400 tonnellate/giorno) di proprietà della Società Fertinitro. Infrastrutture: I lavori nel settore delle infrastrutture hanno coinvolto direttamente le nostre aziende con commesse firmate negli ultimi anni da imprese italiane che rivestono un valore totale di diversi miliardi di dollari. Ne hanno tratto beneficio soprattutto grandi imprese quali Astaldi, Impregilo e Ghella, mediante la partecipazione alla costruzione del sistema ferroviario nazionale. Le grandi imprese italiane Astaldi, Ghella ed Impregilo lavorano da oltre 30 anni in Venezuela nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali, competendo con successo con altri grandi gruppi internazionali, tra i quali il gruppo brasiliano Odebrecht. Attualmente si sta sviluppando il Sistema Ferroviario Nazionale, affidato al Instituto de Ferrocarriles del Estado (IFE), ente statale dipendente dal Ministerio del Poder Popular para Transporte Terrestre, al quale partecipano, il gruppo di imprese italiane Astaldi, Ghella ed Impregilo, che compongono il consorzio GEI-Grupo Empresas Italianas. Il consorzio italiano è integrato nel Consorzio Contuy Medio (composto da imprese venezuelane, giapponesi ed il consorzio GEI), che ha realizzato il progetto, finalizzato nell’ottobre 2006, che prevedeva la costruzione del tratto ferroviario Caracas–Tuy Medio, di 42 Km. Attualmente il consorcio GEI sta eseguendo i seguenti progetti: -linea ferroviaria Puerto Cabello-Encrucijada “Ezequiel Zamora”di 108 Km; -linea ferroviaria San Juan de los Morros-San Fernando de Apure di 252 km; -linea ferroviaria Chaguaramas-Cabruta di 201 km. Pagina 31 di 32 Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in gestione transitoria Sezione per la Promozione degli Scambi dell’Ambasciata d’Italia Dipartimenti e Aree Le imprese italiane di costruzione si trovano, oltre che nei progetti sopra descritti, impegnate nei seguenti progetti: -Ghella è impegnata nelle opere civili della Metropolitana di Valencia, nello Stato Carabobo; I-mpregilo è parte del Consorzio che si è aggiudicata i lavori per la realizzazione dell’impianto di produzione di energia idroelettrica “Manuel Piar” a Tocoma. Trasporti: Nel settore dei veicoli industriali è presente la Iveco Venezuela, C.A. con un impianto di assemblaggio per camion e autobus ubicato nella città La Victoria, nello Stato Aragua. La Fiat, che ha l’attività produttiva di autovetture in Betin, Brasile nel 1999 decide di firmare un accordo di rappresentanza esclusiva con la compagnia venezuelana Comercializadora Todeschini C.A.. Nel settore dei Pneumatici, la Pirelli gioca un ruolo fondamentale dal 1990, anno in cui ha rilevato il pacchetto di maggioranza della ditta Neumaven (ex tecnologia Uniroyal). Sono stati recentemente presentati a Caracas i quattro modelli della casa motociclistica Benelli che saranno assemblati in Venezuela nello stabilimento della Empire Keeway , situato nella zona industriale di Río Tuy de Charallave, Estado Miranda. Nata nel 2002 , con un piccolo stabilimento a San Martín , Caracas, la Empire Keeway è cresciuta rapidamente importando moto dalla Repubblica Popolare Cinese , e grazie anche al sostegno avuto dal Ministerio del Poder Popular para las Industrias Ligeras y Comercio MPPILCO è riuscita in pochi anni, attraverso accordi con la casa motociclistica cinese Qianjang Keeway, a diventare la più importante casa motociclistica del Paese . Attualmente la Empire Keeway produce 9 modelli , assemblati in quattro linee di produzione e commercializzati totalmente in Venezuela attraverso una propria rete di vendita formata da 165 concessionari esclusivi . Con il recente accordo con la Benelli , facente parte del gruppo Qianjang Keeway , la Empire Keeway si converte anche come la più importante industria del Paese nella produzione e commercializzazione di modelli di alta cilindrata . Pagina 32 di 32