Alimentazione del prematuro dopo la dimissione Luca Maggio UOC Neonatologia – UCSC - Roma I neonati prematuri, specie quelli con PN < 1500 grammi, al momento della dimissione possono aver accumulato un ritardo di crescita paragonabile a quello accumulato dai feti IUGR in utero. Il recupero di tale deficit di accrescimento richiede tempo ed interventi alimentari adeguati, ad iniziare dall’utilizzo di formule a maggiore concentrazione calorico-proteica. EPM > 36 settimane alla dimissione o Peso alla dimissione > 10° percentile: Formula per nati a termine o Peso alla dimissione < 10° percentile: Formula post-dimissione (PDF) fino a 6- 9 mesi di età corretta EPM < 36 settimane alla dimissione o Peso alla dimissione > 10° percentile: Formula per nati pretermine fino alla 40 – 42 sett e poi Formula per nati a termine o Peso alla dimissione < 10° percentile: Formula per nati pretermine fino alla 40 – 42 sett e poi Formula post-dimissione (PDF) fino a 6- 9 mesi di età corretta Latte Materno Se disponibile e sufficiente, può essere la sola alimentazione dopo la dimissione in presenza di tutti e 3 i seguenti requisiti al momento della dimissione: o Capacità di assumere > 180 ml/kg o Velocità di crescita soddisfacente (Peso > 20 g/die, Lunghezza e CC > 0,5 cm/sett) o Parametri biochimici nella norma (Az.ureico > 5 mg/dl, Fosfatasi Alcalina < 450 UI/l, Fosforo > 5 mg/dl) In caso contrario è da programmare un’integrazione con formula (come da schema precedente) la cui quantità e durata dovrà essere individualizzata in funzione dei parametri di crescita e di laboratorio