Contratto di rete Federlazio, 19 Gennaio 2011 European Commission Enterprise and Industry Il contratto di rete Il Contratto di Rete è una nuova forma giuridica nata nel 2009 per consentire alle imprese di sviluppare network mantenendo l'individualità, ma regolando i rapporti giuridici derivanti da una collaborazione stabile basata su obiettivi strategici. Riferimenti normativi: legge n. 33 del 9 aprile 2009 e art. 42 della legge n. 122/2010 TIPOLOGIA: Con il contratto di rete, redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, due o più imprese si obbligano ad esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali. L’ATTO DEVE INDICARE: 1. l'indicazione degli obiettivi strategici e delle attività comuni poste a base della rete che dimostrino il miglioramento della capacità innovativa e della competitività sul mercato; 2. la durata del contratto le modalità di adesione di altre imprese e le relative ipotesi di recesso; 3. l’individuazione di un programma di rete, che contenga l'enunciazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascuna impresa partecipante e le modalità di realizzazione dello scopo comune. Altri elementi possono essere indicati, a discrezione degli imprenditori. Le reti di impresa Con il contratto di rete più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato. Una Rete di impresa rappresenta l’evoluzione del distretto e da più spessore alle piccole e medie imprese, superando i vincoli della dimensione, mantenendo la specializzazione, la flessibilità e la capacità di adattamento ai mercati VANTAGGI: 1. 2. 3. 4. 5. Allargare l’offerta di prodotti e servizi, senza modificare le proprie caratteristiche Effettuare investimenti che non sarebbero accessibili alla singola impresa Aumentare il proprio potere di negoziazione sul mercato Aumentare il know-how aziendale Ridurre i costi attraverso un’efficiente condivisione dei servizi trasversali Il Ministero dell’economia ha emesso un decreto di attuazione di una serie di agevolazioni fiscali (48 milioni di EUR per il periodo 2011-2013) destinate alle aziende che stipulano contratti di rete. Le reti di impresa Esistono tre tipi di Reti di imprese: • Orizzontale: una rete coordinata e organizzata in modo che tutti i componenti abbiano pari dignità • Verticale: dove un’azienda leader, chiamata “nodo”, guida le altre dettando regole; • Modello intermedio: basato su “centri gravitazionali multipli” dove a seconda delle condizioni di mercato, si creano dei “nodi” che hanno un ruolo di centro motore per tutto il sistema. Le aggregazioni nate sottoforma di contratto di rete possono: - - godere di una sospensione fiscale relativa alla quota di utili destinati al fondo patrimoniale comune mediante accantonamento a riserva per la realizzazione del programma comune di rete usufruire in futuro di specifiche misure di finanziamento del sistema bancario Primi risultati – 1/3 delle imprese coinvolte hanno un fatturato di circa € 250.000 annui – il 60% delle imprese coinvolte ha meno di 10 addetti, ciò conferma che il contratto di rete è uno strumento utile al rafforzamento e tutela delle PMI, e soprattutto delle piccole e micro imprese – Circa 1000 aziende italiane hanno sottoscritto un contratto di rete, per un totale di 200 contratti iscritti nel Registro delle Imprese, che interessano 73 Province in 18 Regioni – I settori nei quali si stipulano il maggior numero di contratti di rete sono: Industria ed Artigianato (285 imprese coinvolte), Servizi (165 imprese) e Commercio (34 imprese) – Le Regioni con il maggior numero di contratti sono: Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche e tra quelle meridionali la Campania e la Puglia I numeri crescenti (1/2) Numero dei contratti di rete 117 120 100 63 80 60 42 40 20 0 13/04/2011 Fonte: Elaborazioni MiSE su dati InfoCamere 16/06/2011 25/08/2011 I numeri crescenti (1/2) Numero delle imprese 561 600 500 338 400 300 242 200 100 0 13/04/2011 16/06/2011 Fonte: Elaborazioni MiSE su dati InfoCamere 25/08/2011 Contratto di rete: i vantaggi • incentivi a livello regionale (Regione Lazio) e comunitario, adesso e nella prospettiva Europa 2014-2020 • incentivi fiscali (utili defiscalizzati fino al 2013 se reinvestiti in rete…es risparmio di circa 70.000 euro su 200.000 euro investiti in rete) • no costi di gestione e di liquidazione…non c’è P.IVA • incentivi collegabili alla catena del valore a monte ( diminuzione dei costi di approvvigionamento, razionalizzazione delle risorse umane…riduzione dei costi di approvvigionamento del 20/30%*) e a valle (aumento della efficacia commerciale ed in fase di comunicazione al mercato) • specifici prodotti finanziari e linee di credito (es mutui di rete di Unicredit**) approntate dai principali istituti bancari e sensibile miglioramento del merito creditizio tramite procedure di ovverride ( ovvero modificare” la classe di rating e avere una valutazione più puntuale del merito di credito: con apprezzamento verso l’alto di alcuni punti per ciascuna impresa delle rete*) Contratto di rete: i vantaggi • opportunità connesse all'appalto e alle condizioni di subappalto, in ambito pubblico e privato (l’appalto ad imprese in rete non può essere considerato subappalto) • sensibile impulso alla internazionalizzazione: favorita dalle linee di sviluppo della normativa in corso di studio al Mise • aumento di fatturato (mediamente del 20/30% per le imprese in rete nel 2011*** • benefici di immagine legati alla novità dello strumento ed alla collegata grande attenzione dei media: drastica riduzione dei costi di marketing e brand management *Fonte: www.retidimpresa.eu **Fonte: https://trasparenza.unicredit.it ***Fonte. Elaborazioni su dati Min.Svil. Economico 19-09-2011 rilevati in interviste ai c. di rete costituti al Settembre 2011