FONDAMENTI DI CONTROLLI AUTOMATICI Prof. Sandro ZAMPIERI [email protected] tel: 049 827 7648 Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione via Gradenigo 6/B 1 Informazioni generali Testi: Dispense delle lezioni disponibili presso la libreria Progetto o scaricabili dal sito del docente (http:// automatica.dei.unipd.it/people/zampieri.html). Per consultazione R.C. Dorf, R.H. Bishop, Controlli Automatici, Pearson, 2010. Modalita` di esame: prova scritta, orale facoltativo. L’orale si puo’ fare solo con uno scritto sufficiente. Con l’orale si puo’ ottenere qualsiasi voto (insufficiente <-> 30 lode) 2 Il problema del controllo • Problema del CONTROLLO di un sistema fisico: far evolvere un dato fenomeno secondo regole preassegnate • CONTROLLO AUTOMATICO: svolgere il compito senza (o con limitato) intervento di operatori umani 3 La tecnologia del controllo Controlli automatici • Tecnologia nascosta che e’ pero’ essenziale per il funzionamento di molti apparati • Tecnologia interdisciplinare che utilizza gli strumenti offerti dalla matematica e dalla fisica • Tecnologia con applicazioni in altri settori: • Automazione, meccanica, trasporti • Bioingegneria, biomeccanica, telemedicina • Elettronica, telecomunicazioni, … 4 La tecnologia del controllo • Tecnologia classica dell’ingegneria: nasce agli albori della rivoluzione industriale (macchina a vapore, industria tessile, …) • Tecnologia di frontiera dell’ingegneria: • Con l’utilizzo dei calcolatori come controllori, il controllo e’ diventato flessibile ed economico. • Attraverso strumenti di calcolo come Matlab, il progetto del controllore e’ diventato semplice e la sua efficacia verificabile attraverso simulazioni. 5 La tecnologia del controllo Il controllo automatico e’ necessario: • A far compiere a delle macchine operazioni che richiedono potenze o velocita’ che l'operatore umano non riuscirebbe a gestire. Il controllo della potenza di una caldaia a vapore, o della rotta di una nave, o della forma del plasma un un reattore a fusione sono operazioni possibili solo in quanto "guidate" da un sistema di controllo automatico. Plasma in un reattore a fusione termonucleare 6 La tecnologia del controllo Il controllo automatico e’ necessario: • Far compiere a macchine appositamente progettate (es. robots) operazioni che debbono essere compiute in ambienti ostili e pericolosi per l'uomo. Mars Rover 7 La tecnologia del controllo Il controllo automatico e’ necessario: • Far compiere a macchine appositamente progettate (es. robots) operazioni che debbono essere compiute remotamente o con precisioni impossibili per operatori umani. Chirurgia assistita da robot 8 Prendere decisioni dai dati Molta parte dell’ingegneria dell’informazione si occupa del problema di prendere decisioni a partire da dati misurati da sensori. utente decisione richiesta r(t) decisore utente u(t) sensore misura y(t) ambiente processo 9 Controllare Controllare significa trasformare la decisione in azione (attraverso gli attuatori) che a sua volta modifica l’ambiente che a sua volta modifica la misura che modifica la decisione/azione che modifica la misura e cosi’ via utente richiesta r(t) decisore Controllare significa far funzionare il processo secondo quanto richiesto dall’utente decis u(t) attuatore sensore azione misura ambiente processo y(t) 10 Introduzione al problema del controllo • Gli “elementi” principali del problema del controllo: • Il processo da controllare • Le specifiche di funzionamento • Per porre il problema in termini ingegneristici: rendere quantitativi i dati del problema ambiente processo MODELLO MATEMATICO 11 Introduzione al problema del controllo • Modello matematico: e` un’equazione che lega le grandezze (variabili del modello, rappresentate come funzioni del tempo = SEGNALI) che riteniamo piu` significative per descrivere il fenomeno fisico e l’obiettivo di controllo. • SISTEMI orientati: cause ed effetti t H(s) t 12 Introduzione al problema del controllo • Tre categorie di variabili: • di INGRESSO u(t) • di DISTURBO d(t) CAUSE • di USCITA EFFETTI y(t) d(t) u(t) y(t) 13 Introduzione al problema del controllo • Variabili di ingresso: variabili manipolabili il cui andamento puo` essere impostato dal controllore attraverso l’attuatore • Variabili di disturbo: variabili il cui andamento e` imposto dall’esterno e non e’ influenzabile dal controllore • Variabili di uscita: il loro andamento e` imposto dal modello noti ingressi e disturbi agenti sul sistema • Alcune delle variabili possono essere misurate attraverso dei sensori Sensori e attuatori possono essere affetti da rumore che puo` essere considerato come un ulteriore disturbo • 14 Introduzione al problema del controllo Il problema del controllo: Far assumere all’uscita y(t) un andamento desiderato r(t) (segnale di riferimento) facendo agire sul sistema un ingresso opportuno u(t), limitando il piu` possibile l’effetto dei disturbi d(t). 15 Introduzione al problema del controllo Controllo in catena aperta (Open loop - Feedfoward): Il controllore determina l’ingresso a partire dalla conoscienza dell’uscita desiderata r(t) ed eventualmente dalla misura del disturbo. Problema di inversione del modello r(t) H-1(s) controllore u(t) H(s) y(t) processo 16 Introduzione al problema del controllo Controllo in catena chiusa - retroazione (Closed loop - Feedback): Il controllore determina l’ingresso a partire dal confronto (attraverso un comparatore) dell’uscita di riferimento e l’uscita misurata da un sensore. comparatore r(t) controllore e(t) processo u(t) sensore y(t) 17 Introduzione al problema del controllo Specifiche di funzionamento: • Regolazione : Mantenere l’uscita uguale ad un valore costante • Asservimento : Far seguire all’uscita un andamento temporale temporale fissato r(t) r(t) r0 t t 18 Esempio : controllo di temperatura Esempio: controllo della temperatura di una stanza d(t) Qin(t) y(t) Qout(t) u(t)=Qin(t): calore generato dalla resistenza (ingresso) y(t): temperatura interna (uscita) d(t): temperatura esterna (disturbo) 19 Esempio : controllo di temperatura Modello : Equazione differenziale che descrive il processo dy(t) 1 1 CT + y(t) = u(t) + d(t) dt RT RT CT: capacita` termica del forno RT: resistenza termica delle pareti 20 Esempio : controllo di temperatura Controllore in catena aperta (Feedfoward): 1. Disturbo misurato dr 1 1 u = CT + r− d dt RT RT Sostituendo nel modello dy 1 dr 1 CT + y = CT + r dt RT dt RT definendo d(t) r(t) u(t) y(t) controllore stanza e(t) := r(t) − y(t) de 1 CT + e=0 dt RT e(t) = e(0)e − 1 t RT CT 21 Esempio : controllo di temperatura Controllore in catena aperta (Feedfoward): d(t) 1. Disturbo non misurato dr 1 1 u = CT + r − d̂ dt RT RT r(t) u(t) controllore Sostituendo nel modello y(t) stanza dy 1 dr 1 1 := d(t) − d̂ CT + y = CT + r + d dove d(t) dt RT dt RT RT de 1 1 CT + e= d definendo e(t) := r(t) − y(t) dt RT RT e(t) = e(0)e − 1 t RT CT t +∫e 0 − 1 (t−τ ) RT CT 1 d(τ )dτ RT 22 Esempio : controllo di temperatura Controllore in catena chiusa (Controllo Feedback): comparatore r(t) controllore e(t) stanza u(t) y(t) sensore 23 Esempio : controllo di temperatura Controllore in catena chiusa (Controllo Feedback): y(t) Comparatore a isteresi r0+e r0-e u(t) t u(t) u0 u0 r0-e r0+e y(t) t 24