2 La Formazione Germania Tecnico-Professionale in 2.1 Scenario e tipologia dell'offerta formativa 2.1.1 I canali della formazione superiore non universitaria o integrata I percorsi formativi che preparano quadri professionali intermedi altamente specializzati con capacità gestionali e di amministrazione delle risorse sono collocati in Germania soprattutto nell’area del sistema terziario: • nella formazione superiore non universitaria delle Fachhochschule (che insieme alla università costituisce la Hochschule, educazione superiore); • a un livello post-secondario riconosciuto come parte integrante del terziario dal 1995 (ma non ancora Hochschule): le Berufsakademie; • nelle Fachschule (annoverate nel terziario con il nuovo sistema ISCED del 1997 dell‘UNESCO), che continuano il percorso professionale secondario della Lehre (istruzione duale o in alternanza) e vengono utilizzate anche come canale di formazione continua. Fachhochschule (FH) E’ un sistema strutturato di formazione terziaria tecnico-professionale che garantisce con relativa facilità l‘inserimento nel mondo delle professioni. Consiste in un corso di studi per lo più quadriennale (otto semestri, inclusi due di stage in impresa) con autonomia curricolare1. Le caratteristiche per cui le Fachhochschule sono considerate un valido supporto formativo da più del 23% dei giovani tedeschi sono il continuo aggiornamento scientifico, l’attività di ricerca indirizzata alla prassi applicativa, e soprattutto il forte orientamento verso il mercato del lavoro. Le aziende hanno sempre sostenuto la necessità di un sistema formativo terziario differenziato dall'università e con una capillare presenza territoriale, basata sulla realtà delle economie e dei mercati locali dei singoli Länder. La FH prevede infatti stage nelle imprese, 1 Nella elaborazione del programma di studio le FH si devono attenere agli standard generali stabiliti dalla legge del singolo Land che regolamenta l‘educazione superiore, nel rispetto degli standard minimi stabiliti dalla legge federale in ambito formativo superiore (Hochschulrahmengesetz, cfr. par. dedicato). IRSO sezione A.doc – settembre 2000 38 stipula con gli imprenditori contratti per la sperimentazione di macchinari e la progettazione, e rileva insieme a loro i bisogni del mercato regionale per anticipare le nuove tendenze produttive e per arricchire l'offerta formativa, sia con l’introduzione di nuovi profili, sempre in raccordo con l’industria locale, sia aggiornando i piani di studio con elementi e competenze professionali più recenti. Le famiglie professionali rappresentate nelle FH sono la ingegneristica con gli indirizzi di architettura, architettura di interni, ing. edile, meccanica, tecnica dei processi/ing. chimica, tecnica dell’approvvigionamento, dei media, della stampa, d’impresa, della trasformazione, tecniche fisiche, microtecnica, elettrotecnica, biotecnologia, tecnica dei trasporti e della mobilità/del rilevamento, agraria/scienze forestali/arch. giardini, tecnologia alimentare; l’economia, soprattutto l’economia d’impresa; l’amministrazione e le scienze giuridiche; l’assistenza sociale con il lavoro sociale e la pedagogia sociale; la sanità con pedagogia curativa, terapia musicale, artistica e tecniche dell’assistenza; la religione; la matematica; l’informatica; le scienze della comunicazione e dell’informazione con archivistica, biblioteconomia, documentazione, traduzione, interpretariato, beni museali; le scienze della nutrizione; l’arte, il design ed il restauro. Il modello delle Fachhochschule (così come quello universitario) è però in questi anni sottoposto a revisione per l’impostazione a tratti molto specialistica e poco flessibile rispetto alle competenze trasversali richieste dal mercato del lavoro. In questa prospettiva sono state incrementate negli anni novanta le Dual-Fachhochschule, che coprono allo stato odierno l’8% dell’offerta formativa delle FH (Fonte: BmBF), e prevedono una maggiore permanenza in azienda come avviene nel modello dell’istruzione professionale in alternanza, organizzata per un buon 50% dalle stesse aziende2. 2 Un buon esempio per questo nuovo orientamento è la Fachochschule duale ”Nordakademie” di Elmshorn nello Schleswig-Holstein, di tipo privato, organizzata dalla Norddeutsche Metallindustrie (Industria Metallurgica della Germania del Nord). IRSO sezione A.doc – settembre 2000 39 Prognosi per gli studi superiori 2000 2005 2010 Immatricolati 293.100 306.600 315.000 Università % Fachhochschule % 203.900 69,6 89.200 30,4 213.300 69,6 93.300 30,4 218.700 69,4 96.300 30,6 Studenti iscritti 1.810.400 1.927.400 2.014.000 Università % Fachhochschule % 1.380.900 76,3 429.500 23,7 1.464.900 76,0 462.500 24,0 1.527.700 75,9 486.300 24,1 Diplomati 209.300 210.800 224.400 Università % Fachhochschule % 141.000 67,4 68.300 32,6 138.300 65,6 72.500 34,4 148.700 66,3 75.700 33,7 (Fonte: KMK-Kultusministerkonferenz, 2000) Berufsakademie (Ba) Già nel 1974 è stato proposto un modello parallelo alle FH, costituito dalle Berufsakademie, istituzioni formative terziarie non universitarie riconosciute come percorso di livello terziario, anche se non comprese nella Hochschule (università e Fachhochschule). Il sistema è diffuso solo in alcuni Länder (Baden-Württemberg, Berlino e Sassonia in forma pubblica, Bassa Sassonia e Schleswig-Holstein in forma privata). Le Berufsakademie sono impostate secondo la logica del sistema duale e durano sei semestri, a differenza delle FH, potenziando l'aspetto pratico della formazione (50% di apprendimento teorico e 50% di applicato). Lo studente viene messo subito a contatto con il mondo del lavoro tramite contratti stipulati con l'industria, il commercio e le professioni (la loro stipula è preliminare per l’ammissione alla Berufsakademie), alternando periodi di studio teorico con la formazione sul campo: le due sezioni dell'apprendimento, teorica e pratica, sono stabilite dai piani di studio e di lavoro concertati dalle Berufsakademie con le istituzioni e gli imprenditori partecipanti e con i servizi sociali. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 40 Durante il corso lo studente può spostarsi in diverse aziende, ampliando così la sua formazione; insieme a una preparazione specialistica acquisisce conoscenze e abilità di base in diversi settori, a garanzia dell'elasticità necessaria per affrontare eventuali nuove richieste del mercato del lavoro. L’offerta di corsi si concentra in tre settori: § assistenza sociale (lavoro con gli anziani, con i portatori di handicap, con i malati di mente e i tossicodipendenti, con i detenuti, con i bambini e i giovani, servizi sociali, servizi sociali nel settore medico, economia sociale, management sociale); § tecnica (economia edile, elettrotecnica, engineering e management tecnico, tecnica del legno, dell’informazione, manutenzione e management dei servizi, costruzioni, meccatronica - sistemi automatizzati, tecnica medica, metallurgia, tecnica di produzione, protezione ambientale, tecniche ambientali e dell’approvvigionamento, ingegneria economica - economia d’impresa tecnica); § economia (economia automobilistica, bancaria, immobiliare, edile, turistica, d’impresa, dei media e della comunicazione, management e marketing dei servizi, management di fiere e congressi, servizi finanziari, sanità e istituti sociali, commercio, artigianato, industria, amministrazione finanziaria, marketing internazionale, logistica dei trasporti - spedizioni, economia pubblica, assicurazioni, amministrazione e organizzazione, navigazione, informatica economica - management dell’informazione). Fachschule (Fs) Un altro settore in cui si trovano percorsi professionali che possono interessare per l’evoluzione degli IFTS italiani è quello delle Fachschule, di livello post-secondario, dal 1997 annoverate nel terziario, a un livello intermedio tra il diploma finale di apprendistato, la Lehre, e i titoli di tipo superiore3. L’accesso a questo percorso richiede il compimento con esame finale di una Lehre (apprendistato) e una comprovata esperienza. Questo itinerario, offerto a tempo pieno e anche a tempo parziale, consente di raggiungere skill approfonditi e prepara i quadri professionali intermedi, in grado di assumere alcune responsabilità di gestione di impresa, di formare altro personale, o di impegnarsi nel lavoro professionale autonomo. 3 Dalle Fachschule è consentito l’accesso alla Fachhochschule (superiore non universitario) limitatamente all’indirizzo professionale specifico del candidato e al superamento di un esame integrativo. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 41 La Fachschule si divide in: 1) Technikerschule - due anni a tempo pieno, e quattro anni a tempo parziale- che comprende curricoli come tecnica edile, biotecnica, tecnica chimica, tecniche di stampa, elettrotecnica, tecniche di colorazione e laccatura, tecnica di macelleria, tecniche galvaniche, tecnica del vetro, tecniche vetrarie, tecnica di riscaldamentoventilazione-climatizzazione, tecniche del legno, tecniche della ceramica, tecniche delle materie sintetiche, tecniche di trasformazione alimentare, tecniche meccaniche, tecniche metallurgiche, tecniche cartarie, tecniche sanitarie, tecniche della pietra, tecniche tessili, tecniche ambientali. Con la certificazione finale si diventa Staatlich geprüfter Techniker (tecnico con esame di stato) in un determinato indirizzo professionale. 2) Meisterschule (di tipo artigianale) per es. falegname, muratore, installatore elettrico, pittura di ambienti e laccatura, legatore, orafo e argentiere. La frequenza varia da sei mesi a due anni a tempo pieno. L’esame finale è il Meisterprüfung (esame di mastro) che si tiene presso le Camere dell’artigianato, o di commercio o dell’industria. 3) Kaufmannische Fachschule (per impiegati nel settore commerciale), per es. in economia aziendale, o elaborazione dei dati. Dura due anni a tempo pieno, e termina con lo Staatliche Prüfung (esame di stato) e il titolo di Betriebswirt staatlich geprüft (economo d’azienda con esame di stato). 4) Hauswirtschaftliche und sozialpflegerische Fachschule (economia domestica e assistenza sociale), specializzata nei settori dell’assistenza geriatrica, assistenza familiare, economia domestica, rieducazione terapeutica. Dura uno - tre anni, con lo Staatliche Prüfung (esame di stato). 5) Land-und forestali); forstwirtschaftliche Fachschule (scuole agrarie e 6) Fachschule speciali, come per es. quella alberghiera, della ristorazione, dell’arte floreale, della lavorazione artistica del vetro, della lavorazione della porcellana; si concludono con lo Staatliche Prüfung (esame di stato). 2.1.2 Il sistema professionale duale (Lehre) In Germania l’istruzione professionale in alternanza costituisce per i due terzi dei giovani il percorso formativo privilegiato dopo la scuola dell’obbligo, rispetto agli itinerari professionali del secondario. Pur non appartenendo alla fascia della formazione terziaria, l’apprendistato è scelto dal 15% degli studenti in possesso del diploma di maturità (Abitur), i quali entrano nella Lehre per imparare una professione. Per questi apprendisti il percorso professionale è abbreviato di un anno. Sostenuto l’esame finale, acquisendo il titolo di IRSO sezione A.doc – settembre 2000 42 Geselle, si iscrivono alle Fachhochschule o all’università e si diplomano, con il vantaggio di avere già appreso una professione. Le aziende li accolgono nel duale, pur sapendo che seguiranno gli studi superiori, e mantengono i contatti con loro con l’idea di assumerli alla fine della formazione. Il sistema duale si distingue dall’istruzione scolastica a tempo pieno per due motivi fondamentali: 1) l’apprendimento avviene in larga parte non a scuola, ma sul luogo di produzione; il giovane Lehrling (apprendista) compie un’esperienza lavorativa in azienda, in uno studio professionale, negli uffici pubblici o nei laboratori artigianali per 3-4 giorni alla settimana; 2) il giovane è tenuto a frequentare part-time la Berufsschule (scuola professionale) per 1-2 giorni alla settimana. I soggetti formativi sono dunque l’azienda e la scuola: la prima finanzia in toto il training lavorativo del giovane, attenendosi per la pratica formativa alla legge federale (il BBiG-Berufsbildungsgesetz: Legge federale per la formazione professionale); la seconda dipende dal Land da cui viene finanziata, ed è sottoposta alle sua legislazione scolastica. Al termine dei due/tre anni previsti, attraverso un esame finale si ottiene il titolo di Geselle (assistente). A questo punto vi sono due opzioni: - si frequenta per un solo anno (quello teorico) la FOSFachoberschule (cfr. par. dedicato), arrivando così al Fachhochschulreife, con diritto di accesso alla FH; - si continua nella vita professionale e dopo 5 anni si può sostenere l'esame di Meister-Techniker nella Fachschule. Con questo bagaglio di esperienza professionale, anche senza aver conseguito l'Abitur o il Fachhochschulreife si può tentare di accedere per vie alternative alla FH. Knowledge workers, tecnici superiori e duale: verso una struttura a “valenza aperta” L’istruzione in alternanza è tradizionalmente indirizzata ad un mestiere specifico. L’introduzione delle nuove professioni ha contribuito però alla sperimentazione di modelli per l’apprendistato più flessibili, con percorsi che comprendono in nuce alcune skill di base e competenze trasversali per il futuro lavoratore della conoscenza. Per es. nei profili professionali di tecnica informatica e di grafica informatica lo spettro delle future qualificazioni è stato trasformato in “corridoi ad orientamento specialistico”. In questo modo viene ampliato il concetto di qualificazione di base e di qualificazioni specialistiche, che sono a loro volta distinte (questa è la novità) in unità obbligatorie e unità di qualificazione a scelta. Le unità di qualificazione facoltative possono essere scelte in un pool di indirizzi specialistici (“mattoni” formativi), a IRSO sezione A.doc – settembre 2000 43 seconda dei bisogni particolari dell’azienda. Oltre alle possibilità di variazione d’indirizzi garantita da questa struttura “a valenza aperta”, è prevista anche l’opportunità di inserire delle qualificazioni integrative durante o alla fine del tragitto professionale dell’apprendistato, agevolando in questa maniera il passaggio alla formazione continua, o l’acquisizione con vantaggio per l’azienda di abilità molteplici sia nell’attività professionale specifica, sia in quelle ad essa complementari. 2.1.3 Il sistema formativo tedesco primario e secondario L‘obbligo scolastico termina in Germania a 15-16 anni, dopo il nono o il decimo anno di corso (varia a seconda del Land). Dopo quattro anni di istruzione primaria (Grundschule) si entra nel Gymnasium con insegnamenti di tipo generale o nella Realschule come istruzione basica secondaria, che prepara alla scuola professionale secondaria superiore (in alcuni Länder si frequentano due anni di orientamento per poi frequentare la Realschule, che in questo caso dura quattro anni). Altrimenti si frequenta la Hauptschule, dal quinto al decimo anno, con insegnamenti basici generali e di orientamento professionale, che preparano il giovane ai percorsi del sistema duale, in cui rimarrà per 23 anni, fino ai 17-18 (scatta cioè una forma di "obbligo" formativoprofessionale). Sono tre i canali principali degli studi secondari che portano al terziario e al superiore: Gymnasium Comprende tre aree di studi: umanistica, scientifico-sociale e scientifico-tecnologica (corrisponde al nostro liceo); può anche avere caratteristiche di tipo professionale, come nel Berufliches Gymnasium (o Fachgymnasium), di durata triennale, a cui si accede dalla Realschule (di tipo tecnico e dalla durata generalmente quadriennale, fino ai 16 anni). L‘Abitur, la maturità che dà accesso al terziario (università, FH, FA), si sostiene dopo 13 anni di studio complessivi. Fachoberschule (FOS) Sono 2 anni di studio secondario professionale (dai 16 ai 18), uno teorico e uno pratico, a cui si accede dalla Realschule. Termina con esame e certificazione di Fachhochschulreife, che permette l'accesso solo alle FH, dopo 12 anni di studio complessivo (1 in meno dei Gymnasium). IRSO sezione A.doc – settembre 2000 44 Berufsoberschule (BOS) Anche in questo caso si tratta di due anni di studio (il XII e il XIII anno del percorso scolastico). L’accesso per chi è invece dotato di mittlerer Schulabschluß, titolo conseguito nella Berufsschule e conduce al titolo di Fachhochschulreife. La frequenza di un primo anno di formazione è consigliata anche a chi proviene dal mondo delle professioni, per rinfrescare le proprie conoscenze, anche se è facoltativa. Essa può iniziare pure durante il periodo di formazione professionale, o parallelamente al lavoro: il corso occupa solo sei ore settimanali. Figura 7: I tre i canali principali degli studi secondari. (Fonte Eurydice) IRSO sezione A.doc – settembre 2000 45 2.1.4 Il quadro giuridico Regolamentazione delle Fachhochschule Le FH sono state create nel 1970-71 in seguito ad un accordo stipulato tra i Länder, seguito alla dichiarazione concordataria dei Ministerpräsident dei Länder per la fondazione di FH del 5 luglio 1968, ripresa il 31 ottobre dello stesso anno nell'accordo tra i Länder per uniformare la materia delle FH (Abkommen zwischen den Ländern... zur Vereinheitlichung auf dem Gebiet des Fachhochschulwesens). Tale principio si ritrova nel Hochschulbauförderunggesetz (legge per l'espansione dell'educazione superiore) del 1969, ispirata agli articoli 91a e 91b del Grundgesetz (Costituzione) federale, in cui si determina la crescita delle strutture formative del terziario. Il Bund (governo federale) ha poi elaborato nel 1976 un Hochschulrahmengesetz (legge quadro per la formazione superiore), che include i parametri generali riguardanti lo studio, il corpo-docenti, la ricerca, l'organizzazione e l'amministrazione del terziario superiore (università e Fachhochschule). La Hochschulrahmengesetz (HRG) è una legge-quadro del governo federale, il Bund, che stabilisce i principi generali cui si devono riferire i Länder per elaborare le leggi regionali di istituzione, organizzazione e finanziamento della formazione di livello terziario. La legge è stata parzialmente emendata nel 1985 e nel 1993. Il gabinetto Schröder sta preparando insieme al Bundesrat, la Camera dei Länder, una sua ulteriore revisione 4. Regolamentazione delle Hochschulrahmengesetz (HRG) La nuova legge-quadro entrata in vigore nel 1998. Realizza i contenuti di un accordo tra i Länder e il Ministro federale per la formazione, scienza, ricerca e tecnologia (Bundesminister für Bildung, Wissenschaft, Forschung und Technologie) Jürgen Rüttger, del gabinetto Kohl, siglato il 24 settembre 1997. In dettaglio la nuova legge-quadro prevede: • introduzione di un sistema di finanziamento che incentivi la qualità del servizio; • valutazione della ricerca e della didattica, per la seconda con la partecipazione degli studenti; • ridefinizione della durata degli studi; • insegnamento multimediale • ampliamento dell'obbligo di orientamento dello studente; 4 La legge-quadro 1998 è stata rimessa in discussione dal governo Schröder per quanto riguarda la retribuzione dei docenti, che dovrebbe avvenire per prestazioni e con incentivi. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 46 • • • • • introduzione di un esame intermedio in tutti i corsi di studio che durano almeno 4 anni; introduzione di un sistema di crediti formativi; possibile assegnazione di titoli di bachelor e master per l'università; idoneità pedagogica come condizione imprescindibile per l'insegnamento universitario; reclutamento dei docenti in possesso di abilitazione (Habilitation) o di titoli equipollenti, anche maturati nel mondo professionale. La legge garantisce maggiore autonomia alle agenzie del settore formativo terziario; in futuro non vi saranno più prescrizioni dettagliate per quanto riguarda: • ordinamenti istituzionali • ampliamento dei piani di studio • prescrizioni generali per le modalità d'esame • piani di studio • offerta dei curricoli • ricerca • regole sulla composizione delle commissioni, sullo svolgimento delle elezioni, etc. • organizzazione e amministrazione delle istituzioni di istruzione superiore, riguardo a diverse materie. • regole sul concorso delle istituzioni superiori all’autogestione Schema riassuntivo della HRG Nella sua versione attuale, stabilita con la legge di modifica del 20 agosto 1998 (BGBI S. 2190) la HRG è suddivisa in sette capitoli: Primo capitolo (§1-§26). Tratta dei compiti della formazione superiore: § sezione 1: orientamenti generali § sezione 2: il sistema organizzativo degli studi, per es. esami, corsi, orientamento e titoli di uscita § sezione 3: la ricerca, i suoi sistemi di coordinamento, la pubblicazione dei risultati, la ricerca mezzo terzi. Secondo capitolo (§27-35). Si esaminano le modalità di accesso allo studio superiore, con direttive sulla distribuzione dei posti nei vari istituti (attraverso agenzie predisposte dai Länder) e la garanzia della libera circolazione a scopo formativo nel Paese. Terzo capitolo (§36-57f). Si occupa soprattutto dello stato giuridico e dell’inquadramento nella pubblica amministrazione del personale scientifico e artistico, del suo reclutamento, dei compiti dei docenti, le chiamate in servizio, del ruolo degli assistenti, di altri collaboratori e IRSO sezione A.doc – settembre 2000 47 incaricati, dei contratti di lavoro e dei loro termini di rinnovo e scadenza; e inoltre delle organizzazioni degli studenti. Quarto capitolo (§58-69). Qui sono definite la posizione giuridica delle agenzie di formazione superiore, le forme legali, di autonomia amministrativa, e di controllo. Quinto capitolo (§70-71). Si concentra sul riconoscimento statale degli istituti. Sesto capitolo (§72-76a). Si preoccupa dell’adeguamento legislativo dei Länder; in particolare dei termini di esecuzione (massimo tre anni dalla sua approvazione) con cui i Länder devono adattare la loro legislazione agli standard richiesti dalla legge, e ne codifica le eccezioni. Settimo capitolo (§77-83). Procedure di modifica della legge. Accordo tra i Länder per gli standard minimi nei percorsi formativi e per la valutazione finale nella Fachhochschule Alla stesura dei criteri generali partecipa la Hochschulrektorenkonferenz (Conferenza dei Rettori) insieme alla Ständige Konferenz der Kultusminister der Länder (Conferenza permanente dei ministri della formazione dei Länder, abbreviata in KMK-Kultusministerkonferenz). L’ultimo aggiornamento risale al 17 febbraio 1998 e prevede: durata degli studi, durata e modalità dello stage, sistema di valutazione, termini dell’esame di diploma, ammissione all’esame di diploma, prestazioni richieste, prove orali, esami scritti, griglia di valutazione e votazione delle prove, ritiri e abbandoni, promossi e respinti, ripetizione dell’esame di singole discipline, calcolo dei tempi di studio, di prestazione e di esame, commissione d’esame, esaminatori e membri della commissione, competenze, obiettivi e procedura del pre-esame e dell’esame di diploma, svolgimento, consegna, valutazione e ripetizione del lavoro di diploma, diploma, invalidamento del pre-esame e dell’esame di diploma, controllo della documentazione d’esame. Nella seconda sezione dell’accordo vengono definite l’articolazione dello studio e delle ore, le condizioni preliminari al sostenimento del pre-esame e dell’esame di diploma, le modalità del pre-esame e dell’esame di diploma, l’elaborazione del lavoro pratico di diploma, la ripartizione dei voti, il tipo di diploma. Legislazione del Land e l’Hochschulrahmengesetz All'interno della Hochschulrahmengesetz i singoli Länder hanno regolato in dettaglio il processo educativo terziario con leggi-quadro del Land, a cui le FH, nella loro autonomia, si sono riferite nell'organizzazione di massima delle loro strutture formative. È quindi necessario per seguire in modo completo l’iter normativo sulla formazione superiore descrivere gli interventi legislativi compiuti nella fattispecie dai singoli Länder. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 48 Prendiamo come esempio il funzionamento della Bayerisches Hochschulgesetz che nel Land Baviera, il più ricco e industrializzato tra i Länder, traduce localmente gli standard del Bund. Si fornisce un breve compendio della sua riforma del 2 ottobre 1998, mediante la quale è stata potenziata l’autonomia delle istituzioni formative superiori. La legge consta di dieci capitoli in cui sono tradotti in maniera applicativa gli standard del Bund. Primo capitolo (§1-16). Principi generali inerenti il diritto alla formazione superiore, inquadramento giuridico delle agenzie formative, modalità di finanziamento, coordinamento della ricerca etc. Secondo capitolo (§17-18). Partecipazione alla formazione superiore, diritti e doveri. Terzo capitolo (§19-44). Sul piano generale si determinano i principi di gestione del livello educativo superiore, come il consiglio direttivo, il senato accademico, il rettore, le commissioni permanenti, le commissioni specifiche, la distribuzione degli incarichi; sul piano dell’indirizzo disciplinare: gli organi, la commissione di area disciplinare, il portavoce, il decano degli studi, istituzioni scientifiche, commissioni. Sul piano amministrativo: materia generale e cancelliere. Segue una sezione dove sono elencate le prescrizioni per gli organi collegiali e le commissioni, come la loro composizione, la procedura elettiva etc.; si passa quindi a prescrizioni specifiche, riguardanti l’università, le accademie d’arte e le Fachhochschule e il coordinamento tra tutte le istituzioni formative superiori 5. Quarto capitolo (§56-57). Reclutamento del personale docente. Quinto capitolo (§58-69). Immatricolazione e abbandono degli studenti. Sesto capitolo (§70-85). Studio e sistemi di valutazione, per es. durata, piani di studio, procedure di valutazione, esami. Settimo capitolo (§86-92). Gradi accademici. Ottavo capitolo (§93-94). Ordinamenti. Nono capitolo (§95-98). Facoltà dei vari organismi. Decimo capitolo (§99-107). Opera universitaria. Seguono le norme per gli istituti non statali. I Länder si sono poi accordati nella KMK-Kultusministerkonferenz (Conferenza permanente dei ministri della formazione dei Länder) sulle modalità generali dell’esame di diploma (riviste il 18 settembre 1998). 5 L’articolo §54 dedicato alle Fachhochschule regola per es. la possibilità di suddividere la Fachhochschule in diverse sezioni formative, o la partecipazione di tipo consultivo dei professori delle singole discipline nel Fachbereichstag. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 49 La legislazione sulle Berufsakademie Le prime Berufsakademie sono sorte nel 1974 nel BadenWürttemberg. Con la risoluzione della Kultusministerkonferenz del 29/09/95, il modello adottato nel Baden-Württemberg, che prevede sei semestri di studio e di stage, è stato riconosciuto all’interno dell'educazione terziaria, rientrando nelle direttive UE sulle qualifiche. Il Consiglio delle Scienze (Wissenschaftsrat), dal canto suo, ha stabilito l'equipollenza delle Berufsakademie con le Fachhochschule per cui i diplomati delle Berufsakademie devono essere considerati nel mercato del lavoro allo stesso livello delle FH, nonostante l'ordine degli studi delle prime comprenda una preparazione teorica meno impegnativa delle seconde. La legislazione sulla Lehre e la Fachschule Per quanto riguarda la formazione professionale, iniziale e post–duale (Fachschule) è in vigore il Berufsbildunggesetz, introdotto nel 1969 e riformato nel 1994. Primo capitolo (§1-2). Definizione generale di istruzione professionale. Secondo capitolo (§3-19). Rapporto giuridico di formazione professionale, contratto aziendale, diritti e doveri del contraente e del formatore. Terzo capitolo (§20-49). Ordinamento della formazione professionale, requisiti aziendali per l’assunzione e la formazione, durata della formazione, sistema di esame, regolamentazione e controllo dell’istruzione professionale, perfezionamento professionale, riqualificazione professionale. Quarto capitolo (§50-59). Commissioni del Land e delle istituzioni formative per la istruzione professionale. Si continua con la prescrizioni specifiche per alcuni indirizzi economici e professionali quali artigianato, agricoltura, grafica, pubblici servizi, studi legali, notarili, commerciali e medici etc. La definizione degli standard per le Fachschule Per la definizione degli standard che devono regolare le procedure organizzative della Fachschule vale l’accordo tra i Länder stipulato dalla KMK-Kultusministerkonferenz (Conferenza permanente dei ministri della formazione dei Länder) del 12.06.1992, aggiornata per i corsi di due anni il 22.10.1999. A un veloce esame dell’accordo, sono da evidenziare: • punto I.1 (Istituzione e gestione di Fachschule pubbliche e private). L‘istituzione avviene secondo le particolari richieste del Land, e deve essere saldamente ancorata alla realtà economica locale; gli insegnanti provengono dal mondo del lavoro o dalla formazione superiore, ma con anni di esperienza professionale. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 50 • Punto I.2 (Articolazione formativa). E’ specificata la lista degli indirizzi e degli insegnamenti; per l‘introduzione di nuovi i Länder si devono accordare nella KMK. • Punto II (Iter formativo). Vengono stabiliti: − gli obiettivi della Fachschule (per es. incrementare la formazione continua e la preparazione di lavoratori con qualifiche medie, e la possibilità di continuare in altri canali formativi); l’articolazione del curricolo in un’area obbligatoria e una facoltativa; è prevista anche la possibilità di frequenza di un solo settore specialistico o di un modulo che fornisce un attestato di studio (che non è diploma finale); − la durata (a tempo pieno, due anni per almeno 2400 ore per quanto riguarda gli insegnamenti obbligatori); oppure la durata aggiuntiva (un anno a tempo pieno per chi con diploma di Fachschule necessita di ulteriori qualificazioni); − i canali formativi comuni del percorso obbligatorio: 1) Comunicazione/Società; 2) Tecnologia/Organizzazione, che creano le premesse per abilità conoscitive e gestionali, orientate sull’indirizzo specifico di studio, propedeutiche a 3) Produzione/Economia/Creazione, che costituiscono i nuclei della formazione specialistica; − le modalità di accesso. • Punto III (valutazione finale). Vengono stabiliti: − gli obiettivi dell’esame finale; − la composizione della commissione; − le modalità di valutazione; − i risultati finali − i diplomi e gli attestati professionali; − gli esami dei privatisti − l‘esame finale per gli utenti della formazione a distanza. 2.1.5 Gli scenari dell’offerta formativa specifica per i lavoratori della conoscenza Il panorama del terziario, sia di tipo superiore (Università e FH) sia di tipo intermedio (Ba, Fs), offre un largo spettro di percorsi formativi riconducibili alle figura di ”lavoratori della conoscenza”, tecnici a media e alta qualificazione, e gestori/integratori di competenze nelle imprese industriali e nei servizi. - Ha dato un contributo in questo senso lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione, che hanno richiesto nuove professionalità: nelle FH sono indirizzi ormai diffusi il management dell’informazione, IRSO sezione A.doc – settembre 2000 51 l’informatica ingegneristica e meccanica, il geo-rilevamento, l'informatica per medicina e biologia, il design dei media. - Sempre maggiore è la richiesta per l’informatica applicata al management, alla consulenza e alla vendita, con un intreccio tra conoscenze mediologiche, competenze nella gestione-cliente e nella comunicazione, e qualificazioni di management aziendale e commerciale. Non a caso molti itinerari formativi di questo tipo sono stati organizzati nel settore economico, dove Fachhochschule e Berufsakademie hanno creato negli ultimi anni svariati corsi a competenza incrociata; largo sviluppo hanno avuto soprattutto: a) l’informatica applicata all’economia (Wirtschaftsinformatik), con particolare riguardo all’E-commerce; b) i sistemi on line di gestione d’impresa, produzione e management di servizi e consulenza; c) lo studio allargato dei sistemi di comunicazione applicato al marketing o ai media e alla comunicazione. - Sempre in indirizzo economico è diffusa la Wirtschaftsingenieurwesen (Ingegneria economica) che abbina i saperi tecnici (meccanica, scienze dell’informazione, logistica, management della qualità e dell’ambiente) con quelli economici (project management, system-engineering, operations-research, controlling) per una migliore pianificazione e valutazione dei processi tecnici secondo criteri di economia del servizio e di qualità del rapporto con il cliente, con possibilità di applicazione nella logistica dei sistemi e nel settore dei trasporti e dello spostamentomerci, della biomedicina. Nell’ambito della logistica e del trasporto anche la Fachschule organizza corsi con abilità affini, anche se a livello professionale di tecnico o operatore. - Ancora nel settore delle scienze economiche si osserva inoltre il potenziamento dell’indirizzo: management, sviluppo e controllo dei processi (facility management) e marketing a livello superiore (FH) con applicazioni trasversali ai beni culturali, al turismo, alla comunicazione, alla finanza e dei servizi sociali 6. - In ambito ingegneristico questo indirizzo è integrato nel nuovo percorso di Engineering, offerto dalle FH e Ba, dove si insiste sulla combinazione interdisciplinare di abilità tecnologiche e gestionali, che vanno dalla pianificazione, progettazione, organizzazione dei servizi tecnici, al rapporto con il cliente e all’economia gestionale. Anche in questo caso le applicazioni sono molteplici: edilizia infrastrutturale, economia distributiva, trasporto e smistamentomerci su rotaia, e management tecnico (con particolare riguardo ai 6 Interessante è anche l’introduzione della Wirtschaftspädagogik (Pedagogia economica, livello universitario), che studia come base l’economia d’impresa, ma si concentra in particolare sugli elementi psico-pedagogici delle varie discipline, preparando alla esposizione didattica dei contenuti scientifico-economici, concepita per le scuole professionali e i centri di formazione aziendali. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 52 sistemi di produzione e qualità e la loro gestione, comunicazione, ed economia d’impresa), meccatronica e automazione (che a sua volta combina meccanica, informatica ed elettronica), informazione. - Nel settore dell’istruzione professionale secondaria duale (Lehre), i profili riguardanti le nuove tecnologie dell’informazione, pur essendo di tipo iniziale, formano in nuce alcune abilità tipiche dei knowledge workers. Riportiamo come esempio l’articolazione di un profilo formativo e professionale, definito con decreto del 4 maggio 1998 (BGBI. I, p. 875): a) Denominazione Esperto di Media digitali e editoriali b) Durata della formazione 3 anni. La formazione avviene in istituto formativo e in azienda e prevede un terzo del tempo la frequenza di uno dei seguenti indirizzi specialistici: - Media-consulting - Media-design - Media-operating - Tecnica dei media c) Campo lavorativo Si elencano i possibili sbocchi di lavoro, per es. imprese di trattamento delle informazioni, del media-design, case editrici, etc. Seguono le caratteristiche della professione: per es. l’ambito lavorativo prevede la consulenza al cliente riferita al prodotto, la produzione e il trattamento dei dati, la loro rielaborazione per realizzare un prodotto multimediale. d) Qualificazioni professionali Seguono le qualificazioni richieste per i diversi indirizzi specialistici: − Mediaconsulting: gestione di progetto per prodotti mediali in forma autonoma e in team/consulenza al cliente; elaborazione di compiti parziali del management di progetto, come per es. pianificazione e controllo dei costi e scadenze, pianificazione delle risorse umane etc; presentazione del progetto; gestione della rielaborazione dati connessi al progetto. − Mediadesign: sviluppo di un concept creativo in forma autonoma e in team; creazione con supporto informatico di testo, immagine, grafica per produzione a stampa; creazione multimediale di testo, immagine, grafica, film e audio per produzione multimediale e digitale; consulenza al cliente riguardo la produzione in media secondo gli aspetti tecnici, produttivi ed economici; produzione e assetto di prodotti a IRSO sezione A.doc – settembre 2000 53 stampa secondo aspetti redazionali e tecnici; sviluppo dell’immagine secondo i bisogni del cliente guardando agli aspetti tecnici ed economici; gestione di diversi tipi di archivi-immagini per prodotti-media e loro preparazione per differenti media. − Mediaoperating: pianificazione del corso produttivo in forma autonoma e in team; assunzione, trasferimento e conversione di dati multimediali; combinazione di dati testoimmagine-grafica-film-audio per prodotto multimediale applicato a differenti media; consulenza al cliente per la produzione di dati multimediali. − Tecnica dei media: pianificazione del corso produttivo in forma autonoma e in team; gestione dell’assunzione tecnica dei dati e immissione di dati differenziati; combinazione di dati per differenti destinazioni mediali; elaborazione dei dati in diversi prodotti mediali, specialmente in reprografia, micrografia e nella stampa digitale; realizzazione unica e seriale di un prodotto finito; controllo, ottimizzazione e documentazione del processo di produzione. 2.1.6 L’orientamento Un sistema formativo articolato e integrato come quello tedesco richiede un solido apparato di informazione e orientamento professionale, che consenta al giovane (e all’adulto) di coniugare le proprie inclinazioni e abilità con le esigenze del mercato del lavoro. A questo programma collaborano la scuola, l’Istituto federale per il lavoro (BA-Bundesanstalt für Arbeit) e gli organismi economici. Le informazioni riguardano il mondo del lavoro e le pratiche della formazione professionale; i vantaggi e i rischi dei percorsi formativi scelti; le chance occupazionali e il salario corrisposto; le possibilità di carriera e di formazione continua 7. L’organo che in Germania coordina l’orientamento dalla scuola alla formazione continua è il Deutscher Bildungsrat (Consiglio tedesco della formazione), sorto all’inizio degli anni ‘70. Molte sono state le iniziative in questo campo prese dalle istituzioni con progetti-pilota, fino all’affermarsi negli anni ‘80 di banche dati nei singoli Länder: oltre alla sistematica registrazione dei dati su supporto informatico, le agenzie impegnate nella consulenza e nell’orientamento hanno coordinato le informazioni in una rete specializzata in analisi dei bisogni di mercato, nei consigli all’utenza sui corsi e nella pianificazione per il richiedente 7 Il governo federale incoraggia la collaborazione tra scuola, ufficio del lavoro, imprenditori e sindacati, come con istituzioni private, nella creazione di una rete coordinata. Inoltre fra i percorsi degli studi superiori non universitari (Fachhochschule) è presente un diploma in scienze dell’orientamento. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 54 del programma più adatto di formazione professionale. Le banche dati, molto utilizzate, hanno diffusione anche sovraregionale per un migliore coordinamento degli interventi. Le più visitate sono www.Studienwahl.de, con informazioni dettagliate sugli istituti di educazione terziaria e superiore, i curricoli, l’accesso etc; www.hochschulkompass.hrk.de, organizzato dalla Conferenza dei Rettori; e www.arbeitsamt.de, a cura dell’Ufficio del lavoro (KURS, v. sotto). Accanto alle informazioni on-line, sono disponibili numerose pubblicazioni, come: Studienangebot deutscher Hochschulen (Offerta di studio della formazione terziaria); Blätter für Berufskunde, che illustrano tutti i percorsi professionali e forniscono schede di approfondimento su curricoli e discipline; Beruf Aktuell, con la lista di professioni e mestieri del duale e del post-secondario. Si notano due tendenze nella organizzazione dei centri di orientamento: la prima prevede strutture informative decentrate, di immediata consultazione da parte del cittadino e in rapporto funzionale tra loro, l’altra invece è di tipo centralizzato, per una città o una regione. In entrambi i casi la sede operativa può essere anche diversa, o dislocata presso uffici autonomi di orientamento o collegata a sportelli informativi nei locali delle Volkshochschule8. Un’ampia diffusione hanno i centri di orientamento comunali, presenti nelle grandi città tedesche. Essi sono collegati alle Kammer (Camera di commercio, dell’industria etc.), all’amministrazione del lavoro e ad altri istituti. Le loro competenze vanno dall’informazione e consiglio, alla pubblicità, alla cooperazione tra soggetti, all’individuazione del bisogno formativo sino ai contatti con le autorità del lavoro e il coordinamento del sistema generale della formazione continua. La consulenza svolta riguarda programmi di sviluppo (a favore delle donne, per disabili e disoccupati di lunga durata) e programmi di qualifica nel settore professionale, con orientamento di soggetti ed imprese che possono ricevere consiglio individualmente (sulle proprie qualificazioni) e su sistemi specifici (per es. introduzione di nuove tecnologie). Determinante a livello del Bund è il contributo dell'agenzia federale BABundesanstalt für Arbeit (Istituto federale per il lavoro, con sede a Norimberga), responsabile delle iniziative per i giovani in formazione, i disoccupati e i lavoratori a rischio. L’Istituto, che interviene tramite l'aggiornamento, la riqualificazione e l'avviamento alla professione, dispone di una rete di uffici per l’orientamento di carattere generale, che include le conferenze nelle scuole, i centri informativi BIZ (anche per informazione autogestita) fissi e mobili, l‘offerta di materiale sulle singole professioni e sulle skill richieste, l‘orientamento individuale per una formazione professionale personalizzata, e l‘assistenza nella 8 Istituzione per la formazione generale continua, molto diffusa in Germania. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 55 ricerca di un posto in azienda per svolgere il programma formativo. Nei BIZ è possibile consultare gratis video, film, programmi radiofonici, pubblicazioni e opuscoli inerenti alle singole professioni, ed usufruire dell’accesso alla banca dati KURS, in cui sono descritti tutti i percorsi della formazione terziaria. Negli uffici di collocamento sono predisposti centri di orientamento professionale (Berufsberatung) che offrono la possibilità, di ricevere informazioni dettagliate sui vari tipi di lavoro e sul genere di apprendistato (Lehre), di frequentare corsi di lezione preparatori alla professione, seminari e workshop. Le consulenze possono essere svolte collettivamente (per es. per un istituto scolastico) o individualmente con un programma personalizzato di intervento. Il servizio di assistenza psicologica consente di sostenere test, o di discutere con il giovane i vantaggi o le difficoltà di una determinata scelta professionale rispetto alle sue attitudini. È in funzione anche un servizio speciale per maturandi e studenti impegnati nell’educazione terziaria, disponibile anche telefonicamente per l’orientamento alla scelta del percorso professionale e le informazioni sulle tendenze del mercato del lavoro9. Un’altra rete informativa sulle professioni è coordinata dalle Kammer attraverso il WIS-Weiterbildung-Informations-System (Sistema informativo sulla formazione continua). 9 Per il reperimento di un posto di formazione professionale in azienda, la mediazione dell’Ufficio del lavoro gioca un ruolo attivo nel 40% dei casi. La maggioranza degli studenti si muove autonomamente. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 56 2.2 Attori del sistema formativo 2.2.1 Le autorità amministrative responsabili Organismo di riferimento sul territorio federale per l’educazione superiore (Fachhochschule e università) è il Bundesministerium für Bildung und Förschung (Ministero federale per la formazione e la ricerca) con sede a Bonn e rappresentanza a Berlino, responsabile degli orientamenti generali in ambito formativo. Per il settore professionale iniziale e la Lehre sono responsabili i Kultusministerium (Ministero della formazione) dei singoli Länder che in sede di KMK Kultusministerkonferenz (Conferenza permanente dei ministri della formazione dei Länder) mediano le posizioni specifiche in quadro di intervento comune. 2.2.2 Gli organi consultivi Il Bundesministerium für Bildung und Förschung (Ministero Federale per la Formazione e la Ricerca) si avvale di: • WR -Wissenschaftsrat, il Consiglio delle Scienze, impegnato nella messa a punto di politiche di sviluppo della formazione e della ricerca scientifica, suggerisce la percentuale di investimento in strutture e attrezzature e attua la validazione degli istituti di ricerca e attualmente del livello terziario superiore. Consta di una Wissenschaftliche Kommission (commissione scientifica) di trentadue componenti (scienziati, personalità dell‘imprenditoria e del sindacato, esponenti di importanti fondazioni e istituti di ricerca –per es. il Max Plank Institut- e due rappresentanti delle Fachhochschule); e di una Verwaltungskommission (commissione amministrativa) con i sedici rappresentanti dei Länder e cinque del Bund, il voto dei quali vale sedici, per garantire una certa parità decisionale. Il WR ha potere consultivo e può intraprendere solo studi e ricerche sia per il governo federale che per quelli dei Länder, che sono tenuti a rivolgersi al WR anche per consulenze specifiche. • BIBB- Bundesinstitut für Berufsbildung, struttura inerente al ministero, ma pienamente autonoma. Si tratta di un istituto di ricerca responsabile della sola formazione professionale con propria commissione di ricerca formata da esperti, ricercatori e dalle parti sociali (sindacati e imprenditoria con numero pari di rappresentanti). Esso analizza le tendenze di mercato e della conseguente domanda formativa, valuta gli orientamenti e i contenuti della formazione professionale e delega a commissioni di esperti la valutazione dei nuovi curricoli da introdurre e organizzare. Stabilisce inoltre a livello federale il curriculum IRSO sezione A.doc – settembre 2000 57 professionale della Lehre (apprendistato), definendo famiglie e profili professionali. 2.2.3 Il Land Il sistema tedesco nel settore della formazione prevede di fatto un totale decentramento. Fachhochschule, Berufsakademie e Fachschule dipendono per l‘organizzazione dai finanziamenti dei Kultusministerium (Ministeri della Formazione) dei diversi Länder o, se separati nelle funzioni, dal Ministeriun für Wissenschaft (Ministeri della Scienza) e Senatorat per i Länder di Berlino e delle città anseatiche di Brema e Amburgo. Il Land è a sua volta libero di regolare l'amministrazione e l'organizzazione dell‘educazione superiore e del postsecondario in dettaglio e nel suo sistema operativo (Leggi dell'educazione superiore dei Länder: L11,-L115,-L117,-L125,-L127,-L134,-L136,-L140,-L141) con una propria legge - quadro, che non si discosti dai principi ispiratori di quella del Bund (v. supra). 2.2.4 Coordinamento Land-Bund • Le aree disciplinari, la durata dei corsi, l'equipollenza dei titoli, la regolamentazione degli esami tra i vari Länder vengono definiti a livello nazionale dalla Kultusministerkonferenz che comprende i rappresentanti dei singoli Kultusministerium dei Länder e Senatorat per i Länder di Berlino e delle città anseatiche Brema e Amburgo (v. sopra), e non dal Bundesministerium. Per es.: l'ordinamento degli esami (Prüfungsordnungen) del terziario e terziario-superiore è certificato dal Ministero della Ricerca o dal Ministero della Formazione del Land. Il Land ne richiede poi l'approvazione alla Kultusministerkonferenz per il raggiungimento di parametri comuni concordati con gli altri Länder. L‘organismo prescrive anche per le FH le "Disposizioni generali per la regolamentazione degli esami di Diploma” (Allgemeine Bestimmungen für Diplomprüfunsordnungen). La Kultusministeriumkonferenz lavora insieme alla Conferenza dei Rettori (HRK-Hochschulrektorenkonferenz) come "Commissione congiunta per il coordinamento degli studi e il regolamento degli esami". In quella sede si decidono tutti i parametri di riferimento per i corsi di studio, il periodo standard di studio (Regelstudienzeit), il numero delle ore di lezioni delle materie obbligatorie e facoltative, il numero di certificati richiesti per essere ammessi all'esame (Leistungnachweise), lo svolgimento degli esami, il tempo concesso per preparare la tesi. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 58 • La BLK -Bundesländerkommission für Bildungsplan und Forschungförderung- è una conferenza governativa che riunisce i rappresentanti dei Länder e i ministri legati alla formazione terziaria, occupandosi della pianificazione in campo formativo e dello sviluppo della ricerca. Ha valore consultivo e di orientamento delle scelte del governo federale. La linea comune si decide con almeno il 75% dei consensi. La BLK discute al suo interno le proposte fatte dal Wissenschaftsrat. 2.2.5 Il ruolo delle parti sociali Nella sede nazionale di definizione dei curricoli (Kultusministerkonferenz) vengono interpellate le parti sociali (per l'industria: la BDI - Bundesverband der deutschen Industrie, la Bundesvereinigung der deutschen Arbeitsgeberverbände, le Camere dell‘economia -Wirtschaftskammer, gli ordini professionali, e le organizzazioni sindacali), per l'esame delle disponibilità e delle tendenze del mercato interno e per decidere l'eventuale ampliamento dell'offerta di formazione professionale. Tali istituzioni possono proporre nuovi profili professionali, e stabilirne gli standard necessari. 2.2.6 L’accreditamento delle agenzie formative e la valutazione Le istituzioni formative superiori e postsecondarie, conformandosi nel loro assetto e gestione alle linee generali stabilite dalla legge-quadro del Land, possono muoversi in piena autonomia. Sempre il Land approva loro gli statuti fondamentali (Grundordnungen). Per istituire un nuovo istituto formativo superiore, la proposta deve essere portata al vaglio del Kultusministerium del Land; questo ha tempo entro il 15 marzo di ogni anno per presentare la richiesta all’esame finale del Wissenschaftsrat (Consiglio delle Scienze, v. infra). La pianificazione per la costruzione e l‘istituzione di nuove agenzie formative viene compiuta da Land e Wissenschaftsrat per un periodo di quattro anni, per es. 1997-2001. Per il controllo degli standard qualitativi, alcuni Länder hanno istituito degli organismi di valutazione delle prestazioni erogate. Per es. nel Nordrhein-Westfalen la Conferenza dei Rettori del Land ha introdotto un ufficio-valutazione delle FH, con sede nella FH di Gelsenkirchen. In collaborazione con la stessa Conferenza dei Rettori e il Ministero competente del Land è stato composto un gruppo di lavoro sui sistemi di valutazione, che ha proposto una griglia applicativa per la didattica e la ricerca (disponibile all’indirizzo internet: www.fhgelsenkirchen.de/evaluation-fh-geschaeftsstelle-nrw. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 59 Le funzioni previste riguardano: • consulenza e informazione per la preparazione di materiali di valutazione (per es. questionari) e per l’implementazione delle procedure di valutazione; • invio di moderatori ed operatori per l’attuazione delle valutazione interna ed esterna dell’istituto formativo; • organizzazione delle manifestazioni e scambio delle esperienze, raccolta e comparazione dei risultati valutativi; • reclutamento, operatori; • elaborazione di metodi per l’attuazione della valutazione, e di progetti con tema il miglioramento delle pratiche di insegnamento; • impegno per continui aggiornamenti, revisioni e miglioramenti delle procedure di valutazione. formazione, riqualificazione dei moderatori ed Nella modifica dell‘Hochsculrahmengesetz approvata nel 1998 è stato introdotto lo Akkreditierungsrat (Consiglio di accreditamento), poi istituito con delibera del 3 dicembre 1998 dalla KMKKultusministerkonferenz (in collaborazione con la Conferenza dei Rettori, la Hochschulrektorenkonferenz) per l’introduzione del Bachelor (che può essere erogato dalle stesse FH) e del Master. La KMK, con l’ausilio dei partner sociali, docenti, esperti e studenti, ha definito gli standard minimi di qualità cui devono rifarsi le agenzie di accreditamento, operanti in un Land o in gruppi di Länder, per essere a loro volta accreditate a compiere valutazione delle strutture e dei curricoli formativi a livello locale. Le aspiranti agenzie devono: • essere indipendenti dagli istituti di formazione superiore, da associazioni economiche e professionali; • essere società no profit con propria sede e personale; • possedere competenze nazionali e internazionali sulla formazione ed essere in grado di accreditare indirizzi di studio e singole discipline. Queste competenze sono da comprovare mediante i criteri e gli standard di valutazione da essi elaborati; • garantire, per la trasparenza della pratica valutativa, misure di valutazione interne alla stessa agenzia e fornire una documentazione dettagliata. Queste agenzie sono sottoposte, anche dopo l’accreditamento, all’Akkreditierungsrat, dato che devono informarlo sulle validazioni di nuovi corsi di studio e fornirgli un resoconto annuale delle attività svolte. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 60 2.2.7 Standard di accreditamento Per la validazione di un nuovo corso di studi gli standard minimi che la agenzia di accreditamento deve rispettare riguardano: i motivi dell’introduzione del nuovo corso; gli obiettivi e il profilo degli studi; il riferimento al mercato del lavoro e all’attività di ricerca; le qualificazioni professionali che ne derivano. Nello specifico l’accreditamento del corso deve validare: • le competenze disciplinari, sociali, di metodo e di apprendimento; • le unità didattiche preparatorie alla professione; • la struttura e la durata degli studi; • le modalità di accesso e passaggio ad altri corsi di studio; • la modularizzazione del corso e le possibilità di incrocio con altre discipline e qualificazioni specialistiche; • le procedure di esame, il controllo delle prestazioni e i metodi per la loro quantificazione; • i sistemi didattici e di apprendimento previsti; • le forme di frequenza full-time, part-time, nel fine-settimana e altro, comprese alternative di studio guidato, a distanza e con i nuovi media; • le possibilità di integrazione con altri itinerari affini di educazione superiore; • gli accordi di ricerca con altri istituti di formazione superiore; l‘inserimento dell’attività di ricerca nell’indirizzo di studio; • gli stage, le esperienze professionali e le applicazioni pratiche degli studi; • la collaborazione con istituti possibilità di studio all’estero. di formazione internazionali e Sono inoltre previsti standard riguardanti: • il reclutamento del personale, • le attrezzature • i criteri di qualità nella gestione (per l’orientamento e l’assistenza personalizzata: tutorato, consulenza, colloqui, informazione per es. via Internet); per la valutazione interna/esterna durante i corsi; per la valutazione dei risultati, per es. con questionari tra gli studenti; sulla durata effettiva degli studi, per la analisi degli sbocchi professionali). IRSO sezione A.doc – settembre 2000 61 2.3 Analisi incontro domanda-offerta 2.3.1 Scenario di riferimento In Germania al centro della discussione odierna sono naturalmente i fattori di cambiamento nella società dell’informazione e della telecomunicazione e il loro riflettersi sulle istituzioni formative. Il fabbisogno del settore delle Information and Communication Technologies (ICTs) ammonta per il 2000 a 75.000 nuovi esperti, ma ne saranno disponibili a livello superiore soltanto 45.00010. Per ovviare a questa carenza è stata istituita da imprenditori e governo la Green Card per esperti informatici, con l’impegno da parte dell’industria di sostenere la formazione in questo settore, raddoppiando i 30.000 posti messi finora a disposizione dalle imprese per i praticanti e stagisti. E si accresce la richiesta di knowledge workers da parte degli imprenditori: è sintomatico che alcune aziende assumano informatici privi della laurea o del diploma FH (ovviamente per abbattere i costi), purché dotati di competenze trasversali, per organizzare i sistemi di informazione in specifici settori. Anche elettrotecnica e ingegneria meccanica sono aree formative con evidente mancanza di risorse, tanto che vi sono diverse proposte di estendere la Green Card a queste branche. Altro settore in sviluppo è la bioinformatica, in cui si intrecciano la biologia molecolare e le tecniche informatiche, dove si è particolarmente indietro: la Baviera ha per es. stanziato 13 milioni di marchi con una vera e propria offensiva nel settore11. In questa prospettiva la Germania intende superare il ritardo nella formazione superiore, progettando ulteriori curricoli a skill incrociate, anche per favorire la tendenza degli imprenditori ad incrementare le assunzioni di giovani molto qualificati. Nel settore informatico, dove i curricoli del livello superiore sono aggiornati troppo lentamente rispetto alla velocità di internet, si nota la tendenza da parte degli studenti ad interrompere gli studi superiori (il fenomeno riguarda quasi il 50% degli 10 Nella UE la previsione per i prossimi tre anni è di un gap di 1. 700.000 di esperti nelle tecnologie della informazione. Non bisogna però dimenticare che le professioni legate alla programmazione cominciano a declinare: si prevede che i programmatori di grossi calcolatori e programmi applicati saranno sostituiti sia con SoftwareStandard già pronti sul mercato, sia con l’impiego di esperti del Terzo mondo a basso costo con trasmissione-dati via Internet (Fonte: Institut für Arbeitsmarkt- und Berufsforschung-BA, Dr. Werner Dostal, 3/2000). È in aumento invece l’imprenditoria start up, simile alle esperienze USA, con il learning-by-doing delle tecnologie, intrapresa soprattutto da giovani sotto i trenta anni di età, anche senza certificazione di studi superiori. 11 Cfr. l’articolo Im Schweinenzyk lus in «Der Spiegel», 13/2000, pp. 50 – 59. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 62 iscritti) perché possono impiegarsi facilmente in aziende multimediali con notevoli guadagni. Secondo uno studio di Heinz Klinkhammer (Berufsbildung im WandelnDie Bedeutung des Berufskonzept12) gli inserimenti dell’immediato futuro saranno sempre più nel campo della tecnica della comunicazione, dell’economia mediatica e delle professioni di laboratorio. In campo economico la richiesta professionale si concentrerà sulla famiglia del marketing, del management - soprattutto process-management e knowledge-managemente del 13 calcolo/ragioneria . Per questo, si ritiene che occorre cambiare il percorso lineare della formazione professionale (formazione di baseformazione specialistica), integrandovi qualificazioni-base da abbinare con le qualificazioni specialistiche. Inoltre, i curricoli delle nuove professioni devono comprendere valenze utili ad affrontare il continuo adattamento delle conoscenze alla rapidità di cambiamento. Secondo il prof. Dieter Hannemann, presidente del settore formativo informatico, si dovrebbe abbreviare lo studio nelle FH di due semestri (riducendolo a sei semestri, anche in osservanza al nuovo regime del bachelor), e integrarlo con la formazione continua, che favorisce l’inserimento costante di nuovi elementi nel curricolo sostenuto, secondo i cambiamenti di mercato 14. La ricerca di una maggiore integrazione di qualificazioni diverse a livello superiore non universitario ha investito in Germania anche il settore professionale secondario, riguardo al quale sono state individuate soluzioni di riforma coerenti con le tendenze in atto nel sistema di istruzione e formazione superiore. Un ”Modello satellitare” di riforma della Lehre (apprendistato) è stato elaborato in uno studio condotto dal DIHT-Deutsche Industrie-und Handelstag (Comitato di industria e di commercio), presentato il 3 maggio 1999 con il titolo Leitlinien Ausbildungsreform - Wege zu einer modernen Beruflichkeit (Linee-guida della riforma formativa - Percorsi verso una moderna professionalità). Esso propone: a) la modifica dell’organizzazione del lavoro, da una struttura irrigidita in professioni circoscritte a un modello professionale più variabile nel tempo e nelle prestazioni; b) lo sviluppo di un settore sempre più ampio di formazione iniziale e continua nel settore dell’economia come alternativa agli studi tradizionali. I primi interventi devono riguardare i curricoli, costituiti di norma dagli standard che caratterizzano ogni profilo professionale. Questi dovrebbero divenire ”elementi modulari” di un percorso obbligatorio, da completare con altri ”elementi modulari” facoltativi. In 12 Lo studio è accluso ai «Beiträge des IW zur Gesellschafts-und Bildungspolitik», n. 236, 1999. 13 Intervista con il prof. Rolf Franken, Business administration-Management, FH Colonia, 13-4-2000. 14 Intervista al prof. Dieter Hannemann, Fachhochschule di GelsenkirchenInformatica, 14/4/2000. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 63 previsione dell’assottigliamento delle differenze specifiche fra molti degli attuali curricoli, gli ordinamenti dovranno specificare nell’ambito dei profili se i contenuti formativi vengono completati da elementi modulari obbligatori, e regolarne il numero e le possibilità di scelta. Il problema è che la Lehre viene tuttora organizzata per sezioni, e non per moduli. Per aumentarne la duttilità è stato suggerito dagli esperti di differenziare i tre anni di training aziendale, prevedendo due anni di formazione professionale di base, seguiti da moduli a scelta, strutturati per fornire competenze specialistiche. Il modello proposto dagli imprenditori è dunque una struttura ”a satellite”, con un gruppo di insegnamenti-nucleo, a cui vengono abbinate due discipline specialistiche obbligatorie, e due facoltative. Queste ultime possono essere anche di altre aree professionali, dato che le competenze ”miste” facilitano una certa trasversalità della formazione e l’ampliamento delle conoscenze anche ad altri campi professionali, come garanzia di una maggiore flessibilità sul mercato del lavoro. Figura 8 (Fonte IAB-Institut für Arbeitsmarkt- und Berufsförschung, 2000) 2.3.2 Le istituzioni preposte alla definizione di strategie per la formazione professionale L’istituto di ricerca adibito alla rilevazione dei fabbisogni professionali e la relativa determinazione di strategie formative è lo IAB - Institut für Arbeitsmarkt-und Berufsforschung (Istituto di ricerca sul mercato del lavoro e le professioni), un organismo sorto nel 1967 nell’ambito del BA - Bundesanstalt für Arbeit (Ufficio Federale del Lavoro), con sede a Norimberga. Lo IAB osserva l’andamento di mercato professionale in Germania a livello nazionale e regionale, elabora proiezioni e previsioni IRSO sezione A.doc – settembre 2000 64 sui bisogni professionali e formativi, raccoglie e rielabora i dati statistici sulle professioni, e soprattutto si occupa dello sviluppo della domanda professionale e delle qualificazioni, come delle trasformazioni nell’organizzazione del lavoro. Il suo staff si articola in dieci sezioni: previsioni a lunga scadenza e analisi internazionali, analisi a breve scadenza degli immediati bisogni del mercato e sulla flessibilità dell’orario di lavoro; ricerche di sociologia del lavoro; ricerca sulle professioni e le qualificazioni; ricerca sulla innovazione aziendale; analisi statistiche-occupazione regionale; documentazione; pubblicistica e organizzazione generale; elaborazione delle informazioni; ricerca scientifica. Lo IAB collabora nell’elaborazione della griglia dei fabbisogni con un’altra istituzione federale, il BIBB - Bundesinstitut für Berufsbildung (cfr. infra), che è un’agenzia del Ministero Federale per la Formazione e la Ricerca con sede a Bonn. Diretto da un Generalsekretär (Segretario generale), l’organismo è formato da un egual numero di rappresentanti degli imprenditori, dei sindacati, dei Länder e del Bund, e collabora allo sviluppo coordinato della formazione professionale iniziale a livello nazionale e internazionale. Ai BIBB sono assegnate tre funzioni decisive: 1) preparare in sede istruttoria gli ordinamenti professionali, i decretilegge e il rapporto annuale sulla formazione professionale; 2) consigliare il governo federale sulle questioni giuridiche inerenti la formazione professionale; 3) sperimentare e sostenere nuovi modelli formativi attraverso progetti-pilota, con relativa verifica dei risultati. Gli organi decisionali del BIBB sono lo Hauptausschuß (Comitato Generale) e, in alcuni casi specifici regolati per legge, anche lo Ständiger Ausschuß (Comitato Permanente). Nello Hauptausschuß siedono in egual misura i rappresentanti dei sindacati, delle organizzazioni imprenditoriali, dei Länder e del Governo Federale, che danno indicazioni sugli sviluppi futuri della formazione professionale e decidono il programma di lavoro dell’Istituto. Allo Hauptausschuß (Comitato Generale) fanno riferimento i Länderausschuß (Comitati Permanenti dei singoli Land), che assicurano la coerenza fra gli ordinamenti professionali e i programmi-quadro regionali per la formazione nei campi di competenza del BIBB. Quando un nuovo ordinamento viene sollecitato dai partner sociali, sulla base delle richieste del mercato del lavoro, il BIBB assume l’incarico di prepararne i contenuti. Se necessario, le conoscenze e gli obiettivi del nuovo indirizzo professionale sono oggetto di un vero e proprio progetto di ricerca. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 65 Un altro osservatorio dei fabbisogni professionali è il DIHT - Deutsche Industrie und Handelstag (Consiglio dell’Industria e del Commercio Tedesco). Oltre a coordinare le iniziative economiche e formative da parte aziendale con le diverse Kammer (industria, commercio etc.) e con gli ordini professionali, il DIHT provvede al monitoraggio dei bisogni professionali tra gli imprenditori e i lavoratori autonomi. Collabora con il Kuratorium der Deutschen Wirtschaft für Berufsbildung (Consiglio dell’Economia Tedesca per la Formazione Professionale), che rappresenta gli imprenditori nella concertazione, e partecipa alle consultazioni con il BIBB per l’introduzione e l’aggiornamento a livello federale dei profili professionali nella formazione iniziale. Anche istituti di ricerca come l’Institut der Deutschen Wirtschaft (Istituto Economico Tedesco) di Colonia, e soprattutto il Fraunhofer Institut di Monaco di Baviera sono inoltre consultati dalle istituzioni rappresentative degli imprenditori per attuare rilevamenti nel mercato del lavoro e studi di caso sulle tendenze professionali. 2.3.3 Le azioni per il rilevamento della domanda e per la definizione degli standard In altra sezione del rapporto verranno riportati in dettaglio i sistemi di previsione di skill e qualificazioni professionali da parte degli organismi sopra citati. In linea generale si possono osservare procedure comuni. La base è una ricorrente attività di consultazione degli imprenditori attraverso interviste, questionari, incontri periodici, per avere in tempo reale il quadro dei cambiamenti. Ad essa si aggiunge la raccolta dei dati sulla crescita/decrescita demografica e le curve di sviluppo macroeconomico, sulle richieste in ambito professionale da parte degli imprenditori, e sui metodi di aggiornamento curricolare delle agenzie formative. Tuttavia va sottolineato che questo tipo di quantificazione dei bisogni supportata da un modello di previsione è stato organizzato in Germania soprattutto per l’istruzione professionale secondaria e per la formazione continua (dalla Fachschule ai corsi di aggiornamento e riqualificazione per adulti). Per il terziario rappresentato dalle Berufsakademie e per il livello superiore delle Fachhochschule non sono stati elaborati nello specifico modelli di previsione. Vengono tenute in considerazione le proiezioni generali dello IAB sull’andamento delle professioni o i progetti di ricerca delle fondazioni o delle rappresentanze imprenditoriali. A questo livello, come già si è accennato, i cambiamenti vengono decisi soprattutto dalle agenzie formative, mediante lo stretto contatto che intrattengono con le aziende, che segnalano i loro fabbisogni collaborando di fatto alla progettazione, concertano le iniziative a livello regionale, e spesso co- IRSO sezione A.doc – settembre 2000 66 gestiscono come partner professionali il percorso di formazione e il tirocinio, come accade per alcune Berufsakademie15. Nonostante le FH siano “mirate” sulle esigenze dell'industria, l'imprenditoria non ha alcuna influenza diretta sull'elaborazione dei curricoli; le aziende segnalano tuttavia le eventuali lacune e i nuovi fabbisogni e tendenze; mentre spetta su questa base alle FH apportare modifiche ai piani di studio e alla didattica. La FH studia a sua volta gli scenari del mercato del lavoro ed elabora proposte di nuovi profili professionali, necessari all’economia locale. In sostanza, il sistema di rilevamento sul campo dei fabbisogni è bottom up. La Planungskommission (commissione di piano) di ogni FH, formata dai professori e da rappresentanti degli imprenditori, decide di introdurre un nuovo ordinamento didattico per nuovi profili professionali, e presenta la proposta al Land per l’approvazione. Nel testo presentato al Ministero della Formazione del Land la FH deve dimostrare di possedere le infrastrutture per accogliere un nuovo corso e deve allegare un'accurata analisi di mercato che ne giustifichi la richiesta, anche perché sarà il Ministero locale a pagare i docenti. Esperti designati dal Land possono apportare delle variazioni, sempre in collaborazione con la Planungskommission16. I curricoli devono rispettare alcuni standard nazionali definiti nelle loro linee generali dalla KMK-Kultusministerkonferenz che comprende i rappresentanti dei singoli Kultusministerium dei Länder (Ministero della Formazione). In pratica, attraverso la KMK, dal livello dei Länder i curricoli vengono uniformati per tutto il territorio nazionale. In seno alla conferenza si decidono: a) i Rahmenordnungen per FH e università (gli ordinamenti dei singoli profili professionali; per es. le discipline indispensabili per un elettrotecnico, e l'impianto generale dell'esame finale di diploma, l’Abschlußprüfung); b) l'equipollenza dei titoli nei vari Länder; c) gli scenari di riferimento riguardo alle tendenze e alle richieste del mercato del lavoro, per meglio calibrare l'introduzione di nuovi profili professionali. 15 L’esigenza di dotarsi da parte delle Fachhochschule di sistemi teorico-statistici di previsione è molto recente, ed è vivace la discussione su modelli di sviluppo elaborati sul territorio da una o più Fachhochschule. 16 La Baviera possiede per es. una Commissione per gli orientamenti disciplinari (Fachrichtungkommission), di tipo consultivo, espressione dei docenti delle FH bavaresi di un determinato indirizzo (per es. elettrotecnica), degli imprenditori interessati e dei rappresentanti del Ministero competente del Land. La Commissione esamina anche le proposte che vengono direttamente dall'industria per l'introduzione di nuove discipline. I rappresentanti degli imprenditori siedono inoltre nelle Kommissionen für Rahmenstudienordnungen, dove si elaborano gli standard tipici di un corso di studi (per es. la Kommission für Rahmenstudienordnungen für Maschinenbau, per ingegneria meccanica). IRSO sezione A.doc – settembre 2000 67 Ad elaborare le decisioni contribuisce anche la HRKHochschulrektorenkonferenz, la Conferenza dei Rettori che riunisce i Rettori delle università e delle FH. Insieme alla Kultusministeriumskonferenz, essa forma una commissione permanente, la Studienreformkommission (commissione di riforma degli studi), che si avvale di esperti e consiglieri, dei suggerimenti delle Fachverbände (associazioni di categoria), dei Fakultätentag (associazione che riunisce tutti i laureati di un certo indirizzo) e soprattutto dei Fachbereichstag, le commissioni che raccolgono a livello nazionale le diverse aree disciplinari delle FH (architettura, ingegneria meccanica, ingegneria chimica, ingegneria edile, elettrotecnica, pedagogia, informatica, tecnologia alimentare, matematica, servizi sociali, tecnologia dei processi industriali, rilievi e cartografia, scienze economiche, ingegneria economica, pubblica amministrazione). Ogni nuovo indirizzo di studio approvato dal Land è valido per tutta la Germania solo se può rientrare nel Rahmenplan (solitamente molto generale ed elastico) deciso da tutti i Länder nella Kultusministeriumskonferenz. Le singole FH possono organizzare autonomamente i curricoli previa autorizzazione del ministero del Land, rimettendosi alle linee e agli indirizzi generali, come alle metodiche di valutazione finale nazionali. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 68 2.4 Integrazione formazione-lavoro 2.4.1 Gli stage Nella formazione professionale terziaria superiore, i rapporti con il mondo imprenditoriale sono molto stretti, anzi ci si attende dalle Fachhochschule una continua collaborazione con l’imprenditoria locale. Questa si genera attraverso: • il corpo docente, che viene selezionato per statuto in base alle qualifiche e all’esperienza professionale maturata. All’insegnante è richiesto di impostare i problemi in modo applicativo, e di sfruttare le sue precedenti esperienze professionali e i suoi rapporti con il mondo imprenditoriale per migliorare la qualità della ricerca e la didattica. E’ anche permesso di prendere dei semestri sabbatici per attualizzare le conoscenze di settore; • i curricoli, che sono costantemente aggiornati a seconda delle esigenze del mercato del lavoro, e riflettono i bisogni degli imprenditori locali; • la cooperazione con il mondo industriale nell’ambito della ricerca applicata e nella sperimentazione dei macchinari; • gli stage da svolgere nelle aziende, che mettono a disposizione posti di formazione in accordo con gli istituti Il piano di studi della FH prevede 1-2 semestri di Praktikum, ognuno di 18 settimane, che incidono per un 25% sullo studio complessivo. Se nel corso degli studi è prevista un'intensa e adeguata formazione professionale, il periodo di stage può ridursi ad un semestre. Il primo semestre di Praktikum (di solito il 5°, ma può variare a seconda del corso di studi) è più mirato all'apprendimento generale delle pratiche di lavoro, mentre il secondo (solitamente il 7°) comprende un progetto dello studente da realizzare in azienda, legato al tema del suo lavoro di diploma, a volte sollecitato dallo stesso imprenditore. La retribuzione, secondo il contratto stipulato tra lo studente 17, l’istituto formativo e l’azienda, oscilla da un minimo di 620 DM mensili a un massimo di 1200 (alcune aziende non contemplano retribuzione per gli stagisti). Nella Berufsakademie ogni semestre di studio comprende invece una sezione teorica di 12 settimane e una di pratica professionale della stessa durata, intrecciate per contenuti e organizzazione. Lo stage copre dunque il 50% della frequenza ed è strettamente connesso con le sezioni didattiche. 17 Il contratto è stilato secondo genere, materia, tempi e obiettivi della formazione professionale. Viene specificata la data di inizio del Praktikum, la durata dello stage e del lavoro giornaliero, del tempo di prova, delle ferie. Seguono quindi le modalità di pagamento e l' ammontare del salario, con clausole sull'assicurazione antiinfortuni e la eventuale rescissione del contratto. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 69 2.4.2 Rapporto con il mercato del lavoro e valorizzazione dei key-skill Da una ricerca svolta dalla IW –Institut für deutsche Wirtschaft tra gli imprenditori della Bassa Sassonia (su un campione di 200 imprese intervistate) risulta una complessiva soddisfazione per la preparazione specialistica dei giovani tecnici ed esperti formati a livello superiore (80%). D’altro canto è invece sempre più forte da parte dei datori di lavoro la richiesta di key-skill, qualificazioni chiave, che risultano del tutto insufficienti; nel 68% dei casi per i tecnici e nel 55% per le professionalità nel settore economico vengono notate serie lacune, da riscontrare soprattutto su un piano extra-specialistico: ad es. nel rapporto con il cliente e nelle abilità socio-comunicative. Il 60% ca. degli imprenditori ha osservato carenze in cultura generale. Il 40% poi non è soddisfatto delle attitudini personali dei giovani, soprattutto nella volontà di prestazioni, nella capacità di apprendimento e nell’impegno lavorativo. Altre qualificazioni-chiave particolarmente richieste dagli imprenditori sono la capacità decisionale e di collegamento, e l’autonomia nel lavoro. Si segnala sotto questi aspetti una effettiva deficienza del sistema formativo superiore, molto concentrato sull’apprendimento di conoscenze, poco sull’apprendimento di abilità e per nulla sullo sviluppo di comportamenti/qualità professionali. Si nota una mancanza di occasioni di apprendimento vicini alla prassi (scambio dei ruoli, esercizi di gruppo, progettazione e piani di sviluppo)18. 18 Fonte: Institut für Deutsche Wirtschaft, Colonia, Presseinfo 3 aprile 2000, n. 11, An. 26. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 70 2.5 Finanziamento 2.5.1 Le fonti del finanziamento Il contributo di Bund e Länder per la formazione superiore è stato nel 1997 di 49,3 miliardi di marchi. Per le scuole professionali secondarie, la formazione nel sistema duale e le Fachschule, l’importo complessivo è stato di 11,23 miliardi di marchi. Per la formazione continua di 4,9. L‘investimento generale pubblico in formazione ammonta a 193 miliardi di marchi, equivalenti al 4,7% del prodotto nazionale lordo.19 2.5.2 Bund e Land Responsabile per il finanziamento del terziario è il Bundesministerium für Bildung und Forschung (Ministero Federale per la Formazione e la Ricerca), che ha quattro competenze fondamentali: - il finanziamento delle opere di costruzione, manutenzione e restauro degli edifici che ospitano FH e Università (per un massimo del 50% dell'importo totale); - l’erogazione di finanziamenti a cui possono accedere le FH o i docenti di FH con progetti di ricerca di durata annuale o biennale; - il finanziamento di corsi di studi superiori internazionali; - l’assegnazione di borse di studio per studenti meno abbienti. Il Ministero competente del Land finanzia il 50% dei lavori di manutenzione e restauro degli edifici, stanzia fondi per la ricerca e sovvenziona per il 100% del fondo di gestione ordinario le FH. Generalmente ciò avviene con un Globalbudget, che comprende l'erogazione da parte del Land di un contributo finanziario che la FH può amministrare a seconda delle sue specifiche necessità; a volte con un budget rigidamente differenziato per prestazioni (per es. postostudente, biblioteca, ricerca etc.). 2.5.3 Modalità del finanziamento La FH presenta al Land le sue richieste finanziarie da inserire nel budget del ministero interessato come bilancio di previsione. Il ministro competente, in accordo con gli altri ministri responsabili, definisce la destinazione particolareggiata e la ripartizione dell’intero budget, che viene quindi incluso nella finanziaria da presentare al Parlamento del Land per l’approvazione. 19 Fonte: Berufsbildungsbericht-BiBB, 1999, 3.5.3, p. 117. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 71 Un 75-80% della spesa di ogni FH, sotto la sorveglianza del Land, viene destinato alle spese di personale e amministrazione, la rimanente cifra agli investimenti per il rinnovo delle tecnologie e dei macchinari. Il Land, nelle sue ripartizioni amministrative locali come per es. il Kommune (che corrisponde all’area urbana e agli immediati dintorni, di 120.000 abitanti) o il Landkreis (simile alla provincia), sostiene inoltre le spese della Berufsschule (istruzione professionale iniziale) e delle Fachschule, e cofinanzia le Berufsakademie, se queste sono organizzate da un’azienda. 2.5.4 Autofinanziamento e partecipazione delle imprese Incide dall’1-2% al 10 % delle entrate delle FH il ritorno finanziario di contratti stipulati da professori delle FH con l'imprenditoria per la ricerca scientifica applicata o per sviluppare le caratteristiche di un prodotto, attività a cui partecipano gli studenti. Per un 80% queste entrate vanno nel fondo-spese comuni e per un 20% vengono impiegate in materiale librario e macchinari per l'istituto. La legge prevede anche il Drittmittel, un finanziamento erogato da terzi per la promozione della ricerca (di solito si tratta di fondazioni di ricerca, per es. la Deutsche Forschungsgemeinschaft). Vi sono poi contributi finanziari di istituti e banche locali sotto forma di regalie e borse di studio o di macchinari forniti dall'industria. IRSO sezione A.doc – settembre 2000 72