Terapia iperbarica e professioni sanitarie
(V. Campanaro – I. Marcarelli)
Nell’ambito dell’attuale cultura medica, il progredire dell’applicazione dell’ossigenoterapia
iperbarica oltre a produrre un rilevante incremento del numero dei pazienti stimola la conoscenza e
la divulgazione della stessa materia. Inoltre lo sviluppo tecnologico vede impianti iperbarici
concepiti con logica programmata tendenti ad un’ottimizzazione della sicurezza, attraverso sistemi
di prevenzione estremamente sensibili.
Tuttavia è da rilevare che non sono stati definiti i ruoli e le competenze del personale infermieristico
e tecnico che opera nei Centri di terapia iperbarica.
Questo è un campo in cui è necessario fare prosperare tra le varie professioni una cultura condivisa.
Si potrebbe definire l’identità dell’infermiere nel Centro iperbarico nel suo “principale ruolo
dell’assistenza, che lascia il posto al tecnico quando la tecnologia prevede il suo intervento, per
poi riprendere nell’atto terapeutico”. Le due figure professionali si integrano e l’una non può
prescindere dall’altra.
Attualmente in Europa non esiste un percorso formativo definito per il team operativo iperbarico,
che in genere possiede vari livelli di esperienza e di addestramento individuale (medico,
infermieristico, militare, offshore e sanitario). Questi, in molti casi, hanno completato un corso di
prima assistenza e /o life support e un corso antincendio.
Un Centro di terapia iperbarica oltre ad ospitare le camere iperbariche e gli impianti accessori
(compressori, deumidificatori, climatizzatori, antincendio, stoccaggio aria e miscele) che devono
essere ubicati in ambienti diversi, prevedono anche ambulatori, spogliatoi per il personale, locali per
contenere archivi e computer ….
La Camera iperbarica è un dispositivo medico costituita da un insieme di apparecchiature
predisposte per portare le persone a pressioni superiori ad 1 atmosfera (quella a cui siamo sottoposti
in ambiente normobarico), al fine di eseguire una terapia iperbarica con gas medicali (O2, He,
miscele).
Nel Centro Iperbarico il paziente viene accolto dal personale medico che accerta l’appropriatezza
della terapia iperbarica, lo informa delle indicazioni e delle controindicazioni alla terapia stessa e lo
invita a firmare il consenso informato. L’infermiere sarà presente con il medico per eventuali
medicazioni e rilievi clinici. Subito dopo il tecnico e l’infermiere aiutano il paziente ad un sereno
adattamento alla Camera iperbarica spiegando come la terapia verrà svolta nei tempi e nei modi e
come la sua salute verrà garantita da un’attenta sorveglianza e da un impianto sicuro.
Durante la terapia il tecnico garantisce che tutti i parametri (pressione, temperatura, umidità,
percentuale di O2) siano sempre sotto controllo e che il paziente respiri effettivamente O2 o la
miscela gassosa dalla maschera secondo i protocolli terapeutici previsti dal medico responsabile. Si
occupa del personale che entra in assistenza con il paziente ed eventualmente gli applica le tabelle
di decompressione previste.
L’infermiere si occupa delle esigenze assistenziali del paziente e ne comunica al medico.
Una volta finita la terapia l’infermiere e il tecnico si occupano di riordinare la camera riponendo
maschere ed eventuali apparecchiature medicali usate.
L’Associazione europea di medicina subacquea ed iperbarica, EUBS e L’Associazione europea di
infermieri, operatori e tecnici iperbarici , EBAss stanno cercando di predisporre piani didattici per
la formazione delle professioni iperbariche. Inoltre si è già redatto un codice di buona pratica
europeo per la terapia iperbarica che rappresenta un validissimo strumento.
Riferimenti bibliografici
 “ Elementi di ossigenoterapia iperbarica”“Istituto di Anestesiologia e Rianimazione di Padova e
Associazione Tecnici Iperbarici del club Sommozzatori di Padova.
 European Code of Good Practice for HBO Therapy – COSTB14
 A Gordon Bingham –Hyperbaric Service, The Alfred hospital , Melbourne, AustraliaPrima pubblicazione in
Offgassing. Giornale dell’Associazione dei Tecnici e degli infermieri – Australia . N° 41 – Febbraio 2005.
Domande:
1) Fare un esempio per ciascuna delle seguenti voci che formano il triangolo della
combustione:
Comburente
Combustibile
Innesco
2) Sintomi di una crisi iperossica:
Euforia ---- Dolore all’orecchio ---- Prurito ---- Sudorazione ----- Cefalea ---Scosse tonico-cloniche -----
CURRICULUM
VALERIA CAMPANARO










Dipendente dell’Azienda Policlinico Umberto I° dal 15.10.1979 in qualità di
“Collaboratore Professionale Sanitario Esperto “ fascia Ds2.
Diploma di maturità scientifica rilasciato nel 1974
Attestato professionale per “Tecnico iperbarico” rilasciato dalla Regione Lazio (CEE) e
dall’ufficio provinciale del lavoro nel 1977
Corso antincendio rilasciato dai V.V.F. di 16 ore
Esperienza di un mese di aggiornamento in qualità di tecnico iperbarico in Islanda c/o
l’ospedale di Reykiavich (1993)
Corso BLSD presso il Dipartimento di Scienze Anestesiologiche, Medicina critica e
terapia del dolore Università “La Sapienza” Roma
Numerosi Congressi realizzati dalle Società scientifiche nel merito della Medicina
iperbarica (di cui si possiede l’attestato)
N° 6 eventi realizzati dalla sottoscritta in qualità di Presidente dell’A.N.Te.I.
(Associazione Nazionale Tecnici Iperbarici) sullo specifico tema della Sicurezza,
Prevenzione, Informazione …..in camera iperbarica ..
N° 2 Congressi Internazionali sullo specifico tema iperbarico, organizzati dalla Società
scientifica europea EUBS (European Undersea Baromedical Society) Ajaccio
(Settembre 2004) e dalla Consensus Conference a Lille (Dicembre 2004).
Vicepresidente dell’EBAss (European Baromedical Association for nurses, operator and
technicians)
Scarica

Nell`ambito dell`attuale cultura medica, il progredire dell