Applicazioni video low power con le
+ Skills
ANDROID PER
SISTEMI EMBEDDED
Ecco come utilizzare
questa potente e
Come usare le FPGA Igloo per
flessibile piattaforma
l’acquisizione ed elaborazione di
in un sistema
immagini e per il controllo di display LCD
embedded di tipo
realtime.
COMPONENTI PER
LO SVILUPPO DI
APPLICAZIONI USB
di MARIANO SEVERI
I
continui progressi tecnologici hanno
determinato una rapida diffusione delle tecnologie video in molti àmbiti di applicazione, anche nel settore embedded.
In questo caso la riduzione dei costi e
della potenza dissipata sono requisiti
fondamentali; da questo punto di vista le
FPGA Igloo di Actel (recentemente rinominata in Microsemi SoC Products Group
a seguito dell’acquisizione da parte dell’azienda californiana) rappresentano
una delle soluzioni più interessanti oggi
disponibili sul mercato. Per un’introduzione alle caratteristiche e all’architettura
di questi dispositivi si veda il riquadro di
approfondimento. Di seguito, piuttosto,
sono presentate alcune interessanti applicazioni di esempio in àmbito video. I
progetti sono realizzati mediante il kit di
sviluppo Igloo Demo Video Kit (figura
1), che consiste in una scheda demo
board con FPGA Igloo e un adaptor bo-
Una rassegna di
componenti che
facilitano
l’implementazione
della comunicazione
USB.
Figura 1: il kit di sviluppo Igloo Demo Video.
ard per display LCD. Oltre alla FPGA
Igloo AGL600-FG256, la demo board include memoria Micron SDRAM da 2 MB x
32, memoria flash SPI Numonyx da 64
MByte e memoria EEPROM da 2 kbit;
dispone di interfaccia USB, DVI-D e JTAG
(per la programmazione della FPGA),
connettore di espansione a 26 pin e RJ45
per 2x4 linee LVDS in uscita, oltre al
connettore a 50 pin per l’adaptor board.
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FOCUS ON
18
SKILLS
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INSIDE
44
TOOLS
7
TIPS’N TRICKS
3
MARKET NEWS
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SPOTLIGHT
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EVENTS ZAPPING
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ANALOG
ABBONAMENTO
Le FPGA Igloo
Igloo (figura 6) è la serie di dispositivi FPGA single-chip
riprogrammabili in tecnologia Flash, realizzati con
processo CMOS a 130 nm e 7 piani di metallizzazione,
sviluppati da Actel per applicazioni a bassa dissipazione di
potenza. La famiglia include dispositivi di capacità fino a 3
Figura 2: schema a blocchi di una camera still shot realizzata con FPGA Igloo.
milioni di system gate e con fino a 504 kbit di memoria
STILL SHOT CAMERA
SRAM true dual-port
La figura 2 mostra lo schema di principio del progetto per la realizzazione di
una camera still shot mediante FPGA
Igloo. La testa ottica, disponibile separatamente dal Demo Video Kit presso
Avnet, include un sensore CMOS
MT9V032 di Aptina, azienda nata nel
2008 da uno spin-off di Microsemi e
specializzata nella realizzazione di sensori per imaging; il sensore ha risoluzione 640 x 480 pixel, dispone di filtro di
Bayer (vedi figura 3) per l’acquisizione
di immagini a colori e supporta frame rate fino a 60 fps. La testa ottica è connessa al Demo Video Kit mediante il
connettore a 26 pin. Il progetto di riferimento consente di acquisire immagini dal sensore ottico visualizzandole
quindi sullo schermo LCD. A comando
(mediante i pulsanti di controllo ENTER
e INC presenti sulla demo board) l’immagine acquisita può essere salvata
nella memoria SDRAM esterna. Tutte
le funzionalità sono integrate nella FPGA
Igloo; l’intero progetto, come pure quel-
Figura 3: sensori a colori con filtro di
Bayer; pixel adiacenti catturano solo una
componente di colori.
Questa include, invece, il display LCD,
l’inverter per la retroilluminazione dello
schermo mediante CCFL (Cold Cathode Fluorescent Lamps) e un circuito di
power sequencing. È disponibile nelle
due versioni con schermo Toshiba da 7”
con risoluzione 800 x 480 pixels o NEC da
5,5” con risoluzione 320 x 240 pixels. Il kit
è distribuito presso Avnet; sul sito web di
Actel ne sono inoltre rilasciati gli schemi
elettrici, utilizzabili come guida nello sviluppo di soluzioni proprie.
integrata, 6 PLL
embedded e 620 I/O
utente con supporto per
standard differenziali e
operazioni mixed-voltage.
La serie M1, inoltre, è
distribuita con soft IP
Figura 6: le FPGA Igloo.
core preprogrammato
per CPU Cortex-M1. Basati su tecnologia proprietaria
Flash Freeze – che consente di forzare l’FPGA in modalità
ultra low power pur mantenendo l’integrità del contenuto
di SRAM e registri e il valore delle porte di I/O – i
dispositivi Igloo consentono di ridurre la dissipazione di
potenza fino a soli 2µW, in tutte le applicazioni powerconscious, assicurando tipicamente una vita delle batterie
fino a 10 volte superiore di quanto garantito da dispositivi
concorrenti equivalenti.
Le FPGA Igloo operano con tensione di core di 1,2 - 1,5 V
e sono disponibili in package chip-scale e quad-flat di
dimensioni fino a 3 x 3 mm, a costi inferiori a 1 dollaro.
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ABBONAMENTO
FOTO VIEWER
La figura 4 mostra invece lo schema a
blocchi di principio del progetto di riferimento per la realizzazione di un viewer di immagini mediante FPGA Igloo.
Alcune delle funzionalità, in particolare
per quanto concerne il buffering dell’immagine e la visualizzazione su schermo, sono evidentemente identiche a
quelle incluse nel progetto precedente.
L’immagine da visualizzare è memorizzata sulla memoria flash esterna presente sulla demo board e può esservi
caricata mediante la porta USB disponibile su questa utilizzando il software
IVDK (scaricabile dal sito Actel). L’FPGA,
al power-up, procede a leggere dalla
flash mediante interfaccia SPI l’immagine da visualizzare e quindi la invia all’LCD.
Figura 4: schema a blocchi di un viewer di immagini realizzato con FPGA Igloo.
Figura 5: schema a blocchi di un monitor con ingresso DVI realizzato con FPGA Igloo.
DVI MONITOR
to di comando) dell’immagine nel buffer
SDRAM esterno, mentre il modulo di
conversione dal formato d’ingresso con
filtro di Bayer ricostruisce mediante
semplice interpolazione le componenti
di colore RGB per ogni pixel prima della visualizzazione.
Il Video Timing Generator genera i segnali di sincronizzazione e controllo per
il display LCD.
li che seguono, è disponibile per il
download presso il sito Actel e i diversi moduli sono rilasciati in formato sorgente, con la possibilità per l’utente di
modificarli. L’FPGA configura al powerup il sensore mediante l’interfaccia di
controllo I2C e quindi acquisisce le immagini provenienti da quello. Il Frame
Buffer Controller integra FIFO on-chip e
logica per la memorizzazione (a segui-
- [1] http://www.actel.com/products/solutions/display/refdesign.aspx
In figura 5 è mostrato infine lo schema
di principio del progetto di riferimento
per la realizzazione di un monitor con ingresso DVI. In questo caso il frame
grabber consente di bufferizzare le immagini in ingresso nella memoria
SDRAM esterna per inviarle all’LCD con
la corretta sincronizzazione; implementa
anche una funzionalità di riduzione del
frame rate per adattare la frequenza di
immagini in ingresso al rate sostenuto
dal display adottato.
Come sorgente DVI, ove non si disponga di segnali di questo tipo, può essere
utilizzata ad esempio l’uscita secon-
daria del PC, opportunamente configurata. Non si devono utilizzare invece
sorgenti non true-DVI, come ad esempio
convertitori VGA-DVI.
IMAGE SCALING
Modificando opportunamente la logica del frame grabber dell’esempio precedente ma lasciando inalterate le altre
funzionalità, il progetto del monitor DVI
può essere esteso introducendo funzionalità accessorie di elaborazione di
immagini.
In particolare, nell’esempio fornito sul
sito web di Actel, il frame grabber è
dotato di una funzionalità di scaling
che, se abilitata, consente di acquisire
una regione d’interesse dell’immagine in
ingresso, posizionata intorno al centro
di questa e di risoluzione 400 x 240;
viene quindi applicato un algoritmo di
up-scaling di un fattore 2 mediante interpolazione (per ridurre evidentemente gli effetti di aliasing legati a tale zoom) prima di visualizzare l’immagine
sull’LCD.
L’occupazione di risorse è solo il 6% superiore a quella del progetto del monitor DVI, il che dovrebbe in qualche
modo dare l’idea della flessibilità delle
architetture basate su FPGA, mostrando la possibilità concreta, grazie alla
riprogrammabilità di tali dispositivi, di introdurre le funzionalità richieste dalla
propria applicazione senza necessità
di modificare il circuito della scheda.
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Codice MIP 2803579
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