ISTITUTO COMPRENSIVO NICHELINO 2 Via Sangone, 34 10042 Nichelino (TO) Tel. 011/60.51.397 www.icnichelino2.it --- [email protected] PIANO OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE Anni Scolastici 2016/17 – 2017/18 – 2018/19 Elaborato dal Collegio dei docenti con delibera del 19/01/2016 ed approvato dal Consiglio d’istituto con delibera del 20/01/2016 1 CAPITOLO 1: IDENTITA’ DELL’ISTITUTO 1.1 STRUTTURA DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO Il nostro Istituto è costituito da tre ordini di scuola ubicati in cinque plessi: SCUOLE DELL’INFANZIA “J. Mirò” “Andersen” SCUOLE PRIMARIE “W. Disney” “Sangone” SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ S. Pellico” Via Puccini, 43 Tel. 011-6819615 Via Nino Costa , 16 Tel. 011-6053627 Via Puccini, 39 Tel. 011-621938 Via Sangone, 36 Tel. 011-6061578 Via Sangone, 34 Tel. 011-6051397 sede dell’Ufficio del Dirigente Scolastico e dei Servizi Amministrativi. 1.2 RISORSE STRUTTURALI Scuola dell’infanzia “Mirò” Sei sezioni con annessi spogliatoi e servizi igienici Due saloni, di cui uno polivalente (mensa, attività didattiche, post scuola) Cucina Giardino Scuola dell’infanzia “Andersen” Cinque sezioni con servizi igienici Una sezione adibita a palestrina Due saloni di cui uno polivalente (mensa, attività didattiche, post scuola) Cucina Giardino Scuola primaria “Disney” Ventiquattro aule Aula di psicomotricità e di sostegno Laboratorio di informatica Biblioteca Aula LIM Palestra Refettorio 2 Scuola primaria “Sangone” Venti aule Aula video Aule LIM Aula informatica Biblioteca Auletta adibita a palestrina Palestra Refettorio Scuola secondaria di primo grado 9 aule ( 2 con lavagna interattiva multimediale); 5 locali adibiti a laboratori: •laboratorio arte e immagine; •laboratorio audiovisivo; •laboratorio informatica; • laboratorio musicale; •laboratorio scientifico. Locali adibiti a: presidenza, segreterie; sala insegnanti; saletta ricevimento genitori;biblioteca; sala medica; sale mensa; palestre con spogliatoi annessi. 1.3 FINALITA’ Una scuola per la formazione di cittadini competenti La finalità della scuola è lo sviluppo armonico ed integrale della persona, all’interno dei principi definiti dalla Costituzione italiana e dai documenti dell’Unione Europea, nella promozione della conoscenza, nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi, nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno. Quadro di riferimento sono le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo (Raccomandazione del 18/12/ 2006): mprenditorialità; Le competenze rappresentano un insieme integrato di conoscenze (dichiarative/procedurali), di abilità (cognitive/linguistiche/manuali/motorie) e atteggiamenti (personali/interpersonali/sociali) che l’alunno-persona è in grado di attivare in determinati contesti reali, realizzando una prestazione consapevole finalizzata al raggiungimento di uno scopo. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno nella società della conoscenza per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. 3 Il profilo dello studente e gli obiettivi Compito della scuola è quello di contribuire attivamente alla formazione di competenze che consentano all’alunno, al termine del percorso del primo ciclo di istruzione, di sviluppare la propria personalità e di affrontare con responsabilità e maggiore autonomia le situazioni di vita della propria età. Secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DPR 254/2012) Lo studente ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. . Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle osservazioni proposte da altri. Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. 4 1.4 BISOGNI EDUCATIVI E FORMATIVI DEGLI ALUNNI E’ essenziale che gli alunni vivano in un ambiente sereno, si rechino a scuola volentieri e non provino disagio nei confronti dell’esperienza scolastica, perchè ciò sia possibile è necessario soddisfare due bisogni fondamentali RELAZIONE e APPRENDIMENTO SCUOLA dell’INFANZIA •inserimento scaglionato, •orario ridotto, •compresenza delle insegnanti, •supporto dei genitori nelle prime due settimane di scuola. Accoglienza RELA ZIONE SCUOLA PRIMARIA •orario ridotto. •compresenza degli insegnanti(compatibilmente con la riduzione di organico verificatasi per l’a.s. 2010/11 e ancora in parte in vigore), •supporto dei genitori, qualora necessario, nella prima settimana di scuola, •continuità fra ordini di scuola. SCUOLA SECONDARIA Socializzazione Integrazione •colloqui iniziali individuali con le famiglie dei singoli allievi per approfondirne la conoscenza, •presentazione e conoscenza degli spazi e delle regole del nuovo ambiente scolastico, •illustrazione delle principali norme di sicurezza, •continuità fra ordini di scuola. Creare un clima favorevole •alla conoscenza •all’incontro •all’accettazione degli altri. Promuovere: •la cooperazione •la conoscenza di altre culture •riconoscere la diversità come risorsa • Incentivare le occasioni di comunicazione, scambio e Acquisizione delle confronto educando al rispetto delle norme della civile convivenza. regole •Guidare alla presa di coscienza ed al rispetto dei diversi punti di vista e alle differenti culture presenti nel territorio. 5 Acquisi I team docenti dei tre ordini di scuola (infanzia, primaria, zione secondaria di primo grado) predispongono piani di lavoro delle annuali nonché incontri mensili di progettazione, confronto compet e verifica per classi parallele o gruppi omogenei per età, su tematiche comuni, incontri di programmazione per ambiti enze disciplinari e per tematiche trasversali alle diverse discipline. APPRENDIMENTO •Porre l’alunno al centro dell’attenzione. •Instaurare una situazione non direttiva. Rafforzamento •Creare un clima relazionale sereno. della motivazione •Valorizzare il gioco come risorsa. •Incentivare la comunicazione, lo scambio e il confronto. •Perseguire con gradualità gli obiettivi previsti rispettando gli stili di apprendimento e garantendo flessibilità di tempi. Prevenzione •Interventi mirati all’individuazione precoce dei disturbi di apprendimento. •Rete di interventi che coinvolgano: alunni, famiglia, personale docente e non docente, territorio (ASL, distretto scolastico, Comune….). •Percorsi didattici che utilizzino anche nuove tecnologie e metodologie alternative. •Continuità educativa tra i vari ordini scolastici. •Utilizzo di strategie per una adeguata integrazione delle diverse realtà multietniche. •Formazione e aggiornamento del personale docente. Valorizzazione •Incentivare l’autostima e stimolare l’autonomia. •Sviluppare la capacità di giudizio e lo spirito critico. •Potenziare la curiosità. •Valorizzare le diversità individuali e la cooperazione. Orientamento e autorientamento •Aiutare l’alunno nella conoscenza di sé. •Accompagnarlo nel suo processo di crescita. •Favorire la maturazione della capacità decisionale e di scelta. •Rendere ciascuno consapevole delle proprie risorse, attitudini e potenzialità. •Accompagnare l’alunno nella conquista della propria autonomia. •Aiutarlo a fare scelte consapevoli e sostenibili. •Sviluppare competenze strategiche forti, soprattutto in relazione all’acquisizione e alla gestione del sapere. •Rifondare i curricoli privilegiando conoscenze e competenze significative per l’esistenza di coloro che apprendono. 6 Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi la Scuola secondaria di 1°grado fornisce gli strumenti culturali e le risorse a disposizione (interne ed esterne) per creare situazioni formative con forte valenza orientativa. Le diverse situazioni formative vanno ad inserirsi in un progetto educativo-didattico organico e sistematico, che si sviluppa nell’arco del triennio e pone l’allievo in condizioni di poter costruire i propri percorsi di vita. L’attività di orientamento si avvale della collaborazione con diversi interlocutori presenti sul territorio, quali il servizio Orientarsi della Provincia di Torino, i centri di formazione professionale Engim ed Enaip di Nichelino. Le classi terze partecipano ogni anno ad iniziative consolidate da tempo: • “Salone dell’Orientamento”, organizzato dal Comune di Nichelino; •incontri con esperti esterni; •visita alle scuole superiori del territorio per acquisire una conoscenza diretta dell’offerta formativa; •realizzazione di laboratori-ponte con le scuole superiori del territorio. 1.5 OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI In base a quanto previsto dalla Legge 107/15, art.1.comma7, il nostro Istituto Comprensivo, per il prossimo triennio, considerando il Piano di Miglioramento, l’offerta formativa e le risorse disponibili, individua come prioritari, nei tre ordini di scuola, i seguenti OBIETTIVI FORMATIVI: Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace Attenzione ai bisogni educativi speciali Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare riferimento alla lingua italiana Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche Potenziamento delle discipline artistico-musicali e motorie 7 1.6 PIANO DI MIGLIORAMENTO LINEE DI MIGLIORAMENTO AREE PRIORITARIE STESURA CURRICOLO VERTICALE (scuola Infanzia, scuola primaria, scuola secondaria inferiore) OBIETTIVI A LUNGO TERMINE OBIETTIVI A BREVE TERMINE ATTIVITÀ - costruzione del curricolo della scuola dell'infanzia a partire dai campi di esperienza/raccordo con curricolo sc. Primaria -costruzione del curricolo di italiano e matematica primaria/ raccordo con curricolo scuola secondaria -corso di formazioneper -gennaio/marzo tutti gli insegnanti 2016 - costituzione gruppo di lavoro/commissione per il curricolo -riunioni periodiche di studio e approfondimento -progettare per competenze nei tre ordini di scuola dell'Istituto Comprensivo -riunioni periodiche commissione per il curricolo -restituzione dati e discussione con Collegio dei docenti TEMPI DI REALIZZAZIONE -coordina attività della commissione per il curricolo -monitora tempi di realizzazione del progetto su curricolo verticale/programma incontri -aggiorna commissione pof RESPONSABILE PROGETTO -numero di programmazioni riprogettate per competenze Funzione strumentale Curricolo verticale -primo mercoledì di ogni mese nel corso degli anni scolastici -numero di 2015-2018 verifiche comuni predisposte per -in ogni interclasse/ competenze consigli di classe/ intersezione tramite i partecipanti alla commissione per il curricolo -riunioni periodiche di gruppo -attività individuale di studio dei partecipanti -designazione funzione strumentale per il curricolo INDICATORI -periodo di impegno triennale -incontri mensili nel corso degli anni scolastici 20152018 -incontri periodici commissione pof AREE PRIORITARIE OBIETTIVI A LUNGO TERMINE OBIETTIVI A BREVE TERMINE ATTIVITÀ TEMPI DI REALIZZAZIONE -Migliorare i livelli di conoscenza e competenza degli alunni nell'ambito linguistico e matematico -realizzare laboratori di recupero in italiano e matematica nella scuola secondaria inferiore -laboratori di italiano e matematica per fasce deboli -secondo quadrimestre -realizzare laboratori di recupero/potenziamento in italiano e matematica nella scuola primaria -laboratori di italiano e matematica per gruppi di livello scuola primaria -affinare criteri di formazione delle classi -trasmissione dati da un ordine di scuola all'altro -laboratori di continuità POTENZIAMENTO DEGLI ESITI FORMATIVI DEGLI ALUNNI IN AMBITO -favorire l'uniformità LINGUISTICO E degli esiti formativi all'interno del sistema MATEMATICO scolastico riducendo la varianza interna nelle classi e fra le classi -individuare indicatori più efficaci per rilevare punti di debolezza/forza degli alunni -predisporre progetti comuni alla classi di puntuale realizzazione -definire prove di verifica comuni per le classi in ingresso e in uscita - valutare l'efficacia delle metodologie di insegnamento e delle strategie adottate nel team di classi parallele -aumentare il grado di progettazione comune delle classi/sezioni -aumentare il livello di condivisione delle buone prassi adottate nelle classi INDICATORI RESPONSABILE PROGETTO - percentuale di Team di classe alunni i cui esiti e Consigli di formativi risultino classe migliorati nel confronto tra i -durante gli orari di risultati del compresenza degli primo insegnanti di scuola quadrimestre e primaria (classi del secondo; seconde-quinte) -incontri periodici a fine ciclo -in corso d'anno -realizzare tabelle di rilevazione - numero di alunni coinvolti nei percorsi formativi; -al termine dell'anno - indice di scolastico “varianza” fra le classi; -compiere osservazioni -al termine dell'anno nel gruppo classe di scolastico provenienza -condurre attività/laboratori comuni per le classi -in corso d'anno periodicamente -condurre prove di verfica comuni -inizio anno scolastico -fine anno scolastico -progettazione mensile di intersezione scuola dell'infanzia/ interclasse scuola primaria -incontri mensili di programmazione lungo tutto l'anno scolastico -progettazione nei dipartimenti scuola media -incontri periodici nell'anno scolastico Consigli d’interclasse; Dipartimenti disciplinari; Commissione formazione classi Consigli d’interclasse; Dipartimenti disciplinari -programmazione settimanale di classe e interclasse di plesso -evidenziare precocemente i disturbi specifici dell'apprendimento per predisporre tempestivamente percorsi formativi adeguati e adottare buone prassi INCLUSIONE -favorire il successo formativo di tutti gli alunni in particolare gli alunni BES (si rimanda al PAI riguardo ai percorsi per alunni stranieri e alunni con disabilità) -incontri settimanali di programmazione lungo tutto l'anno scolastico -Progetto “Rete -gennaio-giugno di dislessia e ogni anno accessibilità: per dare a scolastico tutti le stesse opportunità” con laboratori di potenziamento nelle scuole dell'infanzia e classi prime e seconde delle scuole primarie dell'I.C. -supporto della logopedista della asl di riferimento -migliorare le metodologie di insegnamento -condividere buone prassi -formazione di tutti di gli insegnanti sul tema dell'inclusione (corso Index, formazione su allegato alla dgr. 16) -Calendarizzazione di alcuni incontri nel corso dell'anno scolastico -progettare percorsi specifici -compilazione PDP -mese di novembre -laboratori per gli alunni -primavera di ogni Dsa in orario scolastico anno scolastico nelle classi terze-quinte della scuola primaria -percorsi di studio personalizzati nella scuola secondaria inferiore -durante tutto l'anno scolastico -Funzione strumentale per l'Inclusione; Team di classe; Consigli di classe FABBISOGNO DI ORGANICO In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015: a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Scuola dell’infanzia Scuola primaria Annualità Fabbisogno per il triennio Posto di sostegno a.s. 2016-17: n. Posto comune 24 a.s. 2017-18: n. 24 3 a.s. 2018-19: n. 24 3 a.s. 2016-17: n. 50 11 a.s. 2017-18: n. 50 11 a.s. 2018-19: n. 50 11 3 Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) 12 sezioni di tempo normale 40 ore sett.li 12 sezioni di tempo normale 40 ore sett.li 12 sezioni di tempo normale 40 ore sett.li 25 classi di tempo pieno 40 ore sett.li 25 classi di tempo pieno 40 ore sett.li 25 classi di tempo pieno 40 ore sett.li I dati sono calcolati in riferimento alla serie storica degli organici, con riferimento al decorso decennio. Scuola dell’infanzia posti comuni: si ipotizza di costituire la sezione n. 12, in quanto tutte le scuole statali del territorio non hanno disponibilità di locali. Scuola primaria posti comuni: si ipotizza la conferma delle 25 classi attualmente funzionanti a tempo pieno. 11 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Classe di a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 concorso/s ostegno A043 7 7 7 A059 4 4 + 3 ore 4 + 3 ore A245 1 + 2 ore 1 + 4 ore 1 + 4 ore A345 1 + 12 ore 1 + 15 ore 1 + 15 ore A032 1 + 2 ore 1 + 4 ore 1 + 4 ore A028 1 + 2 ore 1 + 4 ore 1 + 4 ore A033 1 + 2 ore 1 + 4 ore 1 + 4 ore A030 1 + 2 ore 1 + 4 ore 1 + 4 ore AD00 6 6 6 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche Essendo un istituto comprensivo appena istituito, non è possibile fare ricorso alle serie storiche. Considerato però che l’istituto sta avviando la costruzione di un curricolo verticale, si attende da parte dell’utenza una particolare attenzione verso questa nuova realtà e pertanto si ipotizza: nel 2016/17, la formazione di 4 prime a fronte di 5 quinte primaria in uscita, per un totale di 10 classi di cui 3 a tempo prolungato nel 2017/18, la formazione di 4 prime a fronte di 5 quinte primaria in uscita, per un totale di 11 classi di cui 3 a tempo prolungato nel 2018/19, la conferma delle 11 classi di cui 3 a tempo prolungato, in virtù del fatto che le quinte primaria uscenti sono 4 Per i posti di sostegno, si ipotizza il mantenimento di 6 cattedre, a fronte degli alunni disabili in uscita dalla scuola primaria in ciascun anno. Ulteriori elementi: ….. b. Posti per il potenziamento Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…) n. docenti Posto comune primaria 3 Posto sostegno primaria 1 Si prevede l’utilizzo di 2 posti per lo svolgimento dei laboratori linguistici, a favore degli alunni stranieri e con disturbi dell’apprendimento; di un posto per uniformare il tempo pieno Si prevede la conferma dell’organico di potenziamento assegnato nell’ a.s. 2015/16, per lo svolgimento di attività laboratori ali specifici (CAA, …) A043 1 Si prevede l’utilizzo di un posto per il potenziamento delle competenze linguistiche per alunni DSA e per la valorizzazione delle eccellenze A345 1 A059 1 A032 1 Motivazione Si prevede l’utilizzo di un posto per il potenziamento delle competenze in lingua inglese , in particolare per gli alunni DSA e per la valorizzazione delle eccellenze (CLIL) Si prevede l’utilizzo di un posto per il potenziamento delle competenze logicomatematiche nell’ottica di allineamento dei risultati INVALSI, per gli alunni DSA e per la valorizzazione delle eccellenze Si prevede di realizzare classi con potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale per la scuola primaria e secondaria di 1° grado (Legge 107/2015, comma 7, punto c) c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015. Tipologia Assistente amministrativo n. 6 Collaboratore scolastico 21 Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori) Altro / / 12 CAPITOLO 2: OFFERTA FORMATIVA 2.1 ORARI SCUOLA DELL’INFANZIA Nella scuola dell’infanzia l’orario complessivo di funzionamento fino ad un massimo di 1700 ore annue, secondo l’art. 3 del D.L. 59/04 e la C.M. 29/04 si articola nelle seguenti modalità: 7.45-8.25 8.30- 9.00 13.00-13.05 15.30-15.45 15.45- 17.15 pre scuola Entrata uscita antimeridiana Uscita post scuola comunale L’organizzazione che ne consegue si fonda sui seguenti aspetti: l’utilizzo delle ore di compresenza per attività a sezioni parallele, attività di piccolo gruppo per interventi individualizzati e potenziamento delle abilità individuali; la programmazione didattico/educativa strutturata rispettando le potenzialità individuali, i livelli di apprendimento, le fasce di età e le esigenze strutturali e organizzative; la gestione da parte delle insegnanti del servizio di pre-scuola. 2.2 ORARI SCUOLA PRIMARIA Le scuole primarie riconoscono l’orario del tempo pieno (40 ore) come unica opportunità in grado di garantire pienamente la formazione della personalità del bambino e del cittadino, tramite un modello scolastico che consenta tempi distesi ed adeguati ai ritmi di crescita e di apprendimento, tramite un’organizzazione della classe che prevede anche momenti di contemporaneità delle insegnanti e lavori strutturati per piccoli gruppi, tramite un equilibrato alternarsi di momenti di studio, di esercitazione, di espressione personale, di rapporti interpersonali e di ambienti significativi per l’affettività. Con il piano programmatico 25/09/08, il MIUR prevede la progressiva introduzione del maestro prevalente, anche nelle classi a tempo pieno,così come dispone l’art. 4 della legge 30/10/08 n’169. Gradualmente la riduzione degli organici comporta, da un lato il mantenimento delle 40 ore settimanali di frequenza per gli alunni e, d’altro canto, dovrà prevedere l’applicazione di un numero di insegnanti superiore a due, per garantire la copertura delle 40 ore settimanali di funzionamento della classe. Tale modularizzazione si applica sulle sole classi prime. Le modalità orarie adottate hanno lo scopo di salvaguardare le compresenze nella misura massima delle possibilità, limitando orari di docenza spezzati in ogni giornata. 2.3 ORARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO • Orario di funzionamento delle classi di Tempo Normale (Il modulo orario prevede l’obbligo di frequenza di un’attività laboratoriale per un quadrimestre scelta fra quelle proposte dal Plesso) Ora 8,00-8,55 8,55-9,50 9,50-10,40 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo 10,50-11,45 11,45-12,35 12,40-13,35 13 Sabato L I B E R O 13,35-14,30 14.30-15.25 15,25-16,20 Mensa Laboratorio Laboratorio • Orario di funzionamento delle classi di Tempo Prolungato (Il modulo orario prevede l’obbligo di frequenza di un’attività laboratoriale per almeno un quadrimestre scelta fra quelle proposte dal Plesso) Ora 8,00-8,55 8,55-9,50 9,50-10,40 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo 12,40-13,35 13,35-14,30 Mensa 14.30-15.25 15,25-16,20 Intervallo Intervallo Intervallo Intervallo 10,50-11,45 11,45-12,35 Mensa Laboratorio Laboratorio Sabato L I B E R O Mensa •Orario curricolare: - Classi di Tempo Normale (modulo 30 unità didattiche con un rientro pomeridiano quadrimestrale di attività laboratoriale) Lettere (Italiano,Storia, Geografia) Matematica e scienze Inglese Francese Arte e immagine Educazione musicale Scienze motorie Tecnologia Religione/ attività alternativa 10 6 3 2 2 2 2 2 1 unità didattiche (u.d.) - Classi di Tempo Prolungato (modulo 36 unità didattiche con due rientri pomeridiani più un terzo pomeriggio quadrimestrale di attività laboratoriale) Lettere (Italiano,Storia, Geografia) Matematica e scienze Inglese Francese Arte e immagine Educazione musicale Scienze motorie Tecnologia Religione/ attività alternativa 12 8 3 2 2 2 2 2 1 unità didattiche (u.d.) 14 2.4 OBIETTIVI E COMPETENZE DA PROMUOVERE L’offerta formativa del nostro Istituto si fonda su due aspetti fondamentali per la crescita dell’alunno e la formazione del cittadino: PROMOZIONE DEL BENESSERE ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PROMOZIONE DEL BENESSERE CONTENUTI STRATEGIE • Contenere le ansie e lo stress dovute al cambiamento. • Permettere la conoscenza del nuovo ambiente scolastico. • Conoscere i futuri insegnanti. • Promuovere il successo formativo degli studenti. • Rilevare indicatori di disagio. ACCOGLIENZA • Programmare laboratori ponte tra i differenti ordini di scuola per favorire il INSERIMENTO passaggio alla scuola di grado superiore. CONTINUITA’ •Osservare l’ambiente della scuola dell’infanzia in cui si sono formati i bambini. RELAZIONE EDUCATIVA Attenzione costante degli insegnanti a: bisogni individuali dell’utenza, qualità dell’insegnamento, formazione di base a tutti gli alunni, sviluppo di una scuola multietnica, inserimento degli alunni con bisogni educativi speciali, pari opportunità per tutti. ASSEMBLEE DI CLASSE E SEZIONE RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIA Calendarizzazione di incontri periodici tra genitori ed insegnanti per: coinvolgimento dei genitori nella gestione dei problemi educativi; informazioni sull’attività didattica; discussioni di eventuali tematiche di interesse comune all’interno delle classi/sezioni. Per urgenze è data la possibilità di richiedere colloqui individuali con gli insegnanti di classe/sezione. COLLOQUI INDIVIDUALI ( tutti gli ordini di scuola) Fra genitori e insegnanti, per seguire insieme il percorso didattico del singolo alunno. INTERCLASSE E INTERSEZIONE (infanzia e primaria) Incontri periodici fra il dirigente scolastico, le insegnanti, i genitori rappresentanti per discutere delle tematiche riguardanti il funzionamento e l’organizzazione scolastica. CONSIGLIO DI INTERCLASSE PER CLASSI PARALLELE DI CIRCOLO(infanzia e primaria) Incontri fra insegnanti di classi parallele e i rappresentanti di classe per discutere 15 tematiche educative specifiche di interesse comune. CONSIGLI DI CLASSE (scuola secondaria di 1° grado) Sono costituiti dai docenti di ogni classe ed hanno competenze relative al coordinamento didattico e multi/interdisciplinare ed alla valutazione periodica e finale degli alunni. Fanno parte del consiglio di classe i rappresentanti dei genitori eletti annualmente. INCONTRI QUADRIMESTRALI (scuola secondaria di 1° grado) Fra genitori ed insegnanti di tutte le discipline per informazioni sull’andamento didattico del singolo allievo. ACQUISIZIONE DI COMPETENZE CONTENUTI STRATEGIE SCUOLA dell’INFANZIA Programmazione educativo/didattica con competenze differenziate per fasce di età. SCUOLA PRIMARIA Programmazione educativo/didattica per classi parallele. Programmazione di competenze irrinunciabili per classi parallele. SCUOLA SECONDARIA PROGRAMMAZIONE Programmazione trasversale per competenze europee a cura di ogni consiglio di classe. Programmazione disciplinare elaborata in comune con docenti della stessa disciplina. Programmazione individualizzata per alunni con bisogni educativi speciali. . Le programmazioni vengono presentate alle famiglie nelle assemblee di classe/sezione ad inizio dell’anno scolastico. Nel corso dell’anno è prevista una ricerca-azione per avviare una prima fase di costruzione del curricolo verticale dai tre ai quattordici anni, come da Indicazioni Nazionali ministeriali. Tale progetto verrà condotto in rete con le altre scuole del territorio. Considerando le potenzialità e gli interessi individuali, si predispongono piani OBIETTIVI DIDATTICO annuali di lavoro individuando le competenze ritenute irrinunciabili, adeguate EDUCATIVI alle varie fasce di età. Motivare ad apprendere : affinché l’imparare risulti essere un’esperienza piacevole e gratificante, oltre che costruttiva. Porre sempre l’alunno al centro dell’azione didattica, partendo dalle sue esperienze, conoscenze e pre-conoscenze e dai suoi bisogni, per favorire l’interesse e la curiosità. Instaurare una situazione non direttiva: valorizzare, incoraggiare, dimostrare attenzione, ascoltare, manifestare rispetto per le capacità e possibilità di ogni alunno, dare fiducia. CRITERI METODOLOGICI 16 VERIFICA E VALUTAZIONE Creare un clima relazionale sereno e proficuo. Valorizzare il gioco come risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione nei bambini più piccoli. Incentivare ogni occasione di comunicazione, scambio e confronto, educando al rispetto delle norme della civile convivenza. Guidare alla presa di coscienza ed al rispetto dei diversi punti di vista, nonché delle differenti culture presenti sul territorio. Perseguire con gradualità gli obiettivi previsti, garantendo flessibilità di tempi nel rispetto dei ritmi di apprendimento individuali. Valutare in itinere ed al termine di ogni unità didattica i risultati conseguiti, al fine di mettere a punto, ed eventualmente modificare, il percorso intrapreso. La valutazione attraversa ogni momento dell’attività della scuola ed è elemento costitutivo del POF sotto il profilo dell’identità pedagogica,didattica, organizzativo-gestionale. La valutazione • tiene conto dei livelli di partenza e delle situazioni contestuali; • concentra l’attenzione e l’investimento educativo sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato; • si basa sull’osservazione continua e sulla raccolta di indicatori molteplici, che forniscono informazioni sul progressivo sviluppo di competenze degli allievi; •è formativa, ovvero interessa l’apprendimento nel suo verificarsi, favorisce il dialogo educativo e la valutazione fra pari, stimola e guida le riflessioni e le autovalutazioni da parte dell’allievo sui propri processi di apprendimento favorendo il controllo delle procedure, l’intenzionalità responsabile; • è coerente con una didattica laboratoriale, cooperativa, che impegna e stimola il protagonismo attivo dei discenti, all’interno di un ambiente funzionale all’apprendimento; • si affida a criteri equi, trasparenti e condivisi, che favoriscono un orientamento alla progressiva padronanza delle competenze personali; •è potenzialmente inclusiva poiché coinvolge e accompagna il soggetto nei processi di apprendimento, responsabilizzandolo, aumentandone le capacità di riflessione critica su di sé, il senso di autostima e quindi l’autonomia individuale. Nella scuola secondaria, per quanto riguarda le valutazioni disciplinari che verificano i processi di apprendimento e il percorso formativo dell’alunno, si realizzeranno prove sia orali, sia scritte (questionari; risposte aperte, semiaperte e chiuse; realizzazioni di testi e problemi) articolate in: •Prove d’ingresso (inizio anno per verificare il livello di partenza) •Prove in itinere (durante l’anno scolastico con verifiche periodiche) •Prove in uscita (a fine anno per verificare i risultati raggiunti) Le prove di ingresso e di uscita verranno somministrate ogni anno per la durata del triennio. I risultati saranno condivisi dal Consiglio di Classe che, prendendo atto delle diverse situazioni, attiverà strategie di recupero, consolidamento o approfondimento a seconda delle necessità. Gli strumenti attraverso i quali si declina il percorso di valutazione consistono in: •giudizio di idoneità per le classi terze, 17 2.5 COLLABORAZIONE FRA ISTITUTI RETE DI SCUOLE Tutte le scuole di Nichelino, di ogni ordine e grado, hanno costituito una rete di collaborazione per la realizzazione di progetti comuni al fine di rispondere sempre più adeguatamente alle richieste ed esigenze dell’utenza del territorio. 18 2.6 PROGETTI COMUNI A TUTTO L’ISTITUTO (INFANZIA/ PRIMARIA/SECODARIA DI PRIMO GRADO) • ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO FINALITA’ Contenere le ansie degli alunni e dei genitori per favorire un inserimento sereno nella nuova realtà scolastica. SI RIVOLGE A: Alunni in ingresso nella nuova realtà scolastica e relativi genitori. CHE COSA SI FA Riunioni informative con i genitori prima dell’iscrizione (infanzia e primaria), open day per conoscere le scuole e l’offerta formativa, disponibilità a colloqui individuali per situazioni particolari, possibilità di laboratori aperti ai genitori degli alunni in ingresso. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Alunni e insegnanti con la collaborazione dei genitori delle sezioni/classi interessate. METODOLOGIE Inserimento scaglionato (scuola dell'infanzia). Orario ridotto (scuola dell'infanzia/primaria). Compresenze degli insegnanti. Supporto dei genitori nelle prime due settimane di scuola dell'infanzia e nella prima di scuola primaria. VERIFICHE E VALUTAZIONI Osservazione sugli inserimenti. Colloqui con le famiglie. Colloqui fra gli insegnanti. 19 • CONTINUITÀ FINALITA’ Favorire nei bambini e nei ragazzi un approccio positivo al nuovo ordine scolastico. Promuovere la conoscenza della nuova struttura scolastica e del diverso stile di lavoro. SI RIVOLGE A: Alunni, genitori e insegnanti delle classi di passaggio tra i diversi ordini di scuola. CHE COSA SI FA Possibilità di osservazione dei bambini della scuola dell’infanzia da parte degli insegnanti di scuola primaria durante alcuni momenti della routine quotidiana (gioco libero, pranzo, attività didattica). Laboratori ponte fra scuola dell’infanzia e primaria con due incontri fra le classi prime e i bambini di cinque anni. Laboratori ponte fra scuola primaria e scuola secondaria. Colloqui fra insegnanti per il passaggio dati utili alla formazione delle classi prime. Compilazione griglie di verifica e valutazione proposte dalla commissione territoriale di Continuità. Incontri fra genitori e insegnanti. Incontro fra insegnanti dei diversi ordini di scuola per la verifica degli inserimenti L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Tutti gli alunni di fine ciclo e quelli dell’inizio del grado scolastico successivo. Tutti gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia. Tutti gli insegnanti delle classi prime e delle classi quinte della scuola primaria. Professori delle scuole secondarie di primo grado. Funzioni strumentali. METODOLOGIE Per i laboratori ponte: attività in comune tra alunni dei differenti ordini di scuola per la realizzazione di elaborati, oggettistica, cartelloni, disegni,…. Visita della scuola e conoscenza degli spazi. Adesione a progetti offerti dal territorio o a percorsi concordati fra insegnanti dei diversi ordini di scuola. VERIFICHE E VALUTAZIONI Valutazione delle attività svolte. Colloqui e schede per il passaggio dati. 20 • INCLUSIONE FINALITA’ Promuovere la cultura dell’inclusione per favorire la crescita e il percorso scolastico di tutti gli alunni e in particolare degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) SI RIVOLGE A: Alunni con disabilità Alunni con disturbi specifici di apprendimento Alunni in situazione di svantaggio socio- economico-linguistico-culturale CHE COSA SI FA: ALUNNI CON DISABILITA’: riunioni del gruppo H per analizzare le situazioni, organizzare le risorse disponibili (insegnanti, educatori, assistenti alla comunicazione) e strutturare gli orari. I referenti per l’inclusione svolgono attività di consulenza e tutoring, illustrano e raccolgono la documentazione prevista (Pei,Pdf). Gli insegnanti di sostegno e quelli di classe/sezione progettano percorsi didattici personalizzati e ricercano proposte e strategie per la risoluzione di situazioni specifiche. Gli insegnanti di sostegno si riuniscono periodicamente. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: adesione dell’Istituto al “Progetto di prevenzione DSA” promosso nelle scuole del territorio dall’Amministrazione Comunale. Gli insegnanti di classe compilano il Pdp (Piano Didattico Personalizzato) e progettano attivita’ specifiche. I referenti dell’inclusione svolgono attività di counseling e tutoring, illustrano e raccolgono la documentazione prevista(Pdp) ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO, ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE: gli insegnanti di classe/sezione facilitano la comunicazione con le famiglie e progettano attività specifiche per favorire l’acquisizione della lingua italiana e adottano il protocollo di accoglienza adottato dall’Istituto. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di classe/sezione Insegnanti di sostegno Insegnanti referenti per l’inclusione METODOLOGIE .Incontri periodici dettati dalle necessità VERIFICHE E VALUTAZIONI Incontri periodici fra il Dirigente Scolastico, la Funzione Strumentale sull’Inclusione, e i referenti per monitorare le situazioni e proporre criteri di miglioramento 21 date a livello territoriale • SCUOLA-FAMIGLIA FINALITA’ Far vivere agli alunni un’esperienza scolastica positiva. Coinvolgere i genitori nella gestione dei problemi educativi. Accogliere pareri, esigenze, richieste e proposte dell’utenza. SI RIVOLGE A: Genitori, alunni, insegnanti. CHE COSA SI FA AREA DIDATTICA: Assemblee periodiche di classe/sezione calendarizzate a inizio anno scolastico. Colloqui individuali informativi. Assemblee di classe/sezione, interclasse/intersezione. Consigli di classe aperti ai genitori Lezioni aperte Feste e mostre didattiche Open Day Sito della scuola e giornalino Interventi sulla stampa locale Sportello di ascolto rivolto ai genitori AREA ORGANIZZATIVA: Partecipazione dei genitori agli organi collegiali Questionario di soddisfazione dell’utenza L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti e genitori METODOLOGIE Informazioni sull’attività didattica Discussione su tematiche educative di interesse comune VERIFICHE E VALUTAZIONI Questionario di fine anno rivolto alle famiglie per la valutazione dell’organizzazione delle scuole e dell’offerta formativa Partecipazione delle famiglie alla vita della scuola in momenti istituzionalizzati e non. 22 • OSSERVATORIO ALIMENTAZIONE E COMMISSIONE MENSA FINALITA’ Monitorare il servizio di ristorazione scolastica Organizzare momenti di incontro rivolti ai genitori, con la presenza di esperti, per riflettere su tematiche educative di interesse generale SI RIVOLGE A: Genitori e insegnanti dei quattro istituti comprensivi del territorio. CHE COSA SI FA Per la commissione mensa:periodicamente ci si incontra per verificare l’andamento della mensa nelle scuole e per concordare eventuali miglioramenti da apportare al menù. Per l’osservatorio: il gruppo progetta e realizza annualmente attività rivolte ai genitori di tutte le scuole nell’ambito dell’ed. alla salute. Possibilità di attuare il progetto “Frutta nelle scuole” , compatibilmente con le risorse disponibili. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Genitori, insegnanti rappresentanti dei quattro Istituti Comprensivi di Nichelino, responsabili della ristorazione scolastica, dietista. METODOLOGIE Confronto e discussione sulle problematiche emerse sul servizio di ristorazione fra genitori, responsabili ed esperti (per la commissione mensa). Confronto e discussione sulle tematiche educative riguardanti alimentazione e salute (per l’osservatorio). 23 • BIBLIOTECA FINALITÀ: Promuovere nell'alunno l'interesse e il "gusto"per la lettura Favorire il passaggio dalla lettura intesa come dovere scolastico ad un'attività libera e capace di porre il soggetto in relazione con se stesso e con gli altri. SI RIVOLGE A: Alunni della scuola dell'infanzia, della scuola primaria, della scuola secondaria di secondo grado. CHE COSA SI FA INFANZIA E PRIMARIA- Lettura dell'insegnante, giochi di ruolo e simulazione, drammatizzazione, manipolazione e rielaborazione testi, riformulazione di quanto letto in diverse forme espressive, documentazione dell'esperienza. Collaborazione con la biblioteca Civica con la possibilità di: •visite guidate •laboratori in sede • prestito a distanza “Biblioteca in trasferta”. SCUOLA SECONDARIA • Giornata del dono (donazione di libri da parte dei docenti e dell’utenza per ampliare la biblioteca scolastica). • Benvenuto in biblioteca (attività di accoglienza per gli allievi delle classi prime). • Giralibro (concorso rivolto ai ragazzi in collaborazione con l’associazione culturale “Giralibro”) • Bibliotecario per un giorno incarico di consegna e ritiro libri per responsabilizzare gli allievi e sensibilizzarli sull’importanza della lettura. • Reading: attività di lettura per piccoli gruppi con spunti per riflettere L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di sezione/classe, responsabile della biblioteca scolastica. METODOLOGIE •Scuola dell'infanzia: Valorizzazione del gioco quale mezzo privilegiato per l'attivazione e lo sviluppo di processi cognitivi e di apprendimento. •Scuola primaria: Creazione di situazioni motivanti all'ascolto, alla lettura e alla produzione. •Scuola secondaria Assunzione di ruoli di responsabilità nella gestione della biblioteca e ruoli di impegno nelle attività di lettura. VERIFICHE E VALUTAZIONI Compilazione di un questionario iniziale finalizzato ad indagare il rapporto del bambino copiare con il libro. Compilazione di un questionario finale per i laboratori svolti in biblioteca. Consegna di un post-it per ogni libro preso in prestito sul quale annotare un giudizio relativo copiare al libro scelto. Compilazione di schede libro assegnate dai docenti delle classi. 24 GRUPPO H FINALITA’ Concorrere alla piena integrazione scolastica degli allievi con bisogni educativi speciali. SI RIVOLGE A: alunni diversamente abili, stranieri, dsa, alunni con esigenze educative speciali, insegnanti di sostegno e/o di classi/sezioni. CHE COSA SI FA Attività di organizzazione (analisi della situazione, delle risorse disponibili, ricerca del loro ottimale utilizzo, orario degli insegnanti, ecc..). Consulenza per tutte le esigenze relative all’handicap. Ricerca di proposte e strategie per la risoluzione di situazioni specifiche. Possibilità di formazione congiunta di insegnanti di classe/ di sostegno/ educatori su tematiche condivise. Coordinamento mensile (programmazione di circolo) tra gli insegnanti di sostegno per scadenze, consulenza su compilazione documenti, tutoring. Gestione documentazione informatica con relativa consulenza ai colleghi in corrispondenza delle scadenze ministeriali. Consulenza sull’organizzazione del lavoro tra insegnanti di classe, insegnanti di sostegno e educatori per l’autonomia e la comunicazione (programmazione di circolo). Collegamento con la scuola polo di Moncalieri e gestione dei materiali in comodato d’uso. Gestione sussidi HC. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti referenti dei tre ordini di scuola. Funzione Strumentale sull’inclusione METODOLOGIE Incontri periodici con scadenze dettate dalle necessità. VERIFICHE E VALUTAZIONI Incontri periodici. valutare le situazioni di partenza e propone criteri di miglioramento sull’uso delle risorse al fine di migliorare l’integrazione 25 • INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI FINALITA’ Facilitare la comunicazione con le famiglie degli alunni stranieri Favorire l’integrazione degli alunni stranieri nelle classi/sezioni Favorire l’apprendimento della lingua italiana Promuovere la conoscenza di altre culture Promuovere il benessere relazionale e la cooperazione SI RIVOLGE A: Tutte le classi/sezioni dell’istituto e le famiglie dei bambini stranieri. CHE COSA SI FA Pred Possibilità di incontri con le famiglie degli alunni stranieri per illustrare il fu il funzionamento pratico della scuola (materiale, uscite, mensa….) nei primi mes mesi dell’anno scolastico e nei momenti di scadenze “chiave” (valutazione) qual qualora si ritenga necessario. Possibilità di usufruire di mediatori culturali nei momenti di “criticità”(inserimento, colloqui con le famiglie, valutazioni) compatibilmente con le risorse economiche disponibili. Attività didattica personalizzata finalizzata all’acquisizione della lingua italiana. Attività volte alla sensibilizzazione degli alunni sulle tematiche interculturali. Attivazione a livello territoriale di un gruppo di incontro fra le mamme straniere per confrontarsi su temi di interesse comune (compatibilmente con i fondi disponibili). L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di classe/sezione. Mediatori culturali qualora si ritenga necessario il loro intervento. Commissione per l’integrazione degli alunni stranieri. METODOLOGIE: Protocollo d’accoglienza che prevede: - consulenza amministrativa- burocratica-informativa (a cura della segreteria), - consulenza ai genitori (a cura del team di insegnanti), - consulenza educativo-didattica (a cura della commissione e delle insegnanti di classe). VERIFICHE E VALUTAZIONI Programmazioni periodiche. Incontri per classi/sezioni per verificare le attività. 26 • SCUOLA IN OSPEDALE E ISTRUZIONE DOMICILIARE FINALITA’ Fronteggiare situazioni di ricoveri ospedalieri e/o domiciliari di alunni eventualmente colpiti da infermità. SI RIVOLGE A: Tutti gli alunni che, a causa di infermità, sono costretti ad un’astensione prolungata dalla frequenza scolastica per un periodo di tempo non inferiore a trenta giorni e che necessitano, a norma di legge, di fruire del servizio Scuola in Ospedale o di Istruzione Domiciliare (attivato in caso di necessità). CHE COSA SI FA Per l’istruzione domiciliare: gli insegnanti di classe (o diversamente reperiti) seguiranno didatticamente gli alunni al proprio domicilio. Per la scuola in ospedale: collaborazione e interazione fra insegnanti di classe e insegnanti della scuola ospedaliera. L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Coordinamento fra insegnanti di classe e insegnanti della scuola ospedaliera per garantire la continuità didattica. L’istruzione domiciliare viene generalmente impartita dai docenti della scuola di provenienza. METODOLOGIE Vanno considerati i limiti strumentali dovuti alle patologie, con le conseguenti ridotte abilità. Tempi di applicazione, limiti fisici e psicologici vanno considerati prima di qualunque intervento. E’ bene cercare di sfruttare sia le possibilità offerte dalle moderne tecnologie telematiche per la comunicazione, sia le visite dei compagni, laddove le condizioni fisiche e logistiche lo permettano. VERIFICHE E VALUTAZIONI Il percorso seguito con l’istruzione domiciliare, i progressi educativi realizzati e i prodotti dell’alunno certificheranno le competenze individuali che accompagneranno l’allievo al suo rientro a scuola e durante tutto il percorso scolastico. La documentazione delle competenze acquisite è compilata ed aggiornata a cura del docente o dei docenti domiciliari della classe di provenienza, anche sulla base della relazione degli insegnanti ospedalieri. 27 CURVATURA DEL CURRICOLO SULLE ESIGENZE DEL TERRITORIO FINALITA’ Realizzazione delle compensazioni fra discipline, attività di insegnamento, attività della quota nazionale del curricolo. La secondaria di primo grado adotta un tempo scuola modulato su unità orarie di 55 minuti per consentire l’organizzazione di laboratori pomeridiani con il recupero dei minuti residui. Valorizzazione del pluralismo culturale e territoriale in relazione alle finalità della scuola dell’obbligo. Ampliamento dell’offerta formativa. SI RIVOLGE A: Tutte classi/sezioni dell'istituto in relazione alle singole programmazioni. CHE COSA SI FA Conoscenza del territorio rispetto agli aspetti antropici, geografici-socio culturali tramite: • uscite sul territorio, • adesione ai bandi regionali che prevedono finanziamenti per la realizzazione di specifiche progettualità, • adesione alle iniziative promosse dal comune, dall’ASL e dal quartiere, • attività e visite presso musei, biblioteche, teatri, archivi ecc. Adesione alle proposte laboratoriali del Comune Utilizzo delle compresenze, delle contemporaneità Inglese con docenti specialisti e specializzati nella scuola primaria Produzione di eventi musicali, artistici, ricreativi anche in orario extrascolastico Accoglienza degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio impegnati nel percorso di alternanza scuola/lavoro, per la realizzazione di progetti legati alla didattica e/o all’organizzazione Tutoraggio degli studenti universitari impegnati nel tirocinio L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di classe e/o esperti esterni. Risorse presenti sul territorio METODOLOGIE Attività frontali e/o attività di gruppo condotte in aula. Percorsi didattici individualizzati. Aggregazione delle discipline in aree o ambiti disciplinari. Flessibilità oraria e organizzativa. Uscite didattiche sul territorio. Attività laboratoriali. Attività laboratoriali. VERIFICHE E VALUTAZIONI Per gli insegnanti : incontri periodici di programmazione, incontri periodici con eventuali esperti. Per gli allievi: verifica periodica del raggiungimento degli obiettivi. 28 •SISTEMA SCUOLE NICHELINO FINALITA’ Creare occasioni di incontro, discussione, confronto, collaborazione tra le istituzioni scolastiche del territorio e gli enti locali. Favorire scambi operativi fra i plessi presenti sul territorio. SI RIVOLGE A: Insegnanti, famiglie, Enti locali territoriali (comune, asl, cisa). CHE COSA SI FA Le istituzioni, collegate in rete: - promuovono iniziative comuni di orientamento, continuità, sicurezza, auto-valutazione e qualità del servizio, formazione del personale, ampliamento delle nuove tecnologie, sostegno al disagio, allo svantaggio, all’handicap e all’inserimento degli stranieri; - condividono modalità di consulenza su argomenti non concernenti la professionalità docente o per il buon funzionamento amministrativo; - realizzano ampliamenti dell’offerta formativa in relazione alle esigenze del contesto culturale, sociale, economico della realtà locale; - realizzano progetti comuni su tematiche didattiche; - promuovono azioni comuni nei confronti degli EELL del territorio. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Dirigenti scolastici e docenti delle scuole del territorio. METODOLOGIE Incontri periodici su tematiche di interesse comuni. VERIFICHE E VALUTAZIONI Incontri periodici di discussione e monitoraggio sugli obiettivi prefissati ad inizio anno. 29 • SITO WEB FINALITA’: Documentazione dell’attività didattica. Comunicazione tra alunni, con le famiglie e i docenti. Integrazione tra risorse della scuola e risorse del territorio. SI RIVOLGE A: Alunni, insegnanti e genitori. CHE COSA SI FA Presentazione delle attività vissute dalle classi sul sito scolastico. Accesso attraverso il sito scolastico ai sussidi e alle risorse della scuola e del territorio. L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Alunni, insegnanti e genitori. METODOLOGIE Raccolta e pubblicazione sul sito scolastico di materiale prodotto dalle classi/sezioni. ¶ 30 PIANO SCUOLA DIGITALE CON BANDO PON FINALITÀ: favorire l’apprendimento delle competenze chiave, facilitando l’accesso ai contenuti presenti nel web; favorire “l’inclusione digitale, uno degli obiettivi dell’Agenda Digitale, incrementando l’accesso a internet, le competenze digitali e la fruizione di informazioni e servizi online tra studenti di contesti sociali svantaggiati o studenti BES, DSA e disabili”; favorire un approccio aperto alle innovazioni; porre al centro i bisogni e le esigenze dell’alunno, nel quadro di una cooperazione tra scuola e genitori potenziando la comunicazione scuola-famiglia migliorare continuamente la qualità dell’offerta formativa e dell’apprendimento attraverso l’innovazione promuovere le capacità di orientamento: riconoscere le proprie potenzialità e i risultati raggiunti dagli studenti; garantire le competenze necessarie per un buon inserimento nei successivi gradi scolastici e – nel lungo termine, per un progetto di vita futuro responsabilizzare all’uso corretto di internet e della risorsa limitata “Banda”, tramite pianificazione delle politiche di accesso ad internet ed evitando accessi ripetuti e inutili sul web; RESPONSABILIZZARE I GENITORI PER ARRIVARE A UN CONTROLLO FUNZIONALE DELL'UTILIZZO DELLA RETE DA PARTE DEI PROPRI FIGLI (verifica e filtraggio dei contenuti web visitati); accelerare il processo di dematerializzazione nella gestione amministrativa (favorendo e incentivando la documentazione non cartacea all’interno della scuola e gestendone in maniera corretta l’archiviazione); garantire la sicurezza informatica della rete locale, separando la rete degli uffici (Presidenza, Segreteria, ecc) da quella della didattica (aule, laboratori, ecc), senza ricorrere a diversi contratti ADSL, utilizzando porte diverse per reti diverse, pur nella condivisione di un unico accesso ad Internet. SI RIVOLGE A: Alunni, genitori, insegnanti. COSA SI FA: -potenziamento delle infrastrutture di rete e diffusione della banda larga nella scuola - lavorare in gruppo per accedere alle informazioni in tempo reale. -lavorare con gli ausili didattici (laboratori, LIM, etc.) in quanto strumento insostituibile di accesso a fonti diverse dal libro di testo. METODOLOGIA: laboratori con l’utilizzo di LIM, computer e/o tablet costruzione di ipertesti e produzione di dispense 31 • PROGETTO DIDEROT FINALITÀ: Favorire la conoscenza e il contatto con la matematica, l’ambiente, l’arte e la musica. SI RIVOLGE A: Tutte le scuole primarie e secondarie della Provincia di Torino. CHE COSA SI FA • Per gli alunni: attività in classe condotte da esperti, partecipazione a spettacoli teatrali. • Per gli insegnanti: formazione con esperti, partecipazione alle attività laboratoriali. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Esperti esterni, nell’ambito del progetto promosso dalla Fondazione CRT. METODOLOGIE Giochi matematici. Visione di spettacoli teatrali. VERIFICHE E VALUTAZIONI Produzione di elaborati artistici. 32 •PROTEZIONE CIVILE FINALITÀ: Coordinare le attività provinciali di educazione alla protezione civile SI RIVOLGE A: Tutte le scuole della provincia di Torino che lo richiedono; le attività sono coordinate dal dirigente scolastico e dal D.S.G.A. per la parte amministrativa. CHE COSA SI FA Coordinamento delle attività educative in tema di protezione civile per la provincia di Torino; documentazione delle attività stesse. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Dirigente Scolastico. D. S.G.A. Esperti esterni. Insegnanti di classe solo in quanto aderenti alle proposte della scuola polo. Insegnanti di classe. METODOLOGIE: Interventi educativi in classe e attività pratiche. VERIFICHE E VALUTAZIONI Realizzazione di cartelloni, servizi fotografici, presentazioni in power point, pagine web….. 33 2.7 PROGETTI SPECIFICI RELATIVI AI TRE ORDINI DI SCUOLA 2.7.1 PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA e SCUOLA PRIMARIA Tematiche comuni per età e per interclasse • RACCONTANDO... PICCOLI CITTADINI…. A 3,4, 5 ANNI FINALITÀ: •Conoscere aspetti della propria realtà familiare, scolastica e sociale. •Favorire relazioni interpersonali basate sulla cooperazione, l’accettazione dell’altro e le regole di convivenza. •Riconoscere i diritti e i doveri di ogni bambino. SI RIVOLGE A: Tutti i bambini delle due scuole dell’infanzia. CHE COSA SI FA Percorsi d’ascolto e filastrocche tematiche. Partecipazione ad attività laboratori ali e mostre tematiche. Semplici drammatizzazioni. Giochi di finzione. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di sezione. METODOLOGIE Attività in piccolo gruppo. Attività con il gruppo sezione. VERIFICHE E VALUTAZIONI Osservazioni costanti per verificare la capacità di attenzione e partecipazione alle attività proposte. Realizzazione di cartelloni, libri-gioco. 34 • ARTISSIMA ……….ARTE FINALITÀ: • Produrre messaggi con l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi. Leggere e comprendere immagini. Favorire la riproduzione di forme e colori e la coordinazione occhio/mano. Attraverso il percorso di arte e immagine, condurre gli alunni ad acquisire le prime capacità di lettura delle immagini che li circondano, reintegrate dal punto di vista della forma e del colore. • Osservare un’opera d’arte di genere pittorico, collegata ai contenuti della programmazione per individuare le caratteristiche più evidenti. • Riprodurre e interpretare in modo creativo un’opera d’arte con tecniche e strumenti diversi. SI RIVOLGE A: Classi prime e seconde della scuola primaria. CHE COSA SI FA Realizzazione di collage, composizioni e costruzioni utilizzando materiali di varia provenienza. Utilizzo di fumetti, manifesti, cartoline, filmati, teatro e foto. Osservazione di quadri di autori famosi. Produzione di disegni e cartelloni. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di classe. METODOLOGIE Attività rivolte al gruppo classe o a piccoli gruppi della stessa classe o delle classi parallele. VERIFICHE E VALUTAZIONI Gli insegnanti si incontreranno mensilmente per classi parallele per verificare le attività e preparare quelle successive. 35 • INTERCULTURA - EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE FINALITÀ • Sviluppare la consapevolezza dell’esistenza di differenti personalità. • Favorire le relazioni interpersonali • Educare al rispetto di sé, degli altri e delle cose in ogni situazione. • Promuovere la conoscenza e il rispetto delle principali regole della vita sociale. • Educare alla tolleranza e al rispetto delle diversità. • Promuovere il rispetto, la tutela, la valorizzazione dell’ambiente, in quanto patrimonio a disposizione di tutti. Favorire l’integrazione •Avviare alla conoscenza delle istituzioni. SI RIVOLGE A: Classi terze, quarte e quinte della scuola primaria. CHE COSA SI FA Giochi di accoglienza, giochi cooperativi. Attività relative all’accoglienza, alla conoscenza di sé, degli altri e dell’ambiente circostante. Conoscenza del mondo attraverso un approccio interculturale e interdisciplinare ( uscite didattiche, visite guidate, lettura di storie, laboratori,..). Riflessioni si diritti/doveri dei bambini/cittadini Avvio alla conoscenza e alla comprensione dell’organizzazione costituzionale e amministrativa del Paese L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti del team. METODOLOGIE Attività rivolte al gruppo classe o per piccoli gruppi della stessa classe o delle classi parallele. VERIFICHE E VALUTAZIONI Gli insegnanti si incontreranno mensilmente per classi parallele per verificare le attività e preparare quelle successive. 36 • IMPARIAMO A STARE BENE A SCUOLA FINALITÀ • Favorire l’instaurarsi di un clima relazionale positivo all’interno del gruppo classe. • Monitorare le difficoltà di apprendimento per individuare strategie educative e didattiche efficaci. • Acquisire nuove strategie da attuare nella quotidianità da parte degli insegnanti. SI RIVOLGE A: Sezioni di scuola dell’infanzia. Classi di scuola primaria Sezioni di scuola secondaria (compatibilmente con i fondi stanziati dalla Regione). Le classi partecipanti saranno individuate dal Collegio Docenti CHE COSA SI FA Per gli alunni: attività laboratoriali in piccolo gruppo condotti da insegnanti dell’Istituto, in orario curricolare o extra curricolare . Per gli insegnanti: formazione con gli esperti, partecipazione alle attività laboratoriali. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti specializzate in attività drammatico-teatrale. Insegnanti con formazione in psicologia dell’eta’ evolutiva METODOLOGIE Incontri formativi fra esperti e insegnanti di sezione. Osservazioni libere e guidate. Simulazioni e drammatizzazioni. Giochi di ruolo e attività psicomotorie. VERIFICHE E VALUTAZIONI Osservazioni periodiche. Valutazioni in itinere e finali con la collaborazione degli esperti. Restituzione agli insegnanti dei risultati. Lezioni aperte ai genitori 37 • LUDOTECA FINALITÀ • Promuovere la cultura ludica e costruire percorsi che prevedano l’utilizzo educativo del gioco integrandosi con la programmazione curricolare. • Far conoscere ai bambini i servizi offerti dalla ludoteca comunale. SI RIVOLGE A: Tutte la sezioni di scuola dell’infanzia. Tutte le classi di scuola primaria (compatibilmente con i posti disponibili messi a disposizione dal Comune). CHE COSA SI FA In linea con l’impegno di attuare quanto contenuto nella Convenzione dei Diritti dell’Infanzia, vengono proposte attività che riqualificano il gioco libero in spazi strutturati, momenti di costruzione, di pittura, di manipolazione e di racconto di storie. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti comunali della ludoteca. METODOLOGIE Attività ludiche, motorie, grafico pittoriche e plastiche proposte nelle classi/sezioni o negli spazi della ludoteca. VERIFICHE E VALUTAZIONI Attività ed elaborati prodotti dai bambini. Esposizione degli elaborati ad eventuali mostre e/o manifestazioni organizzate dal Comune sul territorio. 38 • ORTI DIDATTICI FINALITÀ Favorire la conoscenza degli elementi naturali. Favorire promuovere comportamenti tesi al rispetto della natura. Promuovere una corretta alimentazione. Sviluppare un senso di responsabilità verso sé, gli altri e l’ambiente. Sperimentare successi e insuccessi legati al lavoro agricolo. SI RIVOLGE A: Classi delle scuole dell’infanzia e primaria. CHE COSA SI FA Pulizia della parte del giardino adibita ad orto. Coltivazione dell’orto (semina, trapianti, raccolta, consumo). Documentazione delle attività svolte. Partecipazione ad eventuali mostre e/o manifestazioni organizzate dal Comune sul territorio. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di classe/ sezione. METODOLOGIE Orto a scuola. VERIFICHE E VALUTAZIONI Mostra didattica sul territorio. Attività ed elaborati prodotti dai bambini. Laboratori. 39 • RETE DSA ( DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ) FINALITÀ ● Individuare precocemente disturbi specifici di apprendimento(dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) per avviare percorsi che facilitino il successo formativo degli alunni. Per gli allievi della scuola secondaria di primo grado: ● Consentire agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento e/o con bisogni educativi speciali il raggiungimento degli obiettivi minimi per ogni area disciplinare. SI RIVOLGE A: Bambini di 5 anni di scuola dell’infanzia. Bambini del primo anno di scuola primaria. Allievi DSA e BES della scuola secondaria di primo grado. CHE COSA SI FA • Per i bambini: screening condotto con batterie di prove standardizzate, laboratori di potenziamento in piccoli gruppi • Per gli insegnanti: incontri di formazione e supervisione con il neuropsichiatra e la logopedista dell’asl. Per gli allievi della scuola secondaria:elaborazione di percorsi individualizzati e personalizzati attraverso la redazione del PDP, utilizzato dagli insegnanti come strumento di lavoro in itinere e presentato alle famiglie come documentazione delle strategie di intervento programmate. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Servizio di N.P.I. e logopedia dell’asl per la formazione e la supervisione. Insegnanti di sc. dell’infanzia e primaria (5 anni e classi I) per somministrazione delle prove e laboratori di potenziamento nelle classi/sezioni. Nella scuola secondaria tutti gli insegnanti del consiglio di classe interessato. METODOLOGIE ●Somministrazione di test. ●Osservazione e rilevazione dei fattori predittivi. ●Tabulazione dati. ●Percorsi di potenziamento nelle classi/sezioni. Per gli allievi della scuola secondaria: ●Applicazione del PDP con uso delle misure dispensative e compensative individuate (utilizzo PC, ausili per il calcolo, schede, tabelle, mappe, da utilizzare anche nel corso delle prove d’esame finale. ●Predisposizione di azioni di tutoraggio. VERIFICHE E VALUTAZIONI ●Prove di screening. ●Prove di fine anno.●Incontri con le famiglie dei bambini individuati. Per la scuola secondaria:●verifiche periodiche programmate, scritte e orali, adeguate e svolte secondo le modalità indicate nel PDP. La valutazione terrà conto maggiormente del contenuto e non della forma e sarà effettuata, se necessario, anche attraverso interventi informali per evitare condizioni di ansia e di stress emotivo. 40 2.7.2 PROGETTI SCUOLA DELL’ INFANZIA • GIOCOMOTRICITA’ FINALITÀ Dare un’opportunità ai bambini di sperimentare l’esplorazione degli spazi e del movimento, per raggiungere una migliore conoscenza di sé e delle proprie potenzialità. SI RIVOLGE A: Bambini di tre, quattro e cinque anni ( attività con contributo economico delle famiglie). CHE COSA SI FA •Per gli insegnanti: formazione con l’esperto, partecipazione alle attività psicomotorie. •Per i bambini: attività psicomotorie in piccoli gruppi con la psicomotricista. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Psicomotricisti provenienti da enti esterni. Insegnanti di sezione. METODOLOGIE: Giochi motori. Brevi percorsi motori con materiali strutturati. Osservazioni libere e guidate. VERIFICHE E VALUTAZIONI Confronti fra insegnanti ed esperti. Lezione aperta conclusiva per i genitori. 41 • MUSICA PER CRESCERE FINALITÀ Costruire un percorso didattico educativo con il linguaggio sonoro musicale. Sviluppare le capacità inventive e creative del bambino attraverso esperienze di sonorizzazione e drammatizzazione. SI RIVOLGE A: Tutti i bambini delle due scuole dell’infanzia (attività con contributo economico delle famiglie). CHE COSA SI FA Esperienze dirette di giochi cantati, di canti e movimento, di ascolto e movimento, di invenzione e composizione canora con oggetti. Costruzione di strumenti musicali. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Esperti esterni. METODOLOGIE Ogni lezione comprende: uso della voce e del canto, attività ritmico-motorie, uso degli strumenti musicali, lettura ed esecuzione di ritmi. VERIFICHE E VALUTAZIONI Osservazioni in itinere da parte dell'esperto con la collaborazione delle insegnanti di sezione. Lezione aperta ai genitori. 42 2.7.3 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA • INFORMATICA FINALITÀ: • Fornire un primo livello di alfabetizzazione informatica. • Aiutare i bambini ad utilizzare gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie. • Utilizzare la tecnologia informatica per la comunicazione e l’espressione. SI RIVOLGE A: Tutti bambini della scuola primaria. CHE COSA SI FA Condivisione delle regole necessarie a un sano approccio all’uso del computer. Utilizzo di programmi di videoscrittura, di grafica e programmi utili alla creazione di grafici e diagrammi. Creazione di pagine personali e di gruppo, ipertesti con contenuti legati alle attività delle singole classi in percorsi curricolari interdisciplinari. Condivisione di buone prassi per un utilizzo sicuro e consapevole della rete. Ricerca di materiali e fotografie su internet. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di classe. METODOLOGIE Si può accedere al laboratorio per piccoli gruppi in base alle esigenze delle classi e compatibilmente con le compresenze degli insegnanti. VERIFICHE E VALUTAZIONI Gli insegnanti di classe verificano le competenze acquisite attraverso le attività svolte. 43 • MUSICHIAMO FINALITÀ: Potenziare il processo di alfabetizzazione nel campo dei suoni. Usare la voce come strumento più naturale ed immediato, sia nel parlato che nel cantato, per comunicare ed esprimersi nel linguaggio della musica. Prendere coscienza del ritmo inferiore ed esprimersi attraverso il movimento; interiorizzare i valori ritmici fondamentali e saper leggere, memorizzare, trascrivere semplici cellule ritmiche e sequenziali. Coordinare l’azione musicale con quella scenica, narrativa e recitativa. SI RIVOLGE A: Classi delle scuole primarie "Walt Disney" e "Sangone" (il contributo economico è a carico delle famiglie ). CHE COSA SI FA Canti, filastrocche, conte, accompagnandosi con gesti-suono o con gli strumenti a percussione, si danza, si ascoltano brani musicali, si sviluppa l’espressione corporea, si fa conoscenza con la pulsazione ed il ritmo, si leggono e si suonano ritmi. Studio di uno strumento musicale: il flauto. Possibilità di realizzare opere musicali a livello teatrale. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Professionisti riconosciuti, diplomati al conservatorio. METODOLOGIE Esercizi di concentrazione, uso della voce e del canto, attività ritmico-motorie propedeutiche alla danza, uso degli strumenti a percussione, lettura ed esecuzione di ritmi, esercizi con il flauto e recitazione. VERIFICHE E VALUTAZIONI Incontri tra docente professionista e insegnanti di classe per la preparazione, la verifica e la valutazione di ogni unità didattica. 44 • TENNIS FINALITÀ Conoscenza della disciplina del tennis attraverso situazioni di gioco-sport, mirate a favorire il controllo dei movimenti, dell’equilibrio, del coordinamento oculo-manuale e all’acquisizione di spazio-tempo, della lateralità e delle regole nel gioco di gruppo SI RIVOLGE A: Alunni di tutte le classi di scuola primaria. CHE COSA SI FA 3 lezioni gratuite per tutte le classi di sc. primaria, festa finale nella palestra della scuola (con la possibilità di continuare previa disponibilità delle famiglie a versare un contributo economico). L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: TENSOTENNIS - Borgaretto – Torino METODOLOGIE Approccio alla disciplina sportiva con situazioni di gioco- sport adattate alle varie fasce di età:attività psico-motorie nel I° ciclo, esercizi di educazione motoria specifici e propedeutici al tennis nel II° ciclo. L’istruttore interviene con materiale tecnico proprio. VERIFICHE E VALUTAZIONI Per gli insegnanti: incontri periodici con l’esperto. Per i bambini: verifica del raggiungimento degli obiettivi attraverso test Lezione aperta ai genitori 45 • ALFABETIZZAZIONE – EDUCAZIONE MOTORIA FINALITÀ • Promuovere una coscienza motoria e sportiva nei giovani. • Valorizzare gli aspetti educativi e sociali dello sport quale importante fattore di crescita e di arricchimento della personalità e di tutela della salute. SI RIVOLGE A: tutte le classi di scuola primaria .(compatibilmente con le risorse disponibili) CHE COSA SI FA Lezioni gratuite per tutte le classi Attività in palestra condotte dall’esperto, affiancato dall’insegnante. Consulenza teorica agli insegnanti da parte dell’esperto. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Esperto tutor laureato in scienze motorie o all’ISEF proposto dal Miur e/o dal Coni. . METODOLOGIE Per gli alunni: - attività svolte in relazione alle programmazioni proposte dall’esperto, - utilizzo di materiale sportivo come supporto all’attività. Per gli insegnanti:- consulenza con l’esperto. VERIFICHE E VALUTAZIONI Staffetta di fine anno con tutte le classi coinvolte Monitoraggio dell’attività svolta con gli alunni. 46 • AVVIAMENTO ALLO SPORT FINALITA’ Dare la possibilità agli alunni di provare nuove esperienze motorie, per una formazione motoria completa. Presentare e promuovere diverse discipline sportive da continuare eventualmente in orario extrascolastico. Proporre le discipline sportive paraolimpiche a tutti gli alunni. SI RIVOLGE A: Alunni della scuola primaria, compatibilmente con l’offerta degli enti sportivi. Possibilità di proseguire l’attività con il contributo economico delle famiglie. CHE COSA SI FA Attività di supporto tecnico e organizzativo nello svolgimento dell’attività. Il corso prevede una serie di incontri. Gli istruttori intervengono nelle classi con materiale tecnico proprio. L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Personale tecnico qualificato. METODOLOGIE: Presentazione di più discipline sportive (ad es. minibasket, minivolley, arti marziali, teatazione , twirling, hockey,....) L’attività si svolge in palestra. 47 • PREVENZIONE E ANALISI DEL DISAGIO FINALITÀ: • • • • Imparare a instaurare relazioni positive. Imparare ad affrontare e gestire i conflitti. Riconoscere sentimenti ed emozioni. Promuovere il rispetto, la tolleranza, la cooperazione. SI RIVOLGE A: Classi della scuola primaria che ne facciano richiesta, compatibilmente con la disponibilità del CISA. CHE COSA SI FA • Narrazione di sé. • Esperienze di ascolto attivo. • Attività relative alla conoscenza di sé e degli altri. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Educatori del CISA in collaborazione con gli insegnanti di classe. METODOLOGIE Giochi e attività rivolte al gruppo classe o a piccoli gruppi della stessa classe. VERIFICHE E VALUTAZIONI Autovalutazione da parte degli alunni. Confronto tra insegnanti ed educatori per rilevare e predisporre strategie d’intervento appropriate alla situazione specifica. 48 2.7.4 LABORATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MATEMATICHIAMO Finalità ed obiettivi Individuare percorsi di apprendimento condivisi per facilitare l'acquisizione di competenze trasferibili nei diversi ordini di scuola Favorire il confronto fra docenti di una medesima disciplina appartenenti a ordini di scuola diversi Innalzamento progressivo dei risultati nelle prove di verifica e nelle prove Invalsi Incrementare la motivazione al raggiungimento di risultati positivi SI RIVOLGE A: Alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado, Alunni delle classi prime della scuola secondaria di secondo grado “Erasmo da Rottedam” di Nichelino CHE COSA SI FA Laboratori in presenza, in compresenza con gruppi di alunni di terza media e prima superiore. Attività e-learning con ausilio di una piattaforma interattiva, delle tecnologie multimediali e di internet Didattica collaborativa e cooperativa tra pari, tra docenti di ordini di scuola diversi, tra alunni di diversi ordini di scuola L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti di matematica dei due ordini di scuola (secondaria di primo e secondo grado). METODOLOGIA Metodologia operativa-sperimentale tipica del laboratorio dove ogni lavoro è frutto di riflessione, progettazione e realizzazione eseguita da ciascun ragazzo con il coordinamento degli insegnanti che propongono l’attività. VERIFICA E VALUTAZIONE Ogni lavoro viene valutato in base al risultato ottenuto e all’impegno dimostrato nell’eseguirlo. Le competenze raggiunte saranno indicate sulla scheda di valutazione finale. 49 • LABORATORIO DI CREATIVITÀ Finalità ed obiettivi • Imparare a progettare tenendo conto delle risorse, usando e manipolando diversi materiali.• Imparare ad abbellire oggetti semplici e di recupero dando loro nuova vita, a costruire uno schema di lavoro e ad esprimere i propri gusti e le proprie capacità creative. SI RIVOLGE A: Allievi di prima media secondo le richieste delle famiglie, allievi di seconda e terza secondo le indicazioni dei Consigli di classe. CHE COSA SI FA Nel corso di ogni lezione si porta a termine un lavoro di découpage o decorazione su vetro/ceramica o stencil o cartonaggio… L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Un insegnante nel proprio recupero orario e per la durata di un quadrimestre. METODOLOGIA Metodologia operativa-sperimentale tipica del laboratorio dove ogni lavoro è frutto di riflessione, progettazione e realizzazione eseguita da ciascun ragazzo con il coordinamento degli insegnanti che propongono l’attività. VERIFICA E VALUTAZIONE Ogni lavoro viene valutato in base al risultato ottenuto e all’impegno dimostrato nell’eseguirlo. Le competenze raggiunte saranno indicate sulla scheda di valutazione finale. 50 • LABORATORIO DI GIORNALISMO GIORNALINO SCOLASTICO “LA VOCE DEL PELLICANO” Finalità ed obiettivi •Conoscere la struttura e le fasi di realizzazione di un giornale. •Stimolare l’interesse per il mondo circostante, partendo dal proprio vissuto e da fatti di attualità. •Maturare un’identità condivisa, come gruppo e come scuola, anche attraverso il lavoro cooperativo. •Migliorare le capacità critiche, di riflessione e di espressione scritta. •Costruire un progetto trasversale alle discipline. •Acquisire e/o potenziare le conoscenze informatiche. •Conoscere i programmi di navigazione in internet e le modalità di realizzazione di pagine web. SI RIVOLGE A: Alunni delle classi I°- II°- III° del plesso Pellico. CHE COSA SI FA ●Raccolta di notizie, dati, informazioni, realizzazione di interviste per la redazione di un articolo. ●Organizzazione di una redazione con assunzione e rispetto di ruoli e svolgimento di compiti precisi per la realizzazione di un prodotto finale condiviso. ●Scrittura creativa. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Alunni delle varie classi del plesso coadiuvati dagli insegnanti che nell’ambito dei propri laboratori contribuiscono alla stesura di alcuni articoli. METODOLOGIA Lavoro di gruppo, discussioni partecipate. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione delle strategie messe in atto nell’affrontare le attività con particolare attenzione all’attitudine a operare in gruppo, alle capacità creative e di esposizione, alle abilità nell’uso degli strumenti informatici, dati di cui si terrà conto in sede di valutazione per la formulazione del giudizio globale finale di ogni allievo. 51 • LABORATORIO di LETTURA ANIMATA Finalità ed obiettivi • Sviluppare la capacità di ascoltare, leggere, comprendere, verbalizzare, comunicare, dialogare, riflettere sulla lingua. • Intraprendere un percorso-viaggio incentrato sulla comprensione ed elaborazione del testo, sullo sviluppo delle idee. SI RIVOLGE A: Alunni delle classi seconde e terze. CHE COSA SI FA Lettura silenziosa ed ad alta voce. Conversazione in circolo guidata dall’ insegnante. Analisi del testo. Drammatizzazione. Manipolazione e rielaborazione testi. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Alunni ed insegnanti. METODOLOGIA -Lezioni frontali -Lezioni dialogate. -Attività di gruppo. VERIFICA E VALUTAZIONE In itinere e finali, i voti saranno espressi in decimi. 52 • LABORATORIO LOGICO-MATEMATICO Classe seconda Finalità ed obiettivi • Migliorare la capacità di applicare algoritmi. • Migliorare la capacità di calcolo in N e in Q. • Migliorare la capacità di risolvere problemi aritmetici e di geometria piana. • Potenziare le capacità logiche e migliorare la concentrazione. • Potenziare l’autostima. SI RIVOLGE A: Allievi che necessitano di un rafforzamento delle abilità matematiche, provenienti dalle classi seconde. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Un piccolo gruppo di allievi (10/12) provenienti dalle tre classi seconde e dalla docente di matematica. CHE COSA SI FA: si considerano le difficolta” evidenziate da ogni allievo per proporre attivita” graduate e legate alle applicazioni della matematica alla realta” METODOLOGIA: Esercizi guidati e graduati per difficolta” Costruzione di tabelle e di grafici inerenti alle attivita” proposte Discussioni finalizzate alla scelta di strategie risolutive METODOLOGIA Soluzione di giochi logico matematici per potenziare la capacita” di concentrazione • Esercizi guidati edigraduati difficoltà. Costruzione modelliper materiali di figure piane per scopre caratteristiche e proprieta” • Costruzione di tabelle e di grafici inerenti alle attività proposte. • Discussioni finalizzate alla scelta di strategie risolutive. VERIFICA E VALUTAZIONE • Soluzione di giochi logico-matematici per potenziare la capacità di concentrazione. Osservazione in attività agli per allievi. • Costruzione di itinere modellidelle materiali di proposte figure piane scoprirne caratteristiche e proprietà. Verifiche orali e scritte con particolare attenzione all’evoluzione delle abilità richieste. 53 LABORATORIO LOGICO-MATEMATICO Finalità ed obiettivi • Migliorare la capacità di applicare algoritmi. • Migliorare la capacità di calcolo in Q e in R. • Migliorare la capacità di risolvere problemi aritmetici, di geometria piana e solida. • Potenziare le capacità logiche e migliorare la concentrazione. • Potenziare l’autostima. SI RIVOLGE A: Allievi che necessitano di un rafforzamento delle abilità matematiche, provenienti dalle classi terze. CHE COSA SI FA Si parte dalle difficoltà evidenziate da ogni allievo per proporre attività graduate e legate anche alle applicazioni della matematica alla realtà, con lo scopo di migliorare le competenze e l’autostima di ognuno. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Un piccolo gruppo di allievi (10/12) provenienti dalle tre classi terze e dalla docente di matematica. METODOLOGIA • Esercizi guidati e graduati per difficoltà. • Costruzione di tabelle e di grafici inerenti alle attività proposte. • Discussioni finalizzate alla scelta di strategie risolutive. • Soluzione di giochi logico-matematici per potenziare la capacità di concentrazione. • Costruzione di modelli materiali di figure piane e solide per scoprirne caratteristiche e proprietà. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione in itinere delle attività proposte agli allievi. Verifiche orali e scritte con particolare attenzione all’evoluzione delle abilità richieste. 54 • LABORATORIO MUSICALE Finalità ed obiettivi •Alfabetizzazione musicale. •Tecniche fondamentali del flauto e degli strumenti a percussione. •Uso corretto della voce. •Realizzazione di partiture cantate e/o suonate di musica d’insieme. •Sviluppo del senso ritmico e della creatività personale. SI RIVOLGE A: Alunni delle classi prime, seconde e terze. CHE COSA SI FA Uso di strumenti a percussione, alcuni realizzati con materiali di recupero, esecuzione di semplici ritmi con graduale aumento delle difficoltà sino ad arrivare all’improvvisazione. Uso della voce e del flauto per l’esecuzione di brani musicali di vario genere. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Un gruppo di allievi provenienti dalle tre classi. METODOLOGIA Uso della notazione musicale facilitata e della memoria in alternativa alla tradizionale scrittura musicale. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche saranno pratiche, con esecuzione di ritmi, con le percussioni, con il flauto o con la voce, sia corali, sia individuali. Nel valutare si terrà conto dell’impegno, della partecipazione e dello sviluppo dell’orecchio musicale. 55 • LABORATORIO PITTORICO E SCENOGRAFICO Finalità ed obiettivi •Potenziamento delle capacità logiche e organizzative negli iter progettuali e operativi. •Conoscenza e uso delle tecniche. •Sviluppo della capacità ideativa e creativa in relazione agli spazi. SI RIVOLGE A; Alunni delle tre classi. CHE COSA SI FA Laboratorio strutturato in tre fasi : 1 - lezioni teoriche e progettazione 2 - prove e bozzetti in scala 3 - realizzazione pratica di quinte scenografiche. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Allievi delle tre classi della scuola secondaria, su segnalazione dei vari consigli di classe. METODOLOGIA Ogni tecnica verrà introdotta e presentata, spiegata nelle sue modalità d'uso, che verranno poi applicate in esercizi di produzione e rielaborazione. VERIFICA E VALUTAZIONE Al termine del laboratorio si confronteranno i vari lavori ed elaborati per arrivare ad una sorta di autovalutazione. I singoli elaborati saranno valutati facendo riferimento agli obiettivi della programmazione. Il laboratorio scenografico si concluderà con l’allestimento delle scene in occasione della rappresentazione teatrale di fine anno. 56 • LABORATORIO SCIENTIFICO - MATEMATICO Sperimentando con…….la fisica, la chimica e la biologia e giocando con i numeri Finalità ed obiettivi • Operare secondo il metodo scientifico. • Potenziare le capacità logiche e migliorare la concentrazione. SI RIVOLGE A: Allievi provenienti dalle classi prime, che hanno espresso la scelta al momento dell’iscrizione. CHE COSA SI FA • Osservazioni di elementi biologici e di fenomeni inerenti al mondo vegetale, animale, fisico e chimico. • Esperienze di laboratorio con l’uso di materiale di laboratorio o facilmente reperibile. • Soluzione di giochi matematici. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Un piccolo gruppo di allievi (11/12) proveniente dalle tre classi prime ed è tenuta dalla docente di matematica del corso A. METODOLOGIA Uso degli strumenti presenti nel laboratorio e di materiali facilmente reperibili per effettuare osservazioni ed esperienze legate alla biologia, alla fisica e alla chimica applicando le varie fasi del metodo scientifico. Tabulazione degli esperimenti su tabelle,costruzione di grafici, calcoli, commento dei risultati ottenuti attraverso discussioni guidate. I lavori proposti saranno eseguiti in modo individuale o in piccoli gruppi. VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche e la valutazione dei risultati conseguiti saranno incentrate sull’ osservazione in itinere dell’esecuzione delle attività proposte e si terrà conto dell’evoluzione delle abilità richieste anche attraverso l’uso di questionari. 57 • LABORATORIO SPORTIVO “Giochiamo insieme” Finalità ed obiettivi • Consolidamento delle capacità coordinative e condizionali degli allievi. • Comprensione ed attivazione dei principi di lealtà sportiva e di collaborazione. • Acquisizione del rispetto delle regole di gioco,conoscenza del linguaggio sportivo. SI RIVOLGE A: Allievi/e delle classi seconde e terze. CHE COSA SI FA Giochi di squadra tradizionali, regolamentati dai codici delle diverse Federazioni, semplici giochi da cortile che si prestano facilmente all'attività scolastica con le loro molteplici varianti. Inoltre verrà proposta la partecipazione al Progetto “Hockey...Amo” della società Asd Naflio che mira alla promozione dell'hockey su prato nelle scuole di Torino e della prima cintura della città. Naturalmente quest'ultima iniziativa è subordinata all'adesione degli allievi, in quanto l'attività ha un costo di 5 € ad allievo. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Allievi/e delle classi seconde e terze coordinati dall'insegnante di Educazione Fisica. METODOLOGIA Uso del metodo globale per favorire la comprensione di ogni gesto, sia semplice che complesso, coadiuvato, quando necessario, da interventi analitici. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione sistematica di ogni singolo allievo, per tutta la durata del laboratorio e nel corso in ogni attività proposta. 58 • LABORATORIO TEATRALE Finalità ed obiettivi • Capacità di conoscere e controllare le proprie emozioni. • Lavorare in gruppo al fine di realizzare un prodotto comune: lo spettacolo teatrale. • Affrontare problemi, ipotizzare soluzioni, verificarne la percorribilità, realizzare le scelte operate. • Essere consapevoli che una corretta comunicazione richiede l’uso del proprio corpo, la postura fisica, la mimica facciale, lo sguardo, il movimento. SI RIVOLGE A: Alunni delle classi prime, seconde e terze. CHE COSA SI FA Il Laboratorio, attraverso il “gioco del teatro”, cura gli aspetti della comunicazione, intesa come elemento cardine delle dinamiche sociali, stimolando gli allievi a ricercarne la chiarezza e l’efficacia nell’emissione di messaggi verbali e non verbali, per giungere ad acquisire la capacità di costruire comunicazioni che utilizzino tutte le potenzialità espressive degli allievi. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Alunni delle classi seconde e terze guidati dalle insegnanti. METODOLOGIA Coperative learning. Tutoraggio tra pari. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazione del lavoro in corso di realizzazione. Capacità di interagire col gruppo. Colloqui fra gli insegnanti. 59 • LABORATORIO di TECNOLOGIA Finalità ed obiettivi Il laboratorio di tecnologia non vuole essere un luogo fisico diverso dalla classe, ma un insieme strutturato di attività, volte alla costruzione di “significati degli oggetti”, coinvolge quindi persone, idee, strutture. Esso propone un approccio operativo tramite l’utilizzo di strumenti specifici, a partire da materiali poveri fino ad arrivare all’uso del computer. SI RIVOLGE A: Allievi delle tre classi della scuola secondaria di primo grado. CHE COSA SI FA Vengono proposte schede di lavoro, successivamente si effettuano esercizi di esplorazione anche con l’ausilio di internet per acquisire idee e trovare nuovi stimoli. Si parte da alcune procedure di base più intuitive per arrivare a costruzioni più complesse sperimentando l’applicazione dei materiali studiati ed evidenziando le connessioni tra teoria e pratica. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA Un insegnante di educazione tecnica nel proprio recupero orario per la durata di un quadrimestre. METODOLOGIA Tecno-operativa, progettuale e sperimentale, tipica dell’attività laboratoriale, articolata in tre fasi: riflessione, progettazione e realizzazione del prodotto da parte di ciascun allievo con il coordinamento dell’insegnante. VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione consisterà in un giudizio globale sul lavoro svolto. Si terrà conto delle capacità creative, dell'attitudine a operare in gruppo, quando richiesto, della qualità dell’impegno profuso nell’intraprendere e portare a termine le attività proposte. Le competenze raggiunte saranno indicate nella scheda di valutazione finale. 60 • TRINITY Finalità ed obiettivi Potenziamento delle competenze dell’ascolto (listening) e del parlato ( speaking). SI RIVOLGE A: Alunni delle classi prime, seconde e terze con livello di partenza più che buono. CHE COSA SI FA Ascolto, ripetizione e memorizzazione di frasi su modello, osservazione e descrizione di immagini, dialoghi su attività di routine, revisione di strutture e funzioni grammaticali generalmente già studiate in orario curricolare. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Docenti di lingua inglese della scuola. METODOLOGIA Verrà privilegiato l’aspetto comunicativo. Si guiderà l’allievo dalla comprensione orale alla produzione orale attraverso l’ascolto, la ripetizione, il lavoro a coppie, il lavoro di gruppo e l’interazione con l’insegnante. VERIFICA E VALUTAZIONE Gli alunni verranno valutati con un esame finale, tenuto da insegnanti madrelingua. In seguito al superamento dell’esame verrà rilasciata una Certificazione Trinity. 61 • LABORATORIO di AVVIO AL LATINO Finalità ed obiettivi Il laboratorio si propone di rendere gli allievi consapevoli della presenza del latino nel lessico e nelle strutture della lingua italiana. Costituisce altresì l’occasione per potenziare le conoscenze morfo-sintattiche e per esercitare le loro capacità logiche. Si precisa che il laboratorio sarà attivato solo se si raggiungerà un numero minimo di iscritti. SI RIVOLGE A: Allievi delle classi terze orientati a percorsi liceali. CHE COSA SI FA Analisi della sintassi di base della lingua latina. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Un insegnante di Lettere nel proprio recupero orario per la durata di un quadrimestre. METODOLOGIA Lezioni frontali. Applicazione delle regole apprese in esercizi di traduzione. VERIFICA E VALUTAZIONE Osservazioni sistematiche e schede per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. 62 PROGETTO UNPLUGGED Un programma scolastico di prevenzione dell'uso di sostanze Finalità ed obiettivi I programmi basati sul modello dell'influenza sociale nel prevenire e ridurre l'uso di sostanze tra gli adolescenti hanno l'obiettivo di: ●modificare gli atteggiamenti nei confronti dell'uso di sostanze; ●rafforzare le abilità necessarie per affrontare la vita quotidiana; ●sviluppare negli adolescenti le competenze e le risorse di cui hanno bisogno per resistere alla pressione dei pari e alle influenze sociali; ●fornire informazioni e conoscenze corrette sulle sostanze e sui loro effetti sulla salute. SI RIVOLGE A: Adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni. CHE COSA SI FA Integra attività basate sulle life skills (abilità di una persona a fronteggiare gli eventi della vita e a prendere decisioni ) con attività focalizzate sul credo formativo. basandosi sul modello dell’influenza sociale. L’ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Insegnanti specificamente formati. METODOLOGIA Cooperative learning, role-play, brain storming, animazioni e discussioni di gruppo. VERIFICA E VALUTAZIONE Nel corso delle attività si verificheranno le capacità di: collaborare, partecipare e agire in modo autonomo e responsabile, affrontare situazioni problematiche. 63 ● GIOCHI MATEMATICI Ogni anno viene proposta agli allievi della scuola secondaria di primo grado, maggiormente dotati di abilità nell'ambito logico, la partecipazione ai “Giochi Matematici d' Autunno” elaborati dall' Università Bocconi di Milano, al fine di valorizzare al meglio le eccellenze. 64 Cap 3: ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 3.1 L’OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa della scuola mira a: promuovere il benessere e migliorare la qualità delle relazioni sociali, garantire a tutti gli allievi uguaglianza di opportunità e percorsi adeguati alle potenzialità di ciascuno, rispettare i bisogni e i ritmi di apprendimento individuali, coinvolgendo i seguenti soggetti: •alunni •insegnanti •famiglie •dirigente scolastico •personale non docente (personale ATA,personale amministrativo) •enti esterni utilizzando le seguenti procedure : SOGGETTI PROCEDURE ALUNNI INSEGNANTI (ORGANICO DELL’AUTONOMIA: -INSEGNANTI DI CLASSE/SEZIONE, DI SOSTEGNO E ORGANICO POTENZIATO) percorsi formativi attività di laboratorio uscite didattiche e viaggi d’istruzione attività psicomotorie e sportive programmazione collegiale o di circolo o per classi/sezioni parallele o per campi di esperienza programmazione di classe/sezione programmazione per l’area bes potenziamento dell’offerta formativa verifica e valutazione iniziale, in itinere e finale o di obiettivi o di metodologie o di strumenti organi collegiali o collegio docenti o interclassi/intersezioni o consiglio di circolo commissioni e progetti formazione e aggiornamento * partecipazione all’organizzazione e alla gestione dell’istituto tutoraggio degli studenti di scienze della formazione per il tirocinio universitario 65 DIRIGENTE SCOLASTICO FAMIGLIE PERSONALE AMMINISTRATIVO COLLABORATORI SCOLASTICI Realizzazione del Piano dell’offerta formativa tramite o attività degli organi collegiali (collegio docenti; interclassi ed intersezioni; consiglio di circolo) o incontri con le figure responsabili e con gruppi di progetto e commissioni di lavoro o Gestione del personale e del bilancio della scuola Formazione e gestione del bilancio della scuola Gestione amministrativa e delle risorse della scuola Valorizzazione del personale Gestione dei rapporti con gli enti esterni alla scuola (famiglie degli alunni, enti locali, ASL, servizi socio-assistenziali, amministrazione scolastica periferica e centrale. Promozione e gestione del miglioramento del servizio Gestione dei reclami e delle emergenze (sicurezza, igiene) Gestione della formazione del personale assemblee di classe/sezione colloqui individuali interclassi/intersezioni con i genitori consiglio di circolo collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il personale docente gestione del bilancio, dell’inventario dei beni in dotazione alla scuola, dell’anagrafe degli alunni, delle attività esterne alla scuola (uscite didattiche, attività sportive), del personale garanzia dell’efficienza degli edifici scolastici mediante richiesta agli uffici predisposti di lavori di manutenzione straordinaria gestione degli acquisti per le classi e per l’amministrazione scolastica tenuta dell’archivio e del protocollo vigilanza sugli edifici scolastici e custodia accoglienza dei bambini e dell'utenza controllo dei flussi di persone in ingresso/uscita dagli edifici o all'interno prima informazione all'utenza (atrio) sostegno al lavoro dei docenti (fotocopie, predisposizione sussidi, …) assistenza su situazioni specifiche (assenza dell'insegnante, accompagnamento bambini…) garanzia dell'igiene (pulizia locali, arredi, strumenti, giochi, assistenza in toilette, …) 66 ENTI ESTERNI collaborazioni varie (mensa, ingresso/uscita da scuola, …) garantire adeguati livelli di comunicazione (circolari, telefono, …) cooperazione all'attività amministrativa (posta, …) attività di pronto soccorso e primo intervento in caso di necessità ludoteca comunale decentrata assistenza scolastica personalizzata per alunni con disabilità collaborazione e consulenza con il servizio di NPI e il Cisa servizio di pre e post scuola nella scuola primaria e di post scuola nella scuola dell’infanzia servizio mensa associazioni sportive verifica l’organizzazione mediante procedure di valutazione condivise in merito ai percorsi educativi e al miglioramento interno della scuola: PERCORSI EDUCATIVI La valutazione degli alunni, intersecandosi con i processi di autovalutazione degli insegnanti, di autovalutazione degli alunni e con la verifica/valutazione collegiale dell’insegnamento, presenta caratteri di forte complessità, trovandosi al bivio tra il rendicontare gli apprendimenti cognitivi e sociali acquisiti e il prospettare gli scenari futuri di maturazione ed apprendimento. Nello stesso tempo, la scuola deve dare riscontro con tempi, modalità, scopi e linguaggi diversi alle famiglie e agli alunni. La valutazione periodica, formalizzata sui documenti ufficiali (documento di valutazione,certificazione delle competenze)si integra con altri strumenti (voti delle verifiche periodiche riportati sull’agenda della classe, osservazioni periodiche del comportamento) ed in primo luogo con i colloqui periodici con le famiglie, che sono obbligatori La valutazione quadrimestrale e conclusiva degli alunni è effettuata con votazione numerica, sulla base dei criteri stabiliti annualmente dal Collegio dei Docenti. La valutazione delle prove di verifica, delle interrogazioni , è realizzata con giudizi e/o commenti. La valutazione quadrimestrale e conclusiva degli alunni concerne gli apprendimenti e sarà espressa con voti da 5 a 10, mentre quella sul comportamento dell’alunno sarà espressa con un 67 MIGLIORAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLA SCUOLA giudizio. I voti relativi alle discipline possono essere integrati con annotazioni,; il giudizio sul comportamento è obbligatoriamente integrato dalla scheda di RILEVAZIONE DEI PROCESSI DI MATURAZIONE DELL’ALUNNO. Le modalità di valutazione degli alunni saranno comunicate alle famiglie dalla direzione didattica. La valutazione degli alunni disabili e degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento tiene conto delle aree di programmazione differenziata ed è adeguata alle competenze che ne derivano. La scuola promuove un sistema di autovalutazione interno, sulla qualità del servizio offerto agli alunni e alle famiglie per: - migliorare l'organizzazione del sistema-scuola - facilitare la comunicazione fra la scuola e la famiglia - favorire la trasparenza delle procedure organizzative adottate Il sistema di autovalutazione interno è dato dal nucleo di valutazione d'istituto. Esso è composto: - dal dirigente scolastico - dal collaboratore di direzione con funzioni vicarie - dal docente funzione strumentale per l'attuazione del POF e da alcuni insegnanti del circolo - dal direttore dei servizi generali e amministrativi Il nucleo potrà avvalersi del supporto dei docenti collaboratori di direzione e fiduciari, oppure dei docenti funzioni strumentali (su questioni di loro specifica competenza). Compito del nucleo è: - rilevare le potenzialità, i punti di eccellenza ,le criticità e gli spazi di miglioramento relative all’organizzazione interna del servizio scolastico -fornire alla dirigenza e agli organi collegiali competenti idonee indicazioni per lo sviluppo della qualità Da tale ambito è esclusa la valutazione dei docenti Il nucleo, sentite le indicazioni delle interclassi/intersezioni, proporrà strumenti per rilevare la soddisfazione degli utenti e del personale della scuola. L’utilizzo provvisorio e sperimentale di tali strumenti sarà valutato dal Collegio dei Docenti dopo il primo anno di attività. In base alla Legge 107/15, commi 126,127,128, 129, il Dirigente Scolastico, assegna annualmente al personale docente, una somma per la 68 valorizzazione del merito, sulla base dei criteri individuati dal comitato di valutazione FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI FINALITA’: Arricchimento professionale e culturale degli insegnanti. Approfondimento di tematiche educative, didattiche e metodologiche. Trasferimento delle conoscenze acquisite nella programmazione educativo/didattica. SI RIVOLGE A: Tutti gli insegnanti CHE COSA SI FA Aggiornamento dei docenti sulle seguenti tematiche: (si attiveranno i corsi in base alle adesioni e ai fondi disponibili) - Formazione inerente alla compilazione del registro elettronico - “La scuola delle storie” - “Index” - “Fare bene la scuola” - Costruzione del curricolo verticale - Formazione su tematiche riguardanti l'inclusione - Alfabetizzazione informatica e utilizzo di strategie multimediali a scopo didattico - Adesione ai progetti di formazione in rete proposti da altri circoli e dal Comune e a eventuali tematiche di interesse comune proposte in Collegio Docenti. METODOLOGIA: - Formazione in presenza di esperti - Aggiornamento on line - Aggiornamento personale - Condivisione di buone pratiche - Documentazione a disposizione dei docenti L’ ATTIVITA’ E’ SVOLTA DA: Esperti esterni Docenti VERIFICHE E VALUTAZIONI Incontri di verifica. Documentazione delle attività svolte a disposizione dell’Istituto. 69 FORMAZIONE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO E DEI COLLABORATORI SCOLASTICI FINALITA’ Aggiornare le proprie conoscenze e acquisire le competenze necessarie su tematiche attuali utili nel proprio ambito lavorativo. SI RIVOLGE A: Tutto il personale amministrativo e il personale collaboratore scolastico del circolo didattico. CHE COSA SI FA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E DSGA: -Dematerializzazione - Comunicazione con l’utenza - Gestione dello stato giuridico COLLABORATORI SCOLASTICI: - Primo Soccorso - Comunicazione con l’utenza - Alfabetizzazione informatica L’ ATTIVITÀ È SVOLTA DA: Esperti esterni. METODOLOGIE Formazione teorica, formazione operativa, formazione tramite consulenza tecnica. 70 Cap. 4 INCLUSIONE 4.1: PER UNA SCUOLA INCLUSIVA L’identità del II Istituto Comprensivo di Nichelino è fondata, secondo le prassi più consolidate, su un approccio relazionale e didattico che pone l’inclusione al centro dell’operato dei docenti. Come documentato dal nostro Pof, infatti, sulla base di questo fondamentale principio si persegue la finalità di promuovere la crescita e il successo formativo di tutti i bambini e le bambine, garantendo a ciascuno pari opportunità educative e formative, con l’intento di rimuovere eventuali ostacoli di natura economicasociale- culturale- linguistica- psicofisica che non consentano a tutti di raggiungere tale finalità. Pertanto i bisogni educativi e formativi fondamentali individuati nel nostro Pof risultano essere: - la relazione inclusiva basata su: accoglienza degli alunni nei tre ordini di scuola che l’Istituto comprende, con particolare attenzione agli alunni stranieri creazione di un clima favorevole alla socializzazione promozione della cultura dell’integrazione di alunni provenienti da altre culture o diversamente abili o in situazione di particolare difficoltà costruzione e condivisione di regole comuni - l’apprendimento basato su una didattica che pone al centro l’alunno e le sue esperienze di vita struttura percorsi scolastici predisposti nell’ambito delle classi o sezioni parallele, con riferimento al gruppo classe specifico riconosce e valorizza le diversità promuove le potenzialità individuali facilita il successo formativo di ognuno. 4.2: IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Sulla base della Circolare n.8, 6 marzo 2013, che illustra le indicazioni operative per l’attuazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, le scuole elaborano un Piano Annuale per l’Inclusione. - CHE COS’E’ IL PAI Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) e’ un” atto interno della scuola autonoma”, consiste in un documento annuale che riassume una serie di elementi finalizzati a migliorare l’azione educativa della scuola, indirizzata a tutti gli alunni e in particolare agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Esso rappresenta inoltre uno strumento che possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunita’ educante sulla centralità e la trasversalita’ dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei processi educativi. Esso viene predisposto nella forma di un documento-proposta che, alla luce dei bisogni della scuola, della verifica dei progetti attivati e dell’analisi dei punti di forza e delle criticità che hanno accompagnato le azioni di inclusione scolastica realizzate durante l’anno scolastico, preveda elementi di miglioramento degli interventi. Esso pone l’attenzione sui bisogni educativi dei singoli alunni, sugli interventi pedagogici-didattici effettuati nelle classi durante l’anno scolastico corrente programmando alcuni obiettivi di miglioramento per l’anno successivo. 71 - A CHI E’ DESTINATO - Il Piano e l’azione educativa della scuola in esso riassunta sono rivolti a tutti gli alunni che la frequentano ed in particolare a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali. “In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta” (Direttiva ministeriale 27/12/2012). Come meglio esplicitato dalla Circolare Ministeriale n.8 del 6/3/2013, la Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità della comunità educante agli alunni dell’intera area dei Bisogni Educativi Speciali che comprende lo svantaggio sociale e culturale, i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, le difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Rientrano pertanto in tale casistica: gli alunni con disabilità gli alunni con disturbi specifici di apprendimento gli alunni stranieri gli alunni in situazione di svantaggio socio-economico. IL GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) Il compito del GLI è: - Rilevare gli allievi con BES presenti nella scuola. - Raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione. - Focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi. - Rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola. - Elaborare al termine di ogni anno scolastico il Piano Annuale dell’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES. - Promuovere l’attivazione di una didattica laboratoriale inclusiva. - Fungere da interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema. Per l’anno scolastico in corso, esso è costituito, in forma ristretta, e su delibera del Collegio dei Docenti, dal Dirigente Scolastico, dalla Funzione Strumentale per l’Inclusione, dalla Funzione Strumentale per il Pof, dai membri della Commissione Pof. Successivamente si provvederà a dare forma definitiva e completa al GLI, redigendo anche il calendario di incontri previsti. - TEMPI DI STESURA La Circolare Ministeriale n.8/2013 indica due momenti fondamentali per la stesura del PAI: la fine dell’anno scolastico in corso e l’inizio di quello successivo. Entro la fine di giugno, il Piano Annuale deve essere approvato dal Collegio dei docenti, in modo tale che le risorse possano essere attivate, compatibilmente con le disponibilità finanziarie degli Uffici scolastici e degli Enti territoriali, già a partire dal mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. Qualora ci sia discrepanza tra risorse umane richieste e concesse, sarà compito del GLI 72 adattare il Piano per permettere al Dirigente scolastico di procedere all’assegnazione del personale ai singoli plessi o classi. - OBIETTIVI DEL PAI consolidare le buone prassi in materia di inclusione degli alunni disabili (con il supporto della dirigenza, della funzione strumentale, dell’articolazione del Gruppo H) e degli alunni DSA (con il supporto della dirigenza, della funzione strumentale, delle risorse connesse al progetto dsa) consolidare le buone prassi contenute nel Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri (con il supporto della dirigenza, del referente, della commissione stranieri e con le risorse eventuali del progetto regionale stranieri) pervenire ad una stesura (precisa, collegiale e condivisa con la famiglia) dei piani didattici personalizzati per tutti gli alunni che ne hanno diritto (con il supporto della dirigenza e della funzione strumentale) pervenire entro il termine dell’anno scolastico alla stesura di un Protocollo territoriale per l’individuazione ed il supporto agli alunni in situazione di disagio socio-economico e culturale, anche allo scopo di prevenire e risolvere le problematiche connesse alla frequenza irregolare. Tali lavori prevedono il lavoro di rete delle scuole del territorio, con la partecipazione attiva del Comune, del Cisa12, del Ser.T., dell’Asl To5 e dovranno essere recepiti nei Piani di zona negli ambiti “disagio” e “minori” Il PDF (Profilo Dinamico Funzionale) Il primo documento di progettazione dell’inclusione è il Profilo Dinamico Funzionale, redatto all’inizio dell’anno scolastico, per gli alunni iscritti alle classi prime, in collaborazione fra genitori, docenti del Consiglio di Classe in cui l’alunno è inserito, ASL e altre figure professionali che si occupano dell’alunno. Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) E’ un documento annuale, stilato dallo stesso gruppo di lavoro che ha lavorato sul Pdf e deve approfondirne, in stretta continuità, gli aspetti di programmazione didattica, educativa, riabilitativa e di socializzazione per l’anno scolastico in corso. La progettazione inizia in parallelo alla programmazione della classe e comprende tutto ciò che l’alunno disabile può fare rispetto alle sue potenzialità. Il Pei può essere modificato in corso d’anno in caso di necessità e al termine verrà sottoposto a verifica finale. Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) Il PDP è un contratto tra famiglia, scuola e istituzioni socio-sanitarie, per organizzare un percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico degli studenti BES. Per ciascuna materia devono infatti essere individuati gli strumenti dispensativi e compensativi più efficaci per portare lo studente al raggiungimento degli obiettivi alla pari dei compagni. 73 È un diritto garantito dalla legislazione. Sul piano pratico è inoltre uno strumento importante per monitorare il percorso scolastico dello studente, tutto ciò nel garantire le pari opportunità e il pari diritto allo studio per ogni persona. Compito della nostra scuola è dimostrare di aver messo in atto tutte le misure previste dalla legislazione per consentire agli studenti con bisogni educativi speciali il raggiungimento degli obiettivi minimi per ogni area disciplinare. Il PDP viene redatto dal consiglio di classe annualmente e i contenuti riguardano: a. i dati generali con l’analisi della situazione dell’alunno b. il livello delle competenze raggiunte nelle diverse aree disciplinari c. gli obiettivi e i contenuti d’apprendimento previsti per l’anno scolastico e la metodologia con le misure compensativi e dispensative d. le modalità di verifica con le misure compensative e dispensative e. la valutazione in itinere e finale con le indicazioni sul come viene effettuata f. i rapporti con la famiglia, con particolare riferimento alla parte dei compiti da svolgere a casa. Il PDP deve essere redatto all’inizio di ogni anno scolastico 74 Allegato 1: OBIETTIVI IRRINUNCIABILI SCUOLA DELL’INFANZIA Fascia di età: 3 anni COMPETENZE PERSONALI Stabilire relazioni con bambini e adulti Collaborare alle attività proposte in sezione Possedere una sufficiente autonomia personale COMPETENZE COMUNICATIVE Esprimere vissuti e/o richieste relative ai propri bisogni Comprendere semplici richieste e consegne Rafforzare la capacità di comunicazione COMPETENZE CONOSCITIVE Percepire globalmente lo schema corporeo Esplorare le possibilità espressive del colore Conquistare sempre maggiore autonomia nell’ambiente scolastico COMPETENZE LINGUISTICHE Ascoltare fiabe, filastrocche, semplici racconti Comprendere semplici messaggi COMPETENZE OPERATIVE Esplorare le possibilità espressive dei materiali Conoscere, sperimentare e giocare con i materiali grafico-pittorici Rappresentare le parti del viso COMPETENZE METODOLOGICHE Accettare l’assenza dei genitori Adattarsi ai ritmi della vita scolastica Comprendere le regole di vita comune Osservare e sperimentare utilizzando tecniche grafico-pittoriche-plastiche 75 FASCIA DI ETA’: 4 ANNI COMPETENZE PERSONALI Rispettare le regole di vita comune Relazionarsi con gli altri Affrontare con serenità le diverse situazioni che si presentano nell’ambiente scolastico COMPETENZE COMUNICATIVE Saper esprimere le proprie emozioni e verbalizzare i propri vissuti Partecipare alla conversazione con interventi e risposte appropriate Drammatizzare racconti ascoltati COMPETENZE CONOSCITIVE Conoscere e comprendere gli indicatori spaziali (dentro/fuori, sopra/sotto,..) Comprendere le nozioni temporali (prima/dopo) Individuare quantità (molti/pochi, di più/di meno,…) COMPETENZE LINGUISTICHE Strutturare correttamente le frasi Ascoltare e comprendere fiabe, racconti, poesie Memorizzare e ripetere semplici canzoni, poesie e filastrocche COMPETENZE OPERATIVE Controllare gli schemi motori, dinamici e posturali di base Possedere adeguata motricità fine e coordinazione oculo-manuale Familiarizzare con spazi ed oggetti Muoversi intenzionalmente nello spazio COMPETENZE METODOLOGICHE Manifestare curiosità verso l’ambiente circostante Esplorare l’ambiente circostante utilizzando i vari organi di senso Esprimere e rappresentare semplici esperienze e fenomeni osservati 76 FASCIA DI ETA’: 5 ANNI COMPETENZE PERSONALI Raggiungere una buona autonomia in ogni attività scolastica Interagire con gli altri in modo costruttivo Comprendere e rispettare le regole della vita scolastica Partecipare attivamente alle esperienze scolastiche Conoscere l’ambiente scolastico utilizzando creativamente spazi ed oggetti COMPETENZE COMUNICATIVE Ascoltare e comprendere discorsi Rielaborare correttamente fiabe e racconti Intervenire verbalmente nel gruppo COMPETENZE CONOSCITIVE Conoscere i concetti topologici (dentro/fuori, vicino/lontano, alto/basso,…) Osservare, descrivere, classificare oggetti in base a uno o due criteri Operare con le quantità COMPETENZE LINGUISTICHE Ascoltare e comprendere fiabe, racconti, poesie di complessità crescente Individuare, i personaggi di un racconto Riconoscere il significato delle parole in un contesto COMPETENZE OPERATIVE Condividere modalità di gioco e schemi d’azione Aumentare la disponibilità all’interno del gruppo Rispettare le regole del gioco Rappresentare graficamente lo schema corporeo Aumentare la competenza motoria COMPETENZE METODOLOGICHE Individuare la presenza di un problema nel quotidiano Chiedere aiuto di fronte a un problema Utilizzare la capacità di classificazione e misurazione per ordinare gli oggetti Per gli alunni di cinque anni e mezzo (anticipi scuola primaria) non ci sono indicazioni didattiche specifiche, in quanto si presuppone che l’iscrizione sia effettuata ritenendo raggiunte le competenze minime già indicate per i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia. 77 Allegato 2: OBIETTIVI IRRINUNCIABILI SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Lingua italiana ASCOLTARE Ascoltare e comprendere semplici consegne PARLARE Formulare semplici richieste Esprimersi in modo comprensibile LEGGERE E COMPRENDERE Decifrare semplici parole SCRIVERE Scrivere parole bisillabe e trisillabe Matematica PROBLEMI Operare concretamente in semplici situazioni problematiche NUMERI Conoscere i simboli numerici entro il 10 e saperli collegare alla quantità CALCOLI Operare addizioni e sottrazioni entro il 10 utilizzando materiale strutturato e non GEOMETRIA Orientarsi e muoversi in uno spazio conosciuto Storia Orientarsi nel tempo: adesso, dopo e prima riferito al proprio vissuto Educazione alla convivenza civile Conoscere e rispettare le principali norme della vita associata Geografia Saper individuare e definire la posizione degli oggetti in relazione al proprio corpo, secondo gli indicatori spaziali: vicino/lontano, sopra/sotto, dentro/fuori, alto/basso, davanti/dietro. Scienze Osservare e descrivere Educazione all'immagine Produrre forme e immagini con materiali vari 78 Riconoscere e denominare i colori primari Musica Prendere consapevolezza della realtà sonora circostante Utilizzare le possibilità espressive del proprio corpo per produrre rumori e suoni Usare la voce eseguendo giochi cantati collegati alla gestualità Motoria Sperimentare gli schemi motori di base: camminare, correre, saltare, strisciare Gestire il proprio corpo in movimento nello spazio e rispetto agli altri Partecipare ad attività di gioco. CLASSE SECONDA Lingua italiana ASCOLTARE Ascoltare e comprendere i messaggi verbali PARLARE Utilizzare i messaggi verbali per: o comunicare esperienze personali o raccontare brevi storie LEGGERE E COMPRENDERE Leggere in modo sufficientemente scorrevole Comprendere un breve testo letto autonomamente Individuare in un testo narrativo personaggi, luoghi SCRIVERE Scrivere sotto dettatura Scrivere in modo autonomo Conoscere le principali convenzioni ortografiche Matematica PROBLEMI Comprendere, rappresentare e risolvere semplici problemi di addizione e sottrazione NUMERI Leggere e scrivere in cifre e in lettere i numeri entro il 100 Confrontare e ordinare i numeri entro il 100 e disporli sulla linea dei numeri Rappresentare e registrare i raggruppamenti in base 10 CALCOLI Eseguire: o semplici addizioni in riga o addizioni in colonna entro il 100 senza cambio o semplici sottrazioni in riga o sottrazioni in colonna entro il 100 senza cambio 79 o semplici moltiplicazioni in riga, con L'aiuto della rappresentazione grafica GEOMETRIA Conoscere e utilizzare i concetti topologici Riconoscere e denominare le più semplici figure solide e piane MISURA Compiere confronti diretti di grandezze Effettuare misure con oggetti e strumenti elementari Scienze Osservare e descrivere la realtà circostante Porre domande Storia Sapersi orientare nei vari momenti della giornata Cogliere il concetto di successione temporale, ordinando sequenze di immagini Sapersi orientare nell'organizzazione ciclica del tempo (settimane, mesi, stagioni) Cogliere relazioni di contemporaneità tra gli eventi Educazione alla convivenza civile Interagire positivamente con gli altri Riconoscere e comprendere altri modi di vivere Individuare le giuste abitudini alimentari Geografia Riconoscere gli elementi naturali e antropici del paesaggio Formulare proposte di organizzazione degli spazi vissuti Immagine Sperimentare L'uso di strumenti grafici e tecniche con vari materiali Usare adeguatamente forme e colori Musica Ascoltare, riconoscere, memorizzare e comprendere suoni e rumori Usare la voce, sia nel parlato che nel canto, eseguendo giochi cantati collegati alla gestualità, al ritmo, al movimento Motoria Gestire il proprio corpo in movimento nello spazio e rispetto agli altri Partecipare ad attività di gioco-sport rispettando le regole 80 CLASSE TERZA Lingua Italiana ASCOLTARE E PARLARE Comprendere le informazioni fondamentali presenti in brevi letture fatte dall'insegnante Articolare frasi sufficientemente chiare ( per coerenza e rispetto della sequenza cronologica) per: o dialogare con compagni ed adulti o esporre esperienze vissute o riferire su brevi testi letti LEGGERE E COMPRENDERE TESTI Leggere un breve testo in modo abbastanza scorrevole Dimostrare di comprendere il significato di semplici e brevi testi narrativi, rispondendo a domande a scelta multipla Individuare personaggi, luoghi, tempi (in breve testo narrativo) Individuare, in un testo narrativo, le parti descrittive PRODURRE TESTI Scrivere con l'aiuto di semplici schemi o domande guida, brevi testi di tipo narrativo (esperienze vissute o storie inventate) RIFLETTERE SULLE STRUTTURE LINGUISTICHE Consolidare l'uso delle regole ortografiche più comuni Usare correttamente le forme flessibili della lingua (singolare-plurale, maschile-femminile) Riconoscere alcune parti del discorso (articolo, nome, verbo) Usare le principali strutture sintattiche (soggetto, predicato) Matematica PROBLEMI Individuare situazioni problematiche reali Risolvere problemi con una domanda e una operazione, utilizzando semplici schemi NUMERI Conoscere la struttura del numero intero entro le unità di migliaia Leggere, scrivere, confrontare e ordinare numeri naturali Intuire attraverso esercitazioni pratiche, il valore posizionale delle cifre Rappresentare una frazione come parte di adatte figure geometriche CALCOLI Eseguire per iscritto le 4 operazioni con numeri naturali seguendo procedimenti di calcolo: o addizioni e sottrazioni con un cambio o moltiplicazioni con il secondo fattore di una cifra o applicare la tabella della moltiplicazione o divisione con lo schieramento GEOMETRIA E MISURA Orientarsi e muoversi nello spazio secondo istruzioni 81 Conoscere gli elementi essenziali della geometria (le linee, le principali figure geometriche) Individuare e costruire simmetrie Conoscere ed utilizzare praticamente misure non convenzionali di lunghezza, peso, capacità Conoscere le misure convenzionali di lunghezza Storia Conoscere la successione mnemonica dei giorni della settimana e dei mesi dell'anno Riconoscere le trasformazioni dell'ambiente causate dalle stagioni Cogliere il concetto di successione temporale ordinando tre, quattro sequenze narrative (relative a semplici e brevi brani) Cogliere relazioni di contemporaneità tra gli eventi Cogliere i cambiamenti prodotti nel tempo Essere in grado di trarre semplici informazioni da un documento ( oggetto, immagine, testimonianza orale, racconto) Distinguere fatti realmente accaduti da storie fantastiche Educazione alla convivenza civile Riconoscere ed indicare i gruppi di appartenenza (famiglia, gruppo classe…) Comprendere la necessità di regolare la vita comune osservando norme e regole Riconoscere e comprendere altre culture Consolidare le giuste abitudini alimentari Geografia Sapersi orientare nello spazio, secondo punti di riferimento e saper compiere semplici percorsi Riconoscere i principali ambienti geografici Riconoscere le differenti carte geografiche Scienze Osservare e descrivere Porre domande pertinenti all'argomento Formulare semplici ipotesi plausibili Educazione all’immagine Imparare ad osservare oggetti e immagini reali Rievocare esperienze mediante semplici tecniche espressive Educazione al suono e alla musica Acquisire familiarità con gli strumenti a disposizione Esprimersi attraverso il movimento per rispondere a stimoli sonori e riprodurre con il proprio corpo ritmi ascoltati Usare la voce sia nel parlato che nel canto per ripetere filastrocche e giochi cantati Educazione motoria Consolidare gli schemi motori di base Consolidare la lateralità 82 Consolidare le capacità di socializzazione e partecipazione ai diversi giochi CLASSE QUARTA Lingua italiana ASCOLTARE E PARLARE Comprendere racconti, esperienze, fatti narrati da coetanei e adulti. Individuare il tema centrale che guida una conversazione. Fornire resoconti delle proprie esperienze. LEGGERE E COMPRENDERE Leggere un testo. Comprendere l’idea centrale di un semplice testo narrativo. SCRIVERE Produrre semplici testi di carattere narrativo. RIFLETTERE SULLE STRATEGIE LINGUISTICHE Analizzare e classificare: i nomi in ordine a genere e numero, gli articoli e gli aggettivi qualificativi. Ricavare enunciati minimi. Espandere l’enunciato minimo in modo guidato. Analizzare e coniugare i verbi nei tempi semplici del modo indicativo. Matematica PROBLEMI Affrontare situazioni problematiche reali e ricercare soluzioni. Analizzare il testo di un problema espresso con termini di uso quotidiano con una sola domanda esplicita. Risolvere semplici problemi. NUMERI Conoscere le strutture del numero intero. Leggere, scrivere, confrontare, ordinare i numeri entro il mille. Comprendere il valore posizionale delle cifre entro il mille. Conoscere la frazione come parte di un intero. CALCOLI Eseguire addizioni e sottrazioni con numeri interi. Eseguire moltiplicazioni con il secondo fattore di una cifra. Conoscere la tabella della moltiplicazione. Eseguire semplici divisioni con l’aiuto delle tabelline. 83 GEOMETRIA E MISURA Distinguere e nominare correttamente rette verticali, orizzontali e oblique. Individuare angoli. Riconoscere le principali figure piane. Individuare simmetrie mediante piegatura o ritagli in figure date. Conoscere le unità di misura convenzionali di lunghezza, peso-massa e capacità almeno nelle unità di misura di uso più comune. Storia Distinguere fatti storici da storie fantastiche(miti, leggende) Distinguere vari tipi di fonte Consolidare i concetti di successione durata, contemporaneità, causa ed effetto Educazione alla convivenza civile Consolidare il rispetto di norme e regole della vita comune Riconoscere che le persone di diversa nazionalità, razza e religione sono portatrici di risorse umane e spirituali Geografia Conoscere a grandi linee le caratteristiche fisiche, climatiche ed antropiche dei principali ambienti Saper leggere semplici carte geografiche Saper individuare l’Italia nel continente euroasiatico e sul mappamondo Scienze Osservare, descrivere e porre domande pertinenti Fare semplici ipotesi ed elaborare possibili spiegazioni Educazione all’immagine Conoscere ed utilizzare semplici tecniche pittoriche e manipolative Comprendere semplici messaggi iconici di tipo diverso Educazione al suono e alla musica Saper ascoltare brani musicali di diverso genere Leggere e produrre semplici ritmi Eseguire in gruppo filastrocche e semplici canti Educazione motoria Consolidare lo schema corporeo Padroneggiare gli schemi motori di base Consolidare l’orientamento spazio-temporale 84 CLASSE QUINTA Lingua Italiana ASCOLTARE Individuare l’intento comunicativo di un semplice messaggio Articolare il proprio pensiero, esprimendolo con chiarezza e coerenza adeguate. Arricchire progressivamente la competenza lessicale. LEGGERE E COMPRENDERE Leggere correttamente un testo rispettando la punteggiatura e senza errori caratteristici Saper tradurre in parafrasi un testo Individuare le idee principali e trovare l’idea centrale Individuare i diversi tipi di testo SCRIVERE Produrre testi coerenti utilizzando: un lessico sufficientemente vario ed appropriato, periodi semplici e i principali segni di interpunzione. Produrre semplici testi con funzioni diverse Produrre parafrasi riassuntive RIFLESSIONE LINGUISTICA Individuare ed analizzare le principali parti del discorso Individuare e riconoscere il soggetto e il predicato Matematica PROBLEMI Saper individuare nel testo i dati, le relazioni e le richieste. Saper risolvere problemi inerenti al vissuto quotidiano con percorsi logici visualizzati da rappresentazioni grafiche, quali schemi e disegni. NUMERI Conoscere la struttura del numero intero e decimale. Leggere, scrivere e ordinare i numeri. Riconoscere il valore posizionale delle cifre. Usare la frazione come parte di grandezze e quantità numeriche. CALCOLI Operare con numeri interi e decimali. GEOMETRIA E MISURA Conoscere le caratteristiche principali dei poligoni riguardo a lati, angoli, diagonali e altezze Utilizzare strumenti tecnici per disegnare figure Conoscere ed utilizzare le unità di misura convenzionali di superficie Misurare e calcolare il perimetro e l’area di semplici figure piane Essere consapevoli della diversità concettuale esistente tra la nozione di volume e quella di superficie Storia Riconoscere un fatto storico, utilizzando vari tipi di fonte Collocare un fatto nel tempo e nello spazio 85 Comprendere che un fatto storico può essere conseguenza di un fatto precedente e premessa per fatti futuri Attribuire ad un “oggetto” valore di fonte Distinguere vari tipi di fonte Di ogni periodo storico preso in esame, conoscere gli aspetti principali Collocare sulla linea del tempo i quadri di civiltà ricostruiti. Educazione alla convivenza civile Riconoscere ed indicare i gruppi di appartenenza (la famiglia, il gruppo classe ... ). Comprendere la necessità di regolare la vita comune, attraverso norme e regole. Riconoscere che le persone di diversa nazionalità, razza e religione sono portatrici di risorse umane e spirituali. Geografia Riconoscere ed utilizzare i punti cardinali sulle carte geografiche. Saper riconoscere e nominare i diversi continenti sul planisfero Conoscere la varietà delle carte geografiche e saperle utilizzare per trarne informazioni. Scienze Osservare e descrivere. Porre domande. Fare semplici ipotesi. Partecipare alla realizzazione di esperienze concrete. Educazione all'immagine Conoscere ed utilizzare tecniche pittoriche e manipolative. Realizzare prodotti finiti, usando una delle tecniche richieste. Leggere e comprendere messaggi iconici di tipo diverso ( TV, cinema, teatro... ). Educazione al suono ed alla musica Ascoltare ed analizzare suoni per definirli sulla base di alcuni criteri. Saper ascoltare con attenzione brani musicali di diverso genere. Eseguire con il gruppo filastrocche e semplici canti Utilizzare gli strumenti del laboratorio o altri oggetti della vita quotidiana per : o produrre semplici ritmi o accompagnare i canti Educazione Motoria Acquisire lo schema corporeo. Padroneggiare gli schemi motori di base. 86 Sapersi orientare nello spazio e nel tempo. Affinare la coordinazione oculo-manuale e quella dinamica generale. Rafforzare la lateralità. Rispettare le regole di gioco ed assumere comportamenti sociali positivi. LINGUA STRANIERA CLASSE PRIMA Ascoltare e comprendere semplici parole Leggere semplici parole Saper riconoscere semplici parole in forma scritta Saper utilizzare oralmente semplici forme di saluto informale SECONDO BIENNIO Ascoltare e comprendere semplici comandi Leggere e comprendere parole inerenti agli argomenti trattati Saper riprodurre per iscritto semplici parole Saper utilizzare semplici strutture note (in riferimento a se stessi) TERZO BIENNIO Ascoltare e comprendere semplici messaggi Ascoltare e comprendere semplici canzoni e filastrocche Leggere e comprendere semplici messaggi inerenti ad argomenti noti Saper riprodurre per iscritto semplici e brevi frasi Saper utilizzare oralmente strutture note INFORMATICA CLASSE PRIMA Individuare somiglianze e differenze fra uomo e macchina Creare ed ordinare semplici azioni sequenziali SECONDO BIENNIO Riconoscere le parti principali del computer Accendere e spegnere il computer Aprire e chiudere un programma Utilizzare semplici programmi di grafica TERZO BIENNIO Utilizzare un programma di videoscrittura Creare cartelle 87 Allegato 3: INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA La presenza dell’I.R.C. è motivata dall’accordo di revisione del Concordato Lateranense (legge 25/03/83), in questo risponde a precise esigenze di carattere psicologico e culturale del bambino offrendo risposte di significato ai suoi molteplici perché. L’I.R.C. nella scuola primaria, come gli altri saperi, dà particolare risalto alla continuità pedagogica e didattica per lo sviluppo unitario ed armonico dell’alunno. L’I.R.C. si inserisce nel quadro delle finalità della scuola ed insieme a tutte le altre aree contribuisce all’educazione integrale degli alunni. L’I.R.C. offre il suo apporto fondamentale attraverso i suoi specifici contenuti, tenendo conto delle esigenze dello sviluppo psicologico e spirituale dell’alunno e attraverso la conoscenza delle fonti e un confronto con le altre religioni o sistemi di significato. L’offerta formativa si basa su contenuti della religione cristiana che consentono la conoscenza della persona di Gesù attraverso la testimonianza della Bibbia. In questa prospettiva si inseriscono le nuove conoscenze su quelle già acquisite. ASPETTI ORGANIZZATIVI. Le attività sono organizzate settimanalmente per un ammontare di: ore 1.30 in ogni sezione della scuola dell’infanzia ore 2 in ogni classe della scuola primaria. COMPETENZE IRRINUNCIABILI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL’INFANZIA 3 / 4 ANNI Conoscere la propria identità e quella altrui. Conoscere la figura di Gesù. Conoscere i simboli del Natale. Conoscere i simboli della Pasqua Scoprire nella Chiesa il luogo di incontro della comunità Cristiana. SCUOLA DELL’INFANZIA 5 ANNI Conoscere la figura di Dio Creatore Conoscere la storia del Natale. Conoscere la storia della Pasqua Scoprire nella Chiesa,casa e famiglia dei cristiani e luogo di preghiera COMPETENZE IRRINUNCIABILI RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME Prendere coscienza di sé, degli altri, della realtà che lo circonda e sapere di farne parte. Conoscere il significato delle più importanti feste cristiane. Comprendere il significato dei valori della Chiesa come comunità cristiana. 88 CLASSI SECONDE Scoprire l’importanza del dono ricevuto con la vita. Approfondire il significato del Natale cristiano. Comprendere il valore della fratellanza. Scoprire che per i cristiani la Pasqua è un momento di grande gioia, perché è la festa di Gesù risorto. CLASSI TERZE Scoprire che tutto ha una storia e interrogarsi sull’origine di tutto il creato. Scienza e fede a confronto. Bibbia come fonte sacra per cristiani ed ebrei. Pasqua ebraica e Pasqua cristiana: tradizioni a confronto. CLASSI QUARTE Il Vangelo per scoprire la storia di Gesù. Riconoscere nell’insegnamento di Gesù i valori cristiani. Il significato della Pasqua nel mondo. CLASSI QUINTE Scoprire la complessità della realtà che lo circonda. La diversità è fonte di arricchimento per tutti. Diritti umani e religiosi a confronto. Approfondimento sulle tradizioni delle feste cristiane STRATEGIE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE IRRINUNCIABILI Per favorire l’apprendimento delle competenze irrinunciabili si ritiene indispensabile lavorare sulle abilità: motorie, spazio-temporali, visivo - percettive. Inoltre è importante creare un clima non competitivo, di serenità, di cooperazione e di fiducia reciproca nella classe/sezione, utilizzando anche tecniche e strategie per far parlare l’alunno e condurlo ad un ascolto attento e consapevole. E’ opportuno che, qualunque sia il metodo di insegnamento adottato, si mettano in atto strategie diversificate per stimolare tutti gli stili di apprendimento e rispettare le caratteristiche proprie di ogni tappa del percorso didattico. Motivazione intrinseca come punto di partenza per il superamento dei dubbi e delle incertezze Esplicitazione delle difficoltà vincendo la paura di essere giudicati Lezione partecipata come strumento per affrontare le difficoltà di alcuni con l'apporto di tutta la classe, sfruttando al meglio le capacità di ciascuno Apprendimento cooperativo Esercitazioni alla lavagna come strumento di verifica personale e collettiva dell'argomento svolto Interventi individualizzati o per livello (utilizzo delle ore di compresenza per attività di recupero individualizzato o in piccolo gruppo) Valutazione vista non come giudizio, ma come verifica di raggiungimento di un obiettivo e punto di partenza per ulteriore approfondimento 89 ALLEGATO 4 SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO MACRO-OBIETTIVI DISCIPLINARI CLASSI 1° 2° 3° ITALIANO - COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA PRODUZIONE NELLA LINGUA ORALE PRODUZIONE NELLA LINGUA SCRITTA CONOSCENZA DELLE FUNZIONI E DELLA STRUTTURA DELLA LINGUA, ANCHE NEI SUOI ASPETTI STORICO-EVOLUTIVI CONOSCENZA ED ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI STORIA - CONOSCENZA EVENTI STORICI CAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONI TRA I FATTI STORICI COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI E DELLE ISTITUZIONI DELLA VITA SOCIALE, CIVILE E POLITICA COLLOCARE NEL TEMPO GEOGRAFIA - CONOSCENZA DELL’AMBIENTE FISICO E UMANO ANCHE ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE USO DEGLI STRUMENTI PROPRI DELLA DISCIPLINA COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI TRA SITUAZIONI AMBIENTALI, CULTURALI , SOCIO-POLITICHE ED ECONOMICHE COMPRENSIONE ED USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO COLLOCARE NELLO SPAZIO SCIENZE MATEMATICHE - CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA OSSERVAZIONE DEI FATTI, INDIVIDUAZIONE E APPLICAZIONE DI RELAZIONI, PROPRIETÀ E PROCEDIMENTI IDENTIFICAZIONE E COMPRENSIONE DI PROBLEMI, FORMULAZIONE D’IPOTESI E DI SOLUZIONI E LORO VERIFICA COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI SCIENZE CHIMICHE, FIISICHE E NATURALI - CONOSCENZE DEGLI ELEMENTI PROPRI DELLE DISCIPLINE OSSERVAZIONE DI FATTI E FENOMENI ANCHE CON L’USO DEGLI STRUMENTI FORMULAZIONE DI IPOTESI E LORO VERIFICA ANCHE SPERIMENTALE COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI LINGUE STRANIERE - COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA PRODUZIONE NELLA LINGUA ORALE PRODUZIONE NELLA LINGUA SCRITTA CONOSCENZA ED USO DELLE STRUTTURE E DELLE FUNZIONI LINGUISTICHE CONOSCENZA DELLA CULTURA E DELLA CIVILTÀ TECNOLOGIA - OSSERVAZIONE E ANALISI DELLA REALTÀ TECNOLOGICA CONSIDERATA IN RELAZIONE CON L’UOMO E L’AMBIENTE PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E VERIFICA DI ESPERIENZE OPERATIVE CONOSCENZE TECNICHE E TECNOLOGICHE COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI ARTE E IMMAGINE - CAPACITÀ DI OSSERVARE/VEDERE E COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI VISIVI SPECIFICI CONOSCENZA ED USO DELLE TECNICHE ESPRESSIVE PRODUZIONE E RIELABORAZIONE DEI MESSAGGI VISIVI 90 - LETTURA DI DOCUMENTI DEL PATRIMONIO CULTURALE E ARTISTICO EDUCAZIONE MUSICALE - COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI ESPRESSIONE VOCALE ED USO DEI MEZZI STRUMENTALI CAPACITÀ D’ASCOLTO E COMPRENSIONE DEI FENOMENI SONORI E DEI MESSAGGI MUSICALI RIELABORAZIONE PERSONALE DI MATERIALI SONORI SCIENZE MOTORIE - IL MOVIMENTO DEL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVA E ESPRESSIVA IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY SICUREZZA E PREVENZIONE, SALUTE E BENESSERE RELIGIONE - CONOSCENZA DEI CONTENUTI ESSENZIALI DELLA RELIGIONE CAPACITÀ DI RICONOSCERE ED APPREZZARE I VALORI RELIGIOSI CAPACITÀ DI RIFERIMENTO CORRETTO ALLE FONTI BIBLICHE E AI DOCUMENTI COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI SPECIFICI 91 ALLEGATO 5: P.A.I. Piano Annuale dell’ Inclusione Con la Direttiva 27/12/2012, con la Circ. n. 8 del 6/03/2013 e con la nota 1551 del 27/6/2013, il MIUR ha fornito indicazioni di contesto ed orientamenti operativi in merito all’insieme di problematiche riassunte nel termine BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. Con le note prot. 3709 del 19/4/2013 e prot. 6161 del 28/6/2013, l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte ha fornito agli istituti scolastici ulteriori precisazioni. Sulla base di tali indicazioni, l’istituto comprensivo ha elaborato il suo Piano annuale per l’inclusione, che si riconosce nelle seguenti caratteristiche: - di essere un progetto annuale - di avere carattere sperimentale - di connotarsi come piano di miglioramento - di radicarsi nel concreto reale della scuola - di realizzarsi con le sole risorse presenti nell’istituto - di essere la sintesi di altri documenti e procedure in uso nel circolo - di guardare all’interazione con le realtà scolastiche del territorio - di necessitare del supporto e dell’interesse degli enti del territorio. Qui di seguito è riportato il piano annuale per l’inclusione, elaborato sulla base delle direttive e delle linee guida deliberate dal Collegio dei docenti. 92 Piano Annuale per l’Inclusione Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti: 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Totali % su popolazione scolastica N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria B. Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC Assistenti alla comunicazione Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Altro: Altro: n° 0 1 28 17 2 10 0 5 15 33 111 12,96 14 3 Sì / No Sì Si == == Sì No Sì Sì Sì No == == 93 C. Coinvolgimento docenti curricolari Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Attraverso… Sì / No Sì Sì Sì Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Assistenza alunni disabili Progetti di inclusione / laboratori integrati Altro: Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione E. Coinvolgimento famiglie Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili F. Rapporti con servizi Procedure condivise di intervento sulla sociosanitari territoriali e disabilità istituzioni deputate alla Procedure condivise di intervento su sicurezza. Rapporti con CTS / disagio e simili CTI Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI Altro: Progetti territoriali integrati G. Rapporti con privato sociale e Progetti integrati a livello di singola scuola volontariato Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 H. Formazione docenti Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Sì == Sì No No No == == == == == == Sì No == D. Coinvolgimento personale ATA 94 Sì Sì No == Sì No Sì Sì == Sì Sì == == == == No No Sì Sì Sì 2 x x == 3 X 4 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Altro: Altro: X x x X x x * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 95 X Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Insegnanti di Progettano percorsi formativi attraverso ricerca/ classe azione con insegnanti di sostegno e educatori definiscono orario adeguato all’utilizzo di insegnanti di sostegno/ educatori e compresenze collaborano con famiglia servizi territoriali (asl, cisa) redigono Progettano definiscono collaborano con redigono Esaminano formulano Referente alunni stranieri applica protocollo di accoglienza attraverso Referenti dsa Funzione Strumentale coadiuvano funzione strumentale redige e monitora PAI attraverso Insegnanti sostegno Gruppo Circolo H di di PEI PDP percorsi formativi attraverso ricerca/ azione con insegnanti di classe ed educatori orario adeguato all’utilizzo di insegnanti di sostegno/ educatori famiglia servizi territoriali (asl, cisa) PEI casi risorse disponibili ipotesi ore e docenti assegnati ai casi considerando la continuità didattica ed educativa anche per gli educatori rapporti con famiglie rapporti con insegnanti di classe/sezione rapporti con il GLI rapporti con Gruppo H rapporti con rete di scuole realizza progetto dsa di rapporti con referenti territorio attraverso rapporti con insegnanti di classe/sezione coinvolti rapporti con enti esterni (Comune, asl, Assoc. italiana Dislessia) Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Nell’ambito del Progetto Territoriale DSA e del Protocollo Territoriale Disagio a cui l’istituto comprensivo aderisce, sono previsti momenti di formazione per gli insegnanti. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Adozione di una valutazione formativa e orientativa che ha come finalità la promozione della crescita dell’alunno attraverso la restituzione dei progressi da lui maturati per aumentarne la fiducia in sé e il proprio livello di consapevolezza. Tale principio ispira sia la valutazione in itinere dei singoli docenti, sia la valutazione periodica e finale dell’intero team dei docenti riuniti in consiglio di interclasse o di classe in sede di scrutinio. In particolare la scuola primaria integra la scheda di valutazione degli apprendimenti, con una tabella specifica con cui si procede a rilevare, per segnalarli alle famiglie, i Livelli di Maturazione raggiunti in vari ambiti. 96 Al tempo stesso nella scuola dell’infanzia la valutazione collegiale del team docente elabora un profilo in uscita degli alunni, basato su un aspetto formativo ed uno informativo che integri i dati scolastici con le informazioni provenienti dalla famiglia. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Disabilità Gruppo H in base alla tipologia dei casi Suddivide monte ore insegnanti di sostegno Individua personale particolarmente formato Garantisce principio di continuità didattica ed educativa DSA Funzione Strumentale e Referenti Registrano i casi Suddividono monte ore laboratori Realizzano monitoraggi per la prevenzione di tali disturbi nell’ambito del progetto Rete DSA Stranieri Referente Stranieri Disagio Funzione Strumentale e insegnanti di classe Applica protocollo di accoglienza Registra necessità specifiche delle classi Rilevano situazioni specifiche Attivano laboratori nell’ambito del POF Segnalano i casi in sede di scrutinio Inoltre la funzione strumentale per la realizzazione del PAI presiede incontri con insegnanti di sostegno al fine di facilitare l’operato degli insegnanti di nuovo arrivo, la raccolta di materiali e la condivisione di metodologie. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Nell’ambitodei servizi forniti da ASL territoriale e CISA si attivano i seguenti laboratori: Cooperativa Accomazzi Psicologa ASL (Sordano) Laboratorio territoriale Gulliver Servizio di Educativa territoriale Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Per facilitare il rapporto e il coinvolgimento delle famiglie la scuola organizza: Assemblee periodiche di classe/sezione Colloqui periodici e a richiesta con le singole famiglie Elabora e redige con la partecipazione delle famiglie: Profili personali degli alunni della scuola dell’infanzia PEI PDP 97 Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; L’intero Piano dell’Offerta Formativa del II Istituto comprensivo è predisposto con tale finalità come documentato nei vari capitoli. ( Capitolo 2-Offerta Formativa e Capitolo 4- Progetti non comuni a tutte le classi/sezioni) Valorizzazione delle risorse esistenti In modo costante l’organizzazione dell’Istituto comprensivo prevede di ampliare le opportunità educative degli alunni a partire: dalle risorse umane presenti dalle risorse orarie disponibili dai materiali elaborati e dagli strumenti disponibili dalle risorse economiche ricevute valutandone di volta in volta il loro utilizzo ottimale. Da anni, inoltre, si attivano laboratori di docenza aggiuntiva, dedicati ai bambini con DSA o disagio, ricavando risorse specifiche dal fondo di Istituto seppur con limiti notevoli considerate le economie che su di esso sono state operate e le crescenti necessità che in ogni anno scolastico si rilevano in misura crescente proprio a tale riguardo. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Oltre alle risorse del Fondo di Istituto utilizzate per laboratori di docenza aggiuntiva, ogni anno scolastico l’Istituto comprensivo partecipa ai bandi regionali o provinciali predisposti per gli ambiti specifici degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Fra i tre ordini di scuola, infanzia-primaria-secondaria, si organizzano laboratori di continuità e momenti di osservazione dei docenti dell’ordine di scuola successivo nelle classi/sezioni conclusive dell’ordine precedente. Nei rapporti con la scuola dell’ordine successivo si realizzano laboratori, open day e visite. 98 Allegato 6 SISTEMA SCUOLE NICHELINO Rete di scuole istituita ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. 8/3/1999 n. 275 con atto interno in data 7/11/2007 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI Il protocollo ha l’intento di attuare, in modo operativo, le indicazioni normative contenute nell’art. 45 del DPR 31/08/99 n°394. Il protocollo è un documento comune a tutte le scuole del territorio che viene deliberato dal Collegio dei Docenti per la parte didattico/organizzativa e dagli Organi Competenti per la parte amministrativo/burocratica. Le delibere terranno conto ed attueranno quanto disposto dalla normativa vigente sulla materia di integrazione degli alunni stranieri (in particolare, la Circ. del MIUR n. 2 del 8/1/2010). Il protocollo contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti e i ruoli degli operatori scolastici, traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. Il protocollo si propone di: - definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri - facilitare l’ingresso a scuola di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale - sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto - favorire un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga eventuali ostacoli alla piena integrazione - costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le “storie” di ogni alunno - promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato. 99 Il protocollo delinea prassi condivise di carattere: * Amministrativo/burocratico/informativo che riguardano l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri * Comunicativo/relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell’accoglienza a scuola * Educativo/didattico che traccia le fasi relative all’assegnazione della classe, insegnamento dell’italiano come seconda lingua * Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio. FASE AMMINISTRATIVO/BUROCRATICO/INFORMATIVA Questa fase viene eseguita e messa gradualmente a sistema da un incaricato della segreteria; essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l’istituzione quindi, al fine di garantire un’adeguata cura nell’espletamento di questo incontro di carattere amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli multilingue onde facilitare la raccolta delle informazioni. COMPITI: * Iscrivere l’alunno utilizzando la modulistica predisposta * Acquisire certificati attestanti gli studi fatti nel paese di origine, ovvero dichiarazione del genitore o del responsabile del minore attestante la classe e la tipologia dell’istituto frequentato, in attesa della documentazione originale * Acquisire la documentazione attestante le vaccinazioni effettuate (tradotta in italiano) * Informare la famiglia , o chi per essa, sull’organizzazione della scuola consegnando note informative nella lingua d’origine * Fornire ai genitori la documentazione multilingue per facilitare la comunicazione con gli insegnanti * Informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l’iscrizione e l’effettivo inserimento nella classe * Avvisare la Commissione Accoglienza e Inserimento alunni stranieri per fissare il primo incontro tra le famiglie e la Commissione stessa 100 L’iscrizione viene accettata con riserva in attesa della regolarizzazione dei genitori, nel caso di studenti figli di irregolari. L’iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado. FASE COMUNICATIVO/RELAZIONALE Questa fase è curata dalla Commissione di Accoglienza e Inserimento composta da docenti della scuola ed eventualmente dal Dirigente Scolastico,dal personale di segreteria, dai mediatori e/o operatori interculturali. COMPITI: * Fissare il primo incontro con la famiglia e l’alunno straniero * Esaminare la documentazione raccolta dalla segreteria all’atto dell’iscrizione * Effettuare un colloquio con la famiglia nel quale raccoglie informazioni sulla storia personale e scolastica e sulle abitudini linguistiche dei genitori e del ragazzo nei diversi contesti ( in famiglia e nelle realtà esterne) * Effettuare un colloquio con l’alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi * Proporre l’assegnazione alla classe * Fornire le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l’alunno in classe e concordare il giorno di ingresso per organizzarsi tecnicamente e per preparare la classe * Individuare con il team- docenti percorsi comunicativi mirati all’integrazione CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE Il Dirigente Scolastico e la Commissione Accoglienza, nei criteri di assegnazione alla classe faranno innanzitutto riferimento alla C.M. n2/ 8gennaio 2010 relativa al tetto massimo di studenti stranieri presenti in ogni classe. 101 Verranno inoltre esaminati gli elementi raccolti e sentiti gli insegnanti interessati,al fine di individuare la classe di inserimento secondo i criteri fondamentali previsti dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n°394. Tale normativa sancisce che: - Tutti i minori stranieri, regolari o non, hanno il diritto e l’obbligo dell’inserimento scolastico - L’iscrizione del minore alla scuola dell’obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno scolastico - I minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica (art. 45 DPR 394/99 ) salvo che la Commissione accoglienza deliberi l’iscrizione ad una classe/sezione diversa tenendo conto : a. Dell’ordinamento degli studi del Paese d’origine dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe/sezione immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica b. Del corso di studi eventualmente seguito nel Paese di provenienza documentato o certificato dai genitori c. Del titolo di studio posseduto dall’alunno d. Dell’accertamento delle competenze, abilità, livelli di preparazione da parte della classe di accoglienza e. Delle aspettative espresse dalla famiglia durante i colloqui preliminari f. Della possibilità di inserimento in una classe inferiore in caso di arrivo dell’alunno nella seconda metà dell’anno scolastico Nell’individuare la classe/sezione nella quale inserirlo, si terrà altresì conto delle diverse realtà delle classi interessate ( numero di alunni, situazioni di svantaggio, presenza di insegnanti di sostegno, presenza di altri alunni stranieri della medesima area linguistica ) nonché del clima di empatia e collaborazione del team docenti e della classe. FASE EDUCATIVO/DIDATTICA In questa fase la Commissione Accoglienza e inserimento, dopo aver valutato il nuovo alunno, individua i più opportuni percorsi facilitati di inserimento, di apprendimento e/o consolidamento dell’Italiano L2. 102 Individua, inoltre, rapporti e collaborazioni con il territorio (contatti con i servizi sociali, se necessari, reperimento di mediatori linguistici, ricerca di informazioni in rete, contatti con gli altri Circoli scolastici)- ACCOGLIENZA L’accoglienza non può essere una fase definita nel tempo, ma dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere nel plesso un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa (genitori, docenti, alunni, collaboratori scolastici ). Sarà compito degli insegnanti preparare l’accoglienza predisponendo attività mirate a: -Favorire la conoscenza dei compagni, degli spazi, dei tempi e dei ritmi dell’ambiente scolastico - Sensibilizzare la classe all’accoglienza del nuovo compagno attraverso:1) interventi educativi con attenzione positiva alle differenze. 2) realizzazione di rapporti solidali e di aiuto reciproco. 2) integrazione degli obiettivi individuali con quelli della classe. 4) adattamento dei curricoli. 5) educazione interculturale attraverso una analisi comparativa e contrastava delle due culture. VALUTAZIONE Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in particolare dei neo-arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell’Istruzione,dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione-Direzione Generale per lo studente- Ufficio per l’integrazione degli alunni stranieri ( Circolare ministeriale n° 24 del marzo 2006). Le competenze raggiunte dall’alunno non italofono sono valutate, sia nelle fasi intermedie che nelle fasi finali, utilizzando parametri diversificati rispetto al resto della classe, tenendo presente che alcuni fattori generali ( emotivi, motivazionali, cognitivi) influiscono anche sull’apprendimento della seconda lingua. Ci sentiamo, perciò, di sottolineare la necessità che l’apprendimento della nuova lingua passi sempre e comunque attraverso la relazione,cioè alla creazione di un rapporto empatico tra il docente (che non potrà essere uno che si trovi lì per caso o per comodità) e l’alunno che vede in lui un punto di riferimento e di collegamento per la propria integrazione. 103 Indice Capitolo 1: IDENTITÀ DELL’ISTITUTO …………………………… pag. 2 1.1 Struttura………………………………………………………………………...pag. 2 1.2 Risorse strutturali………………………………………………………………pag. 2 1.3 Finalità ……………………………..……....................................................... pag. 3 1.4 Bisogni educativi e formativi degli alunni………………………………………pag. 5 1.5 Obiettivi formativi prioritari ……………………............................................. pag. 7 1.5 Piano di Miglioramento………………………………………………………….pag. 8 1.6 Fabbisogno di organico ……………………………………………………….. pag.11 Capitolo 2: OFFERTA FORMATIVA ……………………………………………. pag. 13 2.1 Orari scuola dell’infanzia ………………………………………………... pag. 2.2 Orari scuola primaria …………………………………………………….. pag. 2.3 Orari scuola secondaria di Primo Grado………………………………………..pag. 2.4 Obiettivi della scuola e competenze da promuovere ………………………….. pag. 2.5 Collaborazione fra istituti del territorio……………………………………… .pag. 2.6 Progetti comuni a tutto l’istituto ………………………………………. pag. 2.7 Progetti specifici relativi ai tre ordini di scuola …………………………… pag. 2.7.1 Progetti scuola dell’infanzia/primaria ……………………………………… pag. 2.7.2 Progetti scuola dell’infanzia ………………………….. pag. 2.7.3 Progetti scuola primaria ……………………………………………………..pag. 2.7.4 Laboratori scuola secondaria di primo grado………………………………….pag. 13 13 13 15 18 19 19 34 41 43 49 Capitolo 3: L’ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO ……………………….… pag. 65 Capitolo 4: INCLUSIONE…………………………………………………………. pag. 71 4.1 Per una scuola inclusiva ……………………………………………………… pag. 71 4.2 Il P.A.I. (piano annuale dell’inclusività) …………………………………….. pag. 71 Allegato 1: Obiettivi irrinunciabili scuola dell’infanzia……………………… … pag. 75 Allegato 2: Obiettivi irrinunciabili scuola primaria…………………….. ……….. pag. 78 Allegato 3: Insegnamento della religione cattolica…………………..………….… pag. 88 Allegato 4: Macro obiettivi scuola Secondaria……………………….….………… pag. 90 Allegato 5: Il PAI…………………………………………………………………… pag. 92 Allegato 6: Il protocollo di accoglienza degli alunni stranieri …………………..…. pag. 99 104