20 ottobre 2009 Azienda Agricola R.E.M. e FINGROUP presentano istanza di permesso di costruire per la realizzazione di una struttura agricola per l’allevamento di equini con annesso centro ippico e struttura alberghiera. 23 ottobre 2009 L’Amministrazione rigetta l’istanza. L’intervento non è conforme al vigente Piano del Governo del Territorio in quanto l’area interessata è attualmente classificata come “AS – Area di Salvaguardia” e AAS – Aree Agricole di Salvaguardia L’Amministrazione propone alla Società R.E.M. e FINGROUP di rivolgersi allo Sportello Unico Attività Produttive (SUAP). Uno strumento usato troppo spesso per bypassare i vincoli del PGT. La Giunta, con Delibera N 170 del 12-10-2010, avvia il procedimento MA … D.P.R. 160 del 7 settembre 2010 (Precisazioni SUAP) Se lo strumento urbanistico non prevede aree destinate all’insediamento di impianti produttivi, l’interessato può chiedere al responsabile del SUAP di indire una Conferenza di Servizi Il PGT lonatese prevede molte aree destinate all’insediamento produttivo. Perché quindi proporre il SUAP??? Gli “Amici della Valsorda” raccolgono 1432 firme Risposta del Soprintendente Arch. Andrea Alberti e del Responsabile di Zona Arch. Cinzia Robbiati (13/4/2011) .. Questa Soprintendenza non può che ribadire e garantire, in merito alle indicazioni e osservazioni contenute, il suo impegno nello svolgimento del ruolo di tutela e controllo che gli compete … Nel novembre del 2012 viene ripresentato un nuovo progetto che di nuovo non ha nulla se non la promessa di realizzare il centro sportivo e le due rotonde che serviranno per la viabilità dell’impianto ippico-alberghiero Una decina di milioni per realizzare il centro sportivo Un paio di milioni per realizzare le rotonde Una ventina di milioni per realizzare il progetto Chi investe una simile cifra in un momento di crisi profonda? Perché le società sono disposte a “regalare” una simile cifra al Comune di Lonato pur di realizzare il progetto? EXTREME FINANCE S.A. Claudia Begni € 300 GIT s.r.l. 10.000 € 9.700 € Società anonima svizzera IL QUERCETO s.r.l 10.000 € Vivenzi SOCIO UNICO IL GIGLIO s.r.l. 10.000 € FINGROUP S.P.A 90.000 € Vivenzi 60.000 € GIT R.E.M. s.r.l. 10.000 € Vivenzi 90% Bonetti 10% Vivenzi VIABILITA’ Il Piano Paesistico Comunale e Il Piano Territoriale Regionale (PTR) limitazione all'apertura di nuove strade e all'ampliamento di quelle esistenti; nella costruzione di strade, anche a carattere agro‐silvo‐pastorale (…) si dovrà privilegiare il passaggio a margine dei ripiani, piuttosto che il loro intaglio trasversale; Vanno vietati i movimenti di terra (spianamenti, sbancamenti, riporti) o altre attività di escavazione; va inoltre evitata la costruzione di strade o di altre infrastrutture che incidano direttamente sui caratteri morfologici dell’elemento. PERCORSI PANORAMICI DI INTERESSE PAESAGGISTICO: Via Valsorda e Via XXIV Maggio Legge regionale 25/2011 VINCOLI AMBIENTALI (art 136 D.Lgs 42/04 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n.137”, modificato dal D.Lgs 24 marzo 2006, n. 157 (bellezza d'insieme) Vincolo posto da uno dei due articoli ancora vigenti della L.431/85 (Legge Galasso), art. 1 ter,) Bellezza d’insieme Bellezza panoramica Area di notevole interesse pubblico Zona di riserva naturale e tutela paesaggistica Zona agricola di particolare pregio ambientale e paesaggistico Aree di Salvaguardia e Aree Agricole di Salvaguardia, Viabilità Aree boscate identificate nel Piano di Indirizzo Forestale della Regione Lombardia come “boschi non trasformabili”. VINCOLO IDROGEOLOGICO – (RD 3267/1923) SALVAGUARDIA TERRENO AGRICOLO (Legge regionale 25/2011) Legge regionale 25/2011 Alla luce di queste – poco tranquillizzanti – considerazioni, Regione Lombardia ha approvato la legge regionale 28 dicembre 2011, n. 25, entrata in vigore il 13 gennaio 2012, la quale ha aggiornato il Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale (legge regionale 5 dicembre 2008, n. 31). In particolare, la lr 25/2011 ha introdotto nel Testo unico l’articolo 4-quater, il quale si apre con l’enunciazione “la Regione riconosce il suolo quale bene comune”. A prescindere dal regime giuridico e indifferentemente dal fatto che si tratti di proprietà pubblica o privata, il suolo rappresenta un bene di tutti e, quindi, la sua trasformazione comporta il consumo di un bene di tutti, utile e indispensabile per la vita di ognuno.