ASPETTI CRITICI APPLICATIVI
OIC n. 9
Dott.ssa Roberta Provasi
dottore commercialista in Milano
Università degli Studi di Milano-Bicocca
1
Finalità
Verificare che il valore delle proprie attività non superi il
relativo valore di realizzo
Si applica a TUTTE le attività soggetto a perdite di valore
eccetto:
• Rimanenze (IAS 2)
• Attività per commesse a lungo termine (IAS 11)
• Attività per imposte differite (IAS 12)
• Attività di fondi pensione (IAS 19)
• Attività finanziarie incluse in IAS 32
(perché già previste dai relativi principi)
2
Obiettivo
IDENTIFICARE LE ATTIVITA’ DA VALUTARE
PER CUI SI HA RIDUZIONE DI VALORE SE:
Valore contabile di una attività è
> Valore recuperabile
Ad ogni fine esercizio si deve valutare se sussistono le
condizioni per perdite di valore e la stima del valore
recuperabile dell’attività
3
Differenze con i Principi Internazionali
La principale differenza tra IFRS e Codice Civile consiste
nel fatto che l’art. 2426 comma 1 . N. 3 prevede che la
perdita di valore sia DUREVOLE , mentre IAS 36 prevede
che essa esista anche se temporanea.
In effetti la differenza si assottiglia in caso di crisi DA
RISTRUTTURAZIONI ECONOMICHE come l’attuale metodi
di calcolo e determinazione restano invariati
4
OIC n. 9, OIC 9 Svalutazioni per perdite
durevoli di valore delle immobilizzazioni
materiali e immateriali
a) Perdita durevole di valore = la diminuzione di valore che rende il valore
recuperabile di una immobilizzazione, determinato in una prospettiva di lungo
termine, inferiore rispetto al suo valore netto contabile.
b) Valore recuperabile, il maggiore tra il suo valore d’uso e il suo valore equo
(fair value).
c) Valore d’uso, il valore attuale dei flussi di cassa attesi da una attività o da una
unità generatrice di flussi di cassa.
d) Valore equo (fair value), l’ammontare ottenibile dalla vendita di una attività in
una libera transazione fra parti indipendenti, al netto dei costi di vendita.
e) Unità generatrice flussi di cassa (UGC) è il più piccolo gruppo identificabile
di attività e genera flussi finanziari in entrata che siano indipendenti dai flussi
generati altre attività
f) Capacità di ammortamento è costituita dal margine economico che la
gestione mette a disposizione per la copertura degli ammortamenti. E’
determinata sottraendo al risultato economico dell’esercizio, non comprensivo
degli elementi straordinari e delle relative imposte, gli ammortamenti delle
5
immobilizzazioni.
Determinazione delle perdite durevoli di valore
Se il valore recuperabile di un’immobilizzazione è inferiore
al suo valore contabile va rilevata a tale minor valore.
La differenza va imputata al CE nella voce B 10, c) se
riconducibile alla gestione ordinaria o nella voce E 21, se di
natura straordinaria.
Se non è possibile stimare il valore recuperabile della
singola immobilizzazione, la società determina il valore
recuperabile dell’unità generatrice di flussi di cassa a cui
l’immobilizzazione appartiene.
Ciò si verifica quando le singole immobilizzazioni non
generano flussi di cassa in via autonoma rispetto alle altre
immobilizzazioni
6
Approccio Metodologico
Approccio benchmark (per grandi imprese)
Il nuovo principio propone il modello basato sull’attualizzazione dei flussi
di cassa come paradigma concettuale di riferimento per la
determinazione del valore recuperabile delle immobilizzazioni materiali e
immateriali, secondo un approccio di universale accettazione e adottato
dagli standard setters più importanti a livello globale.
Approccio semplificato (per piccole e medie imprese):
1) modulare l’applicazione del modello sulla base delle dimensioni della
società, così da consentire alle PMI di evitare oneri sproporzionati ai
benefici;
2)consentito usare concetto di valore d’uso inteso come capacità di
ammortamento (pari alla differenza tra ricavi e costi non attualizzati
derivanti dall’utilizzo del cespite/CGU oggetto di valutazione) per le
società che non superano i predetti limiti.
7
Approcci metodologici
La sequenza della procedura è la stessa per i 2 approcci,
diverso è il contenuto:
1) indicatori di potenziali perdite di valore;
2) determinazione del valore recuperabile;
2a) determinazione del valore equo (fair value);
2b) determinazione del valore d’uso;
3) rilevazione della perdita durevole di valore per una UGC
e per l’avviamento;
4) disclosure.
8
Presupposti
Esiste evidenza
che il valore
netto contabile
possa non essere
recuperato
tramite l'uso?
9
Indicatori di potenziali perdite di valore (1)
1) ll valore di mercato di una attività è diminuito significativamente durante
esercizio più di quanto previsto;
2) Durante esercizio si sono verificate e si verificheranno nel futuro
prossimo variazioni significative con effetto negativo per l’entità;
3) Nel corso dell’esercizio sono aumentati di tassi d’interesse di mercato o
altri tassi di rendimento degli investimenti ed è probabile che tali incrementi
condizionino il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore
d’uso di una attività e riducano il valore equo;
4) Il valore contabile delle attività nette della società è superiore al loro
valore equo stimato della società;
10
10
Indicatori di potenziali perdite di valore (2)
5) L’obsolescenza o il deterioramento fisico di una attività risulta evidente
6) Nel corso dell’esercizio si sono verificati significativi cambiamenti con
effetto negativo sulla società oppure si suppone che si verificheranno nel
prossimo futuro, nella misura o nel modo in cui un’attività viene utilizzata o
ci si attende sarà utilizzata. Tali cambiamenti includono casi quali:
•
l’attività diventa inutilizzata;
•
Piani di dismissione o ristrutturazione del settore operativo al quale
l’attività appartiene;
•
Piani di dismissione dell’attività prima della data prima prevista;
•
Ristabilire la vita utile di un’attività come definita invece che indefinita
7) dall’informativa interna risulta evidente che l’andamento economico di
un’attività è, o sarà, peggiore di quanto previsto. In tale contesto,
l’andamento economico include i risultati operativi e i flussi
finanziari/reddituali
11
Determinazione del Valore Recuperabile
a) Il valore recuperabile di un’attività è il maggiore tra il suo
valore equo e il suo valore d’uso. Se non è possibile stimare
l’importo recuperabile di una singola attività in quanto non
produce flussi di cassa autonomi rispetto alle altre
immobilizzazioni, i riferimenti a “una attività” riportati nei
paragrafi da 12 a 22 devono essere letti come riferimenti anche
a “un’unita generatrice di flussi di cassa (UGC)”.
b) Non è sempre necessario determinare sia il valore equo di
un’attività sia il suo valore d’uso. Se uno dei due valori risulta
superiore al valore contabile, l’attività non ha subito una
riduzione di valore e, dunque, non è necessario stimare l’altro
importo. Se vi è motivo di ritenere che il valore equo approssimi
il valore d’uso non è necessario procedere alla stima di
12
quest’ultimo.
Schema logico di riferimento
Esiste evidenza che il
valore netto contabile
possa non essere
recuperato tramite
l'uso?
SI
Verifica perdita
durevole di
valore
Comparazione tra
Valore recuperabile
Valore Contabile
Più alto fra
Fair Value (Valore Equo)
Valore d’Uso
13
FAIR VALUE (OIC 9, par. 17)
Il valore equo è l’ammontare ottenibile dalla vendita di un’attività in una
transazione ordinaria tra operatori di mercato alla data di valutazione. La
migliore evidenza del valore equo di un’attività è il prezzo pattuito in un
accordo vincolante di vendita stabilito in una libera transazione o il prezzo
di mercato in un mercato attivo. Se non esiste un accordo vincolante di
vendita né alcun mercato attivo per un’attività, il valore equo è determinato
in base alle migliori informazioni disponibili per riflettere l’ammontare che la
società potrebbe ottenere, alla data di riferimento del bilancio, dalla vendita
dell’attività in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili. Nel
determinare tale ammontare, la società considera il risultato di recenti
transazioni per attività similari effettuate all’interno dello stesso settore
industriale.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile, al valore equo sono
sottratti i costi di vendita.
Definizione sostanzialmente in linea con quanto previsto anche dall’IFRS
13. Il fair value OIC 9, rappresenta, di fatto, un market value, come già
evidenziato dagli Standard di valutazione internazionali (International
14
Valuation Standards) e nazionali (Principi Italiani di Valutazione).
Esemplificazione
L’azienda Gamma ha una immobilizzazione avente un valore netto
contabile di €150.000.
Il valore d’uso è pari a €135.000.
Esiste un offerta di vendita vincolante che risulta valida alla data di
riferimento del bilancio per €168.000.
L’immobilizzazione non è svalutata.
Valore netto contabile = €150.000
Valore recuperabile pertanto sarà il valore maggiore cioè = €168.000
Se, però, esistessero costi di vendita, occorrerebbe tenerne conto al fine
della verifica dell’esistenza di una perdita durevole di valore
15
Determinazione del valore d’uso-Stima dei
flussi
Il valore d’uso è determinato sulla base del valore attuale dei flussi finanziari
che si prevede abbiano origine da un’attività.
Il calcolo del valore d’uso comprende le seguenti fasi:
Stimare i flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno
dall’uso continuativo dell’attività e dalla sua dismissione finale;
Applicare il tasso di attualizzazione appropriato a quei flussi finanziari
futuri;
Le stime dei flussi finanziari comprendono:
Le proiezioni dei flussi finanziari in entrata derivanti dall’uso continuativo;
Le proiezioni dei flussi finanziari in uscita che si verificheranno per
generare flussi finanziari in entrata dall’uso continuativo dell’attività;
I flussi finanziari netti se esistono che si prevede di ricevere o erogare
per la dismissione dell’attività alla fine della vita utile in una libera
transazione fra parti consapevoli e disponibili;
In linea tendenziale i piani di riferimento non superano un orizzonte
16
temporale di 5 anni.
Determinazione del valore d’uso-stima dei
flussi (segue)
Le stime dei flussi finanziari futuri non includono:
i flussi finanziari in entrata o in uscita derivanti da attività di
finanziamento;
pagamenti o rimborsi fiscali;
investimenti futuri per cui la società non si sia già obbligata.
I flussi finanziari futuri delle attività sono stimati facendo riferimento alle
loro condizioni correnti per cui non sono da considerare i flussi derivanti da
una futura ristrutturazione o miglioramenti del rendimento dell’attività.
Il tasso di sconto usato ai fini del calcolo del valore attuale è il tasso al
lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato relative al:
valore temporale del denaro;
rischi specifici dell’attività.
17
Valore d’uso schema di riferimento
Comparazione
tra
Valore recuperabile
Valore Contabile
Più alto fra
Fair Value (Valore Equo)
Attualizzazione flussi
finanziari (applicabile
da tutte le società)
Valore d’Uso
Capacità
d’ammortamento
(applicabile società di
minor dimensione)
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Approccio semplificato
Soggetti abilitati
Le società che per due esercizi consecutivi non superino due
dei tre seguenti limiti:
- Numero medio dei dipendenti durante esercizio superiore a
250;
- Totale attivo di bilancio superiore a 20 mil di euro;
- Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni superiori a 40
mil di euro
Hanno la possibilità di adottare un approccio alla
determinazione delle perdite durevoli basato sulla capacità di
ammortamento (utilizzo effettivo dell’immobilizzazione)
19
Indicatori per approccio semplificato
a)
b)
L’esercizio si è chiuso con una perdita non dovuta a
fattori contingenti e non vi è sicurezza del pronto
recupero delle condizioni di equilibrio economico negli
esercizi immediatamente successivi
Si sono verificate mutazioni nel contesto in cui opera la
società che lasciano presupporre l’impossibilità di
continuare a sfruttare in modo pieno la capacità
produttiva esistente
20
Valore d’uso: Valutazione della recuperabilità
degli investimenti (capacità di ammortamento)
È la tecnica contabile originariamente prevista dall’OIC 16 per la
determinazione delle perdite durevoli di valore.
In termini economico-aziendale, la finalità del metodo consiste nel verificare
se i ricavi originati dall’investimento sono capaci di coprire i costi correlati allo
stesso;
Tra i costi riferibili all’investimento sono compresi, oltre all’ammortamento
(contabile) del bene, i costi fissi, i costi variabili, nonché gli oneri finanziari
imputabili al bene.
È una tecnica articolata sui valori reddituali e, quindi, maggiormente
collegata ai dati contabili rispetto all’attualizzazione dei flussi di cassa.
singole immobilizzazioni
21
Valore d’uso: Valutazione della recuperabilità
degli investimenti (capacità di ammortamento)
L’OIC ritiene opportuno esaminare i flussi reddituali attribuibili
al ramo d’azienda in cui il bene immobilizzato è inserito. Nel
caso in cui il ramo d’azienda rappresenti l’unica attività
produttiva posta in essere, costi e ricavi potrebbero
coincidere con gli elementi reddituali caratteristici dell’intera
struttura.
Non si considerano i futuri investimenti
La perdita è imputata prioritariamente all’avviamento e poi ai
cespiti in proporzione al loro valore netto contabile
22
Appendice - Albero delle decisioni
Esiste un indicatore di
perdita?
NO
Non si procede ad effettuare
ulteriori verifiche
SI
SI
Il valore equo è superiore
al valore netto contabile
NO
Il valore d’uso è superiore
al valore netto contabile
Non si procede ad effettuare
ulteriori verifiche
NO
Si svaluta
SI
Non si svaluta
23
Esempio applicativo
Valore
contabile
Valore d’uso
Prezzo Vendita Netto
Perdita di valore
100
110
Non necessario il calcolo
no
100
Non necessario
calcolo
105
no
100
90
80
10 (100-90)
100
80
90
10 ( 100-90)
100
Non quantificabile:
non esistono flussi di
cassa
105
no
100
Non quantificabile:
non esistono flussi di
cassa
95
5 (non necessario
calcolare CGU)
100
95
Non esiste mercato
5 (non necessario
calcolare CGU)
100
Non quantificabile:
non esistono flussi di
cassa
Non esiste mercato
Identificare CGU
24
Esempio: Valore d’uso - attualizzazione dei flussi
finanziari di una singola attività
In data 31.12.t Alfa mantiene in bilancio un brevetto il cui valore netto
contabile è pari a €378.000. Il periodo residuo per l’ammortamento è di 7
esercizi. Il valore residuo del brevetto è assunto pari a zero.
Il tasso di sconto, calcolato al lordo dell’imposizione fiscale in linea con i
flussi è stato determinato pari al 6%, tenendo in considerazione la perdita di
valore della moneta e i rischi specifici.
Flussi
Attesi
Fatt.
Att.
VA
n1
65000
0,94
61100
n2
72000
0,89
64080
n3
65000
0,84
54600
n4
60000
0,79
47400
n5
60000
0,75
45000
n6
-5%
57000
0,70
39900
n7
-5%
55290
0,66
36491
348570
Dato che il fair value al netto
dei costi è inferiore del valore
d’uso e che, quindi, il valore
d’uso è rappresentato
dall’attualizzazione dei flussi
di cassi, avremo una
svalutazione pari a €378.000 €348.570 = €29.430
25
Esempio: Valore d’uso - attualizzazione dei flussi
finanziari di una UGC
In data 31.12.t Alfa è proprietaria di un macchinario il cui valore netto
contabile è pari a €312.000. Il periodo residuo per l’ammortamento è di 5
esercizi.
Non è possibile identificare separatamente i flussi di cassa attribuibili al
macchinario. La UGC di cui il macchinario fa parte si compone di un altro
macchinario del valore netto di €385.000 e di un impianto di €290.000. In
aggiunta, si rileva che alla UGC è stato attribuito un avviamento avente
valore al 31.21.t di 53.000
Flusso
atteso
Fatt.
Att.
Valore
Attuale
n1
210000
0.94
197400
n2
250000
0,89
222500
n3
278000
0,84
233520
n4
270000
0,79
213300
n5
270000
0,75
202500
1069220
26
Esempio: Valore d’uso - attualizzazione dei flussi
finanziari di una UGC
Ai fini della determinazione dell’imputazione dell’eventuale attribuzione
della perdita durevole di valore, avremmo dovuto determinare, in caso di
rilevazione di una perdita durevole di valore, il valore complessivo della
UGC e definire il peso percentuale dei singoli beni.
Valore
Contabile
Valore %
Macchinario A
312000
32
Macchinario B
385000
39
Impianto
290000
29
53000
na
1040000
100
Avviamento
27
Esempio (1): Valore d’uso – capacità di ammortamento
La società Alfa produce sciarpe per mezzo dell’utilizzo dei due macchinari x e y. Il
Cda ha previsto che entrambi i macchinari siano utilizzabili sino al termine
dell’esercizio t+4. Il macchinario x ha un valore netto contabile di €380.000 alla
data di chiusura dell’esercizio t, mentre il macchinario y ha un valore netto
contabile alla medesima data di € 350.000
Flussi economici
n1
n2
n3
n4
Tot
Ricavi attesi
315000
300000
275000
280000
1170000
Costi attesi
85000
95000
95000
90000
365000
Costi variabili
36500
40000
40000
40000
Costi fissi
40000
53000
53000
53000
8500
2000
2000
2000
230000
205000
180000
19000
Oneri finanziari
Capacità ammortamento
805000
I flussi di ricavi attesi sono capaci di coprire i costi correlati e recuperare
l’investimento dei macchinari nello stato produttivo in cui questi si trovano
alla data di riferimento del bilancio (Bozza OIC 9, par.31). In termini contabili,
la differenza tra ricavi attesi e costi attesi (€ 805.000) copre l’ammortamento
28
residuo dei due macchinari (€380.000 + €350.000=€730.000)
Esempio (1): Valore d’uso – capacità di ammortamento
Esempio 2: Poniamo, partendo dalla situazione delineata nell’Esempio 1,
seppur modificando la composizione e l’entità dei costi, che sia
attribuibile alla struttura produttiva dei macchinari x e y anche un
avviamento pari a €120.000 ripartibile, per semplicità, nei 4 esercizi
presi in considerazione
Flussi economici
n1
n2
n3
n4
Tot
Ricavi attesi
315000
300000
275000
280000
1170000
Costi attesi
85000
95000
95000
90000
365000
Costi variabili
40000
40000
40000
40000
Costi fissi
43000
53000
53000
48000
2000
2000
2000
2000
230000
205000
180000
19000
Oneri finanziari
Capacità ammortamento
805000
L’azienda non produce un margine tale da poter coprire
il capitale investito
(€ 380.000 + € 350.000 + € 120.000 = € 850.000)
La perdita è attribuibile all’avviamento (45000)
29
Esemplificazione: Fair Value Immobile
Fair Value al Market Approach
Alfa decide di stimare il fair value del proprio immobile con il market approach
A tale fine, considera altre 4 transazioni avvenute nella medesima zona in periodi
recenti su immobili aventi caratteristiche similari
L’appartamento accatastato ad uso abitativo è un immobile di prestigio composto
da 7 vani, ha una superficie di 170mq2, al secondo piano di un edificio
condominiale, ubicato nella zona centrale y in Via z della città G in scarso stato
manutentivo
C1
C2
C3
C4
Prezzo
850000
800000
900000
920000
Data
30.06.x
30.09.x
30.09.x
30.09.x
30.12.x
Sup
170 mq
165 mq
188 mq
179 mq
170 mq
Balcone
(14-26)
(14-12)
(14-28)
(14-25)
14
Garage
(1-0)
(1-1)
(1-0)
(1-1)
Posto Auto
(0-1)
(0-0)
(0-0)
(0-1)
(1-1)
(1-2)
(1-2)
1
Manut
(1-2)
C*da
valutare
30
Esemplificazione: Fair Value Immobile
Prezzo data: la data è modificata in base a un indice mercantile pari al 2% annuo:
P(data) = Prezzo immobile x * (-i/12) * n, laddove “i” è l’indice mercantile e “n” è il numero
dei mesi che intercorre tra la data della transazione comparabile e la data di riferimento della
valutazione (30.11.t)
Prezzo marginale della superficie principale (teorema mercantile):
P’ = [Ptot/ (Sup1 + ΣZ * S)] * ơ, laddove: “P’” è il prezzo marginale della superficie principale;
“Ptot” è il prezzo complessivo; “Sup1” è la superficie principale, “Z” è il rapporto mercantile,
“S” sono le altre superfici e nella fattispecie specifica la superficie dei balconi; “ơ” il rapporto
di posizione. Il prezzo marginale più basso è preso come riferimento per le pertinenti
rettifiche
Prezzo marginale della superficie dei balconi:
Pb = P’ *Z* (Ss –Sb), laddove: “Pb” è il prezzo marginale della superficie dei balconi; “Ss“ è
la superficie del balcone del subject; “Sb” è la superficie del balcone del comparabile
Prezzo marginale numero garage. È pari a €50.000 per unità
Prezzo marginale posto macchina. È pari a €20.000 per unità
Prezzo marginale stato di manutenzione. È determinato in funzione del passaggio da un
livello ad un altro. I livelli considerati sono: 1 = stato di manut. scarso; 2 = stato di manut.
sufficiente; 3 = stato di manut. buono. Il passaggio da un livello a un altro è pari a € 30.000,
da un livello a due successivi
31
Esemplificazione: Fair Value Immobile
C1
Prezzo
Data
85000
C2
C3
800000
900000
C4
C*
920000
30.06.x
-8500
30.09.x
-4000
30.09.x
-4500
30.09.X
-4600
170-170
0
170-165
22850
170-188
-82260
170-179
-41130
170170
Sup balc
(14-26)
-16452
(14-12)
2700
(14-28)
-19194
(14-25)
-15081
14
Num gar
(1-0)
50000
(1-1)
0
(1-0)
50000
(1-1)
0
1
Posto
Macch
(0-1)
-20.000
(0-0)
0
(0-0)
0
(0-1)
-20000
0
Stato
manut
(1-2)
-30000
(1-1)
0
(1-2)
-30000
(1-2)
-30000
1
Super
tot
Prezzo
Corretto
825048
821550
814082
813789
32
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Valore d`uso - Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti