POLITECNICO DI MILANO
Riconfigurazione dinamica
parziale per la correzione di
guasti SEU in SRAM-based FPGA
Relatore: Prof. Cristiana Bolchini
Correlatore: Ing. Marco Domenico Santambrogio
Davide Quarta
{davide.quarta}@dresd.org
Sommario
Architettura di riferimento: struttura di un FPGA
Modello di guasto: SEU
Metodologie classiche
Metodologia proposta
Caso di studio: Noekeon
Risultati sperimentali
Conclusioni e sviluppi futuri
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Obiettivi
Obiettivi generali:
Studio sull’impiego della riconfigurabilità nei sistemi
affidabili
Implementazione di un sistema modulare in VHDL
Obiettivi specifici:
Definizione di una metodologia per l’individuazione di
SEU in FPGA
Modello di controllore semplificato
Alta flessibilità ed elevate prestazioni
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Schema architetturale di un FPGA
Matrice di blocchi logici
configurabili (CLB)
Risorse di
interconnesione
IOB
Per implementare la
funzionalità desiderata i
CLB sfruttano le LUT
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Modello di guasto
Guasto
Attivazione
Errore
Propagazione
Fallimento
Occorrenza
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Catena guasto – errore – fallimento
La maggior parte dei guasti sono di
tipo temporaneo
SEU (Single Event Upset):
commutazione del bistabile da uno
stato di memoria a quello
complementare
Sensibilità delle FPGA SRAM a guasti
SEU
Necessità di una metodologia di
progetto a supporto dello sviluppo
di sistemi affidabili
Metodologie classiche
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Metodologia
Pro
Contro
testing off-line
Elevato numero di
tecniche altamente
collaudate
Inefficaci contro errori
temporanei
testing on-line
(Roving STARs)
Capacità di operare in
modo continuo
Impossibilità di rilevare
guasti transitori nelle
aree operative
scrubbing
Controllore “semplice”
Criticità nella scelta del
tempo di ciclo;
Interruzione periodica
della funzionalità
TMR
+
scrubbing
Tolleranza di guasti
temporanei e
permanenti
Costo elevato del
circuito complessivo
readback
Alta percentuale di
operatività
Controllore complicato;
Criticità nella scelta del
tempo di ciclo
Riconfigurabilità
Compromesso tra
processori general
purpose e piattaforme
ASIC
Interna / Esterna
Parziale / Totale
Negli FPGA attraverso la
manipolazione di
configuration frames
Supporto alla
riconfigurabilità
dinamica parziale
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Metodologia proposta
Suddivisione del sistema in sottosistemi TSC;
Effettuare lo scrubbing solo se necessario;
Operare esclusivamente nella parte colpita da SEU;
Efficienza proporzionale alla granularità del
partizionamento;
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Modelli di controllore
Puramente Modulare;
Small bit manipulation;
Modulare orientato alla
riconfigurabilità:
Non cambia la funzionalità
di un blocco
riconfigurabile
Se riconfiguro allora
interrompo la funzionalità
Si controllano
escluivamente i vincoli
sull’area
Si possono sfruttare
opportuni software di
generazione automatica di
vincoli
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Pro
Contro
Small bit
manipulation
Bitstream di
configurazione
molto piccolo
Controllore
complicato
Modulare
puro
Alte
performance;
controllore
“semplice”
Fase di
progettazione
complicata
Caso di studio: Noekeon
Algoritmo di cifratura
a blocchi (Theta, PI1,
Gamma, Pi2)
Modellizzazione
attraverso FSM
Identificazione di tre
macroblocchi
riconfigurabili:
ThetaBlk, GammaBlk,
PiBlk
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Risultati sperimentali (1)
Virtex II pro VP7
11
Modulo
Slice
richieste
(SR)
Slice
occupate
(So)
SR/ So
% risorse
aggiuntive
ThetaBlk
447
640
0.698437
43.18 %
GammaBlk
255
640
0.398437
150.98 %
PiBlk
83
320
0.25937
285.54 %
Tot.
Sistema
2225
3466
0.6419
55.77 %
Modulo
tempo di ripristino
ThetaBlk
0.2876 * TI
GammaBlk
0.2876 * TI
PiBlk
0.1438 * TI
Tot.
Sistema
1.5577 * TI
Risultati sperimentali (2)
Virtex II pro VP30
12
Modulo
Slice
richieste
(SR)
Slice
occupate
(So)
SR/ So
% risorse
aggiuntive
ThetaBlk
447
640
0.698437
43.18 %
GammaBlk
255
640
0.398437
150.98 %
PiBlk
83
640
0.129687
671.08 %
Tot.
Sistema
2225
2962
0.7512
33.12 %
Modulo
tempo di ripristino
ThetaBlk
0.2876 * TI
GammaBlk
0.2876 * TI
PiBlk
0.2876 * TI
Tot.
Sistema
1.3312 * TI
Risultati sperimentali (3)
Spartan-3 xc3s200:
Area occupata in fase di sintesi ≈ 94%
Il modello non risulta implementabile con i vincoli
imposti
Bisogno ridefinire un nuovo partizionamento del sistema
e/o adottare tecniche con overhead inferiore per la CED
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Conclusioni e sviluppi futuri
Approccio flessibile
Controllore semplice
Alta affidabilità e poco overhead
Sviluppi:
Valutazione di euristiche per il partizionamento
automatico
Rendere la metodologia automatizzabile
Compromesso tra partizionamento e posizionamento
14
Fine Presentazione
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