Agosto 2010, Unguja (Zanzibar) Testimonianza di Andrea e Sara Nolli, volontari sul progetto “apicoltura razionale” Un Campo lavoro SPAZIALE! Oltre il lavoro con le api, di cui vi aggiorniamo dopo, il mese di luglio (come molti altri che lo hanno preceduto) è carico di impegni e sorprese. Durante la nostra permanenza in Italia, abbiamo deciso di proporre con il Movimento di Lodi il nostro primo “Campo lavoro - responsabile” a Zanzibar. Pur decidendolo molto tardi, abbiamo avuto 5 iscrizioni e l’appoggio di Silvia come accompagnatrice e responsabile del gruppo. Siamo tutti carichi, in Italia i ragazzi si incontreranno per conoscersi e organizzare i bagagli, noi a Zanzibar dovremo organizzare le attività giorno per giorno. Siamo emozionati e un po’ spaventati. E’ la nostra prima esperienza da “organizzatori di gruppo”. I ragazzi verranno in Africa per la prima volta e saranno pieni di aspettative. Non vogliamo certo deluderli e ci attiviamo per creare un incastro perfetto fra idee, sogni, api e cultura locale. E’ stata importante la preparazione del Campo, ci ha permesso di entrare in contatto con la gente del villaggio, non solo con gli apicoltori. Prima di tutto chiediamo la casa del signor Wambi, un uomo di Jambiani che con i suoi fratelli ha costruito questa casa sperando di affittarla ai turisti per mantenere la numerosa famiglia. E’ una casa locale, ma molto bella e spaziosa, zeppa di mattonelle kitch, con spazi inutili e sporca da paura!! In un baleno, (grazie all’aiuto degli zii Paolo e Maria che hanno sacrificato i loro primi giorni di vacanza aiutandoci a pulire perfino i cessi dei volontari…) siamo riusciti a trasformarla in un castello splendente (avessimo potuto buttar giù qualche muro sarebbe stato ancora meglio…). E’ poco distante da casa nostra, sulla spiaggia, ma inserita tra case dei pescatori locali. Perfetta!!! Il Campo di lavoro avrà la durata di 15 giorni e l’attività principale sarà ovviamente l’apicoltura. Non è facile inventarsi dei lavori legati all’apicoltura da proporre a 6 ragazzi quasi digiuni di api, ma possiamo farcela. Pensiamo sia importante che i ragazzi possano preparare con il gruppo di apicoltori delle arnie complete, pronte ad accogliere nuove colonie di api. Organizziamo quindi incontri a casa di Mze Mwinyi e di altri apicoltori, dove pittureremo le arnie, prepareremo distanziatori e porticine, stamperemo foglie cerei, bucheremo i telaietti e li armeremo con il filo, fisseremo i fogli cerei ai telaietti… poi si pranzerà tutti insieme. Non mancheranno ispezioni agli alveari, perciò le nostre sarte esperte cuciranno delle bellissime maschere per l’arrivo dei volontari! E’ importante conoscere il progetto api, ma è fondamentale capire il contesto in cui è inserito per coglierne il senso. Le persone, la loro cultura, la loro religione, le loro case, i loro lavori… tutto questo deve avere il dovuto spazio nel nostro Campo. Ci accordiamo con Mr. Haji che ci accoglierà il primo giorno con il gruppo a casa sua dove ci introdurrà alla cultura locale, iniziando a mangiare cibi tradizionali seduti a terra ed utilizzando solo la mano destra. Ogni giorno mangeremo così, accolti da diverse famiglie… entrare nelle loro case è il modo migliore per avvicinarsi alla gente. Trascorreremo una giornata con le donne per conoscere i loro meravigliosi e faticosi mestieri. Andremo agli orti delle alghe dove impareremo i segreti della coltivazione, scopriremo la “versatilità” della pianta di cocco e l’utilizzo di ogni sua singola parte, incontreremo uno stregone locale che cura con le piante. Passeremo una giornata da Bi Adija, una nostra apicoltrice che ha un “alambicco” gigante per fare oli essenziali… impareremo a cucinare diversi piatti con l’aiuto della nostra vicina di casa… andremo da Okala, un ragazzo politicamente impegnato, col pallino per l’ecologia, che ci racconterà i problemi che i turisti stanno creando all’isola e puliremo insieme la spiaggia…. Vedremo delle grotte naturali ancora lontane dal ciclone turistico…. Faremo una “due giorni” in un villaggio a pitturare una scuola materna e a raccontare ai bambini il meraviglioso mondo delle api con canti e disegni… Lo sappiamo, è un programma densissimo che non lascerà ai ragazzi che pochi momenti di respiro, ma siamo sicuri che ne varrà la pena. Ci sposteremo a piedi, con un pulmino, in bicicletta, in dala dala e con la barca, giusto per provare tutti i mezzi di trasporto! Noi siamo pronti, la casa come nuova è pronta per essere abitata, gli apicoltori sono emozionati, i ragazzi in partenza dall’Italia se la fanno sotto. Arrivano il 25 luglio belli come il sole e pronti a tutto. Ci siamo piaciuti dal primo momento ed è stata un’ottima premessa per la riuscita del nostro campo. Abbiamo vissuto esperienze indimenticabili, ci siamo messi in gioco, abbiamo riso e pianto, cantato e ballato, faticato e riposato (poco!). Si è creato un gruppo forte dove grazie alle diversità di ognuno, tutti hanno avuto l’opportunità di crescere… Il lavoro con le api ha appassionato tutti, la cucina locale ha intasato l’intestino di alcuni, le altre attività hanno destato interesse e riflessione, la festa a sorpresa che i ragazzi hanno organizzato per noi non poteva essere più bella e più a sorpresa di così… (soprattutto ci hanno colpito i suonatori scatenati!!)... Silvia, Pierpaolo, Valeria, Giulia, Chiara e Claudia sono stati i protagonisti insieme a noi di questo Campo Spaziale. Non si sono mai lamentati di nulla e la gente locale ci ha fatto i complimenti per la loro condotta. Tutto ha superato di gran lunga le nostre aspettative!!! I 5 ragazzi che hanno partecipato al campo con Andrea e Sara