PERIODICO DI INFORMAZIONE MEDICA
Anno 5 - Nr 1 Settembre 2011
dedicato al paziente
Quello che è utile sapere sulla
Degenerazione Maculare
Suggerimenti
per mantenere gli occhi sani
Ci sono molti fattori che influenzano la salute degli occhi: alcuni, come la dieta e lo stile di vita,
sono controllati da noi, altri come l’invecchiamento e la predisposizione genetica, sono
inevitabili. Di seguito sono riportate alcune buone norme per ridurre il rischio di Danno Visivo.
Programmare controlli periodici: farsi visitare da uno specialista
almeno una volta ogni 1-2 anni.
Controllare periodicamente la pressione arteriosa ed
eseguire esercizio fisico regolare: lo stress cardiaco e vascolare,
come in caso di pressione alta del sangue, può danneggiare il
sistema visivo e portare a perdita visiva.
Curare la dieta: è una buona regola avere una dieta povera
di grassi animali e ricca di frutta, cereali e vegetali specialmente
a foglia verde. È utile assumere anche degli integratori alimentari
ma solo sotto il controllo medico. È importante, inoltre, mantenere
l’organismo idratato bevendo 1,5 - 2 l d’acqua al giorno.
Mangiare con regolarità pesce: per un buon stato di salute
dell’occhio e della circolazione è importante mantenere un
equilibrato apporto di acidi grassi essenziali Omega-3 ed Omega-6
di cui è particolarmente ricco il pesce, ma anche l’olio di oliva,
di soia e di mais.
Proteggere gli occhi dal sole: la luce solare, specialmente quella
ultravioletta (UV) è stata associata a numerosi disordini oculari.
Nelle attività all’aperto indossare sempre occhiali da sole con il
100% di protezione contro gli UV-A e UV-B. Utile è anche l’uso di
un cappello con visiera.
Smettere di fumare: il fumo di sigarette oltre a nuocere
gravemente alla salute ed al portafoglio, comporta anche un
elevato numero di patologie oculari più o meno gravi.
2
Proteggere gli occhi dai traumi oculari che sono spesso causa
di notevoli sofferenze con possibili perdite visive. Utilizzare occhiali
di protezione in situazioni con rischio elevato; per esempio durante
attività lavorative o durante gli sport.
ndice
2
Suggerimenti
per il paziente
4
Anatomia
e Glossario
6
Degenerazione
Maculare
18
Test di Amsler
Questo opuscolo vuole essere
un aiuto informativo a carattere
medico-scientifico per soggetti
predisposti e pazienti a cui è
stata diagnosticata una
maculopatia e che necessitano
di una particolare attenzione
sia nella terapia che nella
prevenzione di eventuali
aggravamenti.
Le informazioni fornite da
non devono
sostituire i consigli o le decisioni
dell’Oculista con il quale è
indispensabile discutere in
modo specifico il proprio caso.
L’Editore non è responsabile degli
eventuali danni derivanti dalla
lettura o dall’erronea interpretazione
dei contenuti di questo opuscolo.
Anno 5 - Nr 1 Settembre 2011
Direttore Responsabile:
Dr. Giulio Luciani
Consulente Scientifico:
Dr. Roberto Volpe
Testo a cura di
Dr. Roberto Volpe, Dr. Giulio Luciani
Con il contributo di
© Copyright su testo, impostazione grafica e fotografie dell’editore.
È vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, e utilizzo del materiale contenuto
in questa pubblicazione, senza l’autorizzazione dell’editore.
Grafica ed Impaginazione:
Eleanna Lattanzi
Editore: OOgroup
C.da Molino, 17 - Montegiorgio (FM)
Tel. 0734 964096 - Fax 0734 964551
www.oogroup.it
Registrazione Tribunale di Fermo
n° 5/2008 del 16 dicembre 2008
Per contatti ed informazioni:
www.sooft.it - [email protected]
3
Anatomia e Glossario
Conosci come funziona
l’Occhio?
L'Occhio può essere paragonato ad una telecamera.
L’obiettivo è fatto da lenti che permettono di mettere
a fuoco le immagini grazie ad un sistema autofocus.
Le informazioni vengono quindi registrate su una
videocassetta e trasmesse tramite un cavetto.
Nelle figure in basso è rappresentato un occhio con
le sue lenti (Cornea e Cristallino), la sua "videocassetta"
(Retina) e con il suo cavo di collegamento (Nervo Ottico).
L'occhio, comunque, si differenzia dalla telecamera
perché le immagini sono viste nitidamente non a campo
pieno ma solo in una piccola zona della retina: la Macula.
Normalmente non percepiamo questo perché il cervello
punta sempre la macula sull'oggetto da riconoscere.
La restante parte della retina consente una visione meno
definita ma più ampia dell'ambiente che ci circonda. In
questo modo garantisce il Campo Visivo fondamentale
per l'orientamento.
Nervo ottico
Retina
Cornea
4
1° lente
Iride
Diaframma
Cristallino
2° lente Sensore CCD
Cavo di
connessione
Anatomia e Glossario
Occhio al numero!!
1 CORNEA: lente principale dell'occhio posta
davanti all'iride. È trasparente.
2 UMOR ACQUEO: liquido che riempie la cavità
anteriore dell’occhio e che dà pressione
all’occhio stesso.
3 IRIDE: diaframma colorato dell’occhio che
delimita la pupilla. È posto tra il cristallino e la
cornea. Regola l’ingresso della luce nell’occhio.
4 CRISTALLINO: lente trasparente posta dietro
l’iride. Variando la sua forma mette a fuoco
gli oggetti sulla retina.
5 CORPO VITREO: “gel” di sostegno che
riempie lo spazio posteriore dell’occhio
compreso tra retina e cristallino.
6 RETINA: strato più interno e più nobile
dell’occhio. È la parte del sistema nervoso che
riceve le immagini degli oggetti del mondo
esterno per trasmetterle al cervello. Rappresenta
la “videocassetta” dell’occhio. Contiene cellule
adibite a recettori della luce (coni e bastoncelli).
7 SCLERA: struttura esterna dell’occhio di colorito
biancastro. È ricoperta dalla congiuntiva.
8 NERVO OTTICO: cavo di connessione che
collega l’occhio al cervello e trasmette le
immagini percepite dalla retina.
9 PAPILLA OTTICA: punto di origine
del nervo ottico.
10 MACULA: area più sensibile della retina
dove si percepiscono i dettagli delle immagini.
11 ARTERIE e VENE della retina.
12 COROIDE: strato ricco di vasi.
1
3
7
Segmento Anteriore
11
10
9
Fondo Oculare
8
1
5
2
4
3
7
6
12
Sezione Orizzontale
5
Degenerazione Maculare
? Che cosa è la Degenerazione
Maculare legata all’età
La Degenerazione Maculare, detta anche, in sigla, DMLE (Degenerazione
Maculare Legata all’Età), oppure AMD in inglese (Age-related macular
degeneration), è una comune malattia dell’occhio che si può presentare
nella terza età ed è la più frequente causa di perdita della vista dopo
i 50 anni. In seguito al danneggiamento di quella parte della retina
denominata macula si determina la perdita della visione centrale.
Esempio di come varia la visione con il progredire della Degenerazione Maculare
macula
retina
6
La macula è solo una piccola parte della retina
e si trova centralmente nella parte posteriore
del globo oculare. Essa costituisce la struttura
che serve a formare la parte centrale della
visione, quella, cioè, più nitida e più dettagliata.
Per questa raffinata funzione la macula viene
anche detta... “l’occhio dell’occhio”! Il resto della
retina serve invece a formare la parte periferica
dell’immagine, quella meno dettagliata.
Pertanto quando la macula si ammala l’occhio
non vede più, o non vede più bene, i particolari
delle immagini, mentre continua a percepire
le parti più periferiche, quelle che risultano,
Degenerazione Maculare
appunto, più sfocate. Il danno maculare comporta
un’alterata visione dei colori e del contrasto, una
deformazione e la sensazione della scomparsa di una
zona dell’immagine. Nei casi più gravi si percepisce
una vera e propria “macchia nera”. La Degenerazione
Maculare può colpire un solo occhio o entrambi,
anche se ciò potrebbe accadere in tempi diversi.
? Quante forme
DMLE iniziale
di DMLE esistono
Esiste una forma iniziale che non comporta
importanti alterazioni visive ma che può evolvere
in due forme avanzate seriamente invalidanti.
Possiamo avere, quindi, una maculopatia secca
ed una umida. La prima evolve lentamente
verso l’atrofia, l’assottigliamento e la perdita
di funzione della macula. La forma umida è
detta essudativa e si manifesta bruscamente con
la fuoriuscita di sangue e liquido da capillari
anomali neoformati.
DMLE avanzata secca
DMLE avanzata umida
en
i dell’ossig
liber
di
ca
li
Le cause sono una combinazione di fattori genetici e
di fattori ambientali. La loro interazione si presenta
col progredire dell’età e determina un invecchiamento
dei tessuti della retina. Questo si manifesta col
deposito di pigmento nella macula stessa. Infatti,
anche se la luce è fondamentale per la visione, essa, in
alcune situazioni, può deteriorare la macula. Quando
i raggi ultravioletti (UV) penetrano nell’occhio e
interagiscono con l’ossigeno si formano delle molecole
particolarmente aggressive, denominate radicali
liberi, che danneggiano i coni ed i bastoncelli deputati
alla visione. Dalle cellule danneggiate si producono
o
? Quali sono le cause
ra
7
Degenerazione Maculare
retina normale
materiali residui che si accumulano nello spessore
della macula stessa, formando dei cumuli giallastri
chiamati drusen che interferiscono con un corretto
scambio di sostanza nutritive. Un ulteriore
aggravamento porta alla maculopatia
secca in cui il difetto di nutrimento è
tale da far atrofizzare la retina in modo
irreversibile. Nella forma umida, invece,
le alterazioni del metabolismo portano alla
crescita di nuovi vasi forse nel tentativo di
migliorare la situazione. Purtroppo questi,
per loro fragilità, si rompono provocando
edema ed emorragie, causando così un
drusen
danno improvviso alla macula.
? La DMLE può avere
cause genetiche
8
La Degenerazione Maculare Senile è una malattia
multifattoriale, nella quale gioca un ruolo
decisivo, come sopra riportato, l’interazione
tra la predisposizione genetica ed i
fattori ambientali. Lo studio delle
possibili cause che determinano
l’insorgenza della degenerazione
maculare, ed in particolare
l’analisi dei polimorfismi genici,
ha portato alla individuazione di
rischi genetici in alcuni individui.
Anche se lo studio dei fattori
genetici, che sono alla base della
insorgenza della DMLE, ha avuto un
grande impulso negli ultimi anni, non si
sono ancora completamente chiariti alcuni
aspetti a causa della variabilità clinica di questa
patologia e della complessa costellazione genica.
Degenerazione Maculare
Si sono tuttavia ottenute alcune certezze: si è potuto
così dimostrare che in alcuni nuclei familiari, ma anche
in singoli individui, esiste una elevata predisposizione
Le cause
di ordine genetico ad ammalarsi, nel corso del
della
DMLE sono
tempo, di Degenerazione Maculare Legata
una
combinazione
di
all’Età. Quando poi la predisposizione genetica
fattori
genetici
e
di
interagisce con fattori ambientali a cui si può
fattori ambientali
essere esposti e ad abitudini di vita non corrette
(fumo, ecc.), il rischio di insorgenza della malattia
assume dimensioni elevate. Numerosi geni correlati
con la malattia sono stati individuati e studiati.
Quali i rischi in parenti
?
o discendenti di pazienti con DMLE
Quando in famiglia esistono casi di DMLE il rischio
che un altro membro della famiglia sviluppi la
malattia aumenta di 19 volte. Tuttavia, l’incidenza
dei casi familiari è compresa tra 5% e 20% e la
presenza dei polimorfismi genetici correlati non
si traduce necessariamente nella comparsa della
malattia (penetranza incompleta). La trasmissione
sembra essere di tipo dominante, a penetranza
incompleta ed espressività variabile. Nei parenti
di pazienti affetti da DMLE in fase avanzata,
le prime manifestazioni di tale malattia si
presentano con frequenza maggiore in età
precoce. Molte sono le osservazioni fatte che
riportano l’influenza genetica tra familiari anche
se non tutti i dati risultano univoci. In gemelli
monozigoti, cioè che presentano tutti i geni uguali,
ad esempio, le manifestazioni cliniche nei due
soggetti sono state descritte come sovrapponibili,
per inizio e gravità, indicando che la componente
genetica è importante nello sviluppo della DMLE.
9
Degenerazione Maculare
Quali i geni coinvolti
?
nello sviluppo di DMLE
Approfonditi studi di screening del genoma umano
hanno permesso di identificare diverse regioni del DNA
in cui sono allocati geni le cui alterazioni permettono
di predire un possibile futuro sviluppo
di DMLE. Questi geni, e le rispettive
varianti (polimorfismi), sono stati
identificati e selezionati attraverso una
analisi comparata di decine di migliaia
di fattori genetici in pazienti con DMLE
ed in soggetti sani. Ciò ha permesso
di identificare un numero limitato di
polimorfismi correlati con DMLE nella
sua forma avanzata. Tra questi, i tre più
importanti componenti sono: ARMS2 (age-related
maculopathy susceptibility 2), CFH (complement system
factor H) e C3 (complement system factor 3). Esistono
tuttavia dei geni “protettori”, CFB (complement
system factor B) e C2 (complement component 2), che
si oppongono a quelli sopra riportati. Dall’equilibrio
che si viene a stabilire tra queste due entità risulterà la
predisposizione o meno all’insorgenza di DMLE.
Pertanto la presenza di geni che predispongono
a rischio per DMLE non vuol dire che questa
patologia si svilupperà. L’effetto della componente
genetica dipenderà quindi dalla risultante tra geni
pro e contro.
10
SI
NO
ARMS2
CFH
C3
Fattori ambientali
CFB
C2
Antiossidanti
Stile di vita
Degenerazione Maculare
La utilità di un test
?
per individuare i fattori di rischio
La conoscenza acquisita del rischio genetico e di
tutti i meccanismi patogenetici della DMLE implica
una attenta e sistematica ricerca dei relativi fattori
di rischio allo scopo di mettere a punto strategie
terapeutiche tali da prevenire la perdita della
funzione visiva. Questo giustifica una analisi genetica
dei polimorfismi per la valutazione del rischio di
sviluppare DMLE prima che si presentino i sintomi,
e ciò sia nei soggetti esposti a fattori predisponenti
(età, fumo, ecc.) che in quelli appartenenti a famiglie
affette. Esistono oggi dei test che si effettuano su
campioni prelevati in modo non invasivo e del tutto
indolore dalla mucosa della bocca, che permettono
di individuare, nei soggetti esaminati, il rischio di
sviluppare in futuro la Degenerazione Maculare.
? Quali sono i sintomi
della DMLE
I principali sintomi sono costituiti da:
•Visionedistorta
•Visionedistortaedoffuscata
(soprattutto al centro delle immagini)
•Lelineediritteappaionoondulate
•Glioggettipossonoapparirefalsati
nella forma e/o nelle dimensioni
•Icoloripossonoapparirepoconitidioimprecisi
•Perlaletturaèrichiestapiùluce che in passato
o risultano mancanti singole lettere di una parola
•Comparsadiun’areascura o vuota al centro
della visione.
(vedi “Test con Reticolo di Amsler” a pagina 18)
Test di Amsler
patologico
11
Degenerazione Maculare
Si può prevenire
?
la DMLE?
Fattori di rischio per DMLE
• Fattori genetici
• Esposizione eccessiva alla luce solare
• Colore chiaro degli occhi
• Fumo
• Obesità
• Ipertensione
• Malattie cardio-vascolari
• Diete con alto contenuto di grassi
• Consumo di alcolici
Non esistono metodi per
prevenire la DMLE ma esistono
degli accorgimenti che aiutano
a diminuirne il rischio di
insorgenza. Si deve evitare il
fumo, non esporsi a luce solare
intensa ed impiegare dei validi
occhiali da sole, utilizzare
diete multivariate ricche di
antiossidanti e, soprattutto,
dopo i 40-50 anni di età,
sottoporsi a controlli medici
periodici, in particolare se in
famiglia risultano persone che
hanno sviluppato DMLE.
Quanto velocemente
?
progredisce la DMLE
La forma secca ha generalmente uno sviluppo molto
lento, nel corso di anni. La forma umida è invece più
grave e ha un decorso più veloce.
Gli occhiali possono
?
far recuperare la Vista?
12
Una volta che il danno si è instaurato i comuni
occhiali non sono più in grado di ripristinare
la vista perduta ma... non bisogna disperare:
è possibile una riabilitazione con ausili speciali
presso un Centro Ipovisione! (vedi pagina 17)
Degenerazione Maculare
Ci sono dei test
?
per fare diagnosi di DMLE?
Esistono diversi esami mirati a fare la corretta diagnosi
di DMLE e ad individuare lo stadio di avanzamento in
cui la malattia si trova. Uno dei primi esami è l’esame
oftalmoscopico. Con l’aiuto di un apposito strumento,
senza che ciò crei dolore alcuno, l’Oculista esaminerà
il fondo dell’occhio e la macula. Se viene ritenuto
opportuno si potrà anche fare un esame angiografico
che studia la circolazione dell’occhio grazie ad alcuni
coloranti. Servirà a mettere in evidenza se si sono
formati dei nuovi vasellini e a valutare se e quando
essi dovranno essere trattati.
Specialmente nella maculopatia secca è utile una
particolare tecnica fotografica fatta senza mezzo di
contrasto. Si chiama esame in autofluorescenza e
permette di essere molto meno invasivi.
Esame oftalmoscopico
Angiografia con indocianina:
il colorante studia la
circolazione nei vasi più
profondi (foto sopra).
Le carote non sono utili alla vista solo perché ricche di vitamine
ma anche perché servono per effettuare l’Angiografia.
Infatti, un particolare estratto della carota è un colorante
detto fluoresceina. Iniettato in vena questo consente, tramite
degli accorgimenti fotografici, di studiare i problemi circolatori
dell’occhio. Esiste anche un altro colorante che si chiama verde
indocianina che può integrare il tradizionale esame angiografico
in casi determinati.
Esempi di Angiografia
13
Degenerazione Maculare
Immagine in
Autofluorescenza:
l’area scura centrale
corrisponde ad
una regione di atrofia
della retina.
Molto utile e rivoluzionario è l’OCT (Tomografia Ottica
con Luce Coerente) che può evidenziare i capillari
neoformati o misurare lo spessore della retina.
In questo modo è possibile mettere in risalto, per
la forma umida, un eventuale “gonfiore” (edema)
causato dalla patologia, oppure, per la forma secca,
un assottigliamento (atrofia).
Un esame economico, che potrà ripetere anche a
casa, è il Test con Reticolo di Amsler (vedi figura
a pagina 18 e relative istruzioni per l’uso). Il test
servirà in particolare a studiare, oltre che lo stato
della compromissione visiva, anche la progressione
della Degenerazione Maculare. Il test di Amsler non
sostituisce in alcun caso la visita dell’Oculista.
Esami come l’OCT (foto a fianco)
permettono di eseguire delle “sezioni”
immaginarie della retina analogamente
a come fa la TAC. Bisogna precisare,
comunque, che non vengono utilizzate
radiazioni dannose ma solo la luce
particolare di un laser. Un computer
analizza ed elabora le immagini
acquisite. Nelle foto a fianco, si vede
come appare una macula normale e
l’aspetto di una importante maculopatia:
retina molto ispessita (gonfia),
parzialmente distaccata dal liquido.
14
Esame OCT - Retina: aspetto normale
Esame OCT - Retina sollevata per
la fuoriuscita di liquido; capillari
neoformati sottostanti
Esame OCT - Retina ispessita per
presenza di edema (fuoriuscita di liquido)
Degenerazione Maculare
? Perderò completamente la vista?
La perdita della vista potrà anche proseguire, pur se
lentamente, ma non si diventa mai ciechi. La macula,
infatti, è una parte circoscritta della retina che
continua a vedere anche se in modo peggiore.
? La DMLE può essere curata?
Per la forma secca di DMLE non esiste ancora una
terapia specifica. Recenti studi hanno dimostrato
l’utilità dell’impiego di preparati antiossidanti
e vitaminici nel rallentare l’evoluzione che è
generalmente lenta negli anni.
Per la forma umida esistono diverse terapie:
• la Fotocoagulazione (bruciatura) mediante laser
• la Terapia Fotodinamica (PDT) che consiste in un
trattamento laser reso più selettivo grazie all’uso
di un farmaco sensibilizzante iniettato endovena
• la promettente Terapia Intraoculare che prevede
microiniezioni ripetute nell’occhio di preparati
capaci di ostacolare i processi essudativi.
I farmaci più comunemente usati per le iniezioni
sono degli anticorpi modificati per interferire con
il VEGF (Vascular Endothelial Grow Factor) che è
una sostanza prodotta dal nostro organismo per
indurre la formazione di nuovi capillari. Questi in
natura avrebbero una funzione utile ma nel corso
della maculopatia, purtroppo, i capillari causano
un peggioramento visivo. Tutte queste metodiche
non possono essere effettuate in tutti i casi e,
pertanto, richiedono una valutazione di un esperto.
Sono procedure efficaci specialmente nel limitare il
peggioramento della malattia e, per questo, devono
essereeseguitepiùtempestivamentepossibile.
Trattamento Laser
VEGF
Anticorpo
15
Degenerazione Maculare
I farmaci proteggono
?
dai danni dell’età?
Rischio genetico
ed antiossidanti
Un recente studio
(2011) condotto
su 517 pazienti
ha dimostrato che
una dieta ricca
di antiossidanti
(Luteina, Zeaxantina,
ecc.), Zinco ed acidi
grassi Omega-3
riduce in maniera
statisticamente
significativa il rischio
di insorgenza di
DMLE in soggetti ad
alto rischio genetico.
Una dieta ricca di antiossidanti può rallentare il decorso
della DMLE o contribuire a ritardarne l’insorgenza.
Si è scoperto che la Luteina e la Zeaxantina sono in
grado di proteggere il tessuto maculare dall’attacco
dei radicali liberi e dai raggi ultravioletti. Si tratta di
due importanti Carotenoidi naturalmente presenti
nella macula dove si depositano elettivamente
dopo assunzione con la dieta. Nella tabella in basso
sono riportati gli alimenti maggiormente ricchi di
tali sostanze. Recentemente il mondo scientifico si
è accorto del ruolo protettivo svolto da acidi grassi
Cosa non deve mancare in tavola
Verdure ricche di carotenoidi
Verdura (100 grammi)
circa1/2 piatto
Luteina/Zeaxantina
quantità in microgrammi
Carote
Cavoli
Cavoli di Bruxelles
Spinaci
Grano
Broccoli
Piselli
Fave
Pomodori
Lattuga
Verza
16
Luteina e
Zeaxantina
sono nutrimenti
naturali, utili e
protettivi per
l’occhio.
260
21.900
1.300
10.200
780
1.900
1.700
740
100
1.800
16.300
Fonti: Journal of the American Dietetic Association 1993: 284-295. U.S. Department of Agriculture
Anche il mare vuole un suo posto a tavola!!
Degenerazione Maculare
polinsaturi Omega-3. Queste sostanze, utili anche
per la circolazione e per le funzioni cerebrali, sono
contenute nel pesce azzurro, nei crostacei ed in
altri prodotti marini. Anche altri antiossidanti come
la Vitamina E, le Proantocianidine oligomeriche
(Flavonoidi), la Rutina, i Carotenoidi, l’Acido Lipoico,
lo Zinco, gli estratti di varie piante (come Ginkgo
biloba, ecc.) sono in grado di esercitare un buon
effetto protettivo verso i radicali liberi e quindi
proteggere i tessuti della retina dal danno ossidativo.
BERI
LI LI
A
C
I
D
RA
Quali altre particolari
?
attenzioni si devono avere
Sicuramente può aiutare la protezione dal sole con
lenti filtranti che bloccano anche la luce ultravioletta
(UV). In alcune situazioni è preferibile scegliere delle
lenti mediche che hanno un colore variabile dal
giallo all’arancio, dal rosso al marrone. Queste lenti
oltre ai pericolosi raggi UV allontanano la luce blu,
migliorando la visione dei contrasti.
Quale aiuto si può dare
?
in caso di grave danno visivo?
Quando si giunge ad importanti perdite visive si
entra nel campo dell’ipovisione.
Al giorno d’oggi esistono centri specializzati che
forniscono un aiuto grazie a sistemi ottici ed
elettronici particolari associati ad una corretta
riabilitazione. In questo modo si possono
riprendere abilità perse per la malattia.
Beneficiano della riabilitazione soprattutto
quelle attività svolte da vicino, quali la lettura,
la scrittura, l’uso del computer, ecc.
Esempi di pazienti
ipovedenti durante
una seduta
di riabilitazione
17
Degenerazione Maculare
Test con Reticolo di Amsler
Istruzioni per l’uso: Questo test serve per eseguire un
AUTOCONTROLLO della funzione maculare. Si basa sulla ricerca
di eventuali deformazioni o difetti della griglia sopra esposta.
18
1. Ripetere la prova una volta alla settimana.
2. Usare con luce, distanza ed occhiali da lettura.
3. Coprire un occhio e fare il test all’altro.
4. Fissare il punto al centro del reticolo.
5. Notare le irregolarità (ondeggiamenti, deformazioni, tonalità grigie, sfocature).
6. Controllare l’altro occhio.
7. Contattare il proprio Oculista se si percepiscono anomalie o, comunque, variazioni.
Spazio per appunti
19
Scarica

- Degenerazione Maculare