Casa di Montalbano – Punta Secca (Rg) Mare di Montalbano – Punta Secca (Rg) Mild Stimulation dati in letteratura Incontri Genesi Palermo 13 – 14 luglio 2012 Giovanni Bracchitta Trattamento in cui le gonadotropine esogene vengono somministrate a basse dosi e/o per un breve periodo di tempo, in associazione con un antagonista del GnRH. I protocolli “Mild” interferiscono in modo sottile con la selezione del follicolo dominante, limitando la somministrazione di FSH alla fase follicolare medio – tardiva e quindi non alterando il reclutamento e l’iniziale crescita follicolare. ISMAAR: International Society Mild Approaches Assisted Reproduction I protocolli di stimolazione ovarica maggiormente impiegati a livello mondiale prevedono la desensibilizzazione ipofisaria con analoghi agonisti del GnRH e la somministrazione successiva di dosi relativamente alte di gonadotropine esogene. Il protocollo classico ha mantenuto negli anni la sua applicazione perché ha “garantito” il reclutamento di un n° elevato di ovociti: Produzione di molti embrioni per ciclo (prima della legge 40); Selezione ovocitaria (dopo la legge 40). Follicologenesi Richiede circa 6 mesi e comprende 3 fasi in relazione allo stadio di sviluppo follicolare e alla dipendenza nei confronti delle gonadotropine ipofisarie: 1)Reclutamento iniziale dei follicoli primordiali; 2)Sviluppo dei follicoli primari, pre-antrali e antrali precoci; 3)Ciclico reclutamento di una piccola coorte di follicoli antrali seguita dalla selezione di un unico follicolo dominante nella fase mediofollicolare del ciclo mestruale. Mild Stimulation L’intervento delle gonadotropine esogene è temporizzato in un momento in cui la selezione gonadotropino-dipendente è già avviata ma non ancora compiuta ed, è quindi capace di indurre la codominanza di un numero moderato di follicoli già selezionati fisiologicamente per lo sviluppo. Protocollo Schema Fisso hCG FSH 150 U.I. day Antagonista 0,25 mg/day 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Mild Stimulation Protocollo Schema Variabile hCG FSH 150 U.I. day Antagonista 0,25 mg/day Follicolo > 14 mm 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Mild Stimulation Protocollo CC + FSH hCG FSH Antagonista ??? Clomifene Citrato 100 mg/day 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Gli studi condotti hanno riportato variabilità: Nella dose e nel giorno di inizio, Nella modalità di somministrazione dell’FSH (giornaliera o alternata) Mild Stimulation - Implicazioni Cliniche Vantaggi: Bassi costi; Minore durata della stimolazione – Minori Unità di FSH Minore rischio di OHSS Maggiore compliance Riduzione del Drop Out Comparazione tra protocolli Mild (A) versus tradizionali (B) in uno studio prospettico randomizzato: (A) il n° medio di cicli iniziati è risultato significativamente più ↑ e il n° di gravidanze gemellari significativamente più ↓; Il tasso cumulativo di bambini nati dopo un anno è risultato paragonabile nei due gruppi; I costi per bambino nato sono stati nettamente più bassi nel gruppo (A) L’approccio Mild risulta migliore dal punto di vista clinico e del rapporto costi/ benefici Donne che hanno vissuto un fallimento IVF con protocollo tradizionale presentano sintomi depressivi maggiori a distanza di una settimana dalla fine del trattamento rispetto alle MILD La stimolazione ovarica tradizionale ed i conseguenti elevati livelli di E2 raggiunti sono associati ad un effetto negativo sull’impianto embrionale. Livelli di E2 > 2500 pg/ml riducono significativamente la probabilità di impianto anche se la qualità embrionale non viene alterata Il recupero di un ridotto n° di ovociti in seguito a protocollo MILD si associa ad una probabilità di impianto superiore, se paragonato a quella di pazienti che hanno recuperato lo stesso n° di ovociti ma con protocollo tradizionale lungo Quando un piccolo n° di ovociti è recuperato da un protocollo MILD, questo rappresenta probabilmente un gruppo più omogeneo di ovociti di buona qualità invece che una patologica manifestazione di ridotta riserva ovarica. Infatti durante la stimolazione ovarica tradizionale si favorisce la crescita indiscriminata di molti follicoli a diversi stadi di sviluppo (“rescue”). L’incremento da 225 U.I. di FSH a 450 U.I. in pazienti poor responder determina solo un lieve aumento degli ovociti recuperati ma non un aumento del n° di embrioni prodotti. Nonostante una dose più alta di FSH possa permettere il reclutamento di follicoli “resistenti”, gli ovociti al loro interno sono di dubbia qualità e non in grado di produrre embrioni evolutivi. Gli ovociti devono acquisire una corretta maturità sia nucleare che citoplasmatica per garantire lo sviluppo embrionario. Interferenze nella complessa rete di segnali che si verifica durante la follicologenesi possono alterare gli stadi finali della crescita ovocitaria, aumentando il rischio di alterazioni della corretta segregazione cromosomica nella successiva divisione meiotica. Atresia ed Apoptosi Analogamente ad altri sistemi organici importanti per l’omeostasi dell’organismo, una rete di vie di segnalazione e di geni evolutivamente conservati è coinvolta nella determinazione della morte o della sopravvivenza delle cellule germinali e delle cellule somatiche ovariche, in risposta ad insulti patologici oppure a segnali di sviluppo. MILD Codominanza di un numero moderato di follicoli già selezionati fisiologicamente per lo sviluppo. L’apoptosi nell’ovaio è regolata da una serie di mediatori endocrini, prodotti a livello intracitoplasmatico, in modo fase-specifica e tempo-dipendente. Gonadotropine ed estrogeni sembrano agire come fattori di sopravvivenza ed un alto rapporto androgeni-estrogeni rende le cellule più sensibili alla apoptosi. Bcl-2 e Bax sono famiglie proteiche espresse anche nelle cellule della granulosa di follicoli in crescita, sono coinvolte nella via intrinseca dell’apoptosi ed in particolare bax è un pro-apoptosi, bcl-2 invece è antiapoptotico Nessuna delle due proteine è stata rilevata in follicoli primordiali. Un basso rapporto Bcl-2/Bax prevede un alto tasso di morte cellulare. P53, inducente l’apoptosi (regolata da Mdm2) si riduce in seguito al trattamento con gonadotropine esogene in vivo, suggerendo che possa svolgere un ruolo importante nella regolazione della sopravvivenza follicolare durante le fasi gonadotropino dipendenti. Regolatore trascrizionale di p53, WT1 espresso in maniera costitutiva, la sua espressione rimane elevata durante le prime fasi di sviluppo, diminuisce progressivamente durante la maturazione follicolare gonadotropino dipendente. Bassi livelli dei fattori di trascrizione GATA-4 e GATA 6 sono associati a blocco della follicologenesi. Per insufficiente espressione di attività aromatasica, di attività del P450 e dell’espressione di LH-R. GATA-6 è coinvolto in meccanismi molecolari per l’espressione di FSH-R Conclusioni Notevole interesse suscitano oggi i grandi spazi di ideazione della ricerca clinica aperti all’uso dei GnRH antagonisti + FSH low dose i quali offrono: Riduzione del periodo di trattamento; Riduzione dell’incidenza di OHSS; Ridotta invasività fisica ed emotiva; Aumento del rapporto costi/benefici; Ridotto Drop-out Minori interferenze con la fisiologia ovarica Migliore qualità ovocitaria ??? Ulteriori studi clinici, adeguati per dimensioni e metodo, saranno necessari per fornire elementi di conoscenza atti a strutturare protocolli terapeutici sempre più efficaci ed efficienti per il trattamento dell’infertilità femminile.