L’ Apicoltura. E’ un’arte nobile, educativa, antica legata strettamente al benessere dell’anima e dell’ambiente. Il corso che ho frequentato è stato molto costruttivo e interessante. Ne esco arricchito e positivamente incoraggiato a continuare in quest’arte. E’ stato un momento di socializzazione con voi più o meno giovani, sognatori di una attività sana legata alla Madre Terra, a contatto con le cose che contano nella Vita. E’ un’arte difficile e complessa, richiede PASSIONE, CORAGGIO, CONOSCENZA e ESPERIENZA. A proposito di quest’ultima, io credo e parlo per me, che le cose ancora da fare siano tante per mettere a frutto i vostri insegnamenti. Come sognatore e come associato, vi chiedo di instituire da subito un servizio di Assistenza Apistica (ovviamente a pagamento) su campo da parte dei Tecnici Apistici per approfondire le pratiche apistiche, secondo me è essenziale per tutti coloro i quali vogliono andare avanti e magari farne una professione o semplicemente un motivo di avvicinamento alla natura ed all’allevamento delle Api. Gli Argomenti da approfondire: 1- La salute delle Api 2- Formazione di nuove famiglie 3- Smielatura La crescita e la tranquillità delle singole persone dipendono essenzialmente dalla disponibilità dei loro maestri è come per “ I FIGLI ”, anche per non morire di PUNTURE. Pietro Coculo -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Ciao Vittorio, Ciao Giovanni, anche se non sono bravo come il collega Pietro Coculo, vorrei fare mie le sue parole, le condivido fino all’ultima virgola. Ho trovato il corso veramente fatto bene ma soprattutto ho trovato la passione di persone che hanno permesso di dare professionalità ed esperienza in tutti gli aspetti del corso dalla documentazione che ci è stata fornita ai temi affrontati, agli specialisti/tecnici/ricercatori che ci hanno fatto conoscere, affascinare, innamorare ancora di più di questa fantastica amica che è l’Ape. Non ti nascondo che quel rispetto che ho sempre avuto per l’Ape si è trasformato in una sorta di complesso di colpa: questi poveri animali si fanno un… uno sforzo gigantesco e poi arriviamo noi e gli rubiamo, sì rubiamo gran parte del frutto del loro vitale quanto pesante lavoro… ma l’uomo è fatto così, quindi cercherò di mettere da parte queste riflessioni tentando di rubare il meno possibile e di far stare meglio possibile le nostre care, insostituibili, preziose amiche e di certo non arriverò mai a tagliare le ali alla Regina come abbiamo visto nel corso delle nostre uscite. Il connubio con l’IZS è stato molto importante. Non so se è la prima volta che c’è questa collaborazione ma l’ho trovata estremamente utile sia dal punto di vista dell’apicoltura sia da quello di Italiano: vedere questi ricercatori, magari mal pagati, precari, che difendono strenuamente il “fortino” delle eccellenze Italiane dovrebbe farci riflettere; queste strutture sono state volute dai nostri nonni e noi le stiamo buttando alle ortiche, le stiamo svendendo, le stiamo annullando così come le tante strutture che hanno fatto grande l’Italia dal cinema all’aeronautica passando per l’unica, grande, preziosa risorsa tutta Italiana: l’AGRICOLTURA e con essa l’AMBIENTE, la CULTURA, la STORIA. A tutto questo vorrei aggiungere dei modesti suggerimenti per i prossimi corsi: L’apicoltura, così come tutte le “arti” umane è soggetta alla libera interpretazione della persona e questo, nello specifico, ha creato qualche problema a noi poveri aspiranti apicoltori: un tecnico diceva una cosa e l’altro tecnico un’altra, quindi sarebbe meglio che, al momento di decidere programmi, date e argomenti si decidesse anche un’unica linea di insegnamento, di linguaggio. Si potrebbero spostare alcune lezioni (apicoltura razionale, sciamatura, tecnica apistica, ecc.) verso la fine del corso abbinandole alle uscite: il mercoledì in aula e la domenica l’uscita in campo. Forse la logistica potrebbe essere più complessa (e costosa) ma forse renderebbe più proficuo il corso. Ed in fine raccogliendo il tuo invito alla collaborazione che un’associazione per quanto tale deve avere da tutti gli associati, ti invio, come ti avevo preannunciato, la presentazione dei programmi che svolgo per le scolaresche unita alla disponibilità a svolgere queste attività anche per l’ARAL. Ti ringrazio, ringrazio Giovanni e tutti coloro che ci hanno fatto vivere questa interessante e indimenticabile esperienza. Paolo Emili Sarebbe Bello Se………… Gentile Presidente, Sono una corsista fresca fresca di attestato, in possesso di un attrezzatura nuova fiammante, in trepidante attesa dei suoi primi due sciami, ordinati da tempo, ma che si fanno desiderare. Intanto ripasso gli appunti, sfoglio le dispense e divoro il libro. C'è l' ansia del principiante, la paura di sbagliare, di non aver capito bene, di non saper mettere in pratica. Così, mentre aspetto le mie apine che già amo prima ancora di averle, come si fa con un figlio in attesa prima che nasca, rifletto su come sono arrivata fin qui. Gli animali li ho sempre amati, è vero, ma il mondo delle api va un po' oltre...difficile che istintivamente si provi amore per degli insettini ronzanti di cui si famigera il miele, sì, ma soprattutto le funeste punture. Io le temevo, infatti. E allora perché decidermi di imbarcarmi in un corso di apicoltura? Da qualche tempo mi sono capitati sotto gli occhi, in maniera casuale eppure straordinariamente insistente, degli articoli allarmanti riguardanti proprio loro, le api. Ma non si parlava di miele. Le api sono in pericolo. Le api stanno scomparendo. Indebolite dal cambiamento climatico, continuano a essere sterminate dai pesticidi: una moria che non si arresta. "La drastica riduzione delle api è il sintomo del fallimento di un sistema agricolo basato sull'uso intensivo di prodotti chimici che rispondono soprattutto agli interessi di grandi multinazionali. Il rischio di una catastrofe riguarda tutti noi" grida Greenpeace e quanti hanno a cuore la salvezza di queste creature, tanto piccole quanto importanti. Allora, le iniziative volte a diffondere il rispetto, la conoscenza e i metodi per salvaguardare le api, diventano quantomai preziose! Se ogni allievo del corso, o di corsi simili, diventerà un bravo apicoltore, coscienzioso ed interessato in primo luogo alla loro salvaguardia, prima che al beneficio economico, allora sarà già stato fatto un grande lavoro. Così, entrando per la prima volta nell'aula, ho provato subito una sorta di riverenziale rispetto ed ammirazione per coloro che vedevo come depositari di una saggezza, conoscenza, sensibilità e capacità speciali: gli apicoltori che sarebbero stati i nostri docenti. Via via che si sono susseguite le lezioni, tuttavia, mi è parso di notare una incomprensibile tensione, fra l 'uno e l' altro; sensazione confermata anche da altri allievi che sentivo mormorare intorno a me. Non è accaduto una volta sola che un docente riportasse delle notizie diametralmente opposte a quelle date da un altro (cosa che ha sorpreso e confuso non poco l 'allievo alle prime armi), ma non già allo scopo didattico di illustrare diverse tecniche; si trattava di divergenze nette, esplicite a volte, accompagnate da evidenti segni di rivalità, forse maturate per altre questioni. La ragione di questa lettera è solo perché credo nella coesione vera e sentita delle persone che operano per un fine di vitale importanza e che hanno il compito di trasmettere la loro stessa passione ad altri. Quella passione che sarebbe un gran peccato lasciar offuscare da motivazioni estranee. Termino con una frase del signor Massimo, una frase semplice ed efficace, proprio come lui : "sarebbe bello se gli apicoltori prendessero esempio dalla trofallassi delle api..." Grazie comunque a tutti voi per l 'importante iniziativa e l' opportunità, che ci avete concesso, di avvicinarci a questo mondo meraviglioso, che va protetto con tutte le nostre forze. Rita Roberti Considerazioni Un sentito ringraziamento per i discenti Pietro Coculo e Paolo Emili che hanno voluto esprimere le proprie considerazioni alla nostra Associazione dopo aver frequentato l’ultimo corso di apicoltura appena conclusosi, condividendo quelle che sono state le loro impressioni sull’esperienza vissuta. Voglio anticipare che come chiesto, l’assistenza apistica da parte dei Tecnici Apistici è già in vigore, a breve sul sito metteremo tutti i nominativi e i recapiti dei Tecnici disponibili a svolgere il servizio di assistenza per i neoapicoltori e non. Vi porto inoltre a conoscenza che nel prossimo CdA discuteremo la programmazione di seminari tecnici e corsi mirati a singoli argomenti, di seguito alcuni esempi: Seminario sulla sciamatura Corso sulla rimonta per le Api Regine Corso sulla produzione della Propoli e Polline Corso sull’invernamento Seminario di come Curare e Trattare le Api Seminario sulla Smielatura – dal prelievo dei favi alla filtrazione del miele Seminario sull’etichettatura Seminario di Botanica per piante nettarifere Come creare e gestire un’impresa apistica Corso di Introduzione Analisi Sensoriale Del Miele Corso di Apicoltura di II° Livello Corso di Apicoltura per Didattica Scolastica Corso Per Tecnici Apistici Nuovo corso di Apicoltura Base Corso sulle buone norme sanitarie in produzione primaria con nozioni di HACCP quelle appena elencate sono solo alcune delle iniziative che intendiamo svolgere, sarà comunque sempre nostra cura prestare la massima attenzione alle svariate proposte che ci pervengono da parte degli associati cercando di svolgere in maniera ottimale il nostro operato in modo da far chiarezza sui vari problemi e quesiti che si presentano a tutti gli apicoltori. Come avrete modo di vedere in futuro il nuovo programma del corso BASE DI APICOLTURA sarà articolato proprio come ci faceva osservare il Socio Paolo Emili, affinchè la teoria sia subito messa in pratica attraverso la visita in apiario, lo stesso è stato aggiornato con la proiezione di filmati inerenti la lezione che si svolgerà subito dopo, seguendo delle regole e modi ben precisi. Un’ultima raccomandazione, in particolar modo ai partecipanti dell’ultimo corso, l’Associazionismo è da considerarsi tale quando c’è la volontà di più persone che cooperano senza scopi di lucro per fare in modo di avere delle informazioni, esperienze, consigli, esperienze dirette per risolvere i vari ostacoli che si presentano nella nostra passione APISTICA. Aver fatto il corso di apicoltura non vuol significare “sapere già tutto”, infatti abbiamo testimonianze di apicoltori che dopo 15 – 20 anni di apicoltura hanno ancora da imparare, è per questo motivo che vi chiedo di non perdere il contatto con l’Associazione, poiché più siamo e più contiamo sia a livello locale, provinciale, regionale e politico, in modo da poter raggiungere tutte quelle mete e obbiettivi che ci prefiggeremo, facendo corsi sempre più professionali, seminari sempre più mirati, convegni sempre più importanti. Fare apicoltura non vuol significare solo commercializzare miele, in quanto prodotto dalle API, ma significa essere in prima istanza “ALLEVATORI” di Api, solo dopo che riusciamo ad essere buoni allevatori, rispettando l’animale “APE” e tutto l’ambiente a lei legato, possiamo avere dalla nostra passione tutto ciò che ci prefiggiamo. Un caro saluto Vittorio Di Girolamo Presidente ARAL