La Degenerazione Maculare Senile Presso la sede di via Respighi è disponibile una strumentazione sofisticata dell’ultima generazione, che permette la valutazione precisa di una malattia oculare altamente invalidante a cura della dr.ssa Luisa Pierro – Specialista in Oftalmologia La Degenerazione Maculare Senile è la causa principale di cecità al di sopra dei 50 anni nei paesi industrializzati. E’ una malattia dovuta a molte cause, le più importanti delle quali sono i fattori ambientali, l’età e la predisposizione genetica. Tra i fattori ambientali si è dimostrato come i raggi UV della luce solare stimolano la produzione di radicali liberi che danneggiano le cellule dell’occhio deputate alla visione e situate nella zona chiamata “macula”. Dal punto di vista genetico, si è dimostrato come in alcuni nuclei familiari esista un’elevata predisposizione ad ammalarsi. Se in famiglia è presente un caso di Degenerazione Maculare Senile, il rischio che un altro membro sviluppi la malattia aumenta di 19 volte. In riferimento all’età, essendo una malattia degenerativa, passa dall’1,6 % della popolazione tra i 52 e i 64 anni al 28 % degli individui al di sopra dei 75 anni. Si riconoscono due forme cliniche di Degenerazione Maculare Senile: la forma “asciutta” e la forma “essudativa”, caratterizzata dalla formazione di nuovi vasi sanguigni che provocano una reazione infiammatoria locale che porta ad una rapida perdita della visione a causa della formazione di una cicatrice centrale (cioè nella macula) e quindi alla perdita della visione. Un qualsiasi tipo di intervento terapeutico deve pertanto essere messo in atto prima del formarsi della cicatrice finale ed è quindi di massima importanza arrivare a una diagnosi precoce. DIAGNOSI La fluorangiografia retinica, l’angiografia con fluoresceina sodica o indocianina verde (ICG), ma soprattutto l’avvento della Tomografia Ottica a Luce Coerente (OCT) ha rivoluzionato la diagnosi maculare. L’OCT è un esame di rapida esecuzione, indolore e non necessita di iniezioni endovenose (come ad esempio avviene con la fluorangiografia) e che consente poi di valutare le più piccole modificazione anatomiche della regione maculare, non visibili al biomicroscopio e a volte neanche alla fluorangiografia. Pagina 1 di 2 Le principali applicazioni dell’OCT si possono così riassumere: 1) studio morfologico della regione maculare ed evidenza delle sue più piccole alterazioni; 2) precoce valutazione dell’infiammazione della retina; 3) valutazione in millesimi di millimetro dello spessore maculare; 4) il monitoraggio mensile della risposta terapeutica nei casi di Degenerazione Maculare trattati con la terapia specifica. Solo nei casi dubbi si esegue la fluorangiografia retinica. TRATTAMENTO Negli ultimi anni, la gestione e il trattamento della Degenerazione Maculare Senile si è modificata grazie all'introduzione dei cosiddetti anticorpi monoclonali specifici. Importanti studi clinici che hanno utilizzato il ranibizumab (anticorpo monoclonale umanizzato) hanno dimostrato in modo inequivocabile il netto miglioramento della acuità visiva rispetto alle precedenti terapie con la verteporfina, utilizzata nella terapia fotodinamica, e rispetto alla storia naturale. L’effetto degli anticorpi monoclonali a volte è modesto ma comunque sufficiente a indurre il riassorbimento della maggior parte del liquido infiammatorio che riduce la visione. PREVENZIONE-TEST GENETICI L’accertata predisposizione genetica, associata a fattori ambientali e cattive abitudini di vita, determinano un rischio molto elevato d’insorgenza della malattia. Può risultare pertanto utile la analisi genetica dei familiari di un paziente con Degenerazione Maculare Senile o di pazienti con segni iniziali di alterazione maculare, per valutare il rischio di malattia e cercare di prevenirlo. Attualmente Test genetici, eseguibili ambulatorialmente, consentono di consigliare il paziente circa gli esami clinici periodici da effettuare, le cure e le misure preventive più adatte per evitare o almeno ritardare la malattia. Ricordiamo ancora a questo proposito i fattori di rischio di questa malattia, che si possono così riassumere, escludendo i fattori genetici: Esposizione eccessiva alla luce solare Colore chiaro degli occhi Fumo Obesità Ipertensione arteriosa Malattie cardiovascolari Diete con alto contenuto di grassi Consumo di alcolici Pagina 2 di 2