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RIVISTAPERILSERRAMENTISTAEIL MOBILIERE
6
PRIMOPIANO
10 L’INTERVISTA
Andrea
L’Alto Adige fa
ripartire le vendite Negri
di serramenti
18 MERCATO&SOCIETÀ
Il settore delle
costruzioni
soffre ancora
LUGLIO/AGOSTO 2011
21
LUGLIO
SOMMARIO AGOSTO
2011
12
38
La crisi economica dei mesi
scorsi si sta trasformando
per molte aziende in crisi di
liquidità soprattutto per
quelle che operano prevalentemente con le imprese edili.
21
Piano di ristrutturazione
del debito. Caratteristiche
di una normativa tuttora
oggetto di aggiornamento
e integrazioni.
26
La ricerca Assarredo
“Case da Re-inventare”
ha evidenziato l’interesse
per il benessere e il relax,
i fattori che condizionano
l’acquisto, l’importanza
del punto vendita.
Editoriale
5 di Massimo Rota
Primo Piano
6 L’Alto Adige fa ripartire
le vendite di serramenti
di Almerico Ribera
L’Intervista
10 Andrea Negri
di Mauro Zamberlan
M arketing & Vendite
12 Liquidità e scelte
di mercato
di Marco Zanon
17 Mantenere il successo
costa impegno
e determinazione
di Vladimiro Barocco
Approfondimento tecnico
28 Condensa e muffe:
obblighi del costruttore
e verifiche
di Giovanni Tisi
e costante, ma il settore
delle costruzioni soffre
ancora
di Luca Pozza
Editore
GriFfer scarl
Via Salisburgo, 5
37136 VERONA
Sicurezza & Ambiente
32 L’indagine di infortunio
aziendale. Per evitare che
possa ripetersi di nuovo
37 Le promesse mancate
del SISTRI
di Federica Capraro
Leggi & Norme
38 Piano di ristrutturazione
del debito
di Franco Rigon
Direttore Responsabile
Mauro Zamberlan
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Fiere ed Eventi
40 MADE expo: tutte le novità
per il 2011
M ercato & Società
18 Ripresa economica lenta
MAGAZINE
42 LIGNA Hannover 2011
indica una ripresa del settore
Incontri in azienda
46 Qualità sotto tutti i
22 Legno-arredamanto
punti di vista
di Natasha Roveran
Ricerche & Indagini
26 La casa evolve secondo
stili di vita e gusti del
proprietario
Rubriche
Notizie
Recensioni
Vetrina Prodotti
Le Aziende informano
Da noi succede
italiano: occorre accelerare
sullo sviluppo
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Luglio/Agosto2011• nr 21
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Autorizzazione Tribunale di Padova
nr 2133 del 21.04.2008
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degli stessi autori senza che questa sia
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l’EDITORIALE
di MassimoRota
È un gioco, ma porta clienti
L’uom o si conferm a un anim ale sociale. Ha voglia di stare insiem e e condividere i suoi “segreti” con am ici e conoscenti. Da queste considerazioni nasce il fenom eno Foursquare che potrem m o tradurre in “quattro piazze” o “quattro cantoni”. Foursquare è un social network che si basa su cellulari con Gps, già cinque m ilioni in Italia. È possibile segnalare luoghi, posti di interesse, negozi.
Il gioco? Consiste nel segnalare la propria posizione e aggiungere un m essaggio.
Un esem pio per il settore dei serram enti: “In questa rivendita trovi m olti serram enti esposti e inoltre il personale è cortese ed esperto”. Una serie di questi m essaggi concorre al posizionam ento della rivendita e ottenere referenze attive già nella fase iniziale, senza farne una specifica richiesta. In questo m odo il brand della
rivendita inizia il suo lungo cam m ino per portare nuovi clienti e nuovi affari.
Negli Usa, per reagire alla crisi, m olte attività – ristoranti, fiorerie, bar-caffè – hanno scelto questo social network argom entando la scelta in questo m odo: “Meglio
partire presto che tardi. Adesso è il m om ento giusto perché la gente ne parla”. È
proprio vero, la gente ne parla. Basta andare su Google, digitare Foursquare e trovare m olti docum enti, anche in italiano. Ne parlano anche i giornali.
Alcun i gran di m arch i h an n o pun tato sui (geo)social sn etwork perch é attraggon o clien ti e li coin volgon o. Alcun e gran di m arch e h an n o già pun tato su questi
n etwork: Starbucks, caten a di caffetterie, Pepsi per il lan cio di un a sua n uova
bevan da.
Lasciate perdere eventuali perplessità. Sebbene questi social network sem brano
più adatti per i giovani, funzionano anche con una popolazione di età più avanzata. L’uso di internet si diffonde sem pre più. C’è un vecchio alpino, settanta anni, che ha un suo blog per organizzare raduni con i com m ilitoni.
Al m om ento il servizio è gratuito, il costo si lim ita al tem po da dedicare. Provate o chiedete aiuto a chi ha realizzato il vostro sito web.
Massimo Rota
Direttore Ferram enta VENEROTA srl
Consorziata GriFfer scrl
Luglio/Agosto2011• nr 21
5
”
N egli USA, per reagire alla crisi, molte
attività hanno
scelto “Foursquare”
argomentando la
scelta in questo
modo: “meglio partire presto che tardi.
Adesso è il momento
giusto perchè la
gente parla”.
PRIMOPIANO
di Almerico Ribera1
La pagina del Corriere della Sera
edizione Alto Adige
L’Alto Adige fa ripartire
le vendite di serramenti
Fonte: Klimahouse
La Provincia di Bolzano ha
approvato il miglioramento
delle prestazioni energetiche
degli edifici a costo zero per
i condomini, una concreta
opportunità per la sostituzione
dei vecchi serramenti.
La breccia è stata aperta:
ora capiremo quali sono i
Comuni italiani più arretrati
e quali “vizietti” nascondono.
1
Se n on sbaglio, m a n on sbaglio, n el n um ero scorso di
GriFfer Magazine eravam o rim asti alla logica del: “tanto
qualcuno pagherà”. Mi riferisco alla logica di una inform azione som m aria, sport preferito da noi “italiani”, categoria della quale faccio parte dalla nascita – e quindi
di diritto – risalente al lontano 1611, quando un pittore
proveniente dalla Spagna, m olto piccolo di statura, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Spagnoletto, soggiornò
in Lom bardia, prim a di trasferirsi a Napoli, e diede inizio il ram o cadetto della m ia fam iglia: i Ribera. Di nonno in nipote, m i è rim asto appiccicato il nom e Alm erico, di indubbia provenienza, m a ci sono affezionato, com e lo sono al m io Paese. Affetto a parte, riconosco che
uno dei nostri peggiori difetti è la superficialità: ci inform iam o som m ariam ente, non verifichiam o, m a discutiam o di tutto.
Lavirtùenergetica
Nel num ero in chiusura dell’articolo, avevo accennato alla virtù energetica di un edificio, un argom ento che porta il discorso sui rivestim enti esterni e sui cappotti di m ateriale isolante, cioè quella speciale “m aglia di lana” che
avvolge l’edificio proteggendolo dal caldo e dal freddo. Si
pensa poco invece alle finestre, anzi non si pensa che l’efficienza energetica e l’abbattim ento acustico passano proprio di lì, cioè dal foro nella parete, tappato da un com pon en te tecn ologico ch e dovrebbe offrire spun ti di riflessione al progettista e all’am m inistratore pubblico. Soprattutto perché le leggi europee, in m ateria di contenim ento energetico, im pongono param etri m olto chiari che
[email protected]
si m isurano in kWh/m q/anno.
Sotto questo profilo l’Italia è un fallim ento, pertanto m i perm etto di ribadire il con cetto: fra tutti i Paesi
comunitari siamo ultimi con un consum o procapite m edio di 160/ 200
kWh , con tro i 90 della Germ an ia e
60 della Svezia. Cioè con sum iam o
il doppio o il triplo rispetto ai due
Paesi sopracitati e, n on ostan te sia
n oto al costruttore edile, ai respon sabili delle istituzioni comunali, provin ciali e region ali, ch e il caldo, il
freddo e il rum ore pen etran o n on
soltanto dai m uri, m a anche dai cassonetti, dalle finestre e dal tetto, facciam o finta di non accorgerci di possedere un patrim on io edilizio colab ro d o . An zi ab b iam o lan ciato u n
referen dum sull’en ergia e abbiam o
votato, per paura, a favore del petrolio e del carbon e ch e ci avvelen an o l’esisten za, ci svuotan o il portafoglio e son o destin ati ad esaurirsi m olto presto. Ch issen efrega, tan to, qualcun o pagh erà.
Non certam en te il sin daco, l’assessore provin ciale o region ale la cui
vita politica m edia è di circa dieci
an n i, e in quei dieci fatidici an n i deve preoccuparsi di
tutto, tran n e del problem a en ergetico.
Sostituirelefinestreacostozero
Ora ferm iam oci e ragioniam o: dato che in futuro non darem o m ai la colpa alle nostre scelte referendarie, e quindi ai costi dell’energia, salvo im precare al distributore sul
costo del pieno di benzina, è ora più che m ai opportuno
m ettere m ano al nostro patrim onio edilizio, non al nuovo, m a all’esistente, quello costruito negli anni del boom ;
facciam olo prim a di dare contributi alle pale eoliche e ai
pannelli solari, costosissim i e incapaci di superare la soglia del 2% com e contributo alla produzione energetica
del nostro Paese!
Facciam olo ora e, dopo i risultati dei referendum che dobbiam o rispettare, allineiam oci alle nuove direttive della
Provincia di Bolzano che sposa l’idea della sostituzione
delle finestre a costo zero, della sostituzione dell’am ianto sul tetto a costo zero, gettando sul piatto del bilancio
en ergetico un ’idea rivoluzion aria, lan ciata in Italia dal
Prof. Stefano Fattor.
I com uni italiani non hanno i soldi da destinare alla ristrutturazione energetica degli edifici? E allora nom iniam o tra gli im piegati degli uffici com unali, un tecnico di
verifica del “credito di cubatura”.
Il creditodi cubatura
Alla rich iesta di sopraelevazion e con un m ateriale leggero ( legn o ) , avan zata al Co m u n e d i Bo lzan o , d a u n
qualsiasi am m in istratore di con dom in io ch e in ten da ri-
La delibera di Giunta
della Provincia di Bolzano
La Giunta Provinciale
promuove il miglioramento delle prestazioni
energetiche degli edifici,
l’impiego di energie
rinnovabili e la riqualificazione energetica,
anche oltre i livelli minimi, nonché la riqualificazione urbanistica ed
il miglioramento di aree urbane con funzioni eterogenee caratterizzate
da fenomeni di degrado.
Le misure rispettano le esigenze di tutela dei beni culturali, del paesaggio
e dell’ambiente, le condizioni climatiche e locali, differenziando tra gli
insediamenti di carattere urbano e rurale e la necessità di integrare
il sistema infrastrutturale.
A tale scopo la Giunta provinciale disciplina anche tramite misure di
semplificazione amministrativa possibilità edificatorie aggiuntive e semplificazioni nelle modifiche della destinazione d’uso ed emana specifiche
regolamentazioni sui contributi di concessione, sugli obblighi di convenzionamento e sui vincoli; ciò in deroga alla presente legge e alla legge
sull’edilizia abitativa agevolata, nonché ai vigenti strumenti di pianificazione.
L’ampliamento di edifici già legalmente esistenti alla data del 12 gennaio
2005 o concessionari prima di tale data e destinati prevalentemente ad
uso residenziale può essere autorizzato in misura non superiore al 20%
della cubatura esistente e comunque fino a 200 metri cubi, purché
l’intero edificio corrisponda almeno allo standard CasaClima C o,
in caso di demolizione e ricostruzione, allo standard CasaClima A.
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strutturare en ergeticam en te l’im m obile (sostituen do le
fin estre e il sistem a di riscaldam en to, posan do il capp o tto estern o e rifacen d o il tetto ) l’Am m in istrazio n e
Pubblica con sen te un “credito di cubatura” (an ch e in
zon e urban isticam en te defin ite sature) ch e è obbligato
a m ettere sul m ercato. Vale a dire il condom inio ha l’obbligo di ven dere a prezzi di m ercato gli appartam en ti ricavati con la sopraelevazion e (credito di cubatura). L’in troito della ven dita sarà rein vestito per fin an ziare la sopraelevazion e stessa e le opere di risan am en to.
Un sistem a sem plice e intelligente che consente di evitare di consum are altro territorio, di pagare nuovi oneri di
urbanizzazione per i servizi da dare al cittadino, m a soprattutto di risparm iare m ilioni di euro in im portazioni
di petrolio ed energia elettrica dall’estero.
Del resto le strade percorribili per non affogare nei debiti verso l’estero sono soltanto due: una politica, diciam o
così addizion ale dal pun to di vista en ergetico, cioè aum entare la produzione di energia, però i referendum l’anno bocciata, oppure cercare di ridurre i consum i.
Scegliere questa seconda strada significa m igliorare l’efficienza degli edifici. Ed è la più conveniente, con gli effetti più duraturi, strutturali e largam ente vantaggiosi. In Italia ci sono circa 12 m ilioni di edifici, il cui 90% ha fabbisogni energetici altissim i: circa 25 litri di gasolio o 25
m c di m etano/m q/anno. Pensiam o cosa significherebbe
ridurre i loro consum i ad esem pio del 60%; vorrebbe dire ridurre del 25% i con sum i n azion ali. Abbiam o m etaforicam ente un gigantesco pozzo di petrolio nelle nostre case, che basterebbe sfruttare.
Ancora una volta la Provincia di Bolzano ci indica la strada per ristrutturare energeticam ente il nostro patrim onio
edilizio, saprem o seguirne l’esem pio?
Il rischiosismico
Il rischio sism ico si supera con le diagnosi. Ma si supera
anche dando una spallata alla resistenza di certi am m inistratori pubblici, alla politica m iope di chi non vuole
m ai prendersi la responsabilità di uscire dall’im m obilism o, dalle logiche superate dai tem pi, dalla paura per le
nuove tecnologie e non riesce neppure a com prendere com e m ai l’Iran, che galleggia sul petrolio, pensa ad arricchire l’uranio in previsione dell’esaurim ento delle proprie scorte di oro nero.
La redazione di GrifFer Magazine possiede i conteggi dai
quali si possono estrarre tutti i dati di fattibilità econom ica di un progetto di sopraelevazione, dalla vendita degli appartam enti ottenuti da questo genere di operazione
fino ai ricavi da reinvestire. Li m ettiam o a disposizione di
chi volesse prenderne atto per prem ere sull’im m obilism o
del Com une di appartenenza. La ripresa delle vendite di
serram enti passa da questa strada.
L’INTERVISTA
di MauroZamberlan
Intervista ad
Andrea Negri
Tutto è pronto per MADE expo. Dal 5 all’8 ottobre si terrà la quarta
edizione dell’evento milanese. Scopriamo qualcosa di più assieme
ad Andrea Negri, presidente di MADE eventi.
cerca e l’innovazione. In tutte le iniziative e gli eventi che organizziamo pensiamo a un futuro in cui materiali e progettazione siano sostenibili per l’ambiente. Inoltre, MADE expo da
tempo dà ampio spazio a un tema di attualità qual è il Social
Housing, la nuova frontiera del costruire moderno, grazie ad
aree dedicate e iniziative proposte.
Come vi siete mossi per rafforzare la vocazione internazionale
della manifestazione?
MADE expo guarda dalla sua nascita al panoram a internazionale del costruire m oderno. Oltre all’interesse nel coinvolgere espositori e visitatori provenienti dall’estero nei giorni di m anifestazione, che ci ha portati al cam bio di date, sono in corso dei Road Show internazionali, m om enti di incontro per esplorare nuovi m ercati e creare contatti com m erciali oltre a quelli già consolidati. Le tappe in program m a toccano l’Europa, la Federazione russa, la Penisola arabica e il bacino m editerraneo. Abbiam o inoltre attivato una
m assiccia cam pagna prom ozionale “Segnali di futuro” che
ha toccato tutti i principali paesi esteri con pianificazioni
sui m edia di riferim ento.
Oltre alle aree espositive, quali saranno gli appuntamenti
(convegni, eventi speciali, mostre) che accompagneranno
i giorni della fiera?
MADE expo rinnova quest’anno il suo format, a partire dalla
data (5-8 ottobre). Quali saranno le principali novità? Cosa
si aspetta o cosa le piacerebbe che avvenisse in questa edizione?
La principale novità consiste proprio nel cam bio di data. La
decisione di proporsi quest’anno ad ottobre nasce dall’esigenza di rispondere alle richieste degli espositori e del m ercato, nonché di aprirsi a un m aggior num ero di visitatori da
tutto il m ondo, inserendosi coerentem ente nel calendario
fieristico internazionale. MADE expo quest’anno ha scelto
di dedicarsi con ancor m aggior attenzione all’internazionalizzazione. Contiam o sugli ottim i risultati delle scorse edizioni, per conferm are i principali appuntam enti dedicati ai
professionisti, mentre stiamo lavorando a un ricco programma
di convegni che accom pagneranno il m om ento espositivo,
aprendo le porte a un evento che va oltre il concetto della
sem plice esposizione. Ci aspettiam o oltre 300.000 visitatori e un increm ento straordinario (che le prenotazioni sinora giunte sostengono) sia in term ini di aziende aderenti che
di m etri quadrati espositivi. È di recente costituzione, inoltre, la partnership con Federcostruzioni, che ha scelto MADE expo quale fiera di riferim ento del settore dell’edilizia e
dell’architettura; partnership che si concretizzerà con inizia-
tive specifiche dedicate al m ondo delle costruzioni.
La preparazione alla nuova edizione è partita con notevole
anticipo attraverso il “MADE expo in tour”. Come è andata?
Quali impressioni ha ricavato da questi incontri?
Il progetto MADE expo in tour, appena conclusosi a Rom a,
ha avvicinato all’evento di ottobre dando significativi riscontri
in term in i di partecipazion e da parte dei profession isti. I
workshop territoriali di Bari, Padova, Milano, Bologna, Napoli e Rom a sono stati utili m om enti di scam bio e dibattito
sulle tem atiche più im portanti legate al costruire m oderno:
dagli smart materials o nuove applicazioni dei materiali classici, alle novità informatiche per una progettazione edile consapevole, fino alla riqualificazione im m obiliare, il recupero
edilizio e il consolidam ento strutturale.
I principali temi tecnici, culturali ed economici che verranno
affrontati in questa edizione?
MADE expo è da sempre impegnata nella promozione dell’edilizia sostenibile, attraverso una cam pagna di sensibilizzazione continua nei confronti di temi importanti come la ri-
Dopo il successo delle scorse edizioni, MADE expo conferm a i principali appuntam enti dedicati ai professionisti com e il Forum della Tecnica delle Costruzioni che, grazie alla
costituzione di un com itato scientifico com posto da figure
appartenenti al m ondo accadem ico dell’architettura, della
tecnica delle costruzioni, della geotecnica e dei m ateriali,
o ffre u n a im p erd ib ile o ccasio n e d i co n fro n to e d i ap profondim ento per tutti gli operatori del settore con un ricco calendario di convegni e sem inari. Conferm ata anche la
seconda edizione di “Borghi & Centri Storici”, evento che
approfondirà tem atiche legate alla valorizzazione e rivitalizzazione dei borghi e dei piccoli centri storici, m ettendo
a confronto Regioni, Com uni, personaggi del m ondo culturale e sociale e investitori im m obiliari. Verranno in particolare presentati i m ateriali, i prodotti e le soluzioni tecnologiche più all’avanguardia per valorizzare lo straordinario
patrim onio culturale e storico dei borghi italiani, per trasform arli in nuovi centri di attenzione e di opportunità anche com m erciali. Quest’anno, inoltre, con il concorso “Instan tHouse Social Club” abbiam o am pliato la n ostra riflessione e deciso di prem iare progetti a ridotto im patto am bientale dedicati alla creazione di nuovi spazi “sociali” sulle vie d’acqua di Expo 2015, per offrire ai cittadin i n uovi
luoghi di incontro.
Mi perdoni se lascio la domanda difficile per ultima, ma come
vede il mercato nei prossimi 2-3 anni? Un consiglio che
si sentirebbe di dare a una piccola-media impresa?
Il settore delle costruzioni in Italia non è ancora uscito dalla crisi e devo dire che la ripresa m i sem bra ancora lontana.
Le im prese esprim ono ancora forte preoccupazione per i livelli di attività ridotti e per l'assottigliarsi del portafoglio ordini. Sia la com ponente pubblica sia quella privata concorrono a determ inare questa situazione di stallo. Da una parte, infatti, la dom anda pubblica risente della scarsità di risorse, di un’inefficienza nella spesa da parte della pubblica
amministrazione e del blocco dei pagamenti. Dall’altra, i privati sono fortem ente influenzati dal clim a di incertezza innescato dalla crisi. Con queste prem esse il settore delle costruzioni è destinato a cam biare radicalm ente, non solo nella dom anda, m a anche nei prodotti e nell’organizzazione
dell’offerta. Io credo che saranno prem iate quelle aziende
che sapranno proporre prodotti di qualità e di eccellenza,
che sapranno offrire valore estetico accanto all’efficienza energetica, che sapranno proporsi sui m ercati esteri.
Altri due, a mio avviso, sono i trend
che caratterizzeranno il m ercato
delle costruzioni dei prossim i anni: da un lato la valorizzazione dell’esistente, quindi il recupero e la ristrutturazione di ciò che c’è già, anziché la costruzione ex novo; dall’altro le prospettive offerte dalla nuova area di sviluppo che è l’housing sociale, che presenta effettive possibilità di business per le im prese.
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MARKETING&VENDITE
di MarcoZanon
Liquidità
e scelte
di mercato
La crisi di mercato che si è recentemente manifestata ha
m esso in particolare evidenza un aspetto che caratterizza fortemente il mercato dei prodotti per l’edilizia e
in particolare quello dei serram enti, ossia la distanza
temporale che intercorre tra:
• la sottoscrizione della proposta d’acquisto;
• la fornitura e la fatturazione della commessa;
• l’incasso del compenso.
In tem pi di congiuntura favorevole la distanza tem porale tra questi tre m om enti non ha rappresentato un
problem a evidente. La regolare acquisizione di com messe faceva sì che il gap temporale tra il momento dell’acquisizione dell’ordine, la conclusione dei lavori con
relativa fatturazione e l’incasso dei com pensi fosse vissuto com e un m eccanism o in grado di autoalim entarsi con una certa regolarità. Inoltre, gli eventuali scom pen si eran o tutelati da un a residua, m a discreta, disponibilità liquida garantita anche da m argini sufficientem ente am pi. È stata per m olto tem po quindi accettata la prassi di finanziare i lavori realizzati oggi con
la liquidità frutto delle com m esse concluse ieri. Il vivere senza senso critico e in m odo passivo questa situazione, però, ha portato in questi ultim i m esi grandi difficoltà nella corretta gestione finanziaria della liquidità delle aziende produttrici di serram enti. Molti
operatori infatti stanno pagando ancor più oggi la crisi dei m esi scorsi. Nel m om ento di m aggiore intensità
della crisi della dom anda, m olte aziende potevano ancora godere della liquidità frutto delle com m esse concluse nei m esi precedenti. Mentre la m ancanza di liquidità odierna è conseguenza della m ancanza di ordini legata proprio alla crisi della domanda che si è presentata nei m esi scorsi. Per m olti produttori di serram enti, soprattutto rivolti al m ercato dell’im presa edile, la crisi econom ica della dom anda che si è presentata circa due anni fa si sta traducendo ora in una stringente crisi finanziaria legata alla m ancanza di liquidità.
Oggi la domanda è in leggera ripresa e nuove commesse
possono essere acquisite, m a la m ancanza di liquidità
sta m inando la possibilità di cogliere al m eglio le opportunità concesse da questo lento riassestam ento dell’econom ia, situazione a cui si riuscirà a far fronte solo quando i contratti conclusi oggi si tram uteranno in
lavori finiti fatturabili e in denaro contante poi.
La mancanza di liquidità è quindi il grande problema
che in questo periodo sta attanagliando i serramentisti,
soprattutto quelli di piccole dimensioni. Da più parti si
è invocata m aggiore flessibilità da parte delle banche
nel concedere finanziamenti e prestiti a condizioni più
La crisi economica dei mesi
scorsi si sta trasformando
per molte aziende in crisi di
liquidità soprattutto per quelle
che operano prevalentemente
con le imprese edili.
Un problema che va affrontato
non solo sotto l’aspetto
finanziario, ma anche ponendo
attenzione alle scelte
di mercato più corrette
da intraprendere.
vantaggiose di quelle attualm ente in vigore. In verità il problema della liquidità aziendale non è solo di natura finanziaria e può essere affrontato anche attraverso una migliore
gestione aziendale, e grazie a un approccio più strategico in
termini di politica commerciale.
Riequilibrarelaliquiditàconlegiustesceltedi mercato
Una delle più gravi ingenuità im prenditoriali com m esse
dai produttori di serram enti negli anni passati è stato quello di considerare l’obiettivo dell’increm ento del volum e di
vendita com e il più im portante per l’azienda, senza preoccuparsi di tutelare un adeguato m argin e in grado di alim entare la capacità produttiva e soprattutto di calibrare i
tem pi di trasform azione del volum e di vendita in volum e
di fatturato. In questo tipo di situazione la principale tipologia di clientela di riferim ento per il serram entista era
rappresentata dall’im presa edile grazie alla quale con poche com m esse e con conseguente lieve sforzo com m erciale, era possibile realizzare grandi volum i di vendita che assicuravan o buon i guadagn i in term in i assoluti, pur giocando al ribasso sulla percentuale di m arginalità per poter
com petere con la concorrenza. La decisa frenata degli investimenti in edilizia ha inceppato questo meccanismo mettendo in astiosa concorrenza tra loro i produttori di serram enti, che nella m aggior parte dei casi hanno scelto di rivaleggiare abbassan do i prezzi, con ceden do am pie dilazioni di pagam ento, accettando perm ute di im m obili com e com penso pensando che la situazione sarebbe tornata
norm ale nel giro di pochi m esi, senza rendersi conto che
con questo tipo di com portam en to si stava com prom ettendo in m odo definitivo la salute finanziaria del sistem a.
Attualm ente non è esagerato sostenere che nel m om ento
in cui si stipula un contratto di fornitura con un’im presa
edile possano passare anche 24 m esi tra il m om ento della
sottoscrizion e della proposta e l’in casso del den aro, m a
m algrado questo m olti serram en tisti n on h an n o an cora
optato per differenziare il proprio m ercato di riferim ento,
operan do cam biam en ti delle politich e com m erciali rivolgendosi a nuove tipologie di clientela, com e per esem pio quella privata, in grado di rappresentare un’ottim a alternativa in virtù soprattutto delle opportunità concesse
dal m ercato della sostituzione incentivato dalle agevolazioni fiscali del 55%. Molti operatori tradizionalm ente
abituati a lavorare con le im prese edili sono infatti portati a considerare con poca attenzione questa alternativa
e le m otivazioni sono legate al fatto che le com m esse condotte presso la clientela privata sono povere in term ini assoluti, non generano grandi fatturati e necessitano di un’organizzazione com m erciale più attenta, m otivi sufficienti
per fare desistere i più incalliti cultori della produzione
di serram enti. È sicuram ente vero che per realizzare il volum e di vendita frutto di una com m essa con un’im presa
edile, se ne dovrebbero acquisire alm eno una decina con
i clien ti privati, m a a differen za delle com m esse con le
im prese edili, quelle concluse con la clientela privata perm ettono di ridurre m oltissim o il lasso di tem po che trascorre tra l’accettazion e del preven tivo e l’in casso della
fattura, dando ossigeno alle casse dell’azienda.
“
Per molti produttori di serramenti,
soprattutto rivolti al mercato della
impresa edile, la crisi economica della
domanda, che si è presentata circa
due anni fa, si sta traducendo ora in
una stringente crisi finanziaria legata
alla mancanza di liquidità.
Cambiaremercatosignificacambiarestrumenti
Molte aziende pur avendo com preso l’im portanza di differenziare il proprio mercato di riferimento si sono avvicinate solo con iniziative estemporanee e quasi improvvisate al mercato della clientela privata. Il problema nasce dal
fatto che si è inteso rivolgersi al mercato del privato con gli
stessi strumenti utilizzati per affrontare il mercato dell’impresa edile: sconti, dilazioni di pagam ento, qualche iniziativa promozionale. Questo atteggiamento sta portando
a due conseguenze:
1. un impoverimento del valore dell’offerta al privato che
invece dovrebbe essere impreziosita da elementi legati
al servizio;
2. in questo modo anche le vendite al privato tenderanno a diventare scarsam ente rem unerative senza risolvere i problem i di liquidità dell’azienda.
Cam biare strategia per affrontare un nuovo m ercato che
permetta di ottenere più marginalità e liquidità richiede un
sostanziale ripensamento del modo di vendere i serramenti.
Se spostare l’attenzione commerciale verso il mercato del
privato può permettere di risolvere in parte il problema della liquidità aziendale, c’è però da tenere presente che la decisione di affrontare questo tipo di mercato non può essere improvvisata.
• Il potenziale cliente privato non va aspettato, ma va cercato e scovato sul territorio. Vi sono m igliaia di abitazioni realizzate più di trent’anni fa e le cui finestre potrebbero essere oggetto di sostituzione. Rivolgersi al mercato del privato implica conoscere a fondo il territorio
in cui si opera, dedicando tempo e risorse per andare a
rilevare di persona quali siano le abitazioni e i rispettivi
inquilini che avrebbero bisogno di sostituire le finestre.
• Per affrontare questo mercato è necessario essere in grado di argomentare la vendita e argomentare la vendita
con il privato non significa solo saper presentare il prodotto sotto il profilo tecnico, quanto saper ascoltare il
cliente per capire quale problem a effettivo le nuove fi-
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nestre sono chiamate a risolvere.
• La vendita al privato viene notevolm ente agevolata se
supportata dalla presenza di uno show room in cui accogliere il cliente, esporre e presentare i prodotti.
• Il preventivo presentato al privato, più che illustrare le
caratteristiche tecniche dei prodotti offerti, deve porsi
l’obiettivo di rassicurare il cliente sui vantaggi che porterà quel determinato acquisto.
• Affrontare il mercato del privato chiede anche di dedicare tempo e risorse alla programmazione e realizzazione di iniziative per il post vendita.
Queste indicazioni servono da monito per capire che la decisione di rivolgersi a un mercato di riferimento diverso da
quello tradizionalmente affrontato, rappresenta una scelta strategica e le scelte strategiche vanno sviluppate con attenzione, metodo e costanza e quindi devono essere frutto di una pianificazione.
può tornare utile uno schem a in grado non solo di registrare l’effettivo andam ento econom ico dell’azienda, m a
che perm etta anche alcune previsioni, in m odo da poter
eventualmente orientare con un certo anticipo le decisioni strategiche da porre sul campo. Lo schema prevede la registrazione di ogni contratto stipulato con l’indicazione del
relativo valore della commessa riportando a fianco tre date: la prim a, certa, relativa al giorno di sottoscrizione del
contratto, le altre due frutto di previsioni e stim e relative
alla data di conclusione dei lavori e quindi all’em issione
della fattura e alla data in sui ci si auspica di poter ottenere il pagamento. Lo schema può essere arricchito con l’indicazione del margine lordo che quella commessa sarà in
grado di portare all’azienda, valore economico che permette
di far fronte alle spese di gestione aziendale.
L’analisi di questo schema se aggiornato con costanza e frequenza permette di avere sempre sotto controllo i valori di
vendita, di fatturato e di incassato riferiti ai diversi periodi
Lacorrettaanalisi per lapianificazione
temporali, potendo di conseguenza programmare con criPianificare le azioni strategiche è attività complicata, ancor
terio le eventuali azioni com m erciali correttive da intrapiù in momenti di difficoltà economica. La pianificazione
prendere. Inoltre perm ette di avere sem pre sott’occhio la
strategica, tuttavia, diventa di più semplice attuazione quantempistica della trasformazione del volume del venduto in
to più attenta e puntuale è l’analisi e la lettura dei dati delvolum e incassato. In questo m odo diventa più sem plice
l’azienda e quanto più chiari ed efficaci sono gli strumenvalutare ed equilibrare il peso delle commesse da acquisiti utilizzati per questa analisi. È fuorviante in questo senso
re attraverso le imprese edili, attraverso la clientela privata
valutare la salute dell’azienda solo considerandone la cao con altri referenti com e rivenditori, progettisti e via dipacità di generare ordini, oppure valutando solo i dati lecendo. L’analisi dell’equilibrio tra il venduto, il fatturato e
gati al fatturato. In un certo senso l’im prenditore serral’incassato permette di valutare con maggiore senso critico
mentista deve avere la capacità e la flessibilità di calarsi in
l’opportunità di acquisire quelle commesse che sulla carta
diversi ruoli: ora quello del responsabile commerciale per
presentano condizioni non particolarm ente vantaggiose,
valutare la capacità dell’azienda di generare ordini, ora quellavori che a volte si decide di acquisire solo in relazione allo del responsabile di produzione per organizzare la mesla convinzione superficiale che in tempi di crisi ogni comsa in lavorazione delle commesse evitando picchi o buchi
messa vada accettata a tutti i costi. Corretti strumenti di redi lavoro, ora quello del responsabile amministrativo per
gistrazione e analisi dei dati permettono inoltre di capire
m onitorare la regolarità della trasform azione della fattuquanto una situazione di difficoltà possa essere risolta atrazione in denaro liquido per l’azienda. In questo senso
traverso interventi com m erciali di tipo prevalentem ente
operativo, come la pubblicità o le prom ozion i opSchema per il monitoraggio del volume venduto, fatturato e incasso
pure necessiti di essere afn° Cliente e
Tipologia
Stipula del Fine
Pagamento %
Distanza tra
frontata attraverso una comtipologia
commessa
contratto
lavori
data
margine venduto e
pleta rilettura dell’approcdata stimata stimata
lordo
incassi
cio aziendale nei confron1 Edilcostruzioni 10 appartamenti - nuovo
31.03.2011 30.09.2011 28.02.2012 15%
11 mesi
ti del mercato di riferimento.
impresa edile Finestre e tapparelle
€ 85.000
4 case a schiera - nuovo
2 Edilimpre
impresa edile Finestre e scuri
€ 42.000
Appartamento - sostituzione
3 Mario Rossi
privato
Finestre e porte interne
€ 14.000
4 Luca Bianchi Appartamento - nuovo
privato
Finestre e porte finestre
€12.000
5 Edilcostruzioni Casa singola - nuovo.
impresa edile Finestre, scuri e porte interne
€ 40.000
Volume
Anno 2011
Anno 2012
Anno 2013
15.05.2011 31.01.2012 31.05.2012 18%
12 mesi e 1/2
31.05.2011 31.07.2011 30.09.2011 25%
4 mesi
15.06.2011 30.09.2011 31.10.2011 30%
5 mesi e 1/2
15.07.2011 30.09.2012 28.02.2013 20%
19 mesi e 1/2
venduto
fatturato
€ 193.000 € 111.000
€ 82.000
incassato
€ 26.000
€ 127.000
€ 40.000
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Diventa allora evidente ancora un a volta ch e le m igliori soluzioni per far fronte ai problemi aziendali difficilmente sono frutto di interventi estemporanei o azioni improvvisate, ma richiedono prima un’attenta analisi delle inform azioni interne all’azienda, la cui corretta in terpretazion e permette poi di pianificare la
migliore strategia e di conseguenza le opportune azioni commerciali, utili per risolvere anche i problemi di
natura finanziaria.
MARKETING&VENDITE
di VladimiroBarocco1
Mantenere il successo costa
impegno e determinazione
Questa è la testimonianza di Jeffrey Gitomer che negli anni si è
costruito la reputazione del N.ro 1 nel mondo per tecniche di
Vendita, strategie di Marketing e modalità di realizzazione di Reti
di Conoscenze su cui basare il proprio business.
In una sua recente newsletter Jeffrey Gitomer, autore de Il
libretto rosso del grande venditore, che raccomando a tutti coloro che traggono vantaggio dalla vendita di prodotti,
servizi o prestazioni professionali, racconta com e non vi
sia alcun segreto nel suo successo che dura da molti anni.
Niente di straordinario, secondo lui, ma un impegno consistente che rende straordinaria la sua attività di venditore.
Al primo posto mette la LETTURA per imparare, aggiornarsi
e fare propri i suggerimenti per mantenere alti i risultati che
ottiene. Legge tutti i giorni almeno due pagine di libri famosi sulla vendita e relative tecniche.
Da parte m ia suggerisco questi suoi libri, tutti editi in Italia da Sperling&Kupfer:
• Il libretto rosso del grande venditore;
• Il libretto giallo del Sì;
• Il libretto delle relazioni;
• Il libretto verde della persuasione.
E aggiungo questi altri libri:
• Bettger F., Come diventare un venditore meraviglioso, Longanesi; un libro in testa alle classifiche da ormai 50 anni;
• Goldm an H.M., L’arte di vendere, FrancoAngeli, libro
letto da più generazioni di venditori;
• Silvano M., Successo nella vendita, Il Sole 24 Ore, dell’autore che ha form ato m igliaia di venditori in Italia.
Poi, ai libri, sommate l’abbonamento alla rivista Vendere
di più (www.venderedipiu.it). In ogni caso un piccolo investimento, ripagato subito dalla prima vendita. Ogni volta che legge o rilegge libri, Jeffrey Gitomer CATTURA E RACCOGLIE IDEE E PENSIERI NUOVI che lo possono ispirare. Il terzo (non) segreto è quello di scrivere perché questo
esercizio gli serve per mettere a fuoco una nuova idea, un
nuovo piano di vendita. Alla fine si trova arricchito in modo da essere sempre collegato al cliente, ma anche stare più
avanti dello stesso. Ha poi im parato a parlare in pubblico,
interessare i presenti e avere pronto il discorso, quasi uno
spot, da 30 secondi per illustrare, alle persone che incontra, la sua attività e i vantaggi che possono ottenere. Infine
Jeffrey Gitomer vende ponendo al primo posto il VALORE
dei prodotti e si impegna a “essere maestro” della vendita
ponendo domande all’interlocutore perché chi fa domande guida il colloquio. Il successo arriva quando si fa tutto
insieme, con ENERGIA, e non ci si limita a seguire una sola attività di quelle consigliate.
[email protected]
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MERCATO&SOCIETÀ
di LucaPozza
Ripresa economica lenta
e costante, ma il settore delle
costruzioni soffre ancora
Interessanti dati emergono dal Rapporto annuale Istat sulla
situazione del nostro Paese.
Italia: avanti, m a adagio. Con dati com plessivi che a fine
2010 hanno registrato un segno “più”, m a all'interno dei
quali vi son o dei settori, in prim is quello delle costruzioni, che continuano a soffrire e hanno chiuso con un
saldo negativo. È quanto em erge dal Rapporto annuale
Istat sulla situazione del Paese, che inquadra la situazione socio-econom ica. Gli analisti econom ici ritengono tuttavia che la ripresa nel nostro Paese, sia pur in m aniera
lenta, sia destinata a trascinare tutti i com parti. Anche i
dati, riferiti al prim o trim estre 2011, conferm ano questo
trend a bassa velocità .
Pil econsumi
Nella m ed ia d el 2010 l’eco n o m ia italian a è cresciu ta
dell’1,3%, contro l’1,8% della m edia dei Paesi dell’Unione Europea. Nel prim o trim estre del 2011, in Italia la crescita è stata dello 0,1% su base congiunturale (in linea con
l’ultim o trim estre del 2010) e dell’1% in term ini tendenziali, m entre nell’Ue la crescita è stata dello 0,8% su base
trim estrale (in crescita rispetto allo 0,3 di fine 2010), e del
2,5% rispetto ai prim i tre m esi del 2010. Sem pre nello scorso anno i consum i privati in Italia hanno fornito un contributo alla crescita del Pil di sei decim i di punto, m entre
è em erso un prim o recupero degli investim enti e una ricostituzion e im portan te delle scorte. Negativo, per circa
m ezzo pun to percen tuale, è stato in vece l’apporto della
dom anda estera netta. I consum i delle fam iglie, dopo una
caduta iniziale più am pia rispetto a altri paesi, dove vi è
stato un im portante ruolo di sostegno della politica di bilancio, dalla seconda m età del 2009 hanno m antenuto un
ritm o di crescita analogo a quello m edio dell’Unione Europea, cosicché il divario apertosi durante la recessione si
è stabilizzato.
Lecostruzioni segnanoil passo
Tornando al Rapporto annuale Istat, nel 2010 l’attività del
settore delle costruzion i è rim asta su livelli com plessivam en te in feriori a quelli dell’an n o preceden te: dopo un
tem poran eo recupero, i segn ali appaion o an cora n egativi. L’in dice di produzion e, ch e era sceso dell’11,6% n el
2009, è dim inuito ancora del 3,5% nella m edia dello scorso anno. Sem pre nel corso del 2010 m odesta è stata la crescita dell’aggregato che com prende l’interm ediazione m on etaria e fin an ziaria e le attività im m obiliari e im pren ditoriali, il quale ha conseguito un increm ento dello 0,6%.
C’è un altro aspetto ch e eviden zia la sofferen za del com parto: l’in dicatore di fiducia delle costruzion i, dopo un
m iglioram en to n ella secon da parte del 2010, h a registrato un deterioram en to. A m arzo di quest'an n o l’in dice è
sceso al di sotto del livello dell’estate preceden te.
Crescitamondiale
In un m ercato sem pre più globalizzato, anche per le stesse azien de italian e, doveroso un con fron to con tutto il
m ondo. Nel 2010 l’econom ia internazionale ha recuperato am piam ente i livelli d’attività precedenti la crisi: il Pil
m ondiale a parità di potere d’acquisto è cresciuto del 5%,
dopo la flession e dello 0,5% del 2009; il volum e degli
scam bi di ben i e servizi è aum en tato del 12,8%, com pen san do la caduta del 10,5% dell’an n o preceden te. La
produzione industriale nell’ultim a parte dell’anno è anch’essa tornata sui livelli pre-crisi, aspetto che conferm a
un rilancio globale. L’intensità dell’espansione è stata m olto differenziata tra le aree geo-econom iche. In particolare le econom ie di Cina e India hanno m anifestato un forte dinam ism o, con un ritm o di crescita superiore al 10%;
per l’insiem e delle econom ie latinoam ericane il Pil è aum entato del 6,1%, recuperando am piam ente la precedente
contrazione; nella Com unità di Stati indipendenti, che ha
la Russia com e econ om ia leader, si è registrato un rim -
CASADOLCECASA?
In Italia non sempre è così.
Gli ultimi dati del mercato immobiliare nazionale confermano
una situazione instabile: incerta la ripresa del settore.
Vi ricordate il vecchio slogan “Casa dolce casa”? Un ritornello che inquadra alla perfezione la statistica che indica come gli italiani siano per
il 74%proprietari di case, mentre il restante 26%risultano in affitto. Ma
sono percentuali, secondo gli analisti, destinate a non crescere, proprio
per la difficoltà, soprattutto da parte delle coppie giovani, dei single e dei
cittadini stranieri a procedere all’acquisto. Che poi significa anche un
mercato ingessato sia a livello di compravendite che di nuove costruzioni, che in sostanza rendono incerta la ripresa del settore.
Enti ed associazioni di categoria confermano una situazione instabile e
contraddittoria.Il RapportoImmobiliare2011,stilatodall'Agenziadel Territorio, come nel 2010 le compravendite in Italia sono state 617 mila, in
crescita dello 0,5% rispetto al 2009, quando era state 614 mila. Un risultato che è il frutto di un anno sulle montagne russe. Il primo semestre ha infatti fatto registrare un aumento superiore al 4%, con alcuni
operatori del settore inclini a considerarlo il frutto dello scudo fiscale e di
importanti vendite effettuate da enti previdenziali, mentre il secondo semestre ha segnato un rosso del 2,7% nella sua prima metà, un risultato negativo che si è quasi raddoppiato (-4,1%) nell'ultimo trimestre dell'anno.I vertici dell'Agenziadel Territorio,proiettandoquesti dati sul 2011,
hanno ipotizzato che a fine anno si potrebbe arrivare con un dato in linea con il 2010, pur con i timori di un secondo semestre che potrebbe
portare anche un segno negativo complessivo.
Come spesso accade quando si parla di mercato immobiliare nel nostro
Paese, differenze, anche evidenti, si registrano in base alla ripartizione
geografica.L’area del Centro Italia è quella che ha sperimentato (+3,6%)
la migliore ripresa delle compravendite nel 2010 rispetto al 2009. Posi-
“
Gli analisti economici ritengono
che la ripresa nel nostro Paese,
sia pur in maniera lenta, sia
destinata a trascinare tutti i comparti.
Anche i dati, riferiti al primo trimestre
2011, confermano questo trend
a bassa velocità.
tivo anche il Nord,con un +1,2%per il Nord-Ovest e +0,4%per il NordEst. Il Sud Italia e le Isole sono invece in rosso: -1,9 % per il primo e 3,9 %per le seconde. Scorporando diversamente i dati nazionali, in base alle qualifiche dei centri abitati,si osserva che gli andamenti sono migliori nei capoluoghi di provincia rispetto alle altre città: la media dei capoluoghi fa infatti segnare un +5,2%mentre gli altri evidenziano un calo dell’1,6%.
Si tratta di una significativa lettura sotto il profilo economico-sociale,che
conferma la “moda” degli italiani ad andare ad abitare in città più grandi.Un’ulteriore conferma in questo senso arriva dall’andamento del mercato residenziale nelle otto città più grandi d'Italia che nel 2010 è risultato molto positivo, con una crescita media del 6,9%. In cima alla classifica troviamo Roma (+12,7%), seguita da Genova (+6,9%), Milano
(+6,7%), Napoli (+4,8%), Firenze (+3,4%), Palermo (+1,2%) e Torino
(+0,5%). L'unico calo riguarda Bologna, che ha chiuso il 2010 in leggero calo, pari al -0,6%.
E se il Rapporto Immobiliare 2011 indica un quadro frammentato per
periodi,tipodi centroabitato,ripartizionegeograficaealtroancora,tutt'altro che incoraggiante è quanto emerge dal 15° Rapporto del monitoraggio immobiliare “Rem. Real Estate Monitor”, realizzato da Censis e
Scenari Immobiliari. Questo studio evidenzia come dal 2007 a giugno
2011 (un periodo dunque di quattro anni e mezzo) si è ridotto di un quarto circa il volume delle compravendite residenziali, che si prevede raggiungerannonel 2011 le595 milaunità,pari al -2,8%rispettoalle612mila dello scorso anno.Nella ricerca viene evidenziato come,nonostante la
stagnazione della domanda, i prezzi medi a livello nazionale siano rimasti praticamente stabili, con una riduzione nel 2010 dell’1,9% in termini reali. Tuttavia, nelle grandi città si è registrato un piccolo rimbalzo: a
Milano, nelle aree di pregio i valori sono saliti del 5%, nelle zone intermedie del 2,4% e in periferia dell’1,6%. A Roma i prezzi sono aumentati di più in centro (+2,7%) che nelle periferie (+1,7%).
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balzo dell’attività: +4,6%, dopo una flessione del 6,4 nel
2009. In m olti casi, la ripresa è stata stim olata da politiche m acroeconom iche accom odanti, dalla crescita della
dom anda e dei prezzi delle m aterie prim e, dal ritorno degli afflussi di capitale.
Decenniodifficileper l’Italia
I dati dell’ultim o anno rappresentano una fotografia m olto sim ile a un periodo ben più lungo. Nell’intero decennio 2001-2010 l’Italia è il paese europeo in cui l’econom ia
è cresciuta m en o, con un tasso m edio an n uo pari allo
0,2%, contro l’1,1% dell’Ue. Nell'analisi più approfondita del decennio di inizio Duem ila em erge tuttavia che il
ritm o di espan sion e della n ostra econ om ia è stato in feriore di circa la m età a quello m edio europeo nel periodo 2001-2007. E che il divario si è allargato nel corso della crisi e della ripresa attuale. La debolezza dell’econom ia
italiana nel corso del decennio ha riguardato l’intero sistem a produttivo. L’im patto com parativam ente m aggiore della crisi è legato però soprattutto alla vistosa caduta
dell’attività n el settore in dustriale, in ragion e della specializzazion e relativa n ella m an ifattura e, in particolare,
nel com parto dei beni strum entali, che caratterizzano la
nostra econom ia. La ripresa della produzione industria-
le, inoltre, è stata solo parziale e si è affievolita dalla secon da m età del 2010; d’altro can to, il settore delle costruzion i h a m an ten uto in Italia, com e n ell’Un ion e Europea, una tendenza negativa.
Occupazioneesalari
Alla crescita m odesta dell’ultim o decen n io è corrisposta
un a forte capacità dell’econ om ia italian a di gen erare occupazion e, per l’effetto con giun to delle riform e del m ercato del lavoro e dello sviluppo di attività a m aggiore in ten sità di m an odopera. Di riflesso, la produttività del lavoro n el periodo di espan sion e 2001-2007 è cresciuta in
m isura m olto m odesta, segn an do un a caduta del 3,6%
(in term in i di valore aggiun to per Un ità di lavoro) n el
bien n io 2008-2009. La produttività h a poi registrato un
recupero del 2,2% n el 2010, collocan dosi però sotto il
livello del 2000. L’evoluzion e stagn an te della produttività h a rappresen tato un lim ite all’espan sion e dei salari, con tribuen do alla debolezza della dom an da in tern a
n el corso dell’in tero decen n io. D’altro can to, la m odestissim a din am ica dell’econ om ia italian a è stata an ch e
il risultato di un a protratta debolezza sia della dom an da in tern a sia di quella estera, ch e perdura an ch e in questa fase di ripresa.
FIEREEM
DEER
VC
EA
NTT
I
O
acuradellaredazione
Legnoarredamento
italiano:
occorre
accelerare
sullo sviluppo
Risultati migliori del previsto,
ma la strada da recuperare
è ancora lunga e il mercato
interno soffre: questa è in estrema sintesi la situazione che
emerge dai dati diffusi
da FederlegnoArredo durante
l’Assemblea annuale tenutasi
il 6 giugno a Senago.
“Migliora la situazione del settore, ma è ancora presto per dire
che stiamo uscendo dal tunnel perché rimangono fattori di incertezza e aree mercato e merceologiche che non sono uscite dalla crisi”. Sono queste le prim e parole a com m ento della situazione econom ica del neo presidente Roberto Snaidero.
I dati consuntivi riferiti al 2010 diffusi oggi dall’Ufficio Studi Cosm it / FederlegnoArredo parlano chiaro. Tutti gli indicatori dei preconsuntivi elaborati a dicem bre dello scorso
anno sono stati infatti rivisti al rialzo, segno che gli ultim i
m esi del 2010 hanno visto una m igliore perform ance rispetto ai prim i m esi dell’anno per le aziende della filiera legnoarredam ento m ade-in-Italy.
MACROSISTEMALEGNOARREDO(valori in mln di Euro a prezzi correnti)
var.%
07/06
var.%
08/07
var.%
09/08
2009
2010 var.%
10/09
Fatturato alla
produzione (a)
4,5%
-5,6% -18,2% 32.856 € 33.496 €
1,9%
Esportazioni (b)
8,4%
-2,0% -21,9% 10.925 € 11.628 €
6,4%
Importazioni (c)
9,6%
-8,6% -19,1%
4.244 €
5.059 € 19,2%
Saldo (b-c)
6,9%
5,9% -24,0%
6.681 €
6.568 € -1,7%
Consumo interno
apparente
4,0%
-7,8% -16,8% 25.944 € 26.712 €
Export fatturato (% b/a)
33,2%
Addetti
0,3%
-0,6%
-3,1%
Imprese
-2,4%
-2,8%
-2,4%
Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNOARREDO
3,0%
34,7% 4,4%
396.964 389.646* -1,8%
73.618
73.548* -0,1%
*Stimato a dicembre 2010
Il fatturato del Macrosistem a Legnoarredo che tiene conto di
tutti i prodotti della filiera, dai primi semilavorati al prodotto
finito, vede infatti una crescita com plessiva dell’1,9% (rispetto alla stim a che a dicem bre si attestava all’1,8%): ciò
porta il fatturato com plessivo del 2010 a 33,5 m iliardi di euro. Non m eno significativa la crescita delle esportazioni, che
sono tornate ad aum entare a tassi interessanti: sono infatti i
m ercati esteri a sospingere la crescita con un aum ento del
6,4% contro il crollo del 21,9% del 2009, l’anno più duro
della crisi econom ica. Proprio per questo il presidente di FederlegnoArredo predica prudenza.
“Gli 11,6 miliardi di esportazioni registrati lo scorso anno rappresentano chiaramente un buon risultato rispetto al crollo del 2009
– com m enta Roberto Snaidero – tuttavia per capire la situazione non si può dimenticare da dove siamo partiti. Fatto 100
quanto esportavamo nel 2007 oggi siamo 18 punti percentuali sotto quel risultato e per ogni 100 euro esportato 4 anni fa, oggi ne
esportiamo solamente 82. Ciò significa innanzitutto che il recupero rapido dei mercati esteri deve rappresentare una chiara priorità per noi e per il Paese.”
In riferim ento ai m ercati occorre rilevare che il 2010 non ha
m ostrato solo segnali confortanti. Alcuni Paesi sono stati
ancora negativi, com e la Grecia (-19,7%), m entre altri non
hanno saputo riprendere la via della crescita riconferm ando i m iseri risultati dell’anno precedente com e Germ ania
(secondo paese cliente +0,07%) e Russia (0,5%). Non m ancano però risultati di rilievo come nel caso della Francia (prim o paese cliente +8,2%), Regno Unito (+6,2%) e Stati Uniti (+8%).
“L’internazionalizzazione della nostra filiera – continua il presidente di FederlegnoArredo – è un imperativo a cui la Federazione non può sottrarsi: la ricerca di nuovi mercati esteri è
una priorità assoluta, da affrontare sviluppando quelle relazioni business to business che la Federazione da tempo ha intrapreso. Molte sono le iniziative in corso, altre possono essere
rafforzate e altre ancora avviate dalla Federazione anche in sinergia con Cosmit.
Le missioni imprenditoriali verso paesi emergenti, con particolare focus sull'area balcanica e mediorientale, lo sviluppo dei
saloni WorldW ide, a partire dall'evento che faremo a Mosca in
ottobre, fino ai progetti pensati per il mercato turco, cinese e
americano nel 2012, le opportunità specifiche offerte da alcuni paesi emergenti ( quali ad esempio l'India o il Brasile) sono
tre nostre priorità.”
Agli ottim i risultati dei m ercati esteri si contrappone tuttavia un m ercato interno che non dà segni chiari di ripresa e
il pur buon risultato del 2010 (+3% per un totale di 26,7 m iliardi di euro) non appare sufficiente a invertire la rotta di
una crisi che anche nei num eri è stata m olto più profonda
nel biennio 2008-2009.
Il dato è poi da m ettere in relazione alla ripresa della corsa
delle im portazioni che nel 2010 sono state pari a 5 m iliardi di euro con un increm ento del 19,2%. La quota dell’im port sul totale dei consum i interni rim ane inferiore al 20%,
m a la crescita indebolisce ulteriorm ente il saldo com m erciale (-1,7%) pur in presenza di un aum ento significativo
dell’export.
“La forbice che si sta aprendo tra mercato interno e mercato estero – sostiene il presidente di FederlegnoArredo – è tutta da attribuire a una incapacità del nostro Paese di rilanciare lo sviluppo,
sostenere le imprese, incentivare gli investimenti, proiettare il Paese verso una nuova stagione di crescita attraverso investimenti infrastrutturali. Senza la capacità, prima di tutto politica, di guardare al medio termine, la nostra economia non potrà ripartire e rischiare di sprofondare in un circolo vizioso di scarsa crescita e scarsi investimenti. Lo sforzo delle imprese a controbilanciare il deficit
competitivo strutturale non può essere illimitato nel tempo.”
In riferim ento ai due m acrosistem i che com pongono la filiera, gli andam enti riflettono, pur con alcune peculiarità, quello dell’intero legno-arredam ento.
Per il m acrosistem a arredam en to si ritrovan o gli
stessi tem i congiunturali:
risultati m igliori del previsto, fatturato in crescita
grazie alle esportazioni, ripresa in tono m inore del
m ercato interno.
“
Migliora la situazione del settore, ma è
ancora presto per dire che stiamo uscendo
dal tunnel perché rimangono fattori di
incertezza e aree mercato e merceologiche che non sono uscite dalla crisi.
Roberto Snaidero
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Il fatturato del Macrosistem a Arredam ento vede infatti una
crescita dell’1,8% che porta il fatturato com plessivo del 2010
a 21,3 m iliardi di euro. Un ottim o risultato m a si è ancora
certam ente lontani dai livelli pre-crisi.
La ripresa del macrosistema arriva in primo luogo da un flusso di esportazione m olto superiore a quanto previsto inizialm ente: i m ercati esteri nel 2010 hanno trainato la crescita con una variazione positiva pari al 5,4% rispetto all’anno
precedente, un dato che anche in questo caso m edia situazioni diverse tra i singoli com parti. Molto bene sono risultati i mobili dell’area living (sale da pranzo e soggiorni, +7,3%)
e le sedie (+9,5%), m entre im bottiti (-1,7%) e cam ere da letto (-2,1%) registrano perform ance negative. Com plessivam ente le im portazioni sono tornate a crescere in m odo consistente (+18%) portando il valore importato a quota 3,1 miliardi di euro. Peraltro la ripresa delle importazioni non coincide con una ripresa altrettanto consistente dei consum i interni, che pure fanno registrare un aum ento ben superiore a
quello degli ultim i anni. Il consum o interno si attesta a 14,4
m iliardi di euro con un aum ento rispetto al 2009 del 2%.
ro potuto sospingere l’economia in un momento tanto difficile,
così come inaccettabili sono le inadempienze pubbliche in termini di pagamenti: generano incertezza e creano ostilità e pregiudizio verso la pubblica amministrazione. In ambito privato
poi ha prevalso l’incertezza che questo clima economico non può
che enfatizzare.”
In proiezione verso i prossim i m esi la congiuntura sottolinea ancora l’allargam ento della forbice tra m ercati esteri e
m ercato interno. Per l’intera filiera legno-arredam ento, nei
prim i due m esi 2011 le esportazioni sono aum entate del 9%
in valore, m entre al contrario il fatturato realizzato sul m ercato nazionale dalle im prese italiane è dim inuito del 6,6%.
Si confermano Francia (+4,9% in valore) e Stati Uniti (+11,3%)
i paesi m aggiorm ente dinam ici, m entre la Germ ania ritorna
alla crescita significativa (+14,5%) così come la Russia (+17,3%).
L’indebolim ento del m ercato interno, invece, si fa registrare
soprattutto per il prodotto finito. Infatti, se i beni interm edi
sono sostenuti dalla crescita generata dal ripristino delle scorte, sono soprattutto i prodotti finiti a risentire per prim i del
calo dei consum i finali interni. L’indice Istat del com m ercio
al dettaglio m ostra un calo del valore m ensile delle vendite
di m obili-arredam ento del 2,3% rispetto al m arzo dell’anno
MACROSISTEMAARREDAMENTO(valori in mln di Euro a prezzi correnti)
MACROSISTEMALEGNO-EDILIZIAARREDO(valori in mln di Euro a prezzi correnti)
Il MacrosistemaArredamento
2009
2010
var.%
10/09
20.932 €
21.301 €
1,8%
Fatturato alla produzione (a)
9.494 €
10.004 €
5,4%
Esportazioni (b)
Importazioni (c)
2.635 €
3.110 €
18,0%
Importazioni (c)
Saldo (b-c)
6.859 €
6.894 €
0,5%
Saldo (b-c)
14.073 €
14.408 €
2,4%
Consumo interno apparente
45,4 %
47,0 %
3,5%
Export fatturato (% b/a)
Addetti
227.227
222.456*
-2,1%
Imprese
33.145
33.140*
0,0%
Fatturato alla produzione (a)
Esportazioni (b)
Consumo interno apparente
Export fatturato (% b/a)
Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNOARREDO
*Stimato a dicembre 2010
Il MacrosistemaLegno-Ediliziaarredo
Per quanto riguarda il monte della filiera, occorre rilevare come la crescita del fatturato sia stata superiore a quella del valle della filiera.
Il fatturato alla produzione si è attestato nel 2010 a 12,2 m iliardi di euro con un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente. Le esportazioni che pure contano “solo” il 13,3%
del fatturato sono cresciute del 13,5% superando i 1.600 m ilion i di euro. Il con sum o in tern o, ch e torn a alla crescita
(+3,7%), rappresenta per il settore ancora l’elemento di maggiore incertezza.
“Sul fronte interno il settore soffre non solo la lenta ripresa del
settore arredamento ma anche di quello dell’edilizia – afferm a
Roberto Sn aidero. In ambito pubblico paghiamo ancora una
strategia che non ha saputo sfruttare la crisi come occasione per
rivedere la politica edilizia nazionale: troppo deboli gli incentivi alla ristrutturazione così come quelli del risparmio energetico. Troppo timidi poi i piani di finanziamento delle infrastrutture, che non sono solo un investimento sul futuro, ma avrebbe-
2009
2010
11.924 €
12.195 €
2,3%
1.430 €
1.624 €
13,5%
1.608 €
1.949 €
21,2%
-178 €
-326 €
-82,7%
11.871 €
12.304 €
3,7%
12,0 %
13,3 %
11,0%
Addetti
169.736
167.190*
-1,5%
Imprese
40.473
40.407*
-0,16%
Fonte: Centro Studi COSMIT/FEDERLEGNOARREDO
var.%
10/09
*Stimato a dicembre 2010
precedente: uno dei decrem enti più consistenti fra i prodotti non alim entari. L’indebolim ento del consum o nazionale
di beni durevoli em erge anche dall’indicatore Istat sulle intenzioni di acquisto dei consum atori italiani, che m ostra nei
prim i cinque m esi del 2011 una crescita del 40% di chi non
ritiene attualm ente conveniente l’acquisto di beni durevoli.
“N on posso che confermare quanto affermato dalla presidente
Marcegaglia: abbiamo perso troppo tempo per impostare una nuova stagione dello sviluppo – conclude il presidente di FederlegnoArredo. Se per l’intera economia possiamo parlare di dieci
anni, per il nostro settore si tratta di 20 o 30 anni. Mi riferisco
in particolare al nostro progetto della filiera del legno che ha l’ambizione di rivitalizzare i nostri boschi e di gestire un settore che
ha un impatto diretto dal punto di vista economico, ambientale
e di gestione del territorio. La nostra Road Map del 2006 è ancora drammaticamente attuale. Ciò indica che avevamo visto lontano, ma anche che i problemi indicati allora sono ancora in gran
parte irrisolti e le opportunità tracciate sono ancora non pienamente sfruttate.”
Luglio/Agosto2011• nr 21
25
RICERCHE&INDAGINI
acuradellaredazione
La casa evolve secondo stili di
vita e gusti del proprietario
La ricerca Assarredo “Case da Re-inventare” ha evidenziato
l’interesse per il benessere e il relax, i fattori che condizionano
l’acquisto, l’importanza del punto vendita.
vano viene anche usato per momenti più intimi dove rilassarsi
a fine giornata. Nonostante molti abbiano il sogno di ambienti per lo svago, pochi hanno lo spazio per realizzare la casa ideale, in cui ci dovrebbero essere un tavolo da biliardo, un cavalletto per dipingere o degli attrezzi per il fitness per potersi dedicare alle proprie passioni senza uscire di casa. Mediamente l’abitazione di un italiano è infatti di 104 mq, ma ben il 42% vive
in meno di 90 mq e solamente il 10% degli italiani ne ha a disposizione più di 150.
Lastoriainfinitadellacasa: personalizzazione
innomedel “vogliofaredame”
Curata dal Centro Studi di Cosmit/FederlegnoArredo, la ricerca
“Case da Re-inventare” approfondisce temi emersi dall’indagine commissionata nel 2010 a GFK-Eurisko. A partire dall'indagine globale sono state programmate sette uscite di dettaglio,
ciascuna dedicata ad un’area dell'arredo. Le prime tre uscite - dedicate all'area Living, al punto vendita e ai fattori ambiente etcnologia, sono disponibili nella versione integrale ad uso esclusivo degli associati. A seguire saranno elaborate e pubblicate le
altre sei.
La casa moderna è il luogo del sé dove accogliere amici ma anche rilassarsi e prendersi cura del proprio corpo, su un comodo
divano o sul letto “king size”. La sala diventa area Living, sempre meno luogo di rappresentanza e sempre più ambiente per
il relax e il benessere grazie a un divano comodo, alla libreria
decorata e a un televisore piatto.
Quasi il 77% degli italiani dispone di uno o più ambienti dedicati allo stare insieme, con la cucina separata dalla sala.
Nel Living, unione della cucina e della sala, si ospitano amici e
parenti come davanti al "focolare": devono essere ambienti esternamente piacevoli e funzionali dove vivere la convivialità. Il di-
La casa “chiavi in mano” è sempre meno ambita, lasciando piuttosto al proprietario la facoltà di scegliersi i tessuti, le luci, gli accessori e i colori. Questa tendenza alla personalizzazione, che in
alcuni casi prevede anche la progettazione e la realizzazione di
mobili e suppellettili su misura, è storicamente una prerogativa
femminile ma sta diventando sempre più comune anche tra gli
uomini. Il mondo maschile si avvicina quindi alle scelte d'arredamento, superando il “fai da te” per avvicinarsi alla filosofia del
“voglio fare da me”, realizzando quindi il proprio gusto estetico.
La casa è il bene più prezioso, non solo a livello econom ico
quanto anche sul piano emotivo, concretizzando la capacità creativa dei proprietari e seguendone i movimenti: la casa è infatti
protagonista di una “storia infinita”, in cui l'arredamento viene
rinnovato sempre più velocemente perché i desideri crescono e
mutano. Tutti gli ambienti seguono l’evoluzione del proprietario, assecondandone gli stili di vita e i gusti.
Mobili modulari oascomparsanel nome
dell’ottimizzazionedegli spazi
Mobili modulari e a scomparsa, mascherati e integrati sempre
più nelle pareti, scandiscono i diversi ambienti della casa. In camera da letto cresce il numero di persone che, con cabine armadio dotate di illuminazione interna e sistema di chiusura che
protegge dalla polvere, si libera di mobili pesanti optando anche per soluzioni salva-spazio come il letto o i comodini sospesi.
La m ultifunzionalità e l'ottim izzazione dell'am biente continuano anche in soggiorno, con i mobili componibili magari dello stesso colore della parete ad alleggerire la stanza così da lasciare spazio a un arredo comodo all'insegna del benessere.
soluzioni tecnologiche che permettano di rimanere in contatto
con il mondo esterno da ogni stanza della casa: la televisione a
scomparsa in camera da letto e la postazione computer nel living segnano la tendenza a uscire di meno, con un interscambio continuo anche tra le pareti domestiche. Delle abitazioni
con soggiorno, quasi otto su dieci hanno computer e Internet.
La casa, che deve essere comoda prima ancora che bella, lascia
spazio a soluzioni come il plasma, l'home theatre e il condizionatore, con la maggior parte degli intervistati che desidera
tapparelle elettriche collegate alla sveglia del mattino e un impianto domotico regolabile tramite monitor e wi-fi. Da questo
punto di vista, la tecnologia promuove anche l'intrattenimento
che un tempo era possibile solo fuori casa, come ad esempio
guardare un film su grande schermo con gli amici.
I fattori cheinfluenzanol’acquisto: amici, rivisteeweb
Prima di acquistare, il consumatore cerca idee online e nelle vetrine per poi iniziare a guardare i prezzi e andare dal rivenditore
che offre prodotti più consoni alle proprie esigenze, confrontandosi con amici e parenti ma anche con i mezzi di comunicazione: trasmissioni televisive, siti web e riviste di settore possono essere uno spunto utile per evitare di chiamare un architetto.
D'altra parte l'indagine Assarredo, condotta su 2.500 consumatori finali e sui rivenditori di quattro città italiane, sottolinea come il pubblico manchi spesso di una cultura in materia pur considerandosi “esperto” e non apprezzando un rivenditore che incanali le vendite. Solo le persone più competenti hanno rivenditori di fiducia, conoscendo le differenze tra diversi punti vendita e diverse marche, mentre la maggior parte dei consumatori
è disorientata dal panorama sempre più vasto e spiazzata da Internet, che “illude” promettendo potenzialità infinite.
Puntovendita: crucialeper dareinformazioni e
servizi al consumatore
Come viene scelto il punto vendita dal consumatore? In realtà
la risposta a questa domanda non è scontata poiché contano
molte variabili e lo stesso consumatore muta le proprie preferenze a seconda della motivazione dell’acquisto (rinnovo parziale o totale) e del tipo di prodotto.Ciononostante, due emergono come i canali preferiti dai consumatori: il negozio multimarca, che è citato dal 33,4% delle persone che hanno intenzione di rinnovare totalmente un locale o una casa e la grande
distribuzione, che raccoglie invece il 32,2% delle preferenze. Le
posizioni si invertono con percentuali leggermente differenti se
invece si guarda ai consumatori intenzionati a fare rinnovi parziali: la grande distribuzione raccoglie il 37,6% delle preferenze contro il 30,4% del negozio multimarca.
Generalmente sono quattro i criteri maggiormente citati nella seIN QUALE PUNTO VENDITA PREFERIREBBE FARE L’ACQUISTO?*
Distribuzione % delle risposte dei consumatori intenzionati al rinnovo totale o parziale
Alwayson: postazioni Pc nel living, televisioni
incucinaesala
Canali di vendita
Negozio di mobili multimarca
Grande distribuzione
Catena di negozi monomarca
Negozi monoprodotto
Outlet aziendali
Artigiano
La casa diventa sempre più importante, arricchendosi anche di
Fonte: centro studi Cosmit/FederlegnoArredo
Rinnovo Totale
33,4%
32,2%
6,8%
15,2%
2,7%
9,8%
Rinnovo Parziale
30,4%
37,6%
8,8%
13,0%
3,7%
6,5%
lezione del punto vendita: il rapporto qualità/prezzo, che è stato indicato come fattore di scelta dal 66% degli intervistati (che
potevano dare risposte multiple), l’ampia scelta (rilevante per il
36,7%), gli sconti o le promozioni (19,1%) e la presenza di un
arredo completo per la casa in un unico punto vendita (18,2%).
La ricerca sorprendentemente attribuisce un ruolo ancora debole alla marca, almeno nella scelta del punto vendita: solo il
13,8% dei consumatori intervistati ha citato come criterio di selezione del negozio la tipologia di marche presenti. Lo stesso risultato si ottiene guardando ai fattori decisivi per l’acquisto una
volta entrati nel punti vendita: la marca risulta determinante solo per l’1,8% dei consumatori intervistati. Sono invece altre le
determinanti dell’acquisto: la qualità e il prezzo si confermano
importanti per la scelta dei consumatori, visto che il 48% di loro considera la qualità l’elemento più importante, con il prezzo
e l’estetica del prodotto che sono i criteri guida rispettivamente
per il 23,7% e l’11,9% degli intervistati. L’estetica del prodotto
è un fattore più rilevante all’aumentare del reddito dei consumatori, mentre il prezzo rimane importante per tutte le fasce
della popolazione, ma ovviamente tende ad aumentare il suo
peso percentuale al diminuire del reddito medio.
Se il prezzo spiega in parte la preferenza per la grande distribuzione, l’assistenza nella vendita e nelle fasi post-vendita è un asset strategico per i negozi tradizionali: il 41,6% dei consumatori acquisisce informazioni visitando esposizioni di mobili e/o
show room mentre il 33,6% va direttamente dal mobiliere/negoziante di fiducia.
Sulla percezione della qualità da parte dei consumatori gioca un
ruolo decisivo quindi il punto vendita: ciò che emerge dalla ricerca, infatti, è che la qualità per il consumatore si misura molto su fattori “visivi” senza una reale comprensione di cosa vi sia
“dietro” a un prodotto. Ricerca, innovazione, originalità, composizione dei materiali sono aspetti spesso non notati dal consumatore così come trascurati sono i servizi pre e post vendita.
Eppure, se esplicitamente sollecitati, il 31,9% degli intervistati
ha dichiarato che sarebbe disposto a pagare un mobile il 10%
in più in cambio dell’impegno del produttore a fornire parti di
ricambio per un certo numero di anni.
L’aspetto quindi centrale su cui si gioca il rapporto produzionedistribuzione-consumatore è il flusso informativo, non solo sulle qualità evidenti del prodotto, ma anche su quelle componenti
della qualità meno visibili e percettibili.
Ma quali sono i canali informativi in assoluto più utilizzati? In
questo senso se la visita diretta (a esposizioni, al negozio e alle
fiere) emerge chiaramente come il canale informativo più importante per il 60% dei rispondenti e al secondo posto si collocano i materiali cartacei (cataloghi, riviste, volantini e pubblicità) con il 18%, internet è il terzo canale informativo con il 10%
dei consum atori intervistati. Se si guarda a tutti i canali informativi utilizzati e non soltanto al più importante in assoluto, il
peso di internet come strumento per acquisire informazioni cresce: il 15,8% di coloro che intendono acquistare un mobile consulta siti web delle aziende produttrici mentre il 14% ricorre ai forum online e ai siti per la casa. Questo risulta particolarmente vero per alcuni target di consumo specifici come maschi, under 44
e residenti nel Centro-Nord. Questo canale quindi definisce target ben specifici come è dimostrato dal fatto che l’e-commerce,
pur avendo grandi potenzialità, rimane un fenomeno per il settore ancora marginale in Italia.
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APPROFONDIMENTOTECNICO
di Giovanni Tisi
Quali sono le verifiche che si devono effettuare per
sincerarsi che la costruzione possa essere considerata salubre?
I problemi più comuni e gli accorgimenti per evitarli.
Nel prim o articolo, apparso sul num ero scorso, abbiam o
introdotto i tem i relativi al fenom eno ‘m uffe e condensa’
indicando com e schem a concettuale una suddivisione di
com piti e respon sabilità suggeriti dall’applicazion e del
DPR 59/09, che sono richiam ati nello schem a qui sotto:
da un lato il costruttore deve effettuare certe verifiche per
garantire che l’am biente, correttam ente utilizzato, m antenga le condizioni di salubrità, dall’altro il conduttore è
chiam ato a un corretto utilizzo per evitare che un tasso
di um idità sistem aticam ente troppo alto porti in ogni caso alla form azione di fenom eni indesiderati.
In questa intervento prenderem o in considerazione esplicitam ente le tre verifiche che il progettista deve effettuare per sincerarsi che la costruzione, inserita nello specifico contesto clim atico, possa essere considerata salubre. In
particolare si vedranno quali sono i problem i più com uni che si possono incontrare e quali siano gli accorgim enti
necessari ad evitarli.
Il punto
di incontro
Il costruttore
Verifica l’assenza
di condensa.
Verifica l’assenza
di muffa.
6 5 % Ur
2 0 °C
Il conduttore
Mantiene uno
stile di vita che
garantisca questi
valori medi.
Cosadicelanorma?
Il già citato DPR 59/09, all’articolo 4 prescrive che:
1. il progettista si sinceri dell’assenza di punti di condensazione superficiale, cioè non si verifichi form azione
di condensa;
2. eventuali form azione di condensa negli interstizi duran te i m esi più critici sia strettam en te lim itata alla
quan tità rievaporabile in periodi favorevoli e quin di
non vi sia un accum ulo progressivo.
La norm a tecnica di riferim ento, la UNI EN ISO 13788,
introduce due ulteriori vincoli, che, pur non riportati esplicitam ente nel Decreto, sono relativi alla sicurezza in uso
(salute e am biente) e sono quindi da ritenersi cogenti:
2.1 in ogni caso la quantità di condensato nei m esi sfavorevoli non deve eccedere una quantità m assim a che
dipende dal tipo di m ateriale; infatti le prestazioni di
certi m ateriali degradano rapidam ente in condizioni
di bagnato;
3. che, poiché i fenom eni di form azione di m uffe possono innescarsi quando l’um idità relativa perm ane per
lunghi periodi al di sopra dell’80%, non vi siano punti dell’involucro che, nei periodi critici, rimangano spesso in tali condizioni.
Quindi, riassum endo:
• nessuna condensa superficiale;
• poca e tollerabile condensa interstiziale;
• solo saltuari periodi con zone al di sopra dell’80% di
um idità relativa.
Il diagrammapsicometrico
La quantità di vapore presente in un certo volum e d’aria
um ida in equilibrio con acqua allo stato liquido dipende in m odo pressoché esclusivo dalla tem peratura.
La relazione tra quantità di vapore e tem peratura è rap-
ARIA UMIDA: contenuto di vapore alla saturazione
25
no – interno) e dalla trasm ittanza dell’intero pacchetto
m urario.
La tem peratura della superficie interna dipende però in
modo sostanziale anche dalla resistenza dello strato di aria
che la lam bisce; tanto m aggiore è questa resistenza tanto
m aggiore sarà il salto term ico tra il cen tro della stan za
(20° C) e la superficie interna del com ponente.
Si può facilm ente dim ostrare che il salto term ico totale tra
interno ed esterno si ripartisce in m isura proporzionale al
rapporto tra la resistenza totale e la resistenza interna (vedi Box 1): quindi pareti riparate da arm adi, cavità coperte
da coprifili, angoli dove la circolazione dell’aria è im pedita, saranno i punti più critici.
Per lo stesso m otivo, a parità di trasm ittanza totale, saranno generalm ente m eno critiche le superfici libere e lisce quali quelle vetrate.
Per tener conto di questi effetti la norm a prescrive di utilizzare un a resisten za dello strato lim ite in tern o pari a
0,25 m 2K/W per le pareti opache, che è quasi il doppio di
quella convenzionalm ente utilizzata nel calcolo delle dispersioni term iche.
Fissata la tem peratura al centro della stanza (20° C) e recuperate dai dati di progetto o dalle norm e UNI le tem perature m edie m ensili di ciascuna località, sarà possibile determ inare la trasm ittanza m edia dell’involucro edilizio per superare entram be le verifiche.
Nella tabella si riportan o i valori di trasm ittan za U dei
com ponenti opachi e trasparenti determ inati utilizzando
il procedim ento m eglio spiegato nel riquadro, calcolati
per alcune località tipiche di ciascuna zona clim atica del
nostro territorio.
Sem pre nella tabella, per confronto, sono indicati gli attuali lim iti di legge per ciascun com ponente, laddove applicabili. Si converrà che, nella m aggioranza dei casi, i lim iti di legge sono largam ente sufficienti a garantire che
non si form ino condizioni di condensa sui serram enti o
di m uffa sulle pareti.
Località
20
80%
g H2O per m3
Condensa e muffe: obblighi
del costruttore e verifiche
presentata nel diagram m a psicom etrico, in una delle sue
form e; nell’esem pio riportato avrem o la tem peratura sull’asse delle ascisse e la quantità in gram m i di vapore per
m etro cubo di aria um ida.
Si vede bene com e si passa dai pochi gram m i per m etro
cubo a tem perature intorno allo zero alle decine di gram m i per tem perature di 20° C; questo significa che un am biente che si riscalda si assisterà al passaggio di acqua dallo stato liquido (um idità, condensa) allo stato gassoso,
m entre un am biente chiuso che si raffredda, al contrario,
vedrem o vapore condensare nei punti più freddi.
In un am bien te a tem peratura m edia costan te, m a con
squilibri di tem peratura tra porzioni diverse, si assisterà
alla m igrazione di vapore da un punto più caldo a uno
più freddo, con even tuale form azion e di con den sa (fenom eno tipico nel caso di stanze com unicanti, con differenti regim i di tem peratura).
Sul diagram m a psicrom etrico si possono determ inare le
condizioni standard che la norm ativa fissa com e regim e
di conduzione dell’appartam ento: 65% di Ur e 20° C di
tem peratura; a queste condizioni standard corrispondono circa 10 gram m i di vapore d’acqua per m etro cubo.
Le verifiche di legge si possono quindi tradurre in livelli
m inim i di tem peratura dell’involucro:
• la condizione nessuna condensazione superficiale, porta
ad afferm are che non vi debbono essere, all’interno dell’involucro edilizio, punti con tem peratura interna inferiore a circa 13° C;
• la con dizion e poca e tollerabile condensa interstiziale,
porta a considerare come il flusso di vapore attraversa la
struttura e quali condizioni si verificano al suo interno,
• la con dizion e solo saltuari periodi con zone al di sopra
dell’80% di umidità relativa im pone che, nelle condizioni più gravose e in riferim ento alla sola struttura m uraria, non vi siano zone con tem peratura superficiale inferiore ai 17° C per periodi di tem po prolungati.
15
65%
10
5
10
12
14
16
18
20
Temperatura (°C)
22
24
Porto
Empedocle 579
A
11,32
1,53
0,62
9,0
4,18
3,7
Palermo
751
B
11,08
1,49
0,48
8,9
4,14
2,7
Napoli
1034
C
10,51
1,40
0,40
4,0
2,80
2,1
Roma
1415
D
7,61
1,07
0,36
4,1
2,80
1,9
Milano
2420
E
1,80
0,73
0,34
0,0
2,30
1,7
Bressanone 3507
F
-2,00
0,60
0,33
-6,5
1,70
1,3
Cioè, in altri term in i, se i com pon en ti dell’in volucro
26 ed ilizio risp ettan o gli sp ecifici lim iti d i trasm ittan za
Si devono fare alcune osservazioni.
La tem peratura della faccia interna di un com ponente dell’involucro edilizio dipende dal salto term ico totale (ester-
per pareti e vetri, n on dovrebbero dare origin e a form azion e di m uffa (com pon en ti opach i) o di con den sa (com pon en ti vetrati), con i rispettivi valori di resisten za superficiale e con il 65% di Um idità relativa in tern a a 20° C.
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28
GG Zona Temp. U lim per U lim Temp. Ug lim per Ug lim
clima- media evitare DM media evitare
DM
tica gennaio muffe 311 minima condensa 311
Luglio/Agosto2011• nr 21
29
box 1
Quindi siamoaposto
Da questa prim a analisi em erge che basta rispettare i lim iti di legge già fissati per le trasm ittanze dei singoli com ponenti per essere abbastanza tranquilli che con un utilizzo corretto non si avranno problem i di um idità.
Purtroppo le cose non stanno così.
Tan to per com in ciare, la tabella riporta i valori di trasm ittan za lim ite in fun zion e della tem peratura m edia
m ensile di una certa zona: com e tutti sanno, le tem perature puntuali, nell’ora più fredda del giorno più freddo
possono essere di gran lunga inferiori alla m edia m ensile; se un fenom eno di breve durata non conduce necessariam ente alla form azione di m uffa, di sicuro può dare
origine alla form azione di condensa.
Un debole appannamento non darà in genere adito a contestazioni, m a ben diverso sarà l’atteggiam ento del cliente davanti a fenom eni di m assiccio gocciolam ento o a fenom eni di infiltrazione sotto i ferm avetri o sotto i coprifili; gli stessi m ateriali costituen ti l’in fisso potran n o risentire di eccessivi cicli di bagnatura e asciugatura, con effetti sulla durata del m anufatto.
Inoltre, non abbiam o sin qui preso in considerazione il
telaio delle finestre; è evidente che non tutti i tipi di telaio avran n o trasm ittan ze in grado di evitare la form azione di condensa; in genere i telai presentano trasm ittanze superiori a quelle dei m oderni tipi di vetro: telai in
m etallo con taglio term ico troppo esiguo, o telai in legno
di spessore insufficiente o telai in PVC con sole due cam ere saranno soggetti a condensa superficiale in parecchie delle zone clim atiche; per questo, ogni operatore dovrebbe fare riferim ento al proprio am bito territoriale per
capire se la propria produzione è adatta al territorio a cui
si rivolge.
Infine, vi è da sottolineare che la tem peratura delle strutture interne di un involucro edilizio non è uniform e; per
ragioni costruttive, per l’influenza dei m ateriali e per discontinuità geom etriche, in tutti i casi sono presenti dei
ponti term ici, cioè zone con tem peratura inferiore a quella m edia calcolata al centro della parete; in questi punti,
lungo questi spigoli, in queste discontinuità, sarà m olto
probabile che si verifichino condizioni in grado di innescare la form azione di m uffe.
Un altro classico ponte term ico è relativo alla sezione inferiore sia della finestra che della portafinestra per la presenza di m ateriali quali il m arm o e l’allum inio che presentano una buona conducibilità.
Va rim arcato che il ponte term ico presenta due fenom eni tra loro correlati m a distinti: da un lato vi è una m aggiore dispersione del calore (quindi un problem a di costi di riscaldam ento), dall’altro un’irregolarità nei profili
di tem peratura (quin di un problem a di risch io di con densa e m uffe).
Sebbene i due effetti siano sem pre com presenti, gli interventi per la loro correzione possono essere diversi.
Infatti la m igliore correzione della dispersione si avrà in
genere utilizzando m ateriali isolanti com unque disposti,
m entre la m igliore correzione dei punti freddi richiederà
che l’isolam ento sia posto il più possibile verso l’esterno;
aum entare la resistenza dal lato interno infatti richiede
anche un tassativo controllo sulla diffusione del vapore,
che, se dovesse superare il prim o strato, si troverebbe in
condizioni di condensazione.
La verifica term oigrom etrica in corrispondenza dei possibili ponti term ici va eseguita con appositi program m i
di calcolo agli elem enti finiti, in grado di sim ulare nei dettagli i flussi di calore e il cam po di tem peratura punto per
punto nei dintorni della zona di interesse.
Con questi programmi è anche possibile rilevare se, quando
e dove si possono creare situazioni di rischio per condensa
e muffe, ed è possibile studiare le opportune soluzioni.
I ponti termici
Si definisce ponte term ico una zona dell’involucro edilizio che presenta una trasmittanza apparente marcatamente
superiore a quella delle zone circostanti. I ponti term ici
più classici sono rappresentati dalle strutture portanti dell’edificio: se non adeguatam ente isolate, queste zone presen tan o con ducibilità m olto più elevate del resto delle
pareti di tam ponam ento e presentano quindi una faccia
interna m arcatam ente più fredda.
Per quanto riguarda specificam ente i serram enti, un evidente ponte termico è costituito dalla spalletta; è chiaro che
lo spessore utile resistente della parete in corrispondenza
del telaio è molto più ridotto che nel resto della facciata e
che il giunto presenta una faccia esposta anche lateralmente
con conseguente riduzione della trasmittanza.
Lacondensainterstiziale
Si è già m esso in luce nell’articolo introduttivo che la perm eabilità al vapore delle strutture m urarie è generalm ente
abbastanza piccola e in ogni caso trascurabile nel bilan-
cio com plessivo di vapore che viene prodotto all’interno
dell’abitazione e allontanato per ventilazione.
Cionondim eno, queste quantità, pur di per sé piccole in
valore assoluto, possono avere gravi effetti sulle strutture e
sui com ponenti, soprattutto se soggette a continuo accumulo. Se, richiam ando l’esem pio a suo tem po esposto, i
200 gram m i di acqua che passano per traspirazione dai
muri dell’alloggio ogni giorno, dovessero disgraziatamente
e costantem ente condensare all’interno del pacchetto m urario o nell’isolante è evidente che si verrebbero a creare
seri problem i di durabilità dei m ateriali e di salubrità degli am bienti. Le situazioni più pericolose, per quanto riguarda i serram enti, sono rappresentate dai vani vuoti all’interno dei giunti di posa; questi vani costituiscono cavità poco ventilate in contatto con l’am biente interno.
Poiché l’aria ferm a è un ottim o isolante, nella profondità
del giunto si verrà a creare un im portante gradiente term ico, quindi è inevitabile che l’um idità dell’am biente interno condensi proprio all’interno del giunto di posa.
La presenza di schium e a base poliuretanica che saturano il vano può contribuire a rallentare o attenuare il fenom eno, m a è preferibile che il giunto sia sigillato sul lato interno con una vera barriera al vapore che im pedisca
ogni infiltrazione.
Conclusioni
Riuscire a costruire un involucro edilizio in grado di rispettare la condizione standard di 20° C e 65% di Ur richiede
sicuram ente un’attenta progettazione iniziale e una scrupolosa esecuzione in tutti i particolari, segnatamente in quelli che più facilmente vengono trascurati. I problemi non sono quasi mai relativi alle pareti in quanto tali o ai serramenti
o alle loro superfici vetrate: il comportamento di questi componenti è noto e facilmente prevedibile; le singole prestazioni minime comunque previste per legge sono in grado
di garantire che non si creeranno situazioni pericolose nei
riguardi di muffe e condense.
Così non è per i giunti, per i ponti term ici, per gli spigoli, per le soglie, per i cassonetti: questi particolari soffrono ancora di seri problem i di progettazione m a soprattutto di esecuzion e; troppo spesso si vedon o soluzion i
com pletam ente errate o realizzate secondo ‘m odi d’uso’
largam ente superati dalla tecnica corrente: è un peccato
capitale e un rischio enorm e per tutta la categoria.
Se si diffondesse la vulgata che ‘i serramenti nuovi mi hanno causato la muffa’, il mercato della ristrutturazione ne subirebbe un danno difficile da rimediare; gli sforzi per dotare le nostre abitazioni di componenti migliori verrebbero
frustrati sul nascere con buona pace del risparmio energetico. Vedrem o nella terza parte com e istruire l’utente finale a condurre il proprio alloggio nel m odo più corretto,
m a nulla si potrà fare per nascondere problem i intrinseci di un involucro m al progettato o realizzato in m odo
scadente; per questo, la progettazione del giunto m urario riveste un’im portanza fondam entale e il tem po eventualm ente speso alla ricerca della giusta soluzione sarà facilm ente recuperato evitando contestazioni, sopralluoghi,
riprese posticce di lavori m ale eseguiti.
Come si distribuisce
la temperatura all’interno di
una parete stratificata
In condizioni stazionarie, il flusso di calore che attraversa una superficie
unitaria è dato dal prodotto tra la differenza di temperatura tra interno ed
esterno e la trasmittanza totale, o se si preferisce, dal rapporto tra la
differenza di temperatura e la resistenza totale:
Q= _
/\ T * U= _
/\ T / R
Tra le facce opposte ciascuno strato, questo flusso di calore produrrà
una differenza di temperatura che sarà proporzionale solo alla resistenza
dello strato stesso:
_
/\ Ti = Q*Ri
In particolare, lo strato che ci interessa è rappresentato dall’aria che lambisce la parete interna, che presenta una resistenza convenzionale pari a
0,25 m2K/Wper le pareti e 0,13 m2K/Wper le superfici vetrate. Per esempio se avessimo una parete con Utot = 0,5 W/m2K e una vetrocamera con
Utot = 1,5 W/m2K, supponendo che la differenza totale di temperatura tra
esterno e interno sia di 20°C e applicando i coefficienti indicati, non è difficile calcolare che la faccia interna della muratura si verrà a trovare a
17,5°C e la faccia interna del vetro a 16,1°C.,
box 2
Un esempio di ponte termico
Uno dei ponti termici che si è abituati a trascurare è quello costituito dal
nodo inferiore della finestra. Finché nel sottodavanzale era alloggiato un
elemento radiante, era molto raro assistere a fenomeni di muffe o di condensazioni sotto la soglia; pur in presenza di un notevole spreco di calore,
costituito dal marmo che era direttamente connesso con l’esterno, il riscaldamento della zona sottostante mascherava completamente ogni problema
di umidità. Quando si installa un riscaldamento a pavimento, il problema
emerge in tutta la sua chiarezza. Come si può notare dalla figura 1, elaborata
su un salto di temperatura complessivo di 20°C, tutta la parte in marmo si
trova a temperatura inferiore a quella che evita la formazione di muffe e la
parte superiore del davanzale risulta addirittura a rischio di condensa;
il problema sarà particolarmente evidente nell’angolo inferiore, a contatto
con l’intonaco dove le spore possono trovare terreno di crescita.
La prima contromisura consiste nell’interrompere la soglia con un falso telaio
che preveda un quarto lato (fig.2); una interruzione di soli 40 mm dimezza il
ponte termico e consente un netto miglioramento dei profili di temperatura;
rimangono però condizioni di rischio proprio a contatto con il serramento.
Per risolvere completamente il problema è necessario che la parte esterna
della soglia non sia a contatto con la muratura, ma appoggi su uno strato
isolante che garantisca la continuità fra cappotto esterno e taglio termico
sotto il serramento (fig.3); in questo caso il ponte termico viene praticamente
azzerato e i profili di temperatura non mostrano più alcuna criticità.
Figura 1 Soglia non interrotta:
tutta la parte interna è a rischio
di condensa
Gli esempi mostrati sono stati ottenuti mediante calcolo agli elementi
finiti effettuato con il software Mold Simulator, distribuito in Italia da Dartwin.
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Figura 2 Soglia interrotta da un
taglio termico sotto il serramento:
è ancora possibile la formazione
di muffe
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Figura 2 Soglia
interrotta, appoggiata
su strato isolante;
non vi sono più
situazioni di rischio
potenziale
SICUREZZA&AMBIENTE
acuradellaredazione
“
Come datori di lavoro, capi
d’azienda o superiori siete
responsabili della definizione e
messa in atto delle misure di
sicurezza nella vostra azienda.
Pertanto, è bene che facciate
luce di persona sugli eventi
indesiderati.
• mostrare ai dipendenti che voi prendete sul serio il problema della sicurezza e della tutela della salute sul posto
di lavoro.
Come datori di lavoro, capi d'azienda o superiori siete responsabili della definizione e della messa in atto delle misure di sicurezza nella vostra azienda. Pertanto, è bene che
voi facciate luce di persona sugli eventi indesiderati. Vi consigliamo di farvi aiutare in questo compito dall'addetto alla sicurezza della vostra azienda.
L’indagine d’infortunio
aziendale. Per evitare che
possa ripetersi di nuovo
Nella vostra azienda i cosiddetti «eventi indesiderati»,
ossia infortuni, quasi infortuni,
malattie professionali e danni
materiali, vengono analizzati
e registrati in modo sistematico? L'obiettivo di un'indagine
è evitare che simili eventi
possano ripetersi e nel contempo migliorare il sistema
di sicurezza aziendale.
Quando una malattia professionale o un infortunio colpisce una persona, questo evento è di per sé doloroso per la
persona colpita, mentre per l'azienda rappresenta un costo
economico. Possono risultare costose anche eventuali interruzioni nel servizio causate da «quasi infortuni» o eventi che provocano solo danni materiali. Per questo motivo
bisogna affrontare il problem a di petto, onde evitare che
tali eventi possano ripetersi.
Ogniqualvolta si verifica un evento indesiderato – anche
in caso di «quasi infortuni» e danni ai beni materiali – ci si
rende conto di una carenza nel sistema di sicurezza. Pensate ad esempio alla caduta di un carico: oggi un incidente simile può provocare soltanto danni materiali, ma dom ani potrebbe costare la vita a una persona. Per questo
m otivo è im portante prendere sul serio ed esam inare attentamente anche i quasi infortuni e i danni materiali.
Quando si effettua un'indagine d'infortunio l'obiettivo non
è trovare un colpevole, bensì:
• evitare che simili eventi possano ripetersi;
• capire dove e con quali m isure è possibile m igliorare la
sicurezza;
COMEPROCEDERE?
L'indagine deve essere avviata subito dopo l'evento, altrimenti rischiate di perdere informazioni preziose.
1 Raccogliere i fatti
Parlate con la persona infortunata – se possibile, sul luogo
in cui è avvenuto il fatto. Ecco una serie di domande che
dovreste porre.
Antefatto
• Cosa ha fatto prima dell'evento?
• Quale era la sua mansione o la mansione del gruppo?
• Come era organizzato il lavoro, con chi collabora?
• Chi l'ha istruita o l'ha introdotta al lavoro?
• Quali attrezzature di lavoro (utensili, m acchine, strumenti vari) erano a sua disposizione e quali sono state utilizzate?
• Quali fattori legati all'am biente circostante (luce, rumore, vibrazioni, calore, polveri, ecc.) hanno influenzato le condizioni di lavoro?
• In caso di lavoro all'aperto: quali erano le condizioni
del tempo?
Dinamica
• Cosa è successo, come si è svolto il fatto dal suo punto di vista?
• Quale attività stava svolgendo nel momento in cui si
è verificato il fatto?
Situazione dopo l'evento
• Quale era la situazione dopo che si è verificato il fatto?
• Chi si trovava dove? Cosa (pezzo da lavorare, utensile,
ecc.) si trovava dove? In quale stato?
> Parlate con i testim oni (colleghi di lavoro,
collaboratori, superiori, terzi).
> Ispezionate il luogo in cui è avvenuto l’evento,
verificate le attrezzature di lavoro che sono state
utilizzate (luogo di lavoro, macchina).
> Se possibile, scattate foto e disegnate schizzi.
> Analizzate le modalità di lavoro, l'organizzazione
e le istruzioni impartite.
> Verificate il livello di formazione e l’effettiva
istruzione dei lavoratori.
Prendete nota solo dei fatti. Eventuali supposizioni o punti oscuri devono essere considerati come tali.
2 Individuare le cause
Questo è un punto cruciale se volete adottare le misure più
appropriate. In questo caso dovete analizzare le cause che
hanno determinato l’evento dannoso. A partire dalle informazioni raccolte si può dedurre come si è svolto l’incidente.
Bisogna quindi indagare sulla presunta dinamica dei fatti:
è di per sé logica? Il fatto può essere avvenuto in questo
modo? Se necessario, bisogna porre ulteriori domande. Attenzione però a non cedere alla tentazione di attribuire le
cause al comportamento errato dei lavoratori. Nella maggior parte dei casi gli eventi indesiderati sono dovuti a carenze a livello organizzativo e tecnico.
3 Adottare le necessarie contromisure
Rispondete alle seguenti domande:
• Con quali m isure si potrebbe evitare il ripetersi di questi even ti?
• Quali di queste misure sono realizzabili?
• Quali eliminano le cause nel modo più duraturo?
• Bisogna prendere misure immediate?
• Chi è responsabile dell’attuazione di tali misure?
• Entro quale data devono essere attuate le misure?
Le misure non devono valere solo per i dipendenti, ma per
tutti i settori; quindi non si applicano solo alle persone, ma
anche alla «tecnica» e all’«organizzazione». Per evitare il ripetersi di eventi lesivi bisogna estendere le misure a più settori.
4 Annotare i risultati
Prendete bene nota dei risultati delle vostre indagini. In questo modo, potete documentare l’accaduto, le cause e le misure adottate e utilizzare questi dati per future valutazioni. Registrate ogni caso separatamente. La maniera più semplice è
utilizzare un modulo che può essere allegato alla denuncia
di infortunio ufficiale inoltrata all’assicuratore infortuni.
5 Informare i soggetti interessati
Accertatevi che tutti i dipendenti siano stati correttamente
informati sull’accaduto e sulle conseguenti misure da adottare. Astenetevi dall’attribuire responsabilità e colpe a chicchessia.
6 Verificare l’attuazione delle misure
Verificate di persona se le misure sono state applicate e se
sono efficaci. Solo in questo modo i dipendenti capiscono
quanto sia importante per il superiore garantire la sicurezza e la tutela della salute sul posto di lavoro.
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COMEGESTIREI COLLOQUI: SUGGERIMENTI
Infortuni, m alattie professionali, quasi infortuni o danni
materiali: si tratta sempre di eventi indesiderati e spiacevoli. Questi fatti creano insicurezza nelle persone, suscitano
emozioni e reazioni di difesa. Indagare su di essi porta alla
luce varie possibilità di cambiamento e miglioramento. Per
questo motivo non è sempre facile gestire i colloqui.
Ecco alcuni suggerimenti utili.
Prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno.
Spiegate innanzitutto alle persone coinvolte qual è l’obiettivo dell’indagine.
• Dite loro che è vostra intenzione evitare il ripetersi di tale evento. Ogni suggerimento è prezioso. Si tratta di scoprire assieme ai diretti interessati le vere cause degli eventi e di trarne le adeguate contromisure.
• Fintantoché i dipendenti tem ono conseguenze negative
o eventuali danni per la propria persona, non divulgate
informazioni che li accusano in prima persona. Dite chiaram ente alle persone coinvolte che non è vostra intenzione cercare dei colpevoli.
Ponete domande schiette, del tipo «come è avvenuto esattamente?», «cosa è successo?», «perché la protezione era disattivata?». Soprattutto le «dom ande-perché» perm ettono
al vostro interlocutore di spiegarsi meglio e di giustificarsi,
non facendogli pesare più di tanto l’errore commesso. Spesso, la persona interessata crede di aver agito nelle migliori
intenzioni dell’azienda: bisogna essere rapidi e liquidare
un incarico in giornata, ecc.
Ascoltate attentamente l’interlocutore.
Fate dom ande se pensate di non aver capito bene qualcosa. Per verificare se avete capito bene il vostro interlocutore, ponetegli le seguenti dom ande: «Quindi, se ho capito
bene, il mandrino è stato bloccato, successivamente ha avviato la macchina e poi l’ha spenta per serrare il pezzo da
lavorare, e infine ha messo il regolatore di giri su 200?»
Chiarite i messaggi che pensate di aver letto «tra le righe»,
rielaborandoli e sottoponendoli al giudizio dell’interlocutore, ad es.: «Dal suo tono ne deduco che si sentiva sotto
pressione. O mi sbaglio?»
Accettate il fatto che ogni persona coinvolta possa avere un
punto di vista diverso sulla situazione. Siate consapevoli
che le vostre conclusioni sono soltanto un’interpretazione
dei fatti e che quindi possono essere giuste o sbagliate. Dato che l’incertezza ci disturba, tendiam o spesso ad essere
precipitosi e a fare collegamenti che non esistono. Siate cauti con le interpretazioni.
Dimostrate comprensione dicendo che «chi fa, sbaglia».
Cogliete l’occasione per evidenziare ulteriori punti deboli
nel sistem a di sicurezza aziendale. In linea generale, i dipendenti sanno perfettamente quali rischi comporta il loro lavoro.
MIGLIORAREILSISTEMADI SICUREZZA
Prendete spunto dagli eventi indesiderati per analizzare più
da vicino il sistema di sicurezza aziendale e per migliorarlo. Esempio: se l’indagine d’infortunio dimostra che a determinare un evento sono state le scarse conoscenze di un
dipendente, è im portante che una delle prim e m isure da
adottare sia form are m eglio la persona interessata. Molte
volte è bene andare fino in fondo alla questione. Si potrebbe scoprire che negli ultimi anni l’azienda è stata interessata da incidenti la cui causa principale è uno scarso
know-how. Il problema è come poter far fronte a questa lacuna e migliorare le conoscenze dei dipendenti in materia
di sicurezza. Forse è opportuno migliorare l’introduzione
dei nuovi collaboratori o assumere personale più qualificato per l’esecuzione di determinati lavori.
Un sistema di sicurezza aziendale
comprende i seguenti punti.
Principi guida e obiettivi di sicurezza
Organizzazione della sicurezza
Formazione, istruzione, informazione
Regole di sicurezza
Individuazione dei pericoli, valutazione dei rischi
Pianificazione e realizzazione delle misure
Organizzazione dell'emergenza
Partecipazione
Tutela della salute
Controllo/Audit
L'analisi degli infortuni aziendali è un aspetto fondamentale del punto 5.
1
Fonte: SUVA - www.suva.ch
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SICUREZZA&AMBIENTE
di FedericaCapraro1
Le promesse mancate
del SISTRI
Cronistoria di un provvedimento che finora non è riuscito
ad offrire la semplificazione amministrativa e la riduzione
dei costi promesse alle imprese.
Il momento di calma,
dovuto all'en n esim a
proroga, lascia spazio
ad un bilan cio di un
anno e mezzo di convivenza con Sistri. Il prim o decreto infatti, il
D.M. 17 dicembre 2009,
di istituzion e del Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti (il famigerato SISTRI), voluto dal Ministero dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare e gestito dal Comando
dei carabinieri per la tutela dell'Ambiente, e già abrogato dal
testo unico Sistri, Dm 18 febbraio 2011, n.52, risale appunto
al dicembre 2009. Il decreto fissava i termini per l'iscrizione
delle imprese, l'ammontare e le modalità del pagamento dei
contributi, e la data di avvio del sistema, inizialmente prevista
per il 13 luglio 2010 e per il 12 agosto 2010 rispettivamente per
i due macrogruppi inizialmente individuati.
Quella data con una serie di proroghe successive, è stata fissata secondo scaglioni dal 1° settembre 2011 al 1° gennaio 2012,
a seconda della tipologia dell'azienda - prima i gestori di rifiuti,
poi i produttori suddivisi in funzione del numero di addetti anche se si vocifera già, dopo i recenti avvisi di garanzia disposti
dalla Procura di Napoli nell'am bito dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nell'aggiudicazione dell'appalto per la realizzazione di Sistri, di un'ulteriore proroga a giugno 2012.
Anche se, a ben guardare, ciò che viene continuamente prorogato non è tanto l'operatività di Sistri, bensì la convivenza dei
due sistemi, cartaceo e informatico. Infatti ciò che viene continuamente rinviato è l'art. 12 comma 2 del D.M. 17 dicembre
2009, unico articolo superstite del decreto, che stabiliva un mese di convivenza tra i vecchi adem pim enti cartacei e i nuovi
elettronici per “garantire l'adempimento degli obblighi di legge e la verifica della piena funzionalità del sistema”.
In ogni caso prorogando l'effettiva partenza del sistema si proroga anche l'entrata in vigore delle sanzioni previste e quindi
ci troviam o in una sorta di vuoto sanzionatorio visto che le
vecchie sanzioni previste per la gestione cartacea sono state cancellate dal quarto correttivo ambientale.
Quindi cosa avrebbe dovuto fare un'azienda produttrice di rifiuti per essere a posto con Sistri, e con la coscienza? Avrebbe
dovuto iscriversi entro i termini previsti, ovvero entro il 28 febbraio 2010 o entro il 30 marzo in funzione della tipologia di
1
azienda, prima i produttori sopra i 50 dipendenti, i trasportatori professionali ed i gestori di rifiuti (recuperatori, smaltitori, intermediari e consorzi), pagare il contributo per il 2010
entro gli stessi termini, ritirare i dispositivi usb secondo le indicazioni della Camera di Commercio, effettuare delle prove
di funzionamento e gli aggiornamenti richiesti dal sistema,
pagare il contributo 2011 entro il 30 aprile, data prorogata in
extremis e originariamente prevista entro il 30 gennaio, e soprattutto affannarsi ogni qual volta si avvicina la fatidica data di partenza. E cosa ha ottenuto? Dove sono la semplificazione degli adempimenti amministrativi e la riduzione dei
costi che gravano sulle imprese promessi da Sistri?
Permangono problemi evidenti di funzionamento del sistem a sia dal lato inform atico che pratico. Le tem pistiche necessarie per l'effettuazione delle operazioni sul portale e i mal
funzionamenti del sistema, come evidenziato dall'esperienza del click day organizzato dalle associazioni di categoria l'11
m aggio scorso, la fragilità del dispositivo usb, scelto com e
strumento principale per la gestione del sistema da parte delle aziende, il numero di mezzi di trasporto iscritti e il numero di mezzi che hanno effettivamente ritirato le black box, inferiore ai mezzi autorizzati al trasporto dei rifiuti pre Sistri.
Soprattutto le aziende lamentano il pagamento di un contributo per ben due anni, senza aver ricevuto alcun servizio, ma
da questo punto di vista il sistema si è ben cautelato visto che
l'art. 4 del D.M. 17/12/2009, ripreso poi dall'art. 7 del D.M.
52/2011 stabilisce che “il contributo si riferisce all'anno solare di competenza, indipendentemente dal periodo di effettiva fruizione del servizio”.
A questi costi si aggiungono quelli che le aziende volenterose hanno sostenuto per consulenze, formazione dei dipendenti e acquisto di software per l'interfaccia con Sistri.
Inoltre risulta preoccupante lo scenario che sembra delinearsi con un numero di mezzi autorizzati al trasporto nettamente
inferiore a quello preesistente che potrebbe verosimilmente,
secondo le leggi del mercato, tradursi in un aumento dei costi dei trasporti per la aziende produttrici di rifiuti e in maggiori difficoltà di reperimento del servizio.
Ma tornando all'attualità, com e avverrà la partenza per scaglioni? Inizialm ente prevista m a m ai pensata e organizzata. Com e verrà gestita la filiera tra produttori che utilizzano ancora il cartaceo e trasportatori e destinatari obbligati
in vece ad usare Sistri, visto ch e sem bra ch e form ulario e
sch eda Sistri, om ologo in form atico del form ulario, n on
possano coesistere?
In conclusione non ci resta che aspettare le indicazioni sul da
farsi dal Ministero e goderci le vacanze.
[email protected]
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LEGGI &NORME
di FrancoRigon
Piano di ristrutturazione
del debito
Caratteristiche di una normativa tuttora oggetto di
aggiornamento e integrazioni
Nei num eri precedenti della rivista (15 e 17) sono stati
esam in ati rispettivam en te il cosiddetto concordato stragiudiziale, sem pre m olto utilizzato dalle im prese in difficoltà, e la ristrutturazione del debito dell’im presa m ediante il piano di risanamento attestato, da attuarsi secondo le più recenti norm ative in m ateria.
Si procederà in questa sede all’esame di una ulteriore possibilità, anch’essa frutto della rinnovata norm ativa, denom inata piano di ristrutturazione del debito ex art. 182 bis
L.F. che può essere definita com e “antidoto” al concordato stragiudiziale ovvero com e “passaggio interm edio”
prim a del ricorso al concordato vero e proprio.
La norm ativa è abbastanza recente, essendo frutto della
riform a avviata dal Legislatore nell’orm ai lontano 2005
e che tutt’ora è oggetto di continui aggiornam enti e integrazioni per m eglio adattarla alle necessità attuali tanto ch e an ch e n el m aggio 2010 son o stati em essi n uovi
provvedim enti norm ativi di integrazione.
Dal lato pratico, a prim a vista, la procedura può sem -
brare m olto sem plificata rispetto alle norm e del vecchio
R.D. del 1942 (la cosiddetta Legge Fallim entare); tuttavia,
il preciso e puntuale supporto docum entale richiesto, a
com pletam ento dell’accordo raggiunto con uno o più creditori dell’im presa in crisi, fa divenire com plessa e articolata anche questa iniziativa.
Per una m aggior com prensione delle distinzioni tra i percorsi esam inati è sufficiente focalizzare i seguenti punti:
• con il concordato stragiudiziale si perviene a un accordo
diretto tra debitore e creditori. Tale accordo è estraneo a
qualsiasi intervento da parte degli Organi Giudiziari e nessuna pubblicità appare sul Registro Im prese; gli accordi tra
debitore e creditori intervengono in via rapida e tanto più
sono veloci, tanto è m eglio è per tutti;
• con il piano di risanamento attestato non è necessario un
accordo tra debitore e creditori, m a deve com unque essere “dim ostrata la fattibilità del piano” al fine di non far
sorgere una serie di iniziative giudiziarie da parte dei creditori. La dim ostrazione avviene tram ite la “attestazione
dell’esperto” che è parte sostanziale del piano; con il successivo deposito dello stesso al Registro Im prese se ne rendono pubblici i contenuti, per la dovuta inform ativa a tutti gli interessati e per rendere nulle le eventuali iniziative
da parte di creditori “furbi”;
• con il piano di ristrutturazione del debito ex art 182 bis L.F.
è richiesto un ulteriore elem ento sostanziale di non poco
conto, vale a dire l’om ologa del “progetto o piano” da parte del Tribunale com petente. Tale om ologa potrà avvenire dopo l’esam e e la valutazion e della docum en tazion e
presentata dal debitore comprensiva di attestazione da parte dell’esperto che ne deve conferm are sia la validità che
la fattibilità.
A m igliore esem plificazione, si può ritenere che l’accordo
di ristrutturazione del debito ex art 182 bis L.F. sia la procedura secondo la quale il debitore, identificata la possibilità di poter raggiungere un accordo transattivo con uno
o più creditori per im porti rilevanti e necessariamente superiori al 60% dei debiti totali, sottopone l’accordo alla valutazion e del Tribun ale. Q uest’ultim o, avvalen dosi soprattutto della “attestazion e dell’esperto”, ch e an ch e in
questo caso è parte sostanziale della proposta, verifica che
tutti i requisiti form ali e sostanziali della proposta stessa
siano rispettati e ne decreta pubblicam ente la fattibilità.
La pubblicazione della “om ologazione” e la m ancanza di
opposizion i alla stessa en tro breve term in e da parte di
eventuali interessati ne determ ina la definitività con tutte
le conseguenze del caso.
Unesempioconcreto
Il percorso, per la sua im portanza, va opportunam ente e
ulteriorm ente illustrato.
Ipotizziam o ch e un ’Azien da abbia debiti per 1.000 m a,
com e spesso accade a causa del negativo andam ento gestionale degli ultim i periodi, ha risorse attendibilm ente
realizzabili per 700; per tale motivo non riuscirà mai a soddisfare com pletam ente tutti i Creditori.
Tra i debiti totali (i 1.000), dipendenti, artigiani, Inps, Erario e qualche altro ancora sono i cosiddetti privilegiati, per
cui nel caso in esam e valutiam o che l’am m ontare totale
di questa tipologia di Creditori possa essere di 200; com e
è noto, i Privilegiati, proprio perché tali, devono essere pagati per intero se non addirittura con qualche m aggiorazione per interessi e sanzioni eventuali.
Anche per un’altra classe, vale a dire i “piccoli creditori”,
num erosi e per m odesti im porti, (stim iam o 100 in totale) si ritiene sia troppo difficoltoso e dispendioso avviare
delle trattative per una transazione, per cui sarà più opportuno pagarli subito e per intero.
I debiti rim anenti infine, per un totale di 700 (1.000 – 200
– 100 = 700) sono rappresentati da Banche e im portanti
fornitori: sette o otto Creditori “chirografari” in tutto.
Ma le risorse residue disponibili am m ontano solam ente
a 400 (700 m eno 200 m eno 100 = 400) alle quali vanno
sottratti alm eno 50 per pagare le spese “di procedura” per
cui le disponibilità finali non superano la m odesta som m a di 350.
L’accordo pertan to, potrà essere raggiun to per un pagam ento del 50% del credito (700x50% = 350), e il saldo
potrà essere versato in tem pi più o m eno rapidi in base alle stim e di realizzo dell’attivo, (crediti, m erci, ecc); dovrà
anche risultare, considerate attentam ente le alternative, più
vantaggioso rispetto ad altre ipotesi.
Non è sem plice dim ostrare a un Creditore che ricevere il
solo 50% del suo credito può essere vantaggioso, m a in
un a logica di caren za fin an ziaria, e per l’esperien za ch e
m olti hanno nel caso di una eventuale azione giudiziaria
e/o possibile fallim ento, alla fine la proposta risulterà conveniente e potrà essere accettata.
Si dovrà però dare ufficialità a tutto il progetto, com prensivo delle accettazioni dei Creditori, m ediante deposito al
Registro Im prese di tutta la docum entazione prevista e dell’istanza al Tribunale com petente affinché possa procedere alla om ologa.
Anche in questo caso la “Relazione di un Esperto” sarà il
cardine su cui si baserà la valutazione del Tribunale per
approvare il tutto, non potendosi ipotizzare che ciò possa avvenire senza alcun controllo sostanziale e di m erito.
Banche e Creditori “sacrificati” infatti, hanno l’esigenza di
avere un docum ento ufficiale, necessario per poter giustificare la perdita em ergente sia al proprio interno (Direzione, Titolari, Soci, ecc.) sia all’esterno e soprattutto verso il
Fisco, che vigila attentam ente affinché non vi siano sottostanti i soliti trucchi per eludere la tassazione degli utili.
Tuttavia, an ch e questo iter procedurale in n ovativo, studiato per sem plificare e velocizzare le procedure di intervento quando un’im presa è in crisi, presenta delle difficoltà operative essendo privo, appunto per la recente em an azion e, di “casi di studio” ch e n e com pletin o le in terpretazioni attuative.
Ecco quindi che un accordo tra Debitore e i principali Creditori, ottenibile anche in tem pi relativam ente rapidi per
l’interesse delle parti ad agire velocemente, può “incagliarsi”
al m om ento della predisposizione delle docum entazioni
richieste e anche al m om ento della valutazione da parte
del Tribunale.
È quindi di fondam entale im portanza che la “Relazione
dell’Esperto” sia basata su una verifica com pleta, scrupolosa e accorta di tutti gli aspetti del “Piano”, spaziando dall’esattezza dei dati contabili alla verifica delle risorse disponibili, oltre che alla consistenza di quelle realizzabili.
Alla form azione di tali elem enti valutativi sarà di fondam en tale im portan za il con tributo delle strutture Azien dali quali am m in istratori, respon sabili am m in istrativi,
com m erciali e tecnici, consulenti esterni e m aestranze in
genere.
Elem en ti oggettivi quin di (dati con tabili e accordi raggiun ti) e soggettivi (valutazion i e ipotesi) an dran n o a
costituire l’in siem e del progetto ch e deve escludere ogn i
dubbio di fattibilità e realizzabilità in quan to in dipen den ti da fattori estern i. In m an can za di ciò si risch ierebbe di cadere n ei m ean dri delle disposizion i, supposizion i e in terpretazion i più o m en o fan tasiose, ch e poco giovan o all’in teresse di Creditori e an ch e dello stesso debitore.
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FIEREEDEVENTI
acuradellaredazione
MADE EXPO:
tutte le novità per il 2011
Dal 5 all’8 ottobre la quarta edizione della manifestazione.
Housing sociale, ristrutturazioni, verde e nuovo salone per
componenti e contract sono alcune delle proposte.
MADE expo torna con il nuovo appuntam ento autunnale.
La m anifestazione fieristica dedicata all’intero m ondo delle
costruzioni e del progetto si riconferm a alla sua quarta edizione com e punto di riferim ento internazionale per il settore edilizio. Ne è conferm a la scelta di organizzare a MADE
expo gli Stati Gen erali delle Costruzion i, l’adesion e delle
m olte associazioni di categoria che supportano la fiera e l’inserim ento di tante im portanti novità che am pliano l’offerta
m erceologica e culturale.
“MADE expo è ormai un momento rappresentativo per il mondo
delle costruzioni – afferma Andrea Negri, presidente di MADE
eventi srl - anche grazie alla sua natura articolata, con un nutrito
programma di iniziative che animano il momento espositivo. La rilevanza di MADE expo è riconosciuta ormai a livello internazionale. L’inserimento di nuovi percorsi espositivi e approfondimenti sui
temi del costruire e del ristrutturare fanno della manifestazione di
Milano un punto strategico e unico nel panorama fieristico internazionale”.
Proprio la forte vocazione all’internazionalizzazione quest’anno ha spinto gli organizzatori verso lo slittamento di data per conciliare le esigenze dei calendari fieristici internazionali e rispondere alle richieste dei sempre maggiori espositori e visitatori.
“La prossima edizione di MADE expo convalida un fenomeno in
forte crescita, sia in termini di aziende aderenti, sia di superficie
espositiva dedicata – aggiunge Giulio Cesare Alberghini, am -
ministratore delegato di MADE eventi srl. Imprenditori ed esperti del settore scelgono MADE expo perché guarda al futuro delle costruzioni e si impegna a proporre opportunità di business per le aziende che hanno bisogno di uscire dalla situazione di ristagno economico e soluzioni innovative da applicare nelle diverse fasi della costruzione e ristrutturazione edile.”
Unventagliodi proposte
Novità della quarta edizione di MADE expo, tra le altre, è Components & Contract, il nuovo Salone dei Componenti, Materiali, Tecnologie e Macchine per il Design, il Contract e la Decorazione d’Interni. Perfettamente inserito nel tessuto espositivo di MADE expo, il Salone Components & Contract risponde
a precise esigenze del settore: colmare l’assenza in Italia di un
grande evento fieristico internazionale capace di avvicinare
mercati lontani e di agevolare il comparto alla ricerca di nuovi canali di vendita, come il contract nei suoi vari aspetti, e di
innovazione di prodotto.
Prom ozione dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico,
attenzione al m ondo del progetto e costante vicinanza alle
aziende e alle loro necessità di sviluppare occasioni di business: ecco i temi su cui punta MADE expo per l’appuntamento di ottobre. Ampio spazio a prodotti innovativi e altamente
performanti in grado di coniugare estetica, eco-sostenibilità e
forte orientamento verso i trend che caratterizzeranno il mercato delle costruzioni dei prossimi anni: valorizzazione del-
l’esistente, recupero e ristrutturazione e housing sociale, la nuova frontiera di business per le imprese.
Federcostruzioni, la Federazione aderente a Confindustria in
cui si riconoscono gli interessi com uni della filiera delle costruzioni, riconferm a la collaborazione con MADE expo, riconoscendola fiera di riferim ento del settore dell’edilizia e
dell’architettura. Alla luce di questo legam e Federcostruzioni proprio a MADE expo organizzerà la presentazione del secondo Rapporto sul m ercato delle costruzioni, elaborato sui
dati provenienti da circa 70 associazioni di categoria e relativo a tutti i principali segm enti produttivi delle costruzioni,
e del prim o Rapporto sullo stato dell’innovazione nel settore delle costruzioni.
Dopo il successo dello scorso anno torna il Forum della Tecnica delle Costruzioni. Una seconda edizione che, grazie alla
partnership con Federcostruzioni e alla costituzione di un Comitato Scientifico, proporrà un fitto programma di convegni
e approfondimenti, per offrire a un pubblico trasversale spunti di dibattito su tematiche che guardano alle modalità del costruire contemporaneo, alla salvaguardia dell’ambiente e alla
sostenibilità, al social housing nonché ai materiali e tecnologie legati all’edilizia antisismica, alle tecnologie antincendio,
all’innovazione tecnologica e ai sistemi di controllo.
MADE expo sostiene la ripresa del settore delle costruzioni.
Nell’attuale situazione di mercato diventa sempre più importante sviluppare le potenzialità date dalle riqualificazioni e dalle ristrutturazioni, cogliendo le opportunità offerte dal patrimonio tutto italiano di oltre 5.000 borghi e centri storici da ristrutturare. La seconda edizione del salone “Borghi & Centri
Storici” si propone come uno spazio dove presentare le elevate competenze tecniche e conoscitive della filiera in materia di
restauro, progettazione, bioarchitettura e nuove fonti di energia, al servizio di un grande progetto strategico per il nostro
Paese, anche in chiave di attrazione di investimenti dall’estero.
Tema prioritario oggi per il mondo dell’edilizia è anche il social housing, un’importante opportunità per rilanciare il settore e al contempo migliorare la qualità dell’edilizia residenziale italiana. MADE expo offre massima visibilità alla tematica con una mostra e un convegno organizzati in collaborazione con My Exhibition. La mostra espositiva dal titolo “Social Home Design 2011” sarà allestita in un’area di 1.000 mq
dove architettura, contract design ed edilizia saranno impegnate nell’allestimento di quattro case, progettate da firme prestigiose dell’architettura, prefabbricate e completamente finite e arredate coniugando i canoni dell’edilizia sociale e il design tipico del made-in-Italy. Gli alloggi saranno completati
da un’area verde, un orto urbano e un’area wellness condominiale. Mentre il convegno in programma fornirà, grazie agli
interventi dei maggiori esperti del settore, le novità in tema di
housing sociale ad architetti, progettisti, imprese e istituzioni.
Ampio spazio anche al tema dell’ambiente, dell’habitat contem poraneo e dell’architettura sostenibile. Nell’Anno Internazionale delle Foreste, MADE expo diventa un cantiere verde con “AAA Agricoltura, Alimentazione, Architettura” un’iniziativa interamente dedicata alle nuove tendenze dell’architettura green dove le aziende aderenti presentano proposte sulle tendenze nella progettazione di nuovi edifici nel pieno rispetto dei principi di eco-sostenibilità, coniugando lo sviluppo tecnico e professionale con il progresso urbano. Diverse
iniziative permetteranno di condividere le conoscenze riguardanti le scienze “verdi” e le tendenze più avanzate dell’architettura sostenibile stimolando un utile interscambio di saperi e conoscenze tra architetti, ingegneri e agronomi. Il convegno “Bring the forest in the city” presenta la nuova sfida della Vegetecture, l’architettura che usa le piante come elemento
attivo di costruzione. All’interno dello spazio AAA verranno
inoltre allestite due mostre tematiche Vegetecture e Agricoltura & Alim entazione che presenteranno opere legate alle tematiche green con opere che adottano i sistemi tecnologici in
relazione all’efficienza energetica, ai materiali e alle tecnologie sostenibili. Una sezione dello spazio sarà dedicata al premio internazionale Natural Born Object Design Award, che
promuove l’uso dell’elemento vegetale vivo all’interno della
casa con la sua applicazione agli oggetti di uso quotidiano.
Workshop e seminari dedicati ai professionisti sui temi della
manifestazione si susseguiranno durante la manifestazione.
Segnali di futuro
MADE expo ha aperto la sua campagna promozionale con il
grande evento scenico “Segnali di futuro” che per una settimana ha invaso la stazione centrale di Milano con un vero e
proprio cantiere virtuale.
Dal 14 al 20 giugno per dieci ore al giorno, la Sala ex-biglietterie della Stazione Centrale, dove transitano circa 400.000
persone ogni giorno, si è trasformata in un grande cantiere virtuale grazie a un sapiente gioco di videoproiezioni. Attraverso l’uso di tecnologie digitali innovative, i volumi architettonici hanno subito una continua trasformazione, rompendo la
staticità dell’ambiente e creando un flusso visivo che ha trascinato il pubblico involontariam ente nel superam ento dei
tradizionali modelli di interpretazione.
Con questo spettacolo MADE expo ha rotto gli schemi della
tradizionale form ula espositiva, portando a conoscenza del
grande pubblico le particolarità e le innovazioni tecnologiche
e strumentali che caratterizzeranno il futuro dell’edilizia contemporanea.
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FIEREEDEVENTI
acuradellaredazione
La biennale del legno
(30 maggio – 3 giugno) rafforza
il proprio ruolo di fiera di
riferimento a livello mondiale.
Costruzione leggera, tecnologia
per la finitura delle superfici e
bioenergia dal legno sono stati
gli apprezzati temi centrali.
La LIGNA HANNOVER 2011 ha chiuso felicemente i suoi battenti ad Hannover con un profilo internazionale ancora più
spiccato rispetto alle scorse edizioni. “Con il suo tema conduttore ‘Making m ore out of wood: innovativa, efficiente,
proiettata nel futuro’, la biennale del legno ha raccolto i consensi unanimi di visitatori ed espositori. Questa edizione ha
messo le ali alla ripresa dell’industria forestale e del legno, che
mostra nuova forza e nuovo vigore", ha dichiarato Stephan
Ph. Kühne, del CdA della Deutsche Messe AG, in occasione
della conferenza stampa finale.
“Espositori e visitatori considerano la LIGNA di HANNOVER
appuntamento per eccellenza con le novità del settore e punto d'incontro ideale per i loro contatti d'affari. Sanno che è qui
che l'innovazione genera business”, ha affermato Kühne, sottolineando che, grazie agli ottimi risultati raggiunti, la LIGNA
ha rafforzato ulteriormente il proprio ruolo di fiera di riferimento per il settore a livello mondiale.
Nei cinque giorni di fiera 1.765 espositori di 52 Paesi hanno
presentato le loro novità su un’area netta di 130.000 m etri
quadrati. I maggiori Paesi espositori dopo la Germania sono
stati quest’anno l'Italia, l'Austria, la Spagna, la Cina (compresa Taiwan), la Svizzera, la Danimarca, la Turchia, la Svezia, i
Paesi Bassi. I 13 padiglioni e l'area scoperta del quartiere espositivo hanno ospitato un caleidoscopio di innovazioni.
26%inpiùdi visitatori dall'estero
La m anifestazione ha registrato 90.000 visitatori: il 13% in
più rispetto alla scorsa edizione. E se è vero che da sem pre
la m anifestazione esercita un forte richiam o internazionale,
è altrettanto vero che quest'anno l'aum ento del num ero dei
visitatori specializzati esteri ha registrato però un picco im pressionante: il 40% circa dei visitatori provenivano dall'estero - il 26% in più rispetto al 2009. "Un risultato davvero
sorprendente", ha evidenziato Kühne. I visitatori sono arrivati da 90 Paesi, con i m aggiori increm enti di affluenza soprattutto dalla Russia, dalla Finlandia, dalla Gran Bretagna,
dall'Austria e dalla Svezia. Anche dagli USA e dai Paesi Bassi, com unque, sono arrivati più visitatori. Un visitatore su
due era responsabile decisionale ad alti livelli dirigenziali.
Sono stati quindi avviati num erosi progetti, sono state concluse trattative concrete e stabiliti nuovi, prom ettenti contatti d'affari. Rispetto al 2009 sono stati firm ati il 30% di ordini in più - un dato davvero im pressionante", ha riferito
Kühne, sottolineando che gli espositori hanno apprezzato la
com petenza sia professionale sia decisionale dei visitatori.
Riccardo Quattrini, Sales & Marketing Director del Cefla Finishing Group, ha affermato: “Sin dal primo giorno di fiera abbiam o stabilito eccellenti contatti qualificati. E questo ci fa
guardare con ottimismo alla seconda metà del 2011”.
“Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo che abbiamo fatto negli ultimi due anni ci hanno consentito di presentare ad Hannover numerose innovazioni tecniche. Quest'anno era anche
il 50esimo anniversario della nostra presenza in fiera. Dal punto di vista strategico, noi guardiamo alla LIGNA come alla nostra vetrina internazionale: ci sembra quasi di giocare in casa
presentando qui le nostre soluzioni alla nostra clientela di settore. Abbiamo registrato una fitta presenza di visitatori in tutti e cinque i nostri stand, riscontrando uno straordinario interesse nei confronti delle nostre novità. Siamo certi che i positivi effetti della LIGNA daranno una nuova e duratura spinta alla nostra attività”, ha affermato Raphaël Prati - Communications Manager SCM Group.
riscosso grande interesse soprattutto le ultimissime tendenze
del design e gli innovativi processi per la nobilitazione delle
superfici. Molti operatori si sono dettagliatamente informati
su soluzioni che prevedono ampio margine per la personalizzazione dei prodotti, ad esempio la stampa digitale.
Bioenergiadal legno
La bioenergia dal legno ha suscitato grande interesse sia in fiera sia sui media. La bioenergia incontra grandi favori nel mix
energetico ed è considerato un tema molto attuale e importante nel settore. Nella cornice del 3° Forum internazionale sull'economia e sull'export della bioenergia - organizzato dall'Associazione federale tedesca per le bioenegie (BBE) e dalla VDMA
- esperti di tutto il mondo si sono confrontati sull'apertura e sullo sviluppo dei mercati internazionali delle bioenergie.
Handwerk, Holz&mehr (Artigianato, legno&altro),
veraepropria“fieranellafiera”
Handwerk, Holz & mehr si è ormai imposto come appuntamento specialistico per i falegnami e i carpentieri nella cornice della LIGNA. Nei padiglioni riservati all’appuntamento gli
espositori hanno presentato il quadro completo dell'offerta
per l'artigianato del legno e la costruzione in legno.
Presentazioni speciali, forumecongressi
Uno dei momenti forti dell’edizione di quest'anno è stata la
seguitissima conferenza in occasione dell'Anno internazionale delle foreste che ha affrontato il tema delle strategie da perseguire per un'industria forestale e del legno davvero sostenibile in ambito tedesco ed europeo.
Altro m om ento di richiam o della biennale del legno è stato
il Progetto UE di ricerca e innovazione “IN2WOOD”, che
coinvolge 13 partner di sei regioni boschive europee. Durante il congresso "Sostenibilità dell'industria forestale e del
Grandeapprezzamentoper i temi trattati
LIGNA Hannover 2011
indica una ripresa del settore
I tem i centrali della m anifestazione - che sono stati la costruzione leggera, la tecnologia per la finitura delle superfici
e la bioenergia dal legno - hanno incontrato il pieno interesse dei visitatori. L’im piego efficiente delle risorse sta diventando una sem pre più sentita priorità in m olti am biti dell'industria. “L'edizione di quest'anno rispecchiava chiaramente
questo tipo di evoluzione”, ha evidenziato Kühne, sottolineando la grande attenzione dedicata ad esem pio alle soluzioni di costruzione leggera per la produzione dei m obili.
Anche la presentazione speciale "lightweight.network", nel
padiglione 24, era dedicata al rapporto tra m acchine e com ponenti in subfornitura per l'industria del m obile. In questa
cornice ha fatto il suo debutto la prim a conferenza internazionale sulla costruzione leggera “Think Light”.
Nuovetecnologieper lafinitura
Anche la tecnologia industriale per la finitura delle superfici
era ampiamente rappresentata alla LIGNA in tutti i suoi ambiti: da sistemi di produzione a innovativi materiali di rivestimento, a materiali ausiliari e servizi. Tra i visitatori hanno
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legno com e prem essa per uno sviluppo europeo intelligente, sostenibile e integrato", il settore forestale e del legno si
è confrontato sulle sfide del m utam ento clim atico elaborando strategie per il m antenim ento e il rafforzam ento della propria com petitività.
Grande attenzione è stata dedicata anche alla sensibilizzazione delle nuove leve a garanzia del futuro del settore. Si è tenuta la presentazione "Ricerca e Insegnamento", e si è assegnato il premio "Arte giovane" ("Junge Kunst") nella cornice
della mostra speciale "Wonders in Wood". Il concorso per studenti LIGNA Talents ha suscitato grande entusiasm o tra le
squadre partecipanti. Con i loro contributi nelle categorie Film,
Program m azione CNC e Giornalism o, i giovani hanno dimostrato notevoli capacità di coinvolgimento e di creatività.
Presentazioni speciali com e "Energia dal legno", una linea
di produzione di legno com bustibile, una catena di flusso
dei dati, proposte di form azione e di aggiornam ento per gli
operatori del com parto, i cam pionati degli spericolati conducenti di m acchine forestali, e inoltre congressi forum e
convegni, hanno com pletato e arricchito il fronte espositivo
della LIGNA HANNOVER. Ancora una volta in pubblico ha
espresso notevole gradim ento per le gare internazionali della "STIHL®TIMBERSPORTS®SERIES", che hanno visto i professionisti contendersi la vittoria m ettendo in cam po tutta
la loro abilità nell'im piego dell'ascia e della sega per il taglio
dei tronchi. Il nuovo portale video www.ligna.tv ha registrato un'altissim a audience virtuale: più di 5.000 visitatori - oltre la m età dei quali dall'estero - hanno seguito le trasm issioni live dalla fiera e i num erosi reportage sulle novità. Anche le visite guidate allo stand del vector Forum hanno riscosso, com e sem pre, grande attenzione da parte dei visitatori. La prossim a LIGNA si terrà, sem pre ad Hannover, dal 6
al 10 m aggio 2013.
INCONTRI INAZIENDA
di Natasha Roveran
Qualità sotto tutti
i punti di vista
L’immagine dei palazzi più belli e antichi di Verona e del lago di Garda
è affidata alla lunga esperienza di Tommasi Lavorazione Legno,
cliente del consorziato GriFfer ALCOFER.
p o rtan ti si trovan o in Piazza Bra’,
sem p re n ella città scaligera, e n ei
din torn i del lago di Garda.
L’età dell’azienda può ingannare. Anch e se h a alle spalle un a lun ga esperien za, l’im m agin e è in n ovativa e i
m acch in ari son o ad alta tecn ologia:
in fatti, con tin ua Claudio Tom m asi,
“d isp o n iam o d i u n ’attrezzatu ra a
con trollo n um erico, cen tro di lavoro com puterizzato e lavoriam o in rete. Abbiam o an ch e di un aggiorn ato sito in tern et”.
Stileepersonalizzazione
“Ab b iam o 70 an n i d i vita. Siam o
un ’azien da ch e h a un ’im m agin e di
alta qualità” esordisce così Claudio
Tom m asi, respon sabile ven dite dell’azien da. “La n ostra im presa copre
un a superficie di 5.000 m etri quadrati, com presi gli spazi per la produzion e, gli uffici, l’esposizion e e i
depositi per il legn am e”. Il person ale è form ato da un a decin a di lavoratori, anche se la struttura può ospitarn e m olti di più.
La nicchia di lavoro rispecchia la filosofia che accom pagna da sem pre i
proprietari: si occupano, infatti, della ristrutturazione del centro storico,
“dove servon o prodotti di qualità”.
Grazie all’abilità, m a anche a un pizzico di um iltà, cosa che da sem pre li
contraddistingue, hanno conquistato m olti clienti im portanti. Tra i lavori eseguiti si può ricordare la Casa
di Romeo, il palazzetto medievale più
conosciuto di Verona. Altre opere im-
“Produciam o tre m odelli di finestre:
un o di stile Liberty con tecn ologia
2010-2015 ed estetica tale e quale a
quella di in izio ‘900 - un esem pio
caratteristico delle nostre zone - che
si chiama ‘Veronavecchia’. Un secondo
tipo si chiam a ‘Barocco’. Poi ne facciamo uno moderno, completamente
liscio e m olto pulito, sen za arzigogoli di lavorazione”. I serram enti realizzati sono adatti alle CaseClim a C,
B. A e, all’occorrenza, anche Gold. A
co m p letam en to d ella p ro d u zio n e
forniscono anche porte, portoncini,
porte blindate rivestite in legno, sistem i oscuranti, vetri e vetrocam ere
di ogni tipo. “Lavoriam o tutte le essenze. Siam o m olto elastici con la richiesta. Soddisfiam o esigenze e perso n alizziam o i n o stri p ro d o tti. In
ogni modello ci sono diverse varianti,
ad esem pio: in glesin e fatte in m an iera diversa, m an iglie e dotazion i
personali, m ontate in base alla scelta del cliente oppure alle preferenze
nella gamma. Proprio per questo motivo ci serviam o da fornitori scelti e
specializzati”.
Tutti gli articoli di Tom m asi Lavorazione Legno sono certificati e provvisti di m arcatura CE.
“Nostro fiore all’occhiello per quanto riguarda le fin estre è il ‘Veron avecchia’, un prodotto artigianale fatto con im pianti m odernissim i m a rifin ito artigian alm en te. Ci con sen te
di proporre dei particolari difficili da
trovare sul m ercato, perch é preten dono una rotazione di impianti e tecn ologie all’avan guardia, un a con oscenza dei criteri di esecuzione e un’esperienza del legno com e m ateria”.
Ogni lavoro è eseguito direttam ente
n el laboratorio, dalla laccatura alla
verniciatura. Solo la posa in opera è
affidata a delle squadre esterne, “che
però sono con noi da 30 anni. Gente di assoluta affidabilità, sicurezza e
garanzia di buon com portam ento”.
Mercatoeclienti
L’im presa lavora solo su com m essa,
quasi esclusivam ente nella provincia
di Verona. La sua clientela è com po-
sta da privati e im prese m a, soprattutto, da professionisti e architetti, i
quali rappresentano il 50% degli acquirenti. “Nella nostra area operativa abituale quando qualcuno ha dei
problemi viene da noi. Siamo un punto di riferimento. Abbiamo solo clienti soddisfatti. Non abbiam o una sola contestazione nei nostri 70 anni di
vita. Il m otivo? Forniam o il prodotto, il supporto e, soprattutto, diam o
articoli che necessitano di pochissim a assistenza”. Nella sua lunga attività l’azienda ha lavorato con m olti
architetti fam osi com e, ad esem pio,
Carlo Scarpa.
Primalaqualità
“Oggi il m ercato chiede prezzi bassissim i e i clienti sono orientati più
verso il risparm io. La nostra politica,
invece, è quella di guardare prim a la
qualità e poi il prezzo, contenendo
un rapporto prezzo-qualità m olto
conveniente”. La crisi econom ica ha
colpito anche questa azienda poiché
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n on lavora con l’estero e n ella sua
nicchia professionale si sono inseriti m olti concorrenti. L’introduzione
della detrazione Irpef del 55% ha dato un piccolo aiuto, provocando un
carico di lavoro m aggiore n ella seconda parte dell’anno rispetto al prim o sem estre. Anche se la situazione
è in ristagno sono, com e loro abitudine, fiduciosi e ottim isti verso le opportunità del futuro.
Il migliorealleato?Il passaparola
Per far con oscere la propria attività
a ch i arriva direttam en te in fabbrica, h an n o allestito un o sh ow room
in cui “è esposta una parte della produzion e: vari m odelli con fin iture
diverse, secon do la preferen za del
p ro fessio n ista o d i ch i sceglie”. Il
veicolo di com un icazion e più im portante però “è il tam tam dei clienti. Proprio per tale m otivo ci preoccu p iam o co stan tem en te d i avere
clien ti soddisfatti, ch e parlin o ben e
di n oi”.
NOTIZIE
NOTIZIE
INDAGINI
ECONOMIA
Nel M editerraneo cresce il Pil
ma rimangono i divari sociali
Il Censis ha presentato la ricerca “ il Mediterraneo diventa adulto” , riguardante i Paesi del Mediterraneo, cioè quelli, nella riva
sud, compresi tra Marocco e Turchia.
Il Pil rilevato nell'area è pari a 1444 miliardi e rappresenta il 2,5% del Prodotto
interno lordo mondiale. I sistemi economici sono più dinamici rispetto a quelli occidentali: negli anni 2004-2009 l'indicatore cumulativo è cresciuto del 22,4%, il doppio rispetto a quello mondiale.
I divari rimangono però rilevanti. In Israele, Libia e Turchia il reddito pro-capite è
superiore alla media mondiale, mentre in
Marocco, Egitto, Palestina e Siria non si
raggiungono i 3000 dollari all'anno. Tra
nord e sud le diversità sono marcate. Basti pensare che la ricchezza di un italiano
è pari a 17 volte quella di un egiziano e
13 a quella di un marocchino.
Tra gli anni 2000 e 2009 i consumi sono
aumentati del 38,3%, così come il flusso
degli investimenti esteri che è passato da
21 a oltre 35 miliardi di dollari.
I l bacino dei lavoratori comprende 98,5
milioni di persone e la componente giovane e istruita viene penalizzata, portando il tasso di disoccupazione giovanile al 27%.
L'Italia ha una posizione di rilievo come
partner commerciale privilegiato di diversi
Stati dell'area. Èil primo fornitore della Libia e il suo sbocco favorito per le esportazioni. Qui si trovano più di cento imprese
italiane, collegate ai settori petrolifero, delle infrastrutture e meccanico. È molto presenta anche nelle economie di Tunisia, Algeria, Egitto e Siria.
SONDAGGI
Il Pil italiano cresce.
Segnali positivi a livello
europeo e mondiale
Nel 2010 il Prodotto interno lordo italiano è cresciuto
dell'1,3%, interrompendo la flessione che ha colpito l'Italia nel biennio 2008-2009. Aumenti maggiori sono
stati registrati al Nord-Ovest (1,7) e al Nord-Est (2,1%).
Nel Centro e Sud del Paese la crescita è stata contenuta, rispettivamente 1,2 e 0,2%.
Nel resto dell'Europa si registra una crescita dello 0,9%
della produzione industriale nell'area euro e di un punto percentuale nell'intera Unione.
A livello mondiale l'attività economica è in forte espansione, anche se nell'ultimo trimestre c'è stato un rallentamento a causa del terremoto in Giappone e della moderazione degli Stati Uniti. Le previsioni future sono favorevoli, tuttavia le tensioni in Medio Oriente e Nord Africa, unite ai tragici eventi giapponesi, hanno acuito le incertezze. Secondo le proiezioni del Fondo monetario
internazionale il prodotto mondiale, aumentato del 5% nel 2010, si attesterà al 4,5%
nell'anno in corso e nel prossimo.
LEGNO-ARREDAMENTO
Poco esperti i consumatori europei Crisi: export positivo
ma non basta
Eurobarometro ha pubblicato uno
studio effettuato in 29 paesi Ue
in occasione del Vertice europeo
dei consumatori. Dai dati emerge
un quadro scoraggiant e: solo il
58% dei consumatori riesce a leggere correttamente gli ingredienti di un’etichetta e il 18% non riesce a trovare la data di scadenza.
Meno del 50% si è dichiarato sicuro, informato e tutelato come
consumatore.
Per quanto riguarda le capacità finanziarie, due su dieci non sono riusciti a scegliere l'offerta più conveniente per
l'acquisto di un televisore a LCD. Il 33% pensava che il marchio CE significasse
“fabbricato in Europa”. Solo il 25 sapeva il significato esatto, cioè “conforme alla legislazione dell'Ue”.
Anche sul fronte ricorsi le notizie non sono delle migliori. Gli anziani e le persone meno istruite sono più restii a fare ricorso e la maggior parte degli intervistati non conosce il diritto di restituzione, sostituzione o riparazione di un prodotto difettoso.
Secondo i dati riferiti dall'Ufficio Studi Cosmit/ FederlegnoArredo, per le aziende della filiera legno-arredo si registra un trend positivo negli ultimi mesi del 2010 rispetto ai primi mesi dell'anno. Agli ottimi risultati dei
mercati esteri si contrappone tuttavia un mercato interno che non dà chiari segni di ripresa: il +3% registrato
nel 2010 (per un totale di 26,7 miliardi di euro) non appare sufficiente a invertire il trend negativo. All'inizio
del 2011, infatti, le esportazioni sono aumentate del 9%,
invece il fatturato sul mercato nazionale registra una
flessione del 6,6%. Nei prossimi mesi, inoltre, è previsto un ulteriore allargamento della forbice tra esportazioni e consumi interni.
EDILIZIA
SVILUPPO
Italia in ritardo su R&S
203 abusi al giorno
negli ultimi 6 0 anni
Paolo Berdini, docente di Urbanistica all’Università Tor Vegata, ha pubblicato il libro
"Breve storia dell'abuso edilizio in Italia". Tra i dati che ha
raccolto spicca il numero di
abusi edilizi dal 1948 a oggi:
4 milioni e 600 mila, più di 74
mila all'anno e quindi 203 al
giorno. Gli alloggi abusivi superano quota un milione e 700
UNIONE EUROPEA
mila. L’abusivismo è diventato, negli anni, parte integrante del sistema economico nazionale. L’indebolimento della
legalità in campo urbanistico,
territoriale e paesaggistico sta
portando inoltre a un consumo incontrollato del suolo. Tra
il 1956 e il 2011 le superfici
artificializzate sono aumentate del 500%.
LEGISLAZIONI
Sostegni
all'internazionalizzazione
Introdotta la direttiva
sui ritardi di pagamento
La Commissione europea sta preparando
una proposta per una
nuova strategia di internazionalizzazione
delle Pmi. L'ha affermato Antonio Tajani,
vicepresidente Ue e
responsabile di industria e imprenditoria.
Ha inoltre ricordato
che all'interno dell'Unione e in alcuni mercati esteri vi
sono organizzazioni di servizi e programmi di sostegno
per gli affari delle piccole imprese al di fuori della Comunità. Inoltre in Cina sono stati istituiti un Centro per
le Pmi europee e un Helpdesk Pmi, che dà un supporto
pratico a diritti di proprietà intellettuale.
La direttiva 2011/ 7/ UE è stata introdotta per rafforzare le tutele delle imprese
contro i ritardi di pagamento, soprattutto a vantaggio delle Pmi. Ci saranno due
diverse discipline: una per i pagamenti tra imprese e una per quelli tra pubbliche
amministrazioni e aziende.
Nelle transazioni tra imprese è stata ripresa la direttiva 2000/ 35/ CE che non prevede un termine di pagamento armonizzato nell’Ue e dà al massimo 30 giorni di
tempo per il pagamento, finiti i quali scattano gli interessi di mora. Questi sono
pari al tasso applicato dalla Bce, maggiorato di 7 punti percentuali. Si possono
concordare termini più lunghi, ma non devono superare i 60 giorni.
Nelle transazioni con la pubblica amministrazione si prevede un’armonizzazione a
livello europeo e l'introduzione di un termine massimo di 60 giorni, oltre i quali
maturano gli interessi di mora a favore delle imprese. Questi possono essere determinati liberamente dalle imprese con un contratto. Anch’essi sono pari al tasso applicato dalla Bce, ma maggiorati di 8 punti.
La direttiva deve essere recepita dagli stati membri entro il 16 marzo 2013. Per
avere ulteriori informazioni sulle norme introdotte è possibile consultare la Gazzetta Ufficiale all'indirizzo http:/ / eur-lex.europa.eu/ it/ index.htm
CODICE APPALTI
SOCIETÀ
In vigore il Regolamento
del codice appalti
Italiani con meno valori,
più aggressivi e depressi
Dall’8 giugno è entrato in vigore il Regolamento di attuazione del codice degli appalti. Con questo provvedimento cambia il modo di programmare e gestire le gare
di progettazione: niente più massimo ribasso ma nuove
formule per frenare gli sconti anche in presenza di offerte vantaggiose. Nel settore dei lavori pubblici l'impatto
è significativo. Per molti potrebbero scattare
premi di qualificazione
e accesso a nuove fasce, legate alle classifiche intermedie destinate alle Pmi. Altra novità è la validazione obbligatoria dei progetti
posti a base di gara.
Un indagine del Censis ha rivelato i mali
della società italiana. I riferimenti valoriali e gli ideali comuni sono sempre più
deboli e la consistenza di legami e relazioni sociali è più fragile. Per l’85% degli
italiani ognuno è arbitro dei propri comportamenti e ritiene che le regole possano essere aggirate. Soprattutto tra i più
giovani nel divertimento è ammessa la trasgressione. Per il 48,6% degli intervistati bisogna difendersi da soli, anche con le
cattive maniere, quando è necessario.
Crescono le forme di violenza dovute alla
perdita di controllo e all'aggressività. Anche le forme di dipendenza sono in preoccupante aumento. Le persone prese in carico dai Sert sono aumentate del 2,5%,
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L'Italia spende per Ricerca e Sviluppo l’1,53% del Pil,
poco più della metà del valore del 3% fissato dall’Ue
in riferimento alla strategia Europa 2020. Il Paese è a
metà classifica nel ranking comunitario e il distacco
dagli altri Stati membri si sta via via riducendo, grazie a un tasso medio annuo di crescita del 7,9% della
spesa sostenuta dalle imprese. Piemonte e Lazio sono
già al di sopra dell’obiettivo, mentre nel Sud la crescita è più contenuta.
Il posizionamento dell’Italia è influenzato dalla struttura industriale: infatti la spesa in R&S si concentra
soprattutto nelle imprese di grandi dimensioni.
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così come i giovani consumatori a rischio
di bevande alcoliche che sono il 16,6%.
Il consumo di dosi giornaliere di antidepressivi, legato a forme di depressione,
registra un aumento del 114,2% rispetto
al 2001.
RECENSIONI
di EnricoFlorentino
Edizioni Hudsucker pp. 356
• € 2 4 ,0 0
“
Perché recensire un
ottimo manuale sulla
vendita di servizi
finanziari e assicurativi la vendita per eccellenza
dell'invisibile - su una
rivista dedicata a chi
quotidianamente vende
cose “visibili”, serramenti
o mobili, che si possono
toccare?
Perché il processo di
vendita ha un suo
percorso ben definito
a prescindere da ciò che
si vende.
di Massimo Bellinello
Domandare
per vendere
Per riuscire a vendere qualcosa è necessario
fare venire al cliente la voglia di comprarla,
non è sufficiente il bisogno perché questo
può essere soddisfatto da molte aziende con
prodotti similari. Il motivo di tante vendite fallite risale all’incapacità di coinvolgere ed emozionare il cliente. Ma come si fa? Stimolando
la sua immaginazione, mostrandogli i vantaggi, aiutandolo a vivere delle sensazioni.
Soprattutto facendo domande perché chi domanda guida e, di fatto, comanda!
In questo libro l’autore, forte di una lunga
esperienza professionale ricca di soddisfazioni, con uno stile discorsivo, concreto e
informale, svela le sue personali tecniche di
vendita per passare, con successo misurabile, dalla teoria alla pratica.
Domandare per vendere è un libro di grande aiuto nel dare un metodo efficace al venditore, non importa se esperto o alle prime
armi. Pianificazione del lavoro, costruzione
della trattativa con preventiva individuazione delle domande da porre al cliente, definizione dei vantaggi che il cliente otterrà tramite il prodotto/servizio proposto, suggerimenti su come presentare in maniera efficace la propria soluzione, conclusione del contratto di vendita e monitoraggio della propria performance: tutti argomenti trattati in
maniera semplice ed efficace. In particolare
la parte del libro dedicata al come porre le
domande, da sola, vale l'acquisto dell'intero
volume. Domandare, in un colloquio di vendita, consente di fare due cose importantissime: tacere dopo aver posto la domanda e
ascoltare la risposta del cliente.
Risultato: il venditore parla decisamente di
meno e comprende meglio i bisogni e le necessità del cliente.
Perché recensire un ottimo manuale sulla
vendita di servizi finanziari e assicurativi - la
vendita per eccellenza dell'invisibile - su una
rivista dedicata a chi quotidianamente vende cose “ visibili” , serramenti o mobili, che si
possono toccare? Perché il processo di vendita ha un suo percorso ben definito a prescindere da ciò che si vende: approccio, rilevazione delle esigenze tramite l'ascolto, presentazione dei vantaggi e dei benefici, superamento delle obiezioni e chiusura. Il processo di vendita è universale per ogni venditore a qualsiasi latitudine, ma l’interpretazione di questa sequenza è invece personalissima, legata al singolo individuo che ha a
che fare con un altro individuo, preparatissimo nel proprio ruolo: il cliente.
Il libro scorre molto bene ed è fitto di informazioni, suggerimenti e consigli molto utili
per andare all’incontro con il cliente in ma-
niera efficace. Massimo Bellinello, nel suo
manuale, mette il lettore a parte di tutto, ma
proprio tutto quello che c’è da sapere per
impostare una trattativa di vendita vincente.
Le pagine “ trasudano” di esperienza fatta
dall’autore sul campo e il libro che ne risulta è un manuale che fa la differenza rispetto ad altri libri di vendita. Concreto, veloce,
mai noioso. Una immancabile guida per chi
è anche venditore della propria azienda.
Finché lo leggevo, non so perché, mi veniva
in mente il titolo del film “ Ritorno al futuro” : quanto esposto in Domandare per vendere è veramente un “ back to basic” della
vendita, ma contestualizzato al mercato attuale, un mercato dove il cliente è al centro
e dove lo stesso cliente è sempre più esigente,
raffinato e disilluso. È quello stesso cliente
che nella complessità dello scenario di mercato di oggi, ha sempre più bisogno di affidarsi e trovare un partner nel fare le proprie
scelte di acquisto e di consulenza.
Prepararsi e provare: credo siano le cose più
importanti che il libro, una volta letto, induce a fare. Nulla deve essere lasciato al caso
e all’improvvisazione, specie in questi tempi
di mercato difficile e competitivo. In fondo
vendere è come volare: se non sei capace di
far decollare la tua trattativa, difficilmente
potrai fare un buon volo - una buona trattativa - e successivamente atterrare a giusta
destinazione - la chiusura del contratto.
Il libro si può acquistare nelle librerie on-line
www.hudsucker.it o su www.hoepli.it..
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VETRINAPRODOTTI
MANITAL
Trendy.
Design Paolo Pedrizzetti
BEKO
Super Lubrificante
Adesivo
I l Super Lubrificante Adesivo in
Spray da 500 ml è un grasso dell’ultimissima generazione a elevato rendimento: da -25°Ca +180°C;
è resistente alle alte pressioni ed
estremamente adesivo; fuoriesce
dalla bombola spray sotto forma
liquida e aderisce come grasso entro 2 minuti: questa caratteristica permette al grasso di raggiungere parti meccaniche da lubrificare molto remote laddove un normale lubrificante incontrerebbe
enormi difficoltà. Non contiene
siliconi o solventi, protegge contro l’acqua (idrorepellente), le pol-
TAIETTI
“Tipo S”: una soluzione
per le grandi dimensioni
Nasce una nuova soluzione in casa Taietti in grado di soddisfare le esigenze legate all’oscuramento di grosse dimensioni.
Formato da un pannello
composito da 44 mm con
materiale coibentante al
suo interno, ha una massellatura perimetrale larga 70 mm e può essere
fornito nella specie okumè
o impiallacciato in specie diverse. Liscio o fugato, risolve i problemi
di stabilità su ante di grandi dimensioni anche, e soprattutto scorrevoli, e la
sua leggerezza fa dimenticare i limiti di portata
della ferramenta. Si distingue per la versatilità
nelle diverse applicazio-
VETRINAPRODOTTI
Prodotto: maniglia per porta e per finestra.
Materiale: ottone forgiato.
Finitura: ottone lucido, ottone satinato,
bronzato, cromato, cromato satinato, nickel
satinato.
Questa maniglia, come spiega Paolo Pedrizzetti, «vuole essere una fusione di modernità e classicità, made in Italy ed eleganza. La decisa torsione che la caratterizza rompe la rigorosità formale classica e
dà alla maniglia una sensazione di leggerezza inusuale e inattesa».
veri e varie morchie non aderiscono. Ha una lunga durata, eccellente penetrazioni ed elevata
produttività; resiste all’acqua dolce, agli acidi deboli e alle soluzioni saline (acqua salata). Ha un
impiego universale con ottima dosabilità, utilizzabile all’interno e
all’est erno e impedisce il grippaggio a freddo di parti e organi
in movimento, in particolare dell’acciaio inossidabile.
Viene normalmente utilizzato per
lubrificare e protegge cerniere di
porte e finestre di qualsiasi materiale, catene, bandelle, funi met alliche, ruot e dent at e, filet t ature, macchine per l’edilizia, cat ene di t raino (O-ring/ X-ring),
manut enzioni di aut oveicoli in
generale.
ni a muro e risolve problematiche che sembravano insormontabili. Trattasi di un oscurante altamente isolante, dotato di un’estetica moderna che concilia
la praticità con il gusto del
nuovo cost rui re e permette, in abbinata alla finestra, di raggiungere K termici
invidiabili.
NUSCO
EDILCASS
ADLER
Light. Design minimal e
suggestioni contemporanee
Monoblocco isolante
EDILblok con zanzariera
incassata
Aqua Kristall Ultra:
coerenza a tutti i costi
Rigore e design per Linea Light, la collezione di Nusco che presenta soluzioni d’arredo di elevato impatto visivo in
cui l’essenzialità della forma si combina con l’estrema qualità e cura dei materiali, per un risultato finale dallo stile suggestivo e contemporaneo.
Linea Light è realizzata nelle raffinate
essenze larice nero, larice bianco, larice noce e, da oggi, anche nella nuova
variante in larice grigio, tutte proposte
nella finitura tattile opaca che mette
in risalto tutta la naturale vitalità del
legno.
Un complemento dal carattere deciso
che si candida a vestire con sobrietà e
gusto tutti gli spazi domestici, imprimendo un tocco moderno ed una visione sobria dell’arredare.
L’anta tamburata con pannelli in fibra
di legno sulle due facciate è rivestita
in melamminico con un’elegante finitura spazzolata. I noltre, il telaio presenta coprilifi piatti a filo di 10 cm, che
incorniciano con gusto la porta senza
appesantirla.
Stile minimal e qualità sono le caratteristiche distintive di Linea Light: tutta
la leggerezza del design in casa!
EDILblok è il nuovo prodotto di Edilcass
Spa e rappresenta la soluzione ottimale
per trasformare un foro grezzo nella muratura in un vano finestra finito, coibentato e pronto per accogliere qualsiasi tipo di serramento. Tra le versioni più apprezzate dal mercato c’è l’EDILblok con
zanzariera incassata che oltre ai vantaggi del monoblocco isolante, integra perfettamente anche il sistema zanzariera a
scomparsa, con un perfetto risultato estetico. Innovativo e con un montaggio semplice e rapido, viene prodotto in una ricca gamma di soluzioni che soddisfano ogni
tipo di situazione di progetto (es. predisposizione per cappotti esterni, predisposizione serramenti a filo interno e in
mazzetta, predisposizione per zanzariera, ecc.).
Predisposto già in fabbrica, è un monoblocco termoisolante composto da un cassonetto e un sistema di spallette isolanti,
completo di tutti gli elementi necessari
per il montaggio in cantiere. Costituisce
una soluzione che unisce in un unico elemento prestazioni elevate di isolamento
termico e acustico, risparmio nei costi dovuti alla rapidità di montaggio e razionalizzazione delle opere, adattabilità a qualsiasi soluzione progettuale sia nuova che
di ristrutturazione, qualità e semplicità nella realizzazione delle finiture.
www.edilcass.it
Dimostrando ancora una volta coerenza con
i propri principi ecologisti e di salvaguardia
della salute degli utilizzatori finali, la ditta
ADLERpropone l’evoluzione “ecologica” dell’ormai famosa finitura trasparente Aqua Kristall Thix.
Il suo nome è Aqua Kristall Ultra. Possiede
le caratteristiche della precedente versione
con il vantaggio di non contenere più il composto NMP (N-Methyl Pyrrolidon), la cui pericolosità è stata di recente rivalutata in sede normativa, facendolo passare dalla classe Xi - R36/ R38 (irritante), alla classe T R61.
La filosofia ADLERha sempre conseguito l’ideale di un “Lavoro pulito in un Ambiente
pulito”, motivo per cui la ditta si è sempre
rifiutata di utilizzare composti classificati
“T” anche se questi erano comunque ammessi
dalla legge.
Nonostante il valore percentuale massimo di
NMP attualmente ammesso sia del 5% e nonostante Aqua Kristall Thix ne contenesse
una percentuale comunque inferiore (3,3%),
a conferma della serietà della ditta ADLER,
si è deciso di eliminare completamente que-
LOGICOTEAM
Nuovi servizi di
Consulenza di Direzione
Logico Team forte di un esperienza ventennale nel settore del software gestionale per serramentisti, mette ora a disposizione di tutti i clienti la propria competenza attraverso nuovi servizi di Consulenza di Direzione.
Controllo dei costi, ottimizzazione della
produzione, controlli di processo, controlli
qualità sono solo alcuni ambiti di intervento in cui gli esperti della Logico Team
si cimentano presso aziende di qualsiasi
dimensione.
Dopo anni di investimenti
in tecnologia, in migliorament o della qualit à e di
performance del prodotto
finito è il momento di concentrarsi sull’organizzazione per “fare meglio con meno”; meno tempo, meno risorse aumentando però la
qualità del prodotto finito,
che dovrà cont inuare ad
avere prezzi compet it ivi
dando comunque all’azienda quella redditività, che
serve per continuare a restare sul mercato.
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sto composto dalle odierne formulazioni.
Questo ha comportato un notevole sforzo
non solo tecnico, ma anche economico, derivante dal lavoro svolto dai laboratori Ricerca & Sviluppo. Come certificato dal CATASgrazie al conferimento del Catas Quality
Award, il risultato è un prodotto migliorato
ulteriormente dal punto di vista della tenuta in verticale, della trasparenza, del potere
riempitivo, della resistenza chimica e meccanica con l’indiscutibile vantaggio di una
pericolosità per gli utilizzatori finali veramente bassa.
La consulenza di direzione porta in azienda
nuove competenze e ulteriori conoscenze
specifiche che, oltre ad aiutare l'imprenditore a migliorare l'azienda, permettono allo
stesso di migliorare le sue conoscenze formandosi “sul campo”. Usare strumenti più
moderni per la gestione dei processi è uno
dei modi per migliorare la propria efficienza
operativa.
I consulenti Logico Team sono inoltre in grado di accompagnare tutte le aziende del settore del legno alla certificazione di processo (secondo la norma EN ISO9001) oppure
alla certificazione della catena di custodia
dei prodotti in legno secondo gli standard
FSCe PEFC.
VETRINAPRODOTTI
MAICO
Cerniere di tutti i colori
Marrone chiaro simile al rovere o nelle tonalità calde del mogano. Ma anche avorio
o blu oltremare.
Non ci sono limitazioni ai colori delle cerniere Maico per finestre e porte-finestre
della linea Multi-Matic e Multi-Trend: il supporto forbice, la cerniera angolare e la cerniera centrale a vista possono infatti essere verniciate nel colore RAL scelto dal
VETRINAPRODOTTI
serramentista.
Le cerniere verniciate sono la soluzione
ideale per chi vuole produrre, di serie, una
linea di finestre di fascia alta, dall'estetica curata fino ai minimi dettagli. Naturalmente il costruttore può continuare a montare le cerniere in argento, con o senza copertura. Oppure può richiederle verniciate
nel colore più affine all'essenza del legno
o al profilo in alluminio o PVC. O, ancora,
può introdurre tonalità che fino ad ora non
erano disponibili.
I vantaggi sono evidenti: le coperture non
servono più e le possibilità cromatiche si
estendono all'intera gamma RAL!
Di che colore sono
le cerniere Maico
per finestre?
Lo decidete voi!
HOPPE
New York – Opportunità
commerciali in tutto il
mondo grazie alla varietà
e alla “internazionalità”
Varietà e internazionalità - nel senso di possibilità di utilizzo in tutto il mondo - sono
anche due vantaggi della nuova serie in alluminio New York. Si contraddistingue per il
suo assortimento completo e ricco di varianti
di guarniture per porte interne, guarniture
per porte a profilo, guarniture di sicurezza,
1/ 2 guarniture interne, martelline DK, guarniture per porte balcone, maniglioni per por-
Martellina DK New York con l’innovativa tecnica
della doppia funzione
te con spostamento laterale ribaltabile, guarniture per porte con alzante scorrevole e molto altro ancora.
La protagonista della serie è la nuova doppia funzione della martellina DK New York
(DF), che unisce la tecnica di una martellina con pulsante con quella di una martellina con chiave. La combinazione di entrambe dà come risultato l'innovativa tecnica della doppia funzione sviluppata da HOPPE. Un
altro punto a favore è rappresentato dall'innovativo Quadro rapido HOPPE, il quale consente il montaggio facile della maniglia in
soli 8 secondi e senza il bisogno di attrezzi.
Naturalmente, HOPPE offre la garanzia di 10
anni sulla funzione anche sui prodotti della
nuova serie New York.
Guarnitura con rosetta e bocchetta per porte interne serie New York con Quadro rapido.
PBFINESTRE
REGUITTI
RESSTENDE
TL - Tutto legno:
la finestra che arreda
Minimal Line,
maniglie per porte
Minimal Design
Il tessuto Dream
diventa anche Metal
I l modello TL – Tutto legno di PB Finestre conferisce alla finestra un sapore
più classico. I l telaio è interamente in
legno e rappresenta un fiore all’occhiello della produzione PB. I l gocciolatoio
in legno è lavorato nei minimi dettagli
ed è dotato di fori per il deflusso dell’acqua.
Questo modello coniuga caratteristiche
estetiche tradizionali alle prestazioni che
solo una produzione industriale è in grado di offrire.
I l design si ispira alla produzione dell’alta falegnameria artigianale: la finta
interna e il meccanismo di entrata zero
conferiscono, infatti, alla finestra una
simmetria perfetta e un sapore di altri
tempi.
Il modello TL – Tutto legno presenta tutti i vantaggi del legno: è resistente, rinnovabile, stabile, prestazionale poiché
il legno è uno dei migliori isolanti termici, bello ed eco-compatibile, a differenza del PVC, infatti, è libero da petrolio e plastica, biodegradabile e sicuro. La tecnologia lamellare di PB Finestre, realizzata con l’incollaggio ad alte
frequenze di 3 o 5 tavole, garantisce ulteriore stabilità e resistenza: evita le naturali distorsioni del legno e lo rende
molto più resistente rispetto al legno
massello.
I l modello TL – Tutto legno è disponibile negli stili Ottocento, Novecento ed
Italica. I legni disponibili sono: pino,
meranti, castagno e rovere.
La rosetta scompare per lasciare “tutta
la scena” alla maniglia: questa è Minimal Line la nuova linea di rosette creata da Reguitti per esaltare il design di
porte e maniglie.
Una rosetta dalle dimensioni estremamente ridotte e a filo con la porta ideata per minimizzarne l’impatto visivo a
beneficio di maniglie essenziali e geometriche, utilizzate per porte che ne sottolineano lo stile e inserite in ambienti moderni e sofisticati.
I l concept alla base di Minimal Line è
messo particolarmente in risalto da maniglie dal design lineare e semplice come Q-ARTE e LASER o da complementi
con curve sinuose, superfici lisce e angoli arrotondati come APRI e Q-10. Le
rosette tonde e quadre di Minimal Line
sono state infatti create per esaltare i
tratti decisi di maniglie contemporanee,
dedicate a chi ama essenzialità, sobrietà
e pulizia delle forme, ma possono essere scelte per tutti i modelli a catalogo
Reguitti.
Reguitti è l'unica azienda del settore oggi in grado di offrire un’ampia scelta di
maniglie, accessori e complementi che
spaziano dal design moderno e ricercato al più classico Vintage Style: la vast a gamma di soluzioni e finit ure disponibili permette di trovare sempre la
risposta ideale alle esigenze di qualsiasi cliente, per creare piacevoli ambienti coordinati.
Con Dream Metal la collezione dei tessuti firmati da Resstende si arricchisce di un
nuovo rivoluzionario tessuto oscurante,
che, grazie a uno speciale trattamento, lo
sputtering, diventa ancora più funzionale.
Il rivestimento metallico di Dream Metal è
sottilissimo - soli 20nm - e si ottiene bombardando il metallo con un fascio di particelle o ioni. Gli atomi colpiti si ricondensano sulla superficie del tessuto e creano
un film di ottima qualità, che non comporta nessuna variazione significativa di
peso o spessore del tessuto.
Lo speciale rivestimento di Dream Metal assorbe e riflette i raggi infrarossi e UV, in
questo modo si riduce notevolmente la temperatura interna degli ambienti. Ma non è
tutto. Lo sputtering rende il tessuto mol-
ECLISSE
Nuova linea Syntesis
Line, perfetta sintesi tra
tecnica e design
®
Synt esis® Line, la nuova linea di port e
scorrevoli e a battente, non necessita di
finiture esterne come stipiti e cornici coprifili. La totale integrazione con la parete permette di realizzare configurazioni progettuali personalizzate, con risultati di sicuro impatto estetico.
Syntesis® Line scorrevole
I ndicato per una progettazione raffinata
e minimale, questo controtelaio per porta scorrevole a scomparsa è stato recentemente riproposto in una versione rinnovata che l’ha reso ancora più solido ed
esteticamente più elegante.
Grazie agli speciali profili perimetrali –
pre-intonacati in versione intonaco; modellati per essere stuccati per la versione
cartongesso – e al montante di battuta
rivestito in PVC goffrato, Syntesis® Line
scorrevole assicura la perfetta adesione
alla muratura e un’assoluta omogeneità
della finitura. I l controtelaio diventa così t ut t ’uno con la paret e, scomparendo
completamente alla vista.
All’interno del controtelaio Syntesis® Line scorrevole può esser inserito qualsiasi pannello porta presente sul mercato.
Syntesis® Line battente
Lo stesso risultato estetico viene ora garantito anche nella nuova variante a battente. Come per la soluzione scorrevole,
il telaio della porta a battente si presenta rinforzato per offrire elevata resisten-
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to resistente all'umidità e garantisce anche una maggiore resistenza ai raggi UV.
Infine, lo strato ricoperto di acciaio inox è
antistatico: aiuta quindi a ridurre il deposito di polvere e la trama non si occlude,
lasciando circolare l'aria.
Dream Metal è disponibile in quattro colori: bianco, panna, grigio chiaro e nero.
Anche Dream Metal è un sogno di tessuto.
Per maggiori informazioni:
www.resstende.com
za agli urti, e la porta tamburata con doppio legno massello e struttura alveolare
a trama fitta scongiura movimenti accidentali e flessioni.
www.eclisse.it
VETRINAPRODOTTI
VETRINAPRODOTTI
SFSINTEC
REKORD
AMER
Cerniera universale
Dynamic 3D per cava euro
Serramenti in legno: Topfix
migliora la produttività
Nuova motorizzazione
scorrevole
La cerniera Dynamic 3D soddisfa l'esigenza di utilizzare un'unica cerniera per serramenti in materiale diverso quali PVC, legno-alluminio, alluminio o legno. Oltre ad
essere regolabile nelle tre dimensioni (lateralmente +/ -2mm, +/ -4mm in altezza e
min +/ -1mm in profondità) la struttura a
tre anelli assicura una elevata stabilità e il
perfetto allineamento della cerniera. Si applica in maniera semplice e veloce grazie
all'utilizzo di un'unica punta standard e alla dima appositamente studiata. Ha superato il test di 200.000 cicli con porta da
140 Kg, confermando gli standard qualitativi ai quali sono abituati i nostri clienti.
Disponibile in diverse finiture sia metallizzate che plastificate.
A Ligna Hannover 2011 l’utensile Topfix
di Rekord ha continuato a raccogliere consensi grazie alle sua caratteristiche. Topfix infatti permette di aumentare almeno del 35% la produttività attraverso l’aumento della velocità di taglio e degli avanzamenti. Risultato? Costi di lavorazione
più bassi, migliore qualità della finitura.
Gli inserti HW sono profilati e autoposizionati sia assialmente che diametralmente, come gli stessi tasselli, che copiano perfettamente il profilo del coltello in tutto il suo perimetro. Il taglio a
elevata inclinazione assiale elimina qualsiasi imperfezione e la qualità del prodotto realizzato risulta essere quanto di
meglio si possa ottenere.
I-DESIGN
Personalizzare il prodotto
rendendolo esclusivo
I -Design®, azienda di
maniglie recentemente posizionat asi sul mercat o, ma con
una pluriennale esperienza nel set t ore,
offre alla propria clientela l’occasione unica di scegliere un articolo e personalizzarlo sulla base del proprio gusto e delle necessit à del proprio ambient e rendendolo così esclusivo. Ogni accessorio
I -Design®, infatti, è intercambiabile con
altri di uguale funzione ma diversa forma: rosette e bocchette, piastre e chiusure possono essere scelt e dalla vast a
gamma proposta, e applicate
al prodotto-base in sostituzione dello standard. Lo stesso principio vale per la personalizzazione delle finiture
del prodot t o st esso: I -Design® offre infatti l’opportunità
di scegliere anche tra una vasta gamma di finiture in alt ernat iva a quelle st andard
proposte.
Così l’articolo I -Design®, che
voi stessi avrete composto e
personalizzato con la finitura di vostro gradimento, sarà
un oggetto di design vero e
proprio, con il massimo del
meglio al minor costo.
BERTOLOTTOPORTE
Nuova laccatura a poro
aperto spazzolato
Amer amplia la gamma Antamatic® con un
nuovo modello di motorizzazione scorrevole sviluppato appositamente per rispondere alle esigenze specifiche dei sistemi
frangisole e delle persiane in alluminio. La
nuova motorizzazione rimane totalmente
nascosta all’interno del profilo di copertura del binario di scorrimento (mantovana),
integrandosi con molti modelli di coperture in commercio.
L’applicazione dell’automazione risulta molto agevole sia nel caso di nuove realizzazioni, sia nel caso di applicazione a serramenti già installati.
L’automazione funziona a 24 Volt e viene
fornita in kit completo di trasformatore,
scheda elettronica con radio ricevente incorporata, e di tutti gli accessori per una
DND
Aretè, eleganza e
leggerezza del decoro
a “effetto pizzo”
In occasione della Milano design week 2011,
dnd® ha presentato Aretè, una nuova proposta firmata dal designer Mauro Ronchi che
da anni accompagna il percorso progettuale e stilistico del marchio.
Aretè è il nome della nuova maniglia che
interpreta con personalità ed eccellenza una tendenza stilistica emergente nello scenario dell’arredamento di design: il decoro a traforo. Attraverso una sottrazione di materia,
Aretè crea un gioco di pieni e vuoti che
suggerisce una sensazione di leggerezza ed
eleganza. Il design dell’impugnatura, ispirato all’irregolare traforo di un pizzo geometrico, traduce un oggetto funzionale in un
corretta installazione.
Opzionale la fornitura del radar di controllo per l’apertura/ chiusura automatica e la
batteria tampone per manovre in caso di
blackout elettrico.
A richiesta sono disponibili i binari di scorrimento (superiore e inferiore) e la mantovana di copertura, fornita in alluminio naturale, facilmente verniciabile per la personalizzazione colore.
La motorizzazione gestisce indifferentemente sistemi a mono o doppia anta.
segno decorativo di grande valore estetico.
Come suggerisce il suo stesso nome, che in
greco significa “eccellenza”, Aretè è il frutto di una lavorazione di estrema meticolosità e oculatezza.
Aretè è presentata nelle finiture ottone cromo lucido e ottone cromo satinato.
Ancora una volta, dnd® attesta di saper cogliere le tendenze dell’abitare quotidiano per
poi tramutarle in oggetti di design che sanno coniugare funzionalità d’uso, ricerca
estetica e una qualità esclusivamente Made
in Italy.
FOA
Bertolotto Porte introduce nella propria gamma di finiture la nuova laccatura a poro
aperto spazzolato. La finitura, realizzata in
tutta la gamma di colori della nuova cartella Bertolotto e della gamma RAL, evidenzia la venatura e il poro del legno, sottolineandone le caratteristiche con un trattamento di spazzolatura del materiale e della lacca. Il risultato è una verniciatura dall’effetto morbido, che ben si adatta sia ai
battenti di linee più classiche e rustiche che
alle porte delle collezioni più moderne.
L’ampia scelta di colori e la varietà di modelli permettono di realizzare la porta giusta per ogni ambiente.
TEKNO, la nuova collezione
Design & Tecnologia, in una sinergia unica per
proporre un prodotto ambizioso ma anche estremamente funzionale. Elementi tecnici in acciaio inox satinato, meccanismo di scorrimento
regolabile, vetri neutri e colorati, personalizzabili con originali decori e sabbiature.
TEKNO DUE: scorrevole esterno vano - vetro colorato stratificato "BLUES - turchese". Decoro sabbiato "optic". Elementi
tecnici in acciaio inox satinato.
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HETTICH
TopLine L di Hettich
Tecnologia che guarda al futuro ed estrema qualità di scorrimento per innumerevoli applicazioni: TopLine L di Hettich. I l disposit ivo risponde t ut t i i requisiti funzionali ed emozionali di un
moderno sistema per ante scorrevoli.
TopLine L sorprende per la facilit à di
montaggio, per la semplicità della regolazione in altezza e per i vantaggi del
suo utilizzo quotidiano. TopLine L garantisce un’eccezionale qualità di scorriment o per ant e fino a 50 kg. I l suo
materiale resistente alla corrosione assicura negli anni prestazioni sempre ottimali.
I l sistema può essere montato su ante
con spessori da 16 a 40 mm. La possibilità di utilizzare gli stessi componenti di guida sia per ante in legno che con
profilo in alluminio, gli conferisce un’elevata flessibilità nella scelta dei materiali. Particolarmente confortevole è
la regolazione verticale, che si effettua
con le ante agganciate in posizione chiusa senza bisogno di allentare le viti di
fissaggio sui carrelli di scorrimento. I n
combinazione con i dispositivi di chiusura ammortizzata Silent System Flexible 50 e Silent System Flexible 80, TopLine L soddisfa anche i requisit i più
elevati.
le AZIENDE INFORMANO
le AZIENDE INFORMANO
a cura della redazione
CATAS QUALITY AWARD.
Qualità certificata ADLER
ADLER è sicuramente da annoverare tra le Aziende
in cui la qualità rappresenta il primo obiettivo. Ma
la qualità non si improvvisa solo in sede di campagna pubblicitaria: va infatti dimostrata.
ADLER si avvale di enti specializzati, legalmente riconosciuti e soprattutto super partes, come il CATAS,
al fine di certificare la propria qualità.
Per acquisire il certificato CATAS QUALITY AWARD
(CQA), ma soprattutto volendo mantenerlo nel tempo, ADLER ha sviluppato una serie di processi produttivi e di procedure che le consentono di monitorare in ogni istante lo stato della produzione di ogni
articolo. Dopo una fase iniziale di ISPEZIONE con cui
CATAS analizza i processi produttivi, si passa alla fase di esecuzione delle prove di laboratorio su artico-
AGB
AGB pubblica il nuovo sito istituzionale www.agb.it
con l’obiettivo di rinnovare l’immagine dell’azienda
nel web, coerentemente con i valori del brand AGB.
L’azienda, inoltre, si è proposta di razionalizzare e
li a campione. Queste analisi hanno il compito di verificare la conformità del prodotto alle norme vigenti.
Solo sorpassando con successo tali prove, al prodotto
viene assegnato il marchio CQA.
Questo livello qualitativo, suffragato dal CQA, deve comunque essere mantenuto nel tempo. L’azienda ADLER quindi deve garantire, come accade, che gli standard qualitativi siano sempre rispettati. A tale scopo
il CATAS esegue prelievi di prodotto a campione presso i diversi rivenditori presenti su tutto il territorio nazionale. L’elevato numero di prodotti ADLER che riportano non solo la certificazione CQA, ma anche quella
CATAS WKI PREMIUM (WKI), testimoniano l’effettiva
qualità che ADLER è in grado di offrire e che il CATAS
è in grado di confermare.
TONDIN
Disponibili i cataloghi di due delle principali novità
del 2011: la linea di porte Wall System, caratterizzata dall’assenza dello stipite e dall’anta raso muro,
e la collezione vetri con nuove tonalità e l’inserimento di preziosi dettagli come le murrine. In entrambi i casi foto e grafica puntano a trasmettere la creatività e il design delle proposte Tondin. Uno stile semplice ed essenziale che nasconde un’attenta ricerca ad esaltare la perfezione. Tutti
i modelli proposti seguono la filosofia Tondin: oltre Grazie alla realizzazione “su misura”, tutte le porte
i formati standard da catalogo, non ci saranno pro- sono adattabili a qualsiasi parete e perfette sia in
blemi di flessibilità sia dimensionale che estetica. ambito residenziale che nel contract. www.tondin.it
FISCHER ITALIA
La Finestra che vorrei
Nuovo sito web AGB:
lineare, elegante, user-friendly
semplificare i contenuti in modo da rendere il sito più
piacevole da navigare e più user-friendly nella ricerca delle informazioni. Quindi la homepage, con ampio spazio dedicato alla presentazione del prodotto,
introduce l’azienda e nel contempo indica l’accesso a
tutte le funzioni e i contenuti del sito, già dal primo
step. L’animazione dedicata ai prodotti è semplice ed
efficace, aggiungerei pure efficiente, perché non fine
a se stessa, ma porta d’accesso per la “Vetrina Prodotti” che nel nuovo sito assume un ruolo centrale
per la navigazione. Sito quindi dal design lineare, pulito, essenziale, elegante: colore istituzionale che da
sempre caratterizza l’immagine coordinata istituzionale dell’AGB; grazie anche alle immagini emozionali e di prodotto che privilegiano il dettaglio, le forme
del prodotto, piuttosto che la mera funzionalità; immagine coordinata che si integra e dà continuità alle immagini che nel corso degli ultimi anni hanno accompagnato il lancio e la promozione dei nostri prodotti. Il posizionamento del sito è stato particolarmente curato. L’analisi semantica (SEO) dei testi contenuti nel sito, specie nella sezione Prodotti, renderà
il nostro posizionamento nei motori di ricerca ancor
migliore di quanto non lo sia stato fin’ora. www.agb.it
La finestra che vorrei è il nuovo concorso di Fischer
che intende dare spazio e visibilità a quei professionisti per i quali un lavoro ben fatto è bello e risponde ai parametri di qualità più severi. Questa è la più
nuova delle iniziative promosse da Fischer Italia nel-
RUBNER PORTE
ROVERPLASTIK
RoverBlok Energy, la soluzione LEED
Roverplastik ha recentemente ottenuto il “Libretto
Prodotto” con riferimento allo standard LEED (Leadership in Energy and Enviromental Design) per il
suo innovativo RoverBlok Energy, la soluzione costruttiva per il foro-finestra realizzata con materiali
a basso impatto ambientale e in grado di raggiungere eccellenti livelli di isolamento termico e acustico. Il prodotto è stato, infatti, ritenuto idoneo per
Nuovi cataloghi Wall System
e collezione vetri
essere utilizzato in edifici che ambiscono alla certificazione LEED, lo standard mondiale volontario che
indica requisiti per costruire edifici eco-compatibili.
Per ufficializzare e festeggiare questo importante traguardo, Roverplastik ha organizzato, lo scorso 16
giugno, il workshop “La certificazione LEED©: progettazione, costruzione e gestione di edifici sostenibili in Italia”. L’evento si è tenuto al centro congressi World Join Center di Milano, dove si trova lo showroom dell’azienda. Ad aprire i lavori è stato Mario Liberali, Direttore Generale di Roverplastik, che ha passato la parola a Thomas Miorin, Direttore di Habitech e ad Alberto Ballardini, Responsabile Habitech
LEED Existing Building: Operations & Maintenance.
A concludere i lavori è stato il Direttore Commerciale di Roverplastik, Loris Bettinazzi, che ha
illustrato le tappe evolutive di RoverBlok Energy,
invitando tutti gli ospiti a un raffinato aperitivo trentino presso lo
showroom Roverplastik,
dove hanno potuto scoprire il prodotto e approfondirne le peculiarità grazie agli agenti
e ai tecnici presenti.
Ovviamente il rifugio “Città di Mantova” non si trova nei dintorni di Mantova bensì nella Valle d’Aosta,
sul lato meridionale del massiccio del Monte Rosa,
a 3.500 m sopra il livello del mare. Dal 2009 siamo
stati impegnati nella realizzazione dell’estensione
del rifugio, che ora può ospitare fino ad 80 alpinisti. Abbiamo lavorato in condizioni estreme e nella
sola stagione estiva, brevissima. Erano coinvolti nel
progetto anche la ditta Chenevier, partner del gruppo altoatesino RUBNER, che ha fornito le travi in legno lamellare, e la ditta Tip Top Fenster di Maranza, che ha fornito e messo in opera le finestre di
propria produzione e le porte della RUBNER.
l’ambito del progetto Fischer ISQ - Installatori Serramenti Qualificato la piattaforma dove incontrare,
confrontarsi, condividere, crescere con i professionisti che operano nel comparto. Consapevoli dell’importanza della messa in opera nella qualità delle soluzioni adottate e nella professionalità di chi esegue
l’installazione ecco perché attraverso la formazione
e il confronto con rivenditori, installatori e associazioni di categoria, Fischer ha voluto costituire questo network che si distingua per competenza e innovazione. Dal 10 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011,
i professionisti con partita IVA potranno pubblicare
Sentirsi a casa anche ad alta quota:
RUBNER nel rifugio “Città di Mantova”
In inverno qui cade fino ad un metro di neve. Un
ambiente estremo per facciata, finestre e porte esterne. Bufere e cumuli di neve fanno penetrare il freddo e la neve attraverso le fessure più piccole. “Ma
questa volta non è stato così. Dopo aver passato ore
a spalare la neve dalle vie di collegamento più importanti, abbiamo raggiunto la porta di casa, curiosi di infilare la chiave
nella serratura e di entrare: Che cosa avremmo
trovato là dentro? Quanto aveva tenuto la porta
dall’ultima volta che era
stata chiusa, a metà settembre?” si chiedeva Franz
Denicolò, appassionata
guida alpina, impegnato
in un’escursione di tre
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il loro lavoro, il loro serramento più significativo, innovativo, meglio riuscito e certamente installato nel
pieno rispetto delle normative e delle pratiche di qualità. Per partecipare sarà necessario iscriversi nella
sezione dedicata all’iniziativa del sito internet www.fischeritalia.it/serramenti, compilare l’apposito questionario e la liberatoria relativa alla pubblicazione
sul sito della foto inviata dal partecipante. Ogni tre
mesi, una giuria composta da tecnici fischer selezionerà le foto e le prime dieci saranno premiate. Il
regolamento e tutti i dettagli on line su www.fischeritalia.it/lafinestrachevorrei.
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giorni con un gruppo.
“Non c’era nessun segno di infiltrazione di umidità
o neve. La porta si è aperta senza bloccarsi o strisciare sul pavimento, come se non fosse passato tanto tempo. È stata proprio una bell’esperienza vedere che le nostre porte esterne funzionano in modo
impeccabile anche a quest’altitudine.”
Foto: rifugiomantova.it/Denicolò
ADLER
a cura della redazione
daNOISUCCEDE
daNOISUCCEDE
Seminario di P. Grohe per ingegneri
P. Grohe organisierte Seminar
für Ingenieure
Un silenzio assordante
L’11 Giugno, la BM Barbiero & Minotti ha organizzato un corso, perché in realtà di questo si trattava, riguardante l’inserimento delle nuove normative UNI nei
documenti di vendita (preventivi e contratti), o saperne interpretare le proposte da chi li richiedeva. Questo aggiornamento è stato gestito, con chiarezza, condita da aneddoti ed esempi pratici, dal Presidente Nazionale di Confartigianato Gruppo Mestiere Legno, Samuele Broglio.
In un momento, in cui si sente ciarlare senza alcun contenuto che permetta di risolvere i problemi di varia natura che i serramentisti affrontano quotidianamente, tale riunione si è rivelata come una sorgente d’acqua fresca nel deserto. La giungla di normative, che è stata creata, ha gettato nello sconforto, più volte, un settore abituato alla semplicità e alla chiarezza, ma soprattutto all’operatività. L’organizzazione della BM Barbiero & Minotti, ha voluto concentrare tutto in una lunga intensa
mattinata, gli amanti del linguaggio dei guru, la chiamerebbero :“ full-immersion” . Un’immersione totale, che
è stata caratterizzata non da monologhi accademici, ma
da un continuo dibattito tra il relatore e la platea. Alle
domande interessate e interessanti, faceva seguito l’e-
splicazione precisa. A questo punto, si verificava un fenomeno non sempre riscontrabile: sulla sala calava un
silenzio che decretava il successo di tale iniziativa.
Chi si occupa di comunicazione sa che vi sono vari tipi
di silenzio: il silenzio disinteressato; il silenzio “ dormiente” (l’aggettivo è più che chiaro); il silenzio che non
vuole perdere una parola. Ecco, quest’ultimo ha pervaso la sala in maniera assordante, interrotto, alla fine, solo da uno scrosciante applauso, che rendeva merito al
relatore. Il tutto era accompagnato da una dispensa,
che permetterà la consultazione operativa, anche nei
tempi a venire. Al di là della soddisfazione di aver offerto un “ servizio” valido, la BM Barbiero & Minotti ha,
ancora una volta, constatato che i propri clienti sono
aperti, più che nel passato, ad argomenti che riguardano altri settori della gestione aziendale e non solo quelli tecnici.
A tale proposito, chi desiderasse affrontare altri argomenti di comune interesse, può farne richiesta a: [email protected] o via fax al numero 049 8015818.
BM Barbiero & Minotti
Oltre venti ingegneri hanno partecipato al
seminario, organizzato dalla ditta P. Grohe, sulle
tecniche di risanamento e rinforzo strutturale.
In collaborazione con la ditta Fischer, specializzata nei fissaggi, P. Grohe, con sede a Brunico, ha organizzato un
seminario sulle tecniche di risanamento e rinforzo strutturale, cui hanno partecipato oltre venti ingegneri, provenienti dalla Val Pusteria e dalla Provincia di Trento. La
prima parte era incentrata sull’impiego di ancoranti chimici a norma e di strisce in fibra di carbonio per il rinforzo di elementi portanti. Inoltre, sono state mostrate moltissime immagini relative alla scelta corretta o scorretta
degli ancoranti meccanici e chimici, ad esempio, per i ventilatori nelle gallerie, in presenza di eventi sismici e in caso d’incendio. La parte principale dell’evento verteva,
invece, sull’applicazione,
corredata di foto, di fibre
di carbonio su elementi statici, quale rinforzo strutturale di murature costituite
da travi di cemento armato e legno. La ditta P. Grohe
ringrazia i quattro tecnici di
Fischer per l’interessante
contributo e gli ingegneri
per la loro partecipazione.
Über zwanzig Ingenieure nahmen an einer
Fachtagung über Befestigungstechniken des
Unternehmens P. Grohe teil.
Die Firma Grohe mit Sitz in Bruneck organisierte in Zusammenarbeit mit Fischer-Befestigungstechnik eine Fachtagung
für Ingenieure, die von über zwanzig Ingenieuren aus dem
Pustertal und darüber hinaus besucht wurde. Das Seminar
widmete sich zwei Schwerpunkten: der chemischen Befestigung aufgrund der neuen Normen sowie der Verwendung von Kohlefaserbahnen für die Verstärkung von tragenden Elementen. Im ersten Teil wurde auf die Herausforderungen bei Erdbeben und Brand eingegangen, viele
Bilder zeigten richtige und falsche Anwendungen von mechanischen und chemischen Dübeln - zum Beispiel in Tun-
www.grohep.com
nels beim Befestigen der Ventilatoren. Welche Auswirkungen die falsche Wahl der Befestigungselemente mit sich
bringen kann, demonstrierten Bilder von herabstürzenden
Zwischendecken. Im Hauptteil des Seminars wurde die Anbringung von Kohlefaserbändern an statischen Elementen
erläutert. Deren korrekte Anwendung im Mauerwerk bei
Stahlbetonträgern sowie bei Holzelementen wurde ebenso mit Bildern illustriert. Die Firma P. Grohe bedankt sich bei
den vier Technikern vom Fischer-Team für die interessante
Tagung und bei den vielen Ingenieuren für ihr Kommen.
www.grohep.com
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GRUPPO ITALIANO
FERRAMENTA PROFESSIONALE
I CONSORZIATI GRIFFER
ALCOFER srl
ALFA FERRAMENTA srl
BM BARBIERO&MINOTTI srl
via Salisburgo, 5
37136 VERONA (VR)
tel 045 500051
fax 045 8231183
www.alcofer.it
[email protected]
via Wenner, 65
84131 FUORNI (SA)
tel 089 302704
fax 089 303037
www.alfaferramenta.com
[email protected]
Via Scapacchiò Ovest, 60
35030 SACCOLONGO (PD)
tel 049 8015108
fax 049 8015818
www.barbierominotti.it
[email protected]
BRACCIO DI FERRAMENTA
CAMPOPIANO sas
P. GROHE srl
LODDO’S srl
viale Porta Adige, 91/ R
45100 ROVIGO
tel 0425 485617
fax 0425 485618
[email protected]
C.da Pesco Farese, 77
86025 RIPALIMOSANI (CB)
tel 0874 62222
fax 0874 67516
www.campopiano.it
[email protected]
via J.G. Mahl 11
39031 BRUNICO (BZ)
tel 0474 547241
fax 0474 547240
www.grohep.com
[email protected]
Via Newton, 14
09047 SELARGIUS (CA)
tel 070 841211
fax 070 851419
[email protected]
MARENGA
Componenti Infissi e C. srl
MORSELLI srl
PIOVANI spa
POLIMERCATO srl
Via del Garda, 83
38068 ROVERETO (TN)
tel 0464 424258
fax 0464 430938
www.marenga.it
[email protected]
Sede: via W.A. Mozart, 52
41100 MODENA
tel 059 281811 fax 059 280936
Filiale: via Grieco, 9/ c
40026 IMOLA (BO)
tel 0542 642636 fax 0542 642641
www.morselli.it
[email protected]
via Copernico, 4
25020 PONCARALE (BS)
tel 030 2640281
fax 030 2640249
www.piovani.it
[email protected]
Via G. Beccari - Zona Ind. Regnano
06012 CITTÀ DI CASTELLO (PG)
tel 075 8511418
fax 075 8519644
www.polimercato.it
[email protected]
PULITA GIOVANNI
STAFFETTI srl
TECNOFER snc
Ferramenta VENEROTA srl
viale Don Minzoni, 20/ bis
60035 JESI (AN)
tel 0731 214797
fax 0731 211565
[email protected]
località Caselle di Bazzano
67100 BAZZANO (AQ)
tel 0862 760465
fax 0862 760477
www.staffetti.it
[email protected]
Sede: viale Venezia, 15
33052 Cervignano del Friuli (UD)
tel/ fax 0431 31593
Filiale: via Cotonificio, 47
33010 Tavagnacco (loc. Feletto Umberto)
tel 0432 688260 fax 0432 687369
[email protected]
via Tagliamento, 32
23900 LECCO
tel 0341 256700
fax 0341 256750
www.venerota.com
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