Rivalutazione Inventario Con la valutazione si attribuisce ad ogni bene patrimoniale una misura omogenea (espressa in lire fino al 31/12/2001; in euro dal 01/01/2002), per giungere alla formulazione della finale misura monetaria del patrimonio. La personalità giuridica a tutte le scuole (fatta eccezione per le accademie e conservatori) ed il nuovo regolamento di contabilità, D.I. 01/02/2001, n. 44, hanno apportato delle novità sia per le scritture inventariali, sia per il conto patrimoniale. La prima operazione è la ricognizione, che attraverso indagine materiale, accerta l’esistenza dei vari elementi patrimoniali e la loro pertinenza giuridica. E’ una funzione che deve essere compiuta con accuratezza, specie per ripianare preesistenti lacune o disordini contabili. Primo passo da fare se non si dispone di una stampa inventario è di effettuarne una, per documentare la consistenza patrimoniale di inventario prima della rivalutazione. Per una corretta rivalutazione dell’inventario è necessario effettuare delle verifiche. Per prima cosa verificare che le tabelle di rivalutazione abbiano il campo “valore minimo” impostato a 5,16 anziché 10.000 (vedi Figura 1-2) Figura 1 E’ importante che le tabelle di rivalutazione non risultino alterate in quanto altererebbero le rivalutazioni dei beni secondo dei coefficienti diversi rispetto alla normativa. Figura 2 Terminato il controllo delle tabelle di rivalutazione accedere ai parametri della procedura (vedi Figura 3) Figura 3 Effettuare un clic sulla linguetta denominata Inventario (vedi Figura 4) Figura 4 Sul campo data di riferimento impostare la data nella quale si effettua la rivalutazione, mentre sul campo data dalla quale non rivalutare inserire la data dalla quale non si vogliono rivalutare i beni. Ad esempio se voglio rivalutare tutti i beni fino al 31/12/2007 come data dalla quale non rivalutare dovrà essere impostato il valore 31/12/2007. Si tenga presente che un bene di inventario per essere rivalutato la differenza dell’anno attuale e dell’anno di carico deve risultare almeno 1. Altro dato essenziale per la rivalutazione è la presenza sul singolo bene di inventario della tabella di rivalutazione (vedi Figura 5) Figura 5 Verificare inoltre la correttezza della data di carico e che il bene sia attivo, infatti la rivalutazione interesserà solo i beni ancora in carico. Terminate le verifiche sopra descritte si può effettuare sia la rivalutazione sul singolo bene attraverso un clic sul pulsante altre funzioni oppure tramite la funzionalità di rivalutazione completa. (vedi Figura 6-7) Figura 6 Figura 7 Figura 8 Confermando il messaggio di Figura 7 si accede alla finestra di rivalutazione inventario dove effettuando un clic sul pulsante Rivaluta si procederà ad effettuare la rivalutazione effettiva. (vedi Figura 8) Figura 9 Al termine della rivalutazione comparirà il messaggio di quanti beni sono stati coinvolti nella rivalutazione (vedi Figura 9) Figura 10 Per concludere è sufficiente effettuare un clic sul pulsante Chiudi della finestra (vedi Figura 10) Figura 11 Sia con la rivalutazione su singolo bene che totale alla fine il risultato ottenuto è visibile in Figura 11 La stampa d’inventario ora riporterà il valore rivalutato variando la consistenza patrimoniale dell’inventario. NB: Installazione eseguita su un sistema operativo Microsoft Windows XP, pertanto tutte le immagini e le procedure si riferiscono a tale. Dove presente un diverso sistema operativo Microsoft le procedure da seguire potrebbero subire variazioni sui percorsi e sulle modalità.